Be the change.

di Strange__
(/viewuser.php?uid=210889)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Buon umore. ***
Capitolo 2: *** Bad girls are alone. ***
Capitolo 3: *** Programma rivoluzione. ***
Capitolo 4: *** Programma rivoluzione: capelli. ***
Capitolo 5: *** All I want for christmas is you. ***
Capitolo 6: *** Programma rivoluzione: Palestra. ***
Capitolo 7: *** I hate the way he look at me. ***
Capitolo 8: *** Programma rivoluzione: vestiti. ***
Capitolo 9: *** I could be your future. ***
Capitolo 10: *** Programma rivoluzione: accessori. ***
Capitolo 11: *** It's okay not to be okay. ***
Capitolo 12: *** Programma rivoluzione: particolari. ***
Capitolo 13: *** Blonde bitch. ***
Capitolo 14: *** Zayn Malik who? ***
Capitolo 15: *** Programma rivoluzione: modi di fare. ***
Capitolo 16: *** We're more than this. ***
Capitolo 17: *** Programma rivoluzione: ragazze. ***
Capitolo 18: *** I wanna be drunk when I wake up. ***
Capitolo 19: *** Programma rivoluzione: terminato. ***
Capitolo 20: *** Be the change. ***
Capitolo 21: *** Cold coffee. ***
Capitolo 22: *** Like virgin. ***
Capitolo 23: *** She wanna stay with me. ***
Capitolo 24: *** Good time. ***
Capitolo 25: *** Ordinary people. ***
Capitolo 26: *** It isn't always a good time. ***
Capitolo 27: *** Fags. ***
Capitolo 28: *** End. ***
Capitolo 29: *** The truth. ***
Capitolo 30: *** Long night. ***
Capitolo 31: *** Over again. ***
Capitolo 32: *** The new normal. ***



Capitolo 1
*** Buon umore. ***


Image and video hosting by TinyPic


Capitolo 1.
"Buon umore".
 
Da quello che ricordo era una fredda giornata, di una fredda settimana, di un freddo mese, di un freddo anno.
Harry si svegliò stranamente di buon umore.
Povero Harry, per lui era così difficile andare a scuola.
Un ragazzo con gli occhialoni, alto, accenno di balbuzia, un miglior amico gay, uno sfigato e un ragazzo che pensava di essere il Jonh Travolta della Elizabeth comprensive school.
Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik e Liam Payne si chiamavano quei quattro ragazzi ma conosciamoli meglio:
 
Harry Styles: Nato ad Holmes Chapel il primo febbraio 1994, una sorella, sfigato.
Capelli ricci castani per il quale gli vengono affibbiati diversi nominativi tra cui 'Riccio', 'ricciolo', 'nido d'uccelli' e 'bradipo morto'.
Occhi verdi, meravigliosamente verdi coperti da orrendi occhiali grandi più della sua faccia.
Accenno di balbuzia acquisito a causa della sua forte timidezza.
Corporatura normale con altezza eccessiva.
Polo, jeans slargati e converse.
Voti eccelsi, comportamento impeccabile, andava così bene a scuola che gli avevano fatto saltare un anno.
Ragazze 0.
 
Louis Tomlinson:Nato a Doncaster il 24 dicembre 1991, quattro sorelle, gay.
Capelli lisci castani sempre spettinati, sembrava che a Louis piacesse andare con la decappottabile visto come li portava.
Splendidi occhi azzurri che venivano messi in risalto da un sorriso smagliante.
Bella corporatura con altezza giusta.
T-shirt, pantaloni con risvolto e toms.
Voti che arrivavano a stento alla sufficienza, bocciato due volte.
Se capite cosa intendo, ragazze 0.
 
Zayn Malik:Nato a Bradford il 12 gennaio 1993, tre sorelle, sfigato.
Capelli neri portati in un improbabile taglio.
Occhi color merda.
Occhiali grandi e brutti quanto quelli di Harry, apparecchio che lo faceva sputacchiare qua e la in continuazione.
Corporatura buona con un altezza piuttosto giusta.
Camicie con gilet, pantaloni a vita alta e mocassini.
Vi prego chiamate Enzo e Carla.
"Zayn ma come ti vesti?!"
Voti buoni, ovviamente.
Ragazze 0.
 
Liam Payne: Nato a Wolerhampton il 29 agosto 1993, due sorelle, John Travolto mancato.
Capelli lisci color merda che lui definiva 'biondo cenere come il cielo la mattina' e ovviamente la domanda viene spontanea.
Ma che cazzo dice?!
Occhi dello stesso colore dei capelli. Merda.
A lui piaceva definirli 'magnetici e profondi, occhi di un vero conquistatore.'
A mbhe allò sci.
Voglia sul collo, 'bacio della dea Venere' diceva.
Insomma convinto.
Corporatura normale con altezza normale.
T-shirt, pantaloni e scarpe normali.
Voti normali, vita normale.
Ragazze 0.
Aspettativa:' il bigliettino prego'
 
 
Harry mise i suoi occhiali e uscii di casa dove la macchina di Louis lo attendeva già.
"Styles sbrigati che poi i capelli si appassiscono e non potrò fare la mia entrata fa-vo-lo-sa." Disse Louis con la sua vocetta squillante.
"Tomlinson oggi sono di buon umore, non guastarmelo." Disse Harry chiudendo lo sportello e dando il via a Louis che mise in moto l'auto.
"Sentito ragazzi? Edward è di buon umore." Disse Louis attirando l'attenzione di Liam e Zayn su di se.
"Come mai Harry?" Disse Zayn sputacchiando qua e là.
"Non lo so, mi ci sono svegliato." Disse Harry con un sorriso.
"E se per coronare questo buon umore andassimo al centro commerciale oggi pomeriggio?" Disse Liam esaltato.
I ragazzi sbuffarono.
Liam=centro commerciale=ragazze=figure di merda=imbarazzo.
Liam aveva la bella tendenza -che poi così bella non era- di mettere i suoi amici in imbarazzo e fargli fare figure di merda su figure di merda come se loro avessero bisogno di qualcuno che ci mettesse il carico.
Mentre Louis, oh Louis invece era come se camminasse sempre su petali di rose.
Con la sua camminata così leggiadra, il suo sculettare, il sistemarsi i capelli in un modo così aggraziato lo rendevano decisamente ammirabile.
Certo non era il prototipo di ragazzo mascolino ma decisamente ammirabile.
"Liam, no." Disse Harry.
"Ma... Uffa." Protestò Liam.
"Ragazzi la corsa è finita, siete pregati di scendere." Disse Louis con un sorriso.
I ragazzi scesero dalla macchina pronti -che proprio pronti non erano- per un nuovo giorno di scuola.
                                            *********
Zayn si trovava in mensa in una posizione piuttosto difficile, da una parte le cheerleader e da una parte i giocatori di football.
Zayn cercò di passare inosservato ma qualcuno lo chiamò.
"Malikino pane e vino ti è caduto il quaderno." Disse una ragazza anzi la ragazza.
"G-grazie." Rispose Zayn intimorito.
"Conviene che fai veloce se non vuoi farti beccare Mr. Sputacchio." Disse per poi liquidarsi con un occhiolino.
Zayn prese al volo il consiglio e si fiondò di corsa verso il suo tavolo dove lo attendevano i suoi tre amici.
"Ce l'hai fatta Zayn." Disse Liam con uno sbuffo.
"Sì scusate ma dovevo passare tra le cheerleader e i giocatori di football e in più mi era caduto il quaderno.
E indovinate chi me l'ha riportato?"
"Chi?"
"La Walker."
La forchetta di Harry cadde, la faccia di Louis prese la forma di una 'o' e Liam sputò l'acqua.
"E che ti ha fa-fatto?" Disse Liam.
"Mi ha chiamato solo Mr. Sputacchio e nient'altro." Disse Zayn con un sorriso.
"Le cheerleader e i giocatori di football non ti hanno neanche visto, la Walker ti ha chiamato solo Mr. Sputacchio e non ti ha fatto nient'altro.
L'avevo detto io che sarebbe stata una bella giornata." Concluse Harry con un sorriso.








 

ASDFGHJKL BUON NATALE!

Eccomi con una nuova fan fiction.
#Yuppi.
Vabbè se non si capisce è incentrata su Harry, #CapitanOvvio.
Allora ero partita con il presupposto di pubblicarla dopo le vacanze ma è Natale (A proposito auguri a tutte, vi voglio bene. <3) e volevo fare un regalo alla mia meravigliosa migliore amica Elena.
(CHE PER NATALE MI HA REGALATO UNA FAN FICTION NANGIE, CIOE' SHIPPATELA).
Shippate anche me perché intaso Efp con le mie fan fiction di merda :'))
Bhe buon natale ragazzuole,
Angie xx

Altra ff: Isn't she lovely (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1156881&i=1)

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Bad girls are alone. ***


Image and video hosting by TinyPic
 





 Capitolo 2.
"Bad girls are alone."

 
Ecco la prima noiosa ora, di un noioso mercoledì, di una noiosa lezione di letteratura.
Tutti i ragazzi si stavano chiedendo come mai la professoressa che di solito era più puntuale di un orologio svizzero non fosse ancora arrivata, facendosi enormi film mentali che vennero messi a tacere dall'arrivo della professoressa stessa.
"Buongiorno ragazzi,  tutti seduti.
Da oggi con noi ci sarà un nuovo alunno." E indicò il ragazzo biondo che era entrato con lei. "Forza ragazzo presentati" disse scocciata la professoressa poggiando il suo abnorme culo sulla sedia striminzita.
"Io mi chiamo Niall Horan, sono nato a Mullingar in Irlanda il 13 settembre 1993, ho un fratello e trovo che questa presentazione sia terribilmente stupida." Disse Niall suscitando delle risatine dalla classe.
Come ragazzo era decisamente bello, per questo molte ragazze lo guardavano già con aria sognante ma lei, lei no.
Lei.
Harry non si capacitava di come una ragazza così piccolina e bella potesse essere così sola.
Certo, nessuno osava avvicinarcisi per via del suo carattere brusco ma Harry continuava a trovarla estremamente carina.
"Bene Horan, mettiti vicino a Styles." Disse la professoressa risvegliandolo dai suoi pensieri "E Styles sarebbe...?" Chiese Niall confuso.
In tutta risposta Harry alzò il braccio.
Niall andò verso di lui con il sorriso stampato in viso, sorriso che aveva da quando era entrato in classe e che non aveva lasciato mai il suo viso.
Harry gli sorrise e la professoressa cominciò la lezione.
Harry era solito stare attento in classe ma quel giorno proprio non ne aveva voglia.
Decise di aggiungere due nuove persone al suo schedario immaginario:
Niall Horan: Nato a Mullingar il 13 settembre 1993, un fratello, irrimediabilmente bello.
Capelli biondi palesemente tinti portati sparati qua e là.
Occhi azzurri belli altrettanto quelli di Louis ma i suoi erano più profondi, ricordavano più il mare, invece quelli di Louis erano più freddi, ricordavano il ghiaccio.
Apparecchio, trasparente, decisamente migliore di quello fatto tutto di ferraglia di Zayn che gli impediva di parlare come un cristiano.
Bella corporatura, altezza giusta.
T-shirt, pantaloni a cavallo basso, supra.
Voti ancora sconosciuti.
Ragazze, all'apparenza, abbastanza.
Harry dopo tutto quel tempo era diventato un eccellente osservatore, doveva riconoscerselo.
Angie Walker: Nata probabilmente a Doncaster, in un giorno sconosciuto probabilmente nel 1993, forse figlia unica, cattiva ragazza (sola).
Certo Harry non sapeva un granché di lei.
Capelli color cioccolato, era palese che fossero tinti quasi quanto quelli di Niall, lunghi, decisamente lunghi e ricci o lisci, forse mossi, Harry proprio non lo capiva ogni giorno erano diversi. Sapeva che erano tanti, davvero tanti.
Occhi dello stesso colore di Zayn, anche se più profondi, a Harry era sempre sembrata una ragazza così misteriosa, una ragazza che celava tanti segreti dietro quegli occhi.
Erano dello stesso colore di quelli di Zayn sì, ma Harry non si sentiva dargli l'aggettivo di 'occhi color merda'.
Occhiali, probabilmente da riposo in quanto li portava raramente e solo in classe.
Corporatura normale, bassina, seno né troppo grande né troppo piccolo, semplicemente giusto.
T-shirt, felpe aperte, maglioni, pantaloni neri e Jeans, anfibi, Mr. Martens e converse.
Voti normali.
Ragazzi... 0. Anche se Harry continuava a non capacitarsene, forse aveva una relazione segreta o una solo pomeridiana o serale anche se era tanto surreale quanto assurda.
Harry già da un po' si era messo l'anima in pace.
Quella ragazza era sola quanto lo sembrava.
                                  ********
Era finita la lezione ormai e Harry se ne stava andando quando una voce lo chiamò.
"Ehm Styles, ti chiami Styles vero?" Chiese il ragazzo biondo.
"Sì cioè i-io m-mi chia-chiamo Harry, Harry St-Styles." Disse Harry balbettando come suo solito.
"Io non conosco nessuno qui... Potrei stare con te?" Chiese il ragazzo con lo sguardo speranzoso.
"C-Certo, se vuoi ti pre-presento i miei amici... Anche se ti avverto che noi non si-siamo esattamente quelli po-po-popolari della scuola." Disse Harry sperando comunque che Niall l'avrebbe accettato così com'era.
"Non mi interessa, mi sei simpatico, così, a pelle." Disse Niall affiancandolo.
"A mensa puoi sederti con noi, ci fa-farebbe piacere."
"Volentieri, a dopo Harry." Disse Niall sorridendo.
"A dopo Niall."
                                *******
"Ragazzi vi dico che è simpatico, é arrivato oggi e non conosce nessuno, che avete da perdere? Poi su insomma... Non fate gli esagerati." Disse Harry ai suoi amici.
Erano a mensa e aveva già detto ai suoi amici di Niall e della sua richiesta.
Beh... I ragazzi non erano così aperti a nuove conoscenze... A parte Liam che vabbe ci provava anche con i sassolini per strada.
Niall proprio in quel momento arrivò in mensa con uno sguardo che andava qua e la, probabilmente stava cercando Harry, che infatti alzò il braccio per farsi vedere notando lo sguardo del nuovo amico.
Niall lo raggiunse in un battibaleno e si mise proprio accanto ad Harry.
"Ragazzi, lui è Niall, il ragazzo di cui vi parlavo." Disse Harry con un sorriso.
Louis salutò svogliato, Zayn mantenne lo sguardo basso e Liam agitò la mano in segno di saluto.
"Scusali a volte sono dei maleducati." Disse Harry alzando gli occhi al cielo.
"E aggiungerei anche dei bambini" continuò in un sospiro.
"Certo Harry, noi siamo dei bambini ma come fai a sapere che lui un giorno non ci si rivolterà contro? Eh come fai?! Sono stanco Harry e sappi che se ricadrai in depressione perché 'sto qui ti farà quello che ti hanno già fatto in passato, io non ci sarò." Sbottò Louis.
"Louis..." Lo ammonì Liam.
"È tutto okay Lì. Louis sono stanco di sentirmi solo e adesso mi sento abbastanza forte per fare nuove amicizie... Ti prego... Dimmi che non mi lascerai." Disse Harry guardandolo negli occhi.
"Boo Bear non abbandona nessuno, tantomeno il suo migliore amico." Disse Louis agitando la testa.
"Grazie Boo." Disse Harry sorridendo.
"Allora Niall, come va la vita?" Chiese Liam con un sorriso.
Niall stava per rispondere ma una ragazza bionda che gli fece l'occhiolino gli passò di fianco.
"Spiegami come fai.
A noi non ci guardano neanche!" Esclamò Harry.
"Eccoci noi siamo il secchione -e si indicò-, lo sfigato -e indicò Zayn-, il gay -e indicò Louis- e il montato -e infine indicò Liam-.
Le ragazze non ci notano."
Niall li guardò:
Harry: occhiali, capelli osceni, viso cupo.
Zayn: occhiali, apparecchio barra carro armato, taglio improponibile.
Louis: Bello quanto gay.
Liam: brufoli e capelli piuttosto lunghetti tipo alla Justin Bieber lisci, attaccati alla faccia.
Certo non erano proprio dei play-boy ma a Niall piacevano.
"Oggi pomeriggio vi porto al centro commerciale così vi insegno qualcosa." Disse Niall con un sorriso.
Quel pomeriggio successe qualcosa, se sia stata bella o brutta ancora non si sa.
 






ASDFGHJKL BUON ANNO!

 

 

 Buon 2013 ragazzuole :') vvb hihihi xoxo.
Vabbe non mi si crea *me pigra* di scrivere niente quindi vi lascio qui.

Ah volevo dirvi solo che aggiornerò ogni martedì :)
Vi amo,
Angie. xx

Altra ff: (Isn't she lovely)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1156881&i=1

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Programma rivoluzione. ***


Image and video hosting by TinyPic




 Capitolo 3.
"Programma rivoluzione."

Ed eccolo lì, in una macchina in direzione del centro commerciale con i suoi quattro amici.
Niall si era messo in mente di renderli quattro latin lover.
Cioè tre e mezzo, Louis non faceva testo.
"Siamo arrivati." Annuncia Louis con un sorriso.
Scesi dalla macchina entrarono nel centro commerciale e Niall attaccò a parlare.
"Allora ragazzi,la prima cosa da fare è trovare una preda, osservarla, avvicinarsi, sorriderle e poi chiacchierarci, è relativamente semplice."
"Sei sei alto biondo e con gli occhi azzurri." Aggiunge Zayn.
"Forza Harry, vieni con me, il primo sarai tu.
Ragazzi voi fatevi un giro ci vediamo dopo." Disse Niall ignorando Zayn e prendendo Harry.
Stavano camminando cercando una possibile 'preda' quando Niall si bloccò di colpo.
"Eccola lì, la prima sarà lei." Sussurrò Niall a Harry.
Era di spalle, portava dei Jeans con una felpa nera aperta, ai piedi delle converse bianche, i lunghi capelli scuri erano raccolti in un tuppo estremamente disordinato e su una spalla portava una tracolla nera.
"Ma è girata! Come faccio?!" Disse Harry "aspetti che si gira, semplice." Disse Niall "No senti Niall io apprezzo lo sforzo ma non sono cose per me, grazie e arrivederci."
"E va bene, ti faccio vedere io, aspetta qui." Niall lasciò Harry lì per andare verso quella ragazza che stava guardando una vetrina e ci si mise di fianco, con le mani dietro alla schiena.
"Bella vetrina, vero?" Disse Niall "Certo, stupenda." Disse la ragazza ridacchiando girandosi verso Niall che incastrò i suoi occhi azzurri dentro quelli marroni di lei.
Niall la trovò subito una ragazza carina.
Capelli scuri, occhi marroni contornati da un filo abbondante di matita nera, naso leggermente a patata, labbra ben delineate e piuttosto carnose, pelle chiara, bianca come il latte.
Ma la cosa che colpì Niall furono gli occhi.
Più chiari dentro contornati da una linea più scura.
Profondi.
Harry rimase lì, a guardare Niall che guardava questa ragazza di cui Harry ancora non riusciva a scorgere il viso.
"Piacere Niall, gli amici mi chiamano Nialler." Disse Niall tendendo la mano verso la ragazza "Piacere Angie, ti chiamerò Niall perché Nialler non mi piace." Disse Angie stringendola.
"Posso invitarti a prendere un caffè? Sono qui con un mio amico." Disse Niall "lo accetto solo perché ho l'esigenza di un caffè per non morire agonizzante qui, non ti illudere."Rispose lei "Bene, vuole seguirmi?" Disse Niall con un sorriso.
E Angie di rimando rispose con un altro sorriso che però sembrò più una smorfia in quanto lei non era abituata a sorridere.
Niall andò verso Harry con Angie che lo seguiva.
Harry era di spalle, aveva distolto gli occhi dalla scena e stava guardando una vetrina.
"Styles, vieni, forza, ci prendiamo un caffè." Disse Niall facendogli l'occhiolino alludendo alla ragazza dietro alle sue spalle.
"Styles? Oh ciao nido d'uccelli, sputacchio man, Sassy queen e brufolo bill dove li hai lasciati?" Disse Angie spuntando dalle spalle di Niall.
Harry alzò gli occhi al cielo.
"Sono qui in giro, Angie." Disse Harry abbassando lo sguardo.
"Vi conoscete?" Chiese Niall stupito.
"Certo io e Harry andiamo in classe insieme." Disse Angie con un ghigno in volto.
"Ma anche io vado in classe con Harry!" Disse Niall sorpreso.
"Aaah ecco dove ti avevo visto, sei quello nuovo, l'Irlandese."
"In tutto il mio splendore." Disse Niall improvvisando un inchino.
"E fammi capire Niall, cosa ci fai con lui?" Chiese Angie con una punta di scetticismo nella voce.
Harry non capiva.
Niall era arrivato da mezza giornata e già lo chiamava per nome, senza usare altri soprannomi -per lo più squallidi- o il cognome.
Mentre lui ci andava in classe da 4 anni e veniva ancora chiamato per cognome.
"Beh voglio insegnare qualche trucchetto di adescaggio a Harry e i suoi amici." Disse Niall con estrema naturalezza, anche troppa.
Angie rispose con una fragorosa risata che durò circa trentordici minuti.
"Ah ma eri serio." Disse.
"Sì?" Che più che un affermazione suonava come una domanda.
"Niall potrai insegnarli tutto quello che vuoi ma finchè non cambieranno almeno un po' di aspetto non andranno da nessuna parte, soprattutto sputacchio man.
Ma l'avete visto?
Anche se tu bradipo morto non sei tanto meglio." Disse Angie.
Harry era abituato alle sue prese in giro eppure non riusciva ad avercela con lei.
Si sentiva in dovere di scoprire i segreti che nascondevano i suoi occhi.
"Beh allora aiutami tu, io li addestro e tu li trasformi.
Chiamiamolo 'programma rivoluzione'.
Ci stai?" Chiese Niall già tutto eccitato porgendole la mano.
"Frena folletto, a me cosa me ne viene di tutto questo?" Ed ecco che tornava la solita Angie con i suoi improbabili soprannome.
"Potremmo stare più insieme." Disse Niall grattandosi la testa.
Harry si aspettava che scoppiasse a ridere o/e gli tirasse un ceffone ma invece strinse la sua mano.
"Non illuderti folletto, lo faccio solo per togliermi questi quattro obbrobri dagli occhi."
"Beh allora andiamo dagli altri a chiedere se ci stanno." Disse Niall.
"Saranno di sicuro da Htv." Convenne Harry.
Andarono da Htv e li trovarono infatti lì.
"Ei ragazzi com'è andata?" Disse Louis notandoli e solo poi notò la ragazza "e lei cosa ci fa qui?!"
"Frena gli istinti Sassy queen, voglio solo aiutarvi." Disse Angie.
"A fare cosa?! Noi non abbiamo bisogno di te, vipera." Sputò  Louis.
Louis in Angie vedeva il diavolo in terra, non poteva farci niente.
"Beh io vi addestro ad adescare le ragazze e lei vi trasforma esteticamente.
L'abbiamo -"l'hai" puntualizzò Angie-, l'ho chiamato 'programma rivoluzione'."
"Io ci sto, ho bisogno di rivoluzionare la mia vita." Disse Liam.
"Io anche, sono stanco di essere trattato come uno sfigato." Disse Zayn.
"Io ci sto." Fece eco Harry.
"Io che ci sto a fare? A me le ragazze non piacciono." Disse Louis schietto con la sua voce squillante.
"Beh io in questo non posso aiutarti." Disse Niall grattandosi la testa.
"Io invece posso." Disse Angie "O almeno ci proverò."
"Perché dovresti? Insomma perché lo fai?" Chiese Louis.
"Devo togliermi un po' di pesi dalla coscienza e poi voglio togliermi quattro obbrobri da davanti alla faccia."
"Bene, ci sto.
A patto che una sera ti fai rivoluzionare anche tu macho man." Disse Louis rivolto ad Angie.
"Va bene, Sassy queen." Stringendo la mano che gli era stata posta.







 


ASDFGHJKL ueilà 'uaglioncelle.
Come è andata la settimana?
Io sono malata :') bu-uh per Angie.
Mi stupisco di me e della mia puntualità, wa.
Anyway, questo capitolo non è niente di speciale come non è niente di speciale questa fan fiction ma vabbè, cosa vi volete aspettare da una come me? :')
Ed è per questo che mi farebbe piacere ricevere una vostra recensione per sapere almeno di cosa ne pensate, se vale la pena continuare oppure no.
Ringrazio di cuore tutti quello che lo faranno.
Vi amo,
Angie xx.
Ps. scusate per eventuali errori, sono solo stupida.

FF su Niall/Zayn: (Isn't she lovely)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1156881&i=1
Os di capodanno: (You can leave the past in the past) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1501869&i=1

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Programma rivoluzione: capelli. ***


Image and video hosting by TinyPic
 





 Capitolo 4.
"Programma rivoluzione: capelli."



 

I ragazzi stavano già fantasticando sulla loro futura vita mondana alla Elizabeth comprensive school.
Harry invece era ancora un po' titubante, si sentiva troppo piccolo e fragile per tutta questa faccenda e la vicinanza di Angie non faceva che aumentare la sua insicurezza.
Invece Angie vedeva in tutta questa situazione un modo per cambiare la sua insulsa vita e togliere un po' di scheletri dall'armadio.
Anche se stare così a contatto con altri esseri umani la metteva in una seria difficoltà.
La sua precedente psicologa l'aveva definita " indisponente alle relazioni sociali" che in altre parole sarebbe semplicemente asociale.
Certo lei non faceva niente per cambiare questo aspetto del carattere, sapeva essere cattiva come poche persone e aggressiva e violenta come altrettante poche.
Ma che ci poteva fare se erano poche -o inesistenti- le persone che non le facevano venire il voltastomaco stando a contatto con lei per più di 10 minuti?
Se poi le persone in questione erano Louis Tomlinson e/o Harry Styles la situazione peggiorava a dismisura.
Quando era in presenza di quei ragazzi i suoi attacchi di panico peggioravano e questo la faceva innervosire perché si rendeva conto che allora non gli erano tanto indifferenti e non li trovava abbastanza insulsi da non provare niente.
"Angie, mi ascolti?" La voce di Niall la fece ritornare alla realtà e si rese conto di essere rimasta immobile per una manciata di minuti.
Erano nella mensa e Niall le stava chiedendo -o almeno ci provava- se nel pomeriggio c'era per cominciare il loro "progetto".
"Dimmi Niall, scusami." Disse lei scuotendo la testa.
"Oggi pomeriggio ci sei? Vorrei cominciare il progetto rivoluzione." Disse Niall con gli occhi che già gli brillavano.
"Sì, ci sono. E folletto, sbolliti, cambieremo quattro sfigati non andremo dalla regina."
"Shhh non smontarmi." Disse Niall con un mezzo sorriso.


                                                 ********

"Ciao Angie sono Niall, oggi pomeriggio ci vediamo a casa di Harry alle 17.
Programma rivoluzione: iniziato."

Ed ecco gli intelligentissimi messaggi di Niall Horan.
Angie doveva ancora sbollire il fatto che Niall avesse il suo numero ma quando si accorse che aveva poco tempo per prepararsi le sfuggì completamente di mente.
Angie era davvero una tipa particolare, un po' svampita e bizzarra ma rimaneva comunque una persona semplice, questo ovviamente  era relativo.
Psicologicamente era talmente devastata che semplice non era proprio l'aggettivo più adatto ma tutto sommato era una persona semplice.
Stava -relativamente- bene con poche cose e le piacevano le cose semplici.
Una cioccolata calda in una giornata piovosa con un buon libro a portata di mano, una lettura piacevole con il ticchettio della pioggia in sottofondo che lei trovava estremamente rilassante.
Un maglione caldo in una giornata fredda.
Degli anfibi nuovi lasciando quelli vecchi e maciullati nella spazzatura.
Il vecchio negozio di musica nella periferia di Doncaster, con il signor O'Donnel che stravedeva per quella ragazza così stravagante.
La tinta per capelli di un colore bizzarro.
Le borse a tracolla particolari.
La sua preferita era quella nera di stoffa dei metallica, ormai distrutta. Portava tanti ricordi quella borsa.
Gli orecchini per i suoi 11 buchi alle orecchie.
Anche l'Inghilterra stessa la faceva stare bene, amava quel posto.
Indossò i suoi anfibi, la borsa e uscì di casa dirigendosi verso casa Styles.
Suonò il campanello e un allegro Niall le si presentò davanti.
"Ciao Angie, entra." Disse Niall con un sorriso.
"Ehm ciao Niall." Disse Angie entrando in casa.
Liam, Harry, Louis e Zayn erano in salotto, sul divano e stavano chiacchierando fino a che Angie fece capolino nella stanza.
"Allora per spiegarvi la situazione vi dico che cominciamo questo progetto oggi perché sono cominciate le vacanze natalizie e con voi ci serve tempo tanto tempo, ce ne servirebbe di più ma vabbeh mi accontento.
Vi avverto che non uscirete di casa senza me o Niall, non vorremmo che qualcuno della scuola veda il lavoro mentre non è ancora completo, no?
Il nostro obiettivo è farvi trovare una ragazza per la grande festa di Jeremy il 21 gennaio.
Ah e non illudetevi che la sceglierete voi perché non è così.
La sceglierà Niall sotto consiglio della sottoscritta ovviamente, io so cosa combina ogni singola ragazza della scuola.
Il progetto è diviso in due parti, la mia e quella di Niall.
Appena finirò la mia parte, comincerete con Niall.
La mia parte è suddivisa in tante piccole giornate.
Ah non pensate di partire per le vacanze perché non accadrà, di giorni liberi vi lasciamo vigilia, natale, santo stefano, capodanno ed epifania.
Bene, oggi cominciamo con la prima parte: capelli." Disse Angie facendo la sua entrata in salotto.
"Cosa ci fate ancora lì? In piedi!" I ragazzi si alzarono in batter d'occhio allibiti.
"Ciao anche a te Walker." Disse Louis stizzito e Angie in rrisposta gli fece un occhiolino.
Uscirono di casa e in un frangente minimo di tempo si ritrovarono nel salone del parrucchiere dell'amico di Angie, pronti a cominciare quell'improbabile progetto.
"Liam, siediti." Liam con un po' di timore si sedette davanti ad Angie.
"Allora Bieber, per te pensavo ad un ciuffo alto ma non troppo, scompigliato, molto naturale.
Jassmin sai già,  puoi cominciare." Disse Angie con un occhiolino.
"Sassy queen vieni qui, forza." Disse Angie con un mezzo sorriso.
Louis si sedette di fronte alla ragazza che lo scrutava attentamente.
"Allora, i tuoi capelli mi piacciono ma vorrei sapere dov'è finita la tua fronte Tomlinson quindi opterei per capelli ancora più spettinati e più corti, voglio un effetto molto molto naturale.
È tutto tuo Cassy." E lasciò anche Louis.
"Sputacchio man vieni qui, non ti mordo." Disse Angie ridacchiando.
Zayn si sedette e Angie cominciò a parlare.
"Allora il tuo taglio è orrendo, fa schifo, non si può guardare ma non sono qui per insultarti.
Allora li voglio abbastanza corti ai lati con un ciuffo bello alto ma all'inizio per vedere come va non lo voglio esagerato.
Il ciuffo di mr. Sputacchio deve essere tutto tranne che naturale, lo voglio bello tirato, abbondateci con la lacca e il gel.
Candy, hai campo libero." Disse Angie.
"Angie, allora qui è tutto occupato per l'ultimo amico qui, devi andare nell'altra salettina." Disse un ragazzo particolarmente carino.
"Ei Dan, ciao.
Okay, Niall, vieni.. Niall?" Esclamò Angie stupita di non trovarlo.
"Dici l'amico biondo? È lì si sta facendo la tinta." Disse Dan indicando Niall.
Angie lo raggiunse "Bravo Horan, complimenti.
Ah, un consiglio, sotto falli un po' più scuri e sopra lascia il ciuffo biondo normale, non ringraziarmi." Disse Angie facendogli un occhiolino.
"Forza seguitemi." Disse Dan ad Angie ed Harry dopo che Angie ebbe lasciato Niall alla sua tinta.
"Oh ci siamo solo noi, che bello." Disse Angie sedendosi su una poltroncina qualunque appena entrò nell'altra sala.
"Allora cosa gli dobbiamo fare a questo povero ragazzo?" Disse Dan cominciando a toccare i capelli di Harry che si era seduto su una poltroncina con davanti uno specchio.
"Lui è il più difficile ma so già cosa fare.
Allora per prima cosa li devi tagliare, voglio che sia un ciuffo simile a quello di Liam attuale, non li voglio troppo corti e voglio tenere i suoi ricci.
Riccioli d'oro tu che dici?"
"Mi fido di te." Disse Harry colorando le guance di rosso.
"Bene, puoi partire Dan.
Li voglio belli naturali e per quanto possibile sia per i capelli ricci li voglio ordinati, il ciuffo deve andare tutto da un lato.
Mi sono spiegata bene o devo ridirtelo?" Chiese Angie.
"Nono ho capito." Disse Dan con un sorriso.
"Harry, io vado di là." Disse Angie alzandosi.
"N-no, rimani con me, per favore." Le rispose Harry.
"Io...ehm, okay." Disse Angie incredula.
Perché Harry voleva la sua presenza?
È una domanda che si pone ancora oggi e forse, se la porrà
sempre.











Non è molto ASDFGHJKL.


Sono malata, un'altra volta, FFFUUUUUUUU.
La settimana scorsa avevo il virus, questa
settimana ho la febbre, il mal di gola, la tosse,
il mal di testa e mi fanno male le ossa e non so
quale santo mi sta facendo aggiornare.
Passando al capitolo, bhe fa schifo,
non succede niente, è una merda,
fa pietà ma ultimamente non ho
ispirazione e poi questo l'ho scritto
circa due settimane fa.
Più lo leggo e più fa schifo ma devo
aggiornare quindi vi tocca accontentarvi :c
Già che ci sono vi chiedo aiuto... Mi consigliate un film?
Non so che film vedere AHAHAH.
Grazie a chiunque recensirà, vi ringrazio tanto.
Vi amo,
Angie xx.
Ps. Scusate per gli errori sono solo stupida.



FF su Niall/Zayn: (Isn't she lovely) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1156881&i=1
Os di capodanno: (You can leave the past in the past) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1501869&i=1


 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** All I want for christmas is you. ***


Image and video hosting by TinyPic




 Capitolo 5.
"All I want for christmas is you."

