Amore. Sentimento dolce e talvolta doloroso.
Amici da sempre, innamorati da sempre.
"Era un pomeriggio d'estate, caldo e afoso. Quell'anno varrà ricordato per uno dei più caldi del secolo. Ti aspettavo seduto all'ombra di un albero mio caro amico e fratello Donghae."
[EunHae]

Genzo/Karl, Genzo/Franz, Manfred/Franz
Che
cazzo
Significa?
Stiamo scherzando? Non è possibile… no, per nessuna ragione al mondo! Va bene con chiunque, ma con Schuster no!
Aspetta… no, cazzo! Non va bene per niente con nessuno!
Genzo: ti ammazzo!
Ti ammazzo! Ti ammazzo! Ti ammazzo!

Genzo/Karl, Tsubasa/Sanae
Cosa proverà Genzo una volta tornato in Giappone? Cosa troverà ad aspettarlo? E cosa ha lasciato in Germania? Qual'è la sua casa?
Su questi interrogativi è nata questa mia song-fic, accompagnata dalle note di "Welcome Home" dei Radical Face! Spero vi piaccia!

Genzo/Karl
A Karl era sempre piaciuto il Natale.
Ma quest’anno il Natale era un problema.
Il motivo?
Quell’idiota di Genzo era nato il sette Dicembre, troppo vicino a Natale!

"Lo trovo più desiderabile che mai.
E’ affascinante.
Una maschera che nasconde i suoi veri sentimenti, le sue emozioni.
Ti fa provare una voglia irrefrenabile di conoscerlo, di scoprirlo lentamente gustando ed assaporando ogni singolo movimento perché sei come intrigato dalla sua figura.
Non lo puoi vedere in faccia, ma il suo modo di ballare ti trasmette come è lui realmente.
Ballando Hyuk ti sta raccontando una storia.
La storia della sua vita.
E non c’è modo più bello di scoprirla."

Storia ambientata in epoca vittoriana, Londra 1850 circa.
InuYasha è un killer che agisce solo su commissione. Gli viene chiesto di uccidere Kagome di Hannover Duchessa di Kent. Al momento di pugnalarla, però, qualcosa lo blocca.
****
- Perché non mi avete uccisa? Eravate qui per questo, non è così? E so anche chi vi ha chiesto di farlo. Si tratta di mio zio Naraku. -
InuYasha non rispose. Di certo, non avrebbe confessato ad anima viva chi era ad avergli commissionato il lavoro.
- Oh su, potete anche dirmelo!. Dubito potrò andare in giro a dirlo, considerato che a breve sarò all’altro mondo, no? - scherzò lei.
- Per caso, a vostra signoria, manca qualche rotella? Siete di fronte un assassino, venuto a privarvi della vita, e ve ne state lì tranquilla a ridere? -
- Se piangessi mi risparmiereste? Non credo proprio. E poi, aspettavo da un po’ la vostra visita. Sapevo che prima o poi sarebbe successo, quindi… -
- D’accordo, ma non capisco perché siate così tranquilla. - domandò sempre più incuriosito.
- La verità? -
- Certo! -
- Mi farete un favore uccidendomi. -
- Mi spiace per voi Milady, ma non morirete questa notte! -
IN REVISIONE GRAMMATICALE

 
Improvvisamente, il rapporto fra  Sho e Levin subisce uno stallo.   Cosa blocca il bomber cinese? Lui è convinto dei propri sentimenti, ma... vale lo stesso per Stephan?
"Non dev'essere facile per lui accettare l’idea di stare con un uomo... quel giorno mi sono sentito un perfetto stupido per non essere riuscito a capire il suo disagio, ho avuto paura di aver rovinato ogni cosa, poi, per fortuna, è tutto tornato alla normalità, Stephan sembra non pensarci più. È giusto che si prenda il suo tempo… non voglio spaventarlo"
One-shot seguito di 'Azzurro'

"Questa vita è una palla.
Mi manca qualcosa, mi manca un qualcosa che potrebbe far sì che questa mia routine prenda una piega diversa. Nettamente più interessante.
Mi manca uno stimolo. "

Traduzione personalizzata di una storia presente su AFF.
"Donghae e EunHyuk si trovano a dover andare in Giappone per promuovere il loro singolo e la nascita della Sub-Unità EunHae.
Sono soli.
Sono insieme.
E, ovviamente, per l'uno non sarà così facile come per l'altro... non ovviamente all'inizio..."
---EUNHAE--- E accenni KyuMin ---

- La sua attenzione, rapita per un minuto da pensieri effimeri e troppo vaghi per prendere forma, fu catturata nuovamente quando si ritrovò a fissare direttamente il viso del ragazzo dieci anni più giovane, quegli occhi verdi che luccicavano tenui nell'oscurità e che avevano sempre la capacità di ancorarlo al presente e farlo al contempo librare nel cielo... -

Continuazione di "La magia di San Valentino ?"
La vigilia di Natale si avvicina e Misaki e Akihiko hanno intenzione di passarla nei migliori dei modi : una cena al lume di candela, completamente soli nell'appartamento del noto scrittore. Una vigilia calda e piena di passione che scioglierà la fredda neve con un'intensità di dieci soli, l'amore potrebbe essere più bello ?

Makoto Soda non aveva mai creduto in Dio. Per lui esistevano soltanto l'onore, l'orgoglio e la forza. Aveva fiducia nei compagni, ma nessuno poteva dirsi suo amico. Tantomeno il cannoniere francese.
Il suo cuore appannato era qualcosa di troppo intimo, per poterlo mostrare agli altri con facilità. Non sarebbe bastata una semplice passata di mano...

Donghae che continuava a pensare nella maniera più razionale possibile, al perchè il suo migliore amico non si degnava di rivolgergli nemmeno uno sguardo da una settimana a quella parte.
Finalmente -seppur sospirando- Donghae ruppe il silenzio, girandosi a guardare il profilo dell'amico, illuminato debolmente dalle luci provenienti dalla TV.
-Hyukkie...- tentennò.
Eunhyuk non sembrava intenzionato a voltarsi. Continuava, invece a tenere gli occhi incollati al televisore.
-Hyukkie..!- provò a chiamare più forte.
Con un pesante sospiro Eunhyuk si girò, andando a guardare Donghae direttamente nei grandi occhi scuri.
-...Che c'è, Hae?-
Il moro esitò un istante ma alla fine parlò: tanto, non sarebbe riuscito ad incasinare ancora di più la loro amicizia...no?

-Pronto..?-
-…-
-Pronto??-
-Non mettere giù, sono io.-
-Hyuk?-

No, era più che chiaro che Hyuk non fosse disposto a spingersi oltre e lui, rispettando la volontà di una delle persone per lui al mondo più importanti, doveva sopprimere quel fastidioso desiderio.
Per il bene di Hyuk.
Per il mio bene.
Per il bene di entrambi.
Se lo ripeté nella mente come una preghiera, così tante volte da diventare una litania noiosa e per nulla convincente e non si accorse che, mentre la terza “strofa” veniva conclusa, tutto ciò che non doveva accadere era già successo.
Per il bene di Hyuk.
Ed il capo era scivolato lungo il cuscino, avvicinandosi a quello di HyukJae poco distante.
Per il mio bene.
E gli occhi si erano nuovamente socchiusi, le labbra schiuse e protese.
Per il bene della nostra amiciz…
E la bocca dell’uno era premuta su quella dell’altro.
Per il ben…
E la lingua di Donghae aveva preso ad accarezzare il labbro superiore di HyukJae.