Recensioni per
NAGINATA (なぎなた-薙刀)
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 233 recensioni.
Positive : 233
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/06/17, ore 16:54

Questo capitolo è di una delicatezza narrativa impressionante. Pare quasi una carezza che sfiora il lettore.
Ci sono così tante sfumature da cogliere, che è quasi impossibile soffermarsi su una, piuttosto che su di un'altra.
Takeko si dimostra sempre molto attenta e combattiva, ma in questo momento della narrazione ci appare anche fragile. Il suo pianto disperato perché la prigioniera si è suicidata ne è la riprova. La ragazza si mette subito in discussione, dandosi  la colpa, ma per fortuna c'è Okita che la rinfranca e la spalleggia.
Sono molto contenta che riavutasi la ragazza metta finalmente al suo posto quella megera di Natsuko!
Se lo meritava da tempo quella strega e sperimao che abbia capito.
Per la parte che riguarda la principessa, e la descrizione del loro incontro nella di lei camera da letto, posso solo dire che è semplicemente magistrale. Hai creato un'atmosfera soffusa e molto coinvolgente, mi pareva di essere lì e di provare le stesse sensazioni di Takeko. Toccante è il loro scambio e sono rimasta colpita da questo passaggio: Disobbedire è un atto egoistico.
In questa semplice frase c'è racchiusa tutta la potenza evocativa di ciò che sono gli obblighi di un appartenente alla stirpe reale, che, se anche con tutto il suo essere non volesse fare qualcosa, sa che non si può resistere al proprio destino. Semplice, ma di un'efficacia impeccabile e di una potenza unica.
Mi piace moltissimo come stai costruendo il rapporto tra queste due donne il cui destino è legato in modo, credo, ormai indissolubile.
L'ultimo pezzo di questo capitolo è un piccolo capolavoro, con la tua solita consumata abilità nel narrare in modo coinciso un modo di emozioni, ci lasci con uno spaccato dolce amaro, che colpisce direttamente al cuore, ma che soprattutto ci fa conoscere in maniera viscerale la cattiveria e la determinazione della spia, di cui credo, sentiremo ancora parlare.
Non posso che unirmi al coro entusiasta per questa storia che è davvero un'opera eccellente. Curata e narrata con un impegno ineccepibile. Leggendo si percepisce a pelle tutto l'amore e tutta la passione che ci stai mettendo, perché torna a noi lettori in maniera forte e chiara.
Che dirti mia cara, se non GRAZIE per questo bellissimo regalo che ci fai gustare e assaporare, non rendendoci però mai sazi!
Infatti non vedo l'ora (ma tu fai pure con calma e con i tuoi tempi) di leggerne ancora e ancora, perché è così bella che non  mi basta mai!
Un abbraccio e a presto!

Recensore Master
19/06/17, ore 13:47

Buon pomeriggio ^^
Eh sì, bravissima la nostra Takeko, che è riuscita a sventare un terribile crimine!
E' stata in gamba, e questo glielo devono riconoscere tutti. E sta anche cominciando a tirare fuori le unghie, noto, con chi vuole continuamente bistrattarla gratuitamente.
La donna che doveva commettere il crimine si è suicidata, però... caspita, che orribile fine...
Inoltre, la protagonista ha avuto anche modo di scoprire che pure le principesse sono umane ^^ infatti, ella stessa si è aperta nei suoi confronti.
Non so cos'ha questa povera giovane, ma penso che il suo destino la turbi molto e allo stesso tempo la spaventi... ecco quindi da dove nasce il suo disagio e questi malanni...
Complimenti, tutto splendido, curato e scritto benissimo ^^
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Master
19/06/17, ore 13:05

Un capitolo dolcissimo, nel senso più positivo del termine, in cui il rapporto di Takeko e della principessa si stringe sempre di più in maniera naturale e per nulla forzoso. Sembra quasi che le due siano i due volti della stessa medaglia, entrambe grandiose nelle loro sfumature, entrambe sul baratro per via delle sfortune e dei doveri che la vita ha dato loro.

Vorrei fare una piccola nota su Hijikata: Abbiamo di recente visto un anime, il titolo è Drifters, in cui grandi personaggi della storia si ritrovano tutti insieme in una specie di mondo fantasy. Da Oda Nobunaga a Scipione, fino ad Anastasia e Giovanna d'Arco. Tra gli antagonisti c'è proprio lui, il bel capitano della Shinsegumi.

