La sua tenda è ai margini dell’accampamento, isolata dalle altre. È la più piccola – due passi per tre -, una di quelle di scorta rimaste inutilizzate perché nessuno voleva. Ha un buco nel soffitto. Quando piove, l’acqua batte sui suoi piedi stesi sulla stuoia di bambù che gli fa da letto.

[Novel!verse; Multicouples: WangXian, Xicheng, Jiang Fengmian/Yu Ziyuan, Jin Zixuan/Jiang Yanli, Lan Qiren/Sisi, Nie Mingjue/Wen Qing, Nie Huaisang/Meng Yao, Xue Yang/Wen Ning; Fix It!AU, Traduzione]
Wei Wuxian afferma che l'ha trovato. Jiang Cheng impara a fidarsi di suo fratello più che mai. Nie Huaisang è più intelligente di quello che sembra e Lan Zhan si struggerà lo stesso anche se Wei Wuxian sa che dovrebbero innamorarsi. Ma il simbolo provvede alla maggior parte dei problemi.
Forse possiamo sperare in un finale più felice questa volta.
O
Wei Wuxian trova uno strano artefatto mentre sta studiando a Gusu. Apparentemente mostra il futuro.

Lan Wangji vorrebbe urlare, e non lo ha mai voluto prima.
"Adesso basta, Wei Ying. Dimmi perché sei venuto qui."
Non si spegne, il suo sorriso. Forse traballa.
"Perché…" accarezza il flauto al suo fianco, rivolgendogli lo sguardo, come se ne avesse bisogno, per ragionare, per essere ancora quello che vuol fargli credere, per tenere in piedi la sua difesa.
Dita bianche, lunghe. Sarebbe meno sinuoso un serpente nelle sue mosse, meno fascinosamente inquietante il lento avanzare di un aracnide.
Poi, solleva nei suoi occhi quello sguardo.
"Sono venuto per liberarti."

Lan Wangji amava Wei Wuxian.
E non aveva amato molte cose nella sua vita, solo sua madre, suo fratello e la sua musica.
Eppure amava Wei Wuxian, e, con il tempo, aveva iniziato a credere di amare lui più di tutto il resto.

Le sue labbra avevano il sapore del Sorriso dell'imperatore, acido e forte e intenso e proibito. La consistenza morbida si piegava sotto ai suoi denti, e il gemito basso che ne scaturiva era il più dolce dei suoni che le proprie orecchie avrebbero mai potuto udire.
Persino le note del suo guqin non raggiungevano le medesime vibrazioni che quel singolo singulto soave e sfilacciato aveva prodotto sui suoi nervi, pizzicandoli come corde ed irradiandosi, vibrando, in ogni vena fino a trovare una congiunzione al basso ventre, là dove gli occhi non avrebbe dovuto osare posarsi né mani raggiungere.
{ writober2018 di fanwriter.it | day15: Labbra/Canon | Lan WangJi/Wei WuXian }