Forse non ci crederai, ma finalmente ci sono! Ci ho messo un sacco, e spero che mi perdonerai per il ritardo, comunque eccomi qui, a commentarti poco alla volta questa storia!
Come prima cosa devo farti i complimenti per la trama: sei riuscita a intrecciare i destini di tutti i personaggi, a dare uno spazio a ognuno e a raccontare una storia molto più matura e approfondita rispetto a quella del manga. Ho trovato un tocco particolarmente originale quello di mostrare i vari protagonisti alle prese con un evento drammatico come un terremoto, perché in questo modo l'atmosfera leggera, da commedia, che pervade l'opera originale, viene infranta da una vera tragedia, e allora gli amori, corrisposti e non, i problemi di cuore, le scaramucce, passano in secondo piano.
Ma andiamo con ordine. Nel primo capitolo ci ho messo un po' a capire cosa fosse successo, anche perché non sono propriamente un'esperta di Ranma 1/2 e quindi con ogni probabilità mi sono persa dei riferimenti; ma una volta che tutto mi è stato chiaro mi sono subito incuriosita per questi presupposti ed è scattata l'ansia di rivedere uniti i due testoni (testoni, e uno più dell'altra, perché piacersi così tanto ed essere incapaci di ammetterlo è proprio da tonti XD).
Ho trovato i personaggi molto IC: è tipico di Ranma fuggire quando le cose si fanno complicate, piuttosto che ammettere le sue emozioni, e confesso che leggendo il primo capitolo ho avuto l'impulso di prenderlo a sberle per questa sua indecisione che fa tanto soffrire Akane. Akane, d'altro canto, è lei, nel suo orgoglio, nel suo essere comunque più emotiva di lui, nel suo agire impulsivamente salvo poi pentirsi o disperarsi quando nessuna la vede. Ed ecco che, entrambi distanti, non fanno altro che pensarsi.
Mi è piaciuta anche la presenza di Ryoga, che mi fa tanta tenerezza come personaggio eternamente respinto. In questa parte l'ho trovato un po' la voce della ragione di Ranma, quello che l'ha spinto ad ammettere un po' di più i suoi sentimenti per Akane.
Il secondo capitolo mostra un Ranma finalmente deciso sui suoi sentimenti, almeno per quello che può mostrarsi deciso uno come lui XD Ho apprezzato il suo confronto tra amore e arti marziali, era ora che capisse che nella sua vita c'è bisogno di qualcos'altro oltre alla lotta. La parte successiva, tra Ryoga e Ukyo, mi ha fatto parteggiare spudoratamente per questa coppia: è vero che sono fatti l'uno per l'altra, si capiscono bene, perché entrambi soffrono per lo stesso motivo, e c'è una grande complicità tra loro, che tu hai mostrato in modo molto plausibile. Leggendo speravo che trovassero conforto l'uno nell'altra fino a dimenticare i rispetti amori non corrisposti, ma immagino dovrò aspettare. Pienamente IC, tra l'altro, il fatto che tutti si siano resi conto dell'amore tra Ranma e Akane tranne i due diretti interessati.
Ed ecco che nel finale del capitolo ritroviamo Akane, un'Akane più che mai decisa a lasciarsi alle spalle la se stessa disperata del capitolo prima per avere delle risposte e capire se davvero si deve disperare o se invece la cosa può avere un lieto fine. Ho sempre saputo che tra i due era lei la più coraggiosa in quanto a sentimenti e dichiarazioni XD Ottima l'apparizione di Nabiki, che come al solito ha capito tutto. Comincio seriamente ad adorare questa donna!
Il finale è da tragedia imminente, hai avuto un colpo di genio nel dire brevemente le occupazioni di ogni personaggio in zona per poi dare la mazzata finale con l'ultima frase.