Volevo segnalartelo e nel frattempo lasciarti la sua immagine:
http://static.zerochan.net/Hijikata.Toshizo.%28Drifters%29.full.1533036.jpg

A prestissimo
Morgengabe

Recensore Veterano
19/06/17, ore 11:22

Ok, sono un copione e lo ammetto, ma mi accodo agli altri per confermare che questa storia migliora sempre più, per il taglio narrativo e per come sai muovere scenari e personaggi. Sembra di essere catapultati in quella realtà, il lettore vive ogni scena in modo realistico.
Bellissima la frase di "non ci possono essere due cuori in un corpo solo" detta da Chikako perché a quanto pare all'epoca in Giappone doveva essere proprio così. La principessa è una donna dall'animo delicato ma forte, come sanno essere le Giapponesi ancora oggi, che dimostrano spirito di sacrificio e coraggio: basti pensare all'atteggiamento dignitoso tenuto negli ultimi terremoti (mi rimarrà impressa un'immagine, quella di una donna anziana seduta su un cumulo di macerie che doveva essere la sua casa: nei suoi occhi ha una fierezza che mi ha colpito).
Tremenda la scena del suicidio della prigioniera: si è ammazzata per non parlare. Ecco, sai descrivere immagini splatter con molto garbo, come se niente fosse XD!
Brava come sempre.
Ciauzz
K.-L.

Recensore Junior
19/06/17, ore 10:33

Ciao, sono alla consueta pausa caffè anti-sclero e ne approfitto per commentarti: ho letto ieri sera il tuo nuovo capitolo e devo dire che questa storia è come il vino, più invecchia (cioè più capitoli ha) e più migliora. Che bello il rapporto che sta nascendo tra Takeko e la principessa: stanno diventando amiche, in un certo senso. Adoro come stai descrivendo Chikako, è un personaggio molto complesso e profondo e lo rendi al meglio. Si capisce che è una donna che sa ricoprire il suo ruolo e sa farlo con molta grazia.
Okita mi incuriosisce, lo trovo un personaggio particolare, e credo che con lui ci saranno delle sorprese...o magari mi sbaglio.
Complimenti cara e buon lunedi
dile

Recensore Junior
19/06/17, ore 10:14

Mi è piaciuto molto Okita, l'ho trovato molto simpatico: da quello che capisco è esistito veramente pure lui come Toshizo e poi lo hanno "manghizzato". Magari nascerà una bella amicizia con Takeko: Okita mi pare meno irraggiungibile del bellissimo capitano e più alla mano. E' stato molto carino con Takeko perché l'ha rassicurata e ha avuto gesti quasi affettuosi con lei. Beh, Takeko è stata bravissima e sono contenta che adesso si farà rispettare di più è un po' come una farfalla uscita dal bozzolo, non so se il paragone rende.
Pure la principessa mi piace come la descrivi: la trovo molto saggia, capisce la necessità del matrimonio per il bene del suo paese.
Mi spiace però che ci siano sempre vittime innocenti come la povera servetta, che dev'essere stata ancora una ragazzina.. ed ha fatto già una brutta fine.
Takeko dovrà fare molta attenzione!
Molto bene, devo dire che questa storia è partita un po' in sordina ma ora comincia a piacermi molto.
A presto.
caterina

Recensore Master
18/06/17, ore 22:12

Ancora una volta Takeko dimostra grande sangue freddo, ed anche molta sensibilità nel momento in cui la principessa - che ormai la vede come un'amica - chiama a sé questa ragazza per certi versi simile a lei, per altri dotata di temperamento molto più deciso - il che probabilmente grazie all'educazione ricevuta, all'opposto di quella di Chikako.
E cos'altro ha in mente la "bella signora", che secondo me altri non può essere che la fatale ninja in persona? Non demorde proprio!
Complimenti per il capitolo cara, come sempre davvero ben scritto e anche ben ricercato, con personaggi davvero ben sviluppati. Se ti posso far notare solo una piccola svista, Takeko si rivolge a Chikako con l'appellativo "maestà imperiale", mentre quello corretto dovrebbe essere "altezza imperiale", essendo il "maestà" riservato in ogni cultura solo al sovrano e consorte, mentre gli altri membri della famiglia venivano chiamati "altezza".
Alla prossima,
Eilan

