CAP. 38 EFP
Buongiorno a tutte!
Eccoci con un altro capitolo interamente dedicato alla nostra coppietta
preferita.
Ci sarà ancora la suddivisione in due capitoli per
il colore del rating, quindi a inizio prima del titolo troverete come
sempre il link per accedere al rating rosso per chi può o
chi avesse piacere di leggere la versione un po' più hot.
Siamo felicissime che il precedente sia piaciuto e speriamo di non
avervi deluso per il fatto che i nostri piccioncini non siano andati
fino in fondo. Ma ci è sembrato più realistico
andare per gradi visto il carattere e l'insicurezza di Bella. Le
recensioni sono state tutte positive, ma se qualcuna fosse rimasta
delusa o avesse qualche critica da fare, vi preghiamo di parlare senza
problemi e noi saremo felici di rispondere a tutti i vostri dubbi.
Ringraziamo come sempre tutte voi che ci seguite!
BUONA LETTURA!
ashar:
tu
sei una pazza furiosa! Ma come ti vengono certe idee? Oddio non ce la
facevamo più dal ridere! Comunque con Sara abbiamo deciso
che
andremo noi a riprenderlo ma prima di rimetterlo a posto, ci giocheremo
un po'! Vuoi venire a giocare anche tu?
Grazie per i complimenti e ti lovviamo un casino! Bacioni al prossimo
chappy!
giova71:
ciao
gio! Eh sì Bella si è data proprio una smossa...
poteva
essere altrimenti con Edward, praticamente nudo nel letto? Noi pensiamo
proprio di no! Anzi non ci saremmo nemmeno addormentate! Grazie e
bacioni!
Lalayasha:
ciao
amore! Eh sì Edward è stato dolcissimo e molto,
molto
delicato. Noi saremmo capitolate del tutto, ma Bella ha ancora le sue
insicurezze. Vedrai che tra qualche capitolo capirai
perchè non si è lasciata andare del tutto. Questo
capitolo da come hai potuto vedere dalla nostra presentazione
è
un altro rating rosso, quindi ci sarà da surriscaldarsi! Ma
se
ne può fare a meno con Edward? No, proprio no! Bacioni e
alla
prossima.
P.S.: ma quando la posti la nuova shot? Non mi hai più fatto
sapere niente!
bellad93:
ciao! visto? Come promesso hanno
ravvivato l'atmosfera! Bacioni alla prossima!
vanderbit:
ciao
tesoruccio! Non si può proprio non venerarlo! E' vero che
è perfetto in ogni situazione e in questo chappy abbiamo
tentato
di renderlo il più delicato possibile, pur cercando di non
fargli perdere la sensualità e l'ardore che lo
contraddistinguono! E ora goditi quest'altro capitolo in cui una
giocosa colazione si trasforma..... Basta! Leggi e poi ci dirai! Per
quanto riguarda Alice e Jasper, saprai qualcosa nel prossimo capitolo,
ma non ti preoccupare che qualcuno prima o poi deciderà di
metterci mano! Bacioni e grazie mille!
barbara_f:
ciao
sposina! Grazie dei complimenti! Abbaimo cercato, in base al
carattere e alle paure di Bella di renderlo meglio possibile! Contente
di sapere che ci siamo riuscite! Bacioni e ancora grazie!
RenEsmee_Carlie_Cullen:
ciao! Hai proprio ragione! Infatti noi
siamo perse! Alla prossima! Bacioni!
Giada
is owned by Edward: bravissima
tesoro! Hai visto che ce l'hai fatta? Ti ringraziamo ancora
infinitamente di averci avvertite dei tuoi problemi di connessione
persino per mail! Sei dolcissima! Hai indovinato anche questo chappy
sarà hot! E ci sarà anche il pov di Edward
riguardante il chappy
precedente, anche se solo a grandi linee per non ripeterci. Per le
risposte alle recensioni non ti preoccupare, perchè qualche
minuto
prima di postare controllo sempre se c'è qualche recensione
aggiunta, e
come è già capitato, inserisco subito la risposta
sul chappy da postare
e poi invio. Quindi a meno che non arrivi la tua recensione dopo che ho
postato fai sempre in tempo. Comunque siamo felicissime che il chappy
ti sia piaciuto e su edward hai proprio ragione perchè io
così come lui
non ho mai avuto la fortuna di conoscerli... non mi esprimo per Sara,
perchè magari suo marito invece è proprio
così! Bacioni e ancora grazie!
Austen95:
ciao cara! Eh sì anche in
questo chappy... Bè buona lettura. Grazie e bacioni!
Nerak:
ciao
bellezza! Strafelici che il chappy ti sia piaciuto. Sì per
Bella è
stato molto imbarazzante, ma si è ripresa piuttosto bene,
no? Bè con
Edward al proprio fianco chi non si riprenderebbe? XD! Ci fai arrossire
con tutti i tuoi complimenti, però ci fanno proprio piacere.
Questo
chappy è un mix di pov Bella e pov Edward. Quindi riuscirai
a leggere i
vari punti di vista. Speriamo sia di tuo gradimento! Ci fa anche
piacere che la coppia Alice/Jasper ti piaccia: noi li adoriamo, anche
se li stiamo trattando un po' maluccio, e purtroppo non è
ancora finita!
Bacioni e alla prossima!
Ed4e:
ahhhhhh! Quanto ci fai felici che ti
abbia entusiasmato così tanto! Tu
non te ne fai un'idea.
Be'
allora senz'altro ti piacerà quest'altro momento ancora
tutto per loro.
Direi che dopo mille vicissitudini, se lo siano proprio meritato, no?
Di Jazz e Alice, saprai qualcosa di
più nel prossimo capitolo !
Bacioni e a presto! Grazie mille!
Acetona:
ciao
Bea! Non c'è bisogno che ti scusi per una mancata
recensione... ti
assicuriamo che non stiamo con il fucile puntato, ci mancherebbe altro!
