cap.33
Buongiorno a tutte quante!
Con il capitolo di oggi diamo finalmente il via alla festa
di compleanno di Rosalie!
Ne succederanno di cose quindi ci sarà più di un
capitolo a farvi compagnia.
Speriamo vivamente che vi piaccia.
Buona lettura e buona settimana a tutte!
Vi lovviamo tanto e non finiremo mai di ringraziarvi di seguirci
così numerose e fedelissime!
Bacioni!
sabry85:
ciao tesoro! Siamo contente di essere
riuscite a farti capire anche il punto di vista di Alice. Bene, in
questo capitolo si dà il via alla famosa festa, e vedremo se
questa tua paura che succeda qualcosa di brutto si
avvererà... Conoscendoci tu che dici? Ahahah! Lo so siamo
sadiche, ma il bello è anche tenervi in continua tensione,
altrimento sai che noia! Grazie mille! Bacioni e a giovedì!
Austen95:
ciao Perfida! Ahahah! Dai calmati che
sei vai avanti così ti devono ricoverare e poi non ci puoi
più seguire. Lo sai che siamo delle romanticone, potremmo
mai lasciare Alice e Jazz a soffrire in eterno? Nooooo.... ma le cose
si aggiusteranno subito? Mah vedremo, intanto inizia a leggere questo
primo capitolo sulla festa e poi ci dirai che ne pensi nel prossimo
commento! Bacioni e ricordati di stare calma! Grazie mille!
fabyp:
ciao carissima! No... Alice guardava
fuori dalla finestra solo per dare le spalle alle ragazze
così non si sarebbero accorte che stava piangendo. Oddio ci
fai morire dal ridere con le tue uscite... vabbé ti sei
ripulita tutta? Anche perchè è finalmente
arrivato il momento di leggere. Forza! Grazie e bacioni!
vanderbit: ciao
tesoro nostro! Bene, siamo contente che sei riuscita a capire
perfettamente la reazione di Alice. Sicura sicura che le cose tra i due
si sistemino? Mah... io andrei subito a leggere fossi in te! Bacioni e
grazie!
Ed4e: ciao!
Eh sì anche a noi che l'abbiamo scritta dispiace tanto per
Alice e Jazz, ma dopo tutto se va sempre tutto a gonfie vele poi
diventi tutto troppo noioso! Le cose si sistemeranno.... mah! Sicura
sicura? Buona lettura! Baciotti e morsetti! Grazie a giovedì!
Giada
is owned by Edward: ciao
Giadina nostra! Siamo proprio contente che il chappy ti sia piaciuto e
che tu abbia perfettamente compreso la reazione della nostra povera
Alice! Bella invidia Rosalie, solo per la sua spontaneità
che ha nel parlare di certe cose che dovrebbero essere naturali, ma che
spesso, a quell'età, creano numerosi imbarazzi. Invece
Rosalie pur non avendo mai avuto nessun tipo di esperienza è
riuscita a lasciarsi andare facilmente senza farsi problemi, mentre lei
si continua a farsi mille paranoie, soprattutto per la sua insicurezza
e la sua poca autostima. Scusa, forse non ci siamo spiegate bene, ma
speriamo di averti fatto comprendere il perchè la invidiasse
in quel momento. Se c'è qualcosa che però non ti
è chiaro non ti fare nessun tipo di remora a chiedere altre
spiegazioni. Saremo felici di dartele. Non ti preoccupare che alla
festa Tanya non resterà tanto tranquilla. Basta ho
già detto troppo! I capitoli sono già
pronti perchè siamo arrivate a scrivere quasi il capitolo
50, ma abbiamo deciso di continuare a postare due volte,
perchè abbiamo numerosi impegni e non riusciremo a a postare
tre volte la settimana. Ci spiace... speriamo che non rimarrai troppo
delusa da questo. Bacioni e goditi l'inizio della festa.
bellad93:
grazie mille! Contente che ti sia
piaciuto! Ora inizia la festa. Bacioni!
ashar:
ciao carissima! Anche secondo noi sono
una delle coppie più belle! Vedrai che chiariranno! Quando?
