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Autore: IsaMarie    21/10/2010    16 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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CAP. 38 EFP Buongiorno a tutte!
Eccoci con un altro capitolo interamente dedicato alla nostra coppietta preferita.
Ci sarà ancora  la suddivisione in due capitoli per il colore del rating, quindi a inizio prima del titolo troverete come sempre il link per accedere al rating rosso per chi può o chi avesse piacere di leggere la versione un po' più hot.
Siamo felicissime che il precedente sia piaciuto e speriamo di non avervi deluso per il fatto che i nostri piccioncini non siano andati fino in fondo. Ma ci è sembrato più realistico andare per gradi visto il carattere e l'insicurezza di Bella. Le recensioni sono state tutte positive, ma se qualcuna fosse rimasta delusa o avesse qualche critica da fare, vi preghiamo di parlare senza problemi e noi saremo felici di rispondere a tutti i vostri dubbi.
Ringraziamo come sempre tutte voi che ci seguite!
BUONA LETTURA!



ashar: tu sei una pazza furiosa! Ma come ti vengono certe idee? Oddio non ce la facevamo più dal ridere! Comunque con Sara abbiamo deciso che andremo noi a riprenderlo ma prima di rimetterlo a posto, ci giocheremo un po'! Vuoi venire a giocare anche tu?
Grazie per i complimenti e ti lovviamo un casino! Bacioni al prossimo chappy!

giova71: ciao gio! Eh sì Bella si è data proprio una smossa... poteva essere altrimenti con Edward, praticamente nudo nel letto? Noi pensiamo proprio di no! Anzi non ci saremmo nemmeno addormentate! Grazie e bacioni!

Lalayasha: ciao amore! Eh sì Edward è stato dolcissimo e molto, molto delicato. Noi saremmo capitolate del tutto, ma Bella ha ancora le sue insicurezze. Vedrai che  tra qualche capitolo capirai perchè non si è lasciata andare del tutto. Questo capitolo da come hai potuto vedere dalla nostra presentazione è un altro rating rosso, quindi ci sarà da surriscaldarsi! Ma se ne può fare a meno con Edward? No, proprio no! Bacioni e alla prossima.
P.S.: ma quando la posti la nuova shot? Non mi hai più fatto sapere niente!

 bellad93: ciao! visto? Come promesso hanno ravvivato l'atmosfera! Bacioni alla prossima!

vanderbit: ciao tesoruccio! Non si può proprio non venerarlo! E' vero che è perfetto in ogni situazione e in questo chappy abbiamo tentato di renderlo il più delicato possibile, pur cercando di non fargli perdere la sensualità e l'ardore che lo contraddistinguono! E ora goditi quest'altro capitolo in cui una giocosa colazione si trasforma..... Basta! Leggi e poi ci dirai! Per quanto riguarda Alice e Jasper, saprai qualcosa nel prossimo capitolo, ma non ti preoccupare che qualcuno prima o poi deciderà di metterci mano! Bacioni e grazie mille!

barbara_f: ciao sposina! Grazie dei complimenti!  Abbaimo cercato, in base al carattere e alle paure di Bella di renderlo meglio possibile! Contente di sapere che ci siamo riuscite! Bacioni e ancora grazie!

RenEsmee_Carlie_Cullen: ciao! Hai proprio ragione! Infatti noi siamo perse! Alla prossima! Bacioni!

Giada is owned by Edward: bravissima tesoro! Hai visto che ce l'hai fatta? Ti ringraziamo ancora infinitamente di averci avvertite dei tuoi problemi di connessione persino per mail! Sei dolcissima! Hai indovinato anche questo chappy sarà hot! E ci sarà anche il pov di Edward riguardante il chappy precedente, anche se solo a grandi linee per non ripeterci. Per le risposte alle recensioni non ti preoccupare, perchè qualche minuto prima di postare controllo sempre se c'è qualche recensione aggiunta, e come è già capitato, inserisco subito la risposta sul chappy da postare e poi invio. Quindi a meno che non arrivi la tua recensione dopo che ho postato fai sempre in tempo. Comunque siamo felicissime che il chappy ti sia piaciuto e su edward hai proprio ragione perchè io così come lui non ho mai avuto la fortuna di conoscerli... non mi esprimo per Sara, perchè magari suo marito invece è proprio così! Bacioni e ancora grazie!

Austen95: ciao cara! Eh sì anche in questo chappy... Bè buona lettura. Grazie e bacioni!

Nerak: ciao bellezza! Strafelici che il chappy ti sia piaciuto. Sì per Bella è stato molto imbarazzante, ma si è ripresa piuttosto bene, no? Bè con Edward al proprio fianco chi non si riprenderebbe? XD! Ci fai arrossire con tutti i tuoi complimenti, però ci fanno proprio piacere. Questo chappy è un mix di pov Bella e pov Edward. Quindi riuscirai a leggere i vari punti di vista. Speriamo sia di tuo gradimento! Ci fa anche piacere che la coppia Alice/Jasper ti piaccia: noi li adoriamo, anche se li stiamo trattando un po' maluccio, e purtroppo non è ancora finita!
Bacioni e alla prossima!

Ed4e: ahhhhhh! Quanto ci fai felici che ti abbia entusiasmato così tanto! Tu non te ne fai un'idea.
Be' allora senz'altro ti piacerà quest'altro momento ancora tutto per loro. Direi che dopo mille vicissitudini, se lo siano proprio meritato, no? Di Jazz e Alice,
saprai qualcosa di più nel prossimo capitolo ! Bacioni e a presto! Grazie mille!