Siamo felici che ti siano piaciuti entrambi i capitoli. Alice e Jazz
saranno spesso protagonisti dei capitoli, ma purtroppo la loro
è una
strada un po' difficoltosa, ma capirai meglio più avanti.
Comunque non
ti preoccupare che prima o poi... Bacioni alla prossima! Grazie mille
di tutto!
Per
leggere il capitolo con rating rosso cliccate qui!
CAPITOLO
38
rating rosso
CAPITOLO
38
Dolce
risveglio
Pov Edward
Mi svegliai con il
sole
già alto, e visto che Bella era ancora profondamente persa
tra
le braccia di Morfeo, decisi di fare una sorpresa al mio amore: andai
in cucina e velocemente preparai la colazione per entrambi; poi risalii
in camera, portando un vassoio colmo di brioches alla nutella. Nel
frattempo la casa restò immersa nel silenzio; probabilmente
tutti noi stavamo recuperando le ore piccole della nottata appena
trascorsa. E che nottata!
Mi emozionai al ricordo. Che situazione eccitante!
Svegliarmi in quel modo, con lei che, anche se inconsapevole
perché ancora addormentata, stringeva tra lemani il
‘piccolo’ Cullen! Ma, come avevo temuto, quando si
era resa
pienamente conto della posizione della sua mano, di scatto si era
alzata seduta sul letto con una mano sul petto e l’altra
sulla
bocca, imbarazzatissima. Tratteneva lo sguardo incollato al pavimento,
mentre le sue guance erano diventate color pomodoro maturo. In risposta
avevo ridacchiato leggermente. Che dolce però!
D’istinto avevo portato una mano sulla sua guancia color
ciliegia
e l’avevo sfiorata con una lieve carezza, sollevandole il
viso:
avevo desiderato guardarla negli occhi per rassicurarla,
perché
ero certo che, sciocchina com’era, si stesse facendo
chissà quali paranoie mentali.
-Tutto bene, piccola?- le avevo chiesto mezzo divertito e mezzo
preoccupato dal rossore intenso del viso che non accennava a scemare.
Io le stavo parlando, ma lei sembrava persa in un suo monologo
interiore. Chissà a cosa stava pensando! Mi sarebbe tanto
piaciuto poter leggere nella sua mente in quell’istante: e
forse
avrei scoperto che in realtà i suoi pensieri…
erano casti
tanto quanto i miei! Avevo sorriso al pensiero, e sorrisi anche in quel
momento, mentre la guardavo dormire completamente rilassata; era
meravigliosa, una visione mozzafiato: la bocca leggermente dischiusa,
le labbra rosse come due boccioli, le guance appena rosate, le palpebre
che terminavano in lunghe ciglia tremolanti…
Non resistetti oltre: mi stesi al suo fianco e iniziai ad accarezzarla,
mentre la osservavo immerso in pensieri non proprio casti e puri, e
ripensavo a lei la sera prima, rossa per la vergogna, che mi aveva
spiegato il motivo di tanto imbarazzo.
-Mi avrai presa per una maniaca!- mi aveva confessato, sempre
più rossa. Avevo riso di cuore alle sue parole. Lei una
maniaca?!E io allora?! Avevo voluto assolutamente tranquillizzarla.
Anche se un po’ avevo temuto di rivelarle per intero proprio
tutti i miei pensieri… quelli sì che erano degni
di un
erotomane pervertito!
-Ah ah ah! Se tu sei una maniaca, io cosa sono allora? Te lo
garantisco, Bella, sono io il pervertito tra noi due!- le avevo
rivelato con un tono giocoso, per cercare di alleggerire la situazione
e, mentre la tenevo stretta sul mio petto, l’avevo avvicinata
alla mia bocca per baciarla.
Il tenero bacio si era trasformato in pochissimo in un vortice di
passione, in cui io ero annegato con impazienza e piacere: in
quell’istante riuscivo a percepire solamente la
sofficità
della sua morbida collina,coperta da un impalpabile strato di stoffa
sul mio petto nudo, il calore della sua bocca sulla mia, la frenesia
dei nostri corpi avvinghiati.
Quando avevo sentito Bella approfondire il contatto del suo corpo con
il mio, la passionalità miera esplosa in un profondo gemito
di
desiderio, che era uscito dalla mia gola come un ruggito appartenente
ad un desiderio ancestrale. Le mani del mio angelo nel frattempo mi
toccavano, mi accarezzavano, mi sfioravano, donando al mio corpo
fremente una miriade di brividi e amplificando al massimo la mia voglia
di lei. Non esisteva nient’altro al mondo: solo io, lei e i
nostri corpi, travolti da un amore passionale che incendiava ogni
cellula del nostro organismo, della nostra anima.
L’avevo sentita tra le mie braccia: era fremente e calda di
passione, mentre rispondeva ai miei baci con carezze e tocchi
infuocati, infiammandomi sempre di più. Ad un certo punto
avevo
provato la pressante necessità di guardarla negli occhi, per
affogare in lei, per cercare di comprendere i suoi più
intimi
desideri. E quando avevo letto in quelle due pozze scure e ardenti una
passione immensa, tale e quale la mia, ero impazzito per lei. Era
stupenda, bellissima, era la creatura più sensazionale che
esistesse nell’intero universo. Lei era tutto per me, tutto.
-Sei stupenda!- avevo sussurrato abbassando il mio capo dapprima sul
suo profumato collo e poi chinandomi sulla morbida rotondità
del
suo seno, mentre la sentivo sempre più prigioniera delle mie
carezze, dei miei baci infuocati, del mio corpo audace e prepotente.
Comprendere che la mia ragazza, la mia donna era così rapita
e
abbandonata tra le mie braccia, mi aveva fatto impazzire; una forza
primitiva mi aveva imposto di volere di più, di bramare in
modo
intenso e possessivo il suo corpo che in quegli istanti era
completamente arreso a me.
