< va bene, mi dispiace per non averti fatto nemmeno un peluche per San Valentino, ok? Ora vieni qui e siediti sulla mia faccia per favore > < ooooh... Ma questa non è una punizione... >

Stiles non si è mai ritenuto uno sprovveduto, non quando da anni è costretto a scappare per lasciarsi alle spalle lo strano ricordo di un incidente che avrebbe dovuto essere mortale, una nonna che dorme in una casa con i crocifissi girati dalla parte sbagliata e quelle strane voci nella sua testa che sembra lo chiamino dalle tenebre più profonde.
Ma quando, causa un incidente che vede coinvolto un coltello e del sangue versato nel posto sbagliato al momento sbagliato, un uomo dagli occhi abbaglianti, il sorriso di un peccatore e la smania degli scacchi inizia a stargli alle costole, parlando di libero arbitrio e contratti, capisce che non si può scappare quando l'occulto non è intorno a te ma scorre da sempre nelle tue vene.
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"Derek Etrom" disse, con uno strano guizzo degli occhi. "Nel mondo degli umani preferirei mi chiamassi Mr. Hale però, ragazzino"
Etrom, assaporai quello strano nome sulla lingua, sentendo come se qualcosa di ovvio mi stesse sfuggendo; Etrom.
La consapevolezza mi colpì non appena le sue labbra si aprirono in un sorriso arcigno.
Etrom. Ero bravo con gli anagrammi.
[rivisitazione in chiave Sterek]

Kenma è sempre stato un ultimo, nella vita. I suoi compagni di classe lo odiano, sua madre metteva sempre Dio prima di lui, niente e nessuno cambierebbe se scomparisse completamente dalla faccia della terra da un momento all'altro.
Kenma ha sempre pensato che però Dio lo amasse, che fosse lì per aiutarlo ed accompagnarlo verso una vita migliore, che fosse suo compagno.
Finchè un giorno smette di crederci.
E vede quanto è bello rifugiarsi all'Inferno.
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⟿ ✿ KuroKen X Dark Academia !AU - Demon !AU
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[TW:: affronta tematiche molto controverse e fa moltissimo riferimento alla religione cristiana nel modo più BLASFEMO possibile. Inoltre Kenma ha sedici anni. Comprendo che possa dare fastidio per cui vi prego di non leggerla se credete che possa essere troppo :D]

C'è un artefatto chiamato "Globo della memoria" che è in grado di mostrare i ricordi di una persona a scelta.
Per cercare di incriminare ancora di più l'ormai già morto Patriarca di Yiling, il mondo della coltivazione decide di usare il "Globo della memoria" alla prossima Conferenza-Dibattito e mostrare quanto realmente fosse malvagio il coltivatore demoniaco.
Ciò che accadde tuttavia, fu che tutti rimasero scioccati dalla visione.
Traduzione di "Misunderstood" di Silver_Flame_2724 su AO3
https://archiveofourown.org/works/21480859/chapters/51193840

future|fic [osasuna | sakuatsu | iwaoi | ushiten | hiruhoshi | bokuaka | tsukkiyama]
"Il 2027 fu un anno strano nel mondo della pallavolo Giapponese.
Fu l'anno in cui si diffuse un hashtag tra la maggior parte dei pallavolisti che li portò a una gara, una gara che però non aveva nulla a che fare con la pallavolo.
#babyvolleyfight"

future|fic [sakuatsu|bokuaka]
Tutti i genitori passano la fase dei mille "perché" dei loro bambini, Bokuto e Atsumu dovranno capire come sopravvivere a tutto ciò.

[SukunaxYuuji]
Sukuna era entrato nel corpo di Yuuji come un parassita, diffondendosi come il più mortale dei veleni, penetrando nei muscoli, nei nervi, facendo marcire le sue ossa e nutrendosi di ogni sua paura. Una presenza ingombrante che tuonava rumorosamente nel cervello e nello stomaco, una voce malvagia che spezzava il filo dei suoi pensieri. E lui era stanco di combatterlo.
Traduzione dell'inglese della Fanfiction "Be My Torment" di 12StarWL76 su Archive of our own.

future|fic [iwaoi|ushiten]
"-Oggi andiamo al parco? Ho un appuntamento!
Hajime e Tooru si lanciarono uno sguardo sorpreso, poi Tooru corse da suo figlio e gli prese il viso a coppa mentre esclamava –Amore, il tuo primo appuntamento! Sono così orgoglioso di te, la renderemo una giornata speciale!
Haru si tirò indietro con le guance rosse per poi borbottare –Non dire cose imbarazzanti.
Tooru rise, poi chiese –Allora? Chi è questa persona?
-Si chiama Diane, lei va in un’altra classe ed è insopportabile!"