Acetona: ciao Bea! Non c'è bisogno che ti scusi per una mancata recensione... ti assicuriamo che non stiamo con il fucile puntato, ci mancherebbe altro! Siamo felici che ti siano piaciuti entrambi i capitoli. Alice e Jazz saranno spesso protagonisti dei capitoli, ma purtroppo la loro è una strada un po' difficoltosa, ma capirai meglio più avanti. Comunque non ti preoccupare che prima o poi... Bacioni alla prossima! Grazie mille di tutto!

Per leggere il capitolo con rating rosso cliccate qui!
CAPITOLO 38  rating rosso



CAPITOLO 38

Dolce risveglio



Pov Edward


Mi svegliai con il sole già alto, e visto che Bella era ancora profondamente persa tra le braccia di Morfeo, decisi di fare una sorpresa al mio amore: andai in cucina e velocemente preparai la colazione per entrambi; poi risalii in camera, portando un vassoio colmo di brioches alla nutella. Nel frattempo la casa restò immersa nel silenzio; probabilmente tutti noi stavamo recuperando le ore piccole della nottata appena trascorsa. E che nottata!
Mi emozionai al ricordo. Che situazione eccitante!
Svegliarmi in quel modo, con lei che, anche se inconsapevole perché ancora addormentata, stringeva tra lemani il ‘piccolo’ Cullen! Ma, come avevo temuto, quando si era resa pienamente conto della posizione della sua mano, di scatto si era alzata seduta sul letto con una mano sul petto e l’altra sulla bocca, imbarazzatissima. Tratteneva lo sguardo incollato al pavimento, mentre le sue guance erano diventate color pomodoro maturo. In risposta avevo ridacchiato leggermente. Che dolce però!
D’istinto avevo portato una mano sulla sua guancia color ciliegia e l’avevo sfiorata con una lieve carezza, sollevandole il viso: avevo desiderato guardarla negli occhi per rassicurarla, perché ero certo che, sciocchina com’era, si stesse facendo chissà quali paranoie mentali.
-Tutto bene, piccola?- le avevo chiesto mezzo divertito e mezzo preoccupato dal rossore intenso del viso che non accennava a scemare. Io le stavo parlando, ma lei sembrava persa in un suo monologo interiore. Chissà a cosa stava pensando! Mi sarebbe tanto piaciuto poter leggere nella sua mente in quell’istante: e forse avrei scoperto che in realtà i suoi pensieri… erano casti tanto quanto i miei! Avevo sorriso al pensiero, e sorrisi anche in quel momento, mentre la guardavo dormire completamente rilassata; era meravigliosa, una visione mozzafiato: la bocca leggermente dischiusa, le labbra rosse come due boccioli, le guance appena rosate, le palpebre che terminavano in lunghe ciglia tremolanti…
Non resistetti oltre: mi stesi al suo fianco e iniziai ad accarezzarla, mentre la osservavo immerso in pensieri non proprio casti e puri, e ripensavo a lei la sera prima, rossa per la vergogna, che mi aveva spiegato il motivo di tanto imbarazzo.
-Mi avrai presa per una maniaca!- mi aveva confessato, sempre più rossa. Avevo riso di cuore alle sue parole. Lei una maniaca?!E io allora?! Avevo voluto assolutamente tranquillizzarla. Anche se un po’ avevo temuto di rivelarle per intero proprio tutti i miei pensieri… quelli sì che erano degni di un erotomane pervertito!
-Ah ah ah! Se tu sei una maniaca, io cosa sono allora? Te lo garantisco, Bella, sono io il pervertito tra noi due!- le avevo rivelato con un tono giocoso, per cercare di alleggerire la situazione e, mentre la tenevo stretta sul mio petto, l’avevo avvicinata alla mia bocca per baciarla.
Il tenero bacio si era trasformato in pochissimo in un vortice di passione, in cui io ero annegato con impazienza e piacere: in quell’istante riuscivo a percepire solamente la sofficità della sua morbida collina,coperta da un impalpabile strato di stoffa sul mio petto nudo, il calore della sua bocca sulla mia, la frenesia dei nostri corpi avvinghiati.
Quando avevo sentito Bella approfondire il contatto del suo corpo con il mio, la passionalità miera esplosa in un profondo gemito di desiderio, che era uscito dalla mia gola come un ruggito appartenente ad un desiderio ancestrale. Le mani del mio angelo nel frattempo mi toccavano, mi accarezzavano, mi sfioravano, donando al mio corpo fremente una miriade di brividi e amplificando al massimo la mia voglia di lei. Non esisteva nient’altro al mondo: solo io, lei e i nostri corpi, travolti da un amore passionale che incendiava ogni cellula del nostro organismo, della nostra anima.
L’avevo sentita tra le mie braccia: era fremente e calda di passione, mentre rispondeva ai miei baci con carezze e tocchi infuocati, infiammandomi sempre di più. Ad un certo punto avevo provato la pressante necessità di guardarla negli occhi, per affogare in lei, per cercare di comprendere i suoi più intimi desideri. E quando avevo letto in quelle due pozze scure e ardenti una passione immensa, tale e quale la mia, ero impazzito per lei. Era stupenda, bellissima, era la creatura più sensazionale che esistesse nell’intero universo. Lei era tutto per me, tutto.
-Sei stupenda!- avevo sussurrato abbassando il mio capo dapprima sul suo profumato collo e poi chinandomi sulla morbida rotondità del suo seno, mentre la sentivo sempre più prigioniera delle mie carezze, dei miei baci infuocati, del mio corpo audace e prepotente. Comprendere che la mia ragazza, la mia donna era così rapita e abbandonata tra le mie braccia, mi aveva fatto impazzire; una forza primitiva mi aveva imposto di volere di più, di bramare in modo intenso e possessivo il suo corpo che in quegli istanti era completamente arreso a me.
E finalmente, dopo infiniti ed eccitanti sogni fatti sul suo corpo, mi ero deciso a compiere un passo fondamentale per noi: chiederle di poter scoprire e ammirare reciprocamente i nostri corpi nudi.
Avevo posizionato la mia mano, quasi tremante dall’emozione, sulla spallina della sua camiciola da notte; se avessi seguito il mio istinto più primordiale probabilmente gliela avrei strappata di dosso senza troppe cerimonie; ma in quel momento, per fortuna, venni guidato dal mio immenso amore per lei. Non avrei permesso, per nessuna ragione al mondo, che si sentisse forzata dalla mia bramosia: le avevo garantito molte volte che io sarei stato in grado di aspettare i suoi tempi e le sue emozioni, promettendole amore e pazienza. E, fiero di me stesso, con orgoglio potevo affermare che proprio così ero riuscito a comportarmi.
-Posso…?- le avevo sussurrato timoroso di forzarla troppo, ma al contempo audace: bramavo di ammirarla nuda più di ogni cosa. Avevo atteso con impazienza e un velo di timore la sua risposta; avevo notato l’ardore della passione bruciare con intensità anche nei suoi occhi, e per quel motivo avevo osato tanto; ma volevo essere assolutamente sicuro di compiere questo passo importante insieme a lei.
Quando l’avevo vista annuire eccitata alla mia richiesta, ero come impazzito dalla gioia. Mi aveva detto di sì! Potevo finalmente ammirare la sua delicata bellezza, la sua eccitante nudità…
Mi ero avvicinato alle sue labbra e le avevo sfiorate con un bacio, per ringraziarla: mi aveva dato il permesso di poter essere il suo uomo! Non esisteva niente di più giusto e sublime!
-Ti amo!- avevo esclamato con passione. E, dopo aver abbassato con mano tremante la spallina del suo indumento, mi si erano spalancate le porte del paradiso. E io, come un assetato in mezzo al deserto che trova per miracolo un’oasi per ristorarsi, mi ero dissetato all’unica fonte del mio desiderio.