E finalmente, dopo infiniti ed eccitanti sogni fatti sul suo corpo, mi
ero deciso a compiere un passo fondamentale per noi: chiederle di poter
scoprire e ammirare reciprocamente i nostri corpi nudi.
Avevo posizionato la mia mano, quasi tremante dall’emozione,
sulla spallina della sua camiciola da notte; se avessi seguito il mio
istinto più primordiale probabilmente gliela avrei strappata
di
dosso senza troppe cerimonie; ma in quel momento, per fortuna, venni
guidato dal mio immenso amore per lei. Non avrei permesso, per nessuna
ragione al mondo, che si sentisse forzata dalla mia bramosia: le avevo
garantito molte volte che io sarei stato in grado di aspettare i suoi
tempi e le sue emozioni, promettendole amore e pazienza. E, fiero di me
stesso, con orgoglio potevo affermare che proprio così ero
riuscito a comportarmi.
-Posso…?- le avevo sussurrato timoroso di forzarla troppo,
ma al
contempo audace: bramavo di ammirarla nuda più di ogni cosa.
Avevo atteso con impazienza e un velo di timore la sua risposta; avevo
notato l’ardore della passione bruciare con
intensità
anche nei suoi occhi, e per quel motivo avevo osato tanto; ma volevo
essere assolutamente sicuro di compiere questo passo importante insieme
a lei.
Quando l’avevo vista annuire eccitata alla mia richiesta, ero
come impazzito dalla gioia. Mi aveva detto di sì! Potevo
finalmente ammirare la sua delicata bellezza, la sua eccitante
nudità…
Mi ero avvicinato alle sue labbra e le avevo sfiorate con un bacio, per
ringraziarla: mi aveva dato il permesso di poter essere il suo uomo!
Non esisteva niente di più giusto e sublime!
-Ti amo!- avevo esclamato con passione. E, dopo aver abbassato con mano
tremante la spallina del suo indumento, mi si erano spalancate le porte
del paradiso. E io, come un assetato in mezzo al deserto che trova per
miracolo un’oasi per ristorarsi, mi ero dissetato
all’unica
fonte del mio desiderio.
Pov
Bella
Mi sentii accarezzare il viso e quel tocco gentile ebbe
l’effetto
di un benefico raggio di sole, che mi riscaldò il cuore;
inoltre
la consapevolezza che la mano che così delicatamente mi
stava
ancora sfiorando fosse quella del mio amore, fece sorgere un sorriso
spontaneo sul mio volto.
-Mmm… Buongiorno- sussurrai con la voce ancora arrochita dal
sonno.
-Buongiorno amore mio- mi rispose con il tono di chi era sveglio
già da un po’. Aprii gli occhi e una luce molto
forte mi
colpì, facendomi strizzare un po’le palpebre,
infastidite
dal forte bagliore.
-Che ore sono?- chiesi sorpresa dalla luminosità intensa che
avvolgeva la stanza: la luce non mi sembrava affatto quella mattutina.
Lo sentii ridacchiare, sornione.
-E’ quasi l’una. Sei una dormigliona… ma
non ti
preoccupare, arrivo adesso dalla cucina e non c’è
ancora
in giro nessuno- mormorò al mio orecchio, facendomi
rabbrividire. Possibile che solo quel gesto riuscisse a provocarmi
mille brividi che si irradiavano fino in fondo alla schiena? Dal lobo
del mio orecchio portò le sue labbra sul mio naso, dove
lasciò un bacetto, proprio sulla punta.
Ridacchiò della mia faccia perplessa, poi ne aggiunse un
altro sulla fronte.
-Se la mia principessa si degna di alzarsi, ho preparato la colazione
per entrambi… vedrete Altezza, il vostro cavaliere non vi
deluderà!- scherzò con un sorriso, e un invitante
profumo
di brioches calde invase il mio olfatto, facendomi sorgere un
languorino.Per carità, ero felice che lui mi avesse viziato
così spudoratamente, preparandomi e portandomi la colazione
in
camera; ma dopo la scorsa nottata io provavo anche un altro genere di
languorino… avevo fame di Edward!
-D’accordo, io mi alzo,come da vostra richiesta,
messere…
ma prima pretendo un degno bacio del buongiorno- lo pregai con la voce
affettata, mettendo una mano sul cuore. Ridacchiòdella mia
scenetta, anche probabilmente per il mio tono, ma, come mi aveva
promesso poco prima, non mi deluse e non mi fece attendere. Appena
appoggiò le sue morbide labbra sulle mie però,
rimasi
incantata dal sapore buono e fresco della sua magnifica
bocca…
Con sgomento mi resi conto che, se lui si era già alzato da
un
pezzo, evidentemente si era anche già lavato…
mentre
chissà quali erano le disastrose condizioni in cui versava
il
mio povero alito… oddio dovevo fare subito qualcosa! Mi
tirai su
d’improvviso, lasciandolo interdetto per la brusca e, solo
per
lui, incomprensibile interruzione.
-Scusa ma… devo andare un attimo in bagno!- mugugnai
imbarazzataa mo’ di spiegazione. Lo vidi scuotere la testa
sorridendo e allargò il braccio indicandomi il bagno con la
mano.
-Prego, Vostra Altezza- mi invitò continuando il gioco. Feci
una
corsa e mi ci infilai al volo. Mi lavai in fretta ma il più
accuratamente possibile (non solo i denti!) e poi tornai in camera.
Lo ritrovai che mi aspettava in piedi,con le braccia conserte, vicino
alla finestra e sembrava un Adone! Mi resi conto che indossava
solamente dei favolosi boxer neri e lo mangiai con gli occhi.
Era l’essere più perfetto che avessi mai visto.