Recensore Master
18/06/17, ore 16:53

Ciao!
Non potevo resistere un secondo di più, dopo aver notato l'aggiornamento della tua storia, che aspettavo da giorni, ormai:)
La tensione è aumentata alle stelle rigo dopo rigo, soprattutto perché sei stata molto brava ad accrescere l'attesa con il disorientamento di Takeko, poverina. La nostra samurai rischia un crollo, soprattutto perché si è vista prima distruggere dal sistema imperiale, rappresentato dalla vecchia zitella (posso permettermi di chiamarla così?) e poi per tutti i dubbi e le conseguenze di quello che era appena successo, che inevitabilmente ricaderebbero anche su di lei.
Il personaggio di Okita non l'avevo molto notato la prima volta, quanto meno non pensavo avrebbe avuto un ruolo importante ai fini della storia; quindi mi ha sorpreso ritrovarlo. E' stato comunque un piacere conoscere la sua caratterizzazione: un giovane uomo dai modi gentili e schietti, forse un po'... come dire... dongiovanni?... è una persona che si prende certi permessi senza chiederli, ecco. E' ironico e appare molto pacata e serena come persona, ma ha anche modi "bruschi", diretti, che tagliano per la strada più corta. Mostra anche una mente concentrata e preparata, e non vedo l'ora di saperne di più.
La sorpresa della donna e la descrizione molto delicata e al tempo stesso macabra della prigioniera avvelenatrice sono state rese alla perfezione, distruggendo il climax proprio al suo apice.
Non so se te l'ho già detto, ma ci tengo a ribadirlo casomai: il tuo stile mi piace, perché miscela una narrazione semplice a un lessico forbito e ben congegnato, che si presta al tipo di atmosfera che tratti. Questi particolari mi piace ritrovarli in ciò che leggo, ed è proprio per questo che ti leggo sempre volentieri. La cura dei dettagli è un elemento a tuo favore.
Ritornando alla trama!
Finalmente ha alzato la testa. Credo che gli ultimi eventi e il favore di Okita abbiano aumentato l'autostima di Takeko che, se in un primo momento è stata sopraffatta dallo sconforto e dall'orrore davanti a una scena a cui non era preparata, si è largamente ripresa quanto ha preso coscienza dell'importanza del suo ruolo. Si è finalmente ricordata che non è una geisha ma una samurai; e spero abbia fatto bene a ricordarlo anche alla zitella.
L'incontro con la principessa ha messo in luce quegli elementi che la tua narrazione ha magistralmente seminato lungo i capitoli e che sono venuti splendidamente a galla in questo confronto. La principessa ha un cuore nobile, attento, un carattere forte nonostante un corpo debole; sa come dire di no e sa quando è necessario e doveroso dire di sì. Ha una tempra collaudata dalla sua vita, che nonostante quel che si voglia pensare non è tutta rose e fiori, e per certi versi mi ha ricordato l'amore e la dedizione della principessa Sissì (scusa il paragone inappropriato). Takeko ha scoperto, e ha fatto scoprire a noi, una persona dalle tante sfaccettature, che saprà regale il cuore al suo popolo. Bellissima la frase che dice che un corpo non può avere due cuori, davvero poetica ed evocativa.
Infine, ma non meno importante, abbiamo questa evocativa e splendida narrazione della nostra bella spia, che muove le fila, che si è sincerata, con un espediente ben costruito con cui fa sfoggio delle sue abilità di letale geisha, dei preparativi del suo piano. Hai magnificamente usato il POV della disgraziata di turno per tenere l'anonimato della donna, quindi è lasciato all'immaginazione del lettore la sua reazione, però si può evincere senza problemi. La fine, anticipata anche se non mostrata, della ragazza la dice lunga sulla mancanza di scrupoli e la velenosità di questo sfuggente personaggio misterioso.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo. Vale la pena aspettarti e tenerti d'occhio.
A presto!
(Recensione modificata il 18/06/2017 - 06:28 pm)