Dopo il salone di bellezza i ragazzi sembravano rinati.
Tolti quegli orrendi capelli erano già tre tacche sopra.
Ora si trovavano in casa Tomlinson perché Louis li aveva invitati a stare un po' con lui per il suo compleanno e anche se un po' riluttante, aveva invitato anche Angie.
"Tieni amico, questo è per te." Disse Zayn passandogli una bustina da dove estrasse un power ranger di creta ancora nella custodia originale.
"Non.ci.credo. Zayn, mi hai regalato la tua statuetta del power ranger rosa, sei grande, grazie amico." Disse Louis avvolgendo l'amico in un abbraccio.
Angie rimase un po' sconvolta da quel regalo ma cominciavano a stargli simpatici e lei tra il timore e la felicità si sentiva bene.
Strano ma vero.
"Ehm Louis questo è per te, io non so i tuoi gusti e ho avuto poco preavviso quindi beh ecco." E si fece avanti porgendo una bustina azzurra a Lou.
Lou ne estrasse una maglietta bianca con la parte superiore a righe orizzontali blu.
"Angie è bellissima, grazie." Disse Louis abbracciandola, lei rimase un po' spiazzata da quel abbracciò che però poi ricambiò.
"Lou c'è anche un biglietto." disse Niall.
"Ah sì, è vero." Disse Lou prendendo il biglietto.
"Auguri sassy queen, buon compleanno.
Tua, macho man." Lesse ad alta voce Louis.
Rilesse il biglietto a mente minimo altre trentordici volte, ne era rimasto sconvolto 'tua, macho man', per lui significava tanto, davvero tanto anche se sapeva che lei l'aveva scritto con estrema leggerezza e per la prima volta quando la guardò negli occhi non vide la ragazza crudele che si mostrava ma una bambina piccola e indifesa.
Per la prima volta non vide degli occhi profondi ma degli occhi vitrei.
Per la prima volta non ebbe disgusto nel guardarla ma amore e compassione.
Perché forse, per la prima volta, si rese conto che quella ragazza non era cattiva ma era solo sola.
Louis la strinse in un caloroso abbraccio e le diede un bacio sulla testa.
"Il regalo è perfetto ma tutto quello che voglio per Natale sei tu. Voglio conoscere la  vera te." Disse Louis facendo scoppiare a piangere Angie.
Da quando era diventata così sentimentale?
Da quando piangeva così facilmente?
Ma soprattutto, da quando piangeva davanti a Louis Tomlinson?
"Angie, ei Angie, cosa è successo?!" Chiese Louis preoccupato.
Gli occhi di Zayn, Liam, Harry e Niall erano puntati sui due, ignari del dolore che la ragazza provava, un dolore lancinante.
"S-scusate io, io devo andare, scusate davvero." Disse Angie raccattando la sua roba per poi avventarsi sulla porta.
"Scusate, io non ce la faccio." Disse per poi uscire di casa.
I ragazzi rimasero lì a fissare la porta chiusa senza sapere cosa fare o come comportarsi.
Harry si alzò e corse verso la porta, nella speranza di riuscire a trovarla e nel caso, capire cosa le girava nella testa anche se probabilmente non lo sapeva neanche lei.
Angie continuava a correre come se correre fosse l'unico modo per lasciarsi alle spalle il dolore.
"Angie, Angie ti prego fermati." Urlò Harry scorgendo la figura minuta di Angie correre per la strada.
"Và via." Urlò lei di rimando.
"Guarda che ti rincorrerò finchè non ti fermi." Urlò ancora Harry "O nell'eventualità finchè non ti prendo." Continuò.
Angie ormai sfinita cominciò a rallentare ma nonostante la stanchezza continuava a correre ed Harry prese l'occasione al volo per aumentare la velocità.
Harry correva veloce, come non lo aveva mai fatto e Angie rallentava sempre di più fino a fermarsi e Harry che ormai correva decisamente troppo veloce la travolse e caddero rovinosamente.
Harry pur di proteggerla la avvolse nelle sue braccia e quando smisero di rotolare a conseguenza della caduta la tenne stretta tra le sue braccia e Angie troppo stanca per continuare a litigare continuava a piangere fra le sue braccia, come se fosse un vecchio amico.
Non si resero conto di essere sporchi e feriti, -dovete sapere che cadere in mezzo alla ghiaia non è molto piacevole- perché si sentivano stranamente completi.
Harry teneva qualcuno tra le braccia e si sentiva per una volta, utile ed Angie si sentiva capita, in silenzio ma si sentiva capita perché si rese conto che con Harry non servivano le parole, non erano necessarie, stava bene con lui nel più completo silenzio ma non se ne accorse quel pomeriggio, certo che no, se ne era accorta molto prima ed era proprio per quello che si teneva a debita distanza dal ragazzo in questione perché con lui si sentiva... Vulnerabile.
Piccola e vulnerabile e lei di certo non poteva permettere a qualcuno di oltrepassare le sue barriere costruite in anni e anni di solitudine.
Ed è per questo  che Angie si alzò.
"Tu dovresti odiarmi!" Gridò "Perché?! Perché dovrei odiarti?!" Gridò di rimando Harry "Perché ti ho picchiato a sangue e a causa mia sei entrata in depressione, dovresti odiarmi!" Continuò ad urlare Angie "Pensi che sia sciocco?! Pensi davvero che io possa aver creduto che tu mi abbia pestato?! Louis può crederci ma io no.
Perché Louis continua a vedere i tuoi occhi profondi, non i tuoi occhi vitrei, perché Louis continua a vedere quello che tu vuoi far vedere non quello che sei." Sbraitò Harry "Oh invece sì che sono stata io, ne ho le piene capacità." Sputò Angie "Oggi, sì, potresti farmi fuori con due cazzotti ma in secondo superiore no." Appuntò Harry.
"Se non avevo le capacità chi pensi abbia pestato quei quattro coglioni che ti hanno picchiato?! Chi è che ti ha portato di peso in infermeria?!" Urlò Angie.
"La stessa che non mi hai mai picchiato.
Tu" Disse Harry.
"Senti, bradipo morto, prova a dire qualcosa a qualcuno e io ti scuoio con le mie mani." Disse Angie puntandogli un dito contro il petto.
"E perché? Così possono continuare a pensare che sei cattiva e crudele? Ormai non se la beve più nessuno, neanche Louis."
"Non sapete niente di me." Disse a denti stretti Angie.
"Perché tu vuoi che sia così! Sono anni che provo a guardarti e a capirti e non ci riesco rimani un mistero per me! Io ti voglio vicina ma sei tu che mi allontani."
Angie rimase in silenzio per poi buttarsi a terra, circondando le gambe con le braccia.
A Angie piacevano i misteri, tanto che ne diventò uno.
Lei non era cattiva, certo che no.
Era instabile.
Ma non era cattiva.
"Dimmi qualcosa di te, ti prego." Chiese implorante Harry sedendosi di fianco a lei.
"Porto sempre i calzini diversi." Disse lei semplicemente.
"Ho una fissa per Harry Potter, il mio primo amore è stato Taylor Lautner, odio essere paragonata alle altre persone perché sono io, non posso essere diversa, sono una macchina rotta che non può essere aggiustata.
Mi piacciono i fiori e il cioccolato bianco.
A 13 anni ho rotto lo specchio della mia camera con un pugno.
Il mio colore preferito è il verde mela.
Mi piace fotografare, fotograferei tutto.
A volte vado al parco e fotografo dei volti che mi colpiscono o che trovo particolarmente belli.
A 12 anni ho tinto i capelli di fucsia.
Sono diventata riccia in quinta elementare, prima ero liscia.
Ho un tatuaggio.
A 11 anni il mio sogno era andare a vivere in America.
Sono nata Brighton, il 12 giugno 1994, sono figlia unica, anzi mettiamola così non ho fratelli.
Non ho fatto la prima elementare perché sapevo già leggere e scrivere e la reputavano inutile.
Ho un quoziente intellettivo superiore alla media ma ho una testa di cazzo che non ne ne fa fare una giusta.
Ora sai tutto di me."
"Imparerò il tuo tutto con il tempo, se me lo permetterai."
"Potrei quasi permettertelo Harry."
"Io ne sarei onorato."
"Io ne sarei... felice."
"È passata la mezzanotte, buon Natale Angie."
"Buon Natale Harry."
"Angie?"
"Mh?"
"Tutto quello che voglio per Natale sei tu."
Ed era vero.
 

Ora Harry poteva rifare la scheda di Angie.

Angie Walker: Nata a Brighton il 12 giugno 1994, figlia unica, sola.
Capelli lunghi, molto lunghi, ricci, portati sempre in un tuppo o in una coda, cioccolato con riflessi rossi, palesemente tinti.
Occhi castani profondi ma per un acuto osservatore il quale era Harry erano vitrei e vuoti.
Castano più chiaro dentro contornati da una linea di castano più scuro.
Occhiali, probabilmente da riposo in quanto li portava solo in classe.
Spruzzata di lentiggini appena accennata qua e là, naso leggermente a patata, sorriso mozzafiato.
Perché a Harry il sorriso di Angie piaceva e non poco.
Corporatura normale, bassina, seno nè troppo grande né troppo piccolo, semplicemente giusto.
T-shirt, maglioni, camicie (anche se di rado), felpe aperte, jeans, pantaloni neri e leggins, anfibi, converse e mr. Martens.
Trucco marcato e rigorosamente nero.
Voti nella norma anche se Harry sapeva che 'è intelligente ma non si applica' era la frase più adatta per quella ragazza.
Ragazzi 1.

E Harry sapeva che da quel giorno Angie non sarebbe più stata sola perché quel ragazzo era lui e lui non l'avrebbe lasciata.





 

UE ASDFGHJKL.

Cioè, mi sono ricordata di aggiornare tipo con un
lampo, me ne sono uscita con un 'OH CAZZO, DEVO AGGIORNARE!'.
E bhe eccomi qui :')
Non so con che coraggio pubblico una cagata del genere, perché
davvero, mi fa schifo.
Ma mi sono messa in mente di essere puntuale nell'aggiornare e quindi,
di nuovo, eccomi qui.
Sono piuttosto scazzata e non voglio contagiarvi con il mio malumore quindi mi dileguo :)
Vi amo,
Angie xx.
Ps. Scusate per gli errori sono solo stupida.

*Sono talmente pigra che non ho neanche voglia di farmi pubblicità da sola*

Ah per qualunque domanda ecco il mio ask :):
http://ask.fm/Horanmarryme1D

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Programma rivoluzione: Palestra. ***


Image and video hosting by TinyPic
 





 Capitolo 6.
"Programma rivoluzione: Palestra."

Dopo il compleanno di Louis, Angie non ebbe il coraggio di farsi rivedere e prese la scusa delle feste, feste che tra l'altro, odiava.
Odiava il Natale con tutto il suo cuore perché il Natale si festeggiava in famiglia e quindi non faceva altro che ricordarle che una famiglia, lei non ce l'aveva.
Circa una mezz'ora prima le era arrivato un messaggio di Harry in cui le diceva che l'appuntamento questa volta era a casa Malik e che era felice di rivederla e un sorriso involontario le era uscito e questo non le piacque affatto.
Con l'intento di scacciare questi pensieri accese lo stereo, sapendo che fosse ancora troppo presto per andare verso casa di Zayn.
Nel frattempo in casa Malik quei cinque ragazzi erano tutti intorno al tavolinetto fissandosi i piedi, facendo prendere il sopravvento all'imbarazzo.
"Okay, io non ce la faccio, cosa è successo tra te e Angie la sera della vigilia di Natale?" Chiese Louis agitando la gamba sinistra convulsamente.
"Louis!" Lo ammonì Liam.
"Cosa? Tra chi?" Chiese Harry alzando la testa, ricevendo uno sguardo tipo 'wtf?!' da Louis. "Aah tra me e Angie certo, scusate.
Niente, comunque." Disse Harry sistemandosi i capelli con un sorrisetto fastidioso stampato in faccia.
"Sì, okay, certo ora diccelo." Insistè Louis.
"Niente... Cioè abbiamo parlato e bhe... Ho il suo numero... E ho scoperto un po' di cose... Io, cioè, lei, lo sai che è difficile Boo." Disse Harry con un sospiro.
"Vado a prendere una boccata d'aria, scusate." Continuò liquidando gli amici.
Una volta uscito di casa gli sguardi si posarono su Louis.
"Che c'è?" Chiese stupito.
"Cos'è successo tra quei due?" Chiese Niall.
"È... Complicato." Disse Louis "In secondo superiore,Harry è stato pestato, l'hanno quasi ammazzato ed è stata Angie. Cioè almeno si pensava fosse stata lei visto che l'hanno vista girare intorno ad Harry ma oggi, non vi saprei dire se sia stata davvero lei, non lo credo possibile.
Comunque Harry poi è entrato in depressione, non usciva di casa, non mangiava ed era terrorizzato da chiunque, non parlava neanche." Concluse Louis mettendo i gomiti sulle ginocchia e le mani sulle orecchie.
"Voi pensate davvero che sia stata Angie a pestare Harry?" Chiese Niall.
"È difficile... Insomma Angie da quando è arrivata a Doncaster ha fatto solo macelli su macelli, ha pestato un paio di persone ma... Ora che la conosco mi rendo conto che è completamente innocua e aggiungerei indifesa.
Quindi, no, secondo me non ha pestato Harry." Disse Louis.
"E secondo me è innamorata persa di Harry, non credo sia in grado di picchiarlo." Disse Zayn.
"Angie? Innamorata? Di Harry?!" Urlò Louis "Sei pazzo?!" Continuò.
"Louis, ma lo vedi come si guardano? Dai è così palese..."  Disse Zayn.
"Okay che Harry è un completo imbecille e che ha perso la testa per lei tempo fa ma detto francamente, quei due non ha nessun futuro insieme."
"Di che parlavate?" Chiese Harry entrando nella stanza seguito da Angie.
"Niente di che, ciao Angie." Disse Louis con un sorriso.
"Ciao Lou, ciao a tutti." Disse Angie torturandosi le mani che teneva nascoste dalle maniche del giubbotto.
"Ciao Angie, cos'hai pronto per noi?" Chiese Liam con un sorriso.
"Vi ho segnati in palestra!" Disse Angie con un sorriso.
                                                    ********
"Rispiegami perché siamo qui, perché io davvero non trovo un singolo buon motivo per essere qui." Disse Harry continuando a pedalare sulla sua ciclet.
"Perché avete bisogno di una ragazza e conciati così non andrete da nessuna parte.-rispose Angie come se fosse la cose più ovvia del mondo e allontanandosi.- un disperato bisogno."
Era divertente vederli mentre si dannavano su quegli attrezzi.
"Ma perché tu non soffri con noi?" Chiese Louis "Perché sono una ragazza e io non faccio palestra con i ragazzi e di certo non la farò con voi." Rispose Angie.
"Io odio la palestra." Disse Harry scendendo dalla ciclet.
"E io odio sentirvi mentre vi lamentate, vai sul tapis-roulant Styles, forza forza forza." Disse Angie battendo le mani.
In risposta Harry sbuffò e si avviò verso l'attrezzo scelto.
"Lo ammazzerai prima di finire questo progetto." Disse Louis ridacchiando.
"Forse. Ma anche se quei fianchi me li sogno, devono sparire." Disse Angie.
"Angie! Angie!" Chiamò Liam. "Dimmi Lì." Disse Angie avvicinandosi "Cosa devo fare?" Chiese Lui mentre si asciugava la fronte con l'asciugamano.
"Mmh fammi vedere." Rispose Angie cercando la cartellina di Liam. "Te la cavi bene, Payne. Si vede che comunque venivi già in palestra. Bravo.-disse Angie dandogli una pacca sulla spalla- comunque puoi andare a fare gli addominali." Continuò con un sorriso che Liam ricambiò prima di andare verso la panca.
"Ammettilo che ti diverti a fare il personal trainer bastardo." Disse Niall affiancandola.
"Non immagini neanche quanto, Horan." Rispose Angie.
                     ******
"Non.mi sento.più.niente." Disse Harry buttandosi sul divano. "E pensa che ci andrai tutti i giorni, da oggi fino al 21." Disse Angie buttandoglisi addosso, accompagnata da un gemito di dolore da un gemito di dolore del ragazzo.
Erano a casa Payne -in quanto i signori Payne erano fuori città e i ragazzi avevano la casa libera-, completamente distrutti dopo l'estenuante pomeriggio passato in palestra.
Zayn e Liam giacevano moribondi su un divano più piccolo, mentre Harry -con Angie addosso-, Niall e Louis erano su quello più grande.
Sembravano un gruppo di amici, un gruppo di normali amici.
Ed erano sereni, così sereni quasi da non sentire neanche la stanchezza o tutto il corpo dolorante.
"Ragazzi è il caso che io vada a casa.." Disse Angie cercando di divincolarsi dalla stretta di Harry.
"No! -Disse di rimando Harry con troppa euforia- no, cioè dai perché? Non c'è bisogno." Disse lui farfugliando.
Louis scosse la testa rassegnato per poi dire "Harry intendeva che ci farebbe piacere averti a cena con noi visto che rimaniamo tutti insieme per non lasciare Liam da solo." Angie sembrò rifletterci su.
"Se hai bisogno ti aiutiamo noi a convincere i tuoi." Disse Niall con un sorrisone.
"Oh non è quello il problema, anzi... È solo che...-Angie parve rifletterci su- È solo che niente, ok rimango." Concluse poi con un sorriso.
Harry finalmente rilassò i muscoli e i ragazzi accolsero la decisione della ragazza con un sorriso.
"Allora? Che si mangia??" Chiese Niall euforico  "Che dite per la pizza?" Esclamò Louis "Pizza?! Vi ricordo che siete a dieta!" Disse Angie contrariata "Una pizza di certo non ci ucciderà..." Disse Liam, seguito dall'annuire con tanto di faccia da cucciolo di tutti. Angie di rimando ruotò gli occhi al cielo "E pizza sia!" Concluse. "Allora vado a chiamare la pizzeria!" Disse Liam andando verso la cucina seguito da Niall, Louis e Zayn che continuavano ad urlare i diversi nomi delle pizze come dei bambini.
Angie rimase seduta sul divano guardandoli camminare mentre sorrideva.
"Non devi chiamare i tuoi?" Chiese Harry con un sorriso.
"Oh no, non c'è bisogno sta' tranquillo." Rispose Angie con una scrollata di spalle.
Harry si alzò e le sorrise.
Un sorriso sincero, di quello che fai alle persone solo in quattro casi.
Quando vuoi tirarla su di morale.
Quando l'ammiri davvero tanto.
Quando vuoi vederla sorridere.
O quando ne sei innamorato.
Angie rispose a quel sorriso, cacciando per una buona volta tutti quei pensieri che le offuscavano la mente.
Rispose con uno di quei sorrisi che facevano sorridere anche gli occhi.
Perché loro già sapevano.
Sarebbero finiti con l'am(mazz)arsi.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** I hate the way he look at me. ***


Image and video hosting by TinyPic




 Capitolo 7.
"I hate the way he look at me."

Louis si alzò dal letto con più voglia quella mattina, da quando quel progetto era cominciato la sua vita migliorava ogni giorno e si sentiva sempre più leggero.
I suoi amici erano felici e questo non faceva altro che contribuire a farlo sentire meglio.
Scostò le coperte e si avviò verso il bagno.
Il giorno prima aveva visto gli altri ragazzi solo in palestra e Angie stranamente non c'era ed infatti le redini della questione erano state date da Niall che si era prodigato ad andare a prendere i fogli con i loro allenamenti a casa Walker.
Niall.
Quel ragazzo era un chiodo fisso per Louis.
Ogni volta un senso di rabbia gli montava addosso.
Gli repelleva in un modo non indifferente, con quei capelli biondi tinti in malo modo, gli occhi azzurri con del verde al centro, quei vestiti all'ultima modo, il sorriso sempre beffardo quanto dolce e la cosa che lo faceva innervosire di più era il fatto che era bello e che ne era consapevole.
Bhe forse 'repellere' non era l'aggettivo giusto ma a Louis era stato antipatico dal primissimo momento in cui l'aveva visto.
Si fece una doccia veloce e si asciugò con altrettanta velocità, aveva bisogno dei suoi amici.
Angie invece si era rintanata nuovamente nella sua stanza.
I demoni del passato continuavano a perseguitarla, mentre dormiva, mentre camminava, mentre mangiava e ogni tanto anche mentre respirava.
Le voci continuavano a rimbombare ancora nella sua testa, vivide come se fossero state dette solo da cinque minuti e non da cinque anni.
Era dal giorno in cui erano stati in palestra che era entrata in uno stato comatoso e si era anche dovuta mettere a nuovo per dare i fogli a Niall, non poteva assolutamente farsi vedere in quello stato.
Si era ripromessa di non ridursi più in quelle condizioni e ce la stava anche facendo solo che poi... Non lo sapeva neanche lei.
Si alzò dal letto decisa ad andare a casa di Tomlinson per stare con gli altri ed uscire dalla sua tana.
Intanto a casa Tomlinson Louis si era già lavato e vestito e i ragazzi erano già arrivati tutti tranne Angie.
"Ma Angie?" Chiese Liam "Non viene neanche oggi?" Continuò "Ieri quando sono andato a casa sua per i fogli non era in grandissima forma" intervenne Niall "Io comunque l'ho avvertita che ci vedevamo qui." Disse Harry "Ragazzi voi avete già pensato ad una ragazza per la festa?" Chiese Zayn "Io sinceramente no." Disse Liam con una scrollata di spalle "Io neanche, non ne trovo una decente e non sgualdrina nella nostra scuola." Disse Harry "Angie ve ne troverà quattro cioè volevo dire, tre perfette per voi." Disse Niall storcendo il viso al tre  " Si può sapere che problemi hai?" Chiese Louis "Io non ho nessun problema." Ribatté Niall "A me sembra che tu abbia un problema con me." Continuò Louis "È una tua impressione allora." Disse Niall "Non sarà mica omofobo il nostro Irlandese."
"Ma che cazzo dici Louis?!"
"Perché è l'impressione che mi hai dato da subito lo sai? Ma no aspetta Niall è perfetto, con i suoi capelli biondi tinti da coglione, gli occhi azzurri da pesce lesso, l'apparecchio da nerd e quel sorriso totalmente irritante." Quasi urlò Louis "Ma si può sapere che diavolo ti prende? Tu sei pazzo, ma rinchiuditi se hai i problemi."
"Io? Io ho i problemi? E tu che non riesci neanche a guardarmi e che come si parla di gay sussulti?! Io ho i problemi?!"
"Louis senti non rompermi i coglioni che finisce male."
"Sei solo un coglione Niall."
"E tu sei uno stronzo." Urlò quasi Niall.
"Si può sapere che diavolo succede qui?!" Urlò Angie entrando in stanza.
"IO LO ODIO!" Urlarono insieme.
"Sì, okay, ora venite di là con me e parliamo." Disse Angie "Io non ci sto nella stessa stanza dove c'è lui!" Dissero insieme "Questo è maturo, ovvio. E io che pensavo di parlare con due ragazzi di 17 anni e non con due di terza elementare ma mi accontenterò, Tomlinson con me, Horan stai con Harry che poi raggiungo anche te." Disse Angie prendendo Louis da dietro la schiena e spingendolo verso il piano superiore.
Si trovavano in terrazza e  stavano entrambi poggiati alla ringhiera aspettando che Louis sbollisse almeno un po'.
"Ora mi dici cosa è successo?" Chiese di nuovo Angie poggiandogli una mano sulla spalla "Sono sbottato, io lo odio! Odio tutto di lui." Rispose Louis "Oh certo quando ti incanti a guardarlo si vede proprio come lo odi."
"Sono serio! Potrei, potrei fare una lista di cose che odio di lui!"
"Illuminami Tomlinson, dimmi cosa odi di lui!" Disse sarcastica Angie.
"I suoi capelli biondi tinti, insomma tutti lo sanno che con gli occhi azzurri stanno nettamente meglio i capelli castani!"
"Da fucilare proprio, tsk."
"Il suo modo di vestire da fighetto con tutti quei colori che sono un pugno nell'occhio."
"Che birbante, pft."
"La smetti di prendermi per il culo?! Poi odio il suo naso, la sua voce, il modo in cui parla, il suo accento irlandese, il modo in cui gli sta il verde acqua, le sue labbra, il suo apparecchio, il modo in cui civettuola con tutti, i suoi splendenti occhi azzurri, la sua risata esagerata e esageratamente contagiosa, odio il modo in cui mi parla, il modo in cui scherza con me come se conoscessimo da anni e soprattutto odio il modo in cui mi guarda, perché mi rendo conto che non lo odio nemmeno un pochino." Sbottò Louis
"Oh certo Tomlinson lo schifi proprio." Disse Angie.
"Ma quanto stai simpatica oggi Walker?!" Disse Louis con una smorfia.
"Taaanto."
"E tu e Harry?"
"Io e Harry cosa?"
"Insomma gli altri credono che ci sia del tenero."
"Non c'è niente e penso proprio che non ci sarà mai niente, il nostro rapporto è fatto da sguardi e non voglio problemi."
"Il rapporto di sguardi è tipo qualcosa di zozzo o erotico?"
"Louis! Ti prego!" Esclamò Angie ridendo, seguita da Louis.
"Va bene, non rompo più, scendiamo sotto?" Chiese Louis con un sorriso.
"Andiamo." Rispose Angie.
Scesero sotto e trovarono tutti nella stessa maniera ma lo sguardo di lei trovò un unico sguardo.
Quello di Harry.
E per mille volte lo fecero ancora.
Per mille volte Harry cercò gli occhi di lei e, per mille volte lei trovò i suoi. Era una specie di triste danza, segreta e impotente.
Danza di chi voleva ma non poteva avere.







asdfghjkl ue bella giente.
I'm back, bitches e mi chiedo seriamente come io sia riuscita ad aggiornare in tempo anche questa settimana.
Tipo oggi ero a casa di un'amica di mamma e scrivevo come una dannata, sono andata in bagno e scrivevo come una dannata e alla fine eccolo qui, aww.
E' UN NOUIS PER CASO? OH OH.
Sono felice di aver reso felice 'I'm bicorn' alias Camilla.
Camilla tvttb.
POOOI vorrei ringraziare 'Miscel loves Engi' e le sue meravigliose recensioni.
Anche io ti loves Miscel, anche io.
E ohoh spoiler Miscel è uno dei personaggi della prossima fan fiction che pubblicherò! wii.
Che pubblicherò appena finita o questa o Isn't she lovely (che trovate sul mio profilo).
Entro la fine della settimana dovrei pubblicare una nuova os che non voi spoilererò.
Per qualunque domanda ecco il mio ask:
http://ask.fm/Horanmarryme1D
AH quasi dimenticavo, qualcuno sarebbe così gentile da farmi un banner? Vi preego ne ho un disperato bisogno.
Per comunicare ecco il mio twitter:
https://twitter.com/Horanmarryme1D (potete chiedermi il follow back)
Doppio AH scusate se non c'era l'ASDFGHJKL' nell'altro capitolo ma mi faceva troppo schifo.
Triplo AH mi lascereste una recensione con più di 10 parole? :3 pls.
Vi laaaascio ragazzuole :')
Vi amo,
Angie xx.


Ps. Sì, amo finire i capitoli con una frase ad effetto *caccia la lingua*.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Programma rivoluzione: vestiti. ***


Image and video hosting by TinyPic
 





 Capitolo 8.
"Programma rivoluzione: vestiti."

Ed eccoci immersi nella nuova tappa del programma rivoluzione.
Era già il 30 dicembre e i ragazzi si erano già tutti radunati a casa Malik che aveva un arredamento orientale che ad Angie piaceva da impazzire.
Ecco cosa -o meglio chi- stavano aspettando, Angie.
Perché stranamente era in ritardo.
A Harry bastava quel nome per sorridere.
"Harry la smetti di sorridere come un coglione, plz?" Chiese Louis.
"Non sto sorridendo come un coglione!" Protestò Harry.
"Oh certo che no, sks." Disse Louis alzando gli occhi al cielo.
"Buongiorno ragazzi!" Urlò Angie entrando in stanza seguita da Zayn.
"Buongiorno!" Dissero in coro Louis e Harry.
"Allora, cominciamo subito che siamo in un disastroso ritardo con il programma anche se la parte di Niall la potete continuare durante il periodo scolastico." Disse Angie eccitata.
"Cosa ci aspetta oggi?" Chiese Zayn.
"Una parola.
VESTITI."
E quasi magicamente si ritrovarono in un negozio d'abbigliamento nel centro di Doncaster.
"Seduti. Ora." Disse Angie autoritaria.
"Il primo. forza Liam, qui." Continuò.
Liam si alzò dal divanetto rovinato su cui era seduto e andò da Angie.
"Ho già pensato a degli  outfit  per voi, è tutto pronto, dovete solo vedervi." Disse Angie girando intorno alla figura di Liam che un po' teso rimaneva in piedi fermo come una statua.
"Liam, per te ho pensato a qualcosa di semplice, da bravo ragazzo, perché con quel faccino non mi viene in mente altro.
Camicia a quadri -e ne prese una sui toni del viola-, pantaloni semplici né troppo aderenti né troppo a cavallo basso come quelli di Niall. -e ne prese un paio color sabbia-
Forza vai nel camerino e non uscire finché non te lo dico io." Disse Angie mollando tutto sulle braccia di Liam che veloce entrò in un camerino.
"Sassy queen, here." E Louis trafelato andò davanti ad Angie.
"Da te non ho quasi niente da ridire, ti vesti piuttosto bene non come Zayn che si veste di merda, senza offesa, ovviamente." Comiciò Angie girando intorno a Louis.
"Solo che bhe credo che se ogni tanto cambiassi look tipo questi pantaloni grigi aderenti ma non troppo, con questa t-shirt bianca semplice staresti da Dio." Disse Angie poggiando sulle braccia di Louis dei pantaloni grigi e una maglietta bianca con sopra tipo la faccia di un alieno.
"Zayn, vieni qui, tu sei stato il più difficile ma ho un look perfetto per te." Zayn andò intimorito -come sempre- verso Angie che cominciò a scrutarlo per bene.
"Zayn Zayn Zayn. Mh, sei difficile ma! Ma! Ma non impossibile, non per me.
Con questi capelli mi piaci tanto anche se dobbiamo ancora lavorare sul resto della faccia e per te ho pensato a qualcosa di figo ma non troppo da bad-boy.
Giacca college -e ne prese una rossa-, jeans aderenti, t-shirt sempre bianca semplice.
Mio Dio mi farei un applauso da sola se potessi senza sembrare pazza." Disse Angie asciugandosi una lacrima finta teatralmente.
Zayn prese la sua roba e sparì dietro la tendina del camerino.
"Harry, vieni pure." Disse Angie con un sorriso.
Harry si alzò e si piazzò davanti ad Angie.
"Ammetto che sei stato difficile Styles, molto difficile.
Quasi più difficile di Zayn ma ce l'ho fatta.
Allora per quegli stecchini che ti ritrovi... Mmh pantaloni aderenti -e ne prese un paio blu- e sopra una semplice t-shirt ovviamente bianca a 'V' perché è figo.
Poi per le occasioni un po' più speciale una giacca semplice, che dici?" Disse Angie con un sorriso poggiando i vestiti tra le braccia di Harry.
"Sì, mi piace, vado a provarlo." Rispose Harry con un sorriso e sparendo -come gli altri tre precedentemente- dietro alla tendina color melanzana del camerino.
Angie si sedette vicino a Niall con un sorrisone così grande che Niall stentava a crederci che fosse davvero lei.
"Angie, tutto bene?" Chiese lui.
"A meraviglia." Rispose lei.
"Sei sicura di star bene? Non hai preso niente, vero?"
"Niall! Ma come ti viene in mente!" Esclamò Angie.
"Hai un sorriso inquietante figlia mia, o ti sei presa qualcosa o stai male!" Esclamò lui.
"Oppure sono solo felice." Disse lei infine.
"E si riconduce tutto a... Cosa è successo?"
"Niente." Disse lei sospirando con aria sognante.
"Okay rifacciamo, cosa è successo?"
"Domani è capodanno e io amo il capodanno." Disse Angie tutta eccitata.
"E tu sei così euforica per il capodanno?!" Esclamò lui scioccato.
"Ah-ah." Disse lei sospirando ancora.
"Sei sicura che non c'è altro?" Chiese Niall.
"Bhe... È il primo capodanno che passo con degli amici.
Perché non ho mai avuto degli amici." Disse Angie cominciando a torturarsi le mani.
"Oh... Angie... Vieni qui." Disse Niall realmente commosso aprendo le braccia.
Angie si fiondò in mezzo alle braccia di Niall che la strinse forte a sè.
"Ora ci siamo noi con te." Disse Niall lasciandole un bacio tra i capelli.
"Ehm scuusaate possiamo uscire?" Urlò Liam da dentro il camerino.
"Al mio via!" Urlò Angie alzandosi dal divano.
"Uno, due, tre... Via!" Continuò ad urlare.
I ragazzi uscirono dai camerini, uno più bello dell'altro.
"Ragazzi, sto per mettermi a piangere." Disse Angie guardandoli. "Allora, come vi sembrano?" Continuò.
"Lo amo." Disse semplicemente Liam.
"Mi sento... Giusto." Disse Zayn.
"Mh, non è nel mio stile ma mi piace." Disse Louis con un sorriso.
"Io mi piaccio." Disse Harry scrollando i capelli.
"State benissimo.
Anche tu Zayn, cioè quasi, non esageriamo con te c'è ancora taaaanto lavoro da fare." Disse Angie.
I ragazzi cominciarono a chiacchierare l'uno con gli altri e a complimentarsi.
"Angie?" Disse Harry avvicinandosi alla ragazza.
"Si?"
"Grazie."
"Harry io non ho fatto niente, vi ho fatto tagliare i capelli e vi ho comprato dei vestiti siete sempre stati giusti."
"No, ti ringrazio per averci riempito la vita." E Angie per la prima volta nella vita non sapeva cosa rispondere.
Ma sorrise, sorrise come non aveva mai fatto e si perse dentro quei bellissimi occhi che erano coperti da una grande montatura nera.
E Harry sapeva che il sorriso di Angie era bellissimo ma quella volta, quella volta non vide bellezza ma casa.
Si sentiva a casa.
Niall tirò un colpetto sulla spalla di Louis e fece cenno con la testa verso i due ragazzi.
"Quei due finiranno per stare insieme, anche se ancora non lo sanno." Disse Liam che guardava nella loro stessa direzione.
Ma forse lo sapevano.
Forse l'avevano sempre saputo.
E forse l'avevano odiato.
Certe persone ti entrano dentro come il cancro.
Non sai bene quando.
E loro si erano entrati dentro, dentro l'anima.
Senza se e senza ma, senza come e senza perché, senza bussare e senza chiedere.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** I could be your future. ***


Image and video hosting by TinyPic




 Capitolo 9.
"I could be your future."

"Pronto?" Rispose Angie al telefono "Walker sono io, Louis." Rispose Louis dall'altro capo del telefono "Tomlinson, che succede?"
"Ti passo a prendere stronza etero." Disse semplicemente lui scollegando la chiamata.
Angie mise il cellulare in tasca e scosse la testa con un sorriso.
Louis Tomlinson era incredibile.
Si infilò le converse distrutte e prese la tracolla nera dove infilò il portafoglio, le chiavi di casa e il telefono.
Prese il giubbino nero e la sciarpa e se li infilò e proprio in quel momento il clacson della macchina Tomlinson cominciò a suonare all'impazzata.
Angie uscì di casa e il sorriso di Louis la invase.
Salì sulla macchina e gli stampò un bacio sulla guancia.
"Allora si può sapere dove mi porti?" Chiese Angie allacciandosi la cintura.
"È capodanno, Angie!
Facciamo shopping ovvio!" Rispose Louis mentre premeva il piede contro l'accelleratore.
                                               ******
"Nononononono! Io questo non me lo metto! Sono ridicola! Sembro una battona!" Gridò Angie camminando avanti e indietro per la stanza.
"Oh macho man non farla lunga, o te lo metti o te lo metti.
E poi prendila dal lato giusto, ancora non ti ho né truccata né aggiustato i capelli." Disse Louis spostandosi i capelli dalla fronte in un modo non di certo mascolino.
"Okay, io mi faccio truccare e aggiustare i capelli, a patto che se non mi piaccio mi lasci cambiare." Disse Angie.
"Va bene, ci sto." Disse Louis con un sorrisino stampato in viso.
                                              ********
Angie si guardò per l'ennesima volta allo specchio.
Era... Bella.
I capelli tenuti su dalle molteplici forcine ma con il ciuffo boccoloso che le cadeva sul viso, il rossetto rosso messo sulle labbra perfettamente delineate, l'ombretto nero sugli occhi, il vestitino nero monospalla, semplice ma con un velo nero che andava dall'unica spallina al fianco opposto, i collant neri che le fasciavano le gambe e le decoltè nere di camoscio con il plateu liscio la rendevano... Bella.
"AAAAAAAH" urlò allo specchio.
Un Louis trafelato entrò dalla porta tutto preoccupato.
"Oddio, che è successo?!" Gridò Louis.
Angie semplicemente indicò lo specchio con una mano e con l'altra si coprì la bocca.
Louis andò a guardare ma non vide altro che la propria figura e quella di Angie.
"Si può sapere che diavolo hai fatto?!" Sbraitò lui.
"Sono...... Bella!" Urlò lei.
"Ma sei pazza?! Tu mi hai fatto perdere 10 anni di vita per questa cazzata?!"
"Non è una cazzata!"
"Ringrazia il cielo che i ragazzi non erano ancora entrati!"
"Oddio... Sono arrivati?!" Gridò lei.
"Sì ma stai zitta e non urlare!" Sbraitò lui passandosi una mano sulla  fronte.
"Ora io scendo sotto, tu appena ti ricomponi scendi e fai la tua entrata spettacolare, ok?" Concluse Louis.
Angie fece un cenno affermativo e Louis uscì dalla porta ma prima di chiuderla si riaffacciò.
"E Angie?"
"Si?"
"Hai ragione, sei bellissima." Disse Louis con un sorriso uscendo definitivamente dalla stanza.
Intanto al piano inferiore Zayn, Niall, Harry e Liam cominciavano a poggiare i diversi alcolici sul bancone della cucina di casa Tomlinson.
Louis era appena sceso e stava cominciando a portare le diverse cose da mangiare sul tavolo del salotto.
Appena finirono di preparare tutto si misero tutti in salotto a preparare i cd con la musica per la serata scegliendo i più belli e i più movimentati.
Proprio in quel momento un leggero ticchettio proveniva dalle scale e Louis che se ne accorse sorrise e la figura di Angie si presentò in salotto.
"Ehm ciao ragazzi." Disse lei mettendosi il ciuffo dietro l'orecchio e abbassando lo sguardo.
E il sorriso di Louis si allargò ancora di più.
Gli occhi erano puntati su di lei.
"Wow." Si lasciò sfuggire Harry e Liam e Niall che gli stavano affianco lo guardarono ridacchiando.
Louis prese in mano la situazione e affiancò Angie.
"Cosa credete che lei sia l'unica capace di rivoluzionare una persona? Tsk, io sono lu boss delle rivoluzioni, please bitch." Disse spostandosi teatralmente il ciuffo.
E tutti scoppiarono a ridere.
Louis abbracciò Angie e le stampò un bacio tra i capelli.
"Che ne dite se cominciamo la festa?!" Gridò Niall.
E andarono tutti in cucina.
Tranne Angie e Harry.
"Angie?"
"Si?"
"Sei bellissima."
"Anche tu." Disse lei andando verso la cucina.
                                        ********
"Chi vuole altra vodka?!" Gridò Liam "Io passo, prima di andare in coma etilico." Disse Angie continuando a ballare al centro del salotto di casa Tomlinson con Louis.
"Ragazzi sono le 23:40!" Gridò Zayn.
"Voglio, voglio andare in giardino!" Gridò Angie correndo verso il retro della casa.
"Louis, ricordaci di non farla bere mai più." Disse Niall.
"Ma non l'hai capito che non mi devi parlare?!" Sbraitò Louis.
"Mi spieghi perché ce l'hai con me?!" Gridò Niall.
"Perché mi stai sul cazzo!" Urlò Louis.
"Tu mi stai sui coglioni!"
"Sei uno stronzo!"
"Tu un bastardo!"
"Un brutto coglione!"
"Un pezzo di merda!"
"Un figlio di puttana!"
"Una testa di cazzo!"
"Un cretino!"
"Un idiota!"
E intanto la mezzanotte si avvicinava.
Angie intanto continuava a correre per il giardino mentre Harry la guardava.
"Harry! Harry!" Lo chiamò.
"Dimmi Angie."
"Ti piacciono le stelle?"
"Sì tanto... E a te?"
"Tantissimo.
Harry! È quasi mezzanotte... Balleresti con me?" Chiese lei.
"Ma non c'è la musica."
"E tu fai finta che ci sia!" Disse prendendolo per il polso.
Si tolse i tacchi e cominciarono a ballare.
"Mi piace ballare con te." Disse Angie.
"È l'alcol che parla o Angie?"
"Nessuno mi ha visto bere."
"Non sei ubriaca?"
"No."
"Sei corsa qui come una pazza... Perché?"
"Perché è capodanno e volevo fare tutto quello che mi andava."
"Angie, tu mi piaci."
"Anche tu Harry, anche tu."
"Cosa signifi..-ma Harry venne interrotto da Angie- Credi davvero che tutte le persone che si amano stanno insieme?"
"Perché no?"
"Perché non è giusto.
Io non sono giusta per te.
Non ti sto aiutando perché devo togliermi dei pesi per sentirmi una brava persona ma perché te lo meriti."
Finita la frase cominciarono i fuochi d'artificio, segno che la mezzanotte era passata.
Harry si avvicinò fino al suo orecchio e cominciò a parlarle in un sussurro.
"È passata la mezzanotte e potresti lasciare il passato nel passato e io, io potrei essere il tuo futuro.
Non avrei mai immaginato di innamorarmi di te. O forse sì, l'ho sempre saputo.
Ma credo che se ti voglio sul serio sarò disposto a star male. Infondo ho sempre pensato che tu sia bella da star male." E Angie si alzò sulle punte per avvicinarsi all'orecchio di Harry -che dovette comunque abbassarsi- "Non mi ami, vuoi amare ma non sono la persona adatta per cui dare il tuo amore.
Uscire con qualcuno quando si ha bisogno di affetto è come andare a fare la spesa quando si ha fame: sbagliatissimo."
"Non può esserci un noi?"
E Angie semplicemente scosse la testa.
"Va bene, torno dentro."
"Vieni qui." Disse Angie prendendolo per il polso e abbracciandolo.
"Posso... Posso avere il mio bacio della mezzanotte?"
E Angie semplicemente fece combaciare le sue labbra con quelle di Harry.
Intanto nella casa Louis e Niall continuavano a bisticciare.
"Oh sempre a sentirti importante! Scendi dal piedistallo e non rompere i coglioni!" Gridò Niall.
"Io rompo i coglioni?! Ma qui siamo al limite della follia allora!" E piano piano si avvicinavano.
Proprio in quel momento Angie e Harry entrarono nella stanza ma questo non distrasse i due litiganti dal loro litigio.
"Io mi chiedo che cazzo c'hai in quella testa di merda!" Urlò Niall "Ma ritirati che fai più bella figura!" Rispose Louis.
"Sei l'essere più irritante della faccia della terra Louis Tomlinson."
"Vogliamo parlare di te Niall Horan?!"
E in un frazione di secondo si stavano baciando.
Non sapevano chi avesse baciato chi ma fatto sta che si stavano baciando.
"Sei proprio un coglione!" Urlò Louis prima di ribaciarlo "Tu non immagini neanche quanto ti odio!" Gridò Niall facendo toccare le loro labbra, ancora.
"Chi sa cosa farebbero se si amassero." Disse Angie ironica facendo ridacchiare i presenti.
Zayn era completamente andato, così come Liam.
Erano ubriachi fradici e stesi sul divano come due profughi.
Niall e Louis erano appena spariti in giardino e Angie e Harry rimanevano lì immobili.
Fermi come statue.
Angie con lo sguardo perso nel vuoto -ancora- ed Harry che la guardava di sottecchi.
Sarebbe dovuto essere triste perché era il giorno di capodanno ed era stato triste e lo era.
Ma era ancora più triste per lei perché doveva aver sofferto proprio tanto, perché ogni volta che le diceva 'ti amo' lei avrebbe voluto rispondere  'ti amo anche io, da impazzire!' E invece rispondeva sempre 'Non è vero.'







