Recensioni per
Solanum XXIV
di _ivan

Questa storia ha ottenuto 110 recensioni.
Positive : 109
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
18/09/12, ore 11:02

Ooook, innnanzitutto salve! :)
Sono morta uno sproposito di volte in quanto ho provato tutte (e dico tutte) le strade! L'espediente del "gioco" che hai utilizzato in questa storia l'ho trovato a dir poco GENIALE... insomma, ammetto di non essere un'appassionata di zombie (anche se, ad esempio "28 settimane dopo" resta uno dei film più fighi che abbia mai visto), ma questo modo di raccontare molto originale e soprattutto spigliato, scorrevole, corretto mi hanno sinceramente appassionata...sì, sì! :)
Ti consiglio vivamente di continuare, mentre io darò un'occhiata agli altri racconti! :)
Con affetto
Rory

Nuovo recensore
17/09/12, ore 18:45
Cap. 1:

Premetto che mi odio per aver lasciato sull'altro pc il .txt con gli appunti della prima lettura. Perché non usare il sistema di salvataggio di efp? Perché sono scema. Punto.

Ora:
più che correzione devo farti degli appunti.
1) Si voltò stanco vero <-- typo
2) da una manciata di ore stava russando senza controllo, al punto da spingere qualcuno dei suoi compagni a bofonchiare di tanto in tanto aspre lamentele <-- più che aspre lamentele, in un dormitorio di soldati mi aspetto selvagge bestemmie o giù di lì ;D
3) il suo grezzo portafortuna azzurro. <-- grezzo mi pare superfluo, non so
4) lacerando la carne e cercando tra le viscere turgide <-- turgide, molto appropriato... Ma necessario?
5) Non conoscevo il verbo dinoccolare D: *ruba*

Hai mai letto World War Z di Max Brooks? Mi sembra di sì, ma se non l'hai fatto, DEVI farlo. Ti piacerà ;) Non è un commento random, è estremamente pertinente. Mi maledico solo perché non so se riuscirò a finire oggi anche un altro capitolo.
Complimenti vivissimi. Hai fatto centro.
All'inizio è un po' ostico, devo dire, ma a mano a mano che si va avanti acquisisci una spigliata capacità di gestire gli eventi. Fino al punto di rottura. Mi piace come scrivi; sei scorrevole, hai un ottimo vocabolario. Forse l'unico difetto che devo attribuirti è che a volte "ti perdi un po' in chiacchiere", ma niente di grave.

Recensore Junior
15/09/12, ore 11:41

Maratona Solanum XXIV, ROUND 2

OSCAR: adesso tu mi devi spiegare come fai. Com'è possibile che in 3 righe (se non si conta la "Fine") tu sia riusciuto a creare una storia così macabra, ma lo ammetto, anche divertente? Già è difficile con le drabble, che sono cento parole.... tu ci sei riuscito in 25! Sono seriamente colpita! Congrats!

MARGARETH: qui devo sottolineare una cosa... sei creudele! ahah scherzo, ovviamente. Ma dare l'orribile compito di condannare il proprio figlio a una povera donna, che oltretutto è ben consapevole della contrarietà dell'opinione pubblica è davvero allucinante. Certamente devi prendere tutto questo come un complimento, sia chiaro.
Di nuovo, sono seriamente colpita (2 volte in poche righe!) ma ora anche un po' turbata, ahah ;)

Stile impeccabile, come sempre. Ormai non dovrei neanche stare più qui a dirtelo, consideralo sottinteso, da qui in avanti!

Ah, intenzione di istituire una tradizione... lo faccio già anche per altre storie che seguo: per ogni capitolo (o racconto, in questo caso) ti riporto la mia citazione preferita. Con Oscar non posso farlo, considerato che dovrei riportarti l'intero testo...ma con Margareth, sì. Eccola qui: "Il ragazzo era colpevole di aver cercato di difendere la roccaforte dall’attacco di un errante e di essersi fatto ferire al braccio nel tentativo di salvare la vita ai suoi compagni. In poche parole era colpevole di eroismo." Spiazzante.