Il terzo capitolo è terribile. Non solo perché i "drammi" adolescenziali di amori non corrisposti, imbranataggine e orgoglio lasciano spazio a una vera tragedia, ma perché tu l'hai raccontata senza fronzoli, in modo vivido e diretto, e lo stacco tra questo e i capitoli precedenti è così netto che colpisce come un pugno. Tra l'altro separare le vicende personali in brevi paragrafi è stata un'ottima idea, perché enfatizza la drammaticità della cosa. Confesso che ho davvero temuto per qualche personaggio, mentre leggevo, e avevo il cuore in gola.
In particolare qui mi hanno colpito Ranma, che per la prima volta teme davvero di morire (non contro un avversario, non in una delle mille avventure, ma a causa di uno sconvolgimento della natura), Nabiki, che pur intrappolata resta comunque abbastanza lucida da dire ad Akane di fare attenzione e che al tempo stesso appare come una ragazzina impaurita, e la descrizione di come la casa dei Tendo si sia accartocciata su se stessa.
Quello che più mi ha colpito nel quarto capitolo è stata la maturazione di Ryoga: hai trattato in modo estremamente plausibile la sua reazione dinanzi al bambino morto, la comprensione di come tutte le cose drammatiche della sua vita impallidissero di fronte alle tragedie reali, la sofferenza, il rifiuto e infine la trasformazione in uomo. E' stato uno shock enorme per lui, che con il suo carattere spensierato e un po' testone non si era mai soffermato a pensare davvero alla vita e alla morte; ed è comprensibile che la cosa lo sconvolga tanto. Anche le reazioni di Akane e Nabiki al dopo terremoto sono trattate benissimo, la finta calma di Nabiki, che deve mostrarsi forte per la sorella, mi ha fatto quasi commuovere. E mi è piaciuto anche il cameratismo che si è subito instaurato tra i vari sopravvissuti, che forse mai si sono trovati così tranquilli e propensi a consolarsi a vicenda; in questo caso la tragedia ha unito. Bello anche il finale in cui Akane si addormenta pensando a Ranma, esattamente come all'inizio del capitolo Ranma si addormenta sognando Akane.
Solo una cosa non mi torna: Akane non vede Ranma da sei mesi, ma è tornata a scuola solo da un giorno; quindi è rimasta a casa per tutto quel tempo? O forse ho capito male io^^
E passiamo al quinto capitolo. La Kasumi determinata mi è piaciuta un sacco, anche perché hai dimostrato che una personalità dolce e gentile non fa una persona debole. Nabiki invece ce la vedo molto come capo delle operazioni, perché è organizzata, intelligente, strategica e soprattutto ha quella freddezza che serve in situazioni simili; sono stata d'accordo con lei durante il litigio con Ukyo e quando quest'ultima si è sconvolta perché Nabiki, una volta morto il vecchio, ha pensato bene di prendere cibo e lasciarlo lì. Nabiki per quel che mi riguarda ha avuto ragione: non c'è spazio per i sentimentalismi se si vuole sopravvivere tra le macerie di una città e di migliaia di vite distrutte.
Mi è dispiaciuto poi per la morte di Obaba, ma, lo ammetto, non quanto mi sarebbe dispiaciuto se fosse morto uno dell'altro gruppo. Mousse che ha protetto Shampoo con il suo corpo, dimostrando ancora una volta l'amore quasi ossessivo che nutre nei suoi confronti, è stato struggente, spero solo che il suo gesto non comporti tragiche conseguenze.
Credo sia inutile dirti che ho trovato tutti i personaggi estremamente IC e al tempo stesso del tutto plausibili con queste circostanze drammatiche, cosa non da poco, che dimostra la tua grande capacità di caratterizzazione.
E per oggi termino qui; al più presto andrò avanti a recensirti i prossimi capitoli. Ho un solo appunto da farti: ci sono un po' di errorini, tipo con le virgole, il sì affermativo senza accento e qualche frase un po' strana, ma nulla di grave. Per il resto ti faccio i complimenti, è davvero una trama intrigante e originale! Alla prossima! |