Mah! Vedremo! Bacioni e alla prossima. Grazie mille!
Lalayasha:
ciao Ross! E' vero Alice ha perso
un'occasione per l'arrivo di Quil, ma pensava fosse meglio
così perchè aveva paura di dire qualche cavolata,
di non riuscire ad aprirsi... poi si è resa conto che Jasper
l'ha presa male, che non ha capito il suo tentennamento, prendendolo
per un rifiuto e ora è disperata. Forza leggi l'inizio della
festa e vediamo se i due piccioncini riusciranno a chiarirsi! Bacioni e
grazie!
giova71: ciao
tesoro! Bravissima! Sei l'unica che ha capito che i guai sono appena
iniziati! Tanya porterà un po' di scompiglio ma non a loro e
vedrai che stavolta.... Basta non posso dire nient'altro altrimenti la
mia socia mi trucida! Baciotti e buona lettura! A giovedì!
CAPITOLO 33
Di parole ne ho sprecate
fin troppe…
Pov
Bella
Appena mi accorsi
del tremore di
Alice, mi avvicinai subito a lei e mi accorsi che stava piangendo,
cercando di trattenere i singhiozzi per non farsi scorgere da noi.
-Alice cosa è successo?- le sussurrai dolcemente. Lei mi
guardò e poi andò a buttarsi sul letto
lasciandosi
prendere dalla disperazione. Aspettammo che si calmasse mentre Rosalie
ed io la accarezzavamo, cercando di infonderle un po’
d’amore.
-Alice per favore, così ci fai preoccupare da morire! Hai
litigato con Jasper?- le chiese Rosalie. Si mise a sedere e
asciugandosi le lacrime, prese un respiro profondo per riuscire a
parlare.
-No peggio! Oggi si è dichiarato ed io non sono stata capace
di
rispondergli, così ha pensato che non lo ricambiassi-
urlò e ricominciò a singhiozzare.
-Alice… come mai non sei riuscita a dirgli niente?- le
chiese Rose.
-Non lo so… quando mi ha chiesto cosa provassi per lui mi
sono
bloccata… non sono riuscita a lasciarmi andare
subito… ma
poi quando avevo preso il coraggio e stavo per parlare Quil ci ha
interrotti e io non sono riuscita più a dirgli
niente… e
lui se n’è andato pensando che il mio fosse un
rifiuto-
rispose singhiozzando.
-Alice come mai hai avuto questo blocco?
Cos’è che
ci nascondi?- le domandai dolcemente sperando che si aprisse.
Tra un singhiozzo e l’altro ci raccontò la sua
storia e ne rimanemmo meravigliate.
Nessuna di noi si era mai accorta delle paure di Alice. Con il suo
carattere gioviale, era riuscita a fregarci tutte e pensavamo che
avesse solo voglia di giocare un po’ con Jasper…
sapevamo
che il suo ex l’aveva fatta soffrire tanto, ma prima non ci
aveva
mai raccontato niente di preciso e non pensavamo avesse provocato
così tanto dolore.
-Vabbè Alice, dov’è il problema? Ora ti
dai una
sistemata, scendi e gli vai a dire tutto!- esclamò Leah. Per
lei
era sempre tutto molto semplice: bastava parlare chiaro e tutto si
risolveva. Aveva perfettamente ragione, ma avevo
l’impressione
che per Alice non sarebbe stato così facile. Era la prima
volta
che la vedevo così disperata e proprio per questo mi faceva
una
tenerezza infinita… ma il pensiero andò anche a
mio
fratello… chissà come l’aveva presa
Jasper: era
molto innamorato di lei, ed era la prima volta che apriva il suo cuore
a qualcuno. Speravo solo non facesse cavolate che avrebbero
irrimediabilmente compromesso ogni loro chiarimento. Sentimmo bussare.
-Avanti!- dicemmo in coro. Edward ed Emmett fecero capolino dalla porta.