Pov Bella

Mi sentii accarezzare il viso e quel tocco gentile ebbe l’effetto di un benefico raggio di sole, che mi riscaldò il cuore; inoltre la consapevolezza che la mano che così delicatamente mi stava ancora sfiorando fosse quella del mio amore, fece sorgere un sorriso spontaneo sul mio volto.
-Mmm… Buongiorno- sussurrai con la voce ancora arrochita dal sonno.
-Buongiorno amore mio- mi rispose con il tono di chi era sveglio già da un po’. Aprii gli occhi e una luce molto forte mi colpì, facendomi strizzare un po’le palpebre, infastidite dal forte bagliore.
-Che ore sono?- chiesi sorpresa dalla luminosità intensa che avvolgeva la stanza: la luce non mi sembrava affatto quella mattutina. Lo sentii ridacchiare, sornione.
-E’ quasi l’una. Sei una dormigliona… ma non ti preoccupare, arrivo adesso dalla cucina e non c’è ancora in giro nessuno- mormorò al mio orecchio, facendomi rabbrividire. Possibile che solo quel gesto riuscisse a provocarmi mille brividi che si irradiavano fino in fondo alla schiena? Dal lobo del mio orecchio portò le sue labbra sul mio naso, dove lasciò un bacetto, proprio sulla punta.
Ridacchiò della mia faccia perplessa, poi ne aggiunse un altro sulla fronte.
-Se la mia principessa si degna di alzarsi, ho preparato la colazione per entrambi… vedrete Altezza, il vostro cavaliere non vi deluderà!- scherzò con un sorriso, e un invitante profumo di brioches calde invase il mio olfatto, facendomi sorgere un languorino.Per carità, ero felice che lui mi avesse viziato così spudoratamente, preparandomi e portandomi la colazione in camera; ma dopo la scorsa nottata io provavo anche un altro genere di languorino… avevo fame di Edward!
-D’accordo, io mi alzo,come da vostra richiesta, messere… ma prima pretendo un degno bacio del buongiorno- lo pregai con la voce affettata, mettendo una mano sul cuore. Ridacchiòdella mia scenetta, anche probabilmente per il mio tono, ma, come mi aveva promesso poco prima, non mi deluse e non mi fece attendere. Appena appoggiò le sue morbide labbra sulle mie però, rimasi incantata dal sapore buono e fresco della sua magnifica bocca…
Con sgomento mi resi conto che, se lui si era già alzato da un pezzo, evidentemente si era anche già lavato… mentre chissà quali erano le disastrose condizioni in cui versava il mio povero alito… oddio dovevo fare subito qualcosa! Mi tirai su d’improvviso, lasciandolo interdetto per la brusca e, solo per lui, incomprensibile interruzione.
-Scusa ma… devo andare un attimo in bagno!- mugugnai imbarazzataa mo’ di spiegazione. Lo vidi scuotere la testa sorridendo e allargò il braccio indicandomi il bagno con la mano.
-Prego, Vostra Altezza- mi invitò continuando il gioco. Feci una corsa e mi ci infilai al volo. Mi lavai in fretta ma il più accuratamente possibile (non solo i denti!) e poi tornai in camera.
Lo ritrovai che mi aspettava in piedi,con le braccia conserte, vicino alla finestra e sembrava un Adone! Mi resi conto che indossava solamente dei favolosi boxer neri e lo mangiai con gli occhi.
Era l’essere più perfetto che avessi mai visto. Già il giorno precedente, mentre eravamo in piscina, avevo avuto l’occasione di osservarlo bene, ma indossava uno di quei boxer-costume che arrivavano fino al ginocchio e per di più erano molto larghi… certo la notte scorsa avevo visto tutto quello che c’era da vedere (oddio che batticuore al solo pensiero… e che caldo!), ma il buio della stanza non aveva permesso ai miei affamatissimi occhi di bearmi della sua visione e di godere di ogni particolare di quel corpo statuario…
Ora invece potevo ammirare non solo il suo petto largo e roccioso, ma anche l’interezza della sua figura virile, la sua posa decisa, la sua muscolatura tonica, il suo atteggiamento sicuro, il suo corpo mozzafiato…
I boxer neri erano corti e aderenti egli mettevano in evidenza il fondoschiena da urlo, da dichiarare illegale. Le lunghe gambe sode erano ben delineate dai muscoli possenti e la schiena era ampia e perfetta. Com’era possibile che quel ragazzo meraviglioso fosse mio? Ancora in certi momenti faticavo a crederci!