Beh, direi che è tutto. 
Ti mando un bacione,
tazzina

Recensore Veterano
14/09/12, ore 00:56
Cap. 2:

Hai stimolato la mia fantasia con questio dialogo "al buio".
Sei riuscito a descrivere molto senza descrivere niente, assolutamente nulla. Ho sentito nella mia testa le voci bisbigliate, e non so perché immaginavo due ragazzi, magari giovan, uno più insicuro dell'altro, magari un po' più giovane, appena fuori dalla pubertà.
A diffrenza dell'altro racconto qua non c'è traccia, fisica e descrittiva, degli zombie eppure la loro presenza è opprimente, perchè ci sono e loro si nascondono.
Per essere un esperimento a mio parere è davvero ben riuscito, molto intenso.
Ancora complimenti.

Alla prossima.
Selene.

Recensore Veterano
14/09/12, ore 00:46
Cap. 1:

Ciao!

Tu mi avevi detto che potevo anche non recensire ma ci tengo a lasciarti un mio parere su questa prima storia.

Il tema della guerra e della vita militare mi ha sempre interessato, non affascinata, nel senso che non trovo affascinante o onorevole la vita militare e i militare ma è proprio quello di cui tu parli all'inizio; che dal momento in cui tu impugni un'arma e sei in una situazione di pericolo non lo fai per la patria, per gli ideali, per gli amici d'arme, lo fai per la sopravvivenza.

La descrizione che fai del loro arrivo, del malessere causato dal luogo puzzolente, tossico, sporco. I pensieri sulla morte poi sno molto realistici, li ho sentiti vicino a me. Non che magari i problemi che può avere una persona che ha avuto la fortuna di nascere in un paese ricco, nell'Occidente, siano meno importanti di un indiano con la malaria destinato a morire, però spesso ci lamentiamo per cose davvero futili, come le punture di zanzara, per la puzza di una fogna aperta che tanto poi verrà riparata in un paio di giorni. Siamo un po' "viziati" ecco.

Mi piace questo Christopher, i suoi pensieri mentre aiutano i nativi (mi è piaciuta anche la polemica sui medicinali, gli scarti delle case farmaceutiche), la scena col vecchio è molto vivida, l'ho proprio visto ringraziarlo, regalargli quella pietra azzurra con grande umiltà.

Mi piace come hai inserito il tema "zombie", all'incredulità dei soldati, alle notizie non del tutto esatte che vengono date, a Christopher che spera di non trovarsi mai nella situazione di dover affrontare queste "persone".

Devo farti i miei più sentiti complimenti su come riesci a rendere il cambiamento di Christopher che passa dalla paura, dalla solitudine, dalla rabbia a diventare una macchina da guerra mentre fronteggia gli esseri. Poi tutto accade velocemente, come ci si aspetta che sia, l'adrenalina crolla e torna il terrore quando vedono quanti sono questi malati, troppi, la furia omicida da sola non basta, come i proiettili, perché loro sono troppi. Mi hai fatto venire l'ansia XD.
Le descrizioni le ho trovate azzeccatissime, né troppo splatter né troppo tirate via, poco descritte, non sarebbe stato appropriato no descriverle in un racconto come questo, hai avuto il giusto equilibrio.

La scena finale, questo zoom, usando termini cinematografici, che hai voluto fare sulla pietra azzurra in mezzo al sangue io l'ho interpretato come un netto contrasto tra la vita e la morte, tra il bene e il male, oltre al contrasto visivo della pietra azzurra in un lago rosso di sangue.

Ottimo racconto per iniziare, l'ho davvero gradito molto.
Alla prossima.
Selene.