-Ragazze, iniziano ad arrivare gli ospiti, sarebbe meglio che scendeste
tutte; per il momento li stanno ricevendo Jasper e Jacob, mentre gli
altri ragazzi li fanno accomodare negli spogliatoi della piscina- ci
informò Edward.
Appena si accorse dello stato di Alice corse subito verso di lei,
seguito da Emmett e le si inginocchiò di fronte.
-Non sei riuscita a dirgli niente, vero?- mormorò affranto a
vedere la sorella in quelle condizioni. Lei negò col capo.
Ero
meravigliata dal fatto che Edward sembrava sapesse tutto, anche che
Alice dovesse chiarire con Jasper. Edward sospirò forte e la
prese tra le braccia, intanto vedevo Rosalie ed Emmett bisbigliare in
un angolo della stanza: probabilmente Rose gli stava spiegando la
situazione.
-Mary Alice Cullen!- tuonò Emmett, visibilmente arrabbiato,
venendo verso di noi. -Ora tu scendi e ti vai a riprendere il tuo uomo!
Non è da te farti compatire e piangerti addosso!
Dov’è finita la mia sorellina super vulcanica?
L’unico folletto che provoca un terremoto ogni volta che
parla?-
e la trascinò verso il bagno per farle rinfrescare il viso,
seguito da Edward, che mi diede un bacio al volo e mi
sussurrò:
-Ti aspetto giù, vado con loro, ok?-. Assentii e aspettai
che
uscissero dalla stanza.
Ero molto scossa per tutto quello che ci aveva raccontato Alice e vidi
che per Rosalie e Leah era lo stesso.
Ci guardammo con espressione triste e sembrava quasi che nessuna avesse
voglia di interrompere quel silenzio intriso di tristezza e dolore.
Sospirai rumorosamente. Fu Leah la prima a parlare.
-Certo che non mi aspettavo proprio che il folletto soffrisse ancora
così tanto per la storia del suo ex- esordì
affranta.
-Puoi biasimarla con quello che le è successo? E’
come se
tu dopo un anno di amore sereno con Jacob lo trovassi a letto con
Bella. Come reagiresti?- le chiese Rosalie con un tono disgustato al
pensiero del tradimento del ragazzo di Alice con la sua migliore amica.
Leah mi guardò e un lampo di furia passò nei suoi
occhi.
-Guarda che era solo un’ipotesi!- la redarguii io, e alzai le
braccia in segno di resa, conoscendo il suo carattere impetuoso e
irascibile. Mi sorrise serena ed io ricambiai.
-Io la ammiro tanto, sapete?- affermai; vidi le loro espressioni
curiose. -Se ben ricordate ce ne ho messo parecchio di tempo prima di
riprendermi dal tradimento di Dylan, anche se non ne ero veramente
innamorata… ma se lo avessi trovato a letto con la mia
migliore
amica… boh, non so se sarei più riuscita ancora a
fidarmi
di qualcuno. Penso che sia il tradimento peggiore!- spiegai. Le ragazze
assentirono energicamente.
-Eppure lei è venuta qui e in poco tempo è
riuscita a
conquistarci e da quello che ci ha raccontato lei, la cosa è
stata reciproca. E ora che conosco le paure che ha dovuto superare con
se stessa per arrivare a fidarsi di noi la ammiro ancora di
più
di prima!- continuai convinta.
-Io non so se ci sarei riuscita! Specialmente entrando a far parte di
una nuova famiglia, il trasloco dalla sua città natale,
perdere
tutto quello con cui sei cresciuta, per di più lasciare i
luoghi
e la casa che custodiscono i ricordi di tuo padre… eh
sì
è proprio da ammirare- disse Rosalie decisa.
-Sì ragazze, ma non è riuscita a superare proprio
tutto… Avete visto quanto era disperata al pensiero di non
essere riuscita ad aprirsi con Jasper…- precisò
Leah.
-Veramente come al suo solito pensava più al fatto che
Jasper
stia soffrendo che a se stessa. Non smette mai di stupirmi…
è anche per questo che mi ha subito conquistata, proprio per
questo suo amore incondizionato… lei pensa sempre prima agli
altri: non ho mai conosciuto una persona così altruista-
sentenziò Rosalie.