Si voltò verso di me e mi rivolse il sorriso sghembo che tanto adoravo… il sorriso che da un bel pezzo riservava solo a me: il mio cuore perse un battito, al pensiero. Si avvicinò e mi prese per mano facendomi sedere sul letto con la schiena attaccata alla testiera; poi prese il vassoio della colazione che aveva appoggiato sul comò e si accomodò anche lui vicino a me.
Le brioches calde erano davvero squisite e me le aveva farcite con la nutella, sapendo quanto mi piacesse quella delizia. Era stato veramente carino, dolce e molto premuroso.
Mangiammo insieme tenendoci per mano, ridendo e scherzando; ad un certo punto ghermì dalla mia bocca un pezzo di brioche, e io naturalmente iniziai a protestare come una bambinetta: bé in fondo quel dispettoso mi aveva pur sempre rubato la mia colazione preferita! Cominciai a picchiettarlo sul petto, dandogli degli innocui pugni sulle spalle, lamentandomi con un piagnisteo scherzoso, e lui, per risposta, afferrò i miei polsi e li trattenne nelle sue mani.
-Ciao, guerriera!- mi salutò bofonchiando con il boccone stretto tra le labbra, prendendo sicuramente in giro la mia abilità pugilistica messa in atto il giorno prima con Tanya. Io iniziai ad agitare le mani per tentare di liberarmi, ma lui fu colto da un momento di pazzia giocosa: sogghignando malignamente, posizionò il pezzo del croissant che grondava nutella sul mio viso e mi spalmò tutta quella crema tra fronte, guance, occhi, naso, labbra… che spiritoso! Sicuramente dovevo essere un bello spettacolo, perché il bambinone, colto da un attacco di risate, lasciò il pezzo di brioche e cominciò a sghignazzare senza pudore.
Ero contemporaneamente irritata e divertita; ma poi vederlo così felice e sentire la sua risata spontanea che nasceva dal cuore mi provocò mille brividi e una sensazione di profondo benessere. Cos’altro avrei potuto fare se non lasciarmi andare e cominciare a ridere di cuore anch’io?
-Sei bellissima!- esclamò ad un tratto guardandomi con due smeraldi carichi di passionalità.
-Ma Edward! Scherzi?! Guarda come mi hai ridotto!- mi lamentai un po’, facendo sporgere il labbro inferiore come una bambina piccola. Come un falco, la sua bocca si avventò sulla mia e la sua lingua iniziò dolcemente a ripulirmi dall’eccesso di cioccolata sparsa sul mio viso.
-Mmm, sei anche buonissima!- sogghignò malizioso. -La mia dolce, cioccolatosaXena!- esclamò, prendendomi ancora un po’ in giro per la lotta che avevo intrapreso con Tanya.
-Sì, penso proprio che stavolta quell’oca abbia recepito il messaggio… in caso contrario le darò volentieri una rinfrescatina alla memoria!- affermai ridendocon un quasi minaccioso pugno sollevato in aria, mentre cercavo di ripulirmi al meglio il viso con un fazzolettino nell’altra mano.
-Se devo dirtela tutta ero indeciso se lasciarti finire il lavoro che avevi iniziato o salvare quella gallina, ma poi ho pensato che se ti avessero messo in galera per omicidio, non avrei potuto baciarti tutti i giorni, e quello sì che sarebbe stato un vero delirio! Un incubo!- affermò in tutta serietà.
-Scemotto!- replicai e gli tirai uno schiaffetto sul braccio; -E io che ti stavo anche a sentire, più attenta che mai, come se dovessi confessarmi chissà quale verità!- ridacchiai ancora.
Posò per terra, di fianco al letto, il vassoio con la colazione e mi prese tra le sue possenti braccia.
-Ora posso darvi questo benedetto bacio del buongiorno come si deve, principessa? O avete qualcos’altro di meglio da fare?- mi chiese con tono provocante.
Be’ effettivamente una cosa la dovevo ancora fare…
Mi staccai e scesi dal letto, avviandomi alla porta. Mi girai un attimo a guardarlo e vidi che era talmente sorpreso e frustrato dal mio allontanamento che non aveva parole.
Sogghignai, al pensiero che non avrebbe potuto sbagliarsi di più!
-Non ti preoccupare, Edward… non scappo, voglio solo essere sicura che nessuno ci disturbi- e mentre parlavo chiusi a chiave la porta. -Non si sa mai, non vorrei che al tuo fratellone venisse un’altra delle sue splendide idee- continuai sarcastica. Rise di gusto, rilassato e allegro.
-Credi? Io invece penso che non ne avrà il tempo… sarà senz’altro molto occupato anche dopo sveglio- ribadì con malizia.
