Questa storia si è classificata prima al contest "Tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole", indetto da Ismene Non sappiamo che fine abbiano fatto Tobias Piton ed Eileen Prince, genitori di Severus Piton. Non sappiamo se siano morti di morte naturale o a causa della guerra, presumibilmente la prima guerra magica. Se Lord Voldemort avesse chiesto a Severus Piton di liberarsi del suo passato Babbano, così come tempo fa lui si era liberato di Tom Riddle senior, come potrebbero essere andate le cose? Un racconto su un amore malato, da parte di una donna che ha sempre messo gli altri avanti a sé. O almeno io la immagino così, pensando a come è diventato suo figlio.
Dalla storia: "Si sedette sul bordo del letto, accarezzando il volto esanime di Tobias: nonostante tutto, lo amava ancora.
Eileen si guardò il braccio, che portava i segni dell'ultimo maltrattamento. Il suo corpo era stato straziato più volte dall'uomo che amava e, infondo all'anima, sentiva di meritare tutto quel dolore"

Arthur, il 1 novembre 1981, torna dal lavoro con un regalo per Percy: un topo trovato vicino al luogo dove Sirius Black aveva ucciso tredici persone. Propone una gara e a chi arriverà primo lo riceverà in regalo.
Questa flash fic si è classificata terza su cinque al contest "Amici animali ~ In memoria del pesciolino Francis" indetto da Charlotte McGonagall sul forum di EFP

sei stata tradita e tradirai. È il destino non scritto dei Gaunt. È la storia scritta di Salazar Serpeverde. Perché, Merope, lo sai bene anche tu, dal noto avo non avete ereditato solo il sangue puro o antichi cimeli di famiglia. Avete acquisito anche la tendenza a tradire. È così, Merope, tu tradisci. Come ti hanno tradita. E chissà se anche tuo figlio tradirà.
Questa storia si è classificata seconda al contest "Quando Harry Potter incontra il sommo poeta" indetto da Lalani sul forum.

Severus Piton è alle prese con un'orribile, saccente e insopportabilmente perfetta Aiutante. A noi poveri babbani non resta che assistere impietositi alle nefaste conseguenze di questo scalognato incontro.

«Ebbene che abbiamo qui? Nuove reclute», commentò compiaciuto.
La sua voce era roca ma aveva un che di suadente.
Lei rimase impietrita al suo posto, preda di quell'abisso scuro contenuto del suo sguardo.
Una scarica elettrica pervase il suo corpo in ogni suo organo.
Voleva urlare, gridare il suo dolore, ma resistette. Poi tutto cessò.
«Molto bene», commentò asciutto. «Porgimi il braccio, bambina».