-Dici che Jasper stia molto male?- si preoccupò Leah,
rivolgendosi a me. Ci pensai un po’ su pensierosa, cercando
di
indovinare cosa provasse mio fratello in questo momento. Ma quando si
trattava di far vedere la sua sofferenza, si chiudeva come un riccio,
per non coinvolgermi e proteggermi e questo mi mandava su tutte le
furie, perché ormai ero cresciuta ed ero diventata
più
forte, e mi sarebbe piaciuto dargli il sostegno che lui aveva sempre
dato a me, fin dalla morte della mamma.
-Non lo so Leah, veramente… Jasper è sempre
così
enigmatico e riservato quando si tratta dei suoi sentimenti
più
profondi. Ma lo conosco bene e se pensa che non ci sia nessuna speranza
con Alice, stasera farà senz’altro qualche
cazzata, mi ci
gioco quello che vuoi!- cercai di spiegarle.
-Sarà meglio che ci avviamo, altrimenti ci daranno per
disperse,
e poi chi li sente i nostri uomini! Magari saranno già
circondati da tante belle ragazze!- ci interruppe Rosalie, cercando di
alleggerire l’atmosfera e riportare un po’ di
buonumore, in
fondo di sotto ci aspettava una festa e noi eravamo pur sempre le
padrone di casa. Non andava affatto bene che scendessimo con i musi
lunghi! Sorridemmo e ci avviammo ma quando ormai stavamo uscendo dalla
stanza, con me in testa, mi girai e le bloccai sulla porta, spingendole
di nuovo all’interno. Mi guardarono con espressioni
interrogative.
Avevo assolutamente bisogno della collaborazione di Leah, anche se con
la storia di Alice e Jasper, le mie priorità mi sembravano
essere diventate ridicole.
-Leah, ho bisogno di un favore… Più tardi mi
serve il tuo
fidanzato per dieci minuti, devo assolutamente parlargli, ma devi
assicurarti che il mio non si intrometta, piuttosto distrailo in
qualche modo… fagli fare quattro chiacchiere- la pregai.
-Ok, ma potrei sapere a cosa ti serve il mio Jake? Hai uno sguardo
malizioso negli occhi!- cantilenò. Cavoli se era attenta!
Sorrisi alle due che mi scrutavano.
-Devo farmi spiegare ben bene da Jake cosa piace a un uomo…
sì insomma… come far impazzire Edward!- buttai
fuori
sbuffando per l’imbarazzo. Le ragazze mi guardarono un
po’
serie e un po’ sconcertate, ma poi scoppiarono a ridere.
-Certo, certo, ma quando te lo spiega fammi un favore tu: poi mi
riferisci tutto per bene così anch’io
saprò come
far impazzire il mio cucciolotto!- mi canzonò Leah,
continuando
a ridere come una matta, seguita a ruota da Rosalie.
-Oddio Bella sei unica! Solo tu potevi uscirtene con una cosa
così assurda!- rincarò la dose Rosalie e
sghignazzando
raggiungemmo gli altri al piano di sotto.
In poco tempo la casa si riempì di un notevole numero di
ragazzi. Man mano che arrivavano, indicavamo agli invitati il luogo in
cui avrebbero potuto cambiarsi e davamo indicazioni sulle
modalità della festa: pomeriggio in piscina con musica,
bevande
e stuzzichini; a seguire, cena davanti al falò sulla
spiaggia e
alla sera tardi discoteca vicino alla piscina. Tutti erano entusiasti e
naturalmente muniti di costumi, asciugamano e cambi per la sera, come
da noi richiesto al momento dell’invito.
Mi guardai un po’ in giro: tutti continuavano a guardarsi
intorno
con autentica ammirazione. Effettivamente la dependance era bellissima:
entrando ci si trovava di fronte ad un amplissimo spazio con tanti
lettini, che erano sparsi anche intorno alla piscina, e numerosi
tavolini. Guardando verso destra ci si trovava di fronte la postazione
da dj di Seth e dietro di essa, anziché un semplice muro,
c’erano delle grandi vetrate scorrevoli che permettevano di
recarsi nel giardino davanti alla casa.
