Blaise Zabini si annoia terribilmente e decide di esplorare un nuovo hobby, Pansy Parkinson scrive in cambio di galeoni i temi altrui, Luna Lovegood continua ad essere la solita Luna di sempre (o forse qualcosa è cambiato?), Theodore Nott ha una tresca con Padma Patil (tranne quando è con Susan Bones), Millicent Bullstrode scrive racconti erotici nel tempo libero, Dean Thomas e Seamus Finnigan sembrano condividere un segreto e Draco Malfoy ed Hermione Granger continuano a ricevere ogni sabato strane pergamene.
O ecco cosa succede quando Blaise si annoia e Pansy gli dà corda.

Dal testo:
(...) Nonostante si sforzasse di cancellare l’immagine di sé che aveva visto, dando la colpa al lavoro e agli impegni di una vita vissuta senza respiro, non poteva più nascondersi dietro un filo d’erba. Persino un cieco si sarebbe accorto che c’era qualcosa di sbagliato, in quella ragazza che sembrava dimostrare molti più anni di quanti ne avesse in realtà.
Hermione Jean Granger, a trent’anni, aveva tutto ciò che si potesse desiderare secondo i canoni di una vita senza difetti. - Ma l’apparenza spesso inganna, perché la vita di Hermione poteva sì sembrare meravigliosa, ma celava un segreto che premeva sul suo collo come una spada di Damocle.
Ciò che aveva odiato più di tutto, nel riflesso impietoso che le aveva restituito lo specchio quella mattina, era proprio quello: la menzogna in cui continuava a credere e che la stava lentamente e inesorabilmente consumando. (...)
Non fatevi ingannare dalle apparenze, in questa storia niente è come sembra. Siete pronti per vivere con noi questa nuova avventura?
[Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP]

Killian stava beatamente schiacciando un pisolino dopo essere tornato dal lavoro, quando sentì un bussare frenetico alla porta. In un primo momento avrebbe voluto ignorarlo, e in un certo senso ci provò anche, con la speranza che chiunque ci fosse alla porta se ne andasse e lo lasciasse dormire, ma quel bussare non si arrestò, né diminuì di intensità. Così, stanco di quel rumore fastidioso, si decise ad alzarsi e andò ad aprire.
Aveva già una vaga, ma in realtà molto precisa, idea di chi potesse essere, quindi non perse neanche tempo a domandare chi fosse, ma aprì subito la porta.
Una chioma bionda e mossa attraversò la soglia di casa sua, con un passo svelto e nervoso.
Ecco appunto: Emma Swan.
Lo sapeva, anche il modo in cui bussava si differenziava da quello degli altri.