Già
il giorno precedente, mentre eravamo in piscina, avevo avuto
l’occasione di osservarlo bene, ma indossava uno di quei
boxer-costume che arrivavano fino al ginocchio e per di più
erano molto larghi… certo la notte scorsa avevo visto tutto
quello che c’era da vedere (oddio che batticuore al solo
pensiero… e che caldo!), ma il buio della stanza non aveva
permesso ai miei affamatissimi occhi di bearmi della sua visione e di
godere di ogni particolare di quel corpo statuario…
Ora invece potevo ammirare non solo il suo petto largo e roccioso, ma
anche l’interezza della sua figura virile, la sua posa
decisa, la
sua muscolatura tonica, il suo atteggiamento sicuro, il suo corpo
mozzafiato…
I boxer neri erano corti e aderenti egli mettevano in evidenza il
fondoschiena da urlo, da dichiarare illegale. Le lunghe gambe sode
erano ben delineate dai muscoli possenti e la schiena era ampia e
perfetta. Com’era possibile che quel ragazzo meraviglioso
fosse
mio? Ancora in certi momenti faticavo a crederci!
Si voltò verso di me e mi rivolse il sorriso sghembo che
tanto
adoravo… il sorriso che da un bel pezzo riservava solo a me:
il
mio cuore perse un battito, al pensiero. Si avvicinò e mi
prese
per mano facendomi sedere sul letto con la schiena attaccata alla
testiera; poi prese il vassoio della colazione che aveva appoggiato sul
comò e si accomodò anche lui vicino a me.
Le brioches calde erano davvero squisite e me le aveva farcite con la
nutella, sapendo quanto mi piacesse quella delizia. Era stato veramente
carino, dolce e molto premuroso.
Mangiammo insieme tenendoci per mano, ridendo e scherzando; ad un certo
punto ghermì dalla mia bocca un pezzo di brioche, e io
naturalmente iniziai a protestare come una bambinetta: bé in
fondo quel dispettoso mi aveva pur sempre rubato la mia colazione
preferita! Cominciai a picchiettarlo sul petto, dandogli degli innocui
pugni sulle spalle, lamentandomi con un piagnisteo scherzoso, e lui,
per risposta, afferrò i miei polsi e li trattenne nelle sue
mani.
-Ciao, guerriera!- mi salutò bofonchiando con il boccone
stretto
tra le labbra, prendendo sicuramente in giro la mia abilità
pugilistica messa in atto il giorno prima con Tanya. Io iniziai ad
agitare le mani per tentare di liberarmi, ma lui fu colto da un momento
di pazzia giocosa: sogghignando malignamente, posizionò il
pezzo
del croissant che grondava nutella sul mio viso e mi spalmò
tutta quella crema tra fronte, guance, occhi, naso, labbra…
che
spiritoso! Sicuramente dovevo essere un bello spettacolo,
perché
il bambinone, colto da un attacco di risate, lasciò il pezzo
di
brioche e cominciò a sghignazzare senza pudore.
Ero contemporaneamente irritata e divertita; ma poi vederlo
così
felice e sentire la sua risata spontanea che nasceva dal cuore mi
provocò mille brividi e una sensazione di profondo
benessere.
Cos’altro avrei potuto fare se non lasciarmi andare e
cominciare
a ridere di cuore anch’io?
-Sei bellissima!- esclamò ad un tratto guardandomi con due
smeraldi carichi di passionalità.
-Ma Edward! Scherzi?! Guarda come mi hai ridotto!- mi lamentai un
po’, facendo sporgere il labbro inferiore come una bambina
piccola. Come un falco, la sua bocca si avventò sulla mia e
la
sua lingua iniziò dolcemente a ripulirmi
dall’eccesso di
cioccolata sparsa sul mio viso.
-Mmm, sei anche buonissima!- sogghignò malizioso. -La mia
dolce,
cioccolatosaXena!- esclamò, prendendomi ancora un
po’ in
giro per la lotta che avevo intrapreso con Tanya.
-Sì, penso proprio che stavolta quell’oca abbia
recepito
il messaggio… in caso contrario le darò
volentieri una
rinfrescatina alla memoria!- affermai ridendocon un quasi minaccioso
pugno sollevato in aria, mentre cercavo di ripulirmi al meglio il viso
con un fazzolettino nell’altra mano.
-Se devo dirtela tutta ero indeciso se lasciarti finire il lavoro che
avevi iniziato o salvare quella gallina, ma poi ho pensato che se ti
avessero messo in galera per omicidio, non avrei potuto baciarti tutti
i giorni, e quello sì che sarebbe stato un vero delirio! Un
incubo!- affermò in tutta serietà.
-Scemotto!- replicai e gli tirai uno schiaffetto sul braccio; -E io che
ti stavo anche a sentire, più attenta che mai, come se
dovessi
confessarmi chissà quale verità!- ridacchiai
ancora.
Posò per terra, di fianco al letto, il vassoio con la
colazione e mi prese tra le sue possenti braccia.
-Ora posso darvi questo benedetto bacio del buongiorno come si deve,
principessa? O avete qualcos’altro di meglio da fare?- mi
chiese
con tono provocante.
Be’ effettivamente una cosa la dovevo ancora fare…
Mi staccai e scesi dal letto, avviandomi alla porta. Mi girai un attimo
a guardarlo e vidi che era talmente sorpreso e frustrato dal mio
allontanamento che non aveva parole.
Sogghignai, al pensiero che non avrebbe potuto sbagliarsi di
più!
-Non ti preoccupare, Edward… non scappo, voglio solo essere
sicura che nessuno ci disturbi- e mentre parlavo chiusi a chiave la
porta. -Non si sa mai, non vorrei che al tuo fratellone venisse
un’altra delle sue splendide idee- continuai sarcastica. Rise
di
gusto, rilassato e allegro.