Di fronte all’entrata invece, dall’altra parte
della
stanza, c’era la porta dalla quale si accedeva agli
spogliatoi e
subito accanto era posizionato il bancone bar, decorato con luci,
fiori, addobbi scintillanti, festoni dai colori sgargianti.
Al centro della stanza troneggiava l’enorme piscina
circondata da
centinaia di candele e in fondo, vicina ad essa, un’altra
più piccola in versione idromassaggio, che avrebbe potuto
contenere tranquillamente una decina di persone.
La parete di fronte alla postazione di Seth, alla fine delle piscine,
era di nuovo formata da altre vetrate scorrevoli che permettevano,
nella stagione fredda, di poter godere ugualmente della zona piscina
riscaldata; infine dalle medesime vetrate aperte si poteva, attraverso
un vialetto, accedere direttamente in spiaggia.
Eh sì, mia madre aveva sempre fatto le cose in grande!
Sorrisi
al pensiero che senza dubbio sarebbe andata d’accordissimo
con
Alice: entrambe erano maniache dei dettagli, fino
all’inverosimile.
Mentre svolgevo il compito di accoglienza da brava padrona di casa, mi
sentivo però stranamente nervosa e irritabile, consapevole
che
avrei preferito aiutare i due piccioncini incompresi con le buone e con
le cattive: in quel momento avrei desiderato prendere per le orecchie
quello scemo di mio fratello, trascinarlo di fronte ad Alice e invitare
quei due sciocchi a parlarsi guardandosi negli occhi. Ero certa che
tutto si sarebbe risolto nel giro di qualche attimo: non appena quei
due testoni fossero riusciti a stare di nuovo da soli e ad aprire il
loro cuore, ogni dubbio, incertezza o timore sarebbe stato spazzato via
come neve al sole. Accidenti, lo sapevamo tutti: quei due erano fatti
l’uno per l’altra!
Nel frattempo notai con soddisfazione come tutti si stavano divertendo,
e pian piano cercai di rilassarmi. Edward si era quasi appartato
accanto ad Alice e mi accorsi che stava cercando di convincerla ad
andare a parlare con Jasper; mi piacque moltissimo assistere a quella
scena di affetto fraterno… Edward, con le mani di Alice tra
le
sue, in un atteggiamento attento, risoluto ma al contempo paziente e
delicato, stava ascoltando sua sorella, intervenendo abbastanza spesso
per spronarla, consigliarla o fare una battuta per stemperare la
tensione di Alice.
Che ragazzo fantastico, il mio Edward: così generoso,
altruista,
leale, forte, sincero, dolcissimo… e bellissimo…
Un sorriso nacque spontaneo sul mio volto: con un rapido sguardo notai
ad un tratto due smeraldi intensi e vivi posarsi su di me,
incatenandomi… lui si era accorto della mia occhiata
prolungata
nella loro direzione e mi aveva risposto, lanciandomi un segno di muta
e reciproca comprensione.
Il mio cuore si intenerì a quella visione e in quel momento
sentii distintamente il mio amore per lui espandersi e crescere ancora:
come poteva essere? Ogni giorno lo amavo più del
precedente…
Intanto quell’asino di Jasper, da perfetto deficiente
rincretinito, non faceva altro che flirtare e fare l’idiota
con
le altre. Mi innervosii all’istante perché era
parecchio
che non vedevo questo atteggiamento odioso in lui; e, nonostante
sapessi che Jazz si stava comportando in questo modo solo
perché
si sentiva offeso o ferito dalle incomprensioni con Alice, la
ricomparsa del vecchio e stupido Jasper che usava le ragazze solamente
per i suoi poco nobili fini mi fece davvero molto male.
Ma il peggio doveva ancora accadere!