Asdfghjkl.
Come va pella cente?
I'm here again.
Ogni tanto mi chiedo quando la smetterò di intasare il fandom dei one direction :')
So, ecco il nuovo capitolo.
Di certo non è un capitolo moscio o di passaggio, in quanto la Nouis e la Stangie (Stangie perché Stalker non mi pareva adatto HAHAHAH) SI BACIANO.

Ccarini :3
Vabbe non ho tempo quindi vado, lol.
Ah ho aggiornato 'Isn't she lovely' dopo ben tre mesi circa e ho pubblicato una nuova os, se volete leggerla ecco il link http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1615753&i=1
(Basta cliccare sul link).
Ora vado, bitches.
Vi amo,
Angie xx.


Ask: http://ask.fm/Horanmarryme1D

Twitter: https://twitter.com/Horanmarryme1D
 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Programma rivoluzione: accessori. ***


Image and video hosting by TinyPic
 





 Capitolo 10.
"Programma rivoluzione: accessori." 

Harry era lì sul suo letto.
A pensare.
A pensare a com si era cacciato in quella situazione.
A pensare a come si era innamorato. (Perché ormai lo sapeva che era così).
A pensare a come tutto era cambiato da quando Niall e Angie erano entrati nella loro vita.
A pensare alla serata trascorsa.
A pensare a quel bacio.
A pensare al sapore che le sue labbra concedevano.
A pensare a Louis e a come anche lui avesse trovato l'amore.
A pensare a lui e al suo riflesso così cambiato nelle ultime settimane.
A pensare alla scuola e a come tutto sarebbe cambiato al suo ritorno.
Forse un po' era felice.
Finalmente avrebbe fatto vedere chi era Harry Styles, il vero Harry Styles e che lui poteva essere tutto quello che gli altri gli avevano detto che non sarebbe mai potuto essere.
Il telefono squillò e Harry rispose.
"Mh." Mugugnò.
"Ho chiamato Harry o Frankenstein?" Chiese Louis dall'altro capo del telefono.
"Mh." Mugugnò ancora.
"Bene, se sei Harry ci vediamo a casa di Liam alle 16, ciao amico." Disse Louis chiudendo poi la chiamata.
Harry sbuffò e poi si alzò dal letto.
                                     *******
"Ciao ragazzi." Disse Angie entrando in stanza seguita da Liam.
"Ciao Angie!" Dissero in coro Louis, Niall e Zayn.
Cioè Zayn sputò e basta.
"Mh." Mugugnò Harry.
"Ma che gli prende?" Chiese Angie a Liam mentre indicava Harry che era raggomitolato in se stesso con un cuscino in grembo in uno stato comatoso.
"Non lo so è da ieri sera che sta così." Disse Liam semplicemente.
Angie trasalì.
Era colpa sua.
"Che gli hai fatto ieri sera?" Chiese Liam malizioso mentre scherzava.
"N-niente." Disse Angie.
"Bbhe che ci tocca oggi?" Disse Louis avvolgendo le spalle di Angie con un braccio e tirandola a sè.
Angie sorrise.
"Accessori." Disse solo.
                                      ********
Liam e Niall erano in piedi contro una colonna, Louis era poggiato contro un bancone mentre Zayn e Harry erano poggiati di fronte a Liam e Niall sempre contro un bancone.
"Allora come vedete anche dal negozio in cui vi ho portato oggi vediamo gli accessori che sono la base portante dello stile. Perché? Semplice, negli accessori ci mettete la personalità." Spiegò Angie.
"Per esempio, Liam vieni qui." Disse Angie e Liam si mise vicino a lei.
"Tu sei un prete.-disse- ma con degli accessori puoi smorzarlo. Per esempio puoi mettere un orologio grande al polso, o dei berretti con la visiera, o dei cuffioni per l'iPod, fanno figo." Concluse poggiando tutto tra le sue mani.
"Sassy, here." Disse Angie mentre scacciava Liam.
"Mi piace già il tuo stile e blablabla lo sappiamo già ma possiamo sempre migliorarci. Puoi mettere dei berretti invernali, tipo questo -e ne prese uno grigio- poi degli occhiali a goccia e visto che  le porti già dei colori più sbarazzini per le bretelle." Disse poggiando altra roba tra le mani di Lou.
"Sputacchio vieni forza." Disse dando una spintarella a Louis.
Zayn sempre tremolante si avvicinò ad Angie.
"1. Calmati, non ti mangio. 2. Premettendo che per quanto io possa migliorarti non faccio miracoli ho pensato che tu potresti mettere tipo i cappelli della 'NY', o dei braccialetti e visto che hai i buchi alle orecchie, -Sì ti osservo, potresti mettere questi orecchini a bottoncino. Visto che quando abbiamo cominciato sembravi la brutta copia del figlio di Gesù per te sto mettendo in atto un look un po' più da badboy." Disse Angie tutta contenta passando gli accessori detti a Zayn.
"Harry vieni pure." Disse Angie un po' più incerta.
"Eccomi." Disse Harry mettendosi davanti a lei.
Angie alzò gli occhi e incontro quelli verdi di Harry.
Boom, colpo al petto.
Era la prima volta che lo guardava negli occhi dal bacio.
"N-non c'è molto da dire. Dei polsini, qualche catenella e mi piacciono come ti stanno tutti quei braccialetti. T-ti starebbero bene anche degli anelli perché avendo delle belle mani gli anelli danno quel tocco in più.
Ah e anche dei cappelli." Disse Angie mantenendo sempre lo sguardo basso e passando di man in mano la roba ad Harry.
Intanto Louis e Niall senza far accorgere nessuno erano usciti dal locale.
E si stavano baciando.
In un vialetto.
"F-forse dovremmo parlare." Disse Louis tra un bacio e un altro.
"Di cosa?" Chiese Niall continuando a baciarlo.
"Di noi." E Niall si bloccò.
"Di noi?" Ripetè.
"Sì, di noi. Cosa siamo? Perché non credo di essere un semplice amico." Disse Louis.
"Lou, cosa vuoi dire?"
"Che tu mi piace Niall, tanto."
"Anche tu mi piaci Lou."
"E io voglio stare con te."
"Lou, io non farò coming out se è questo che ti aspetti. Non mi sento pronto."
"Posso aspettare, non è un problema. Va bene se vuoi tenere la nostra relazione tra di noi."
"Sei sicuro? Non voglio farti soffrire."
"Sono sicuro. Io-io non posso farmi scappare le emozioni che ho provato  'sta notte, non posso proprio."
Niall si avvicinò e spostò un ciuffo dalla fronte di Louis.
"Sono d'accordo." Disse con un sorriso prima di ripoggiare le proprie labbra su quelle di Louis.
"È-è la tua prima relazione con un ragazzo?" Chiese Louis titubante.
"Intendi seria? Sì, sei il primo."
"Come te ne sei accorto?"
"Penso di averlo sempre saputo, insomma credo che certe cose te le senti dentro. E tu?"
"Io no. Non ho mai avuto relazioni serie. Però mi piaceva un ragazzo in prima e credevo di piacere a lui. Ma non era così. E l'ho baciato. Ma lui ha cominciato a gridarmi contro quanto io fossi sbagliato, quanto la mia natura fosse sbagliata e ho cominciato a crederci anche io. Poi però è arrivato Harry e sono tornato in carreggiata, lui sosteneva me io sostenevo lui. E ora eccoci qui."
"Quando hai fatto coming out a scuola?"
"Mai. Cioè non è che andavo a dire in giro 'ei amico bella maglia, sono gay' oppure 'cari i capelli legati in quel modo, lo sai che mi piacciono i ragazzi?' Credo l'abbiano capito da soli. Non che ci voglia un genio eh."
"Ed è stato difficile?"
"Oh non molto, ho imparato a gestire determinate cose ,non mi toccavano e non mi toccano tutt'ora. Sono bello, gay e felice." Disse Louis con un sorriso.
"Sei sicuro di voler stare con me?"
"Sì." Disse Louis.
"Sarà un casino. Non sarà affatto facile."
Louis si avvicinò e gli stampò un bacio.
"Non ti dico che sarà facile, ti dico che ne varrà la pena." 




*scusate non ho tempo vi amo tanto, Angie*

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** It's okay not to be okay. ***


Image and video hosting by TinyPic




 Capitolo 11.
"It's okay not to be okay." 

Ormai il 4 gennaio era arrivato e Zayn era al parco dietro casa sua,su una panchina a fumarsi una sigaretta da solo.
Come sempre.
Zayn passava circa il 79% della sua vita da solo, in disparte.
Forse non era neanche colpa sua, forse ci era nato ma rimaneva che lui stava bene da solo, nel suo angolino con il suo apparecchio e i suoi occhiali.
Perché doveva cambiare?
Insomma, a lui le persone non piacevano e alle persone non piaceva lui -il che era palese- perché si sarebbe dovuto impegnare tanto per una cosa che si sarebbe rivelata inutile?
Poi vide una ragazza con una macchina fotografica in mano che gli stava fotografando il viso e tutto era cambiato.
Lei era così... Lei.
Non trovava neanche aggettivi.
Non si erano neanche veramente parlati, lui stava alla sua panchina a fumare e aveva sentito un click, si era girato e l'aveva vista ma non aveva avuto il coraggio di parlare.
E se avesse visto il suo apparecchio? Sarebbe scappata? E se lo avesse sentito parlare e visto sputare? L'avrebbe deriso? Di certo Zayn non l'avrebbe sopportato.
Però c'era qualcosa in quella ragazza che lo spingeva ad andare al parco e guardarla scattare fotografie.
Era così diversa, quasi strana.
Aveva dei lunghi -ma non troppo- capelli metà scuri e metà fucsia, lisci che le cadevano sulle spalle.
Gli occhi scuri, perennemente truccati di nero, indossava vestiti che facevano molto hipster ma era così... Semplice.
Sì, semplice.
Perché per lei era così semplice sorridere, a ogni click lei sorrideva e così Zayn.
Zayn era seduto, assorto nei suoi pensieri che non si era neanche accorto che qualcuno si era seduto vicino a lui.
Era lei.
"Ei ciao." Disse lei allegra "Ti vedo spesso qui." Continuò.
Nessuna risposta.
"Non parli? Sei muto?" Chiese.
Zayn rimase con lo sguardo perso nel vuoto.
"Ei tutto bene? Ci sei?" Insistette lei mettendogli una mano sulla spalla.
Zayn a quel tocco delicato parve svegliarsi dalla trance in cui era caduto e si rese conto solo in quel momento di chi aveva affianco.
Ma non voleva parlarle.
Cosa avrebbe pensato di lui? E del suo apparecchio? E del suo ridicolo difetto di pronuncia che lo portava a sputare?
La guardò.
"Stai bene, sei sicuro?" Chiese lei ancora.
Zayn la osservò, ancora.
Era carina.
Scosse la testa.
"Va bene, ho capito. Non ti va di parlare. Okay, be ciao." Disse lei prima di alzarsi e andare via.
Zayn prese un pacchetto dalla giacca e ne estrasse una sigaretta e un accendino. Portò la sigaretta alla bocca e l'accese.
Poco dopo il posto della ragazza venne occupato da un'altra persona.
"Non sei riuscito a parlarle, non è così?" Gli chiese.
Zayn aspirò.
"Zayn parlami." Disse autoritaria.
"Cosa dovrei dirti Angie?" Rispose Zayn.
"Be potresti dirmi perché non le hai risposto." Disse Angie.
"Perché? E me lo chiedi anche? Sono ridicolo e ho imparato a stare da solo,con il tempo ho cominciato ad avere difficoltà con le persone, fino a diventare totalmente incapace di relazionarmi. Le persone giudicano prima di conoscerti, è per questo che sto meglio solo."
"Parliami ancora." Lo incoraggiò.
"Sono stanco. Devi sapere che non essendo una persona interessante, di quelle che ricevono mille attenzioni, che vengono abbracciate tutti i giorni e che sono cercate da tutti, quando ricevo un minimo di attenzione o di affetto mi ci butto a capo fitto come quando ti tuffi nel mare.
Solo che non mi rendo conto che è una piscina ed è senza acqua."
Angie estrasse anche lei una sigaretta dalla borsa, la porto alla bocca e l'accese.
"Zayn sai cosa succede quando non si è più abituati a ricevere amore?
Succede che non ti fidi più, preferisci stare da solo.
Succede che se qualcuno ti dice 'ti voglio bene' tu sorridi e pensi 'sì, come no'.
Succede questo, non sei amato per molto tempo e, quando trovi qualcuno che ti ama davvero muori di paura.
A me sta succedendo con Harry e non voglio che succeda anche a te.
Vedi quella ragazza? Io la conosco. Cioè, l'ho osservata a scuola e so che tipo è. È esattamente quel tipo di ragazza che io avrei proposto per la festa. So il suo nome ma non te lo dirò. Me lo dirai tu."
Silenzio.
"Cos'è successo con Harry?" Chiese tutto d'un tratto Zayn.
"Ieri ci siamo visti. Eravamo solo io e lui. Sul divano di casa mia e mi ha accarezzato i capelli,il mio cuore ha martellato così forte che ho pensato: se mi bacia muoio. E lo ha fatto davvero. È stato quel genere di bacio di cui non puoi parlare ad alta voce con i tuoi amici. Quel genere di bacio che mi ha fatto capire che non ero mai stata così felice prima. Poi ieri sera sono rimasta da sola e sentivo lo stomaco andare su e giù. Mi sentivo stupida, triste... Inutile. C'è poco da dire. Sono innamorata di lui.-Disse Angie con una risatina- Detto ad alta voce suona ancora peggio ed è davvero ridicolo." Continuò.
"L'amore non è ridicolo." Disse fermo Zayn.
"Le persone sì."
"Perché non vuoi stare con Harry?"
"Perché sono innamorata. Senza forse e senza forze." Rispose semplice lei.
"Credi che non sia un'amore forte abbastanza?"
"Non esistono amori più deboli. Ma esistono persone troppo ferite per continuare."
"Provaci."
"Sarebbe una cattiva decisione."
"Le cattive decisioni creano belle storie.-disse Zayn- Pensi troppo." Continuò.
"Senti chi parla."
"Arriverà anche il mio momento, ma ora, è il tuo."
"Gli insicuri hanno un difetto. Si fanno scappare l'amore, troppe volte.-Angie si alzò.- Zayn ricorda bene queste parole, tienile fisse nella tua mente e non dimenticarle. Alla fine si diventa ciò che si è." Si avvicinò e poggiò le sue morbide labbra sulla guancia di Zayn e poi così come era arrivata se ne era andata.
Zayn prese un'altra sigaretta e l'accese.
Aspirò.
Il suo telefono squillo.
Un messaggio.
Angie.
"-I simili non si cercano, si trovano.-"












 

Asdfghjkl.

Yaaa bella giente, come va?
Sono ancora qui, yoyo.
Stahp.
Alluuur, scusate se lo scorso capitolo non ho potuto scrivere l'asdfghjkl ma non avevo davvero tempo. Erano le 20:30, ero appena tornata a casa, dovevo piastrarmi i capelli (sì, ero uscita con i capelli mezzi lisci e mezzi ricci), dovevo cenare e dovevo ancora finire di fare i compiti.
Comunque, ora sono qui.
Luv me.
E' incentrato un po' più su Zayn perché voglio far capire che persona è, ci tengo molto a Zayn sia come cantante che come personaggio. (Aww.)
Vabbuò ora vado :')
(Sto scrivendo una nuova os, appena il banner è pronto la pubblico, amatemi.)
Vi amo,
Angie xx





Ask  Twitter

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Programma rivoluzione: particolari. ***


Image and video hosting by TinyPic
 





 Capitolo 12.
"Programma rivoluzione: particolari." 

5 gennaio.
Era il 5 gennaio e le vacanze stavano per finire.
Louis, Harry, Liam e Zayn tra due giorni sarebbero tornati a scuola come quattro persone diverse.
Ma poi quelle realmente cambiate erano Angie e Niall.
Niall non faceva altro che ripetere quanto Louis fosse bello, quanto i suoi occhi fossero magnetici e quanto la vita fosse bella e piena di arcobaleni e unicorni.
Niall era stato cambiato. Dall'amore.
Angie no.
Angie era cambiata, ma dentro.
Angie era stata cambiata. Da Harry. Dal suo sorriso, dai suoi occhi, dalla sua voce, dalle sue labbra screpolate.
Angie sapeva che non avrebbe potuto permettersi una relazione, assolutamente.
E di certo non avrebbe mai potuto permettere a Harry di cacciarsi in un guaio così grande.
Perché alla fine lei quello era. Solo un grande stupido guaio.
Harry era cambiato.
Dentro e fuori.
Ed era solo grazie a lei.
Zayn era cambiato.
"Alla fine si diventa ciò che si è." Le parole di Angie gli rimbombavano ancora in testa.
Louis era cambiato.
Da Niall, dai suoi baci, dalle sue carezze.
Era cambiato perché non aveva più paura, perché sentiva che con Niall sarebbe potuto andare in capo al mondo e tornare senza sentire il minimo di stanchezza.
Anche Liam era cambiato.
Rimaneva il solito sbruffone un po' montato ma la verità è che tutti loro lo ammiravano.
Perché lui stava bene. Stava bene con sé stesso e posso giurare che quelle quattro persone non stavano affatto bene in quel senso.
Angie e Harry continuavano a farsi del male stando lontani l'uno dall'altra. Lei che aveva paura di ferirlo, lui che ormai si era fatto convincere che sarebbe stato così.
Niall e Louis continuavano a stare insieme nonostante il fatto di sentirsi completamente sbagliati.
Ma ora erano lì, tutti e cinque facendo finta che non ci fosse nessun problema, che andasse tutto bene.
Chi in un modo, chi in un altro.
"Siamo giunti al termine." Disse Angie.
"Cosa?" Chiese Liam.
"Dopo oggi la mia parte finirà."
"Ma comincerà la parte di Niall." Disse Louis.
"Appunto, io con voi ho finito. Oggi è l'ultimo giorno e poi uscirò dalle vostre vite."
"Perché?" Chiese Zayn contrariato.
"Perché è giusto così. Ho deciso così."
"Certo a te non interessa di cosa gli altri hanno bisogno, tu prendi le decisioni senza pensare minimamente a cosa gli altri vogliono." Sputò Harry.
"Harry non cominciare." Disse Angie.
"Io non comincio se tu non ci abbandoni. Noi abbiamo bisogno di te. Io ho bisogno di te." Disse Harry.
"Va bene. Non ti lascerò, non vi lascerò solo togliti quell'espressione. Non ti si addice." Disse Angie alludendo all'espressione burbera di Harry.
Harry si rilassò.
Louis sorrise.
Liam aveva ragione. Sarebbero finiti con lo stare insieme.
Angie scrollò le spalle e continuò a parlare.
"Comunque, oggi è l'ultimo giorno e quindi la fine. E alla fine cosa si cura? I particolari."
                                           **********
Angie li aveva portati in una stanza, a casa sua dove c'era un tavolo e delle cose poggiate sopra.
"Liam, vieni qui." Disse sistemando accuratamente le cose sul tavolo.
"Allora ricordi la crema che ti ho dato il giorno che abbiamo cominciato?" Disse lei girandosi verso di lui.
"Sì, quella per i brufoli." Disse lui.
"Bene, vedo che sta facendo effetto. Tieni un altro tubetto." Disse lei con un sorriso.
"Lou, vieni." Disse girandosi un'altra volta verso il tavolo.
"Per te ho questi -si girò e prese un paio di occhialetti- indossali ogni tanto ti danno un'aria da intellettuale." Disse Angie.
Louis li prese e andò verso Niall che acconsentì con un 'Stai benissimo.' Che lo fece sorridere.
"Zayn, vieni pure." E Zayn per la prima volta non si avvicinò tremante.
"Zayn io sono fiera di te. Perché stai riuscendo a far uscire la bellezza che hai qui -e indicò il suo cuore- nel resto del tuo corpo." Disse Angie con un sorriso.
"Ti ho comprato delle lenti a contatto così togliamo quegli orrendi occhiali -e gliele passò- e qui ho un cacciavite per il tuo apparecchio.-e Zayn sbiancò. Angie lo notò e rise.- oh 'sta tranquillo non è niente di che, l'ho imparato alle medie. Anche io portavo l'apparecchio, me l'avevano stretto troppo e non riuscivo a parlare -si avvicinò alla bocca di Zayn e girò una rotellina del suo apparecchio odontoiatrico- allora una mia amica ha girato una rotellina, esattamente quella che sto girando io e ho ricominciato a parlare." Disse Angie togliendo poi il cacciavite dall'apparecchio di Zayn e posandolo sul tavolo.
"Prova a parlare ora." Disse lei.
"Ciao, sono Zayn Malik e parlo come una persona normale!" Esultò Zayn che di slanciò abbracciò Angie che rispose all'abbraccio.
Zayn la posò e lei si sistemò la maglietta.
"Comunque ho parlato con il tuo dentista e la settimana prossima puoi toglierlo, alla festa sarai perfetto, ne sono sicura."
"Grazie Angie, grazie davvero." Disse lui abbracciandola nuovamente.
Qualcuno dietro di loro tossì.
Zayn avvampò e Angie si ricompose.
"Be vieni Harry." Disse lei girandosi verso il tavolo.
Stava ancora lottando con sé stessa per non cedere.
"Ho anche per te delle lenti a contatto, così togliamo gli occhiali in modo tale da far vedere che occhi belli hai." Disse Angie passandogli il contenitore.
"E per la mia balbuzia? Non hai niente?" Chiese Harry.
"Harry tu non balbetti più."
"Ma solo quando sono con voi."
"Ora sei bello sia dentro che fuori e come lo sappiamo noi dopodomani lo saprà anche il resto di Doncaster.
E sono sicura che appena acquisirai un po' di sicurezza smetterai di balbettare." Disse Angie girandosi nuovamente verso il tavolo.
Harry fece cenno con la testa a tutti gli altri di uscire e loro lo accontentarono.
"Angie girati."
Nessuna risposta.
"Guardami."
Nessuna risposta.
"Ti prego." La implorò.
"Dimmi." Disse lei girandosi.
"Perché con me ti comporti diversamente da come ti comporti con gli altri?"
"Sai con te non ho lo stesso rapporto che ho con loro."
"Cos'ho di diverso? Non sono simpatico? Perché lo capisco, davvero."
"Harry per l'amor del cielo no! Io non amo Zayn! O Liam! Io amo.... te. E non riesco a nasconderlo." Disse lei poggiandosi contro il tavolo facendo in modo che i capelli le andassero sul viso.
'Io amo... Te.'
Harry l'aveva sentito davvero.
Allora era vero, non era tutto nella sua testa, lei lo amava davvero.
"Perché dovresti nasconderlo?" Chiese.
"Perché poi potresti convincerti che tra me e te ci potrebbe essere una storia che non ci sarà mai."
"L'hai deciso tu che non ci sarà. Tu e nessun altro."
"Non può esserci."
"Sei tu che non vuoi che ci sia."
"È ovvio che non voglio che ci sia! È ovvio! Non posso permettere all'unica persona che amo di entrare a far parte della mia vita, dei miei problemi. perché i miei problemi ti si mangerebbero vivo come stanno mangiando me. E io non posso permetterlo perché tu sei una bella persona, Harry. E le belle persone non si meritano brutti problemi.
Io sono un brutto problema."
"Quindi hai deciso di passare la tua vita da sola."
"Non ho detto questo. Le persone problematiche stanno con le persone problematiche non con le belle persone."
"Quindi c'è qualcun altro." Convenne Harry.
"No. Ma c'è un ragazzo che mi fa il filo da un po'e se servirà a farmi uscire dalla tua testa io ci uscirò."
"Cosa? Tu non puoi farlo!"
"Invece posso. E lo farò."
"Io non ci credo. Non può essere vero."
"Accettalo."
"No accettalo tu. Accettalo tu che mi ami e che io amo te. Accettalo tu che posso renderti felice. Accettalo tu che stai facendo un errore enorme. Accettalo tu che sei tu che vuoi rovinarti la vita."
"Io me lo merito."
"Smettila! -urlò Harry- Smettila di fare la vittima del cazzo. Perché non lo sei."
"Tu non sai niente di me."
"Perché tu vuoi che sia così."
"Non ti merito."
"Non lasciare mai e dico mai che qualcuno ti faccia sentire come se non meritassi quello che vuoi."
Angie singhiozzò.
"Abbracciami ti prego."
E Harry l'avvolse cauto nelle sue braccia.
"Mi dispiace." Sussurrò lei tra le lacrime.
"Anche a me." Disse Harry mentre le accarezzava la testa.
"Non voglio che tu ti senta come mi sento io. Non voglio che ogni volta che avrò una crisi tu debba starmi dietro. Non voglio trattarti una merda solo perché io mi sento una merda. Perché lo farò. Ti allontanerò in continuazione fino a quando tu non ti stancherai di me."
Harry si staccò leggermente e la guardò negli occhi.
Le spostò un ciuffo da davanti agli occhi e le asciugò una lacrima.
"Amare è tirarsi i piatti dietro e poi camminare sui cocci per raggiungersi... Ancora."
Angie si alzò sulle punte e con il pollice accarezzò le labbra screpolate di Harry.
Teneva gli occhi fissi sulle labbra come se fossero le ultime righe di una lettera d'addio.
Alzò di poco gli occhi e incrociò quelli di Harry.
"Ti amo." Sussurrò tra le labbra prima che le sue si fondessero con quelle di Harry.
"Anche io, tanto." Rispose.
E lo ripeterono tante, tante e tante volte ancora.

'Un bacio è l'apostrofo rosa tra le parole 'è irrecuperabile ma quasi quasi me la/o tengo'.


Non ho tempo asdfghjkl.
Scusate non ho davvero tempo, voglio solo che sappiate che vi amo tanto anche se siete in poche a seguire la storia.
Entro la fine della settimana posterò una nuova os, non credo di farcela sta sera, comunque appena la posterò vi lascerò il link.
Vi amo,
Angie xx.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Blonde bitch. ***


Image and video hosting by TinyPic




 Capitolo 13.
"Blonde bitch."

7 gennaio ore  7:30.
Doncaster era in pieno movimento tra chi doveva recarsi a lavoro e chi a scuola.
Angie si era appena alzata dal letto da brava ritardataria che era.
Harry era già vestito da bravo ansioso che era.
Louis teneva ancora Niall stretto tra le braccia senza rendersi ancora del ritardo.
Liam era sotto la doccia a cantare come un pazzo, elettrizzato più che mai.
Zayn stava facendo colazione con una lentezza disumana.

7 gennaio ore 8:00 .
Angie era appena uscita dal bagno, con i capelli legati in una coda alta e le scarpe ancora in mano che dovevano essere ancora indossate.
Harry troppo preso dall'ansia per rimanere a casa ora era davanti alla porta di Angie pronto per bussare.
Louis e Niall si stavano ancora preparando alla velocità della luce, era decisamente tardi.
Liam aveva appena finito di prepararsi e stava salutando sua sorella con un bacio.
Zayn stava ancora lottando con delle dannate lenti a contatto che non riusciva ad infilarsi.

7 gennaio ore 8:06
Angie aveva appena aperto ad Harry stupita di esserselo ritrovata davanti ma non aveva ancora fatto in tempo a chiedersi cosa ci faceva lì che lui l'aveva sbattuta cautamente al muro e l'aveva baciata.
Louis e Niall si stavano ancora accusando l'un l'altro su di chi fosse la colpa del ritardo.
Liam stava tranquillamente camminando per strada con le cuffiette nelle orecchie mentre raggiungeva il luogo di incontro con i suoi amici.
Zayn era appena corso al piano superiore per prendere lo zaino di scuola.

7 gennaio ore 8:14

Angie ed Harry stavano ancora pomiciando contro il muro dell'entrata di casa di Angie quando vennero scossi dal campanello di casa e Liam e Zayn gli si presentarono davanti.
Angie portò un ciuffo dietro l'orecchio e si abbassò la maglietta che era stata alzata.
Quando la porta venne aperta non solo da Angie ma anche da Harry i ragazzi mandarono uno sguardo confuso che venne rimpiazzato da uno malizioso guardando Angie che cercava di sistemarsi alla meno peggio.
"Ma voi che stavate facendo?" Chiese Liam malizioso.
Harry prese un colore tra il porpora e il peperone mentre Angie sbiancò.
"N-niente." Balbettò Angie.
Liam e Zayn si lanciarono uno sguardo d'intesa e proprio in quel momento la voce di Louis Tomlinson arrivò alle loro orecchie.
"No Niall la colpa è stata tua perché sei nato dannatamente tenero." Disse Louis.
Niall sbuffò.
"Oh certo sono proprio una cattiva persona." Rispose.
"Ei ragazzi buongiorno." Disse Louis appena si accorse che erano davanti ai loro amici.
"Ciao Lou." Rispose Liam.
"Harry perché sei tutto rosso?" Chiese Niall.
"Perché stava pomiciando con Angie e noi l'abbiamo sgamato." Disse Liam che sorrideva sornione.
E Harry prese un'altra tonalità di rosso.
"È così? I miei bambini crescono?" Chiese Louis mentre si avvicinava.
"Attento che diventi nonno Lou se continuano così." Disse Liam ridendo.
Louis strinse Angie e Harry in un abbraccio trincia ossa.
"Ragazzi io non vorrei distruggere il vostro abbraccio di famiglia ma si sta facendo tardi." Disse Zayn.

7 gennaio ore 8:22 circa.
"Comunque buongiorno anche a te Harry." Sussurrò Angie.
Harry rise.
"Scusa mi sono fatto prendere la mano ma ero ansioso e le tue labbra mi tranquillizzano." Spiegò Harry.
"Felice di essere la tua pallina anti-stress allora." Disse Angie ridendo.
"Angie è suonata la campanella ho l'ansia." Disse Zayn avvicinandosi.
Angie andò di fronte a tutti loro.
"Ragazzi sono fiera di voi. Siete cambiati tanto e non dico solo d'aspetto. Ora andate lì dentro e spaccate i culi, tigri. Vi voglio bene." Disse con un sorriso.
"Aww, abbraccio di gruppo." Disse Louis e Angie venne circondata dalle braccia di cinque persone.
"Ok ora lasciatemi che sto per piangere." Disse e tutti scoppiarono a ridere.
"Zayn non avere l'ansia sei bellissimo. Dentro e fuori." Disse Angie sorridendo.
Zayn sorrise.
"Angie sono felice che tu ti sia messa le scarpe che ti ho regalato per Natale." Disse Louis.
"Cosa? Louis ti ha fatto un regalo di natale e io no?" Disse Harry.
"A quanto pare..."
"Mi dovrò far perdonare." Disse Harry.
Angie sorrise.
"Forza entriamo." Disse Niall.
I sei ragazzi entrarono nella scuola e vennero invasi di sguardi, si riconoscevano a stento.
E Angie era in compagnia, cosa più unica che rara.
Zayn chiuso in quel giubbotto da giocatore da football, Harry nella sua giacchetta, Louis nella sua t-shirt e Liam nella sua felpa aperta con il cappuccio nera.
Poi si fermarono tutti ai loro armadietto anche se quello di Niall che era un po' più distante.
Stavano chiacchierando e ridendo tra di loro quando una ragazza bionda si avvicinò.
"Ciao Niall." E tutti si girarono.
"Ehm ciao." Rispose lui confuso.
Louis divenne rosso.
"Sai il 21 c'é la festa di Jeremy, mi chiedevo se ti andava di andarci con me."
Niall non aveva neanche fatto in tempo a rispondere che Louis l'aveva fatto al posto suo.
"Senti puttanella bionda, gira alla larga." Rispose.
Angie rise.
"E a te Harry, va?" Chiese.
La risata gli morì in gola.
Harry era sorpreso ma neanche lui fece in tempo a rispondere che Angie lo fece al posto suo.
"Cosa non hai capito di 'gira alla larga puttanella bionda'?" Chiese.
La ragazza assunse un'espressione sconcertata e girò i tacchi.
"Puttane." Borbottò Angie mentre chiudeva il suo armadietto con forza e si allontanava.
Harry le corse dietro.
"Angie che ti prende."
"Mi stanno sul cazzo le puttane bionde. Già le bionde mi stanno sui coglioni in generale se poi sono anche puttane." Disse Angie.
"Angie."
"Vuoi chiedermi del mio disturbo di deficit d'attenzione o torta o il mio cane. Gatto. Io ho una bici. Ti piace la tv? Ho visto una roccia. Ciao." Disse prima di entrare in classe.
Pazza.
Ecco cosa pensò Harry mentre rideva.
Quando stava con lei rideva sempre tanto.
Anche quando faceva la stronza.
Ma si sa i grandi amori si annunciano in un modo preciso appena la vedi pensi: chi è questa stronza?





ASDFGHJL.
YO BELLA GIENTE ENGI E' QUI PRESENTE.
Stahp it.

Come va?
Ammetto che questo capitolo non è un granchè e che nei prossimi non succederà niente di troppo come dire... eclatante.
La parte eclatante verrà all'incirca dopo la festa, yeah.
Non ho molto da dirvi in realtà quindi vi lascio here.
AH ho postato la nuova os, vi lascio il link (basta cliccare sulla parola)
'In one way or another'
Ci terrei tanto ad avere un vostro parere, davvero tanto.
Ora vi lascio, lol.
Vi amo,
Angie xx.




Ask                  Twitter

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Zayn Malik who? ***


Image and video hosting by TinyPic



Capitolo 14.
"Zayn Malik who?"