Raccolta di brevi flashfic PWP su Freed e Laxus
1-Pet play
2-Bondage
3-Mirror and lightning
4-Lingerie
5-Safeword and Hair
6-Clothes and Sex Toys
7-Dragon and Demon

La prima volta che aveva ucciso un uomo aveva provato un'estasi paragonabile a quella, un'esaltazione feroce, terribile e appagante.
Premere il grilletto, vedere la vita spegnersi negli occhi dell’obbiettivo prima che potesse mettere fine alla propria, l'esaltazione folle di braccarli, cacciarli e stanarli tutti; essere il più forte, essere il migliore, intoccabile, invincibile. Le corse folli da spaccare i polmoni, scintille divine di forza e gloria vibrare sotto la pelle, pulsare al ritmo del suo stesso cuore.
Era una fame che aveva radici profonde. Non era razionale o logica, era un impulso primordiale che non aveva ragione.
Gojo aveva avuto tante prime volte, ma la fiamma che scaturì dalla miccia di nome Geto Suguro lo infiammò di una voglia ardente e devastante.
[ satosugu ; satoru gojo x suguru geto | Modern!AU_Spies & Secret Agents ]

«Voglio davvero crescere dei lupacchiotti con te, Der».
[…]
«Ha i tuoi occhi» il mutaforma lo guardò interrogativo, non sapendo minimamente a cosa si riferisse e Stiles dovette prendere un profondo respiro. «Di quando ti ho incontrato la prima volta» non li aveva mai dimenticati, nei giorni, nei mesi e negli anni, li aveva sempre avuti impressi nella memoria, indelebili, come se nulla avesse potuto cancellarli. Con il trascorrere del tempo quegli occhi pieni di struggimento e profondo senso di abbandono si erano intensificati, insieme al continuo dolore che gli veniva costantemente iniettato direttamente nelle vene. Non c’era stata quasi più via di salvezza. Di redenzione. Nella loro vita insieme, nella loro lunga, disastrosa ed incantevole storia d’amore, Stiles pensava di avergliela finalmente fornita.
Fu il turno di Derek di precipitare in una bolla priva di suoni, ma le motivazioni che avevano spinto la foga irrefrenabile di Stiles gli furono immediatamente lampanti. «Non puoi salvare tutti».
[…]
«Stai attento a quello che dici, ragazzino» il buio nello sguardo del lupo completo si palesò in tutta la sua ampiezza. «Sei sempre stato subdolo» proferì con voce incolore, l’oscurità che catturava tutta la luce. «Ma mai scorrettamente crudele».

| Prison AU! | | Un Castiel russo e tatuato perché...perché no? | | ex-militare Dean| | Mafia russa, Bratva | |Michael fa lo psicopatico | | Dean non ha un istinto di conservazione| | Badass Cas | Warnings: | Scene di sesso | | Scene di violenza | | Morte di personaggi secondari!|
Dean si ritrova a passare la sua sentenza in prigione con un nuovo compagno di cella, uno che ha il potere di salvargli la vita o condannargliela.

Questa raccolta di OS partecipa alla sfida WRITOBER lanciata da Fanwriter.it
Per tutto il mese di ottobre pubblicherò una OS al giorno! Trame e personaggi varieranno di volta in volta. Consultate l'indice e la premessa (primo capitolo) per maggiori informazioni e curiosità su prompt scelti e personaggi!
[coppie: kuroken | ushiten | iwaoi | semishira | osasuna | daisuga | sakuatsu | tsukkiyama | tanakyo | shoumika | arankita | yakulev | bokuaka | matsuhana]

Stiles e Derek stanno camminando nella Riserva quando la trovano.
La ragazza, deve avere qualche anno in più di Stiles secondo una loro prima occhiata, è riversa a terra tra le foglie secche del sottobosco.
Indossa solo un paio di jeans e un’anonima maglietta grigia, sporchi entrambi di fango. I lunghi capelli castani sono un disastro di nodi e ha diversi graffi arrossati a ricoprirle le braccia scoperte. Un livido fa capolino su uno zigomo, macchiando la pelle pallida del viso. Non sembra avere altre ferite a parte quelle.
“Dimmi che non è morta.” Implora Stiles, già rimpiangendo di essere uscito di pattuglia quella sera.
[...]

(NaruSasu) (One Shot) (9 mila parole) (+18)
Ogni tre settimane il Generale di Brigata Uzumaki deve far rapporto al Generale di Divisione Uchiha. E, alla base, tutti sanno che significa!
“[…] “Generale Uzumaki San, può confermare - quindi - che nessuno ha il diritto di prendere ciò che mi appartiene? Vorrei che lo dicesse lei stesso, grazie.” Si fissarono per qualche secondo.
“È sicuramente come dice, Signore.” Gli disse, decidendo appositamente di non concordare come gli era stato specificatamente chiesto. Calò il silenzio. Lo vide deglutire. […]”