Amore e desiderio, sentimenti tanto diversi come il giorno e la notte, eppure così simili. Il primo, un delicato sentimento, dolce e amaro allo stesso tempo. Il secondo, mero indomito istinto animale. Dal desiderio può nascere l'amore?

« Shinra, mi hai svegliato per farmi vedere Izaya? » chiese Shizuo, ancora incredulo, puntando il dito indice verso l’altro ragazzo. « Tu.. Chi sei? » chiese in modo innocente l’Orihara fissandolo.
Con quelle tre semplici parole, il suo mondo si sgretolò in tanti piccoli pezzetti di vetro che nemmeno lui sapeva se sarebbero potuti essere incollati in qualche modo.

Ok, il mio amore per gli Uchiha non ha contegno, lo stesso vale per la coppia HashiramaxMadara e reverse vari. Non posso farci niente, perciò sorbitevi una fic su di loro, e perdonatemi se potete.
Si amano, sono nemici, la storia si scrive da sola, insomma...
***
“Sei sempre stato così sentimentale, Hashirama” Sogghignò.
“Potrebbe costarti la vita, tutta questa fiducia che riponi nei miei confronti” Continuò con una punta di tristezza nella voce più roca.
“Correrò il rischio” Sorrise semplicemente il Senju.
Hashirama strinse a sé il corpo dell’amante, chiudendo gli occhi, pensando a quel giorno futuro, perché aveva mentito, quel giorno sarebbe arrivato, magari non li avrebbe visti così giovani e ancora ragazzi, forse più adulti, forse più cinici, mossi da sentimenti meno puri dell’amore che in quel momento li legava contro ogni aspettativa.
“Baciami, Madara” Bisbigliò all’orecchio del ragazzo dai capelli scuri, prendendogli il mento tra le dita e obbligandolo a voltarsi un poco.

Una one-shot breve, i pg sono ancora loro Naruto e Sasuke, dopo il ritorno a casa, dopo il dolore.
POV Sasuke dal testo:
"Non mi sono mai lasciato toccare da nessuno, ora che ci penso l’unico a cui permettevo di sfiorarmi eri tu, anche con un pugno, se era tuo, alla fine non faceva poi così male"

C'è Itachi e ci sono i suoi pensieri, c'è il loro epilogo...insomma una sclerata sdolcinata sui fratellini Uchiha.
"Non saprai mai, quanto e come io ti abbia amato, Sasuke, ma non è importante... è sempre stato tutto così sbagliato...anche il mio amore malato."
[Uchihacest]

Gli si avvicinò con fare apparentemente casuale, un fianco urtò il suo mentre ballavano in modo da attirare la sua attenzione, ed una volta che fu sicuro di avere i suoi occhi scuri su di sé seppe d’avere ormai vinto.
Per LetalTearGas. Scritta sulle note di ‘Nightmare’ degli SHINee.

[Anime/manga Inventati]
La Mawaru Gakuen era l'accademia di arti sceniche e musicali più conosciuta nella regione dell'Hokkaidō.
Tutti aspiravano a frequentarla, ma solo i ragazzi con del vero talento potevano permettersi di farne parte come studenti, raffinare le loro abilità in campo teatrale, musicale, canoro e, successivamente, avere un pass assicurato nel mondo dello spettacolo.
Dal capitolo 1:
«Non me lo dire...» pronunciò con incredulità.
«Avrei preferito che lo avessi scoperto una volta arrivato al dormitorio ma,» scese dal blocco di pietra su cui era seduto raggiungendolo e appoggiandogli una mano sulla spalla «sono il tuo compagno di stanza e di disavventure da qui fino alla fine dell'anno.»

[Anime/manga Inventati]
«Non chiamarmi Yuki» soffiò il biondo voltandosi di nuovo verso di lui. «E' un nome da ragazzina mestruata.»
A quanto pareva, senza accorgersene, gli stava permettendo di stuzzicarlo più del dovuto. «Forse perché non hai le palle.» E quella era pesante.
Ryuichi si aspettò da un momento all'altro una sfuriata in piena regola, ma questa non arrivò mai. Vide solo Yuki avvicinarsi con un sorriso malizioso a pochi centimetri dal suo volto. «Vuoi che scommettiamo?»
[ Legata alla long-fic "Give me love." ]

Vorrei tanto evadere da questa vita, vorrei tanto starti vicino, vorrei vederti negli occhi e stringere le tue mani, vorrei conoscerti per davvero come sto già facendo attraverso i tuoi personaggi.
Si dice che le cose belle esistono, basta solo cogliere l’occasione e prenderle al volo. E allora perché a me le cose belle non capitavano? E se capitavano, perché quando cercavo di prenderle loro scivolavano via come fossero olio nelle mani?
"Mi piacerebbe sapere come i tuoi occhi vedono il mondo… mi piacerebbe."

- Vattene via - mugolò, seppellendo il viso nel cuscino ormai fradicio di lacrime del suo letto, che in realtà era un materasso appoggiato per terra - Ti avevo detto di non tornare mai più.
- Non dire stupidaggini, piccolo - rispose la voce allegra e rassicurante del giovane che era entrato nella camera - Non dirmi che ti sei dimenticato che alla fine ero riuscito a convincerti a lasciarmi tornare dopo una settimana.
Cosa succederebbe se l’Angst e il Fluff si ritrovassero a convivere?
[Scritta per il P0rn Fest #6 di fanfic_italia]

TERZA CLASSIFICATA allo YAOI TRASGRESSIVO FLASH CONTEST sul forum di EFP
VINCITRICE DEL PREMIO OSSESSIONE per il personaggio di ANDY
sorpresona: narra di un amore malato (ma no? ;))
non saprei cos'altro dire, è dolce, triste e lascia l'amaro in bocca, con un retrogusto di stretta al cuore che personalmente apprezzo tantissimo nelle storie che leggo
attenzione: scene di sesso e violenza, ma completamente diverse da quello che ci si aspetta
enjoy!

I suoi baci sul collo - quelli che lasciavano scie rossastre visibili anche dopo due giorni - erano improvvisi e irruenti, tanto che Orazio se ne sorprendeva sempre e perdeva ogni barlume di razionalità fino a quando si rendeva conto che l'amico stava già trafficando con la cintura dei suoi calzoni.
- Mio principe... - mormorava, stringendogli le mani dalle dita sottili e affusolate - Non credete che sia meglio dormire?
- Mh... Dormire, sognare forse. - era la risposta di Amleto, seguita da un bacio sulla sua bocca, stavolta più profondo.
- Mio signore, cosa direbbe Ofelia se lo sapesse?
Per quanto Amleto lo attraesse e per quanto ne fosse perlomeno infatuato, Orazio sapeva che Amleto era innamorato di Ofelia, quella ragazza che viveva nella corte di Elsinore e con la quale scambiava lunghe missive appassionate, ma la cosa sembrava non importare. Almeno in quei momenti.
- Ofelia, Ofelia... perché pensi a lei, adesso? Vorresti che fosse lei a baciarti e a... toccarti? Guarda che potrei essere... geloso.

Attraverso una serie di flashfiction e one shot, viene raccontata la storia di Matteo e Vincenzo. Una serie di scatti fotografici che raccontano la loro storia, come si sono conosciuti e come si sono innamorati. Raccolta senza troppe pretese se non quella di strappare un sorriso. Partecipa all'iniziativa "Gotta ship'em all"