Recensore Junior
14/09/12, ore 00:22

4. Oscar
l'ho trovata un idea molto buona , tuttavia gli manca quel pizzico di sarcasmo in più per essere davvero eccezionale.
non so, ma "pensavo lo avrebbe fatto molto prima" è buona ma non ottima come frase ad effetto. ci sto pensando da un paio d'ore e il meglio che mi sia venuto in mente è 1) " e io che pensavo di non avere più niente da offrirle" 2) "pensavo che mi avesse già tolto tutto" 3) " e pensare che ha sempre fatto storie per inghiottire" (questa è forse la sarcastica, ed è forse da perfezionare ancora un po' ma è sera e non ho energie mentali)

5. Margareth
un breve racconto davvero molto toccante. Originale, raffinato e ben studiato. domani lo rileggo per vedere se a mente fresca lo trovo altrettanto perfetto =P

P.S. chi sono gli altri partecipanti?

Recensore Junior
12/09/12, ore 22:48

EHI DOV'E' LA MIA "RECENSIONE"?? Sono arivato per correggerla ed è sparita. diamine.

In ogni caso eccomi ho trovato il tempo per giocarla ed è stato FANTASTICO! Davvero, ti è riuscita alla perfezione: per quanto possa sembrare uno stile molto schematico e stereotipato è invece davvero complicato rendere l'atmosfera giusta e tu ci sei riuscito(non che ne avessi dubbi)! Credimi mi è sembrato di tornare bambino intento a scartabellare pagine in cerca del passo successivo.
Ho davvero apprezzato la cratterizazione che fai fare all'inizio(li ho provati tutti ahah), molto"in stile" librogame, e soprattutto che non fai tutte quelle trappole numeriche coi combattimenti che mi facevano impazzire(spesso baravo MUAHAHA).
Adesso fanne un libro. Lo voglio. =D 

P.S. Il racconto è in cantiere. Tuttavia ho un po' di idee in testa quindi magari ne scrivo due/tre(generi diversi) poi te li faccio scegliere. Al momento sto lavorando su quello puramente horror, ma mi sono venute un paio di ideuzze magico-surreali-weird. 

Recensore Junior
10/09/12, ore 00:37

Oh, io adoro i racconti-game! Hai il mio massimo rispetto per averne realizzato uno con tutti i crismi del caso! Ho scelto il profilo del ladro e ho provato più strade, non tutte, ma mi ritengo soddisfatta: non sono mai morta! Uahaha! Al massimo ferita da un maledetto zombie (mioddio quanto li odio)... ma al primo colpo ho beccato la bici!!! (Sicuramente è pura fortuna, ma lasciami illudere che il merito sia della mia decennale esperienza in simili racconti...) Ok. E' stato divertente come dovrebbe essere un racconto-game e sto ancora gongolando dei miei successi, ma non temere, quando commento mi piace fare delle osservazioni un po' più "sostanziose".
 
Innanzitutto: perchè mai ti scusi con il "pubblico femminile"? Una volta chiarito che il protagonista è maschio... il "pubblico femminile" (così come qualsiasi altro pubblico) s'immedesimerà. E poi che fai? Se il protagonista è un bambino, ti scusi col pubblico adulto? Non ti offendere per il tono ironico, volevo solo dire che quello che comanda sei tu, ossia l'autore, e che il protagonista è unico, ciò che cambia sono il suo carattere, le sue azioni, il suo destino, definiti dalle scelte del lettore... Nel peggiore dei casi ne verrà fuori un personaggio maschile un po' effeminato... 
 
Poi, un consiglio sull'organizzazione. Capisco che tu abbia voluto inserire il racconto in questa raccolta, ma a mio parere avrebbe reso meglio separatamente (potevi comunque unirlo ai primi tre in un'unica serie). Questo ti avrebbe permesso di realizzare un capitolo diverso per ogni paragrafo e avrebbe reso più agevole la lettura a schermo, senza richiedere lo scorrimento verso l'alto o verso il basso della pagina che è abbastanza scomodo se non sono presenti link interni.
 