-Credi? Io invece penso che non ne avrà il tempo…
sarà senz’altro molto occupato anche dopo sveglio-
ribadì con malizia.
-Bene… esattamente come noi- dichiarai col tono
più
sensuale e deciso che mi uscì. Lo vidi sgranare gli occhi,
trattenere il fiato e deglutirea fatica, sorpreso ma eccitato dalla mia
maliziosa affermazione. Si passò una mano tra i capelli ed
io
persi finalmente un po’ della mia insicurezza. In fondo il
ghiaccio era rotto dalla scorsa notte e sapevo che anche lui mi
desiderava tanto e anche che gli piacevo moltissimo… non
avevo
nessun motivo di vergognarmi. Immaginai che lui provasse esattamente
quello che sentivo io… solo voglia di perderci uno nelle
braccia
dell’altro.In quegli istanti era completamente rapito dalle
mie
parole e cercava di stare attento ad ogni mio movimento; bene,
l’avevo sconvolto! Decisi di approfittare di quel momento di
vantaggio psicologico e, cercando di non pensare troppo, mi lasciai
trasportare dalle mie emozioni e osai.
Mi avvicinai al letto molto lentamente, ma salii dal fondo
anziché dal fianco e mi misi a gattoni. Con movimenti quasi
al
rallentatore mi avvicinai a lui e subito l’occhio mi cadde
sui
boxer aderenti, notando la comparsa istantanea di un vistoso
rigonfiamento. Sorrisi compiaciuta del risultato delle mie movenze e
senza rendermene conto mi leccai le labbra molto voluttuosamente.
Edward perse letteralmente il controllo: con un gemito strozzato si
avventò su di me, prendendomi tra le braccia e stringendomi
forte al suo petto muscoloso. Ora eravamo entrambi inginocchiati sul
letto con i nostri corpi appiccicati.
-Lei, signorina Swan, mi vuole far impazzire, vero?- mi chiese con una
voce roca ed appassionata e uno sguardo carico di desiderio. Mi
compiacqui di avere questo effetto su di lui… e ancora non
l’avevo nemmeno sfiorato! Questo mi diede ancora
più
sicurezza,e riuscii a liberarmi di gran parte del mio imbarazzo.
-Lei che ne dice signor Cullen?Ci sto riuscendo?-mormorai maliziosa con
un sorriso. Mi guardò intensamente con gli occhi colmi di
eccitazione e poi si avventò sulla mia bocca.
-Decisamente sì!- mormorò con un tono di voce di
notevole
intensità, poco prima di arrivare a destinazione. La sua
lingua
forzò subito le mie labbra facendo irruzione e andando in
cerca
della mia. Appena la sfiorò, si intrecciarono
inesorabilmente
cominciando a inseguirsi.
Le sue mani che fino a poco prima stringevano possessive il mio viso,
ora erano diventate leggere e languide; e dalle spalle scesero lungo le
mie braccia fino ai fianchi, per poi massaggiarli e fare il percorso
inverso, risalendo. Pian piano mi accarezzarono il dorso per fermarsi
sul fondoschiena, sfiorandolo in carezze circolari, mentre la lingua
sfrontata lambiva un mio lobo e tutta la zona intorno. Il mio corpo
vibrava come un diapason sotto il suo tocco delicato ma deciso.
Un gemito soffocato fuoriuscì dalla mia bocca e un calore si
sprigionò nel bassoventre. Le sue mani si muovevano sinuose
sui
miei fianchi, osando sempre di più, mentre le mie erano
intrecciate ai suoi capelli e ogni tanto scendevano su quella schiena
liscia e dura come il marmo. Mi sentii sollevare piano piano la camicia
da nottee le nostre bocche si separarono.
Mi guardò con intensità e ardore, e ci perdemmo
entrambi
in un momento di una bellezza sconvolgente. Non aveva bisogno di
parole, la richiesta dei suoi occhi rispecchiava il mio identico
desiderio; e,anziché rispondergli con chissà
quali
discorsi, alzai le braccia sopra la testa con un sorriso e lui,
donandomi il suo sorriso sghembo, me la sfilò delicatamente,
buttandola poi a terra.
Si fermò a guardare il mio corpo seminudo con una smisurata
adorazione negli occhi; e non potei fare a meno di arrossire. Il suo
sguardo sembrava quasi affamato… ma una fame che nemmeno il
cibo
più buono e saporito di questo mondo avrebbe mai potuto
sopire,
perché la sua era fame del mio corpo.
Del mio… non di quello di qualunque altra ragazza, solo del
mio.
Lo leggevo nei suoi occhi… oltre al desiderio nel suo
sguardo
c’era tutto l’amore che riusciva a trasmettermi e
dio se
era tanto! Mi sorrise e con voce languida mi sussurrò: -Sei
talmente bella da togliere il fiato...-.
-Anche tu sei bellissimo Edward- gli risposi incapace di trattenermi.
Era vero: lui era il ragazzo più perfetto che avessi mai
visto,
avrebbe potuto tranquillamente fare il modello.E oltre a questo fatto
incontestabile, quel dio in terra era innamorato di me!
Pov
Edward
Davanti a me avevo la creatura più splendida che avessi mai
visto. Il suo corpo era minuto ma ben proporzionato, coperto ora solo
da un minuscolo slip nero che spiccava sul candore della sua pelle
diafana. Lesue bellissime, morbide rotondità, che
già
avevo ammirato e adorato la notte scorsa, erano davvero perfette e ora
ondeggiavano su e giù a causa del suo respiro accelerato,
ammaliandomi.
Gli occhi del mio angelo erano lucidi per l’eccitazione, e le
labbra rosse e gonfie. Continuava a torturare con i denti quello
inferiore, lievemente imbarazzata. Mi domandai il perché,
dopo
l’esperienza meravigliosa che avevamo vissuto la notte
scorsa.
