In Giappone il destino viene rappresentato con un filo rosso... Ciel e come descrive il suo filo rosso

Sinceramente non so cosa dire... diciamo che potrebbe essere una specie di riflessione che fa Ciel una mattina... oppure una costante che è sempre nella sua mente...
Nell'immagine trovate la traduzione in inglese.

Il giuramento di Sebastian sulla Luna, uno scorcio dei pensieri di Ciel...
Nell'immagine trovate la traduzione in inglese.

Non vedeva eccitazione da parte di quel demone che sapeva bramoso di divorare finalmente quell’anima che tanto aveva desiderato e atteso.
Percepì gli occhi diventare lucidi, ma non perché le lacrime si stessero dibattendo per uscire.
Non una lacrima avrebbe rigato quelle guance.
Lui era forte, lui era il conte Ciel Phantomhive.

Ispirata al rapporto tra Sebastian e Ciel. Anche se ha lo stesso titolo di una canzone del secondo musical, non è la stessa cosa assolutamente. Spero vi piaccia ^_^
Nell'immagine trovate la traduzione in inglese ^_^

Ho sentito la canzone di Fabrizio De Andre: il testamento. E ho voluto modificarla per renderla adatta al nostro amato conte (ripeto non è opera mia la poesia ma è solo una modifica di una canzone) spero comunque che vi piaccia ^.^!

Enfer significa Inferno. Enfer è lei. Enfer è cattiva. Riuscirà a compiere la sua missione?

Anche oggi non è stato qui.
Un dolore al petto, intimo e soffocante, ti assale.
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Come loro vedono il Natale.

Le sue vecchie pedine ora si muovono liberamente su una scacchiera più grande, in una battaglia fra il bene e il male che dura da secoli.
4°:[...]Quindi era questa la sua ennesima tortura; mostrargli la terra dove era nato che si allontanava forse per sempre da lui.
Disse addio a quel luogo, cercando di cacciare i ricordi di quello che era stato e che non sarebbe più potuto essere.[...]
5°:[...]-Allora cosa mi rispondi?-
“Accetto!” urlò nella sua mente sperando che le parole della voce avessero un fondo di verità.
-Ottimo.-
Un dolore lancinante gli pervase il petto era come se qualcuno gli stesse risucchiasse i suoi organi interni.[...]
6°: [...] -Oggi non mi sento molto bene, mi verrai a far visita un altro giorno.-
La giovane nel ricordo gli crede anche se quella è un enorme bugia.
Elizabeth ora sa che quel giorno non verrà mai, che quello è stato il suo addio, lui sapeva che sarebbe morto.[...]
Epilogo:[...]Ma cosa c'era oltre al buio?
Niente.
Ma vi erano altre persone in quel buio?
No.
Esistevano altri oltre a lui?
Non lo sapeva.
E lui chi o cosa era?
Io sono...[...]

Tutta quella favola si concluse non appena lui ebbe finito di pronunciare quella parola. Non era la volta prima che incontravo i suoi occhi. No, non era la prima volta. Quando stipulai quel contratto li vidi bene, ma erano diversi. Sono passati mesi da quando ho stipulato il contratto con Robert Brown, pensai, nel mentre mi sfiorai la collana di madreperle e diamanti che portavo per nascondere il sigillo che ci legava l’uno all’altra.

Non abbandonerai la caccia finchè questa si prevede divertente; continuerai a correre, come un gatto che gioca col gomitolo, prima di gettarlo via perché non lo diverte più.
[UndertakerxGrell]

Questa è una one shot nata da una role con Haruka_Tenoh in una notte buia e insonne u.u
Lei è Sebastian e io sono Ciel, ci ho messo un po' le mani per renderla una fiction. Spero vi piaccia un Sebastian demoniaco e un Ciel non molto uke.

Ammetto che a questa storia ci ho pensato mille volte, ed ho deciso di proporvela. Si tratta del nostro adorato Undertaker, ed una delle mie fantasie ci porterà ad avere una storia su questi, sul perché egli abbia perso il titolo di Shinigami e quale orrendo fardello si porta dietro.
La vita è un ricordo altrui, per ogni shinigami, che rivive le vite di coloro che devono recuperare, ma cosa succederebbe se i canoni tra shinigami e demoni venissero spezzati? Cosa accadrebbe se per uno scherzo del destino, nascesse una nuova specie, e da questa creaturina scaturissero mille e più problemi? la verità stà per essere scoperta, e una Fanciulla presto conoscerà la sua vera identita, una fanciulla con un occhio rosso, ed uno con sfumature verdi e gialle.

Fu il suono dei tacchi che battevano contro il bianco pavimento di pietra – così familiare eppure così remoto – ad annunciare il suo arrivo, ancor prima del suono della sua voce.
William si rese conto di essere nervoso. Si rese conto che l’udire quel tono di voce, così tremendamente e insopportabilmente squillante, gli era mancato più di quanto avrebbe mai ammesso.
[Grelliam]

I respiri s'interruppero in un istante ed il tessuto attorno al corpo divenne una futile barriera. Follemente si vollero.
Rosse, discrete pennellate che raccontano un incontro notturno. [Raccolta di tre drabble]