Quando il dolore non vuole parlare e preferisce tacere divorando

Una poesia sulla complementarità di due corpi e di due anime.

Una data triste, la data in cui se ne va per sempre una persona cara.

"Cos'è questo rumore
di freddo
di ghiaccio
e di fiocchi di neve?"

"Vorrei all'infinito osservare
mentre dormi
l'eterna tua bellezza
amore mio."

"Voglio cantare amore,
del tuo splendido cuore."

"Aveva sempre sognato un luogo dove potersi rifugiare. Uno spazio sicuro, dove potersi raccogliere, dove potersi addormentare e sognare serena. Ne aveva una necessità assoluta, fisica."

"Dai, se ti siedi qui vicino a me ti racconto una storia. Di cosa parla? Beh…parla di due come noi, che si amano."

"Sedeva al piano e suonava come può suonare una bambina di cinque anni."

"Poi ancora vedi il cielo.
Ed è li che pensi di capire tutto."

Un piccolo zingaro e i suoi quesiti sull'esistenza. Ispirato alle opere di Federico Garcia Lorca.

Si dice che le anime delle persone morte spesso restino nei luoghi che hanno amato in vita. "Questa storia è la mia storia.
Storia eterna, storia breve.
Storia morta di chi vive.
Storia antica di popolo passato, storia vera del mio tempo vissuto. "

Ispirato alla celebre canzone di Fabrizio De Andrè, ma molto rivisitata. "Correva sfinita in un campo di grano, inondata di sole, inondato di sole. Saltellando, i capelli sul viso, le mani legate attorno alla gonna. E correva, correva, correva, gli occhi celesti, il viso bambino. Lei che aveva un cuore impulsivo, il gusto di amare, la voglia di dare. Ricopriva di stelle qualsiasi cosa, lei che chiamavano Bocca di rosa."

Una favoletta che tratta una tematica molto frequente tra i bambini: l'alimentazione.