Tutti sognano il successo per scampare alla realtà povera e misera di una società ingiusta o monotona, o forse è meglio dire, che chiunque potrebbe rinnegare una vita felicemente semplice per ottenere una grande notorietà, essere considerato da un ampio pubblico e da giornalisti invadenti oppure esser ammirato morbosamente dai propri fans.
Per i “Fratelli Vargas” non fu mai così!
Feliciano e Romano furono amati sin dal loro primo debutto nel mondo dello spettacolo ma quando chiunque cominciò a pretendere troppo da loro, gli privarono la gioia di vivere in libertà.
Tra ritrovamenti, nuovi incontri, riscontri e lettere anonime, Feliciano cadrà in un periodo di profonda tristezza mentre Romano sembra che nasconda qualcosa.
… Nella notte del 15 agosto 1989, a Londra, dopo uno show al Barbican Theatre, Antonio con orrore, troverà i due fratelli italiani giacere in una pozza di sangue nel loro appartamento.
Chi ha desiderato la morte dei “Fratelli d’Italia"? Tentato suicidio o omicidio?

L’equilibrio della Confederazione Siderale era garantito da tempi immemori dall’Asse, il primogenito della famiglia Vaticana Vargas; l’Asse era il cardine su cui ruotava tutto l’universo conosciuto.
Ma due gemelli avrebbero fatto precipitare anche il cielo, pur di ricongiungersi con il consanguineo.
«Saresti davvero disposto a tradire la tua famiglia?»
«Voglio liberare mio fratello dal Palazzo. Non mi importa del resto.»
«E faresti qualunque cosa?»
«Qualunque cosa.»
Una mano abbronzata sventolò sotto il suo naso, in una precisa offerta.
«Sei pronto a unirti alla mia ciurma?»
Coppie: GerIta, Spamano, RoChu, PruCan (altre si uniranno in seguito)

Michael Jackson e Freddie Mercury. Destini differenti, ma intrecciati dal destino di una persona... Non sarà la solita storia d'amore strappalacrime come potreste aspettarvi, ma affronterà un aspetto ben più profondo dell'amore: l'amore di un padre per una figlia, dai punti di vista di Michael e Freddie...

Perchè nel momento in cui hai qualcosa da proteggere sei già morto.
------------------------
Romano lo sa, ma sa anche che se stai in alto sei intoccabile.

"Sentiva la sofferenza, vedeva la morte e lei stessa commettere atti improponibili. Vedeva le persone morire per mano sua, le persone a cui avrebbe dato il cuore e l’anima. Le vedeva nella sua mente, una mente infetta che, dopo anni di pura normalità, aveva deciso tutto a un tratto di cambiare realtà o, forse, si era lascia contaminare, sfinita e stanca di quella monotonia sana, da qualcosa di oscuro e fatale come la follia. Quel Tutto rimase un unico pensiero, fino a quando quelle immagini non diventarono realtà, una realtà concreta e spaventosa, ma piacevole."

Tratto dai Diari di Kiku Honda dei Mari del Sol Levante, questa storia non mi appartiene. L'ho solo trascritta, perché non venisse persa. Dopotutto affidarla solo alla spuma del mare non bastava, e si sa che l'Indovino di China è un po' distratto, poteva perderla.
--- Buongiorno a tutti, sono Kiku Honda. Voglio scrivere questa storia affidandola alla spuma del mare. Perché venga ricordata per anni ancora, la storia consumata nel nostro Oceano. Oceano solcato dal Vascello España e dalla flotta di Britannia, Oceano infinito che non bagna altra terra se non quella delle lande teutoniche dette, nella lingua di lassù, Deuschtland. Maledetto il giorno in cui arrivai nella Subacquea Italia, benedetto il giorno in cui assistii a meravigliosi avvenimenti e strabilianti magie, operate dal Corsaro della Elizabeth I. Il giorno in cui l’erede al trono cedette la coda per amore di un Terreno. Questi sono i miei Diari, scritti da me e dal mare che tutto dice all’Indovino di China. I Diari di una Sirena delle Onde del Sol Levante, il cui corpo risponde al nome di Kiku Honda. ---
PAIRINGS: GerIta, USUK/UKUS, GiappoCina, Franada, Spamano.

-Ah… chiaro, chiaro!- fece, in tono vivacemente incoraggiante, mettendosi a sua volta a studiare i dintorni –Le persone si sentono più tranquille se c’è un uomo in divisa nei paraggi, no?- chiese, stavolta senza ricercare il viso di Ludwig.
Quest’ultimo lo fissò, invece. O, almeno, così parve a Feliciano, i cui occhi erano ancora tenacemente puntati altrove.
Non giunse alcun commento, tuttavia, alcuna replica da parte del militare, e di questo l’altro gli fu grato.
A lui, in realtà, quelle uniformi nere non piacevano affatto.
Era contento, forse pure un po’ sorpreso, che il tedesco l’avesse capito anche senza averglielo mai sentito dire.
[GerIta - PruAus]

Gli altri se ne sono andati tutti, compresi Francis e Antonio, già da parecchio. Ognuno di loro, quel pomeriggio come quelli degli anni passati, ha avuto parole gentili per lui. Parole gentili per lui che è morto, anche se nessuno ne ha mai avute quando era in vita.
Nemmeno Elizaveta.
Elizaveta che non ha pianto quando se n’è andato, e Elizaveta che non piange adesso che di lui sono rimaste solo una tomba vuota fra le colline e due date incise nella pietra chiara: 10 aprile 1224- 25 febbraio 1947.
Buon Dio, che definizione riduttiva.