Chissà, forse dubitava ancora di se stessa, della sua
bellezza,
del suo essere una splendida donna, capace di farmi impazzire come
nessuna era mai riuscita. Ma io le avrei mostrato sempre, in ogni
occasione possibile, quanto la veneravo!
Le presi il labbro tra i miei denti cominciando a mordicchiarlo, a
succhiarlo, poi mi persi di nuovo in quell’anfratto caldo che
mi
accolse con gioia. La strinsi spasmodicamente a me e quando le sue
soffici colline si appoggiarono al mio pettostrusciandosi sulla leggera
peluria del mio torace, all’istante sentii pulsare
dolorosamente
il mio bassoventre. Le sue mani percorrevano i miei capelli, la mia
schiena e infine andarono a posarsi sulle mie natiche, accarezzandole
piano, come avevo fatto prima io con lei. Un sospiro profondo
uscì dalle mie labbra.
Le appoggiai una mano nell’incavo dietro la schiena e con
l’altra la feci adagiare lentamente sul letto, sdraiandomi di
fianco e appoggiando la mia testa ad una mano per poter deliziare la
mia vista col suo splendido corpo mozzafiato.
Con la mano libera posai l’indice sulla sua fronte e piano
scesi
giù, disegnando linee immaginarie sulla sua morbida e
profumata
pelle, sfiorandole il naso… la bocca… il
mento…
proseguendo verso il basso…
Ero completamente rapito dal suo corpo e la voglia di prenderla con
impeto si faceva sempre più prepotente in me. Ma non avrei
mai
fatto quell’errore… avrei venerato quel corpo come
era
giusto che fosse, perché lei era la mia dea!
Arrivato nell’incavo tra le sue meravigliose
rotondità, la
sentii trattenere il respiro… continuando a muovermi sempre
solamente col dito, tracciai con il polpastrello la circonferenza di
entrambi i seni e il suo respiro accelerò decisamente. Con
cerchi concentrici sempre più ravvicinatimi spostai al
centro di
uno dei due,e Bella emise un piccolo gemito di piacere ed io, non
resistendo, mi avvicinai col viso all’altro, dedicandogli
tutta
la mia attenzione. Dio, quanto era morbida e vellutata la sua pelle!
Aveva un profumo delizioso ed era liscia come seta, con il seno tonico
e sodo. Ormai Bella ansimava vistosamente e il pensiero che ne fossi io
la causa mi faceva eccitare ancora di più.
Mi staccai, forzando me stesso, per tornare a baciarla e per proseguire
con la mia mano il cammino intrapreso prima. Dal soffice seno scesi
pian piano sul ventre piatto e giocai un po’ con quel buchino
perfetto che era il suo ombelico. Intanto le sue mani continuavano ad
accarezzarmi i capelli.
La mia adorazione proseguì scendendo verso il centro del suo
piacere e il mio dito passò leggero sopra lo slip, ma
deviando
subito il cammino per andare ad accarezzare l’interno di una
sua
coscia. Un gemito quasi contrariato uscì da lei facendomi
sogghignare.Avevo compreso perfettamente la frustrazione per il suo
desiderio insoddisfatto e a differenza di poco prima, quando avevo
richiesto con il mio sguardo il suo permesso per spogliarla, decisi di
essere molto, molto più audace.
Mi tirai un po’ su, andai ad inginocchiarmi proprio davanti a
lei
e bruscamente le sfilai lo slip, facendola sussultareper il mio gesto
vigoroso e deciso.
Sentii il suo cuore battere furiosamente e quando notai il suo sguardo
illuminato da una luce di passione, compresi che la mia audacia non le
dispiaceva affatto. Rispetto alla notte scorsa il mio atteggiamento era
decisamente più rude, ma questa forza ancestrale, quasi
primitiva, che si era impossessata di me, mi faceva andare fuori
controllo… e il mio lato cavalleresco era in quel momento in
forte difficoltà. Sentivo il rude bisogno, la primitiva
necessità di dimostrarle che quel corpo da urlo, quel fisico
che
mi faceva impazzire dal desiderio, lo consideravo solamente
mio…
e spogliarla e toccarla senza chiederle il permesso mi dava un senso di
possesso mai provato, facendomi sentire il suo uomo; e questa cosa mi
mandava letteralmente fuori di testa.
Finalmente in quel momento potevo ammirarla completamente
nuda…
e questo incendiò ancora di più la voglia di lei,
che si
fece intensa come non mai.Oramai iniziavo a detestare anche i
boxerdiventati insopportabili. Con le mani iniziai ad accarezzarle le
gambepartendo dalle caviglie e risalendo piano verso la parte
più nascosta di lei.
La sentii fremere di impazienza e me ne compiacqui. Finalmente le mie
mani stavano finendo la loro corsa ed erano quasi arrivate al
traguardo. Accarezzarono l’inguine e mentre una
tornò su
un seno, l’altraarrivò al suo fiore, trovandolo
già
pronto econ un profumo talmente inebriante da stordirmi.
Cominciai ad accarezzarla sempre più a fondo e i suoi gemiti
ora risuonavano alti.
-Oh Edward…- sospirò. Sentire il mio nome
mormorato da
quella voce così sensuale, carica di desiderio ed
eccitazione mi
fece perdere completamente la testa…. Volevo di
più ma
sapevo che era troppo presto… però volevo farla
morire di
piacere, più e meglio della scorsa notte…
Al ricordo delle sensazioni di quella meravigliosa esperienza,
aumentò la mia voglia di assaporarla.
Con uno scatto deciso portai il mio viso al centro del suo piacere e
finalmente potei godere del suo stupendo sapore di miele
Un gridolino acuto uscì dalla sua bocca sensuale e carnosa.