Sentii una risata falsa e gracchiante, mi girai e per poco non mi prese
un colpo: Tanya e Lauren avevano appena fatto il loro ingresso al
braccio di… Tyler! Oddio!
Non l’avevo più rivisto dal venerdì del
fattaccio
al New Moon. Non era venuto a scuola per tutta la settimana e girava la
voce che fosse a causa di un incidente stradale… come no? E
non
solo io sapevo la vera ragione! Una rabbia nacque al centro esatto del
mio cuore e poi si irradiò per tutto il corpo al solo
ricordo
delle sue mani che mi strappavano il top e mi toccavano il seno
violentemente. Per non parlare poi dello schiaffo ricevuto da quelle
luride e viscide mani… mio dio, che schifo! Cercai di
calmarmi.
Mai mi sarei aspettata che quel sudicio animale avesse il coraggio di
venire ad una festa a casa mia! Che emerito idiota! Che credeva di fare?
Che fosse un essere unicellulare senza cervello l’avevo
già capito da un pezzo, ma non sapevo che avesse anche
innegabili istinti suicidi… non osavo pensare a come
avrebbero
reagito Edward o Jacob se quel viscidone avesse anche solo
provato ad avvicinarsi a me…
Quel ‘simpatico’ trio si diresse verso Jasper per
salutarlo
e vidi che mio fratello abbracciò le due stupide oche molto
calorosamente. Eh no! Questo era veramente troppo!
Mai e poi mai avrei permesso che Jasper ricominciasse a frequentare
quella gallina di Tanya! Era una catastrofe che bisognava assolutamente
evitare! Venni pervasa da una furia quasi incontenibile, che riuscii a
controllare solamente per un soffio: mi vedevo già fiondata
su
Jasper per poi prenderlo a sani schiaffoni per agevolare il suo
rinsavimento mentale, e contemporaneamente su quell’oca
maledetta, per strappare uno ad uno quei ridicoli capelli…
Un forte urlo proveniente da un gruppo di ragazzi che giocavano nella
piscina mi strappò via da quel bellissimo sogno; per fortuna
quel suono riuscì a calmarmi un minimo, ma presi una
decisione.
Mi riscossi in modo piuttosto risoluto e mi diressi verso Alice ed
Edward.
-Alice guarda un po’ là? Vuoi lasciare mio
fratello nelle
grinfie di Tanya o di Lauren o di qualsiasi altra stupida oca alla
festa?!- la provocai per ottenere una reazione di qualche tipo. Che
cavolo: doveva tirare fuori la sua grinta! Alice ne aveva da vendere!
Capivo il suo momento di difficoltà, ma era giunto anche il
momento di lottare!
Quando Alice si voltò al mio accorato richiamo la vidi
spalancare gli occhi attonita e schifata: Tanya era avvinghiata come
una cozza al collo di mio fratello e lui, quel fetente!, con un ghigno
di soddisfazione le carezzava la schiena. Un lampo di rabbia
passò anche negli occhi di Alice: la vidi irrigidirsi per un
istante, ma poi si diresse a passo di marcia verso di loro.
Finalmente, Alice! Falle capire con chi ha a che fare! Vai e
distruggila!, esultai raggiante. Per un attimo sollevai lo sguardo e lo
posai su Edward, per studiare la sua reazione. Come me, anche lui
esultò, e mi fece un sorrisino complice e divertito.
Con piglio risoluto la nostra folletta preferita salutò la
combriccola e, scostando malamente quella cretina di Tanya,
prese
per mano Jasper e lo trascinò un po’ verso di noi,
senza
dargli il tempo di capire cosa stesse succedendo. Io ed Edward ci
avvinammo con noncuranza a quei due per assistere in prima fila alla
loro riappacificazione, cercando di sostenere Alice con un tifo
silenzioso ma partecipe.
Finalmente Edward mi raggiunse e automaticamente le nostre mani si
cercarono per intrecciarsi tra loro in un contatto che sapeva di
tenerezza, comprensione, amore.
Vedemmo, con il fiato sospeso, Alice che stava diventando, da
determinata com’era, sempre più insicura e
intimidita
dallo sguardo incattivito e truce di Jazz, che probabilmente non capiva
cosa lei volesse ancora da lui.
