"Takashi Natsume, quattordici anni, capelli d'argento ed occhi grigi.
Un comune ragazzo come tanti che va a scuola, fa i compiti e parla con gli spiriti..."}
Partecipante al contest de "Il mio gatto è un Otaku"

La mia prima storia targata Shonen-ai!
Dal test:
{Notte.
Notte buia e tenebrosa.
Notte senza luna e senza stelle.
Notte serena.}

{Siamo soli.
Ognuno di noi è solo.
Si è soli in mezzo alla gente, in mezzo agli amici, con la famiglia, con noi stessi.
Si è sempre soli.
Ad alcuni può sembrare orribile ma per altri è stupendo.
Per noi era stupendo.
Soli ed in silenzio, insieme.
Ci bastava questo.
Mi bastava questo.}

E se un personaggio della serie facesse visita ad una persona molto... importante?
{Dal testo:
“Incredibile.” sussurrò il ragazzo sfogliando il libricino, lui tentò di ignorarlo concentrandosi sul foglio che aveva davanti “Come ha potuto, infinocchiato così. Che vergogna!” esclamò ancora facendogli alzare gli occhi al cielo.
Seguirono alcuni secondi di silenzio, tempo in cui poté riprendere la calma e concentrarsi. Proprio quando poggiò la matita sulla carta ecco che il silenzio si spezzò.}

Korosensei dice che nessuno può essere definito debole, ognuno di noi ha un punto di forza che non va sottovalutato.
Io mi chiedo spesso quale sia il mio punto di forza: a parte prendere appunti, non so fare altro.
Non sono bravo negli attacchi a sorpresa come Karma, non sono esperto in composti chimici come Okuda, non pratico nessuno sport come Sugino, non ho la spiccata intelligenza e le abilità di Ritsu, ho fallito più volte nell’assassinio senza mai riuscire a colpire il bersaglio una sola volta, non riesco nemmeno ad avere buoni voti… forse quello che ci ha insegnato Korosensei non vale per me, perché io sono un debole.

Questa doveva essere un’innocente flash su Kobi e Tashigi, da inserire in una raccolta che sto progettando, ma alla fine ne è uscita una One Shot di Raiting Rosso sulla prima esperienza di Kobi raccontata dal punto di vista del ragazzo.
E’ la prima volta che scrivo su questo Raiting e non so cosa ne sia venuto fuori dal punto di vista lessicale; spero qualcosa di leggibile, non ho nessuna esperienza nel campo.
Se qualche anima pia lasciasse una recensione per dirmi se è piaciuta o no, quali sono gli errori o semplicemente che non devo mai più scrivere in vita mia le sarei molto grata :3
E… ma un momento: sono la prima a scrivere su questi due?! O.o

Erano tutti di fronte a lei: i suoi compagni. Le urlavano di tornare, di non lasciarsi ingannare, di lottare, di continuare a vivere.
Perché lo stavano facendo? Che quelle persone tenessero davvero a lei? Che le volessero bene?
Ma com’era possibile: lei, che era sempre stata sola, ora aveva degli amici? Com’era accaduto?
Non era possibile…. ma loro erano venuti fin lì per lei, soltanto per lei. Per salvarla.

Ci pensai molto e mi accorsi che non avevo alcuna via di scampo. Perché, per quanto mi scervellassi, non riuscivo a capire perché ciò stesse accadendo a me: io potevo vederli.
Potevo vedere quegli strani esseri svolazzanti, quegli spiriti chiamati Yokai; essi erano di tutte le forme e dimensioni.
Appena ho scoperto questo manga ho capito che era il genere che piace a me.
Questo testo è solo una breve presentazione del personaggio (non ho altro avendo letto solo il primo volume!)
Abbiate pietà di una povera scrittrice in erba!

Passò una mano sul petto dove una linea rossa e gonfia spiccava sulla pelle morbida e bianca non avendo la più pallida idea di come glielo avesse fatto, gettò un'occhio al livido nero sulla spalla e ai segni sui polsi: anche quel giorno maniche lunghe.à
Cosa sarà mai successo? Beh, leggete e scoprirete!

Stavolta sono quì con One Piece.
E' solo una idea su come finirebbe la ciurma secondo me, spero che vi piaccia e che vi faccia scappare qualche sorriso (e forse qualche lacrima ; )
Divertitevi

Karin si lamenta sempre della bolletta "E' troppo alta dice!" dice... ha ragione.
Si, per una volta sono d'accordo con lei, ma non è solo colpa mia!