Alzai lo sguardo per vedere la sua espressione e mi accorsi che aveva
reclinato il capo all’indietro e che stringeva
spasmodicamente le
lenzuola con le mani. Era bellissima anche da questa angolazione. Il
sapore della sua pelle era buonissimo e dolcissimo, era la mia dea. La
sentivo gemere sempre di più, finché non si
lasciò
andare, abbandonandosi al piacere .
-Ed…ward…
sììììì…
oddio…-
esclamò in preda all’emozione.
Mi tirai su, e tornai facendo il percorso a ritroso…
lasciando
piccoli baci su tutto il suo corpo, soffermandomi un po’ di
più sulle sue dolci colline… il suo cuore batteva
ancora
furioso e il suo respiro era ancora affannato. Risalendo ancora arrivai
a quelle splendide labbra a cui potei di nuovo dedicarmi, baciandola
delicatamente. Bella fece subito incontrare le nostre lingue e mi
baciò con passione.
Si alzò seduta tirandomi con sé e facendomi
inginocchiare
di fianco a lei mi sfilò i boxer. Il mio migliore amico la
ringraziò per avergli dato un po’ di
libertà, stava
soffocando…
Vidi Bella sgranare gli occhialla visione del
‘piccolo’
Cullen in tutto il suo splendore, e sorrisi compiaciuto, come la scorsa
notte… effettivamente il suo viso, nella posizione in cui
eravamo messi, era a pochi centimetri dal mio soldatino
sull’attenti... Dio, come avrei voluto che quella bocca
calda… Basta Edward!
Tornai a sedermi per non metterla in condizione di sentirsi obbligata a
fare qualcosa che non voleva, e lei mi fece sdraiare sulla schiena.
Anche lei, come poco prima avevo fatto io, iniziò con le sue
mani a percorrere il mio corpo. La sentii tracciare leggera con le dita
i miei pettorali e poi gli addominali scendendo sempre più
verso
il bassoventre, dove ormai le pulsazioni erano veramente dolorose.
Sospirai per l’impazienza e la vidi sorridermi. Mi osservava
rapita, con gli occhi ancora lucidi e le gote arrossate per il piacere
provato poco prima: dire che era bellissima era veramente
riduttivo… non c’erano aggettivi per definirla.
Mentre ero
ancora preso da questi pensieri non mi accorsi che la mano era scesa
ancora e quando mi resi conto di dove si era fermata, un
-Oddio…- sospirato e roco uscì dalla mia bocca.
Riprese a
baciarmi il collo, l’orecchio, il torace, mentre continuava a
muoversi piano… forse troppo piano… delicatamente
posai
la mia mano sulla sua e le diedi il ritmo giusto. Poi la sentii
scendere sempre più con la bocca ed avvicinarsi
pericolosamente
alla sua mano, lasciando dei baci infuocati lungo tutto il
percorso…
Con un sussulto eccitatocapii le sue intenzioni e anche se il desiderio
era intenso come non mai, non volevo assolutamente che lei facesse
qualcosa solo per farmi piacere… avrebbe dovuto desiderarlo
veramente.
-Bella no, tesoro mio… non sei obbligata!- le sussurrai
cercando
di sollevarla leggermente. Lei mi guardò maliziosa e poi mi
sorrise.
-Ma io voglio farlo, Edward! Io voglio darti tutto il piacere che tu
hai dato a me- mormorò in modo seducente.Che ragazza
fantastica!
Mi abbandonai ai suoi voleri, portando entrambe le mani nei capelli
sospirando e aspettando di ricevere tutto quello che lei voleva donarmi.
Pov
Bella
Non sapevo cosa stavo facendo… il piacere che mi aveva
donato
Edward era stato così forte che ero ancora
sconcertata…
subito dopo una strana frenesia si era impossessata di me, facendomi
perdere quel poco autocontrollo che mi era rimasto. Volevo poter
concedere all’uomo che più amavo almeno una
piccola parte
del piacere che mi aveva appena regalato. Così dopo averlo
sentito gemere e sospirare sotto il mio tocco, volevo letteralmente
farlo impazzire con il calore della mia bocca come lui aveva fatto con
me.
Non sapevo bene cosa fare, perché per me era la prima
volta… mai mi ero spinta così in là,
nemmeno con
Dylan, ma in quel momento mi sembrava una cosa assolutamente normale e
giusta.
Quando il mio viso ebbe raggiunto la sua agognata meta un brivido
percorse il suo corpo meraviglioso.
-B…Bel…la- sentire il mio nome sussurrato dalla
sua voce
spezzata per il piacere mi fece percorrere da un fremito facendomi
osare ancora di più…
-Oddio... Bella.. mi… fai imp…azzire-
mormorò con
voce arrochita dall’intenso desiderio Edward. Ero
eccitatissima
anche perché significava che stavo andando bene e la cosa
più importante era che riuscivo a dare emozioni forti a quel
bellissimo ragazzo che chissà per quale intervento divino mi
amava quanto io amavo lui.
Mentre continuavo quello che avevo iniziato con sempre più
audacia, mi accorsi che anche Edward stringeva forte il lenzuolo come
prima avevo fatto io e ciò mi fece sorridere
compiaciuta…
Ma la cosa più bella fu quando, nel momento in cui mi
spostò per arrivare al culmine del piacere, vidi il suo
volto
contratto in una smorfia di puro piacere: era bellissimo
così!
-Sììììì…
Bella…- lo
sentii dire, fremendo e sussultando per poi stringermi forte a
sé in un abbraccio che conteneva tutto il suo amore. Mi
tenne
stretta per qualche minuto poi ricominciò a baciarmi molto
dolcemente.
-Mmm Bella… ti amo così tanto…-
mormorò con
ancora un po’ di affanno nella voce. Un sorriso compiaciuto
comparve sul mio viso e le parole di Jasper e Jacob risuonarono nella
mia mente: era vero non avevo niente di cui preoccuparmi…
era
stato tutto molto bello e naturale.
