[Sequel de “La carezza di un'altra illusione”]
[a sort of Thorki; fem!Thor]
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C'erano cose di cui Thor non parlava mai, c'erano storie che forse non avrebbe mai narrato. C'erano domande che Steve porgeva con qualche dubbio.
“Perché continui a vedere del buono in Loki?”
“Perché io so che c'è del buono.”
[...]
Siamo ancora su quel balcone?
Ci sono solo io?
Ci sei solo tu?
“Hai la mia parola, Loki, non cambierà nulla.”
Ma era già cambiato tutto dopo quella prima menzogna e non era stato suo fratello a pronunciarla.
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Ancora oggi Nygis riempie il cielo di stelle continuando a piangere per il suo unico amore, nella speranza che un dì ella possa tornare da lui.

(Storia in fase di revisione) Dal capitolo 42:
E non poté fare a meno di ricordare come non fosse riuscito a fare niente, di fronte alle ferite di Farbauti.
Era un bambino inesperto, all’epoca, ma questo non fece alcuna differenza.
Per alcuni istanti, si bloccò lo stesso.
Temendo di fallire una seconda volta.
Temendo di veder morire suo fratello – e stavolta per davvero.

Piccola nota: il rating arancione si riferisce a singole scene e non all'intera storia. Segnalerò quindi i capitoli un po' più 'forti'.

Dal Terzo Capitolo:
Thorki. Don't like, don't read
 
 Gli aveva anche chiesto se pensava di dirlo a qualcuno, ed aveva ricevuto di risposta una risata.
A Loki andava bene, bastava che lo sapessero loro e la notte.
Forse anche la notte li odiava e li amava.
Aveva chiesto anche questo a Thor, e lui gli aveva risposto che, sì, odiava le sue bugie, i suoi silenzi, la sua magrezza, i suoi capelli, i suoi occhi e le sue labbra, ma che era per questo che lo amava così tanto.
Loki aveva sorriso e si era stretto a lui, come un gattino che si stringe alla sua mamma per avere riparo mentre fuori piove.
Thor gli aveva sfiorato i capelli corvini, poi entrambi erano scivolati tra le accoglienti braccia di Morfeo.
 
 

Lo scoppiettare del fuoco è l’unico rumore che disturba la pace della notte nel rifugio.
Thor tiene lo sguardo fisso, per non perdere neppure un dettaglio di ciò che ha davanti agli occhi.
Le luci delle fiamme creano psichedelici giochi sulla pelle chiara di suo fratello, illuminando per poi nascondere i segni sul suo corpo. Segni che aveva lasciato lui.
Tutto era iniziando in una notte, simile a quella. Erano sul terrazzo delle loro camere quella volta, ma le stelle erano sempre le stesse.

Un Ciel Phantomhive demone che vuole uccidere il suo maggiordomo.
Un Sebastian che cerca disperatamente il suo bocchan.
E Infine c’è Undertaker che si dimostra un padre, cosa accadrà adesso?

Cos'era, la vita, se non, dopotutto, l'eterno gioco dei vincitori e dei vinti? Del forte, e di chi soccombeva? Del diavolo tentatore e dell'angelo salvatore?
Tutto girava attorno a quello, sempre. Alle due facce della medesima medaglia.
«Odi et Amo.»
La fanfiction è diventata una Serie, quindi, è In Corso

26 lettere, 26 parole, 26 storie per raccontare uno dei legami più complessi ed emozionanti di sempre.
Dal capitolo Ventisei: Zucchero
Loki scrollò le spalle, facendo finta di nulla “Non importa. Adesso posso mangiare i biscotti? O ancora non sono pronti mastro chef?”
“Te l’ho già detto, servono per domani”
“Ma io ho bisogno di zuccheri!”
Thor si guardò attorno, fino ad agguantare il pacchetto quasi finito di zucchero e allungandoglielo “Eccoti servito”
Loki lo fissò perplesso “Simpatico Odinson, davvero” mugugnò offeso, ma quando il biondo gli allungò un cucchiaino lo prese sul serio.