"Harry ora lo spezzi il tavolo." Disse Louis.
"Guardalo! Se la sta mangiando con gli occhi!" Inveì Harry.
"Bhe la capisco se non rifiutasse, Ezra Miller è proprio un bel figliolo." Disse Louis che venne fulminato da Niall.
Circa cinque minuti prima Ezra Miller con i suoi capelli neri come la pece era passato al loro tavolo per salutare Angie e da circa cinque minuti Angie stava chiacchierando con lui poco distante dal suo tavolo.
"Ora la stupra davanti a tutti, me lo sento." Disse Harry continuando ad agitare la gamba convulsamente.
"Ma scusa se gli piaci tu di cosa ti preoccupi?" Chiese Zayn mangiando un cucchiaino di yogurt.
"Mi preoccupa perché Angie non vuole stare con me e perché mi ha detto che Ezra è già da un po' che le fa il filo." Spiegò.
"Ripeto, Ezra è un figo della Madonna e io la capisco in pieno." Disse Louis mentre parlava con una voce da super gay.
Niall posò il suo panino.
"La smetti di fare apprezzamenti su Ezra Miller?!"
"Non sarai mica geloso? E poi Ezra è quel tipo di ragazzo che io mi scoperei e basta. Mica come te Horan." Disse Louis con gli occhi dolci.
"Se potessi ti bacerei davanti a tutti, sappilo." Borbottò Niall distogliendo lo sguardo.
"Ohoh le ha posato una mano sulla spalla." Disse Liam.
"Ora vado lì e gliela taglio." Ringhiò Harry.
"Harry quello con un pugno ti ammazza." Disse Niall.
"Non sei confortante Horan." Sbottò Harry.
"Però Angie non guarda Ezra come guarda Harry." Disse Zayn.
"È ovvio, Angie fa di tutto pur di non guardarmi."
"Angie ti guarda, eccome se ti guarda e di certo non ti guarda come guarda Ezra."
"Cioè?"
"Angie la conosciamo tutti e tutti sappiamo com'è fatta. Comunica poco. E l'unico modo che conosce per farlo sono gli occhi. Guarda ognuno di noi con uno sguardo diverso.
Angie adora Louis e glielo si vede negli occhi. Angie vuole bene a Niall e glielo si vede negli occhi. Angie ammira Liam e glielo si vede negli occhi. Angie è molto attratta da Ezra e glielo si vede negli occhi. Angie è... Innamorata di Harry e glielo si vede negli occhi." Concluse Zayn.
"E tu come lo sai?" Chiese Harry.
"Harry mi stupisco di te. Sei un bravo osservatore e non osservi la ragazza che ami negli occhi?"
"Angie è così... Complicata. Cambia idea ogni 10 minuti. Il giorno prima mi ama, il giorno dopo non mi guarda neanche.  Ieri ho provato a baciarla e si è spostata, sta mattina siamo stati a baciarci a casa sua per dieci minuti. Io ci provo davvero, sono anni che la guardo e cerco di capirla ma proprio non ci riesco." Sbottò Harry.
"Dio Harry a volte mi sembri così stupido. Angie sta affrontando una lotta interiore che fa in modo che lei abbia un rapporto di amore e odio con te. Che Angie abbia svariati problemi l'abbiamo capito tutti, non sappiamo quali, è vero ma che li ha si vede. È divisa tra l'amore che ha per te e l'odio che ha per sè stessa. Quando prevale l'amore per te si comporta come una normale ragazza innamorata, quando prevale l'odio che ha per sè stessa si comporta come se non le importasse di niente e di nessuno e si chiude. Harry tu la guardi nei posti sbagliati, non è come le altre che le devi guardare le mani o le labbra. Devi guardarle gli occhi." Spiegò Zayn.
"Zayn Malik io ti amo." Disse Harry.
"Zayn hai mai pensato di fare lo psicologo?" Chiese Niall.
"No ma intanto vado a buttare la carta." Disse Zayn.
E mentre era vicino ad un secchio una ragazza e una sua amica gli si avvicinarono.
"Scusa ciao, sei nuovo?" Chiese.
"Veramente no." Disse Zayn stupito.
"Oh be mi chiedevo se ti andava di andare alla festa di Jeremy insieme." Chiese una delle due mettendo in mostra il seno.
"Apprezzo l'offerta ma credo che rifiuterò." Rispose Zayn.
"Scusa? Non puoi rifiutarmi."
"Ma se non sai neanche il mio nome." Disse Zayn alzando gli occhi al cielo.
"Be come ti chiami?" Disse stizzita.
"Zayn Malik." Rispose Zayn spostando il peso sull'altra gamba.
"Zayn Malik chi?!" Disse l'altra ragazza.
"Zayn Malik è uno sfigato con l'apparecchio e che sputa." Disse la ragazza che l'aveva invitato.
"Zayn Malik sono io." Disse Zayn aprendo la bocca e mostrando il suo apparecchio che non era ancora stato tolto.
Le ragazze rimasero sbigottite.
"Quindi tu mi stai dicendo che gli altri tre al tuo tavolo sono Harry secchione Styles, Liam sfigato Payne e Louis gay Tomlinson?!" Quasi urlò la ragazza.
"No, sono i miei amici, Harry Styles, Liam Payne e Louis Tomlinson poi non so chi conosci tu.
E comunque buongiorno Stephany, sono quattro anni che andiamo a scuola insieme." Disse Zayn girandosi e andando al suo posto.
"Zayn alla fine la carta non l'hai buttata, come mai?" Chiese Liam.
"Uh, niente. Ora vado." Disse Zayn allontanandosi nuovamente.
Zayn stava andando verso il secchio quando la vide mentre buttava la roba dal suo vassoio.
Vide i suoi capelli mezzi fucsia che la facevano distinguere ancora di più.
Zayn si avvicinò e la ragazza si girò.
"Oh il ragazzo muto." Disse le ridacchiando.
Zayn sorrise a bocca chiusa e appena la ragazza si spostò buttò anche la sua carta.
Lei rimase lì.
"Ma hai qualche problema alla bocca che non la apri?" Chiese lei.
Zayn scosse la testa.
"Allora piacere." Disse lei porgendogli la mano.
"Piacere Za..- Sì Zayn Malik lo so, a scuola non si parla d'altro c'è tutto un 'Zayn Malik, chi?' Che va in giro per la scuola."Continuò lei ridacchiando.
Zayn sorrise.
"Posso chiederti perché l'altro giorno non mi parlavi?" Chiese lei.
Zayn aprì la bocca e mostrò il suo apparecchio.
"Mi vergognavo. Perché prima per colpa sua sputavo ovunque ed ero ridicolo. E poi portare tutta questa ferramenta nella bocca mi fa vergognare proprio." Spiegò lui.
Anche lei mostrò il suo apparecchio.
"Anche io lo porto, non devi vergognarti." Disse lei.
"Sì ma tu hai gli elastici rosa, non mi sentivo all'altezza." Disse Zayn facendola ridere.
La risata più bella che lui avesse mai sentito.
"Devo andare ragazzo muto, scusa." Disse lei.
"Posso sapere il tuo nome?" Chiese Zayn.
"Ben. Mi chiamo Ben."
"Ben diminutivo di...?"
"Tu chiamami Ben che io ti rispondo." Disse lei facendogli l'occhiolino e uscendo dalla mensa.
Zayn tornò al suo tavolo mentre sorrideva come un'idiota.
Harry era ancora lì che guardava furente Ezra e Angie.
"Io li ammazzo. Prima lui perché ci sta provando, poi lei che glielo sta permettendo." Sputò Harry. Niall e Louis alzarono gli occhi al cielo.
"Harry per caso sei geloso?" Chiese sarcastico Zayn mentre si sedeva.
"Sì, sono gelosissimo. La gelosia mi sta divorando come io sto per divorare lui."
Louis e Niall alzarono ancora gli occhi al cielo.
"Da quanto tempo sta continuando così?" Chiese Zayn ridacchiando.
"Così come? A fare il pazzo sadico geloso? Oh be -disse Louis mentre faceva finta di guardare il suo orologio immaginario- all'incirca DA  MEZZ'ORA." Continuò.
"Se lui la smettesse di provarci io la smetterei di essere geloso e se io smettessi di essere geloso, tu smetteresti di rompermi le palle dicendomi  che sto rompendo le palle. Soluzione? Uccidiamo Ezra Miller e poi diamolo in pasto alla professoressa di educazione fisica." Disse Harry.
"Diglielo che sei geloso." Disse Liam.
"AHAHAHA-Rise Harry con sguardo da pazzo- Non posso perché lei avrebbe ciò che vuole." Continuò Harry.
"Certo quindi è molto meglio rimanere qui a farsi fottere il cervello dalla gelosia, ovvio." Disse sarcastico Niall.
"Ohoh Angie ore 12." Disse Liam.
"Ciao Angie." Disse Louis.
"Oh ciao Lou." Rispose lei sedendosi.
"È simpatico Ezra?" Chiese Zayn.
"Molto." Rispose lei.
"Potrebbe uscire con noi qualche volta." Propose Liam sorridendo sornione.
Harry gli tirò un calcio da sotto il tavolo.
"Davvero? Ne sarebbe molto felice." Trillò Angie.
"Ma voi lo conoscevate già?" Continuò.
"Be quale essere di sesso femminile o omosessuale non ha fatto almeno una volta apprezzamenti o pensieri sconci su Ezra Miller?" Disse Louis.
"Bhe sì è proprio un bel ragazzo." Convenne Angie.
"Bleah." Si fece uscire Harry.
"Qualche problema Harry?" Disse Angie alzando un sopracciglio.
"Assolutamente. Solo che come tu odi le puttane bionde io odio le troie more." Disse Harry.
"Stai dando ad Ezra della troia?"
"Vorresti dire il contrario?"
"Ezra non è una troia."
"Oh sì che lo è."
"È molto simpatico ed è molto bello, è solo molto ricercato in questa scuola.
Non sarai mica geloso?"
"Io geloso? Di un tipo come Miller? Certo! È ovvio che sono geloso."
"Non devi."
"Ma tu non senti nulla quando lo vedi?"
"Parli delle farfalle?"
"No. Del vomito."
"Tu fai il geloso? Guarda che 'sta mattina l'ho visto come la guardavi la Edwards."
"Perrie è molto carina e anche l'occhio vuole la sua parte."
"Stai dicendo che sono brutta?!" Gridò quasi Angie.
"Non ho detto questo! Ho solo detto che sa come piacere, ecco sì."
"Io le odio le tipe come lei. Odio le ragazze puttane oche che pensano di essere le più sexy pezze di merda del mondo mentre invece sembrano appena uscite dal culo di una mucca ma io non ti dico niente perché noi non stiamo insieme."
"Hai ragione, non stiamo insieme." Disse Harry prima di alzarsi e andare via dalla mensa.
Angie aspettò un altro po' e poi uscì anche lei.
Stava per andare dall'altro lato della scuola ma poi corse dietro ad Harry.
Appena lo trovò, lo raggiunse, lo girò prendendolo per le spalle e lo abbracciò.
Poi si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò quelle parole che non avrebbero mai dimenticato.
"Amare è tirarsi i piatti dietro e poi camminare sui cocci rotti per raggiungersi... Ancora."
 




Asdfghjkl.
Scusate ho poco tempo per aggiornare la storia meno seguita nella storia delle storie meno seguite ma ce l'ho fatta anche questa volta :,)
Vi amo,
Angie xx.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Programma rivoluzione: modi di fare. ***


 

Image and video hosting by TinyPic
Capitolo 15.
"Programma rivoluzione: modi di fare." 

"Attacca tu."
"No, attacca tu." Disse Niall.
"Ho detto attacca tu." Disse Louis.
"Okay attacco io." Disse Harry che strappò il telefono dalle mani di Louis.
"Harry! Ma che diavolo fai?!" Esclamò Louis oltraggiato.
"Siete pallosi tu e Niall, mi fate venire voglia di uccidermi."
"Sei solo geloso perché la tua bella non te la da." Rispose Louis non curante.
Harry spalancò la bocca.
"Angie è molto più di una scopata!" Esclamò Harry sbigottito.
"Non l'ho messo in dubbio ma non penso ti farebbe schifo. Ah no aspetta tu sei ancora vergine." Disse Louis sfottendolo.
Harry diventò tutto rosso.
"Neanche lei l'ha mai fatto!... Credo."
"Da come Ezra la guardava e da come lei guardava Ezra non ne sarei tanto sicuro."
"Io lo sono. E poi Liam è l'unico non vergine tra di noi."
"È arrivata l'ora Harry."
"Io e Angie non stiamo neanche insieme, figuriamoci fare una cosa del genere."
"Io inizierei a farci un pensierino, comunque."
                           ***********
"Siamo già al 10 mancano 11 giorni alla festa di Jeremy e siamo quasi giunti al termine del programma rivoluzione e da come abbiamo potuto constatare a scuola, avete fatto scalpore e neanche poco." Disse Niall mentre i suoi cinque amici lo ascoltavano.
"Angie è stata brava, molto brava ma siete ancora parecchio insicuri e per questo ci sono io.
Ma nella mia parte Louis può farsi da parte perché consiste nel farvi capire cosa piace alle ragazze.
E a Lou non serve. Anche perché un ragazzo lui ce l'ha già."
"Comunque, ad una ragazza si piace soprattutto per i modi di fare. Bisogna farle ridere, incantarle anche solo con uno sguardo, elogiarle e sapersi atteggiare.
È una delle cose fondamentali."
"Liam vieni qui." Disse e Liam gli si posizionò di fianco.
"Tipo: aggiustarsi i capelli. Le fa impazzire. Mi chiedo ancora perché ma fatto sta che impazziscono.
Tu per esempio Harry potresti usarlo come cavallo di battaglia vista la fratta che ti ritrovi." Harry abbassò il viso in modo tale da far cadere tutti i ricci davanti al viso, poi alzò la testa e li capovolse.
"Questo sì che è un buon cavallo di battaglia." Assentì Angie.
"Ah quindi tu sei venuta per vedere se funzionano davvero gli insegnamenti di Niall." Disse Harry ridacchiando.
"Poi, il sorriso. Impazziscono per i sorrisi. Tipo mettere la lingua in mezzo ai denti le fa impazzire. Non vi sto a ripetere che non ho la più pallida idea del perché."
Zayn sorrise come gli aveva detto Niall.
"Poi adularle. Mio Dio se lo amano. Ma non bisogna farlo troppo sfacciatamente perché poi pensano siate un casca morto e non uscitevene con cose tipo 'bel culo' o 'belle tette' perché di certo non è un ottimo inizio.
Altra cosa da sapere è che i complimenti devono essere semplici e anonimi.
Spiego.
Allora se per esempio dicono di essere brutte voi dite 'ma che dici, sei bellissima' o in pubblico, è in pubblico che le conquistate. Se un vostro amico fa una brutta o stupida battuta voi uscitevene con cose tipo 'ah sta zitto idiota, non ha niente che non va'. In pubblico non azzardatevi a dire cose tipo 'è stupenda' o 'è l'amore della mia vita' perché vi prenderanno per un pappamolle.
Le ragazze bisogna amarle in un sussurro e bisogna trattarle come un fiore delicato.
I complimenti sono una delle fasi più difficili.
Se non ne fate penseranno che non le apprezzate, se ne fate troppi penseranno che siete appiccicosi.
Poi ammetto che varia da ragazza a ragazza." Spiegò Niall  e tutti lo guardavano mentre venivano assorbiti.
"Sposami." Se ne uscì Angie facendo scoppiare a ridere tutti.
"Scusa, é già stato prenotato da me." Disse Louis fiero.
"Continuiamo che è meglio che mi mettete in imbarazzo. Altro pezzo fondamentale sono gli occhi.
La bellezza degli occhi non è determinata dal colore, potete avere anche gli occhi di un colore mai visto e possono non trasmettere niente e avere degli occhi comunissimi che ti posso far provare emozioni mai sentite.
Angie in questo è specializzata, vero Angie?" Ammiccò Niall.
Angie gli lanciò uno sguardo confuso.
"Cosa?" Chiese sempre più confusa.
"Tu mi stai dicendo che non lo fai di proposito?" Chiese Zayn scioccato.
"Fare cosa?!" Chiese Angie spazientita.
"Comunicare con gli occhi." Disse semplice Niall.
"Io... Non è vero!"
"Sì che è vero." Disse Harry.
"Io non vi capisco." Disse Angie buttando le braccia sui fianchi.
"Comunque, gli occhi sono importanti.
Le donne si amano in un sussurro e si conquistano con uno sguardo."
"Louis me lo regali?" Chiese Angie.
"Beep, prova ancora."
"Potete anche non essere particolarmente belli ma avere un carattere così travolgente da conquistare chiunque voi vogliate e anche di più.
Un tabù è la timidezza.
Bisogna trovare il giusto equilibrio tra timidezza e sfrontatezza. Poi vi ripeto, dovete capire come comportarvi da ragazza in ragazza.
Dovete prendere voi l'iniziativa perché state sicuri che loro non la prenderanno. Se una ragazza vi piace tanto provate anche diversi approcci, già che vi impegnate prendete punti, le ragazze sono fatte così.
Vogliono attenzioni ma non da mamma apprensiva.
Vogliono attenzioni ma se gliene date  troppe poi si stancano.
Guardate che sono molto, molto, molto ma molto più complesse di quello che voi possiate immaginare.
Siete sempre sul filo del rasoio e dovete individuare in ogni ragazza l'equilibrio perfetto per non cadere.
Ma sarete bravi, ne sono sicuro." Concluse Niall.
"Per oggi abbiamo finito?" Chiese Liam stiracchiandosi.
"Abbiamo finito la teoria sì ma cosa credete? Ci sono gli esami di pratica e i compiti a casa." Disse Angie compiaciuta.
"Cioè?"
"Cioè che a casa vi scegliete una ragazza anzi, fatemi una scaletta se volete e io ne aggiudicherò una con cui poi ci proverete per la festa. Carino, no?"
"Oddio io la vedo tragica." Disse Zayn.
"Ah state tranquilli c'è tempo e poi prima di cominciare facciamo un breve riepilogo e vi aggiungerò qualche ritocco. Quando parlo così mi innamorerei di me se potessi." Disse Angie portandosi una mano sul petto con aria sognante.
Harry stava parlando animatamente con Liam e Louis stava dicendo qualcosa a Niall che lo fece arrossire in modo sproporzionato.
Zayn si avvicinò ad Angie.
"L'altro giorno mentre parlavi con Ezra le ho parlato. Si chiama Ben." Disse.
Angie sorrise.
"Tienitela stretta."
"La conosci? Perché a me sembra di sì."
"Io e Ben ci conosciamo. Anzi, ci somigliamo molto solo che lei è la parte che a me manca. Lei è forte. Lei sa parlare di sé, lei sa farti innamorare. Lei non ha paura. Ben è bella. Ed è anche una bella persona. Te lo ripeto, tienitela stretta." Disse Angie che poi si allontanò lasciando Zayn con un sorriso.
Che strano che era stato il destino per quei cinque ragazzi.
Ognuno di loro era affascinato da quel piccolo essere di nome Angie. Così lunatica, così chiusa, così... Impassibile.
A volte sembrava anche quasi senza sentimenti, menefreghista.
Quanta voglia avevano di scoprire la sua storia, di scoprire Angie giorno per giorno.
Se solo lei l'avesse saputo.
Ognuno di loro si era fatta una sua immagine e ognuno di loro aveva imparato ad apprezzarla a modo loro.
Angie era una ragazzina troppo fragile per vivere e troppo viva per morire.





ASDFGHJKL.
EIOOOO NONNOOOO.
Ok, basta.
Sono malata UN'ALTRA VOLTA :,)
Questo capitolo non è un granchè ma MA! nel prossimo succederà una cosina.
Ve lo dico da ora, i prossimi capitoli saranno abbastanza di passaggio poi finalmente tra il diciannovesimo/ventesimo ci sarà la festa.
Vi rendete conto che ho già scritto il ventesimo? OuO Sono una boss. *Fuck yeah*.
lulululu.
Ho pubblicato una nuova os, è un po' diversa da quelle che pubblico di solito, è diciamo drammatica. Non vi spoilero niente, però ci terrei tantissimo che voi la leggiate, non chiedo recensioni vorrei solo che la leggiate. E' un tema molto importante per me. Se volete leggerla eccola
Somebody needs help?.
Ora vado.
Vi amo,
Angie xx.


Ask   Twitter   Facebook


 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** We're more than this. ***


 Image and video hosting by TinyPic
Capitolo 16.
"We're more than this."

"Harry ti prego rispondi, siamo preoccupati." Recitava l'ennesimo messaggio di Angie.
Harry era nella sua stanza, steso sul letto: erano due giorni che non usciva di casa, tantomeno da lì.
"Harry tesoro, tutto bene?" Disse Anne preoccupata dall'altra parte della porta.
"Sto bene mamma sta tranquilla, ho solo bisogno di riposo, ti voglio bene." Rispose Harry.
"Harry oggi è ripassato un'altra volta Lou, era molto preoccupato." Disse affranta Anne.
"Ho bisogno di tempo, boo capirà." Disse Harry.
Anne sospirò e scese al piano di sotto.
Non fece tempo ad andare in cucina che il campanello di casa suonò ancora.
"Lou, Harry ha det... Cosa fai tu qui?" Chiese stupita Anne alla ragazza alla porta.
"Anne lo so che non sei felice di vedermi ma sono preoccupata per Harry."
"Angie non è affar tuo. Harry è cambiato dai tempi dell'aggressione. Puoi smetterla di fargli da angelo custode." 
"Anne, Harry è sempre affar mio." Affermò decisa.
"Comunque non importa, non vuole vedere nessuno. Tantomeno te." Sputò acida.
"Anne, sei una così bella e cordiale donna, perché rovinare il tuo bel faccino con un'espressione così cattiva? So di non piacerti, ma finché Harry ha bisogno di me io sarò qui." Disse Angie.
"A quanto ho capito vi frequentate quindi."
"Una specie. Ti prego, posso salire?" Implorò.
"Va bene ma se vedo che non vuole vedere neanche te sarò costretta a mandarti via." Disse Anne mentre le faceva spazio per passare.
"Va bene."
"La sai già la stanza, non credo tu abbia bisogno dell'accompagnamento per arrivarci."
"Certo che no. Ciao Anne." Disse Angie mentre si affrettava su per le scale.
Appena arrivò davanti alla porta di Harry e bussò.
"Mamma, non voglio vedere nessuno." Disse Harry da dentro la stanza.
Silenzio.
"Mamma?" Chiese.
"Non sono tua madre." Disse Angie.
"Angie? Che ci fai tu qui?" Chiese Harry stupito.
"Sono preoccupata per te, mi fai entrare per favore?" Chiese.
Harry si capovolse i ricci e si alzò dal letto, per poi raggiungere la porta e trovarsi la figura minuta di Angie che non attese molto per saltargli al collo.
"Cielo Harry, sono stata così in pensiero!" Disse senza staccarti.
"Sto bene." Disse lui.
"No, non stai bene. E ora ne parli con me." Disse Angie chiudendo la porta.
"Non voglio parlarne, ok?"
"No, non è ok. Io ti amo Harry e non posso vederti così, per nessuno ragione al mondo." 
Harry la prese per mano e la fece sedere accanto a lui.
"Angie, io non sono solo Harry lo sfigato. C'é tanto dietro."
Angie annuì.
"La mia vita ha sempre fatto schifo. Sono sempre stato quello emarginato, quello stupido, quello con i capelli strani, l'amico del gay, non sono mai stato Harry. Cioè non Harry Styles ma solo.... Harry. Alle medie mi prendevano in giro ma mai erano arrivati alle mani. Mai. Poi sono venuto alle superiori e la mia vita non ha fatto altro che peggiorare. Mi sbattevano contro gli armadietti, mi facevano cadere i libri e poi quando mi hanno pestato. È successo esattamente quattro anni fa e due giorni e io mi sento ancora come se i calci fossero arrivati da due giorni e non da quattro anni. Sento ancora il sangue che cola dal mio naso. Sento ancora il dolore al polso per la frattura. Sento ancora tutto il dolore addosso. E fa schifo." Disse Harry ad un passo dalle lacrime.
"Harry il dolore non è più qui -e gli indicò il corpo- ma qui -e gli accarezzo la testa-. Io so quanto sia difficile superare un trauma, lo so bene. Ma tu puoi farcela. Perché Harry è tanto bello e non può sprecare la sua vita a soffrire -disse Angie accarezzandogli una guancia e un sorriso materno sulle labbra- Harry, sei tanto cambiato da quei tempi, non sei più quel ragazzino fragile. Sei un uomo, un uomo grande e bello." Concluse Angie.
"Vorrei solo dimenticare."
"Dimenticare è impossibile ma puoi andare avanti invece che guardare indietro. C'è tanto dolore nella tua come nella mia vita, lo so. Ma puoi farcela. Io sono sempre stata da sola. Senza una famiglia, senza amici. Sola in un angolo. Tu hai tante persone che ti vogliono bene, e ce le avevi anche a quei tempi, solo che non lo sapevi."
"A scuola tutti pensano che sia stata tu, è assurdo."
"Non è assurdo. Ero arrivata due settimane e mezzo prima delle vacanze natalizie e già volevano mandarmi via. Ero irrequieta, ribelle e aggressiva. Io ti ho portato in infermeria, io ti ho raccolto da terra e c'è gente che mi ha visto sporca del tuo sangue. Hanno fatto due più due ed è uscito il risultato sbagliato. Ma non mi importava perché tu stavi bene.
Non è stato un bel periodo neanche per me, non credere. Ero ricaduta nuovamente in depressione, ed ero sola." 
"E cosa hai fatto?" Chiese Harry.
"Questo." Disse Angie prima di alzarsi una manica che mostrò ad Harry molteplici cicatrici.
"Ma questo mi dava sollievo per un breve periodo, poi mi facevo ancora più schifo... Chi può amare una ragazza con le cicatrici?" Chiese Angie cominciando a piangere.
"Un ragazzo con le cicatrici, immagino." Disse Harry prima di alzare la sua manica e mostrare delle cicatrici simili a quelle di Angie e cominciando a piangere con lei.
"Harry! Tu non devi farlo! Harry! No! No! Questo è così sbagliato! Tu sei una così bella persona e le belle persone non le meritano queste cicatrici!" Urlò Angie in preda ai singhiozzi.
Era così inaccettabile per lei che una persona così bella e pura come Harry facesse una cosa così brutta.
"Tu devi assolutamente finirla, va bene? Devi smetterla ora. Non voglio sapere con cosa lo fai ma qualunque cosa sia tu ora la butti e non la usi mai più, va bene?" Disse Angie passandosi le mani sugli occhi e riprendendo la calma.
"Da quando ci sei tu io non lo faccio più. Perché sei la malattia e la cura Angie. Sei la mia malattia e la mia cura." Disse Harry mentre prendeva il viso di Angie tra le mani e la guardava negli occhi.
"Tu sei più di questo Harry." Disse Angie mentre si perdeva negli occhi di Harry, ancora.
"Noi siamo più di questo. Noi possiamo superare tutto insieme, tutto. "Disse Harry.
"Sono solo un guaio, io non sono perfetta, io non ti merito."
"Forse non hai capito che a me non interessa, niente. Non voglio una ragazza perfetta, io amo l'imperfezione, amo chi è caduto e chi a fatica si è rialzato, lasciando a terra pezzi di se stesso, amo chi si è perso e poi ritrovato, amo chi si è cercato nei salotti e si è ritrovato sui marciapiedi. Perché la perfezione è troppo per questo mondo e troppo poco per l'altro. Io ti amo Angie." 
"Anche io Harry, da star male."
Harry spostò un ciuffo dal viso di Angie.
"Tu non sai quanto mi riempi il cuore ogni volta che mi dici che mi ami. Perché 'ti amo' significa 'ei sono qui, mi vedi? Sono qui perché sento che potremmo essere felici insieme, con un po' di impegno, con tanto rispetto. Volevo dirti che l'amore c'é quindi possiamo provarci.'"
"Harry, noi non possiamo stare insieme."
"Non è vero."
"Sì che è vero. Tra meno di una settimana c'è la festa e io ti ordino di cercarti un'altra ragazza, te lo ordino."
"E io ti ordino di stare zitta, ci penseremo domani, ora voglio solo stare con te."
"Voglio che tu stia bene Harry, non voglio vederti triste."
"Tutto ciò di cui ho bisogno è il tuo amore."
"Ti amo Harry, anche se mi faccio del male ogni volta che te lo dico."
"Ti amo anche io Angie, anche se non vuoi stare con me." 
"Harry, un giorno mi ringrazierai." 
"Un giorno sarai tu a ringraziare me."
E passò le sue labbra screpolate su quelle di Angie.
"Devo andare." Disse lei staccandosi di malavoglia.
"Va bene, ci vediamo a scuola domani?
"No, non vengo, mi dispiace." 
"Come non vieni? Perché?"
"Potrei aver per sbaglio picchiato una ragazza che stava facendo apprezzamenti su di te e che poi mi ha dato della stronza e sempre per sbaglio potrei essere stata sospesa ma per sbaglio eh."
Harry rise.
"Sempre la solita."
"Lo sai." Disse Angie prima di baciarlo nuovamente.

"-Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci. Ghandi.-"





Asdfghjkl.
Yo bella giente Engi e Sara sono qui... presente.
Yo, sono con mia cugina che vi saluta.
Questo è il capitolo che vi dicevo in cui si capisce che Angie e Anne si conoscono e si scopre che Angie e Harry sono due autolesionisti.
Se avete letto la mia os sapete già che è un argomento importante per me, se non l'avete letta e volete leggerla sotto vi metto il link.
E' stata una settimana difficile, Avevo deciso di non pubblicare più perché questa storia è molto, molto importante per me e sapere che non viene un apprezzata quasi per niente mi scoraggia ma sono ancora qui.
Non so se continuerò a pubblicare, ovviamente vi farò partecipi di ogni mia decisione (:
Ora vado, vi amo,
Angie xx.
Ex Horan_Marry_Me1D, ora mi chiamo __Strange perché mi piace di più, lollino.


Le mie os:
Somebody needs help?
In one way or another. 
The manager of my life.
You can leave the past in the past.

Altra ff: Isn't she lovely.


Ask     Facebook        Twitter

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Programma rivoluzione: ragazze. ***


*fate finta che ci sia il banner*
Capitolo 17. 
"Programma rivoluzione: ragazze."

 

"Ragazzi siamo nel ritardo più assoluto per la festa." Disse Niall mentre si sedeva al tavolo della mensa.
"Perché? Abbiamo finito." Disse Louis.
"No che non abbiamo finito, non abbiamo assolutamente finito. Qui nessuno di noi ha un accompagnatore."
"Ecco appunto, i vostri compiti a casa? Vi avevo detto di scegliere una ragazza." Disse Angie.
"Io l'ho scritto." Disse Zayn cacciando un foglietto dalla tasca.
"Oh non mi stupirei se ci fosse scritto Ben e ohoh aspetta -disse Liam aprendo il bigliettino- C'è scritto Ben." Concluse sarcastico.
"Gne gne." Gli fece il verso Zayn.
"E tu Liam? Chi hai scelto?" Chiese Angie.
"Eva; quella di disegno, ce l'hai presente? Abbastanza alta, capelli corti, castani, occhi marroni, magra."
"Ahah sisi la conosco." Disse Angie pensierosa.
"Allora? Aggiudicata?"
"Aggiudicata, mi piace." Disse Angie con un sorriso e battendo una mano sul tavolo.
"Eva e Ben sono migliori amiche." Disse Zayn.
"Uh, davvero? E tu come lo sai?" Chiese Louis.
"Io e Ben parliamo." Disse Zayn compiaciuto.
"Tu Harry? Chi hai scelto?" Chiese Angie.
"L'ho scritto su un bigliettino." Disse Harry tutto compiaciuto.
Lo cacciò dalla tasca e lo mise sul tavolo.
Angie lo lesse.
-Vuoi venire alla festa con me?-
"No." Disse lei accartocciandolo.
"No cosa?" Chiese lui confuso.
"No non ci vado con te."
"Perché?!"
"Te l'ho detto, voglio che tu vada con un'altra ragazza. E poi io sono già impegnata."
"Come sei già impegnata?! Con chi? Non mi dire con Ezra."
"No, ci vado con Louis. Niall ci va con Step, la lesbica non dichiarata di trigonometria e Louis ci viene con me." Spiegò Angie.
"Come?! Step è lesbica?" Esclamò.
"L'ho sgamata in bagno."
"Oh be... Wow. Comunque, fammi sentire, con chi dovrei andarci?"
"Eva ha una sorella gemella." Disse Liam.
"Te la sei scelta con la gemella?!" Esclamò Zayn.
"Mica sono scemo." Rispose Liam ammiccando.
"Battila." Disse Zayn alzando il cinque che venne prontamente schiacciato da Liam.
"Comunque, come si chiama?" Chiese Harry.
"Mh, Camille." Disse Angie.
"È carina." Disse Liam. "Come la sorella d'altronde." Continuò.
"Ma io non voglio andarci con Camille, io voglio andarci con te." Sbuffò Harry irritato.
"E invece non ci andrai con me, fine della storia. Ora andiamo a cercarle così le conquistate e vabbe si lo sapete." Disse Angie alzandosi dal tavolo.
"Ma che le prende...?" Chiese Niall.
"Credo che questa situazione non piaccia neanche a lei." Disse Zayn a Niall.
"Quale situazione?!" Esclamò Harry che non venne degnato neanche di uno sguardo.
                                          ********
"Oh mio Dio e io dovrei andare lì, parlarle e chiederle di andare alla festa insieme?" Chiese in preda al panico Zayn.
"Sì, sputacchio man, vai lì, ci parli e poi le chiedi di venire alla festa con te, non ci vuole molto."
Zayn si girò verso Ben che stava rimettendo le sue cose nell'armadietto.
"Oddio."
"Per piacere Zayn, vai lì prima che ti picchio."
"Oddio."
"Niall, digli qualcosa."
"Zayn, vai. Non può succedere niente di male. Basta seguire i nostri insegnamenti. Spalle dritte, petto in fuori, bel sorriso." Disse Niall.
"Oddio."
Angie alzò gli occhi al cielo e poi lo spinse in modo tale da farlo entrare nella visuale di Ben, poi sbatté una mano contro l'armadietto più vicino a lei facendo in modo di attirare l'attenzione della ragazza.
Ben si girò e vide Zayn che imbarazzato avanzava verso di lei.
"Ei Ben." Disse grattandosi la nuca con una mano.
"Ciao Zay." Rispose lei con un sorriso mentre chiudeva l'armadietto.
"Come va?"
"Periodo un po' stressante ma tutto ok. Tu?" Rispose poggiandosi contro gli armadietto.
"Tutto ok." Rispose lui facendo la stessa cosa.
Silenzio.
"Senti Ben, io volevo chiederti una cosa." Disse Zayn interrompendo il silenzio.
"Dimmi pure."
"Come credo tu sappia il 21 c'è la festa di Jeremy e mi chiedevo se ti andasse di venirci con me. Lo so che manca ancora qualche giorno ma il fatto è che avevo paura che qualcuno potesse chiedertelo prima di me. Ma voglio che tu sappia che non sei obbligata. Se non ti va io lo capisco, puoi rifiutarmi tranquillamente. Anzi, lascia perdere, è ovvio che non ti va." Disse Zayn tutto di fretta.
Ben rise.
"Non ridere di me, mi sento già abbastanza sciocco."
"Non sto ridendo di te, scemo. Sto ridendo perché ti stai facendo tantissime pippe mentali per un mio possibile rifiuto mentre io sto accettando."
"Tu cosa?" Esclamò sorpreso Zayn.
"Sto accettando Zay. Sì, mi va di andare alla festa con te." Disse Ben con un sorrisino.
"È oddio, wow, fantastico."
Ben sorrise ancora.
"Allora io vado. Ciao Ben." Disse Zayn con un sorriso mentre si girava.
Ben lo prese per una mano, lo girò verso di sé e gli stampò un bacio su una guancia.
"Ciao Zayn." Disse per poi girarsi e andare via.
Zayn rimase immobile con un sorriso idiota.
Mentre Niall ed Angie che avevano assistito a tutta la scena si batterono il cinque.
Zayn si lasciò uscire un urlo di gioia e alzò i pugni al cielo.
Non era più un completo sfigato, ce l'aveva fatta.
                       ******
"Vai Liam, puoi farcela." Diceva sotto voce Angie mentre guardava la figura di Liam andare verso Eva.
"Ei Eva." Disse Liam.
Eva non si girò neanche, continuava a sistemare il suo armadietto.
"Payne." Disse infine.
"Tutto bene?" Chiese Liam allegro.
"Prima andava meglio."
"Oh. Comunque, mi chiedevo se ti andasse di andare alla festa insieme." Disse Liam con un sorriso.
Eva sembrò pensarci su poi rispose con secco e ovvio: "No."
Liam boccheggiò.
"Perché?!"
"Potrei dirti che è perché sono già stata invitata, per non farti soffrire ma preferisco essere cinica. Mi fai schifo. Senza offesa, ovviamente." Disse Eva camminando con i libri tra le braccia.
Liam boccheggiò.
"Dammi una possibilità!"
"Fammici pensare... NO." Disse Eva prima di uscire e sbattere la porta in faccia a Liam.
                                               *********
"Io non ci vado." Disse fermo Harry.
"Sì che ci vai." Disse Louis.
"Ho detto di no." Disse nuovamente Harry.
"Vuoi che ci vada io?" Chiese Liam.
"No." Disse Harry.
"Ho capito, parlo io con Ben che parlerà con Eva che parlerà con Camille. Ti servirà solo da copertura per non sembrare un forever alone, non devi starci davvero. Poi comunque sei desiderato da mezza scuola, non sei più uno sfigato." Disse Zayn.
"Sai cosa vorrei io invece? Vorrei non essere desiderato da mezza scuola ma solo da una persona. Una stramaledettissima persona. Che invece sta organizzando di tutto per non andarci insieme. Sapete cosa vi dico io? Vaffanculo. Vaffanculo. Andate tutti a fanculo." Disse Harry con voce frustrata dando un calcio contro un armadietto -facendo sobbalzare Louis e andando via.
"Non finirà bene. Non finirà bene per niente." Disse Niall abbracciando Louis.
"Io vorrei solo che la finissero e basta. Vorrei che lei uscisse dalla sua vita." Disse Louis.
"Louis ma che diavolo stai dicendo?" Disse Niall.
"Non sa fare altro che farlo soffrire. Deve allontanarsi da lui. Probabilmente non lo ama neanche."
"Lou tu non ragioni, non hai la mente lucida."
"Ha la mente lucidissima invece e non posso che dargli ragione. Uscirò dalla vita di Harry. E anche dalla vostra." Disse Angie giunta in quel momento con le lacrime agli occhi.
"Angie, Louis non intendeva..."azzardò Niall che venne prontamente interrotto da Angie.
"Louis intendeva esattamente quello che ha detto. Sono un danno e lo so da me. Lo faccio soffrire e so anche questo ma non azzardarti a dire che non lo amo perché sarebbe la più grande stronzata del mondo."
"Ci sono persone che conquistiamo e tante volte dobbiamo perdere. Harry è una di quelle che devi perdere. Per il suo bene."
"Hai ragione. Poi a perdere io ci sono abituata, è così da sempre, perdo la pazienza, gli amici, chi amo, il conto dei giorni, il guaio e quando perdo me stessa perché non è mai facile trovarmi. Ma va bene, se è questo il vostro desiderio io mi farò da parte." Concluse Angie con un groppo in gola.
"Io non voglio che tu ti faccia da parte." Disse Zayn.
"Io neanche." Disse Liam.
"Mi associo a loro." Disse Harry che comparve alle spalle di Angie.
"Lou, amico mio. Boo, non serve che mi proteggi sempre. Angie non è una di quelle persone che devo allontanare, anche perché lo fa già da sola quindi non mi dovrei neanche impegnare. Forse non è la persona giusta per me. Ma io la amo, e non ho bisogno d'altro." Continuò.
Angie non riuscì a sentire bene tutto il discorso, aveva sentito la prima parte con un sorriso finto sulle labbra e poi piano piano aveva indietreggiato fino ad andare via. Ma non sembrava offesa dalle parole di Lou. Non se la prendeva mai, neanche quando se la prendeva. Tornava subito sui suoi passi. Non aveva una grande considerazione di sé stessa. Una di quelle persone con cui era difficile litigare profondamente. Non entrano mai in collisione con le energie sballate degli altri, si scansano un attimo prima, oppure si lasciano incenerire senza smettere di sorridere.
 