-Bene… esattamente come noi- dichiarai col tono più sensuale e deciso che mi uscì. Lo vidi sgranare gli occhi, trattenere il fiato e deglutirea fatica, sorpreso ma eccitato dalla mia maliziosa affermazione. Si passò una mano tra i capelli ed io persi finalmente un po’ della mia insicurezza. In fondo il ghiaccio era rotto dalla scorsa notte e sapevo che anche lui mi desiderava tanto e anche che gli piacevo moltissimo… non avevo nessun motivo di vergognarmi. Immaginai che lui provasse esattamente quello che sentivo io… solo voglia di perderci uno nelle braccia dell’altro.In quegli istanti era completamente rapito dalle mie parole e cercava di stare attento ad ogni mio movimento; bene, l’avevo sconvolto! Decisi di approfittare di quel momento di vantaggio psicologico e, cercando di non pensare troppo, mi lasciai trasportare dalle mie emozioni e osai.
Mi avvicinai al letto molto lentamente, ma salii dal fondo anziché dal fianco e mi misi a gattoni. Con movimenti quasi al rallentatore mi avvicinai a lui e subito l’occhio mi cadde sui boxer aderenti, notando la comparsa istantanea di un vistoso rigonfiamento. Sorrisi compiaciuta del risultato delle mie movenze e senza rendermene conto mi leccai le labbra molto voluttuosamente. Edward perse letteralmente il controllo: con un gemito strozzato si avventò su di me, prendendomi tra le braccia e stringendomi forte al suo petto muscoloso. Ora eravamo entrambi inginocchiati sul letto con i nostri corpi appiccicati.
-Lei, signorina Swan, mi vuole far impazzire, vero?- mi chiese con una voce roca ed appassionata e uno sguardo carico di desiderio. Mi compiacqui di avere questo effetto su di lui… e ancora non l’avevo nemmeno sfiorato! Questo mi diede ancora più sicurezza,e riuscii a liberarmi di gran parte del mio imbarazzo.
-Lei che ne dice signor Cullen?Ci sto riuscendo?-mormorai maliziosa con un sorriso. Mi guardò intensamente con gli occhi colmi di eccitazione e poi si avventò sulla mia bocca.
-Decisamente sì!- mormorò con un tono di voce di notevole intensità, poco prima di arrivare a destinazione. La sua lingua forzò subito le mie labbra facendo irruzione e andando in cerca della mia. Appena la sfiorò, si intrecciarono inesorabilmente cominciando a inseguirsi.
Le sue mani che fino a poco prima stringevano possessive il mio viso, ora erano diventate leggere e languide; e dalle spalle scesero lungo le mie braccia fino ai fianchi, per poi massaggiarli e fare il percorso inverso, risalendo. Pian piano mi accarezzarono il dorso per fermarsi sul fondoschiena, sfiorandolo in carezze circolari, mentre la lingua sfrontata lambiva un mio lobo e tutta la zona intorno. Il mio corpo vibrava come un diapason sotto il suo tocco delicato ma deciso.
Un gemito soffocato fuoriuscì dalla mia bocca e un calore si sprigionò nel bassoventre. Le sue mani si muovevano sinuose sui miei fianchi, osando sempre di più, mentre le mie erano intrecciate ai suoi capelli e ogni tanto scendevano su quella schiena liscia e dura come il marmo. Mi sentii sollevare piano piano la camicia da nottee le nostre bocche si separarono.
Mi guardò con intensità e ardore, e ci perdemmo entrambi in un momento di una bellezza sconvolgente. Non aveva bisogno di parole, la richiesta dei suoi occhi rispecchiava il mio identico desiderio; e,anziché rispondergli con chissà quali discorsi, alzai le braccia sopra la testa con un sorriso e lui, donandomi il suo sorriso sghembo, me la sfilò delicatamente, buttandola poi a terra.
Si fermò a guardare il mio corpo seminudo con una smisurata adorazione negli occhi; e non potei fare a meno di arrossire. Il suo sguardo sembrava quasi affamato… ma una fame che nemmeno il cibo più buono e saporito di questo mondo avrebbe mai potuto sopire, perché la sua era fame del mio corpo.
Del mio… non di quello di qualunque altra ragazza, solo del mio. Lo leggevo nei suoi occhi… oltre al desiderio nel suo sguardo c’era tutto l’amore che riusciva a trasmettermi e dio se era tanto! Mi sorrise e con voce languida mi sussurrò: -Sei talmente bella da togliere il fiato...-.
-Anche tu sei bellissimo Edward- gli risposi incapace di trattenermi. Era vero: lui era il ragazzo più perfetto che avessi mai visto, avrebbe potuto tranquillamente fare il modello.E oltre a questo fatto incontestabile, quel dio in terra era innamorato di me!