Recensore Master
18/06/17, ore 14:45

Rieccomi qua!
Un ottimo capitolo, come sempre molto curato dal punto di vista della ricostruzione storica.
Ho apprezzato molto la contarapposizione tra le due figure femminili dell'episodio: da una parte abbiamo la principessa Chikako, trattata come una vera divinta' vivente. Che sia infelice o repressa nel suo ruolo non saprei dirlo con certezza: e' stata cresciuta ed educata a quel compito, e' l'unico modo di vivere che conosce, e' il suo destino. Da lei dipende il futuro del paese, il suo matrimonio potrebbe appianare i dissidi interni e risanare i contrasti. Ed e' molto piu' importante dei suoi desideri e delle sue aspirazioni personali. In certi ambienti, sin dalla nascita abbiamo doveri e responsabilita' e siamo chiamati a farr cio' che dobbiamo fare.
E dall'altra abbiamo Takeko: una ragazza che vive come ha deciso di vivere, infischiandosene del giudizio altrui. Una guerriera a cui l'agiatezza non si addice. Tutto quello che le serve sono due pugni di riso al girno e un giaciglio dove dormire.
Sono curioso di vedere che accadra' quando le due si incontreranno...
Probabilmente potrebbe finire come Maria Antonietta quando ha incontrato Oscar...mi ricordo che l'erede al trono di Francia ne rimase affascinata, e pur mantenendo le loro riserve reciproche (soprattutto con il precipitare della situazione interna del paese), diventarono e rimasero grandi amiche.
Due parole su Hijikata: avrei dovuto metterle nella scorsa recensione, ma mi sono dimenticato. Sicuramente un bel tipo, considerando gli standard di bellezza dell'epoca. Se poi consideriamo che era di gran lunga piu' alto del giapponese medio...deve aver fatto strage di cuori tra le gentildonzelle, ai tempi.
Emblematica la scena finale: come sempre, i conflitti nascono sempre per bieco interesse personale.
Complimenti e alla prossima!

See ya!!

Roberto

Recensore Master
18/06/17, ore 14:22

Ciao carissima,
che meraviglia questa tua storia, la adoro sempre di più.
Mi piace tantissimo come riesci a rendere Takeko, a metà fra un samurai dedito al dovere e addestrato alla guerra e una ragazza con tutte le ritrosie e le timidezze tipiche della categoria.
La vedo molto in sintonia con la principessa, che bene o male condivide la sua mentalità. Anche lei mette il dovere davanti a qualsiasi cosa e sa cosa significa sacrificarsi per un bene più elevato.
Disobbedire è egoismo, bellissima frase.
Ora vedremo cosa succederà, i malesseri di cui soffre la principessa mi sembrano sospetti, forse c'è qualcuno che la avvelena lentamente? Magari la vecchiarda che angaria sempre Takeko?
Complimenti ancora una volta, perchè riesci veramente a trasportare il lettore nel Giappone feudale con una tale grazia che ci si trova in mezzo ai salurai e alle geishe senza nemmeno sapere come ci si è arrivati. Bravissima come sempre!

Recensore Veterano
17/06/17, ore 13:56

Ciao cara! Mi dispiace che non sia riuscita a passare prima a lasciare una recensione, ma in quest'ultimo mese sono stata molto impegnata.
Comunque sia, anche questo si è rivelato un capitolo bellissimo. È incredibile il contrasto che riesci sempre a creare e a marcare tra le crudeli trame politiche di Kamo e dei funzionari americani e la pura innocenza e il coraggio di Takeko. I primi, infatti, arrivano addirittura a speculare e anche festeggiare sull'imminente morte dello shogun, contenti di non doversi scomodare per occuparsi loro direttamente della faccenda, forse inviando un sicario e spendendo del denaro nel fare ciò.
Nel frattempo, la malinconia e il desiderio di tornare a casa accresce nella ragazza quando la sorella le fa sapere del suo matrimonio. L'unione tra le due è talmente forte che, anche attraverso le righe della lettera e nonostante Yugo non abbia parlato direttamente dei suoi sentimenti in merito, Takeko comprende subito che qualcosa non va e che la sorella non è del tutto felice e soddisfatta del matrimonio. E questo anche giustamente: sebbene questa allora fosse la consuetudine, non è comuqnue facile da sopportare di essere date in sposa a uomini più anziani e praticamente sconosciuti.
E poi finalmente vediamo Takeko in azione, sventrando un tentativo di avvelenamento di Chikako sul suo abito da sposa. La vita della principessa e dello shogun sono messe sempre più a rischio.
Il nuovo banner è davvero meraviglioso: direi che dei complimenti a DivergenteTrasversale sono più che doverosi.^^
E complimenti anche a te, cara, per questo eccezionale capitolo. Pian piano, stiamo entrando sempre più nel vivo della storia ed io non vedo l'ora di scoprire dove gli eventi narrati ci stanno trascinando.
Un abbraccio!