Ho trovato un po' forzata (ma non più di tanto, eh) la scelta iniziale della professione. Sarebbe stato più interessante sviluppare il racconto in direzione della scelta, conducendo il lettore a specializzarsi in uno di quei settori: ad esempio trovando un libro di meccanica, una tuta da ladro,  ecc.. a quel punto la scelta poteva essere posta in questo modo: "se possiedi il manuale di meccanica vai al paragrafo XX..." ecc. 
 
Hai uno stile corretto e scrivi molto bene. Sei ricchissimo di immaginazione e hai un bel vocabolario (che ti invidio molto) specialmente per quanto riguarda le scene più crude; però in certi casi tendi a descrivere le cose in modo ridondante, il che può confondere. Non intendo dire che ci sono troppi dettagli, mi riferisco proprio ai "giri di parole". Ti faccio un esempio banale dal primo paragrafo per farmi capire:
 
Tu hai scritto: "Sbadigli e afferri lo zaino che hai usato come cuscino per la notte, indossandolo."
 
Qui, prima di tutto,  confondi un po' il lettore, perchè hai detto che è primo pomeriggio  e che il protagonista ha dormito 4 ore, il che significa che s'è addormentato verso le 8, o giù di lì, quindi perchè il cuscino è stato usato "per la notte"? In secondo luogo, non serve dire che lo zaino viene afferrato e poi indossato: se viene indossato è chiaro che prima è stato afferrato, oppure puoi usare il verbo "raccogliere" che, rispetto ad "afferrare", sottintende che il protagonista porterà lo zaino con sè.
 
La frase potrebbe diventare qualcosa tipo: " Sbadigli e raccogli lo zaino che hai usato come cuscino per dormire." oppure " Sbadigli e indossi lo zaino che hai usato come cuscino per dormire".
 
Può esserti utile ricordare, in questi casi, che spesso un ragionamento o una decisione del personaggio possono essere descritti attraverso le sue azioni, e le azioni pure sono sempre molto semplici, brevi e spesso ovvie. 
 
Ok, sono un po' una rompiballe (è un dato di fatto), ma non fraintendermi, è un problema che ho anche io quando scrivo ed è per questo che mi sono permessa di fartelo notare e di dirti come io cerco di arginarlo.
 
Sperando di non essere risultata anche odiosa, concludo ripetendo i miei complimenti e dicendoti che ho letto anche i primi tre racconti e intendo commentarli, ma sono partita da questo perchè lo preferisco! =P
 
Ciao,ciao!

Nuovo recensore
07/09/12, ore 19:45

Accidenti, al primo tentativo sono morto!!
É stato emozionante, posso solo immaginare quanto lavoro ci sia stato dietro a questo racconto-game, e devo dire che te la sei cavata egregiamente anche qui, i miei complimenti!
Non ho avuto modo di seguire proprio tutti i bivi, ma dopo la misera morte del primo ho deciso di esplorarne altri, per vedere se riuscivo a salvarmi dignitosamente, ed è stato emozionante quando alla fine il mio personaggio (o forse dovrei dire: io) si è salvato a bordo della propria aiuto, per fortuna avevo scelto il profilo giusto!

Forse alcuni capitoli era meglio farli più corti, per rendere la lettura veloce e scorrevole, ma va bene anche così... in ogni capitoletto hai inserito le giuste descrizioni e la giusta carica di emotività, per coinvolgere il lettore e metterlo per bene di fronte alle proprie scelte, facendo capire i pro i contro e lasciando che decida senza spingerlo troppo in una determinata direzione.
Pare ci sia anche un giusto equilibrio tra lieti fini e stragi sanguinose, insomma ce ne è per tutti i gusti ahahaha

Non commento nello specifico i percorsi scelti, perchè non vorrei spoilerare agli altri lettori, dico solo di provarci perchè merita ed è davvero divertente! :P
Ah, ovviamente non ho notato particolari errori nella grammatica o nella logica, almeno non nel mio percorso, per questo avrei bisogno di una lettura più approfondita e specifica di ogni bivio, nel caso aggiornerò questo commento o te li invierò in privato!