Pov Edward

Davanti a me avevo la creatura più splendida che avessi mai visto. Il suo corpo era minuto ma ben proporzionato, coperto ora solo da un minuscolo slip nero che spiccava sul candore della sua pelle diafana. Lesue bellissime, morbide rotondità, che già avevo ammirato e adorato la notte scorsa, erano davvero perfette e ora ondeggiavano su e giù a causa del suo respiro accelerato, ammaliandomi.
Gli occhi del mio angelo erano lucidi per l’eccitazione, e le labbra rosse e gonfie. Continuava a torturare con i denti quello inferiore, lievemente imbarazzata. Mi domandai il perché, dopo l’esperienza meravigliosa che avevamo vissuto la notte scorsa. Chissà, forse dubitava ancora di se stessa, della sua bellezza, del suo essere una splendida donna, capace di farmi impazzire come nessuna era mai riuscita. Ma io le avrei mostrato sempre, in ogni occasione possibile, quanto la veneravo!
Le presi il labbro tra i miei denti cominciando a mordicchiarlo, a succhiarlo, poi mi persi di nuovo in quell’anfratto caldo che mi accolse con gioia. La strinsi spasmodicamente a me e quando le sue soffici colline si appoggiarono al mio pettostrusciandosi sulla leggera peluria del mio torace, all’istante sentii pulsare dolorosamente il mio bassoventre. Le sue mani percorrevano i miei capelli, la mia schiena e infine andarono a posarsi sulle mie natiche, accarezzandole piano, come avevo fatto prima io con lei. Un sospiro profondo uscì dalle mie labbra.
Le appoggiai una mano nell’incavo dietro la schiena e con l’altra la feci adagiare lentamente sul letto, sdraiandomi di fianco e appoggiando la mia testa ad una mano per poter deliziare la mia vista col suo splendido corpo mozzafiato.
Con la mano libera posai l’indice sulla sua fronte e piano scesi giù, disegnando linee immaginarie sulla sua morbida e profumata pelle, sfiorandole il naso… la bocca… il mento… proseguendo verso il basso…
Ero completamente rapito dal suo corpo e la voglia di prenderla con impeto si faceva sempre più prepotente in me. Ma non avrei mai fatto quell’errore… avrei venerato quel corpo come era giusto che fosse, perché lei era la mia dea!
Arrivato nell’incavo tra le sue meravigliose rotondità, la sentii trattenere il respiro… continuando a muovermi sempre solamente col dito, tracciai con il polpastrello la circonferenza di entrambi i seni e il suo respiro accelerò decisamente. Con cerchi concentrici sempre più ravvicinatimi spostai al centro di uno dei due,e Bella emise un piccolo gemito di piacere ed io, non resistendo, mi avvicinai col viso all’altro, dedicandogli tutta la mia attenzione. Dio, quanto era morbida e vellutata la sua pelle! Aveva un profumo delizioso ed era liscia come seta, con il seno tonico e sodo. Ormai Bella ansimava vistosamente e il pensiero che ne fossi io la causa mi faceva eccitare ancora di più.
Mi staccai, forzando me stesso, per tornare a baciarla e per proseguire con la mia mano il cammino intrapreso prima. Dal soffice seno scesi pian piano sul ventre piatto e giocai un po’ con quel buchino perfetto che era il suo ombelico. Intanto le sue mani continuavano ad accarezzarmi i capelli.
La mia adorazione proseguì scendendo verso il centro del suo piacere e il mio dito passò leggero sopra lo slip, ma deviando subito il cammino per andare ad accarezzare l’interno di una sua coscia. Un gemito quasi contrariato uscì da lei facendomi sogghignare.Avevo compreso perfettamente la frustrazione per il suo desiderio insoddisfatto e a differenza di poco prima, quando avevo richiesto con il mio sguardo il suo permesso per spogliarla, decisi di essere molto, molto più audace.
Mi tirai un po’ su, andai ad inginocchiarmi proprio davanti a lei e bruscamente le sfilai lo slip, facendola sussultareper il mio gesto vigoroso e deciso.
Sentii il suo cuore battere furiosamente e quando notai il suo sguardo illuminato da una luce di passione, compresi che la mia audacia non le dispiaceva affatto. Rispetto alla notte scorsa il mio atteggiamento era decisamente più rude, ma questa forza ancestrale, quasi primitiva, che si era impossessata di me, mi faceva andare fuori controllo… e il mio lato cavalleresco era in quel momento in forte difficoltà. Sentivo il rude bisogno, la primitiva necessità di dimostrarle che quel corpo da urlo, quel fisico che mi faceva impazzire dal desiderio, lo consideravo solamente mio… e spogliarla e toccarla senza chiederle il permesso mi dava un senso di possesso mai provato, facendomi sentire il suo uomo; e questa cosa mi mandava letteralmente fuori di testa.
