Quando per la prima volta Lei si mostra a lui, Dan crede che la sua ora sia giunta, spera che la sua ora sia giunta.
Quando lei se ne va il ragazzo non impiega molto per capire che la droga è l’unica cosa capace di farla tornare, che ciò che lo sta uccidendo è anche la sua unica via di salvezza. Le pene d’amore che a sprazzi dominano la sua vita sembrano attenuarsi un po di più ogni volta che Lei lo possiede.
Dan sa che quella passione impregnata di tristezza è destinata a finire ma non vuole lasciarla andare, ogni volta diviso tra il disperato desiderio dell’oblio e l'amore impossibile che lo tiene ancorato a lei

«Tu sei mia, io ti possiedo» mi carezza una guancia delicatamente.
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«Tu sei malato, Niall.» E solo in quel momento mi rendo conto che le parole uscite dalla mia bocca non sono nient'altro che la verità, è uno psicopatico, un sadico, dovrebbe stare in una clinica o in manicomio. Mi chiedo quante altre ragazze prima di me fossero state sue vittime, che fine avevano fatto, quanto ognuna di loro aveva vissuto.

Lola e Niall, migliori amici o qualcosa di più?

Il destino è forse invidioso di me? Dell'amore che ho trovato? Allora forse il destino è una donna!