-Ti amo tanto anch’io Edward…- e le nostre lingue
continuarono a giocare ancora un po’, finché fece
appoggiare il mio viso sul suo petto, avvolgendomi nelle sue braccia
calde, e ci coprì entrambi con il lenzuolo. Ci crogiolammo
ancora un po’ nel tepore del letto. Finché non
sentimmo
bussare.
-Bella… sono Rose… siete svegli?- sentii chiedere
al di là della porta.
-Sì Rose… avevi bisogno?- urlai per farmi
sentire.
-Stiamo preparando la pasta, volevamo sapere se mangiate anche voi?-
domandò. Guardai Edward che mi fece cenno di sì.
-Edward sì, io no. Il tempo di prepararci e scendiamo- le
risposi. Ero ancora sazia dalla colazione.
-Ok ma non perdetevi a fare i porcellini!- si intromise la voce di
Emmett. -Ahi! Ma amore che ho detto di male?- sentimmo Emmett
lamentarsi. Scoppiammo a ridere… probabilmente aveva preso
uno
dei famosi scappellotti di Rosalie.
-Ok ci vediamo di sotto e non preoccupatevi… fate con calma-
ci rassicurò Rose.
-Perché non mangi la pasta?- mi chiese Edward preoccupato.
Lo guardai stranita.
-Forse non ti ricordi più quelle due mega brioches con
praticamente un chilo di nutella come ripieno che mi hai preparato e
che ho trangugiato? Non vorrai mica che diventi una botte?- lo
canzonai. Mi sorrise.
-Non me ne fregherebbe niente. Saresti bellissima comunque per me- mi
sussurrò roco e, abbracciandomi, sentii che era di nuovo
eccitato. Ma com’era possibile? Avevamo appena finito! Mio
Dio,
come poteva essere già pronto di nuovo? Lo fissai
probabilmente
con un’espressione sorpresa e lui accorgendosene si
imbarazzò leggermente.
-Non mi guardare così… è solo colpa
tua se gli fai
questo effetto!- e indicò il punto del lenzuolo che ora
chissà perché era sollevato. Gli sorrisi
sorniona. Era
troppo bello essere consapevole di avere questo potere su di lui!
Controvoglia mi alzai… mi sentivo un po’
imbarazzata
perché sapevo di essere completamente nuda ma lo sguardo
pieno
di desiderio di Edward mi fece subito passare la vergogna: lui mi
desiderava e mi faceva sentire bellissima!
-Vado a farmi la doccia e tu…- e lo indicai con fare da
maestrina che lo fece sorridere -…resta qui, altrimenti
finisce
che scendiamo tra due ore!- finii maliziosa. Sporse il labbro inferiore
fingendosi triste.
-Devo proprio? Sai…- e indicò di nuovo sotto
-…lui
potrebbe non essere d’accordo!- asserì e mi
sorrise,
inarcando un sopracciglio diventando ancora più sexy.
Sospirai… com’era difficile dirgli di no, ma non
mi
sembrava educato far aspettare gli altri… per non parlare
poi
delle battutine che avrei dovuto subire da Emmett.
-Be’ dì al tuo amichetto di darsi una calmata!-
risposi
sorridendogli anch’io, cercando di essere più
indifferente
possibile, anche se la voglia più autentica era quella di
catapultarmi sotto le lenzuola con lui.
-Sì certo… fosse facile… ma ti sei
guardata? Sei
una tentazione peccaminosa! E poi ti avevo avvertito che hai un
fidanzato maniaco…- non lo lasciai finire che mi ero
già
infilata in bagno, facendogli ‘ciao ciao’ con la
manina e
arrossendo per il complimento che mi aveva appena fatto. Dio quanto lo
amavo!
ANTEPRIMA CAPITOLO 39
Riscuotendomi
dalle mie riflessioni, decisi di essere operativa e andai alla ricerca
del mio fratellone preferito. Ma subito mi resi conto che Jasper non
era in casa e mi recai in garage, accorgendomi che non c’era
neanche la sua auto.
Perfetto! Dove poteva essere andato? Possibile che fosse tornato a
casa, senza aspettarci e senza preoccuparsi per noi, per me? Era
così arrabbiato da volermi evitare?
Eppure Edward mi aveva riferito che era dispiaciuto per la nostra lite,
addirittura disperato per la paura che di avermi deluso! Era
così che pensava di risolvere la nostra delicata situazione:
scappando? No, non poteva essere… Jasper non si comportava
come
un codardo! Mi rifiutavo di crederlo!
Con un sussulto mi abbandonai ai ricordi, che, come una corrente,
rifluirono numerosi nella mia mente.
Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere
seguite!
the
dark side of the moon di barbara_f
Solo
per un week-end di Isabella v
(Sara)
Rock my
life
di Isabella v
(Sara)
Testa o
Cuore? di Isabella
v (Sara)
Io, a Beverly Hills
di artemide88
My Pretty Woman di pensiera
Lightning in my life
di elisa1975
NASTY GAME
di elisa1975
Red Dazzling Passion
di Miss
Simy Pattinson
A volte
può succedere...
di 3PolverediStelle
UNA SERA, PER CASO ... di
endif
The Butterfly
Effect di Lua93
Il precettore
di porporina
Bastardo in trappola di vampirettafolle
Un'altra
opportunità di eli777
Abbiamo notato che a molte di voi piacciono Alice e Jasper. Bene! Una
nostra
lettrice li considera la coppia preferita in assoluto e proprio per
questo ha scritto delle shot sulla saga dal loro punto di vista. Se
anche voi state iniziando ad affezionarvi sempre più a
questi
due personaggi, vi consigliamo di leggerle, per capire ancora meglio il
loro punto di vista.
The center of my existence di
MaRtA
HaLe
I
trust you, Mrs Hale-Whitlock.
di MaRtA HaLe
I belong to you
di MaRtA
HaLe
My baby, my
treasure di MaRtA
HaLe
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