Finalmente in quel momento potevo ammirarla completamente nuda… e questo incendiò ancora di più la voglia di lei, che si fece intensa come non mai.Oramai iniziavo a detestare anche i boxerdiventati insopportabili. Con le mani iniziai ad accarezzarle le gambepartendo dalle caviglie e risalendo piano verso la parte più nascosta di lei.
La sentii fremere di impazienza e me ne compiacqui. Finalmente le mie mani stavano finendo la loro corsa ed erano quasi arrivate al traguardo. Accarezzarono l’inguine e mentre una tornò su un seno, l’altraarrivò al suo fiore, trovandolo già pronto econ un profumo talmente inebriante da stordirmi.
Cominciai ad accarezzarla sempre più a fondo e i suoi gemiti ora risuonavano alti.
-Oh Edward…- sospirò. Sentire il mio nome mormorato da quella voce così sensuale, carica di desiderio ed eccitazione mi fece perdere completamente la testa…. Volevo di più ma sapevo che era troppo presto… però volevo farla morire di piacere, più e meglio della scorsa notte…
Al ricordo delle sensazioni di quella meravigliosa esperienza, aumentò la mia voglia di assaporarla.
Con uno scatto deciso portai il mio viso al centro del suo piacere e finalmente potei godere del suo stupendo sapore di miele
Un gridolino acuto uscì dalla sua bocca sensuale e carnosa. Alzai lo sguardo per vedere la sua espressione e mi accorsi che aveva reclinato il capo all’indietro e che stringeva spasmodicamente le lenzuola con le mani. Era bellissima anche da questa angolazione. Il sapore della sua pelle era buonissimo e dolcissimo, era la mia dea. La sentivo gemere sempre di più, finché non si lasciò andare, abbandonandosi al piacere .
-Ed…ward… sììììì… oddio…- esclamò in preda all’emozione.
Mi tirai su, e tornai facendo il percorso a ritroso… lasciando piccoli baci su tutto il suo corpo, soffermandomi un po’ di più sulle sue dolci colline… il suo cuore batteva ancora furioso e il suo respiro era ancora affannato. Risalendo ancora arrivai a quelle splendide labbra a cui potei di nuovo dedicarmi, baciandola delicatamente. Bella fece subito incontrare le nostre lingue e mi baciò con passione.
Si alzò seduta tirandomi con sé e facendomi inginocchiare di fianco a lei mi sfilò i boxer. Il mio migliore amico la ringraziò per avergli dato un po’ di libertà, stava soffocando…
Vidi Bella sgranare gli occhialla visione del ‘piccolo’ Cullen in tutto il suo splendore, e sorrisi compiaciuto, come la scorsa notte… effettivamente il suo viso, nella posizione in cui eravamo messi, era a pochi centimetri dal mio soldatino sull’attenti... Dio, come avrei voluto che quella bocca calda… Basta Edward!
Tornai a sedermi per non metterla in condizione di sentirsi obbligata a fare qualcosa che non voleva, e lei mi fece sdraiare sulla schiena. Anche lei, come poco prima avevo fatto io, iniziò con le sue mani a percorrere il mio corpo. La sentii tracciare leggera con le dita i miei pettorali e poi gli addominali scendendo sempre più verso il bassoventre, dove ormai le pulsazioni erano veramente dolorose.
Sospirai per l’impazienza e la vidi sorridermi. Mi osservava rapita, con gli occhi ancora lucidi e le gote arrossate per il piacere provato poco prima: dire che era bellissima era veramente riduttivo… non c’erano aggettivi per definirla. Mentre ero ancora preso da questi pensieri non mi accorsi che la mano era scesa ancora e quando mi resi conto di dove si era fermata, un -Oddio…- sospirato e roco uscì dalla mia bocca. Riprese a baciarmi il collo, l’orecchio, il torace, mentre continuava a muoversi piano… forse troppo piano… delicatamente posai la mia mano sulla sua e le diedi il ritmo giusto. Poi la sentii scendere sempre più con la bocca ed avvicinarsi pericolosamente alla sua mano, lasciando dei baci infuocati lungo tutto il percorso…
Con un sussulto eccitatocapii le sue intenzioni e anche se il desiderio era intenso come non mai, non volevo assolutamente che lei facesse qualcosa solo per farmi piacere… avrebbe dovuto desiderarlo veramente.
-Bella no, tesoro mio… non sei obbligata!- le sussurrai cercando di sollevarla leggermente. Lei mi guardò maliziosa e poi mi sorrise.
-Ma io voglio farlo, Edward! Io voglio darti tutto il piacere che tu hai dato a me- mormorò in modo seducente.Che ragazza fantastica!
Mi abbandonai ai suoi voleri, portando entrambe le mani nei capelli sospirando e aspettando di ricevere tutto quello che lei voleva donarmi.