Quarantotto

Nuovo recensore
07/09/12, ore 19:31
Cap. 2:

Questo è stato uno dei racconti di Solanum che ho preferito.
Certo, sono TUTTI belli, ma questo ha stimolato di più la fantasia... è stato scorrevole e sei riuscito, con solo l'uso del dialogo, a creare qualcosa pur tralasciando ogni tipo di descrizione, ma rendendo comunque i dialoghi realistici, cosa molto importante.

É un racconto carico di emotività, nello scambio di battute frettoloso, soprattutto verso la fine quando ti immagini i due personaggi che cercano di fuggire... personalmente ho immaginato due maschi, un ragazzo più giovane e inesperto assieme ad un uomo, sono due sconosciuti (perchè uno chiede all'altro cosa faceva prima) e si trovano probabilmente in un casolare abbandonato, in campagna (perchè parlano di evitare le città).
Mi piace il modo in cui hai disseminato particolari qua e là, per dare una minima direzione al lettore, senza manipolarlo troppo.

Complimenti! E spero che un giorno ci dirai chi stavi immaginando, magari uno di noi ci ha preso! :)

Recensore Junior
07/09/12, ore 17:38
Cap. 2:

Ehi!
Dichiaro ufficialmente iniziata la mia Maratona Solanum!

Sono partita da questo racconto perchè ha stuzzicato la mia curiosità e la mia fantasia. E' stato divertente creare parte della tua storia.

Personalmente, mi sono immaginata due fratelli, uno adolescente e suscettibile, l'altro di qualche anno più giovane e un po' petulante. Ho immaginato che avessero il classico rapporto tra fratelli, un po' litigioso per via della differenza di età, ma anche che potessero sentirsi sicuri di contare l'uno sull'altro. Ho immaginato il maggiore che sente il peso di occuparsi del minore, dopo aver visto i genitori uccisi in qualche brutto incontro con questi...zombie, credo. 
Per quanto riguarda l'ambientazione, io li ho visti all'interno di qualche casa o catapecchia abbandonata, un rifugio di fortuna, magari abbandonato da qualcuno meno fortunato di loro.

Spero di aver reso giustizia alla tua idea... a proposito, tu cosa ti sei immaginato? O meglio, qual è la versione che preferisci, tra quelle che hai ipotizzato potessero starci?

Ad ogni modo, ottimo lavoro
cup of tea

Nuovo recensore
07/09/12, ore 10:38
Cap. 3:

mh-mh, mh-mh. Non ti offendi vero? Ok si, ti offendi.... sono già pronto a sopportare le conseguenze ahah. In ogni caso devo dire che stavolta ho trovato nella storia qualche idea un po' troppo trita, prima fra tutte il signor Tanaka che in punto di morte ha finalmente l'illuminazione, o solo paura, e vede la fede dopo una vita passata a negarla. E' roba un po' vista e rivista, un po' come il dialogo in cui "sparami!" "no non posso" "ti prego, devi farlo se mi vuoi bene" "ti voglio troppo bene, non ci riesco" "..." eccetera. Ma 'sto vecchio, non poteva darsi una mossa a spirare? Queste scelte le ho trovate un pochino ovvie (finite le critiche, tranquillo!), mentre invece sono rimasto del tutto sorpreso dalla decisione finale di Karim, che nonostante tutto non riesce a fare quello che gli era stato chiesto, e se ne va per la sua strada. Mi è piaciuta come scelta, che sia pietà o egoismo resta comunque una cosa che non si vede/legge spesso, e che secondo me invece rispecchia molto bene quella che sarebbe la difficoltà di una persona, che non ha mai sparato ad anima viva, anche solo di puntare un'arma contro qualcuno. Piccola parentesi, se quel qualcuno è già morto, allora sei proprio una schiappa, ma dove li trovi certi personaggi?! ahahah No vabbè comunque idea finale buona, però diciamo che certi pezzi li avrei saltati. La locazione del planetario mi è piaciuta un sacco come scelta del posto dove morire! Originale! Cosi come (dulcis in fundo) mi è piaciuta la chiusura finale un po' tendente al misticismo. Quel "Da qualche parte, Ejiro riapri gli occhi", mi ha fatto pensare alla doppia lettura. Il corpo ovviamente riapre gli occhi sotto le stelle, ma magari, da qualche parte, lo ha fatto anche l'anima del vecchio? O mi sono immaginato tutto?
(Recensione modificata il 07/09/2012 - 10:41 am)