-Jazz scusa per oggi.. è che io…-
iniziò a
balbettare; e la sua sicurezza, sotto lo sguardo duro di mio fratello,
sparì in un lampo, facendole chinare il capo imbarazzata.
Come la scena di un film girata al rallentatore, vidi Jasper posarle un
dito sotto il mento e sollevarle delicatamente la testa. Per un istante
esultai a quel gesto; ma c’era qualcosa che non quadrava, non
quadrava affatto... intanto sentii la mano di Edward rafforzare la sua
presa sulla mia.
Jasper la guardò intensamente, a lungo… a me
batteva
forte il cuore, quasi non stava più nel petto
dall’ansia… non osavo immaginare nemmeno, quello
di
Alice…
-Cazzo, no!- sibilò all’improvviso Edward accanto
a me; mi
voltai rapidamente e notai il suo sguardo sofferente e le nocche delle
sue dita chiuse a pugno farsi bianche per la tensione.
Alla brusca reazione di Edward mi spaventai, ma riuscii comunque a
dirigere la mia attenzione su di loro. Poi il tutto si svolse molto
velocemente.
-Mi spiace Alice, ma non sono mai stato un tipo di molte
parole,
lo sai… e con te ne ho sprecate fin troppe, credimi!- e
detto
questo la baciò appassionatamente. Alice rispose con
veemenza al
bacio, allacciando le braccia al suo collo, sotto lo sguardo attonito
di chi era vicino, compresa la combriccola appena arrivata. Vidi Tanya
diventare livida dalla rabbia. Finalmente! Stavo quasi per gongolare e
per scoppiare dalla contentezza, ma un movimento secco di Edward al mio
fianco mi bloccò. E ciò che accadde subito dopo
mi
investì come una doccia gelata.
D’improvviso Jasper si staccò bruscamente,
lasciando Alice
ancora un po’ intontita (conoscevo bene quella sensazione
provocata da un bacio mozzafiato!), e… la umiliò
davanti
a tutti noi.
-Vedi piccola? Purtroppo per te, questo è quello che ti sei
persa. Non mi servono più le tue scuse! E ora se permetti ho
delle bellissime ospiti da intrattenere. Sai non fanno tutte
le
misteriose come te!- e la lasciò lì, tornando dai
cretini
con cui era fino a poco prima. Quelle facilone di Tanya e Lauren
ridevano come matte e si incollarono subito a Jasper, ghignando
divertite e trionfanti.
Disgustata dalla schifosa scenetta e infuriata per il comportamento di
Jazz, spostai lo sguardo dal clan degli idioti e rivolsi tutta la mia
attenzione al mio piccolo folletto.
Alice aveva gli occhi lucidi e tristi e tornò mesta verso di
noi. Io intanto sentivo la rabbia aumentare in modo talmente forte che
avevo iniziato a tremare. Me ne accorsi solo quando sentii Edward
abbracciarmi stretta per cercare di calmarmi.
-Mi dispiace Alice, è un imbecille! Un cretino, un idiota!
Anzi
è il re dei deficienti!- sputai fuori, cercando di non far
tremare la voce.
-No… lui ha ragione… me lo sono meritato. Tu mi
avevi
avvertita Edward, e io, come una stupida, ho tirato troppo la
corda!- e se ne andò. Avrei tanto voluto seguirla per farla
sfogare e consolare, ma Edward me lo impedì.
-Ha bisogno di un po’ di tempo da sola… per
schiarirsi le
idee. Credimi, Bella, io la conosco bene! Non puoi fare nulla
adesso… aspettiamo…- mi sussurrò
all’orecchio, trattenendomi tra le sue braccia. Sospirai
sconsolata e dopo un ultimo sguardo assassino verso quel demente di mio
fratello, che ero sicura avesse notato, andammo a cercare gli altri.
La festa intanto, per tutti gli altri, proseguiva tranquilla.
