Semplice dialogo tra due persone, due esseri reali.
O forse no.

Un pensiero a caso, di una giornata a caso, di una vita a caso.

Sono tondi e inespressivi, ma puoi trovarci riflesso di tutto. Immagini capovolte, pensieri deviati e cinici, volti di persone che non conosci e che non conoscerai mai, conchiglie e magari anche una sirena, una voce lontana, un litigio, un gatto che fa le fusa. Loro stanno li ad osservare dietro uno strato di vetro che distorce la realtà e la trasformano in un mandala confusionario e psichedelico.
Sono gli occhi dei pesci che raccolgono e immortalano ogni racconto, ogni frammento di ogni vita, ogni secondo, ogni pensiero.
E io, semplicemente, li raccolgo, li traduco e li riscrivo.

Bianco. Silenzio. Distante.
Solo bianco ma tutto ciò che dico fa inesorabilmente pensare al nero.

"Ho sempre amato il sapore del sangue.
È così simile all'amore, è come leccare dal dito l'amore, agrodolce, dolce come tutto quello che l'amore può dare, ma viene sopraffatto dal l'amaro, dal dolore, la pazzia."
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Ho la tentazione di cancellare questa storia perché, a distanza di più di due anni, mi sembra una cosa alquanto infantile e fuori del mio modo di essere, quindi sto ancora valutando che fine fargli fare.

Quanto fosse grande il vuoto che era rimasto, nemmeno lui lo sapeva.

Detesto scrivere le introduzioni, anche perché ogni accenno alla trama è uno spoiler e devo essere estremamente vago.
Qualcuno si risveglia tutto intorpidito dopo un'anestesia, e nota che...

Questa storia l'ho scritta di notte, sotto le coperte, una della tante notti in cui non riuscivo a dormire.
È venuta fuori così, dalle emozioni di una notte insonne, ed è proprio questo, due ragazzi e un tumulto di emozioni, in quella che potrebbe essere un normalissimo giorno, una cosa che potrebbe accadere a tutti...
Perché la pioggia si sa, fa emergere molte cose...

Ehilà! Di solito scrivo cose più... "serie", ma stavolta m'è venuto il pallino di scrivere qualcosa di nonsense e allegrone. Una sorta di divertissement! P.S. Sotto sotto un piccolo significato ce l'ha, ma non diciamolo troppo in giro...

“Perché non mi avete chiamata Eleonora? E’ un nome da principessa, io voglio essere una principessa. Adesso andate dal sindaco e gli dite che voglio cambiare nome: da Elena ad Eleonora.”
Ho una macchina da scrivere, presa nel vecchio ufficio di papà. Tempo fa ci passavo giornate intere, a ricopiare le mie storie. Ora ci passo meno tempo ma non sapete che emozione provo quando pigio i tasti pesanti e le lettere si scontrano sul foglio per imprimere l’inchiostro.
Come per starmi a dire che le parole sono indelebili, che schiacciano come sassi ma che alla fine sanno farsi perdonare, lì tutte assieme sul foglio della vita completamente bianco.
- OS assolutamente nonsense con parole buttate lì sulla mia persona, sul mio essere.

Non fatevi ingannare dalle cose di cui non conoscete la fonte.

"Che palle la vita, che palle la morte. Che palle anche quello che c'è in mezzo."

una semplice lista di parole che mi fanno ridere

bungulugugulugulugugugugugugu.
Cit. un ermellino di nome Johnny

Sei ossessionata dal tempo. Bisogna fare tutto in ore prestabilite, vietato sforare! La lancetta si muove, è fissa nel tuo cervello. Il tamburo ti da il ritmo di una giornata inconcludente.