 






asdfghjkl PERDONO.
Sono un mostro.
Ho fatto un ritardo.
Il mio primo ritardo.
Faccio schifo.
Faccio tanto schifo.
Faccio tantissimo schifo.
ANYWAY, eccomi.
Entrano in scena queste gemelle, Eva e Camille.
LE MIE EVA E CAMILLA CHE IO AMO TANTO.
LOV U.
hihihi.
stahp.
Vado che devo ancora cenare, lollino.
Vi amo,
Angie xx.




Ask Facebook



H0 pubblicato una nuova storia, è una raccolta di os basate sui testi delle canzoni di Taylor Swift (a me neanche piace ma vabbeh) se vi va ecco il link: Red. -Serie.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** I wanna be drunk when I wake up. ***


 

Image and video hosting by TinyPic
Capitolo 18.
"I wanna be drunk when I wake up."

Un giorno. 
Mancava un solo ed unico giorno alla fine del programma rivoluzione.
Mancava un solo ed unico giorno alla festa.
"Ei ragazzi!" Disse Camille sedendosi al tavolo vicino a Zayn.
Harry sorrise.
Angie mantenne lo sguardo basso.
Erano cinque giorni che nessuno vedeva il sorriso di Angie.
E non si era mai sentita più fuori luogo che in quel momento.
Ognuno con il proprio partner a scherzare mentre lei rimaneva lì con lo sguardo basso.
Zayn che continuava a pregare Ben per farsi dire il colore da indossare.
Liam che continuava imperterrito a chiedere a Eva di andare alla festa insieme e lei che continuava a insultarlo a più non posso.
Niall e Louis che bisbigliavano quatti quatti per mettersi d'accordo su come e dove incontrarsi alla festa.
Camille e Harry che si mettevano d'accordo per l'orario.
E lei? Lei che ruolo aveva in tutto questo?
"Voi che programmi avete per la festa?" Chiese Ben.
"Io mi chiudo in una stanza." Disse Niall.
"Io con lui." Disse Louis.
"Io mi aggregherò a qualche stupido gioco." Disse Zayn.
"Io ballerò fino a non sentirmi più i piedi." Disse Liam.
"Io mi aggiungo a Zayn." Dissero Camille e Eva in sincronia.
"E tu Angie?" Chiese Ben.
Angie alzò lo sguardo.
"Mi ubriacherò fino a perdere i sensi e a non ricordarmi chi sono." Disse per poi riabbassare lo sguardo.
Non l'aveva. Non aveva nessun ruolo. Era totalmente fuori luogo.
                                       ********
21 gennaio, ore 18:45.
"-A che punto siamo?-"
Digitò Niall.
"-Eva ha finalmente ceduto, va insieme a Liam.-" Rispose Angie.
"-Menomale. Louis è arrivato?-"
"-Arriverà a momenti.-" 

21 gennaio, ore 19:00.
"Louis ma io cosa vengo a fare? Tanto lo sanno tutti che sei gay, Niall ha bisogno di una copertura, ma tu? Io non servo." Disse Angie sedendosi sul letto.
"Angie, è per quello che ho detto l'altro giorno? Perché davvero, mi dispiace. Io non volevo ferirti. Io divento nervoso quando vedo Harry triste e non ragiono su quello che dico. È vero, a volte penso che sarebbe meglio che voi la finiate ma poi vedo il sorriso di Harry ogni volta che state insieme e allora non posso che pensare che ne vale davvero la pena. Ero solo arrabbiato, io non lo pensavo veramente."
"Mi sento un completo disastro Lou." Disse Angie cominciando a piangere.
"Chi non lo è?" Chiese Louis retorico abbracciandola.

21 gennaio, ore 20:04.
Angie continuava a rigirarsi su sé stessa.
Stava bene? Ad Harry sarebbe piaciuto? E il trucco? Troppo pesante?
Louis le aveva portato una gonna a vita alta lunga color rosa antico acceso (per quanto un rosa antico possa essere acceso), una magliettina a maniche corte nera, una giacchetta con le maniche a tre quarti sempre nera. Ai piedi delle meravigliose campbell nere. I capelli erano stati perfettamente piastrati e cadevano sciolti sulla schiena di Angie, mentre un capello nero di quelli che anche Zayn portava troneggiava sulla sua testa. Gli occhi erano stati accuratamente truccati di nero e le labbra erano state lasciate ad un tono piuttosto naturale.
Perché non poteva essere normale? Perché non poteva lasciarsi andare? Perché non riusciva a lasciarsi amare?

Harry non era convinto. Per niente. E poi che senso aveva? Non ci sarebbe stata Angie con lui. Sarebbe stato tutto totalmente inutile.  Perché non poteva stare normalmente con la ragazza che amava? Perché? Perché lei rifiutava di stare con lui ? Lui voleva solo avere la possibilità di amare e di essere amato.

Ben indossava una gonna nera corta ma non troppo, delle calze nere strappate, delle parigine sempre nere e ai piedi delle Mr. Martens comprate appositamente per l'occasione. Sopra indossava una cannottierina nera e sopra ad essa una canotta semitrasparente larga di tutti i colori dell'arcobaleno. Sopra indossava un maglioncino nero di lanetta con le borchie sulle spalle. I capelli metà castano/rossicci e metà fucsia erano stati legati in una alta coda di cavallo da cui fuoriusciva un unico ciuffo. Portava degli orecchini con le piume nere e gli occhi erano stati contornati sopra dall'eyeliner sempre nero e sotto da una matita azzurra.
Era totalmente cotta di Zayn e sperava che la serata andasse a buon fine. Ci sperava davvero tanto.
Per una volta voleva mettersi alla prova, voleva davvero stare con un ragazzo che l'amasse e non con il solito stronzo.

Zayn era steso sul letto già tutto pronto e improfumato mentre sorrideva come un ebete. Avrebbe passato l'intera serata con Ben. Solo loro due. Poteva chiedere di più? Certo che no. Non voleva sentirsi più fuori luogo. Non voleva più vergognarsi di parlare per paura di sputare. Non voleva più fingere di essere un'altra persona.

Eva era poggiata sulla ringhiera del balconcino fuori casa sua tutta stretta nel suo tubino a maniche corte verde di pizzo e gli occhi truccati dello stesso colore. Faceva bene ad andare alla festa con Liam? E se fosse stata un completo disastro? Ma come poteva negarglielo? Quante persone avrebbero insistito così tanto per andare ad una festa con lei dopo essere stati trattati come bestie? Lei che non si sentiva mai abbastanza? Eppure Liam l'aveva fatto e lei non poteva di certo continuare a rifiutarlo.
Era insicura ma per il momento si limitava a picchiettare la sua converse verde sul pavimento umidiccio.

Liam continuava a lavarsi i denti nervoso. Eva era diventata un chiodo fisso. Con le sue labbra carnose e i piccoli occhi castani.  Sarebbe stato all'altezza o avrebbe rovinato tutto anche questa volta?

Camille si sentiva stupida ed inutile in quel momento. Andava alla festa più importante dell'anno con un ragazzo a cui lei non interessava affatto solo per fare un piacere alla migliore amica della sorella. Sempre meglio che rimanere in stanza da sola si ripeteva. Che senso aveva però truccarsi, piastrarsi i capelli e indossare uno stupido vestito bluette che non piaceva neanche a lei? Che senso aveva farsi bella per un ragazzo a cui neanche piaceva?
Ma soprattutto, quando sarebbe arrivato il suo turno?

Niall mandava messaggi all'impazzata.
A Step per confermare l'orario. A Louis per rassicurarlo dicendogli che l'unico che guardava rimaneva lui e Angie per vedere come procedeva la situazione.
Ma in che guaio si era cacciato?
Un ragazzo segreto da nascondere, una ragazza segretamente lesbica come accompagnatrice. Perché non poteva semplicemente accettarsi e dire al mondo che in realtà l'unica persona che amava e che aveva mai amato era Louis Tomlinson? Perché? 

Louis era nel salotto di casa Walker mentre aspettava che quella cerebrolesa di Angie si accorgesse di quanto fosse carina. Intanto continuava a mandare messaggi a Niall.
E se fosse andato storto qualcosa? E se lui non fosse stato abbastanza per lui? Perché non potevano avere una storia normale come tutte le persone normali nel mondo? Perché non poteva prendere il ragazzo che amava e tenergli la mano davanti a tutti senza sentirsi uno sbaglio della natura?

Ma chi erano in realtà quelle nove persone? Erano solo nove persone legate da incredibili insicurezze.
Perché non potevano sentirsi giusti e apprezzati per una volta? Tanti domande nella testa e poche sicurezze in tasca.











Asdfghjkl.
Ma quanto cazzo fa schifo questo capitolo?
L'ho scritto qualche settimana fa e fa davvero cagare.
SCUSATE SE IERI NON HO AGGIORNATO ma la migliore amica di mia madre sta facendo il trasloco e io le ho dovuto tenere il bambini di dieci mesi e in più mi sono praticamente rotta il piede.
Mi sono fatta male saltando la corda a piedi nudi. Questo ovviamente perché sono una genia.
Ovvio.
Ora vado che è meglio.
Al prossimo capitolo,
Angie xx



Ask     Facebook        Twitter
 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Programma rivoluzione: terminato. ***


 Capitolo 19.


Image and video hosting by TinyPic

"Programma rivoluzione: terminato."


 

A Camilla perché un pezzo del
mio cuore sarà sempre suo. sempre.

"-Angie sei pronta?-" Scrisse Niall.
"-Io e Louis stiamo salendo in macchina, tu?-" rispose Angie.
"-Sono sotto casa di Step e aspetto che scenda.-"
"-Gli altri?-"
"-Ho sentito Harry e Liam erano quasi arrivati a casa delle gemelle. Zayn?-"
"-L'ho sentito circa cinque minuti fa, era appena arrivato a casa di Ben. Credo siano già partiti.-"
"-Bene, ci vediamo alla festa. Dai un bacio a Lou da parte mia.-"
"-Sarà fatto.-"

Angie batteva ritmicamente il tacco della sua campbell sul tappetino della macchina, nervosa.
"Perché sei nervosa?" Chiese Louis notando il tic della ragazza.
"E se Harry si trovasse bene con Camille? Lou, ho paura. Io non voglio perderlo."
"Dovresti dirglielo."
"Lo so. Ma sai anche tu che non è poi così facile."

Zayn bussò alla porta d'ingresso e poi una splendida Ben gli si presentò davanti.
"Sei stupenda." Si lasciò uscire.
"Grazie Zay, anche tu stai benissimo." Disse lei attaccandogli le braccia al collo e stampandogli un bacio sulla guancia.

Eva batteva il piede a ritmo di musica mentre Liam canticchiava.
"Uh amo questa canzone!" Disse lei alzando il volume.
Liam sorrise; era felice.

"-Dove sei? Noi siamo arrivati.-" Scrisse Angie.
"-Sto parcheggiando, aspettateci davanti alla casa affianco a quella di Jeremy.-"
"-Va bene, Zayn e Ben sono già lì.-"
"-Io ho appena visto passare Liam e Eva e Harry mi ha mandato un messaggio: Sono arrivati anche loro.-"
"-Perfetto. Programma rivoluzione: che la fine abbia inizio."

Louis camminava spensierato con Angie a braccetto, se lo sentiva nella pancia, sarebbe stata una grande serata.
Ben e Zayn che li avevano visti gli erano andati incontro e mentre arrivavano a destinazione videro arrivare dal lato opposto Harry, Camille, Niall e Step.
Harry non poté non notare quanto Angie fosse bella.
Dall'altro lato della strada comparvero Liam e Eva che la attraversarono e raggiunsero gli amici.
C'erano tutti.
"Posso rubarvi i vostri rispettivi compagni per un momento?" Chiese Angie.
Le ragazze annuirono.
Harry, Niall, Zayn, Liam e Louis la seguirono e andarono poco più distante dalle ragazze che chiacchieravano tra di loro.
"Siamo giunti al termine, ce l'abbiamo fatta. Siete diventati delle persone nuove, ce l'avete fatta. Sono tanto fiera di voi, tantissimo. Sono felicissima di avervi aiutato e a vedervi con questi sorrisi mi si riempie il cuore. E fatevelo dire: siete bellissimi." Disse Angie.
"Non ce l'avremmo mai fatta senza di te." Disse Zayn.
"Oh sì che ce l'avreste fatta. Quelle ragazze non le ho mica conquistate io." Disse Angie indicando con un cenno della testa le quattro ragazze poco distanti da loro.
Zayn posò lo sguardo sulla piccola figura di Ben e non poté che sentirsi fortunato: era stupenda.
Liam guardò Eva che si spostava i capelli corti da davanti al viso. Ce l'aveva fatta, nonostante tutto era riuscito ad averla con sé.
Niall guardò Louis e Louis guardò Niall. Quanto tempo ci avevano messo ad innamorarsi? Poco, molto poco. Troppo poco. Eppure erano totalmente innamorati.
Angie guardò Harry. E Harry guardò Angie. Lei gli mimò un 'ti amo' con le labbra e lui fece lo stesso con un sorriso radioso.
"Ora forza, andate, prima che io scoppi a piangere come una bambina: la festa deve cominciare." Disse Angie.
"Abbraccio di gruppo?" Chiese Louis.
"Abbraccio di gruppo." acconsentì Angie.
E venne nuovamente circondata da dieci forti braccia.
"Vi voglio bene ragazzi." Disse mentre una lacrima le solcava la guancia destra.
"Anche noi te ne vogliamo." Dissero tutti insieme per poi andare tutti verso i rispettivi compagni.
"Che la festa abbia inizio." Sussurrò tra sé e sé.
In fila per due, Niall e Step, Eva e Liam, Harry e Camille, Angie e Louis e Zayn e Ben entrarono dentro la casa e tutti gli sguardi ricaddero su di loro.
Zayn e Ben andarono verso la cucina, Eva venne letteralmente trascinata sulla 'pista da ballo' da Liam, Niall e Step andarono a salutare degli amici mentre Harry e Camille venivano sopraffatti dall'imbarazzo.
Angie guardava tutti i suoi amici sgusciare da una parte all'altra.
Era stata brava, aveva rivoluzionato la loro vita e ora era ufficiale; Programma rivoluzione: terminato.
 

 








Asdfghjkl.
Vi rendete conto? il programma rivoluzione E' FINITO.
Ma state tranquille (per quanto questo possa interessare a qualcuno) mancano più di dieci capitoli alla fine, contante che io sto scrivendo il 26 e manca ancora un po' per finirla.
Voi non immaginate neanche quanto mi mancherà.
Questo è il capitolo di passaggio più di passaggio che ci sia ma come poteva la vostra dolce e cara Angie spiattellarvi così la festa senza farvi soffrire un altro po'?
NON POTEVA ♥
Nel prossimo capitolo ci sarà una svolta per quasi tutte le coppie.
Ora vado prima di spoilervi anche la fine della ff.
Vi amo,
Angie xx.



Potete contattarmi quando e come volete, sono sempre pronta a fare nuove conoscenze quindi non fatevi problemi!




Ask Facebook Twitter




  
Nuova os, se vi va mi potreste lasciare un pensiero? mi fareste molto felice:   Loving him was red.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Be the change. ***


 Capitolo 20.


Image and video hosting by TinyPic

"Be the change."



 


A Eva e Camilla che domenica hanno fatto il compleanno
e che hanno passato ad un funerale.
Non serve ripetere quanto vi voglio bene, vero?
Perché ve ne voglio tanto, tanto ma tanto. Auguri.






 

Zayn guardò la piccola figura di Ben accanto a lui che rideva sguaiatamente.
"Ben hai bevuto molto?" Chiese Zayn divertito.
"In verità no." Rispose la ragazza placandosi.
"Ogni tanto mi chiedo perché mi frequenti." Disse Zayn tutto ad un tratto serio.
Ben boccheggiò.
"Ma come? Perché non dovrei frequentarti?"
"Perché hai dovuto fare tu il primo passo e quando lo hai fatto, io non ti ho neanche risposto, in più sono un completo sfigato."
"Io non vedo nessuno sfigato, vedo solo un fantastico ragazzo con un sorriso splendido."
"Se fossi stato ancora brutto avresti cominciato a parlarmi?"
"A dir la verità non lo so. Ma per il semplice motivo che la prima volta che ti ho visto è stato al parco, non ti avevo mai visto a scuola. Sono una tipa piuttosto strana, sto sempre sulle mie e non guardo in faccia a nessuno. Non sono circondata da molte persone; mi bastano Eva e Camille non ho bisogno di grandi compagnie e quindi non ti avevo mai notato."
"Capisco." Disse semplicemente Zayn.
Capisco. Ca-pi-sco. Si diede dell'idiota da solo.
Ben lo prese per una spalla, lo girò verso di lei e poi gli fece segno di abbassarsi vista la grande differenza d'altezza.
"Sai cosa mi ha colpito di te? -Zayn scosse la testa- Te lo dico io: non la cresta gellata o la giacca da figo ma i tuoi occhi. Così semplici, così puri. Sono vigili. E io li trovo estremamente interessanti, come te."
"M-mi trovi interessante?"
"Certo che ti trovo interessante!" Esclamò Ben convinta.
"Se ora ti bacio tu mi rifiuti?" Chiese in un sussurro Zayn diventando paonazzo. Ma dove l'aveva preso tutto quel coraggio?
Ben sorrise a trentadue denti.
"Certo che no." Disse e poi chiuse gli occhi.
Zayn si avvicinò lentamente e poi fece toccare le sue labbra carnose con quelle piccole e delicate di Ben.
Dio quanto era felice.
Non aspettarono molto per rendere il bacio più intenso; Ben accarezzava i capelli corvini di Zayn e Zayn le accarezzava il viso dolcemente.
Ormai l'ossigeno scarseggiava e dovettero staccarsi.
"Benedith. Mi chiamo Benedith." Disse lei con un sorriso.
"Mi piace il nome Benedith." Disse Zayn facendo poi toccare nuovamente le loro labbra.
                                           ********
Angie rimaneva in un angolino con il suo bicchiere in mano, come se non si trovasse ad una festa ma a casa da sola, come se non sentisse l'odore acre di fumo, alcol e sesso imprinto nell'aria. Louis l'aveva lasciata sola ed era salito in una stanza con Niall, Zayn e Ben avevano passato l'intera serata insieme sulla pista da ballo nonostante Zayn fosse la persona più scoordinata presente nella stanza, Eva e Liam stavano insieme ma non li vedevi mai fermi in un punto fisso, a volte erano a bere, a volte erano a chiacchierare in piscina o chi sa dove, quella casa era la più grande che Angie avesse mai visto. Aveva visto ballare anche Camille e Harry mentre lei rimaneva da sola in un angolino. Come sempre d'altronde. Che scema che era stata, pensare che la sua vita potesse migliore. Che stronzata.
"Ei Angie, che ci fai qui tutta sola?" Chiese una voce maschile.
"Bevo fino a perdere conoscenza. E tu? Come mai non sei a trombarti qualcuno al piano di sopra?" Rispose lei.
Lui rise.
"Metà delle ragazze sono ubriache, l'altra metà sono fidanzate e quelle poche che rimangono sono troie. Sono pur sempre un signore io." Rispose lui.
"E quindi sei venuto dall'unica ragazza sola, non troia e metà sobria della casa?"
"Lo sai che per me rimani sempre la migliore."
"Fammi il piacere, Ezra."
"Lo sai che ti amo ancora Angie."
"Sta' zitto, tu non mi ami, non mi hai mai amato." Disse lei a denti stretti.
"E chi è che ti ama? Styles? È lui che ti ama? Gli fai ancora da angelo custode? Tu hai bisogno di un ragazzo con le palle, uno come me." Disse lui avvicinandosi piano piano.
"Ezra, finiscila. Io non ti amo."
"Forse non mi ami ma l'attrazione che provi per me non la proverai mai per Harry."
"Tu non sai niente, sei solo un bastardo."
"Anche tu sei solo una bastarda. Noi siamo uguali Angie, accettalo." Le sussurrò lui all'orecchio con un soffio.
"Ucciditi." Disse lei scansandolo e allontanandosi.
Angie uscì dalla stanza, salì le scale ed entrò in una delle tante stanze al piano superiore poi uscì da lì e andò fuori al balconcino adiacente e prese una sigaretta.
La prese in mano ma le cadde: le tremavano le mani.
Non riusciva neanche ad accenderla.
"Vaffanculo." Sputò.
Si girò e vide Harry sulla soglia della porta finestra.
"Che ti ha detto Ezra?" Chiese.
"Niente che ti interessi."
"Se te lo sto chiedendo è perché mi interessa, no?"
"Allora niente che tu debba sapere."
"Perché sei stata tutta la sera da sola?"
"Perché io sto sempre da sola. E poi eravate tutti troppo impegnati."
"Angie... Tu mi ami ancora, vero?" Chiese Harry in un sussurrò.
Angie si girò a guardarlo e incontrò i suoi grandi occhioni verdi lucidi.
"Harry, ma che diavolo...?"
"Mi ami, vero? Non mi abbandonerai per Ezra?" Chiese Harry insicuro.
Angie fece qualche passo avanti e arrivò di fronte ad Harry.
"Io amo solo ed unicamente te, Harry." Sussurrò lei.
"Sono quasi sette giorni che non bacio le tue labbra e che non ti vedo sorridere. Posso baciarti?" Chiese lui in un sussurro.
Angie annuì e Harry fece incontrare le loro labbra.
Poi fece incontrare le loro lingue.
Piano piano indietreggiò ed entrarono nella stanza, Angie chiuse la porta finestra e Harry chiuse le persiane.
Poi si stesero sul letto, Harry tolse la giacca di Angie e Angie tolse la giacca di Harry.
Harry abbandonò le labbra di Angie per un nano secondo e poi la guardò negli occhi.
"Sei vergine?" Pronunciò.
Angie annuì "E tu?" Chiese lei.
Anche Harry annuì.
"Ti senti pronta?... A fare l'amore con me?" Chiese Harry al culmine dell'imbarazzo. Angie fece incontrare di nuovo le loro labbra e ad Harry bastò per capire.
Piano piano si spogliarono e rimasero nudi sotto le lenzuola.
"Harry, ma la porta è chiusa a chiave, vero?" Chiese lei.
"L'ho chiusa io appena sono entrato."
"Sei sicuro?" Chiese lei.
Harry annuì.
"Hai un tatuaggio sotto il seno! Non me l'avevi detto." Disse Harry ridendo.
"L'ho fatto due settimane fa." Disse lei ridacchiando.
"Ne hai anche un altro, non è così?" Chiese Harry.
Angie annuì e mostrò il polso destro.
"Be the change." Lesse Harry.
"Sii il cambiamento." Ripeté lei "Sii sempre il cambiamento, Harry." Continuò.
"Ti amo fino alla luna e ritorno." Disse Harry guardandola negli occhi per poi ribaciarla.
E quella sera Harry Styles e Angie Walker fecero l'amore, ma l'amore vero, quello che ti senti nella pancia. 








ASDFGHJKL.
VI RENDETE CONTO?
Ora capite il senso di be the change.
Be the change ha un profondo significato per me, e come Angie anche io mi voglio fare quel tatuaggio.
Se volete nel prossimo capitolo vi metto una foto del tatuaggio che ha Angie (:
Insomma i nostri eroi fanno l'amore.
Che cosa troppo tenera isoqwiewueq.
Basta.
Basta.
Ancora auguri ad Eva e Camilla.
AUGURI.
Lo so che non ci siete nel capitolo, mi spiace.
Vi amo,
Angie xx.


Ps. Tanto luv per la scritta arcobaleno.




Ask Facebook Twitter





Nuova os, se vi va mi potreste lasciare un pensiero? mi fareste molto felice: Loving him was red.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Cold coffee. ***


 Capitolo 21.
Image and video hosting by TinyPic
"Cold coffee." 
 

 Ad Illa perché ama questa fan fiction 
e la fa amare anche a me.
Ad Eva perché nonostante trovi un milioni di motivi
 per mandarmi a quel paese continua
 a volermi bene e a sostenermi.

 

Image and video hosting by TinyPic

 

Angie si stiracchiò e poi si mise a sedere; si stropicciò gli occhi e appena li riaprì cercò di mettere ben a fuoco la stanza che la circondava: non era  la sua.
E poi tutto d'un tratto i ricordi della serata precedente le tornarono alla mente: Ezra, le sue parole, Harry, il suo tocco, il suo corpo caldo sopra il proprio, il modo in cui le sussurrava che l'amava mentre facevano l'amore.
Angie sorrise mentre si grattava la testa; wow, avevano fatto l'amore.
Tante volte si era immaginata la sua prima volta e di certo non poteva chiederla migliore di quella: lei e la persona che amava di più al mondo.
Si girò dall'altro lato e guardò Harry che dormiva ancora beato: il viso poggiato sul cuscino, le braccia che lo circondavano e la schiena nuda lasciata scoperta dal lenzuolo bianco.
Ma come ci erano arrivati a quel punto? Come ci era arrivata lei a quel punto? Sorrise.
Angie sorrideva tanto in quel periodo.
Sorrideva quando Harry le faceva un complimento, quando le accarezzava una guancia prima di baciarla, quando rideva di gusto e la trascinava con sé, quando le diceva ti amo, quando si scostava i capelli scuri e ricci dalla fronte, quando le mandava un messaggio melenso.
Ma come si era ridotta? A truccarsi, a farsi bella, ad aggiustarsi i capelli, a rendersi migliore, a sorprendersi.
Sorrise ancora e gli passò una mano in mezzo alle spalle che lo fece rabbrividire, come vide che si stava svegliando si sdraiò vicino a lui.
Harry aprì definitivamente gli occhi e Angie sorrise.
"Buongiorno." Sussurrò Angie.
"Buongiorno a te. Dovresti svegliarmi così più spesso." Sussurrò lui con la voce impastata dal sonno.
Angie si lasciò uscire una leggera risata cristallina e poi lo baciò.
Un leggero e timido bacio a stampo solo per inaugurare una nuova e meravigliosa giornata.
                                       ********
Lou si svegliò e non trovò più il corpo di Niall di fianco al suo ma non riuscì neanche a formulare un pensiero sensato che la porta bianca si aprì e un Niall con i capelli scompigliati e il corpo coperto solo da dei boxer neri gli si presentò davanti.
"Ei ti sei già svegliato." Disse mettendo il labruccio.
Louis annuì "Sì e mi sono spaventato quando non ti ho visto."
Niall camminò e si sdraiò vicino a lui.
"Mi sono svegliato, ti ho visto dormire come un angelo e mi hai fatto venire una voglia irrefrenabile di prepararti qualcosa per colazione allora sono andato di là e ho preparato tutto solo che tu non ti svegliavi e ho mangiato tutto ciò che avevo cucinato e ho dovuto ricucinarti qualcosa,  poi sono venuto qui per svegliarti ma come ho potuto constatare sei già sveglio." Disse Niall con la sua solita parlantina veloce resa incredibilmente buffa dal suo accento irlandese.
Louis gli spostò una ciocca di capelli dal viso e lo osservò "Devo aver fatto qualcosa di molto buono per meritarmi una persona come te." Disse senza interrompere il contatto visivo.
Niall si avvicinò fino a far mischiare il sapore delle loro labbra.
"Ti amo Lou." Disse.
"Ti amo anche io." Rispose l'altro.
"È stato meraviglioso questa notte."
"Stupendo." Disse Louis baciandolo nuovamente.
                    ********
Ben aprii un occhio e poi l'altro ma li richiuse a causa della troppa luce.
"Mamma abbassa le tapparelle!" Biascicò.
Poi si alzò di scatto ricordandosi perché le persiano erano alzate: non c'erano finestre.
Prese il cellulare dalla tasca del maglioncino: 10:06.
Si girò e vide Zayn dormire beato.
Mamma mia quanto era bello.
Si incantò a guardare quei capelli neri come la pece, la pelle ambrata, i tratti duri.
Scosse la testa come a risvegliarsi e gli accarezzò una guancia.
Non diede segno di svegliarsi.
"Zayn..." Sussurrò.
"Zayn..." Sussurrò ancora.
"Zayn, tesoro..." Provò per l'ultima volta.
Zayn biascicò nel sonno, la prese e la strinse stretta.
Ben rise.
"Zayn forza svegliati, dobbiamo andarcene." Disse Ben cercando di fare resistenza.
"Zayn se ci beccano qui succede un casino, dobbiamo andarcene." Provò ancora.
"Ben, ti prego... Dormiamo ancora un po'." Biascicò con la voce impastata dal sonno.
"Zayn, ti ricordo che siamo sul tetto della casa di Jeremy, dopo una festa ed è il caso di non farci trovare qui." Disse Ben.
Zayn la lasciò andare e si mise a sedere; si scompigliò i capelli e osservò il paesaggio: era meraviglioso.
Ben intanto lo osservava di profilo; nonostante si fosse appena svegliato era bello come non mai.
"Sei bellissimo." Si lasciò uscire per poi darsi mentalmente della scema.
Zayn si girò di scatto e Ben notò le guance visibilmente arrossate.
"Tu sei bellissima." Borbottò Zayn distogliendo lo sguardo.
"E tu sei un bugiardo."
"Io sarò anche un bugiardo ma tu rimani bellissima."
Ben arrossì e si avvicinò.
"Continuerai a frequentarmi anche domani?" Chiese.
Zayn aggrottò le sopracciglia.
Perché non avrebbe dovuto?
"E anche dopodomani e dopodomani ancora." Disse Zayn avvicinandosi a sua volta e baciandola.
Ben sorrise nel bacio.
"Forza, dobbiamo andare." Disse scattando in piedi.
Zayn sbuffò e si alzò a sua volta.
Entrarono nella soffitta e scesero di sotto, attraversarono un corridoio e videro Angie e Harry uscire di soppiatto da una delle tante camere.
Zayn rise: era esilarante vederli tutti concentrati mentre cercavano di passare inosservati.
Per sfortuna Angie che lo sentì si girò e Harry con lei.
Angie strizzò gli occhi come a essere stata colta sul fatto e Harry arrossì vistosamente.
"Ciao Zayn, ciao Ben." Disse Angie infine.
"Ciao Angie, ciao Harry." Disse Zayn mentre se la rideva sotto i baffi.
Harry e Ben alzarono solo una mano in segno di saluto.
"Tutto bene?" Chiese Zayn.
"Certo ma noi, ehm, noi dobbiamo andare. Ciao Zayn, ciao Ben, andiamo Angie." Disse Harry prendendo Angie per un braccio e scappando dalla loro visuale.
Ben si avvicinò all'orecchio di Zayn "Secondo te che hanno fatto?" Chiese maliziosa.
"Lo sai bene cosa hanno fatto." Rispose Zayn e Ben scoppiò a ridere.
"Forza, dobbiamo andare." Disse prendendolo per mano.
Uscirono dalla casa e il telefono di Zayn vibrò.
"Scusa un attimo Ben, mi è arrivato un messaggio." Disse sbloccando la tastiera.
Mittente: Angie.
Testo:" Ei Zayn ti va di vederci alle 11:30 allo sturbacks vicino casa tua? Ho bisogno di un caffè freddo e di stare un po' con te per... Raccontarti."
Zayn rise.
"Alle undici e mezza davanti sturbacks, puntuale, mi raccomando."
Invia.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Like virgin. ***


 Capiolo 22.
Image and video hosting by TinyPic
"Like a virgin."


A Eva perché se lo dedico a qualcun'altro si ingelosisce.
A Camilla perché se non glielo dedico mi uccide.
A Michela perché non le ho mai dedicato un capitolo e mi sento un mostro.
A Nicholas perché bho, volevo dedicargli un capitolo.
(Eva non uccidermi.)

Zayn era seduto da solo al tavolo dello starbucks da ormai cinque minuti visto che Angie era ovviamente in ritardo.
Zayn si chiede ancora oggi come fa ad essere costantemente in ritardo.
Poi la porta si aprì e un'Angie trafelata vi entrò, cercò Zayn con lo sguardo e poi quando lo trovò lo raggiunse veloce.
"Scusa, scusa, scusa. Non è stata colpa mia." Disse mentre si toglieva il giaccone.
Zayn sbuffò.
"Certo e di chi sarebbe la colpa?"
"Di Harry!" Esclamò lei.
Zayn aggrottò le sopracciglia "Harry?" Chiese confuso.
Angie si grattò la nuca.
"Ha insistito tanto per entrare a casa e rimanere un altro po' insieme e... Si è fatto tardi." Disse imbarazzata.
Zayn sorrise malizioso "A proposito di rimanere insieme, voi dove siete stati 'sta notte?" Chiese ammiccando.
Angie nascose gran parte del viso nello sciarpone che indossava "A casa di Jeremy."
"Tutta la notte?" Chiese ancora.
"....sì."
"E che avete fatto tutta la notte?" Chiese malizioso.
"Zayn ti prego. Lo so che hai già capito perché vuoi mettermi in imbarazzo a tutti i costi?"
"Perché è divertente! Ed è ora di prendersi una piccola vendetta, devo ricordarti il primo giorno in palestra?" Chiese.
Angie scoppiò a ridere "Non mi sono mai divertita tanto quanto quel giorno, giuro." Si asciugò compiaciuta una lacrima finta.
"Non cambiare discorso. Che avete fatto di bello?"
"Zayn, tanto non lo dico."
"Like a virgin..." Canticchiò lui.
Angie gli tirò uno scappellotto dietro alla testa e Zayn rise di gusto.
"Okok, ho finito." Disse ridacchiando.
"Ecco, bravo."
"E com'è stato?" Chiese d'un tratto.
Angie sospirò. "Magnifico. È stato meraviglioso. Ma non tanto l'atto in sé per sé ma quanto essere lì, con Harry. Diventare una cosa sola, sentirsi l'uno parte dell'altro è stato... Bello. Davvero bello." Disse Angie con un sorriso stampato in volto.
Zayn sorrise intenerito: non l'aveva mia vista così serena.
"Sono così felice per voi. Vederti serena rende sereno anche me. Mi piacerebbe vederti sempre con quel sorriso." Disse Zayn accarezzandole una spalla.
"Non credi sia il caso di darvi una possibilità?"  Continuò.
"Non lo so Zayn... Io lo amo ma..." Disse Angie che venne interrotta "Niente ma. Lo ami, punto." Disse Zayn deciso.
"Zayn magari fosse così facile. Sai che sua madre mi odia e non la biasimo assolutamente, mi odio anche io. Poi Harry si merita di meglio."
"Non credi che sia un po' tardi per dire che si merita di meglio? Avete fatto l'amore, vi amate. Le altre sono solo cazzate. Se lo ami davvero come dici ora esci di qui e vai da lui. Chiamalo ora, fagli sapere il numero delle volte che pensi a lui, cantagli una canzone. Dedicagli un film che lo faccia ridere, mandagli una lettera vuota, digli che può scriverci tutto ciò che vuole sentirsi dire. Fagli il solletico sulle guance, baciagli i capelli, portalo a fare un giro in un campo. Regalagli un fiore. Regalagli mille fiori, un campo di fiori. Compragli un libro che nessuno ha mai letto. Prendigli un cd che nessuno ha mai ascoltato. Fai qualsiasi cosa ma non fartelo scappare. L'amore non sta mai fermo troppo a lungo." Disse con una serietà e una durezza che Angie a momenti non lo riconobbe neanche.
Riprese tutta la sua roba e uscì velocemente dal locale: Zayn  aveva ragione.
                                   ********
"Credi che mi stia bene questo colore?" Chiese Louis guardandosi allo specchio.
"Ah-ah." Rispose atono Niall.
"Ma mi stai ascoltando?" Chiese Louis con uno sbuffo.
"Ah-ah."
"Mi piacerebbe succhiarlo ad Ezra Miller." Disse.
"Ah-ah."
Louis alzò gli occhi al cielo.
"Cosa ho detto?"
"Ah-ah."
"La vuoi smettere?" E Niall vedendo l'espressione spazientita del proprio ragazzo scoppiò a ridere.
"Allora facevi solo finta, pezzo di merda!" Gridò prima di lanciargli una cuscinata.
Niall rise ancora.
"Che merda che sei." Disse Louis incrociando le braccia e mettendo il broncio.
"Ma io ti amo tanto." Disse Niall avvicinandosi piano piano.
"Bhe fottiti." Disse Louis.
"Ma tanto tanto tanto." Disse ad un passo dalle labbra di Louis.
"Non puoi farti perdonare sempre così, è sleale." Disse Louis un momento prima che Niall stampò le sue dolci labbra contro le proprie.
                                             *******
"Allora?" Chiese Camille.
"Allora cosa?" Chiese Eva confusa.
"Allora com'è andata ieri sera!"
"Aaah. Bene." Disse Eva.
"Bene?"
"Sì cioè bene. È gentile con me, è sempre carino, cerca di farsi piacere in tutti modi, è molto dolce nonostante sia un completo idiota."
"Ma ti piace?"
"Che parolone. No, cioè non lo so. Ci vuole tempo."
"E Ben? L'hai sentita?"
"Ma ti pare? È stata tutta la notte con Zayn senza neanche un messaggio."
"È suonato il citofono, vado io." Disse Camille alzandosi.
Eva rimase in stanza da sola a pensare.
Era giusto quello che stava facendo?
Era giusto stare con Liam nonostante il poco interesse da parte sua?
Era giusto stare con Liam solo per non stare da sola?
Era giusto?
Tutte le sue domande vennero messe a tacere dalla voce allegra di Ben che le arrivò alle orecchie, segno che l'amica si era presentata a casa loro.
"Ohoh allora Zayn non ti ha stuprata." Disse Eva sarcastica una volta che Ben entrò in stanza.
"Gne gne, che simpaticona." Disse Ben facendo una smorfia.
"Bhe visto che non ti sei fatta sentire per niente almeno ora raccontaci!" Disse Camille sedendosi sul letto vicino ad Eva.
Ben sorrise al ricordo della serata appena trascorsa e poi cominciò a raccontare tutto per filo e per segno.
                                      ********
Angie correva veloce per le strade di Doncaster nonostante il freddo le avesse intorpidito i piedi e quasi tutto il resto degli arti.
Correva veloce perché doveva dire ad Harry quanto lo amava.
Arrivò davanti casa Styles e bussò alla porta. Uno, due e tre volte.
Anne si avvicinò alla porta e una volta aperta vide la figura senza fiato di Angie.
"Buongiorno Anne, c'è Harry?" Chiese Angie con un sorriso.
"No, mi dispiace è uscito poco tempo fa. Devo dirgli che sei passata?" Chiese con quello che era palesemente un sorriso di cortesia.
Angie aggrottò le sopracciglia: Harry le aveva detto che non sarebbe uscito per l'intera giornata.
"Ehm no grazie, non fa niente. Ciao Anne." Disse per poi rifare da capo la strada che aveva appena percorso.
Anne chiuse la porta e rientrò in casa.
"Chi era mamma?" Chiese Harry che era appena sceso dalle scale.
"Nessuno, torna pure in camera tua tesoro." Rispose Anne con un sorriso.
Harry sorrise e tornò in camera sua ignaro della bugia che gli era stata appena detta.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** She wanna stay with me. ***


 Capitolo 23.