Con mio sommo stupore Alice, dopo una mezzoretta in cui era riuscita a
ricomporsi e calmarsi, ritornò da noi; io al suo posto,
sarei
scappata via da lì, piena di umiliazione e vergogna. Invece
lei
stava affrontando la difficile situazione a testa alta, cercando di
ridere e scherzare; la ammiravo per questo suo carattere risoluto, ma
ormai conoscevo bene le sue reazioni ed ero sicura che in
realtà
stesse soffrendo tantissimo.
Edward ogni tanto cercava di tranquillizzarmi, spiegandomi che secondo
lui tutto si sarebbe sistemato tra loro: ma non capivo se le sue
fossero semplici parole di rassicurazione per cercare di non farmi
esplodere dalla rabbia o se ci credesse veramente.
Intanto Paul e Quil avevano raggiunto Alice e non la mollavano un
attimo, circondandola di mille attenzioni.
Personalmente ne ero felice: almeno quei due mattacchioni non le
avrebbero dato il tempo di rimuginarci sopra. Ogni tanto mi permettevo
di lanciare qualche occhiata in direzione di Jasper, che
disgraziatamente sembrava divertirsi molto con tutte le ragazze
presenti. Neanche una volta quell’imbecille si
avvicinò
per stare un po’ con noi, e anche quel suo odioso
atteggiamento
di fredda indifferenza mi dispiaceva da morire, sapevo che era meglio
così, altrimenti avremmo finito per litigare bruscamente per
questo suo comportamento infantile e assurdo!
ANTEPRIMA CAPITOLO 34
Non
ero mai stata così audace in vita mia, ma
evidentemente la
gelosia e la possessività portano a fare questo ed altro!
Quando restammo tutte e tre con dei bikini microscopici, che mettevano
in risalto le nostre forme, le facce dei nostri rispettivi
uomini
furono la soddisfazione più grande che potemmo prenderci.
Emmett
e Jacob avevano la mandibola praticamente sul fondo della piscina, ma
io ero troppo concentrata su Edward. Era rimasto bloccato con la palla
in mano da un bel po’ di minuti e le due oche accanto a lui
continuavano a cercare di attirare la sua attenzione, invano.
Il mio uomo aveva occhi solo per me… e che occhi!
Affascinata,
spostavo il mio sguardo dagli smeraldi più ardenti del mondo
alla vena che gli pulsava ritmicamente sul collo, mandandomi sotto
ipnosi…
-Scusate ma devo andare a venerare una dea- mormorò con una
voce
roca mai udita prima; infine lasciandole basite e restituendo
distrattamente la palla, con due bracciate nuotò verso il
bordo
della vasca, si avvicinò a me porgendomi la mano per
aiutarmi a
scivolare nell’acqua.
Alcune fiction ancora in corso che meritano di
essere seguite!
the
dark side of the moon di barbara_f
Solo
per un week-end di Isabella v
(Sara)
Rock my
life
di Isabella v
(Sara)
Testa o
Cuore? di Isabella
v (Sara)
La
libertà dell'amore di Lalayasha
Io, a Beverly Hills
di artemide88
My Pretty Woman di pensiera
Lightning in my life
di elisa1975
NASTY GAME
di elisa1975
Red Dazzling Passion
di Miss
Simy Pattinson
A volte
può succedere...
di 3PolverediStelle
UNA SERA, PER CASO ... di
endif
The Butterfly
Effect di Lua93
Il precettore
di porporina
Abbiamo notato che a molte di voi piacciono Alice e Jasper. Bene! Una
nostra
lettrice li considera la coppia preferita in assoluto e proprio per
questo ha scritto delle shot sulla saga dal loro punto di vista. Se
anche voi state iniziando ad affezionarvi sempre più a
questi
due personaggi, vi consigliamo di leggerle, per capire ancora meglio il
loro punto di vista.
The center of my existence di
MaRtA
HaLe
I
trust you, Mrs Hale-Whitlock.
di MaRtA HaLe
I belong to you
di MaRtA
HaLe
My baby, my
treasure di MaRtA
HaLe
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