Recensore Master
11/06/17, ore 15:16

Rieccomi qua!!
Un altro ottimo capitolo, molto curato sia dal punto di vista storico che della caratterizzazione dei personaggi.
Hai ritratto alla perfezione la formalita' estrema di certi ambienti "esclusivi" come i palazzi del potere e dei nobili, ma soprattutto la tensione estrema che serpeggiava durante certe trattative. Erano momenti molto delicati, dove una parola di troppo poteva scatenare danni inenarrabili, considerata la suscettibilita' di certe persone...
Bella la parte iniziale, dove descrivi il rapporto conflittuale tra l'imperatore e lo shogun: in teoria dovrebbe comandare il primo, ma il suo potere era piu' che altro rappresentativo. Di fatto, il potere reale, visto che era capo della casta guerriera del paese, lo deteneva il secondo.
Solo dopo la restaurazione Meiji (credo, se la memoria non m'inganna) rimisero le cose a posto e il potere torno nelle mani dell'imperatore.
Vorrei spendere due parole sulla figura del Ronin, che mi ha sempre affascinato. In realta' mi piace la sua figura romanzata, e quindi poco attinente alla realta'. Anche se penso che qualcuno cosi' sia realmente esistito (piu' o meno erano l'equivalente del cowboy solitario del selvaggio west).
I Ronin erano una delle classiche contraddizioni di una societa' rigida come quella feudale giapponese. Ci tenevano a considerarla un'eccezione, ma capitava spessissimo. Quanti Daimyo finivano assassinati o cadevano in battaglia? A quel punto, i loro vassalli si trovavano alle prese con un grosso problema. Di fatto, non sapevano che fare. E nemmeno la societa' visto che, non avendo piu' un signore, non facevano piu' parte del sistema.
Alcuni di loro si suicidavano. Altri (soluzione molto usata) diventavano mercenari (scarsamente affidabili, visto che combattevano per soldi e se la davano a gambe non appena le cose si mettevano male) o addirittura formavano bande organizzate dedite al brigantaggio o ai saccheggi, creando grossi problemi di sicurezza e ordine pubblico. Altri si organizzavano per compiere il KATA-UCHI, la vendetta nei confronti di chi aveva ucciso il loro padrone (come i 47 ronin capeggiati da Oishi che uccisero il maestro di cerimonia del te' nonche' potentissimo consigliere Kira, reo di aver causato la morte del loro Daimyo), altri capivano che l'unico modo di vivere nella nuova epoca era intraprendere un'attivita' redditizia (i Samurai disprezzavano gli artigiani e i commercianti, ritenevano chhe la loro logica di vivere a lungo accumulando ricchezze fosse contraria alla loro etica di cercare la morte gloriosa) e aprivano negozi, palestre di arti marziali o accademie di pittura, calligrafia o galateo.
Ma alcuni sceglievano un'ulteriore via. Spezzavano ogni vincolo. Cominciavano a tracciarsi il loro sentiero da soli, non dovendo dipendere piu' da niente e da nessuno. Diventavano LIBERI, piu' di quanto gli uomini di quell'epoca potessero tollerare. Tornavano alle origini del loro credo, perche' un Samurai, prima di essere un guerriero, era un CAVALIERE. E il suo codice d'onore era lo stesso dei paladini e degli uomini d'arme europei: LA SUA SPADA DIFENDE GLI INNOCENTI, E IL SUO BRACCIO PROTEGGE GLI INERMI.
Vagavano per il Giappone, e si mettevano al servizio del mondo. IL LORO MONDO. Raddrizzavano i torti e difendevano gli innocenti.
Non so se siano esistiti davvero, ma mi piace pensare che se i Tex Willer, i Ken Parker, gli Shane e gli Itto Ogami sono vissuti per davvero, le loro gesta non sono finite sui libri di storia.
Una menzione per gli Shinsengumi: li ho scoperti leggendo il manga RUROONI KENSHIN, ed erano delle autentiche belve umane. Addestratissimi, organizzatissimi e affiatati, ma che spesso entravano solo in azione per il gusto di uccidere e massacrare. Degli autentici macellai.
Riguardo a Takeko...si, ha un viso molto grazioso, ma che esprime grinta e determinazione: penso che per un guerriero dell'epoca, con la testa non bollita dai pregiudizi, non dovesse esserci nulla di piu' bello. Grazia e bellezza in un unico essere, delicato ma forte allo stesso tempo.
Complimenti ancora e alla prossima!

