Recensioni per
NAGINATA (なぎなた-薙刀)
di innominetuo
Capitolo introduttivo molto affascinante. A mio avviso sei stata molto brava nel ricreare le atmosfere del Giappone antico, direi che la materia si vede che ti piace perché la trasmetti fortemente al lettore. |
Buongiorno. |
Buon pomeriggio. |
Eccomi qua, io non posso mancare, anche se questo soggetto devo ammettere che mi spaventa un po'. E' certo una donna, la protagonista, ma così lontana da noi che faccio fatica a comprendere la situazione. |
Va bene, ho capito. |
Sono davvero felice che tu ti sia decisa a "buttarti" in questa nuova impresa, che, sono sicura, porterai a termine con successo! |
Eccomi finalmente a leggerti e recensire questa bellissima sorpresa che allieta inaspettatamente l’inizio dell’anno. Brava, così si fa! |
Ciao Innominetuo! Avevo già precedentemente letto e recensito l'altro tuo racconto, Jigai, in cui mi avevi proprio parlato della tua intenzione di scrivere una long sempre sull'affascinante periodo e nell'ambientazione del Giappone feudale. E, infatti, eccola qua! Mi fa molto piacere la tua decisione di raccontare ancora della onna-bugeisha Nakano Takeko, un personaggio affascinante, di cui non si potrebbe finire mai di parlare. Davvero bella l'idea di riprendere piede dagli stessi fatti narrati nella flashfic, cioè gli attimi antecedenti alla sua decapitazione, per poi passare a parlare del suo passato attraverso i ricordi di Takeko, che la assalgono proprio mentre si trova a un passo dalla morte. In poche scene sei riuscita a descrivere gran parte della vita e anche della crudeltà della società giapponese: l'indifferenza dei più forti verso i deboli (che si evince dal passo del messaggero che vede il corpo mutilo a terra, probabilmente colpevole solo di aver intralciato la strada a un samurai) e la loro forte severità e rigorismo negli insegnamenti. Takeko era certamente una delle allieve più abili di Akaoka (di cui, tra l'altro, hai fatto una descrizione davvero realistica), tuttavia questo non sembra essere mai abbastanza (e non solo per il fatto che lei sia una donna e, perciò, già di per sé giudicata debole, ma proprio perché allora vigeva sempre questo atteggiamento rigido e inflessibile). Ci tengo, inoltre, a farti i complimenti perché dimostri di avere grande conoscenza e padronanza del complesso mondo e società giapponese, immensamente affascinante anche in tutta la sua brutalità e durezza. |