Pov Bella

Non sapevo cosa stavo facendo… il piacere che mi aveva donato Edward era stato così forte che ero ancora sconcertata… subito dopo una strana frenesia si era impossessata di me, facendomi perdere quel poco autocontrollo che mi era rimasto. Volevo poter concedere all’uomo che più amavo almeno una piccola parte del piacere che mi aveva appena regalato. Così dopo averlo sentito gemere e sospirare sotto il mio tocco, volevo letteralmente farlo impazzire con il calore della mia bocca come lui aveva fatto con me.
Non sapevo bene cosa fare, perché per me era la prima volta… mai mi ero spinta così in là, nemmeno con Dylan, ma in quel momento mi sembrava una cosa assolutamente normale e giusta.
Quando il mio viso ebbe raggiunto la sua agognata meta un brivido percorse il suo corpo meraviglioso.
-B…Bel…la- sentire il mio nome sussurrato dalla sua voce spezzata per il piacere mi fece percorrere da un fremito facendomi osare ancora di più…
-Oddio... Bella.. mi… fai imp…azzire- mormorò con voce arrochita dall’intenso desiderio Edward. Ero eccitatissima anche perché significava che stavo andando bene e la cosa più importante era che riuscivo a dare emozioni forti a quel bellissimo ragazzo che chissà per quale intervento divino mi amava quanto io amavo lui.
Mentre continuavo quello che avevo iniziato con sempre più audacia, mi accorsi che anche Edward stringeva forte il lenzuolo come prima avevo fatto io e ciò mi fece sorridere compiaciuta… Ma la cosa più bella fu quando, nel momento in cui mi spostò per arrivare al culmine del piacere, vidi il suo volto contratto in una smorfia di puro piacere: era bellissimo così!
-Sììììì… Bella…- lo sentii dire, fremendo e sussultando per poi stringermi forte a sé in un abbraccio che conteneva tutto il suo amore. Mi tenne stretta per qualche minuto poi ricominciò a baciarmi molto dolcemente.
-Mmm Bella… ti amo così tanto…- mormorò con ancora un po’ di affanno nella voce. Un sorriso compiaciuto comparve sul mio viso e le parole di Jasper e Jacob risuonarono nella mia mente: era vero non avevo niente di cui preoccuparmi… era stato tutto molto bello e naturale.
-Ti amo tanto anch’io Edward…- e le nostre lingue continuarono a giocare ancora un po’, finché fece appoggiare il mio viso sul suo petto, avvolgendomi nelle sue braccia calde, e ci coprì entrambi con il lenzuolo. Ci crogiolammo ancora un po’ nel tepore del letto. Finché non sentimmo bussare.
-Bella… sono Rose… siete svegli?- sentii chiedere al di là della porta.
-Sì Rose… avevi bisogno?- urlai per farmi sentire.
-Stiamo preparando la pasta, volevamo sapere se mangiate anche voi?- domandò. Guardai Edward che mi fece cenno di sì.
-Edward sì, io no. Il tempo di prepararci e scendiamo- le risposi. Ero ancora sazia dalla colazione.
-Ok ma non perdetevi a fare i porcellini!- si intromise la voce di Emmett. -Ahi! Ma amore che ho detto di male?- sentimmo Emmett lamentarsi. Scoppiammo a ridere… probabilmente aveva preso uno dei famosi scappellotti di Rosalie.
-Ok ci vediamo di sotto e non preoccupatevi… fate con calma- ci rassicurò Rose.
-Perché non mangi la pasta?- mi chiese Edward preoccupato. Lo guardai stranita.
-Forse non ti ricordi più quelle due mega brioches con praticamente un chilo di nutella come ripieno che mi hai preparato e che ho trangugiato? Non vorrai mica che diventi una botte?- lo canzonai. Mi sorrise.
-Non me ne fregherebbe niente. Saresti bellissima comunque per me- mi sussurrò roco e, abbracciandomi, sentii che era di nuovo eccitato. Ma com’era possibile? Avevamo appena finito! Mio Dio, come poteva essere già pronto di nuovo? Lo fissai probabilmente con un’espressione sorpresa e lui accorgendosene si imbarazzò leggermente.
-Non mi guardare così… è solo colpa tua se gli fai questo effetto!- e indicò il punto del lenzuolo che ora chissà perché era sollevato. Gli sorrisi sorniona. Era troppo bello essere consapevole di avere questo potere su di lui!
Controvoglia mi alzai… mi sentivo un po’ imbarazzata perché sapevo di essere completamente nuda ma lo sguardo pieno di desiderio di Edward mi fece subito passare la vergogna: lui mi desiderava e mi faceva sentire bellissima!
-Vado a farmi la doccia e tu…- e lo indicai con fare da maestrina che lo fece sorridere -…resta qui, altrimenti finisce che scendiamo tra due ore!- finii maliziosa. Sporse il labbro inferiore fingendosi triste.
-Devo proprio? Sai…- e indicò di nuovo sotto -…lui potrebbe non essere d’accordo!- asserì e mi sorrise, inarcando un sopracciglio diventando ancora più sexy. Sospirai… com’era difficile dirgli di no, ma non mi sembrava educato far aspettare gli altri… per non parlare poi delle battutine che avrei dovuto subire da Emmett.
-Be’ dì al tuo amichetto di darsi una calmata!- risposi sorridendogli anch’io, cercando di essere più indifferente possibile, anche se la voglia più autentica era quella di catapultarmi sotto le lenzuola con lui.
-Sì certo… fosse facile… ma ti sei guardata? Sei una tentazione peccaminosa! E poi ti avevo avvertito che hai un fidanzato maniaco…- non lo lasciai finire che mi ero già infilata in bagno, facendogli ‘ciao ciao’ con la manina e arrossendo per il complimento che mi aveva appena fatto. Dio quanto lo amavo!



ANTEPRIMA CAPITOLO 39

Riscuotendomi dalle mie riflessioni, decisi di essere operativa e andai alla ricerca del mio fratellone preferito. Ma subito mi resi conto che Jasper non era in casa e mi recai in garage, accorgendomi che non c’era neanche la sua auto.
Perfetto! Dove poteva essere andato? Possibile che fosse tornato a casa, senza aspettarci e senza preoccuparsi per noi, per me? Era così arrabbiato da volermi evitare?
Eppure Edward mi aveva riferito che era dispiaciuto per la nostra lite, addirittura disperato per la paura che di avermi deluso! Era così che pensava di risolvere la nostra delicata situazione: scappando? No, non poteva essere… Jasper non si comportava come un codardo! Mi rifiutavo di crederlo!
Con un sussulto mi abbandonai ai ricordi, che, come una corrente, rifluirono numerosi nella mia mente.


Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!

the dark side of the moon di barbara_f
Solo per un week-end di Isabella v (Sara)
Rock my life  di Isabella v (Sara)
Testa o Cuore? di Isabella v (Sara)
Io, a Beverly Hills di artemide88
My Pretty Woman
di pensiera
Lightning in my life
di elisa1975
NASTY GAME
di elisa1975
Red Dazzling Passion
di Miss Simy Pattinson
A volte può succedere... di 3PolverediStelle

UNA SERA, PER CASO ... di endif
The Butterfly Effect di Lua93
Il precettore di porporina
Bastardo in trappola di vampirettafolle

Un'altra opportunità  di eli777


Abbiamo notato che a molte di voi piacciono Alice e Jasper. Bene! Una nostra lettrice li considera la coppia preferita in assoluto e proprio per questo ha scritto delle shot sulla saga dal loro punto di vista. Se anche voi state iniziando ad affezionarvi sempre più a questi due personaggi, vi consigliamo di leggerle, per capire ancora meglio il loro punto di vista.

The center of my existence
di MaRtA HaLe
I trust you, Mrs Hale-Whitlock. di MaRtA HaLe 
I belong to you di MaRtA HaLe
My baby, my treasure di MaRtA HaLe 

   
 
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