See ya!!

Roberto

Recensore Master
07/06/17, ore 05:47

Io rimango sempre più stupita da questa storia. Per quanto conosca già abbondantemente la razza umana, faccio fatica a capacitarmi delle cose che accadono qui.
Da una parte abbiamo dei tipi che festeggiano ( sì, festeggiano! ) l'approssimarsi della morte dello shogun ( ah, che bello, non dobbiamo nemmeno pagare un assassino per liberarcene! ) e poco più avanti, una cerimonia per scongiurare il pericolo che la principessa venga ghermita dagli spiriti maligni... ehi, ammazzassero meno gente forse non avrebbero così paura dei fantasmi! Che roba...
Non riesco a capire se questa sequenza di fatti è assurda o normale, siamo davvero sicuri che ne valga la pena essere dei capi di stato per doversi sorbire questo?
Brutto modo di vivere, davvero.

E la nostra Takeko è come sempre immersa in questo marciume. Stanca e sfibrata dalle sconcezze che le tocca sopportare. E pure triste, perché non ha potuto nemmeno partecipare al matrimonio di sua sorella... mi fa pena su tutta la linea questa povera ragazza.

Sul matrimonio sorvoliamo... sì, sì, marito e moglie devono conoscersi, dopo sposati, tutto giusto... ma vaaaa'. E anche se la principessa ha un kimono molto più bello di quello della sorella di Takeko, immagino che la sua felicità nel doversi sposare uno sconosciuto sia la medesima dell'altra.
Come dicevo, sorvoliamo che sono allergica.

E finalmente sento quello che volevo sentire! Takeko si ribellerà alla brutta vecchiaccia manesca! Finalmente la gonfierà come merita, non vedo l'ora, evviva!
Esatto, lei è un samurai e soltanto lei può giudicare il suo stesso operato, ma che vuole quell'arpia che non è manco capace di stare al suo posto davanti alla principessa?

Però! Però, diciamo che adesso ho capito davvero tutto quanto quello che avevi preparato con tanta astuzia.
All'inizio della storia la nostra ragazza è timida, goffa, è come un pesce fuor d'acqua. L'abbiamo vista trattenere la rabbia nei primi capitoli quando quel tizio la stava soppesando come manco fosse una cosa, ma era ancora troppo presto.
Qui, dopo avercela fatta assaporare, in quanto dolce e adorabile creatura, la pupa mette su improvvisamente gli artigli. E mi è piaciuta da morire, aspettavo questo momento, ma tale momento mi è piaciuto così tanto sia perché mi hai fatto aspettare, sia perché nel frattempo hai cantato le lodi delle sue altre virtù, quali bellezza, grazia e simpatia.
Dico, è perfetta, bellissima e dolcissima e ora orgogliosa e indomita.

Ma aspetta, mica è finita qua, siamo solo all'inizio.

Nel momento in cui sente il pericolo si trasforma. Oh, quanto ho goduto con quella scena non saprei nemmeno dire. Mi è sembrato di vedere una piccola Cloud, infelice e distratta che diventa un lupo quando si tratta di combattere.
Mi ha fatto morire come è andata bella tranquilla e smaliziata, ha capito tutto al volo e ha impacchettato totalmente l'infedele senza manco una gocciolina di sudore.
E qui si vede chi è Takeko, non una geisha, non una musicista, non una ragazza goffa e fuori posto, ma una guerriera dai nervi d'acciaio, una guerriera che potrebbe fare a pezzi chiunque e speriamo che la vecchiaccia lo capisca quanto prima, o con la vera Takeko non se ne troverà manco la polvere!
Olé, e un attentato è stato sventato.
Immagino che nel prossimo capitolo vedremo qualche testa rotolare, nella fattispecie quella di questa qui, ma ci sto facendo l'abitudine e in questa azione con causa effetto lo capirei anche se giustiziassero la tipa.
Sto entrando nell'ottica, anche se la pena di morte mi sembra sempre orrenda, ma tant'è.

Questo finora è il mio capitolo preferito, aspettavo solo che Takeko alzasse la testa e cominciasse a prendere a calci un po' di rompiscatole, sono certa che anche lei ora si sente meglio.

Alla prossima!