Image and video hosting by TinyPic
"She wanna stay with me."

 

Ad Eva che è passata a wind e io sono felice come una pasqua.
A Camilla perché se no mi picchia.
A Nicholas perché io voglio stare con lui e quindi mi sembra appropriato.
lollino.



Harry aveva chiamato Angie al telefono ben 23 volte e per ben 23 volte lei aveva totalmente ignorato le sue chiamate.
Ora camminava per le strade di Doncaster in direzione della scuola.
E se si fosse pentita?
E se avesse fatto così schifo da averla fatta scappare?
Mio Dio che imbarazzo.
Harry varcò il cancello della scuola e vide tutti gli studenti che correvano verso un lato.
Quando vide Camille le corse incontro.
"Camille ma che è successo? Io sono appena arrivato." Chiese bloccandola.
"Oh ciao Harry. Non lo so, dicono ci sia una specie di rissa in corso." Rispose lei.
"Alle 8 di mattina? Ci vuole coraggio per picchiare qualcuno alle 8 di mattina." Disse facendola ridere.
"Ma chi è che sta picchiando chi?" Chiese poi.
Camille alzò le spalle "Non lo so, volevo andare a vedere infatti." Disse.
Si incamminarono insieme e videro Eva che andava verso di loro.
"Ciao Harry. Camille hai capito che cazzo è successo?" Chiese alla sorella.
"No, non ho capito niente."
"Io poco di più. Praticamente una stava parlando di un'ipotetica scopata che aveva fatto e la ragazza di questo tizio l'ha sentita; l'ha presa per una spalla e poi hanno cominciato a litigare."
"E chi sono queste due?" Chiese Harry.
"Ah non lo so. Avete visto gli altri?" Chiese Eva.
"A dir la verità no." Rispose Camille.
"Guardate, c'è Liam." Disse Harry girandosi verso l'amico che camminava a passo stanco verso di loro.
"Mi spiegate che diavolo è successo?" Chiese con la voce assonnata.
"Ci sono due che si stanno picchiando da quello che abbiamo capito." Disse Eva.
"E chi sono?"
"Non si sa, vogliamo andare a vedere?" Chiese Camille.
Liam annuì e tutti e quattro andarono verso la folla di studenti dalla quale una piccola Ben tutta allarmata uscì.
"Ben ma che cazzo è successo?" Chiese Harry correndo verso la ragazza.
"Non lo sai? Perrie Edwards ha fatto un casino e Angie le sta dando una... Strigliata." Disse grattandosi la nuca.
"Lo sapevo che c'entrava qualcosa!" Disse prima di correre attraverso la folla; spinse tutte le persone e riuscì ad arrivare in prima fila e vide Angie che veniva tenuta da Zayn e Niall mentre Perrie veniva tenuta da Louis.
"Tu riprovaci brutta zoccola, riprovaci soltanto!" Urlò Angie.
"Sei solo una matta, dovrebbero rinchiuderti!" Gridò Perrie di rimando con la sua voce nasale.
"Io ti ammazzo, ti faccio vedere se sono matta!" Urlò ancora Angie.
"Mi chiedo come Harry faccia a sopportare una cavalla come te!" Gridò Perrie.
Angie cercò di scostarsi dalla presa di Zayn e Niall per avventarsi contro Perrie che venne prontamente spostata da Louis.
Harry corse in mezzo alle due ragazze e si puntò davanti ad Angie.
"Si può sapere che diavolo ti è saltato in mente?" Gridò azzittendo tutti, folla compresa.
Angie abbassò lo sguardo.
"Sapevo che eri violenta, ma mettere su queste scenate è proprio ridicolo." Continuò.
Angie si tolse completamente di dosso Zayn e Niall e si aggiustò il giubbotto.
Non disse neanche una parola e si allontanò.
Harry si girò verso Zayn che lo guardava contrariato.
"Che c'è?!" Chiese.
"Lei avrà pure sbagliato ma tu non è che trattandola così hai fatto tanto meglio." Disse pacato.
Harry si girò verso Perrie "E tu, puttana bionda che non sei altro, devi lasciarci in pace. Trovati un hobby invece di rompere il cazzo a noi. Grazie." Disse superandola: Doveva assolutamente trovare Angie.
Harry corse per tutta la scuola alla sua ricerca senza nessun risultato.
"Scusa hai visto Angie?" Chiese all'ennesima persona che passava.
"Angie chi?" Rispose quello.
"Angie Walker, alta un metro e una banana, capelli castani, trucco nero pesante. L'hai vista?"
"No, mi spiace."
"Grazie lo stesso." Disse per poi ricominciare a correre.
"Ei Harry!" Lo chiamò Camille che stava passando di lì.
"Ciao Camille, tutto bene?" Chiese lui cordiale riprendendo anche un po' di fiato.
"Io bene, grazie. Hai trovato Angie? Ho saputo della tua sfuriata di questa mattina." Disse lei.
Harry si passò una mano sul viso.
"No, non la trovo. E probabilmente se ne sarà già andata a casa e non mi vorrà vedere mai più."
"Aah sono sicura che non è così. Si vede che ti ama; nonostante mi faccia un po' paura glielo leggo negli occhi. Ma devi stare attento: quando una donna ti si rivolta contro è la fine. Prima ti amano poi qualcosa comincia a girare male. Potrebbero vederti morente per strada, investito da una macchina e sputarti addosso. E per il tipo che è lei neanche mi stupirebbe." Disse lei ridacchiando.
"Oh, questo è molto consolante." Si lamentò Harry.
"Ma sono sicura che con lei non accadrà. Quindi ora continua a cercarla, ci si vede in giro, ok?"
"Ok, ciao Camille, grazie."
Camille sorrise e se ne andò sparendo dalla vista di Harry.
"Dove diavolo sei Angie?!" Chiese tra se e sè.
Harry corse ancora un po' per la scuola alla ricerca di Angie che proprio non ne voleva sapere di essere trovata.
                                   ******
"Quello di sta mattina è stato proprio un bel casino." Disse Ben spostandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
"Un casino fatto bene." Disse Zayn.
"Secondo te come andrà a finire?" Chiese Ben.
"Scommetto cinque sterline che quando Harry troverà Angie litigheranno come non mai e poi faranno del sano sesso riparatore." Disse Zayn scaturendo la risata di Ben.
"Io invece scommetto cinque sterline  che Harry la trova e entro fine giornata si mettono ufficialmente insieme." Disse sicura di sè.
"Ma ti pare? Angie non è proprio il tipo. Sono uno dei suoi amici più cari per quanto questo possa sembrare assurdo e secondo me non si metteranno mai insieme ufficialmente."
"Invece è qui che ti sbagli Malik, lei è esattamente il tipo da relazione seria solo che la sua instabilità mentale non le da la possibilità di averne una." Disse Ezra Miller che stava ascoltando la loro conversazione.
"E tu che ne sai Miller?" Chiese Zayn guardandolo diffidente.
"Conosco Angie molto di più di quello che tutti voi pensiate ma soprattutto la conosco meglio di tutti voi messi insieme.  Ora vi lascio alle vostre scommesse, mi spiace di avervi disturbati." Disse per poi andarsene così come era venuto.
Ben guardò confusa Zayn.
"Ma che diavolo...?" Disse.
"Quello è completamente suonato." Disse Zayn.
"Pensa che io uscivo con uno dei suoi migliori amici." Disse Ben.
"Cioè?"
"Logan Lerman, ce l'hai presente? Alto, occhi azzurri, capelli neri."
"Tu davvero uscivi con un tipo del genere?" Chiese Zayn stupito.
"Già. Ogni tanto torna perché bho, sente la mancanza ma con tipi del genere ci caschi una volta sola, non di più." Disse Ben.
"Davvero torna?"
"Sì. Ma ormai ho altro a cui pensare, non lo guarderei neanche uno del genere."
"Davvero?"
"Certo Zay." Disse Ben prima di baciarlo.
                            *******
"Angie?" Gridò Harry per l'ennesima volta ormai sfinito: neanche le sue corde vocali ce la facevano più.
Corse fuori dal plesso e andò verso la palestra.
"Angie sei qui? Ti prego, rispondi!" Gridò e ancora una volta l'unica cosa che ricevette come risposta era il silenzio.
"Angie se sei qui ti prego rispondimi, sto impazzendo." Disse poggiandosi contro il muro della palestra e per una volta come risposta non ricevette il silenzio ma un singhiozzo.
Sbarrò gli occhi che in precedenza aveva chiuso e andò verso gli spogliatoi femminili.
"Angie lo so che sei qui dentro, ti prego rispondimi."
"Va via!" Urlò lei da dentro.
"Angie, amore mio. Esci di lì, ti prego."
"No, sono un mostro e voglio stare da sola."
"Angie ti prego. Ho sbagliato sta mattina a trattarti in quel modo, scusami."
"È stata colpa mia. Cazzo, sono un danno! Non me combino mai una giusta." Urlò lei piangendo.
Il cuore di Harry subì un duro colpo: gli faceva male a sentirla così.
"Apri, ti prego."
Attese qualche secondo e poi Angie uscì da lì e Harry non attese per circondarla con le sue forti braccia in un caldo abbraccio.
"Ti amo tanto." Disse Harry.
"Anche io, tantissimo." Disse Angie ricominciando a piangere e stringendosi ancora di più contro il petto di Harry.
"Non è successo niente, ok? È tutto ok, non è successo niente." Disse Harry accarezzandole le guance.
"Mi ami lo stesso, vero?" Disse Angie riscoppiando a piangere.
Harry sorrise dolcemente, la abbracciò nuovamente e prese ad accarezzarle la testa.
"Amore... Certo che ti amo. Ora ti prego non piangere più. Basta così." Disse asciugandole le lacrime che le scendevano sul viso.
"Basta, ok?"
Angie annuì.
"Forza andiamoci a sedere fuori." Disse prendendole una mano.
Uscirono fuori e si sedettero su una panchina.
"Mi dispiace per 'sta mattina, non avrei dovuto fare tutto quel casino." Disse Angie interrompendo il silenzio.
"E io non avrei dovuto trattarti in quel modo." Disse Harry.
"Dimentichiamoci di questa brutta mattinata, ti prego."
"Assolutamente sì."
Poi scese il silenzio.
"Ti amo. Ma non ti amo tipo 'hey facciamo un party in mutande' ma ti amo come si ama una persona di cui semplicemente non puoi fare a meno."
"Angie mi fa strano sentirti dire tutte queste cose ma mi chiedo come mai me le stai dicendo ora... Non mi dire che stai per morire!"
"Harry, per l'amor del cielo, no! Volevo solo che tu lo sapessi. Non sono una ragazza perfetta, i miei capelli non stanno sempre a posto, e faccio cadere un sacco di cose. Sono abbastanza  goffa e a volte ho il cuore spezzato. A volte litigo con i nostri amici e forse in certi giorni niente va bene. Ma poi penso a te. E quando ci penso torno in dietro e mi rendo conto di quanto la vita sia meravigliosa e che forse, solo forse mi piace essere imperfetta. Perché so che a te le ragazze perfette non piacciono. Hai visto in me quello che nemmeno io avevo visto.  Voglio dire... Se ti vedessi per strada senza conoscerti, senza sapere il tuo nome, il tuo cognome, quanti anni hai, resterei a fissarti tutto il tempo, come succede con quelle persone che incontri sugli autobus, quelle persone che vedi e non dimentichi più, perché hanno qualcosa che non hai mai visto a nessuno."
"Angie, fammi capire: che succede?"
"Ti amo, Harry e voglio stare con te." Disse Angie con gli occhi lucidi.
"Vuoi stare con me?"
"Voglio stare con te, oggi, domani, per sempre."
"Vuoi stare con me." Ripeté Harry alzandosi in piedi.
"Vuoi stare con me!" Ripeté ancora prendendola per mano e cominciando a correre per strada.
"Signore! Signore, vuole stare con me! Capisce?! Aah vuole stare con me!" Disse ad un signore che passava di lì.
Angie scoppiò a ridere.
"Ma sei impazzito?!" Disse.
"Oddio sì che sono impazzito!" Urlò Harry.
"Harry, ti prego!" Disse Angie ridendo ancora.
Harry si girò verso di lei e la prese in braccio cominciando a girare su se stesso.
"Harry!" Urlò Angie tra le risate.
Harry si fermò e la baciò come mai aveva fatto.
"Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti amo dalla luna e ritorno." Disse tra un bacio e l'altro.
E Angie per la prima volta aveva la consapevolezza che non c'era affermazione più vera di quella.
Sembrava l'inizio di una qualche felicità. Poi si sa come vanno le cose: scivolano sempre, impercettibili, non puoi fermarle, se ne vanno, semplicemente se ne vanno. Puoi cercare di fermarle ma non c'è niente fa fare: se ne vanno.
Ma è incredibile come uno sguardo può entrarti dentro ed è ancora più incredibile quanto riesce a fissarti secondo per secondo. Tutto comincia dagli sguardi, ne incroci uno ne scopri i difetti e cominci ad amarli. Vai in profondità, ne scopri la gioia, il piacere che hai nell'incrociarlo e bam, non te lo scordi più.
Ma la cosa magnifica è che non tutti gli sguardi che incrociamo lasciano traccia in noi. Anzi la maggior parte non vi sosta per più di un minuto. Ma qualcuno, anzi solitamente uno, trova un equilibrio perfetto con il nostro. Occhi che si cercano, si abbassano, si ritrovano. E poi si agganciano per sempre.





Asdfghjkl.
Cioè, dopo questo capitolo posso inserire 'fluff' tra gli avvertimenti.
Mi faccio schifo da sola ma, ei, CE L'HANNO FATTA.
Dopo ventitre capitoli finalmente ce l'hanno fatta.
Sto scrivendo il capitolo trentuno e ne manca uno alla fine quindi siamo a meno nove :c
Oggi ho fatto l'interrogazione di storia e ho preso nove, non sono bravissima? <3
Ho scoperto che comincio gli esami il giorno dopo il mio compleanno D:
Che cosa triste, madò.
Non salterò gli aggiornamenti a causa degli esami perché i capitoli li ho già scritti quindi devo solo pubblicarli e questo non mi toglie tanto tempo quindi non ci sono problemi. (:
Fatemi gli auguri per queste ultime verifiche/interrogazioni che ne ho bisogno DD:
Vi amo,
Angie xx
Ps. Fa figo metterlo in mezzo, lollino.



Ask Facebook Twitter

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Good time. ***


 Capitolo 24.
Image and video hosting by TinyPic
"Good time."



 

"Buongiorno mondo, qui è Ryan Raynolds che vi parla e siete su radio 24 fm." Gracchiò la radio sul comodino di fianco al comodino di Angie.
"Harry, è tardi." Mugolò mettendo la testa sotto il cuscino.
"Mh-mh." Fu la risposta di Harry.
"Sono sempre il vostro Ryan Raynolds e vi metto la canzone delle otto e sei minuti." Gracchiò ancora la radio.
Angie sentendo quelle parole balzò in piedi.
"Oh cazzo merda." Esclamò entrando in bagno con la risata di Harry in sottofondo.
                              *******
"Ma qualcuno sa qualcosa di Angie e Harry? Io è da ieri mattina che non vedo e sento nessuno." Disse Zayn mettendo a tacere tutte le persone presenti al tavolo della mensa.
Eva, Camille, Liam, Louis, Niall e Ben scossero la testa.
"Io non so niente però Harry mi ha mandato un messaggio con scritto che aveva detto a sua madre che dormiva da me e se potevo tenergli il gioco." Disse Louis.
"Preparati a perdere la scommessa." Disse Zayn a Ben che cacciò la lingua.
"Secondo voi hanno dormito insieme?" Chiese Eva.
"Ovvio che sì." Disse Zayn.
Ben gli tirò un colpo sul braccio e gli indicò l'entrata della mensa dove Harry e Angie stavano entrando mano nella mano.
Tutti gli altri notarono i due amici che guardavano a bocca aperta l'entrata e per curiosità cercarono di vedere che cosa stesse succedendo.
"Cosa." Disse Niall.
"Cazzo." Disse Louis.
"È." Disse Liam.
"Successo?!" Esclamò Zayn.
Finalmente Angie e Harry arrivarono al tavolo.
"Menomale, io stavo per chiamare chi l'ha visto!" Esclamò Louis mentre prendevano posto l'uno vicino all'altro.
"Scusate ma non abbiamo sentito la sveglia." Disse Angie passandosi una mano sul viso.
"Quindi dobbiamo intuire che avete dormito insieme." Disse Liam ammiccando e facendo arrossire Harry.
"Infatti volevamo dirvi una cosa." Disse proprio quest'ultimo.
I ragazzi annuirono come per spronarlo a continuare.
"Stiamo ufficialmente insieme." Dissero insieme e un applauso e degl'urli di gioia si alzarono dal tavolo.
"Mi devi cinque sterline, Malik." Disse Ben dando una gomitata a Zayn.
Zayn sbuffò e prese i soldi dalla tasca.
Louis intanto continuava a fissare l'amico che sorrideva come un ebete.
"Tu hai fatto sesso." Affermò.
"Cosa?!" Esclamò Harry strozzandosi con la propria saliva.
"Voi avete fatto sesso." Disse ancora.
"Louis! Ti prego!" Disse Niall tirandogli uno scappellotto.
"Ma non del semplice sesso! Sesso riparatore!" Esclamò.
"Ridammi i miei cinque dollari, Allen." Disse Zayn tirando una gomitata a Ben che sbuffò e cacciò i soldi dalla tasca.
"Voi avevate scommesso su di noi!" Esclamò Angie.
"....noo." Disse Zayn con voce acuta.
Angie lo guardò male.
".....sì." Disse ancora.
"Io avevo scommesso che avreste fatto del sano sesso riparatore mentre Ben che entro la fine della giornata vi sareste messi ufficialmente insieme. Ma abbiamo azzeccato entrambi, quindi..." Continuò.
"Questo non è affatto normale." Affermò Angie.
"Quando mai siamo stati normali?" Chiese Harry posando le labbra carnose su quelle di Angie e un altro urlo si alzò dal tavolo.
Poi anche Zayn prese il viso di Ben tra le grandi mani olivastre e le diede un piccolo bacio facendo alzare un altro urlo ancora tra gli amici.
Intanto Liam prese la mano di Eva da sotto il tavolo e Eva che se ne rese conto gli sorrise.
"Quindi i nostri eroi ce l'hanno fatta." Disse Niall.
"Siamo stati grandi." Disse Angie battendogli il cinque.
"'Sta mattina ho sentito Perrie parlare con Jesy." Disse Camille.
"E che dicevano?" Chiese Eva.
"Perrie diceva che in realtà lei ama Zayn e Harry era solo un modo per arrivare a lui." Disse.
Ben che stava ridendo cominciò a tossire convulsamente.
"Chi è che ama quella puttana?" Chiese Ben alzandosi.
"Più non li caghi più ti cagano il cazzo." Borbottò trascinando Zayn con sé.
Angie si alzò con loro e prese Harry per mano.
Ben camminava rabbiosa verso il tavolo di Perrie.
"Ciao Benedith." Gracchiò Perrie con la sua voce nasale quando notò Ben.
"Ciao a te essere insufficientemente intelligente." Disse Ben con un sorriso finto.
"Ei Perrie, posso farti lo sgambetto?" Continuò.
"Per quale motivo dovresti?"
"Perché non ho mai visto dal vivo la caduta di troia." Disse con un sorriso sghembo e battendo il cinque ad Angie.
"Si può sapere che diavolo di problema hai?!" Quasi gridò Perrie.
"Oh nessuno. Oltre al fatto che sei una puttana del cazzo che vuole soffiarmi il ragazzo." Disse Ben.
"Se non sei capace di tenerti neanche un ragazzo non è colpa mia." Disse Perrie maligna.
"Sei solo una zoccola finta con le extension e le unghia laccate che non combinerà niente di buono nella propria vita. Sei la persona più stupida e subdola che io abbia mai avuto la sfortuna di conoscere e se mai ti avessi offeso visto che ce l'hai tanto con me sappi solo che, dal profondo del mio cuore, non me ne frega un cazzo."
"Tu invece Benedith Allen sei solo una stronza bugiarda che dice solo cazzate. Mi avevi promesso che saresti rimasta con me e invece guarda dove sei! Con le tue amiche, con il tuo nuovo ragazzo e con gli amici del tuo ragazzo. Invece Perrie dove l'hai lasciata? Dove?!"
"È stata solo colpa tua! Porca puttana Perrie, mi hai portato via il ragazzo e stai rifacendo la stessa cosa con Zayn! Io rimango. Rimango dell'idea che sei solo una puttana."
"Ben basta, andiamo via." Disse Zayn prendendola per mano e cercando di portarla via.
"Senti Perrie, ora Ben sta con noi, ok? Zayn ama lei quindi ora fai entrare nella tua testolina bacata che non devi neanche guardarlo, intesi? O un giorno perderò la pazienza e ti darò un pugno. Molto forte."Ringhiò Angie.
"Spero tu stia bene Perrie, ben attenta a dove metti i piedi perché con tutte le maledizione che ti ho mandato quell'ultimo scalino prima o poi non lo vedi. E ti auguro di fare una ceretta inguinale con un'estetista il cui ragazzo l'ha appena tradita con una che ti assomiglia." Disse Ben.
Harry prese per mano Angie e la portò via prima che gli animi cominciassero a scaldarsi.
"Lo sai che oggi sei bellissima?" Disse poggiandosi contro un armadietto.
"Guarda che potrei abituarmi a te che mi dici che sono bella senza trucco. Alle risate, ma più a te che ridi mentre io uso il mio sarcasmo nel migliore dei modi.
Quando dico qualcosa di divertente e cattivo allo stesso tempo e ti vedo che scoppi in una risata, io sto bene. Potrei abituarmi ad organizzare qualcosa da fare insieme per la prossima settimana. A discutere di un argomento, di un libro, di una canzone con te.
Potrei volerti dare la buonanotte e restare in ansia una risposta.
Potrei davvero abituarmi a queste piccole cose.
Alla carezza che ti faccio sul collo mentre mi riaccompagni a casa -e gli passò una mano sul collo- , al bacio a stampo, al bacio più passionale, al bacio prima di andare via.
Potrei abituarmi a raccontarti le cose folli che mi accadono durante la giornata, al tuo divano rosso, ai telefilm. Potrei davvero abituarmi." Disse Angie.
"Allora abituati, perché io non ti lascio." Disse prima di darle un bacio sulle labbra.
"Ancora non ci credo che stiamo insieme." Continuò facendole una carezza sul viso candido.
"Eppure siamo qui; io e te." Disse mettendogli una mano in mezzo ai capelli ricci.
"Torniamo dagli altri?" Chiese Harry.
Angie annuì e lui la prese per mano.
Tornarono in mensa e si sedettero insieme a tutti gli altri e cominciarono a chiacchierare con loro.
Durante un discorso intenso con Ben su quanto i capelli di Carly Mcdonalds fossero totalmente orridi Harry le prese la mano sotto il tavolo perché aveva la necessità di toccarla.
Toccarsi era il loro senso di stare insieme. Non per forza in senso fisico. Toccarsi. Con le parole, i sensi, col primo pensiero la mattina, con un bacio a distanza prima del sonno. Sfiorarsi era il loro segreto. Non c'era cosa più bella di quando, in mezzo alla gente, facevano l'amore con gli occhi.
 

 




Questa è la mia nuova os, è una Larry (:
Se vi va di leggerla, vi lascio il banner. (basta cliccarci sopra)




Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Ordinary people. ***


 Capitolo 25.
Image and video hosting by TinyPic
"Ordinary people." 



 

A Nicholas perché mi fa stare bene almeno quanto mi fa stare bene scrivere.
Ad Eva perché se vede che lo dedico a Nicholas e non a lei mi picchia.
A Camilla perché se no mi picchia a prescindere.
A me perché domani è il mio compleanno e me lo merito. <3

Due mesi e tre settimane dopo.
"Harry amore, dobbiamo andare." Urlò Angie dall'entrata di casa Walker.
"Non mi vaaaa." Urlò Harry dal bagno.
"Non mi interessaaaa." Urlò lei di rimando.
"Ma che palle, a me neanche va di uscire." Borbottò Harry andando verso Angie.
"L'ultima volta che non ti andava di uscire e poi sei uscito c'era la tua festa a sorpresa, che ne sai che non succede qualcosa di bello pure 'sta sera?" Chiese Angie abbassando la maniglia della porta ed uscendo di casa.
"Per il semplice fatto che oggi non è il mio compleanno e non può succedere cosa più bella di trovarmi accanto a te ancora una volta." Disse Harry.
Angie rise "Dopo quasi tre mesi ancora non ci faccio l'abitudine. Mi farai venire il diabete prima o poi, sappilo." Disse.
"C'est la vie." Disse Harry dandole un leggero bacio.
"Cazzo son già tre mesi che ti sopporto, che palle." Disse Angie ridacchiando.
"Che palle, eh? Bhe vaffanculo." Disse Harry superandola.
Angie rise ancora "Che scemo che sei." lo raggiunse e gli mise le mani sulle spalle per avvicinarsi alla guancia per stampargli un  bacio.
"Non puoi scamparla sempre così." Borbottò Harry.
"C'est la vie." Disse Angie scimmiottandolo.
Harry aprì la porta del locale ed entrò dentro, seguito da Angie.
Non servì neanche cercare i propri amici visto che si sentivano fino all'altro lato della strada.
Angie si sedette vicino ad Harry che si sedetti vicino a Louis.
"Ciao ragazzi, scusate per il ritardo ma mister non ho voglia di uscire c'ha messo un'ora e mezza per uscire di casa." Disse Angie.
"Almeno il tuo di ragazzo non ti fa aspettare venticinque minuti fuori dal bagno per contemplarsi davanti allo specchio. Avete creato un mostro." Disse Ben rivolta ad Angie e Niall che scoppiarono a ridere.
"Camille dov'è?" Chiese Harry.
"Ah non lo so, mi ha detto che 'aveva da fare'" Disse Eva mimando le virgolette.
"Ma com'è che tua sorella ultimamente 'ha sempre da fare'?" Chiese Ben.
"Ma chi la capisce a quella." Disse Eva.
"Insomma sei sua sorella gemella non dovresti conoscerla almeno un po'?" Chiese Liam cingendole le spalle con un braccio.
"Certo se fosse una persona normale; cosa che Camille non è." Disse Eva.
"Che cattiva che sei, Camille è tanto cara." Disse Angie portando una nocciolina alla bocca.
"È tanto cara quando non sei costretta a conviverci 365 giorni all'anno. È un pazza sclerotica! L'altro giorno le ho chiesto se mi passava un libro e mi è arrivato cinque minuti dopo ma dritto dietro sulla nuca!" Disse facendo alzare delle risate da tutto il tavolo.
"A voi fa ridere, a me mica tanto." Borbottò Eva tra sé e sé.
"La sapete l'ultima?" Chiese Niall d'un tratto "Oddio ora cos'è successo?" Chiese Ben già allarmata.
"Niente di brutto, tranquilla. Step si è fidanzata." Disse con un sorriso di chi la sapeva lunga.
"E con chi?" Chiese Zayn.
"Con Perrie Edwards." Disse Niall.
"Con chi?!" Ben quasi urlò scandalizzata.
"Almeno ora puoi stare tranquilla." Disse Louis ridendo.
E così anche quei ragazzi -che tutto erano tranne che normali- avevano trovato la normalità.

Il giorno dopo.
"Che ti va di fare questo fine settimana?" Chiese Zayn sedendosi sul telo che era stato steso sul prato verde.
"Tutto quello che ci va." Disse Ben trafficando con la sua borsa.
"Si può sapere che diavolo stai cercando?" Chiese Zayn esasperato.
"Eccola." Disse Ben cacciando la sua reflex dalla borsa.
"Siccome è piccolina è normale non trovarla." Disse Zayn ironico.
"Gne gne. Non è che non la trovavo, è che non riuscivo a cacciarla." Disse Ben cacciandola dalla sua custodia.
"Non ti metterai mica a fare le foto, vero?"
"Certo che no, l'ho cacciata perché volevo farci il caffè. Uno o due cucchiaini di zucchero?" Chiese ironica togliendo il copri obiettivo.
"Sempre più simpatica, mi raccomando." Disse Zayn.
Ben lo ignorò e gli scattò una foto.
"Aaah non cominciare." Disse mettendosi le mani davanti al viso.
"Sei un modello così bello, come potrei non riempirti di foto?" Chiese Ben scattandogli un'altra foto.
"Tu sei malata. Malata e basta."
"Senti c'ho messo quattro anni per procurarmi i soldi per questo gioiellino, almeno fammelo usare." Disse continuando a scattare fotografie.
"Nessuno ti dice di non scattarle, solo non scattarle a me." Sbuffò Zayn.
"'Sta zitto e fatti una foto con me." Disse mettendosi tra le braccia di Zayn e scattando una fotografia.
Poi gli lasciò un bacio sulle labbra e ne scattò un'altra.
"E poi il tuo viso mi ispira foto, non farmene una colpa." Continuò cambiando modalità alla macchinetta fotografica.
"Yuppi che fortuna." Disse Zayn alzando un pugno al cielo con tono atono.
"Lo è perché se non avessi avuto questa macchinetta non sarei mai venuta al parco e se non fossi mai venuta al parco non ti avrei mai visto e se non ti avessi mai visto il tuo viso non mi avrebbe mai ispirato foto e se il tuo viso non mi avesse ispirato foto non te ne avrei mai scattata una e non sarei mai venuta a parlarti." Disse Ben.
"Ti ho mai parlato del mio amore incondizionato verso la tua passione per la fotografia?" Chiese Zayn facendo ridere Ben e stampandole un lungo bacio a stampo sulle labbra umide.

                        *********



Image and video hosting by TinyPic

Angie digitò qualcos'altro sulla tastiera nera del suo portatile e Harry si buttò sul letto a peso morto affianco a lei.
"Mi sto annoiando."Annunciò.
"Dormi." Disse Angie atona continuando a scrivere sul computer.
"Che stronza che sei." Borbottò Harry facendo ridere Angie.
Angie si sporse verso Harry e gli lasciò un umido bacio sulle labbra mentre lui le posava un braccio sullo stomaco.
"Ti stai ancora annoiando?" Sussurrò con voce quasi roca.
"Decisamente no." Disse Harry velocemente.
Angie rise poi si rimise a sedere e poggiò il portatile di fianco a lei.
Harry si sedette e le baciò ancora le piccole labbra.
"Ma tua madre non si insospettisce? Non sei mai a casa." Chiese Angie mentre gli lasciava dei piccoli baci per tutto il viso.
"Pensa sia sempre fuori a studiare o a casa di Louis." Sussurrò Harry.
"Ma detto sinceramente ora mia madre non è il mio primo pensiero." "Che uomo tutto d'un pezzo che sei, Harry Styles." Disse Angie togliendogli il cappello che indossava.
Harry la ignorò e spense la luce.
Angie posò il computer a terra lasciando il monitor acceso in modo tale che illuminasse la stanza parzialmente, poi si distese mentre Harry prendeva il piumone che era alla fine del letto e quando si distese abbracciò Angie da dietro.
"Vorrei rimanere per sempre così." Sussurrò Angie accarezzando un braccio di Harry.
"Se vuoi possiamo rimanere così per sempre." Rispose Harry.
"Ti amo Harry."
"Ti amo anche io Angie." 










Asdfghjkl.
Ciao stupende. <3
Questo capitolo è totalmente di passaggio, lo so. Però su, capitemi, dal prossimo capitolo cambierà tutto :c
DOMANI E' IL MIO COMPLEANNO UHUHUHU. e dopodomani cominciano gli esami.
SAVE ME.
Mia mamma mi ha regalato il quinto buco all'orecchio ed è stupendo *^*
Anche se fa un male boia. MA NON VI INTERESSA.
Oggi ho anche tagliato i capelli. ua.
HAHAHAHHA.
basta.
Mancano sette capitoli alla fine :c
ora vado.
Vi amo,
Angie xx


Ask Facebook Twitter




Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** It isn't always a good time. ***


 Capitolo 26.
Image and video hosting by TinyPic
"It isn't always a good time." 


 

A Nicholas perché proprio non è un momento buono.
A Michela perché è il suo compleanno.
Ti voglio bene Mish, anche se non te lo dico spesso <3
Non fare troppa baldoria con Zayn sta notte, mi raccomando!!