Loki è alle prese con i suoi sette ergastoli, e il fatto che Thor passi tutto il tempo su Midgard lo irrita (chissà mai perché?)
L'aiuto di un vendicatore però riuscirà a fargli capire e ammettere quello che ha dentro

Questa fic mi è stata ispirata da uno degli oav di kuroshitsuji in cui i personaggi erano attori, questa è la storia ambientata fuori dal set, in cui i nostri carissimi personaggi di Kuroshitsuji sono delle comuni persone alle prese con la vita di tutti i giorni.

Per un attimo si chiese se mai avrebbe avuto un attimo di felicità per poi scacciare quel pensiero come con una mosca fastidiosa: sapeva bene che la vita era fatta di dolore, e che, come a scacchi, era fatta con giocatori e pedine, in cui i sentimenti non erano altro che un intralcio allo scacco matto; eppure non poteva fare a meno di provare quell'impellente desiderio verso Sebastian, non poteva fare a meno di desiderare una carezza da quelle mani pallide e gelide, o di incontrare quegl'occhi ardenti come le fiamme più rosse, come le fiamme della fine della sua vita.

Nel quartire londinese di White Chapel, reso famoso dalle vicende di Jack lo Squartatore, si verifica una serie di nuovi omicidi dal carattere sinistro. La Regina Vittoria, come di consueto, contatta il suo cane da guardia Ciel Phantomhive per risolvere il mistero e coprirne le tracce. Tuttavia, la Regina non è la sola a voler mettere a tacere quella storia. Infatti, il particolare modus operandi adottato dall'assasino risveglia l'attenzione di un'altra potente organizzazione: il Vaticano, che invia il suo fedele servo vampiro, Charles J. Christhund, ad investigare su quei medesimi delitti.
Entrambe le parti hanno un duplice interesse da tutelare: eliminare l'assassino ed assicurarsi il merito della risoluzione dell'enigma, permettendo alla propria fazione di ottenere un vantaggio politico sull'altra.
Ma quando si mettono assieme due vampiri, un demone, un giovane lord e un assassino in una Londra sporca e corrotta, non si può mai sapere con certezza come andrà a finire.

Il Tesoro di Jotunheim, è così che lo chiama suo padre; il gioiello della Casa di Laufey.
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Dal capitolo sette:
Tutto ciò puzza di sacrifico, e se quella è l’intenzione del Principe Ereditario… Helblindi non ha nessuna intenzione di sottostarvi.
Offrirà prima la sua stessa gola.
“Sei venuto qui a morire? A sventrarti per il Re e la sua Casa?”

Lo sapeva, sentiva che doveva essere successo qualcosa. E mentre ancora un’ondata di dolore gli stringeva il petto in una morsa agghiacciante, mentre gli occhi si sgranavano di fronte all’assurda consapevolezza, le sue labbra riuscirono a produrre solo un sussurro.
Una parola.
-Loki.
Dopo la battaglia sulla Terra, Thor riporta Loki a casa. Ma ad Asgard, in loro assenza, qualcosa è cambiato.

Raccolta di drabbles scritta sulle note di Landfill, canzone di Daughter.
1. So leave me in the cold ~ Loki
2. Throw me away ~ Thor
{Thunderfrost}{Raccolta; Drabbles; Slash}

Allen Walker, un giovane apprendista detective, dovrà affrontare il suo primo vero caso d'omicidio seriale, che si compie il giorno tredici di ogni mese. Riuscirà a risolverlo prima che il passato e la passione lo facciano impazzire? Questa fiction, che ho iniziato a scrivere circa un anno fa, è dedicata a XShade-Shinra, come regalo per il suo compleanno, (in ritardo)! I Loff You, Cugy ♥