PS: Me ne sono stata tutta sola perché sto ancora sbollendo, ma se tutto va bene mi sta passando e dovrei riprendere a stare su EFP. Scusami per il ritardo!
(Recensione modificata il 07/06/2017 - 05:53 am)

Recensore Master
06/06/17, ore 21:46

Rieccomi qua!!
Come mi hai consigliato, ho iniziato la lettura della tua long.
Mi ha incuriosito molto il personaggio di Takeko e ho voluto saperne di piu'.
L'inizio parte dalla fine, vale a dire dagli ultimi istanti di vita della protagonista prima del suo suicidio rituale, assistita dalla sorella.
Mi ricordo che fino a un po' di tempo fa, questa pratica veniva chiamata impropriamente HARAKIRI (o KARAKIRI, come lo chiamavano i miei, ahahah) qui in occidente. Ma, da quel che ho capito, l'Harakiri e' solo una componente. Il rituale completo e' rappresentato dallo squarciarsi il ventre venendo al contempo decapitati (solitamente dall'amico piu' fidato).
L'Harakiri (il semplice taglio del ventre) veniva praticato come "rituale di fortuna" qualora le condizioni non lo permettevano. Molti soldati nipponici durante la seconda guerra mondiale lo facevano prima di venire catturati o quando la sconfitta era prossima.
Inoltre non veniva eseguito solo in casi di disobbedienza al proprio signore o di crimini gravi: spesso era un'uscita di scena onorevole.
Molti samurai lo facevano in seguito alla morte del proprio signore, oppure per manifestare il proprio dissenso.
Per farla breve, il guerriero ambiva alla morte gloriosa: la cercava con tutte le sue forze. E se non la trovava...beh, rimaneva sempre il Seppuku.
Era il loro credo, basato sul culto della guerra: morire durante la vita per goderla meglio.
Interessante, anche se un po' estremo. Ci sono correnti di pensiero Zen molto piu' morbide. Puoi anche godertela da vivo, che a morire c'e' sempre tempo.
Molto struggente l'immagine di Takeko che guarda il tramonto: vuole lasciare il mondo con una bella immagine riflessa nei suoi occhi. E dimostra che la grazia, la bellezza, si possono trovare anche in mezzo al sangue e al tanfo della morte.
Emblematica anche l'immagine del povero contadino: purtroppo, certi nobili approfittavano della loro posizione per compiere angherie di ogni tipo, e per certi la vita di chi stava sotto di loro contava meno di zero.
Come nel nostro medioevo: erano tempi terribili, e se nascevi nel posto sbagliato la tua vita poteva veramente finire da un momento all'altro...
L'immagine nel Dojo mi ha fatto sorridere: mi ricorda quando mi allenavo. E' il tipico errore dei principianti: sono convinti di non metterci abbastanza forza. Conta soprattutto l'esecuzione e la precisione: la forza arriva da sola.
Ottimo inizio, complimenti e alla prossima!

See ya!!

Roberto

Recensore Master
01/06/17, ore 16:32

Bene, bene, bene. Iniziano i primi intrighi e le prime schermaglie. All'inizio sentiamo di americani ormai quasi certi che i loro piani andranno a gonfie vele, con la notizia del malessere dello shogun, infine abbiamo una Takeko che, nonostante l'apparenza, sta svolgendo celermente il compito commissionatole, piuttosto bene. Vederla prendersela a male per con la Prima Dama per la sua arroganza, giurando sul proprio onore di non soprassedere più alle sue angherie, per poi attendere paziente il sopraggiungere della Dama Sconosciuta mi ha sopreso. È attenta, un punto per lei, più d'uno. Ma la faccenda è lungi dall'essere conclusa. L'infiltrata, infatti, si dipinge come una donna comunque sensuale e aggrazziata, ben allenata al combattimento, e benché possa anche credere di esserlo, quando la relatà è un'altra, propendo per l'ipotesi che la Dama Sconosciuta sia una complice dell'infiltrata, sia perchè robusta, sia perché una guerriera non faticherebbe così tanto per giungere in lavanderia, né si farebbe prendere alle spalle da Takeko; la protagonista sarà forte, non lo metto in dubbio, ma è un samurai, non un ninja, e non credo le sia stato insegnato a prendere l'avversario di soppiatto: non credo abbia neanche l'esperienza per farlo, a stanto ha evitato di cacciare un urlo. Ok, mi fermo qui prima di ipotizzare le peggiori cospirazioni possibili xD
A presto!
Spettro94