 

"Forza Harry, muoviti!" Gridò Angie.
"Guarda che non ci corre dietro nessuno eh, possiamo andare piano."Disse Harry con il fiatone.
Angie si fermò e si girò verso di lui.
"Sì, ma se arriviamo ora al punto più alto riusciremo a farci le foto con l'inizio del tramonto." Disse Angie come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Harry scosse la testa e Angie cominciò a trascinarlo.
"Eccoci, questo posto è perfetto. Ben impazzirebbe, ne sono certa." Disse Angie cacciando il suo telefono.
Aprì l'applicazione della macchinetta fotografica e la girò verso di loro.
"Fai un bel sorriso." Disse ad Harry prima di scattare la foto.
Harry le diede un bacio sulle labbra e lei scattò un'altra foto e un'altra e un'altra e un'altra.
Andarono sulla galleria e ne impostarono una come sfondo.
"Certo che siamo proprio belli." Disse Harry.
"Bellissimi proprio." Disse lei ridendo.
"Ei Zayn, ci sono Angie e Harry." Disse Ben appena vide i due ragazzi intenti a guardare lo sfondo del telefono.
"Andiamo a salutarli, forza." Rispose lui prendendola per mano.
"Ciao ragazzi." Disse Ben una volta che si avvicinarono.
"Ciao Ben, ciao Zayn." Disse Harry.
"Stavo pensando proprio a te e a quanto ti sarebbe piaciuto salire su questo ponte per fare delle foto." Disse Angie rivolta a Ben.
"'Sta tranquilla, ne ha fatte abbastanza." Disse Zayn alzando gli occhi al cielo.
"Sempre a lamentarti stai." Disse Ben sbuffando.
"Che ne dite se andiamo a prenderci un gelato?" Chiese Harry.
"Oh volentieri." Trillò Ben.
Harry prese per mano Angie e piano piano scesero dal ponte su cui erano saliti.
"Io entro a prendere il gelato, voi aspettatemi qui." Disse Ben con un sorriso entrando in gelateria.
"Harry vai con Ben così io e Angie possiamo chiacchierare un po'?" Disse Zayn.
Harry sorrise ed entrò in gelateria.
"Allora? Come vanno le cose tra te Harry?" Chiese Zayn girandosi verso l'amica.
"A dir la verità non potrebbero andare meglio. Poi un giorno si sveglierà e vedrà come sono, normale, persino un po' antipatica. Lui risponde che è impossibile, mi ama." Disse facendolo ridacchiare.
"Sei sempre la solita. Non cambi mai, eh?"
"Credevo che ormai lo sapessi."
"Lo ami tanto, non è vero?"
"Ai limiti del possibile, in verità."
Ma vennero interrotti dalla voce profonda di Harry "Pistacchio e nocciola per Angie." Disse arrivando con due coni in mano passandone uno ad Angie.
"Stracciatella e nutella per Zayn." Disse Ben al seguito di Harry.
"E doppio cioccolato per Harry." Disse Angie dandogli un bacio sulle labbra.
Chiacchierarono ancora un po' e Ben e Zayn se ne andarono.
Angie e Harry arrivarono ad un parchetto lì vicino in modo tale da assaporare i primi attimi di primavera che stavano arrivando.
Angie si sedette sull'erba fredda e Harry poggiò la testa sulle sue gambe.
Chiacchieravano del più e del meno mente mentre Angie giocava con i capelli ricci di Harry che amava tanto.
"Sposami." Se ne uscì Harry "Non dico ora, ma in futuro: sposami."
"No." Rispose Angie.
"Come no?" Chiese stupito Harry.
"Vuoi sposarmi?"
"Sì."
"Attaccati." Rispose lei ridendo.
"Vaffanculo." Borbottò lui imbronciandosi.
"Va bene, sposiamoci."
"No, ora non voglio più."
"Visto? Ti mettevo alla prova."
"Gne." Disse Harry facendo l'espressione di un bambino.
"Chiedimelo di nuovo."
"Vuoi sposarmi?" Chiese Harry con la sua parlata leggermente flemmatica.
"Resterai sveglio con me quando di notte non riuscirò a dormire?"
"Sì."
"Mi lascerai guardare i cartoni animati?"
"Li guarderò con te."
"Mi sopporterai quando mi arrabbierò con te perché premi il dentifricio dal centro?" Chiese Angie.
Harry rise "Sì ma continuerò a premerlo dal centro."
"Quando sarò di buon umore e saltellerò in giro per casa come una stupida, sarai felice con me?"
"Ti dirò che sei scema, ma sarò più felice di te."
"E quando sarò triste?"
"Ti farò ridere."
"Mi dirai sempre tutto? Anche le cose più insignificanti?"
"Niente è insignificante."
"Mi aiuterai a scegliere i vestiti?"
"Va bene." Acconsentì Harry.
"Tu mi ami." Disse Angie.
"Sì."
"Perché?"
"Perché sì."
"E mi amerai anche domani?"
"Sì."
"E anche il giorno dopo?"
"Sì."
"Chiedimelo di nuovo."
"Vuoi sposarmi?"
"Voglio sposarti." Disse prima di baciarlo dolcemente. "E comunque grazie."
"Grazie?"
"Grazie per essere stato, anche oggi, tutti i miei sorrisi."
                       ******
"Trovo che Angie e Harry siano totalmente adorabili. Quasi più di Niall e Louis." Disse Ben.
"Nonostante stiano insieme da ormai tre mesi ancora non mi abituo. Se poi penso a come era Angie prima di stare con Harry... Dhh."
"Dhh? Perché?"
"Una parola: isterica."
"Isterica? Ma poverina!" Disse Ben ridacchiando.
Zayn la prese per un braccio e l'avvicinò.
"Mi ami?" Disse sentendo il suo respiro sul volto.
Ben annuì e Zayn la baciò dolcemente.
Lei gli accarezzava la mascella con le piccole manine che la caratterizzavano e che Zayn amava tanto.
Si staccarono quando sentirono un applauso proveniente da lì vicino.
"Brava! Bravissima!" Disse il ragazzo continuando ad applaudire.
Ben si girò con un'espressione confusa che si trasformò in furiosa appena vide l'elemento che aveva parlato.
"Che diavolo vuoi?" Sbraitò lei.
"Che quello sfigato di merda tolga le sue mani da immigrato del cazzo dalla mia ragazza."
Ben prese la mano di Zayn.
"Io non sono la tua ragazza e non osare chiamare Zayn in questo modo. Estinguiti."
"Tu e il tuo gruppo di nerd, sfigati e froci fate solo ridere. Soprattutto tu Benedith, sei caduta proprio in basso." Sputò lui.
"Sì, sono caduta in basso quando sono stata con te e il tuo gruppo di drogati maniaci di merda." Ringhiò lei.
"Non mi pare che tu la pensassi così quando abbiamo picchiato Harry Styles a sangue." Rise maligno.
Zayn si bloccò.
"Che cosa significa?" Sussurrò.
"Siamo sempre stati noi. E la tua Ben era una di noi."
"Ben che diavolo sta dicendo?" Sussurrò Zayn.
Ben si girò verso di lui e gli prese il viso tra le mani.
"Zayn ti prego. Ti prego Zayn, perdonami. Ero solo una ragazzina stupida. Ti prego Zayn."
"Quindi è vero. Eravate voi. Non ti fai schifo da sola? Sei stata con noi, sei entrata nel nostro gruppo. Hai detto di amarmi."
"Zayn ma io ti amo."
"Smettila." Ringhiò togliendole le mani che aveva messo sul suo viso.
"Zayn ti prego non lasciarmi." Sussurrò Ben in lacrime. "Sono una persona diversa."
"Non lasciarmi? Non lasciarmi?! Tu facevi parte del gruppo che ha picchiato Harry!"
"E poi me ne sono andata! Ho lasciato tutto e sono cambiata! Credimi ti prego. Io ti amo. Ti amo tantissimo Zayn. Ti prego." Esclamò singhiozzando.
"Non cercarmi mai più." Disse freddo "E tu va al diavolo, coglione." Si girò e andò via senza però guardare il ragazzo che aveva rovinato interamente la loro tranquillità.
"Sei un brutto bastardo, Logan Lerman." Disse Ben in lacrime.
Logan rise di gusto.
"Ho detto solo la verità, Benedith."
"Spiegami perché l'hai fatto! Spiegamelo!" Urlò.
"Perché ve lo meritate, tutti quanti. Prenderemo la vostra vita e piano piano la sgretoleremo. La prima sei stata tu perché tu mi hai lasciato. Poi verranno tutti quanti i tuoi amici di merda." Disse maligno.
"Cosa avete intenzione di fare? Voi siete pazzi! Completamente fuori di testa! Allora perché non avete cominciato da Angie?! È stata lei la prima a tradirvi!"
"Perché lei prima deve vedere soffrire tutti i suoi amici, poi le porteremo via il suo ragazzo. Lo sai che ad Ezra non piace scherzare."
"Io vado dalla polizia, voi siete malati."
"Tu vai dalla polizia e io ti metto nella merda. E poi rovino quel faccino che tanto ti piace." Disse Logan maligno.
Ben si girò verso di lui.
"Non provare a toccare Zayn, non devi provarci neanche."
"Sei solo una troia." Sputò Logan.
Ben gli tirò uno schiaffo talmente forte da fargli diventare la guancia rossa.
"Non avvicinarti a noi, a nessuno di noi."
"Non ti vorrà più nessuno dopo che Zayn avrà raccontato tutto ai suoi amici. Non ti vorranno neanche le tue amiche del cuore. Rimarrai da sola Benedith Allen così come meriti di stare."
"Tu sei pazzo." Disse Ben indietreggiando.
"Dite addio alla pace a cui siete abituati." Disse Logan allontanandosi da lei.
"Ci si vede, Benedith." Disse prima di salire sull'auto che lo era venuto a prendere.
"Tutto a posto." Disse al ragazzo che era seduto al posto di guida.
"Sarà tutto apposto quando desidereranno di non essere mai nati." Disse Ezra rimettendo in moto la macchina.
Ora, l'unica cosa che mi viene in mente da dire è: 'oh merda'.









Asdfghjkl.
Lo so che mi odierete :c
Ma dovevo farlo non potevo far finire la storia così. Insomma, non sarebbe da me.
Ben mi fa una pena assurda in questo capitolo e sappiate che scrivere questo capitolo, il prossimo e quello dopo ancora è stata una pugnalata dritta al cuore.
Dio mancano solo sei capitoli alla fine. E poi che ne sarà della mia misera vita? D:
Stavo dicendo a non ricordo chi (lollino) che forse in futuro potrei scrivere uno spin-off che approfondisce le altre coppie.
Ve ne parlo in seguito che altrimenti potrei spoilerarvi qualcosa :,)
Oggi ho finito tutti gli scritti che sono andati mediamente bene tranne matematica e le invalsi di matematica che sono andate abbastanza di merda D:
Il 24 alle 15:00 ho l'orale, mi sarete vicine, vero? D: x2
Poi nel prossimo capitolo vi racconto tutto anche perché lo faccio lunedì quindi di conseguenza martedì posso raccontarvi :')
Fatemi gli auguri, vi prego.
Vi amo,
Angie xx.


Ask Facebook Twitter


Ancora auguri Mish, Mish <3

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Fags. ***


Capitolo 27

Image and video hosting by TinyPic" alt="" />

"Fags."

 

 

Ci tengo a precisare che non ho niente contro i gay, non sono omofoba e con questo capitolo non voglio offenderli in nessun modo nè dire che il comportamento dei miei personaggi sia giusto. Buona lettura, Angie.

 

 

 

"Ciao Cam, hai visto Ben?" Chiese Angie affiancando l'amica.
"No. È da ieri che non la sento." Rispose Camille aggrottando le sopracciglia.
"Ieri pomeriggio io e Harry l'abbiamo incontrata insieme a Zayn, ieri sera ho provato a chiamarli ma non mi rispondevano. Nessuno dei due."
"Forse avranno voluto un po' di privacy." Disse Camille alzando le spalle.
"Allora come mai non sono venuti a scuola?" Chiese Angie.
"Dai, Angie, sta tranquilla. Avranno fatto le ore piccole." Disse Camille dandole una pacca sulla spalla.
"Non lo so, ho un brutto presentimento." Disse Angie. Poi scosse la testa "Hai ragione tu, non è successo niente."
"Quello che sta venendo verso di noi è Louis?" Chiese Camille.
Proprio in quel momento, Louis passò di lì e diede una spallata ad Angie ignorandola completamente.
Ma che diavolo...?
"Ma che cazzo gli prende?" Chiese Angie sconvolta.
"Non lo so, ma ora sono d'accordo con te: c'é qualcosa che non va." Disse Camille.
"Forza andiamo in mensa e cerchiamo di capire cos'è successo." Disse Angie incamminandosi verso la mensa.
Proprio quando entrarono videro Louis prendere un vassoio con lo sguardo perso nel vuoto.

"Ei Lou, che è successo?" ChieseAngie preoccupata.
Louis sembrò tornare nel mondo dei vivi.
"Niente, scusate. Vado a prendere il posto, vi aspetto al tavolo." Disse allontanandosi dalle amiche.
Mentre camminava verso il tavolo un ragazzo gli fece lo sgambetto che lo fece finire a terra proprio sopra al vassoio.
Tutti i ragazzi seduti al tavolo scoppiarono a ridere ma Louis ne riconobbe una, una che avrebbe riconosciuto tra milioni.
Si alzò in piedi e passò una mano sui pantaloni.
"Lo trovi divertente, Horan?" Sputò Louis.
"Non costringermi Louis." Rispose Niall a denti stretti.
"No, tu non costringermi. Vuoi che racconti qualcosa ai tuoi nuovi amichetti?" Chiese Louis sarcastico.
"Non complicare le cose. Vattene,  frocio." Disse Niall.
"Come hai osato chiamarmi?" Chiese Louis girandosi di scatto.
"Non hai sentito, frocio?" Rispose Niall facendo ridere le persone che erano al tavolo con lui.
Non ebbe neanche tempo di rendersi conto di cosa stava succedendo che un pugno di Louis gli era arrivato dritto sulla mascella.
Pugno dopo pugno si ritrovarono a terra a fare a botte.
Angie e Camille cercarono di dividerli ma l'unica cosa che ricevettero erano delle gomitate.
La situazione diventò critica quando anche le persone sedute a tavola con Niall cominciarono a picchiare Louis.
Angie cercò di mettersi in mezzo per proteggere Louis ma ricevette uno spintone e cadde a terra; due grandi mani la presero e la misero in piedi.
"Tutto bene, Angie?" Chiese Harry.
Angie annuì. "Vai ad aiutare Louis, svelto." Disse mentre si massaggiava il polso.
Harry annuì e tirò un pugno ad un ragazzo che stava picchiando Louis che di conseguenza cadde a terra.
Angie gli si avvicinò e lo allontanò dagli altri ragazzi.
"Portalo in infermeria Camille, veloce." Disse prima di alzarsi in piedi e mettersi in mezzo alla rissa che era in atto.
Tirò un calcio ad un ragazzo che cadde a terra mentre Harry cercava di allontanare Niall da quella situazione.
Ora non ricordo bene come andarono le cose, ricordo solo che Angie si ritrovò stremata dopo aver messo al tappeto insieme ad Harry circa cinque ragazzi.
"Niall, non voglio sapere che diavolo ti è saltato in mente ma non provare a riavvicinarti a Louis." Sputò Harry prima di prendere Angie per mano.
"Corriamo in infermeria." Disse Angie cominciando a correre seguita da Harry.
Mentre arrivavano in infermeria videro Louis correrne fuori e subito dopo di lui, Camille.
Né Angie né Harry cercarono di fermarlo, anche perché sapevano che sarebbe stato inutile.
Angie si poggiò con la schiena al muro.
"Tu non sai quanto vorrei riuscire a capire cosa cazzo sta succedendo." Disse Angie.
"Allora, ricapitoliamo: Niall ha chiamato Louis frocio senza un apparente motivo poi hanno fatto a botte e Louis è appena scappato dall'infermeria. Zayn ha detto che non vuole parlare con nessuno e che non dobbiamo cercarlo per nessun motivo al mondo e da quello che ho capito la colpa è di Ben. La domanda che ora mi pongo è: che cazzo è successo?"
"Se non possiamo parlare con Zayn parliamo con Ben, no?" Disse Angie staccandosi dal muro.
"Io non credo che sia una buon'idea. Non lo credo per niente." Disse Harry.
"Okay, allora andiamo da Zayn." Disse Angie cominciando a camminare verso l'entrata dalla scuola.
"E Lou? Non dovremmo andare da Lou?" Chiese Harry raggiungendo la propria ragazza.
"C'è Camille con lui, basta e avanza." Disse Angie convinta.
"Io non credo sia una buon'idea andare a casa di Zayn, ha chiesto privacy, perché dovremmo andare?"
"Perché te lo dico io." Disse Angie cominciando a correre.
Harry sbuffò e poi corse dietro a lei.
Una volta arrivati a casa Malik suonarono al campanello.
"Ciao Harry, ciao Angie." Disse Doniya una volta aperta la porta.
"Ciao Dony, c'é Zayn?" Chiese Harry mentre si puliva le scarpe sullo zerbino.
"Sì è in camera sua. È da ieri pomeriggio che è chiuso lì dentro, andate pure." Disse Doniya  prima di sparire dalla loro vista e andare in salotto.
Angie ed Harry salirono le scale e bussarono alla porta nera con su scritto 'Zayn'.
"Zayn siamo Angie ed Harry, vorremmo parlarti un attimo." Disse Angie.
"Andate via." Esalò Zayn.
Angie sbuffò.
"Ti conviene farci entrare subito invece che farci continuare a bussare qui per ore." Disse Angie continuando a bussare imperterrita.
"Ecco! Sei contenta ora?!" Borbottò Zayn mentre apriva la porta.
"No, non sarò contenta fino a quando non mi dirai cos'è successo con Ben." Disse Angie.
Zayn si sedette sul letto con lo sguardo rivolto verso il pavimento.
 "Era una di loro." Sussurrò Zayn.
"Di loro chi?" Chiese Angie.
"Faceva parte del gruppo che ha picchiato Harry, era una di loro! Ti rendi conto?!" Quasi urlò Zayn alzandosi in piedi.
Harry sbarrò gli occhi e sentì la necessita di poggiarsi al muro.
"Non è possibile." Sussurrò Harry.
"Harry, tutto bene?" Chiese Angie allarmata avvicinandosi.
"Non può essere stata Ben. Insomma, lei è nostra amica!" Esclamò Harry.
"E sai chi me l'ha detto?! Quello stronzo di Logan Lerman, il suo ex ragazzo."
Angie sussultò.
"Logan Lerman?" Chiese in un sussurro.
"Sì, perché?"  Chiese Zayn.
"Prima tu e Ben, poi Louis e Niall. Harry dobbiamo correre a casa tua, veloce." Disse Angie allarmata.
"Che sta succedendo?" Chiese Harry staccandosi dal muro.
"Spero ancora niente. Dobbiamo correre, ciao Zayn." Disse Angie correndo fuori dalla stanza, Harry la prese per mano e corsero insieme fuori dalla casa.
"Veloce Harry, muoviti!" Gridò Angie continuando a correre.
"Ma che diavolo...?" Esclamò Harry una volta arrivato davanti casa sua.
Circa il doppio delle macchine che di solito c'erano, erano parcheggiate davanti il vialetto di casa Styles.
"Grace..." Sussurrò Angie
"Chi è Grace?" Chiese Harry confuso.
Angiè si avvicinò al campanello e suonò.
"Ciao Angie." Disse la donna che le aveva aperto la porta e per un momento, un solo momento, Angie si sentì morire.

 

 

 

 

Asdfghjkl.

Non so perché ma non mi va l'editor di efp e questo che sto usando fa schifo al cazzo.

Però dai, fa niente. Appena riuscirò ad usare quello questo messaggio sparirà. <3

Passando al capitolo: Camille ed Angie capiscono che c'è qualcosa che non va e BUM vanno nella mensa e trovano Louis che viene insultato e deriso da niente popò di meno del suo amato ragazzo. buuuuu per Niall. Comunque Angie ed Harry (che arriva in soccorso dai suoi amici) vanno a casa di Zayn per capire cosa sta succedendo e Zayn racconta di Ben. Angie capisce cosa sta succedendo e corre a casa di Harry dove incontra una persona che mai avrebbe voluto rivedere :c Secondo voi chi è? E come si svolgerà il prossimo capitolo?

Mancano solo cinque capitoli alla fine e la mia vita smetterà di avere senso T^T Ho finito di scrivere be the change. vi rendete conto della gravità della situazione?

 

AAAAAH. Comunque, ieri ho fatto l'orale e per fortuna è andato tutto bene, anzi. Tranne per un piccolo che casino che ho fatto con francese ma vabbè, c'era da aspettarselo. :,) Gli scritti sono andati bene, ho preso nove a francese, nove/dieci a inglese, sette alle invalsi, non so se dieci o nove a italiano (non l'ho capito, lol) e.... sei a matematica. Che schifo. Bleah.

MA NON FA NIENTE, PERCHE' LE MEDIE DI MERDA SONO FINITE <3

mi sto dilungando troppo, vado.

Vi amo,

Angie xx

 

Ps. Ringrazio tantissimo tutte le ragazze che mi hanno fatto gli auguri per gli esami, grazie mille <3

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** End. ***


Capitolo 28.
Image and video hosting by TinyPic
"End."

A Nicholas perché anche per noi è la fine. (:

"Milly che diavolo ci fai qui?" Sputò Angie adirata.
"È così che si parla alla mamma dopo tanti anni che non la vedi?" Chiese la donna.
"Tu non sei mia madre, non lo sei mai stata." Disse Angie.
"Angie tesoro mio, sono qui." Disse una seconda donna che era appena corsa all'entrata.
"Grace! Che cosa sta succedendo?!" Chiese Angie.
Harry intanto rimaneva lì senza capire niente di niente.
"È il caso che voi entriate in casa." Disse Anne decisa che era appena arrivata.
Harry aggrottò le sopracciglia.
Cosa c'entravano tutte quelle donne con Angie?
Ma soprattutto cosa c'entravano con lui e sua madre?
Prese Angie per mano ed entrarono in casa.
"Ti prego di lasciare la mano di questa poveretta, Harry." Disse Anne entrando in salotto.
"Poveretta?" Ripeté stupito Harry fermandosi.
"Sì, poveretta." Disse Anne ancora.
Harry entrò in salotto e trovò altre due persone che non avrebbe mai immaginato di trovare nel salotto di casa sua: Ezra Miller in persona e un altro ragazzo di circa 27/28 anni di cui Harry non conosceva neanche l'esistenza.
"Che ci fai lui qui?" Chiese Harry girandosi verso la madre.
"Harry, è il caso che tu sappia la verità." Disse Anne pacata.
"Quale verità?!"
"Quella che tu definisci la tua ragazza, è solo una povera e piccola sgualdrina da quattro soldi." Disse Anne.
"Non ti permetto di parlare così di mia figlia." Disse la donna che Harry aveva capito si chiamasse Grace.
"'Sta zitta mamma." Disse grave il ragazzo seduto vicino ad Ezra.
"Mamma non so che cosa ti sia venuto in mente ma non devi neanche provare a toccare Angie." Disse Harry.
"Vedi cosa sta facendo questa puttanella?! Ti sta portando via da tua madre!" Quasi gridò Anne.
"Sei tu che mi stai allontanando, non Angie!" Gridò Harry.
"Harry, stai calmo, non è successo niente." Disse Angie accarezzandogli una spalla.
"Quindi sei tu il famoso Harry... Piacere, sono Grace Walker, la mamma di Angie." Disse la donna che aveva visto all'entrata, mentre gli porgeva la mano.
Harry la guardò diffidente per un momento e gliela strinse insicuro.
"Io sono sua madre, Grace! Non tu! Io!" Urlò l'altra donna che aveva visto all'entrata.
"Solo perché mi hai messa al mondo non significa che sei mia madre!" Urlò Angie.
"Sentite a me non frega un cazzo di chi è la madre di questa qui, finiamola. Ora." Disse il ragazzo alzandosi dal divano.
"Sono arrivati." Disse Anne affacciandosi dalla finestra.
"Chi?" Chiese Harry.
"Grace, chi è arrivato?" Chiese Angie stringendosi ad Harry.
"Mi dispiace Angie, non ho potuto fare niente. Mi dispiace." Disse Grace abbracciandola e accarezzandogli la testa.
"Grace, che sta succedendo?" Chiese Angie con voce tremolante.
"Ti voglio bene Angie, te ne voglio tanto."
"Mamma, che sta succedendo?" Chiese Harry allarmato.
"Questi uomini sono venuti per portare via Angie." Disse Anne senza guardare in faccia il figlio.
"Che cosa?!" Gridò Harry.
"È per il suo bene. Ha vari disturbi, non è stabile, tesoro." Disse Anne cercando di prendere Harry per un braccio.
"Non toccarmi." Soffiò Harry. "Angie è stabile e sta benissimo, non ha bisogno di andare da nessuna parte." Continuò prendendo Angie per un braccio.
"Harry non costringermi a farla portare via con la forza, lasciala andare." Disse Anne ferma.
"Senti Anne ragioniamo, non c'è bisogno di farla portare via." Disse Grace.
"Sta zitta mamma! Cazzo!" Urlò il ragazzo che stava seduto sul divano vicino ad Ezra.
"Questa ragazza è un pericolo, portatela via." Disse Anne.
Due ragazzi entrarono in stanza e presero Angie per un braccio.
"Harry, fermali!" Disse Angie con lo sguardo terrorizzato.
"Angie! Angie!" Urlò Harry mentre guardava Angie che veniva portata via. Ezra e il ragazzo senza nome l'avevano preso per le braccia e lo tenevano stretto impedendogli di andare a prendere Angie che ormai era stata portata fuori dall'abitazione sotto gli occhi di tutti.
Ezra e il ragazzo lasciarono andare Harry che andò dalla madre.
"Ti rendi conto di cosa hai fatto? Eh? Ti rendi conto?! Non l'ho potuta neanche salutare!" Urlò fuori di sè.
"Figliolo l'ho fatto per il tuo bene." Disse Anne pacata.
"No! L'hai fatto per il tuo bene! Perché a te non andava bene, non a me!" Urlò ancora andando poi però verso Ezra.
"Sei stato tu, gran figlio di puttana, non è così? NON È COSÌ?! Se non potevi averla tu, non l'avrebbe avuta nessuno, giusto?" Disse prendendolo per il colletto.
Ezra in risposta rise. "Ora puoi incazzarti e odiare tutti quanto ti pare ma intanto io ho avuto quello che volevo: rendervi tutti infelici." Disse continuando a ridere con un ghigno stampato in faccia.
Harry senza neanche pensarci gli diede un pugno dritto dritto sul naso e lo buttò a terra.
Riprese la sua giacca e andò da sua madre.
"Io la troverò." Disse rendendo gli occhi in due piccole fessurine.
"Nessuno in questa stanza sa dove si trova, neanche io. Quindi credo che questo sia un po' impossibile. Devi dimenticarla, tesoro." Disse Anne quasi con... dolcezza, cercando di mettere una mano sul viso di Harry che la scansò con un gesto secco.
"Non devi toccarmi, né cercarmi. Per te sono morto." Disse andando verso la porta.
"Mi dispiace Harry, ma non ho potuto fare niente." Disse Grace tra un singhiozzo e l'altro.
"Lo so signora Walker, lo so." Disse Harry con gli occhi lucidi.
Sbatté la porta ed uscì da quella che lui un volta chiamava casa ma che ormai non sentiva più sua.
Cominciò a camminare verso casa di Louis mentre la pioggia bagnava i suoi candidi lineamenti.
Arrivò a casa di Louis e bussò.
Un Louis con un labbro spaccato e con una faccia che gridava 'ansia' gli aprì la porta e senza dire neanche una parola abbracciò l'amico che, sconvolto si fece abbracciare con le braccia ancora a penzoloni sui fianchi.
"Dov'è Angie?" Chiese Zayn con le lacrime agli occhi mentre correva all'entrata.
Harry e Louis arrivarono in salotto dove c'erano tutti: Liam, Camille, Eva, Zayn, persino Ben e Niall erano seduti lì in ansia.
Appena Harry entrò in salotto scattarono tutti in piedi.
"Louis ci ha chiamato tutti perché ha visto delle macchine fuori casa tua e ha sentito sua madre parlare con i tuoi vicini che avevano sentito delle urla. E le sirene si sono sentite fino qui." Disse Liam passandosi una mano sui pantaloni.
Harry alzò lo sguardo verso i suoi amici e poi parlò:"Ezra Miller è andato da mia madre e le ha raccontato tutto della mia relazione con Angie e mia madre l'ha fatta portare via perché la riteneva un soggetto pericoloso. E io l'ho lasciata andare. Mi dispiace. Lo so che l'amavate. Era difficile non amarla." Disse incrinandosi sulle ultime parole per poi scoppiare a piangere e perdere l'equilibrio.
Fortuna che Louis lo sostenne con le sue ormai forti braccia.
Ben cadde a terra svenuta e venne soccorsa da Zayn e Liam mentre Camille, Eva e Niall erano seduti inermi sul divano con le lacrime che sgorgavano senza controllo dagli occhi.
Era la fine.
Angie era stata portata via e Ezra aveva avuto quello che voleva: la loro infelicità.
Però se Angie credeva in una cosa, quella era il cambiamento e Harry quella sera promise a sé stesso, ai suoi amici, ad Ezra Miller, a sua madre ma soprattutto ad Angie che sarebbe stato il cambiamento.







Asdfghjkl.
Questo capitolo è stato uno strazio, sappiatelo.
Mi fa male il cuore solo a pensarci.
Si capisce che la donna che era alla porta era la mamma biologica di Angie e che Grace in realtà è la madre adottiva.
Harry ed Angie entrano in casa e scoprono che ci sono Ezra Miller e un ragazzo completamente sconosciuto.
L'identità del ragazzo si scoprirà nel prossimo capitolo insieme a tante altre cose sul passato di Angie.
Questo capitolo è importante non solo per gli avvenimenti ma anche perché si nota come sia palese il cambiamento caratteriale dei personaggi.
Di solito è sempre stata Angie quella un po' irascibile, la colonna portante di tutto mentre qui si vede come invece lei per prima abbia bisogno di aiuto, si nota quanto è fragile.
E si nota anche quanto Harry stesso sia cambiato, è più sicuro di lui e picchiando Ezra si capisce quanto sia cambiato dentro, mettendo la parola fine al passato e al ricordo del suo pestaggio.
Spero di essermi spiegata bene (:
Mancano quattro capitoli alla fine T^T #depressione.
AH, ho pubblicato la nuova fan fiction (vi lascio link e banner):
Green hat.

Image and video hosting by TinyPic

Sono molto contenta di notare che siete sempre di più a seguire la storia, grazie!
Ahx2, molte di voi mi hanno chiesto con quanto sono uscita: con otto.
Anche se meritavo nove.
Mi lascereste una recensione?
Vi amo,
Angie xx.


Ask Facebook Twitter

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** The truth. ***


Capitolo 29.

Image and video hosting by TinyPic"The truth."


 

A Camilla perché lei la verità la sa già.

 
Louis entrò nella stanza dove Harry dormiva e lo guardò qualche secondo mentre i riccioli castani gli cadevano sulla fronte che era contornata da un leggero strato di sudore.
Sospirò, chiuse la porta e scese al piano inferiore.
Entrò nel salotto e si buttò nuovamente sul divano.
Questa proprio non ci voleva: prima Ben che fa parte del gruppo che aveva picchiato Harry, Niall che lo lascia senza motivo e poi lo insulta davanti a tutta la scuola e adesso la mamma di Harry che fa ricoverare Angie in una specie di ospedale psichiatrico.
Si passò una mano sugli occhi stanchi.
Proprio non ce la faceva.
Stava finalmente per cadere nel mondo dei sogni quando il campanello cominciò a suonare.
Imprecò un paio di volte e poi si alzò.
Arrivò alla porta di ingresso e la aprì: una donna sui 57 anni con i capelli biondicci gli si presentò davanti.
"Sei Louis Tomlinson?" Chiese con una voce dolce.
"Sì, e lei chi è?" Chiese Louis aggrottando le sopracciglia.
"Sono Grace Walker, piacere di conoscerti." Disse la donna con un sorriso che stonava incredibilmente con le profonde occhiaie.
"W-Walker? Lei, lei è imparentata ad Angie Walker?" Louis strabuzzò gli occhi.
"In un certo senso. Louis, figliolo, ho bisogno del tuo aiuto." Disse la donna tutto d'un tratto seria.
"Mi dica signora Walker." Disse Louis irrigidendosi.
"Devi chiedere a tutti i tuoi amici di venire qui il prima possibile, devo raccontarvi una storia." Disse Grace.
"U-una storia?" Balbettò Louis.
"Avete il diritto di sapere la verità, soprattutto Harry." Disse Grace. "È qui, non è vero?"
Louis annuì.
"Come sta?"
"Come vuole che stia? Meno di ventiquattrore fa ha visto la sua ragazza che gli veniva strappata dalle braccia, per di più da sua madre. Di certo non bene." Rispose in un sospirò.
"Si amano tanto, non è vero?" Chiese Grace abbassando lo sguardo.
"Molto più di quanto è possibile immaginare. Entri pure, Grace, così chiamo i miei amici." Disse Louis mentre le faceva spazio.
Grace gli sorrise riconoscente ed entrò in casa.
"Vada pure in salotto, io la raggiungo subito: vado a prendere il telefono."
Grace sorrise, andò in salotto e si sedette sul grande sofà con tema a fiori che era al centro del salotto.
Louis entrò in cucina e prese il suo cellulare di ultima generazione.
"Dimmi Lou, che c'è?" Rispose Zayn dall'altro capo del telefono.
"La mamma di Angie è nel mio salotto e ci vuole tutti qui per parlarci. Sbrigatevi." Disse.
"Chiamo anche Niall?" Chiese Zayn in un sussurro.
"Sì e anche Ben. Ciao Zayn." Louis attaccò la chiamata e andò in salotto da Grace.
"I miei amici stanno arrivando, io vado a svegliare Harry; lei intanto faccia come se fosse a casa sua." Disse con un sorriso mentre cominciava a salire le scale.
Percorse il piccolo corridoio ed entrò nella camera dalla porta bianca.
Si avvicinò all'amico e gli passo una mano tra i capelli.
"Forza Harry, c'è una persona per te."
                                        

**********

Louis andò ad aprire la porta e Zayn entrò tutto trafelato in casa seguito da Camille, Eva, Ben, Liam e Niall.
"Allora? Dov'è?" Chiese con la voce che faceva trapelare tutta l'ansia.
"In salotto, andate pure." Rispose con un sorriso tirato.
I sei entrarono in salotto e Grace si alzò in piedi.
"Allora, fatemi vedere se mi ricordo di voi: tu con gli occhi belli e scuri e la pelle olivastra devi essere il migliore amico di Angie: Zayn." Disse Grace andando vicino al ragazzo.
Zayn annuì: "Piacere signora Walker, sono Zayn Malik." Disse Zayn con un sorriso stanco.
"Queste tre belle ragazze devono essere Eva, Camille e Benedith." Disse Grace spostando lo sguardo verso di loro.
"Mi chiami pure Ben." Disse la ragazza dai capelli fucsia.
Grace le sorrise.
"E voi dovete essere Niall e Liam." Concluse guardandoli.
Liam e Niall accennarono un piccolo sorriso.
"Sedetevi pure, ragazzi. Ci vorrà del tempo." Disse Grace prendendo posto anche lei.
"Signora Walker, lei è la madre biologica di Angie? Sa, non vi assomigliate per niente." Disse Eva piegando la testa da un lato.
"Secondo la legge sono io sua madre, secondo la natura, a mio malgrado, non lo sono." Disse abbassando lo sguardo.
"L'altra donna che c'era dentro casa era la sua mamma biologica, non è vero?" Chiese Harry retorico.
"Esatto. Milly ha concepito Angie e io l'ho cresciuta. Suo padre, quello biologico s'intende, era un drogato. Sua madre un'alcolizzata. Bell'accoppiata, non credete? Il padre di Angie le ha lasciate quando lei aveva appena due anni e Milly si è dovuta prendere tutto il carico di questa bambina. E ovviamente non ne era in grado. E qui entro in gioco io, la loro vicina di casa. Ero l'unico punto fermo di quella bambina, visto che anche suo fratello maggiore l'aveva lasciata." Disse Grace che venne interrotta da Harry. "Non è possibile, Angie mi ha detto di non avere fratelli."
"Se ne è andato di casa, lasciandola lì da sola. Era l'unico punto fermo che aveva e anche lui l'ha abbandonata. Credi che Angie lo definisca ancora fratello?" Chiese Grace con gentilezza.
Harry abbassò lo sguardo continuando ad ascoltare il racconto della donna.
"Una sera, circa sei anni fa Angie è venuta alla mia porta a chiedermi se potevo essere la sua mamma ufficiale perché quella che aveva la trattava male. E io l'ho fatto. Ho chiesto l'adozione e la legge ha convenuto che io sarei stata una madre migliore di Milly. Abbiamo cambiato quartiere ed eravamo quasi una famiglia. Peccato che la mia di famiglia non l'avesse mai accettata. Harry, ricordi il ragazzo che c'era ieri? Quello è mio figlio. Si chiama Sean.
Angie era particolare, era sempre chiusa, non parlava mai, non aveva amici, era cupa, triste. A scuola la prendevano in giro e mio figlio non la voleva dentro casa. Lei non era evidentemente fatta per stare con qualcuno, ma non era fatta neanche per stare con chiunque. Così se ne stava con se stessa. Lei si chiedeva spesso perché non era in grado di  lasciare tutto in disordine, di lasciare spazio alla rabbia che aveva dentro, di bestemmiare e di spaccare tutto. Semplicemente Angie ha sempre avuto la brutta abitudine di far sembrare tutto a posto anche quando non lo è. Poi mio marito mi ha fatto scegliere, o loro o Angie. Io ho anche un'altra figlia che ai tempi aveva 16 anni e non potevo lasciarla. Allora ho preso una casetta ad Angie qui, in modo tale che ci saremmo potute raggiungere con il treno senza problemi. E poi il resto lo sapete." Concluse Grace abbassando lo sguardo.
Harry alzò lo sguardo. "No, non lo sappiamo. Ma credo che lei, Grace, non possa dircelo." Si alzò in piedi e andò verso Ben. "Tu ed Angie frequentavate le stesse persone, non è vero? Cos'è successo con Ezra e Logan?"
Ben abbassò lo sguardo. "Hai ragione, devi saperlo." Disse alzandosi in piedi. "Ho conosciuto Logan appena finita l'estate tra il primo e il secondo anno, era sempre gentile con me, era l'unico a trattarmi bene. Io ero sempre da sola, non conoscevo nessuno e lui mi sembrava uno spiraglio di luce, l'unico spiraglio di luce. Mi ha fatto conoscere i suoi amici, mi ha fatto entrare nel suo gruppo. Ed Ezra ha fatto la stessa cosa con Angie. Lei è più forte di me e si è tirata fuori prima del pestaggio di Harry mentre io... No. Non c'ero quel giorno, io non ho fatto niente anche perché non ne sarei stata neanche in grado però ho sempre saputo che erano stati loro. Erano le uniche persone che dicevano di volermi bene, che pensavano che valessi qualcosa ed erano il mio unico appiglio alla vita... Cercate di capirmi." Concluse con le lacrime agli occhi.
Zayn si alzò in piedi e si girò di spalle.
"Ci hai presi in giro." Disse.
"No, non è vero. Io non ho preso in giro nessuno."
"Hai detto di amarmi."
"Perché ti amo. Non ho finto niente. Non ho finto di amarti, né di volervi bene."
"Perché a noi non l'hai detto?" Chiese Camille.
"Perché mi vergognavo! Mi vergognavo."
"Ma non vi rendete conto che stiamo facendo il loro gioco? Volevano dividerci ed è quello che stanno facendo." Disse Liam.
"Ci hanno manipolati, ci hanno fatto fare cose orrende solo per il loro gioco." Disse Niall.
"Tu di cose orrende ne sai qualcosa, non è vero? Ti abbiamo dato asilo nel nostro gruppo e tu ci hai ripagati così." Disse Harry.
"Harry non c'é bisogno." Disse Louis in un sussurro.
"È stato Ezra, va bene? L'aveva scoperto, non so come ma l'aveva scoperto. Mi aveva detto che se non lo avessi lasciato l'avrebbe detto a tutti e poi ci avrebbe picchiati fino a romperci l'ultimo osso." Confessò Niall.
"Meglio così non credi? Avete fatto a botte tra di voi e avete messo in mezzo me ed Angie. Molto meglio." Ringhiò Harry.
"Harry, basta così." Disse Liam prendendolo per una spalla.
"No, non mi basta così! Ho passato la vita a vergognarmi di chi ero, poi finalmente conosco una ragazza meravigliosa che mi ama e che riesce a farmi amare anche da me stesso, i miei amici sono felici e finalmente il passato mi sembra un brutto incubo. Poi tutto si distrugge! La ragazza di un mio amico fa parte del gruppo che mi ha pestato, il ragazzo del mio migliore amico lo pesta e lo umilia davanti a tutta la scuola eppure sento ancora di potercela fare perché ho lei con me. E se ho lei ho tutto. E invece me l'hanno portata via! Me l'hanno dovuta portare via! Perché l'hanno fatto? Perché?!" Urlò Harry in lacrime.
Louis corse verso di lui e lo sostenne con le braccia visto che Harry stava per cadere a terra.
"Va tutto bene Harry, va tutto bene." Louis lo adagiò a terra e lo tenne stretto tra le sue braccia.
"Perché l'hanno fatto? Perché? Lou, perché l'hanno fatto?" Ripeteva tra le lacrime.
Camille, Ben e Eva si sedettero con le lacrime agli occhi.
"Sentite, non possiamo continuare così. Andiamo a cercarla, no?!" Disse Zayn.
"Non credo sia possibile figliolo. Nessuno sa dove si trova." Disse Grace.
"Quindi è tutto finito?" Chiese Zayn in un sussurro con lo sguardo perso nel vuoto.
"Temo di sì, ragazzo mio." Disse Grace sedendosi sul divano con lo sguardo basso.









