#danzaclassica #partnership #pasdedeux
Avevo sette anni quando ho capito che siamo tutti, costantemente, appesi a un filo.
Per capire che il nostro fosse un filo solo, ho impiegato molto più tempo, perché i fili si ingarbugliano, si ritorcono, si inseguono su percorsi che creano illusioni e talvolta sembrano spezzarsi e procedere in parallelo solo perché la curva del raddoppio non si vede.
Negli ultimi tempi sto riflettendo sul concetto sportivo e artistico di "partnership" ossia la profonda condivisione degli spazi personali non orientata ai sentimenti. Sono riflessioni ancora immature, ma è un argomento che mi piace moltissimo.
Questa OS nasce nel contesto di una delle #reversechallenge del gruppo fb "Non solo Sherlock".
Il titolo e l'ambientazione mi sono stati offerti da @lolloshima, che ringrazio per le sue mille ispirazioni.

«Allora, cosa ne pensi?» chiese.
Il ragazzo inclinò la testa da un lato, l’espressione confusa. Levi sospirò «Dei miei lavori, cosa te ne pare?»
Eren tornò a guardare i fogli da disegno «Sei bravo»
«Quindi, accetti il lavoro?»
Eren ci pensò su un attimo «No»
A Levi si incrinò qualcosa dentro alla risposta negativa, avrebbe mentito a se stesso dicendo che non ci fosse rimasto male.

Tutto ciò che i personaggi di Naruto covano nel proprio animo.
14. Konan
Era abile con gli origami, anche il suo maestro lo diceva - così spesso da farle girare la testa.
35. Sai [Quinta classificata al Drabble&Flash Contest indetto da dio-niso sul forum di EFP]
Inclinò la testa di lato e si studiò, pensando a quanto fosse naturale per gli altri un gesto di così poca importanza.

[Konan-centric]
La Konan bambina si chiedeva spesso se la carta avesse un cuore.
Forse era per questo che tutti i suoi ricordi, dopo l’arrivo di Jiraya-sensei al villaggio della Pioggia, erano legati alla carta – e a se stessa.