Recensore Junior
30/08/12, ore 22:32
Cap. 3:

Davvero un bel racconto. Profondo, delicato, toccante. Mi è davvero piaciuto, e smuove davvero qualcosa nell'anima del lettore. Bravo. Il finale poi è semplicemente superbo. =D

Ho solo un dubbio, come mai il Sig. Tanaka, che sembra essere quasi un padre adottivo per karim, non ne conosce la religione? intendevi forse che Tanaka si era fatto carico di un Karim(bambino/giovane) già dopo l'apocalisse o anche prima?
In ogni caso ho pubblicato un secondo capitolo in Sotto Cieli Alieni.(più che un capitolo è la fine del primo, ma leggendo capirai perchè li ho separati.)
Fabio

Recensore Junior
23/08/12, ore 23:10
Cap. 2:

"ASSOLUTAMENTE decisamente profondamente esclusivamente un parere positivo." Cit. 

C'è ben poco da dire, quando qualcuno riesce a creare dalla semplicità di un dialogo al buio tutto un mondo di ombre fameliche, paure striscianti, emozioni agghiaccianti. Complimenti. Davvero. Già leggendo il primo raccontino, ho capito che (nonostante la tua fasulla modestia "sapessi scrivere di queste cose anche io, molto probabilmente macinerei pagine e pagine ogni giorno". Sai scrivere cose come queste... quindi macina 'ste pagine cazzo! =D) di talento ne hai e più che in  abbondanza, tuttavia questo è...fantastico. Mi hai lasciato senza parole.
Parlando più in grande, l'idea stessa di una raccolta di "testimonianze" incongruenti sia per luogo, che per momento, che per personaggi, unite assieme in modo da dare linearità all'apocalisse zombie è davvero una buona idea. la mia domanda è: vuoi applicare questo ragionamento  fino alla fine, o ad un certo punto salterà fuori un protagonista tuttofare? no perchè in quel caso m'arrabbio. =)

Fab 

Nuovo recensore
20/08/12, ore 15:31
Cap. 2:

ormai conoscendoti bene mi ritengo pronto ad ogni genere di lettura, visto che so che non ti piace cristallizzarti in una singola forma narrativa, ma che ti piace variare (come succede per ogni cosa della tua vita, d'altronde).
tuttavia la lettura di questo testo inizialmente mi ha lasciato un po' stranito. sarà per il fatto che me ne sono infischiato completamente delle tue raccomandazioni e ho tirato dritto come un treno fino alla fine, ritrovandomi costretto a rileggere una seconda volta e più lentamente. alla seconda rilettura sono riuscito a gustarmi ed immaginarmi meglio le scene, e ad associare i dialoghi ai diversi personaggi. mi sono immaginato forme, colori, toni e rumori, nonostante nessuno di questi fosse direttamente descritto dalle tue parole. a differenza di chi mi ha preceduto con le recensioni io mi sono immaginato un uomo sulla trentina ed una ragazza più piccola e ingenua di lui. non so perchè ma non riuscirei mai ad immaginarmi due uomini....sarà perchè il secondo è un po' troppo terrorizzato da tutto ed un po' troppo petulante!! comunque sai già come mi immagino il finale: io sono per le cose tristi, e mi sono immaginato l'uomo che dopo aver scavalcato un muretto porge il braccio alla ragazza che, purtroppo (ahahahah) viene sbranata dal gruppo di zombies prima di riuscire a salvarsi. chissà che non venga sbranato anche lui, pochi metri più avanti! ahahaha
congratulazioni. quando ci vediamo ti offro da bere. ahahah