Asdfghjkl.
Mi dispiace, questo capitolo è stato uno dei più difficili da scrivere.
Spero che comunque possiate apprezzarlo.
Si scopre finalmente la storia di Angie, si capisce bene chi è Grace e si capisce anche il ruolo di Milly nella vita di Angie.
Si capisce per bene la figura di Sean. E spero di avervi fatto arrivare almeno un quarto del dolore che prova Harry.
Non sono di molte parole, non è un bel periodo e non ho molto da dire.
Solo che... vi amo.
Vi ringrazio ancora una volta per tutto il sostegno che mi date, grazie mille.
Mi siete vicine sempre, grazie.
Ringrazio anche tutte quelle che mi hanno contattata su ask/twitter/facebook. Grazie di cuore.
Vi amo,
Angie xx


Ask Facebook Twitter

Vi lascio ancora una volta il link della mia nuova ff:
Green hat.

Image and video hosting by TinyPic


 

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Long night. ***


Capitoli 30.
Image and video hosting by TinyPic
"Long night."

 


Due settimane e mezzo dopo.
Harry era tornato a scuola e tutto sembrava normale.
Tranne per il fatto che non mangiava, non parlava e non dormiva.
Mentre camminava per i corridoi tutti bisbigliavano sull'accaduto che in poco tempo aveva fatto il giro dell'intera scuola.
Tutti sapevano di Angie ed Harry e tutti sapevano che Angie era stata portata via.
Quando passava qualcuno di loro scendeva il silenzio e tutto era diventato cupo e triste.
Era tornato tutto come prima. O quasi.
Harry, Liam, Zayn e Louis si sedevano ad un tavolo in disparte. Come qualche mese prima.
Eva e Camille sedevano con delle loro vecchie amiche e Ben e Niall sedevano da soli. E di tanto in tanto stavano da soli insieme. Come se condividere le colpe fosse meno doloroso.
Dopo la 'partenza' di Angie tutto si andava piano piano sgretolando.
Zayn non usciva più di casa.
Louis si prendeva cura di Harry che a malapena respirava.
Liam ed Eva si erano lasciati.
Zayn e Ben non si guardavano neanche.
Louis e Niall neanche respiravano vicini.
Nessuno osava parlarsi, nessuno osava parlare di lei.
"Harry vuoi un po' di pizza?" Chiese Liam premuroso.
Harry rimase in silenzio.
"Harry?" Chiamò.
"Lascialo in pace." Disse Louis.
Liam annuì e abbassò lo sguardo sul suo vassoio.
"Per quanto continueremo così?" Chiese Zayn.
"Così come?" Chiese Louis.
"Facendo finta che non sia successo niente." Disse Zayn.
"Cosa dovremmo fare, secondo te?" Chiese Louis seccato.
"Andare avanti, non ignorare il tutto. Ignorare che stiamo tutti male. Ignorare che ti manca Niall, ignorare che Eva abbia tradito Liam, ignorare Camille per i corridoi, ignorare Ben facendo finta che non esista, ignorare che Harry si sta lasciando morire. Cosa credete, che a me non manca? Ero il suo migliore amico. In certi momenti mi manca come l'aria." Disse Zayn con le lacrime che quasi lottavano per uscire.
"Lei tornerà, dobbiamo solo aspettarla." Disse Harry senza alzare lo sguardo.
"Zayn ha ragione, Harry. Dobbiamo andare avanti." Disse Liam.
"Lei tornerà." Ripeté Harry.
"Non puoi dirlo. E noi non vogliamo più vederti così." Disse Louis.
"Non mi interessa cosa pensate. Lei tornerà." Disse Harry alzandosi.
"Harry, ti prego." Urlò Louis.
Harry continuò a camminare imperterrito.
Appena uscito dalla mensa una ragazza dai capelli fucsia gli si avvicinò.
"Ciao Harry." Disse.
"Che vuoi Ben?" Chiese lui brusco.
"Lo so che ce l'hai con me. Lo so bene. E so anche di meritarmelo.
Ma volevo dirti una cosa." Disse con le mani che le sudavano.
"Dimmi."
"Angie ti ha protetto per tutto questo tempo. Ti proteggeva anche mentre era nel gruppo di Ezra. Vegliava su di te e se non fosse arrivata lei quel giorno tu ora probabilmente non saresti qui. Ti amava già a quei tempi."
"Noi non ci conoscevamo quel periodo." Biascicò Harry confuso, con l'aria che a difficoltà entrava e usciva dalle sue vie respiratorie.
"Tu forse non conoscevi lei ma lei conosceva te. Nel periodo in cui sei stato in ospedale dopo l'aggressione lei veniva ogni singolo giorno. Credi che Anne non la conoscesse già?Andiamo Harry, Anne non è pazza. La temeva già a quei tempi. Angie ti ha sempre fatto da angelo custode. Quella ragazza è un oceano di segreti e spero che un giorno possa tornare per raccontarteli tutti." Disse prima di tornare verso la mensa.
"Grazie per avermelo detto Ben."
Ben gli sorrise e spinse la maniglia della porta.
"Grazie a te per avermi ascoltata."
 

"Salve signorina Walker, come va oggi?" Chiese la donna.
La ragazza rimase in silenzio.
"Mi hanno comunicato che è un po' restia nel mangiare, è vero?"
Angie sorrise sarcastica. "Che fate, ora vi preoccupate anche per me?"
"Signorina Walker, noi vogliamo unicamente il suo bene." Disse la donna.
"Se fosse vero voi non mi costringereste a rimanere qui dentro." Soffiò Angie.
"Se farà la brava noi la lasceremo andare." Proclamò la donna.
"Senta. Mi hanno chiusa qui dentro, senza contatti con il mondo esterno, non ho potuto salutare i miei amici e non posso avere notizie del mio ragazzo e dovrei anche fare la brava? Scusi, ma mi sembra ridicolo." Disse Angie.
"Come si chiama il tuo ragazzo, Angie?"
Angie aggrottò le sopracciglia. "Harry."
"Da quanto stavate insieme?"
"Ufficialmente da tre mesi ma ci siamo frequentati due mesi prima di metterci insieme."
"Qual è la prima cosa che ti è piaciuta di lui?"
"Il sorriso." Disse Angie decisa.
"Il sorriso. Perché il sorriso?"
"Perché faceva sorridere anche me."
"E come hai capito che era importante per te?"
"È facile capire quando una persona è importante, di solito ti da dieci motivi per mandarla a quel paese. Il punto è che non lo fai."
"E come fai a dire che ne sei innamorata per davvero?"
"A dir la verità non è stato facile capirlo, non è stato facile per niente.
Io ho capito di amarlo nel momento in cui sono riuscita a superare tutte le mie paure, le mie debolezze, quando sono diventata meno timida del solito.
L'ho capito quando lo guardavo e capivo che era tutto ciò che volevo, quando sorrideva, sorridevo anche io e quando stava male, ci stavo anche io.
L'ho capito quando mentre stavo con lui tremavo ma allo stesso tempo mi sentivo a casa.
Non lo so come l'ho capito, so soltanto che quando c'era mi batteva forte il cuore e quando non c'era mi sentivo sola.
Anche quando ci salutavamo per andare a casa, ecco lì già mi mancava.
Strano, ma l'amore è così."
"Lo amavi davvero tanto, non è così?"
"Già. Il punto è che però io non mi amo.
Non amo il mio corpo, il mio carattere, i miei difetti, il sentirmi costantemente sbagliata, tutte le mie paure, le mie insicurezze, che mi hanno portato a perdere. Perdere tante cose. Anche lui.
 Il punto è che non sono abbastanza. Nemmeno per me stessa.
Continuo ad essere troppo logorroica, nervosa, instabile, lunatica, sarcastica ma mai abbastanza.
Vado in giro così arrabbiata con il mondo, quando in realtà sto solo lottando con me stessa.
Incoerente, ecco cosa sono. Dico di voler star bene e poi mi faccio del male. Dico che ce la faccio e poi invece crollo. Dico di essere forte e poi invece piango. Dico che andrà meglio e poi va sempre peggio. Dico cose che non faccio. Penso cose che non dico. La verità è che sono distrutta: voglio vivere e invece poi continuo a morire."
"E questo ti porta ad avere difficoltà a relazionarti o a legarti alle persone, non è vero? Allora come mai gli altri no ma Harry sì?"
"Si figuri che in genere non sono portata a relazionarmi alle persone, ho questa stranezza: Faccio fatica ad avvicinarmi, sono schiva, diffidente. E s'immagini nonostante ciò immancabilmente riesce a fare breccia nel mio animo, non gli si darebbe un soldo, ma proprio lui mi piace più di tutti.
È che sto meglio da sola, però mi piace stare da sola insieme lui.
Riusciva a farmi ridere e ne avevo proprio bisogno."
"Quanto ti manca?"
"Tanto.
Ma non quella mancanza tipo 'ci vediamo domani' no, di quella mancanza assurda. Mi manca tipo 'se non torni prendo il primo treno e ti seguo fino in capo al mondo, senza valigia, senza soldi, senza cibo'.
Quella mancanza che ti crea un vuoto proprio qui, all'altezza dello stomaco. E non la puoi riempire. Neanche con i libri, con la musica, con i giochi, con le borse.
È quella mancanza del tipo che non ci puoi fare niente. Nessuno può farci niente. Tranne lui.
Che poi finisce così. Prometti di non affezionarti e invece cominci a dedicargli le canzoni, i libri e tutte le cose belle che vedi in giro.
E fa male allora amare. È come accettare di farsi scorticare sapendo che in ogni momento l'altro se ne può andare con la tua pelle."
"Angie ma l'amore, per te, che cos'è?"
"L'amore è quando gli chiedi un bacio e lui te ne da due."
 
 

 
"Ciao Harry, come stai oggi?" Disse l'uomo con il suo caldo sorriso che ti donava tranquillità.
Harry gli strinse la mano e si sedette sulla poltroncina di pelle nera.
"Be, mi faccia spezzare il suo cuore poi me lo richieda." Disse risoluto.
"Ancora non l'hai metabolizzato, non è vero? Parlami di lei, forza."
"Ci sarebbero un milione di aggettivi per descriverla, miliardi di modi. Lei è così diversa, bizzarra quasi. Lei è senza regole. È stupenda. Amo i suoi capelli così morbidi e le sue labbra sono perfette. Lei era il pezzo di mondo separato da tutto e da tutti, anche dalla mia famiglia, il pezzo di mondo che avevo sempre desiderato. Senza invasioni. Perché io senza la mia vita ero migliore. Lei non sopporta le regole, è caotica, confusionaria, priva di ogni senso organizzativo, caratterialmente instabile, emotivamente fragile, spesso persa nei suoi pensieri, vive di dettagli e si nutre di emozioni. Sincera, leale, schietta, persino un po' acida a volte un po' scontrosa ma quando ama, ama forte, con tutta se stessa. E forse il suo più grande difetto. Lei è spigliata, tosta, senza peli sulla lingua. Il punto è questo. Molte donne fanno le finte fredde, le finte ciniche, o le finte incazzate mentre in realtà stanno soffrendo o amano ancora.
Lei è piuttosto trasparente su queste cose, non ha bisogno di fare la 'dura' -e mimò delle virgolette-.
Se ti vuole vedere, te lo dice.
Se sei uno stronzo, te lo dice.
Se ha voglia di fare l'amore, te lo dice.
Se ti dice che devi andare a cagare, non lo fa per fare la donna fredda, ma semplicemente ci devi andare e non devi tornare.
Quindi con lei si può stare sicuri: quando ti dice 'vattene' non significa 'rimani' significa che te ne devi andare. Ma dalla Terra direttamente."
"E a te questo quanto piace?"
"In un modo che lei neanche immagina dottore." Ridacchiò Harry.
"E quanto ti manca?"
"In un modo che lei neanche immagina dottore. L'amavo molto, più di quello che avessi il coraggio di dire, più di quanto le parole possano esprimere." Disse serio.
"Cosa ti manca di più di tutto?"
Gli amputati sentono dolore, crampi solletico, alla gamba che non hanno più. Così si sentiva lui senza di lei, sentendola là dove non c'era più.
"Mi manca tutto quello che non abbiamo fatto."
 
 
 

Un mese dopo.
 "Ciao Carla." Disse Angie sedendosi sulla sedia.
"Cos'hai Angie? mi hanno detto che avevi urgente bisogno di me."
"Il problema è proprio questo, mi chiedono cos'ho, quando invece, il punto è ciò che non ho.
Stavo provando a dormire, ma le voci nella mia testa sono troppo forti e mi stanno tornando in mente tutte le cose che ho fatto. Quindi torno al mio posto e continuo a guardare il muro, e respiro piano. Chiudo gli occhi, lo riapro, li chiudo ancora.  Vedo il suo viso, sai del ragazzo di cui ti ho parlato, ora so che non riuscirò a dormire. Credo che sia per questo il motivo per cui la maggior parte della gente è insonne. Le voci non andranno via, i ricordi continueranno ad affiorare.
Accendo la luce, mi siedo sul bordo del letto e piango. Giusto un po', solo per facilitare il respiro. Spengo la luce e riprovo a dormire; sarà una lunga notte."
La donna sospirò.
"Li faccia smettere, la prego." Implorò Angie.
"Non c'è cura per una mente malata di ricordi."
E lei lo sa che dovrebbe imparare a dimenticare, perché il suo cervello è come la resina, quando qualcosa ci resta impigliato dentro non ne esce più.
"Perché mi sono dovuta innamorare, Carla? E perché ora devo rivivere quel sorriso, quei momenti, ancora, ancora e ancora?" Chiese Angie con le lacrime agli occhi.
Eppure se l'era ripetuto tutti i giorni, con le lacrime agli occhi, che non si sarebbe dovuta innamorare e non si sarebbe più illusa. Ma mentiva a se stessa perché non ce la faceva... Non poteva smettere di amare.
"Angie, tesoro, a volta la vita lo fa. Ti piazza davanti uno sguardo e poi non lo dimentichi più, anche se guarderai altrove."





Asdfghjkl.
Salve, salve, salve.
Scusate ma ieri non ho avuto proprio tempo di aggiornare e neanche adesso lo avrei, a dir la verità.
Devo andare a ballare e ancora non finisco di prepararmi e non ho ancora mangiato D:
Questo capitolo è stato un po' uno strazio perché, come avete letto, Angie ed Harry parlano parallelamente del loro rapporto ai loro rispettivi dottori.
E si mancano. In questo capitolo volevo spiegare come il sentimento che li lega fosse molto più grande del sentimento che li separa.
Ora devo scappare, scusatemi.
Vi amo,
Angie xx.



Ask Facebook Twitter




Nuova os per 'festeggiare' un anno dell'account: Better than revenge.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Over again. ***


Capitolo 31.

Image and video hosting by TinyPic"Over again."

 

 

Un anno dopo.

Angie percorse l'entrata della scuola con tutta la calma del mondo sapendo che le lezioni ormai erano già cominciate e quindi che correre sarebbe stato solo uno spreco di energie.
Aprì la porta ed entrò dentro andando verso la bacheca davanti alla segreteria quando un ragazzo incredibilmente alto l'affiancò e un sorriso spontaneo le uscì sulle labbra.
"Sei nuova?" Chiese il ragazzo.
Il sorriso di Angie si allargò. "In un certo senso." Pronunciò calma.
"Sono il presidente d'istituto, se hai bisogno di aiuto per andare in giro puoi chiedere a me." Disse con una punta d'orgoglio.
"Grazie ma conosco questa scuola come le mie tasche." Disse Angie.
Il ragazzo annuì e rimase in silenzio.
"Cosa ci fai qui? Non dovresti essere a lezione?" Continuò Angie.
"Ti stavo aspettando." Disse il ragazzo.
"E come facevi a sapere che sarei arrivata proprio ora?" Chiese Angie confusa voltandosi verso il ragazzo e per un momento le si mozzò il fiato rimanendo bloccato tra i polmoni e la gola.
"Non lo sapevo. Mi sono seduto e mi sono detto 'conto fino a dieci, se non arriva, me ne vado' e sei arrivata."
"E a che numero sei arrivato?"
"Duemilaseicentosessantanove ma avrei potuto continuare." Rispose.
Angie rise leggermente e poi concentrò la sua attenzione verso la bacheca quasi vuota se non per qualche foglio colorato qua e là.
"Mi sei mancata." Esalò il ragazzo con voce talmente bassa che Angie quasi pensò di aver sentito male.
"Anche tu, tanto." Rispose.
"Ti trovo dimagrita." Disse semplicemente Harry.
"Sai quando ti strappano dalle braccia del ragazzo che ami ti passa la fame." Angie sospirò.
"Sei mancata a tutti sai? Sono cambiate tante cose. O forse no. Ben e Zayn sono tornati insieme e si amano più di prima. Anche Louis e Niall sono tornati insieme. O almeno ci stanno provando, stanno rimettendo tutti i cocci a posto. Eva e Liam si sono lasciati poco dopo che te ne sei andata e non si sono mai rimessi insieme. Ora lei sta con un certo Josh. È simpatico, sai? E ti ricordi Camille e i suoi continui 'scusate ma ho da fare'? Andava da un ragazzo che aveva conosciuto alla festa a casa di Jeremy. Stanno bene insieme."
"E tu? Sei andato avanti?" Chiese Angie senza guardarlo, probabilmente non sarebbe riuscita a resistere.
"Ho provato a rifarmi una vita, sai? Ho provato anche ad uscire con una ragazza. Una ragazza che non sei tu! Ma... È stato inutile.
Credevo di non essere più innamorato di te.
Credevo mi fosse passata.
Invece mi sbagliavo.
Mi è passata, sì ma a prendere.
Tu sei il mio cuore, posso vivere senza il mio cuore?" Chiese.
Angie alzò gli occhi al cielo per impedire alle lacrime di scendere.
Possono le parole fare tanto bene quanto male?
"Avrei voluto scriverti, per sapere come si sta senza di me. Sai, io non sono mai stata senza di me e quindi non lo so. Vorrei sapere cosa si prova a non avere me che mi preoccupo se va tutto bene, a non sentirmi ridere, a non sentirmi canticchiare canzoni stupide, a non sentirmi parlare, a non sentirmi sbraitare quando mi arrabbio, a non avere me per sfogarsi sulle cose che non vanno, a non avermi lì pronta per fare qualunque cosa per farti stare bene. Forse si sta meglio, forse no. Però mi è venuto il dubbio e volevo sapere se è venuto anche a te. Perché sai, ogni tanto me lo chiedo come si sta senza di te però poi preferisco non rispondermi.
Quindi ti prego di dirmi che non siamo finiti."
Il ragazzo si girò verso di lei e la prese per le spalle. "Mettiamo il caso che finisca, totalmente. Che un giorno ti svegli e capisci che non ti vado bene, che cerchi qualcuno di diverso, che non ti vado bene più.
Mettiamo caso che tu parta, o che tu rimanga nella stessa città ma fai di tutto per non farti vedere.
Mettiamo il caso che io sopravviva, ok?
Che ricominci ad uscire di casa, ad uscire con i miei amici che ormai sono anche i tuoi.
Mettiamo il caso che io gli chieda di dirmi dove sei e loro non sappiano rispondere.
Mettiamo il caso che una sera ti veda con uno tutto il contrario di me, e state ridendo, mettiamo il caso che tu non mi veda.
Mettiamo il caso che anche in questo caso io sopravviva.
Che ricominci a darmi da fare, a lavorare, a prendermi cura di me, a distrarmi, a fare le cose per bene, ad uscire con altre persone, a non trascurarmi, a volermi bene.
Mettiamo il caso che passino gli anni, che io abbia qualcuno nella mia vita, mettiamo caso che una mattina ci incontriamo nello stesso bar e non possiamo far finta di non vederci.
E allora ci salutiamo.
Il mondo fa le capriole, ancora.
Ancora.
E ancora.
Mi chiedi come sto, mi dici che mi trovi in splendida forma.
Ti osservo mentre bevi frettolosamente il tuo cappuccino, come se l'imbarazzo fosse troppo per fare colazione con calma.
Ti osservo e noto che sei felice e in un attimo di follia te lo dico.
'Mi sembri felice' e tu annuisci, non aggiungi altro.
Siamo ancora in quel punto lì, dove sai che non puoi dirmi niente perché sai che ci morirei.
Finisci di bere il tuo cappuccino, ti alzi, mi saluti e te ne vai.
Mettiamo che finisca, amore mio, e che io sopravviva.
Ma pensa che vita di merda vivrei."
Angie sorrise tra una lacrima e l'altra con le parole che morivano in gola.
Vederlo lì, ancora.
Sentirsi chiamare amore mio per un'altra volta ancora.
"Ti volevo chiedere una cosa. Quando ci siamo conosciuti io non cercavo niente, avevo già perso troppo. -si fermò per prendere fiato e rimettere in ordine i pensieri-
Quando mi sei arrivato davanti con quei tuoi modi semplici, con quei tuoi occhi grandi, con quelle gambe troppo magre, io non cercavo amore, avevo già perso troppo.
Quando mi hai chiesto come mi chiamavo, quando mi hai fatta ridere, quando mi hai fatta arrabbiare dopo soli cinque minuti di conversazione, io non cercavo carezze, sesso, attenzioni.
Tu mi avevi già scelta, mentre io avevo scelto la solitudine.
Io non volevo baci, non volevo cene fuori, non volevo regali a Natale, non volevo anniversari, non volevo promesse, non volevo storie, non volevo bugie, non volevo giochi, non volevo le lenzuola sopra le nostre teste, non volevo che tu mi togliessi la nutella ai lati della bocca, non volevo che tu mi prendessi in giro per la mia voce al telefono.
Non volevo affezionarmi, e ti rifuggevo come se fossi stato il Diavolo, o la Morte, o la mia paura più grande.
Non volevo passare del tempo con te, non volevo vederti mangiare, vederti correre, vederti dormire, vederti arrabbiato, triste, confuso, o peggio, felice, o peggio, eccitato, o peggio, dolce.
Non ero pronta. Non di nuovo. Non ancora.
Ma tu insistevi.
Io scappavo e tu mi rincorrevi.
Io ti dicevo cento no, e tu facevi di tutto per strapparmi un solo sì.
'Io sono diverso dicevi', e lo dicevi con quell’aria sincera, così sincera che a volte ti credevo quasi.
Facevi tutto quello che nessuno aveva mai fatto per me: c’eri.
Stavi con me.
Stavi con me a tempo perso, e io ti dicevo che dovevo andare e tu mi volevi accompagnare.
Non ricordo nemmeno il giorno in cui non sono più riuscita a mandarti via.
All’inizio era semplice.
“Ma guarda questo, ma chi si crede di essere?”
Poi, lentamente, come i mali peggiori, sei andato ad adagiarti sui miei pensieri, tra i miei desideri, e dirti di no era più doloroso di farti restare.
Come ogni sciocca che si rispetti, ci sono ricascata.
Io.
Io che non ti avevo chiesto niente.
Tu che mi davi così tanto.
Avevi ragione, avevi ragione ad insistere.
Insieme eravamo perfetti, davvero. Un amore di quelli che spezza il fiato, che toglie la fame, che trasforma i volti di chi lo vive, uno di quegli amori che forse si incontra una volta, se si è fortunati.
Non volevo affezionarmi e mi sono innamorata.
E ti amo ancora oggi, Harry.
Dio com'è strano pronunciare il tuo nome ad alta voce dopo tutto questo tempo.
Il mio corpo ha ancora bisogno di te, spesso mi hai guarita.
Quando ero lì, io... Non riuscivo a pensare a niente o a nessuno, non riuscivo a dormire, a mangiare. Non riesco a respirare e ti amo... Ti amo tutto io tempo, ogni minuto, ogni ora, ogni giorno.
E mentre non c'eri mi sono innamorata di te un'altra volta.
Tu non sai quanto in quel caos ho cercato i tuoi occhi.
Avrei pagato oro per tornare tra le tue braccia, per sentire la tua voce sussurrare ancora una volta il tuo amore. Per amarti ancora.
Certe assenze si superano, mica è impossibile. Certe assenze. Non tutte. Non questa. Non la tua.
La matematica non funziona, la metà di noi due non è uno. Nella vita la meta di due, la metà di noi due, è niente." Concluse con le lacrime che ormai uscivano incontrollate e Harry piangeva con lei con gli occhi verdi ormai arrossati.
Angie gli accarezzò una guancia e al contatto una scossa le passò per tutta la spina dorsale.
"Ti dissi che averti incontrata era stata una delle cose più belle che mi fossero capitate. Non è vero. È stata la più bella." Disse Harry non contenendo più le lacrime.
Come fai a contenere le lacrime dopo che tutto quello che ti era mancato torna tra le tue braccia? Non puoi. "Mi dicesti 'è un amore impossibile' e io ti risposi 'è un amore impossibile'. Poi hai scoperto che sorridevi mentre mi guardavi e io ho scoperto che sorridevo se ti vedevo.
Poi mi hai confessato che mi pensavi. Sempre. Comunque.
E mi sono reso conto che il tuo sorriso accende i miei giorni e riveste i miei pensieri.
Ed è per questo che ora ti dico che questo amore è possibile." Continuò prendendo il viso di Angie fra le mani.
Angie lo guardò negli occhi.
In quegli occhi verdi che aveva odiato e poi amato, che l'avevano fatta innamorare, soffrire, gioire, penare.
Quegli occhi che aveva cercato, agognato.
"Questo amore è possibile." Sussurrò.
Harry sorrise e le lasciò andare il viso.
Angie si girò verso la bacheca e Harry fece la stessa cosa.
Poi avvicinarono le loro mani fino a sfiorarle, e poi a toccarle, stringerle e incastrarle.
E quella notte fecero l'amore.
E negli anni a venire lo fecero ancora.
Fecero l'amore una, due, dieci, cento, mille volte.
Ora io potrei raccontarvele più o meno dettagliatamente ma sarebbe veramente imbarazzate perché dopo una di quelle volte sono nata io.





Asdfghjkl.
Okay. se siete arrivate vive alla fine di questo capitolo fatemi un cenno :,)
Quando ho finito di rileggerlo mi si è mozzato il fiato: non posso crederci.
E' una cosa davvero complicata da dire oddio aahahah.
Angie ed Harry si rivedono dopo un anno e fanno quasi finta di non conoscersi per poi ridirsi ancora una volta tutti i sentimenti, i pensieri. L'amore.
Spero non sia stato un capitolo pesante, perché è stato molto difficile scriverlo, a dir la verità.
E non sapete quant'è difficile pubblicarlo ahahaha.
Alla fine si scopre che il narratore della storia è loro figlia. Non so come mi sia venuta in mente questa cosa, davvero ahaha.
Comunque, non è l'ultimo capitolo. L'ultimo capitolo è il prossimo T^T
Ho pensato che lasciarvi così sarebbe stata troppo una bastardata e ne ho scritto un altro :,)
Quindi, al prossimo ed ultimo aggiornamento.
Vi amo,
Angie xx.




Ask Facebook Twitter

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** The new normal. ***


 Capitolo 32.
Image and video hosting by TinyPic
"The new normal."

 

 Ma sarà davvero la fine?


 

"Abigail mamma ha detto che se non ti scolli dal computer ti toglie internet." Mi dice quella che in teoria dovrebbe essere mia sorella ma che in pratica non è possibile che lo sia.
"Va bene, va bene. Sono pronta." Sbuffo e spengo il mio portatile ed esco dalla mia camera al seguito di mia sorella Helena.
Vedo mia madre correre di qua e di là come una pazza urlando ordini a destra e a manca. 
"Harry, il bambino è pronto?!" Urla per farsi sentire da mio padre mentre si allaccia la fascetta delle scarpe con il tacco alto che indossa.
Mio padre entra in salotto con mio fratello in braccio. "Sia io che il bambino siamo pronti." Proclama fermandosi a prendere fiato.
Povero Nathan, sembra un cameriere in miniatura.
"Helena sei pronta?" Grida mia madre a quella sottospecie di sorella che mi ritrovo.
Helena entra in stanza con il suo vestito viola e con i capelli ricci che svolazzano qua e là.
"Abigail tu sei pronta?" Mi chiede mentre cerca disperatamente qualcosa per tutta la stanza.
"Mamma io sono pronta da circa un'ora." Dico mentre la osservo che si danna. "E, precisamente, cosa stai cercando?"
Mia madre si ferma e sbuffa. "La mia borsa." 
Mi giro e la vedo sul mobiletto dell'entrata.
"Quella?" Chiedo.
Mia madre si gira e la vede. "Sia ringraziato il cielo! Grazie Abi." Dice andando a prenderla.
La osservo nel suo vestito verde acqua e sorrido.
"Angie le hai prese tu le chiavi?" Chiede mio padre mentre lascia Nathan a terra.
"Credevo le avessi tu!" 
"Ce le ho io, possiamo andare." Dice Helena con la sua voce calma.
La tredicenne più noiosa nata nell'ultimo secolo.
Mia madre annuisce ed esce dalla porta di casa seguita da me e mia sorella che a nostra volta siamo seguite da mio padre e mio fratello mano nella mano.
Percorriamo il vialetto e saliamo sulla macchina nera di mio padre.
"Louis ci ammazza." Proclama mia madre mentre mio padre mette in moto.
"Non siamo così in ritardo, dai." Dice mio padre con il suo solito tono di voce calmo.
"Ci ammazza comunque." Ripete mia madre.
Dopo una ventina di minuti arriviamo davanti ad una villa bianca, grande e circondata da un enorme giardino.
Mamma prende Nathan in braccio e comincia a correre verso l'entrata.
Appena entra zia Ben la prende per mano e la trascina via così come zio Liam fa con papà mentre zio Zayn prende me, mia sorella e mio fratello.
"Abigail te lo ricordi cosa devi fare?" Mi chiede mentre mi passa una bouquet di fiori colorati.
"Devo solo camminare, non è così difficile." Dico guardando i fiori tra le mie mani.
Zio Zayn accenna una risata e va da mia sorella. "Sei tutta tua madre." Mi dice.
Io sorrido e mi avvio verso la sala principale.
Mio fratello e mia sorella sono dietro di me, insieme a mia cugina Zayra. 
"Quando senti la marcia cominci ad entrare, ok?" Mi chiede zio Zayn.
Annuisco e se ne va lasciandomi un'altra quindicina di raccomandazioni.
Dopo qualche minuto sento la musica ed entro nella sala e tutti i presenti si alzano in piedi.
Mia sorella e Zayra che sono dietro di me l'una affianco a l'altra buttano i petali di rose mentre Nathan che è dietro a tutte cammina un po' barcollante.
Zio Louis mi sorride mentre mi siedo sulla cassapanca in seconda fila, insieme a tutti gli altri, poi il suo sguardo viene rapito dalla persona che è appena entrata nella stanza.
Zio Niall in uno smoking nero, con i soliti capelli biondi e con un bouquet di fiori in mano cammina lentamente per la navata a braccetto con mia madre più radiosa che mai.
Vedo papà al fianco di zio Louis che quasi quasi si commuove.
Niall si posiziona vicino a Louis davanti alla donna in tailleur e mamma si posiziona vicino a papà che le prende una mano e noto ancora una volta la stessa identica croce latina che hanno tatuata sulle loro mani.
"Siamo tutti qui riuniti quest'oggi per celebrare il matrimonio di Niall e Louis." Dice la donna che è davanti a loro.
Mamma mi fa cenno di alzarmi, mi alzo e vado di fronte a Niall e Louis con un cuscinetto con le fedi nuziali.
"Ciao Abi." Mi saluta Niall.
Gli sorrido.
"Potete scambiarvi le promesse." Dice la donna con un sorriso caldo.
"Io, Louis Tomlinson, ti prometto di amarti ed onorarti ogni giorno della mia vita. Ti prometto di non dimenticarmi di chiudere il dentifricio, e di chiudere la bocca quando è necessario. Anche se dopo vent'anni ancora non ci riesco. Ti prometto di cercare di essere più veloce nel vestirmi e di non farti arrabbiare. Ti prometto di amarti come il primo giorno e di farlo come se fosse l'ultimo. Ti prometto di non rinfacciarti più quando ci siamo picchiati nella mensa della scuola e ti prometto di ricordarti ogni volta quanto ti amo." Dice Louis mentre prende la fede e la mette al dito di Niall.
"Ti prometto di rispettarti e accettarti ogni momento della mia vita. Ti prometto di non lamentarmi quando ci metti gli anni a prepararti. Ti prometto di non spettinarti i capelli e di non criticare il tuo modo di vestire. Ti prometto di suonarti la chitarra per farti addormentare e di cantare per te per farti svegliare. Ogni giorno della mia vita. Ti prometto di amarti come solo io so fare." Dice Niall prendendo l'altra fede e mettendola al dito di zio Louis.
Mi sorridono e vado a posto.
"Vuoi tu, Louis William Tomlinson, prendere come tuo marito il qui presente Niall James Horan?" Chiede la donna guardando Louis negli occhi azzurri.
"Lo voglio." Zio Louis annuisce.
"E vuoi tu, Niall James Horan, prendere come tuo marito il qui presente Louis William Tomlinson?" Chiede anche a Niall che prontamente risponde: "Lo voglio."
"Con il potere conferitomi dallo stato della Gran Bretagna vi dichiaro marito e marito. Può baciare lo sposo." Dice la donna applaudendo e sfoderando un enorme sorriso.
Per tutta la stanza si alza un applauso.
Louis e Niall si guardano negli occhi e poi si lasciano un leggero bacio sulle labbra.
Mamma e papà che sono dietro di loro si baciano allo stesso modo.
E io applaudisco come non mai prendendo Nathan in braccio.

******

Dopo la cerimonia ci siamo spostati in giardino dove erano stati posizionati tutti i tavoli.
Ora sono seduta su una delle tante sedie bianche mentre zio Louis e zio Niall si spostano tra i tavoli mano nella mano chiedendo se il pranzo è di nostro gradimento.
"Abi ti prego sta' composta." Mi riprende mia madre.
Sbuffo e mi sistemo sulla sedia mentre i capelli neri mi pizzicano la schiena.
"Eva e Camille dove sono andate?" Chiede zia Ben avvicinandosi a mia madre.
"Credo siano con Josh e Darren." Risponde mia madre.
Josh è il 'ragazzo' -non so neanche definire il loro rapporto- che convive insieme a zia Eva mentre Darren è il futuro marito di zia Camille.
"Zayra togli quel telefono." Zia Ben ammonisce Zayra che sbuffa e ripone il telefono.
Zio Zayn affianca zia Ben e la prende per un fianco.
"Di che parlate?" Chiede lasciando un bacio sulle labbra di Ben.
"Chiedevo dov'erano Eva e Camille." Dice mamma.
"Io invece mi chiedevo dov'erano Liam e Michelle." Dice zio Zayn.
Michelle è la moglie incinta di zio Liam. Si sono conosciuti grazie a mamma, lei era un'infermiera dell'ospedale dove l'avevano portata. Come si suol dire, non tutti i mali vengono per nuocere.
"Guarda sono tutti lì." Dice papà indicando Liam mano nella mano con Michelle che indossa un vestito rosso che le copre l'ormai grande pancione, seguiti da Camille, Eva, Darren e Josh.
Helena e Zayra confabulano al mio fianco mentre Nathan scalpita per essere preso in braccio, così lo accontento.
Dopo una quindicina di minuti arrivano zio Louis e zio Niall mano nella mano.
"Ecco i neo sposini." Dice papà sorridendo.
"Dobbiamo darvi un annuncio." Dice Louis cercando di frenare l'entusiasmo e catturando l'attenzione di tutti.
"Abbiamo adottato un bambino." Dicono insieme con dei sorrisi da far invidia al sole.
Tutti al nostro tavolo scoppiano di gioia.
Dopo le difficoltà, le incertezze, le paure, le insicurezze erano riusciti tutti ad essere il cambiamento e a creare un nuovo normale. 


 


 






 

Asdfghjkl.
Sto per piangere. E non ci credo che questo sarà l'ultimo 'asdghjkl' che scriverò per be the change. Non ci credo che sia finita.
E' la prima fan fiction che concludo e mi sento particolarmente legata a questa ff perché è stata con me in un anno particolarmente difficile e con la conclusione di questa fan fic finiscono tante altre cose.
Di certo non la mia passione per la scrittura, quindi sentirete ancora parlare di me!


Ne approfitto per ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuta e che continuano a farlo costantemente.
Ringrazio Camilla, che mi è stata sempre vicina. E per sempre intendo sempre sempre.
Ringrazio Eva, che ha letto questa fan fic emozionandosi come avrebbe fatto una fan -cosa che non è assolutamente- e che mi ha sostenuta, sempre.
Ringrazio Michela, perché è la mia Mish Mish e senza di lei be the change non avrebbe mai avuto una fine, perché senza i suoi incoraggiamenti avrei gettato la spugna tempo fa. Mi dispiace Mish, Liamelle è reale, oltre ad essere canon. E sì, il vestito rosso è quello che pensi tu.
Ringrazio Elena perché senza lei essere su efp non sarebbe stata la stessa cosa.
Ringrazio Nicholas, che oggi mi manca più che mai e che mi ha aiutato a scrivere i capitoli più difficili, rendendomi difficile anche la vita reale.
Ringrazio Clarissa perché è stupenda e mi aiuta sempre. 
Ringrazio le persone che mi hanno donato 105 stupende recensioni che, anche se non sono tantissime, mi appagano ogni giorno di più.
Ringrazio chi mi ha seguita per ben nove mesi e trentadue capitoli.
Ringrazio chi mi ha aiutata a maturare e, con me, le mie storie.
Ringrazio anche te che stai leggendo perché senza di te be the change non avrebbe mai avuto una fine.
E infine ringrazio me stessa perché ce l'ho fatta, regalandomi una grande vittoria.


 

Ringrazio anche chi recensirà questo capitolo che per me è veramente molto importante.
Spero possiate darmi un pensiero generale. E a chi lo farà ringrazio in anticipo.



Grazie a tutte per le straordinarie emozioni che mi avete regalato!



Vi amo,
Angie xx


 

Ask Facebook Twitter

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1481743