Recensioni per
NAGINATA (なぎなた-薙刀)
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 233 recensioni.
Positive : 233
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/05/17, ore 16:15

Scusa l'enorme ritardo! Ormai sembra che dico sempre la stessa cosa a tutti nell'ultimo periodo:(
Comunque torno per un salto veloce e per complimentarti ancora una volta con te; ma soprattutto ti ringrazio, perché è merito tuo se sto potendo conoscere tanto della cultura giapponese e parte della sua storia. La tua cura dei dettagli e la commistione tra fatti storici e immaginazione è ammirevole e mi lascia a bocca aperta. Davvero brava, ancora una volta!
Denso in tutti i sensi l'allenamento tra Toshizo e Takeko, e non parlo solo dei sentimenti rosseggianti che rischiano di ghermire la nostra eroina a ogni passo e a ogni gesto del suo nuovo maestro. Inizio parlando di questo personaggio cheto come le acque di fiume(non dimentichiamo però che un fiume può straripare) paziente, profondo e con una padronanza del corpo e della sua mente che tu lascia trasparire da ogni sua mossa. Ora, io non vorrei illudermi dicendo che anche lui prova qualcosa per lei, ma credo che i suoi gesti siano molto umani e "compassionevoli": ha una percezione profonda dell'uomo e sa quanto difficile è il cammino della ragazza; per questo egli cerca di donarle la sua saggezza, attraverso il contatto e simboli di una mentalità onorevole e gentile.
Takeko è giovane, lo si può capire dalle sue reazioni: vuole imparare in fretta, sta subendo molto le pressioni della corte e il suo isolamento. La principessa e la sua ironia la stanno mettendo alla prova, secondo me, ma ella è avvilita e non riesce più a mantenere l'obiettività nel suo sguardo acuto. L'unico con cui vorrebbe essere degna è anche colui con cui fallisce di più; mentre la generosità della sua insegnante è la goccia che fa traboccare il vaso. Lei è un guerriero: non vuole la commiserazione, ma può accettare la compassione di Toshizo, se si è capito cosa intendo.
L'emissario cerca in tutti i modi di fare il suo lavoro, ma è un americano, il suo rapporto con la morte passa dalla distanza emotiva(per intenderci, quella che oggi giorno permette tanta distruzione gratuita nel mondo) mentre lo sohgun, per niente indifferente, sa che se si deve impartire la morte si deve avere la forza di toccarla con mano, per sentire l'onere. E' un concetto forte e, a mio dire, per niente sottile quello che lascia trasparire da queste crude righe. La brutalità e la nitidezza con cui le descrivi e narri è un pugno nello stomaco che serve ad aprire gli occhi e fa grande la comprensione che tu hai di questa cultura orientale.
Lo shogun, quindi, è un ragazzo che sa quali sono i suoi doveri e prova quanto forte sia la sua volontà. Tu, però, sei stata brava a creare questa insofferenza nei confronti della idiota brutalità occidentale, in questo caso rappresentata dall'emissario arrogante e superbo.
Infine abbiamo la nostra spia che si prepara a colpire. Ho già le mie idee su chi è e sul suo ruolo, quindi attendo di leggere il prossimo capitolo.
Ti faccio ancora i miei complimenti, spero di giungere prima la prossima volta.
A presto!

Recensore Master
24/04/17, ore 07:54

Buondì ^^
Ammetto di essermi un secondo perso all'inizio: non avevo capito che il Pow del messaggero fosse durato qualche riga e continuavo a rileggere le parole dello shogun come se fossero quelle di Eiji xD. Poco male, il resto è tutto chiaro e scorrevole. Un gruppo di Ronin sta causando dei danni non indifferenti a livello internazionale e lo shogun, che a quanto pare morirà a breve, tre anni, è davvero molto giovane, forse troppo inesperto per un compito tanto delicato; eppure è suo dovere intervenire, a discapito di tutto, e ben presto il suo destino s'incrocerà con quello di Takeko, che dovrebbe diventare la dama di compagni/guardia del corpo in caso di necessità della moglie. Evitando di far diventare questa recensione un riassunto, posso dire che in due capitoli stai rendendo palese e semplice il mondo giapponese, anche tramite riti fondamentali come quello del tè, in cui la minima titubanza di Takeko è stata notata e schernita, causando l'indisposizione del padre adottivo; non per colpa della giovane, ma per la poca mancanza di rispetto degli invitati. Tacere e servire: questo però è il motto di un buon samurai, e il benessere dei superiori viene prima di tutto.
A presto!
Spettro94

Recensore Master
22/04/17, ore 13:45

Apprezzo molto la lunghezza dei capitoli, contenuta. Avendo letto un libro l'anno scorso sullo shogunato (un romanzo, proprio dal titolo shogun) il mondo giapponese non mi è del tutto nuovo ma devo dire che lo padroneggi con maestria. Complimenti.
Per adesso la trama si sta ancora dipanando, quindi posso solo dire che mi sembra tutto molto ben scritto e controllato e devo andare avanti per avere qualcosa da dire. A differenza di altri casi, in cui le note le salto a piedi pari, in questo caso le trovo utili e istruttive.
alla prossima :)

Recensore Master
20/04/17, ore 23:12

Pant pant, eccomi arrivata!
Questa storia procede come un mosaico, con tanti tasselli apparentemente slegati, che però pian piano vanno a comporre un insieme coerente, in cui, tra l'altro, verità storica e fiction si fondono armonicamente. Non è facile ottenere questo effetto, quindi ti rinnovo i miei complimenti!
Il quadro che mi ha colpito di più è il primo: hai descritto benissimo come si deve sentire un'adolescente in un ambiente totalmente nuovo, in gran parte ostile, che sta minando anche le poche certezze che aveva. Takeko non è certo una debole, ma è confusa: doveva fare la guardia del corpo, e si ritrova impegnata in occupazioni che nulla hanno a che vedere con questo compito, e che in più la sfiancano fisicamente e la fanno sentire inadeguata. La sua autostima sembra vacillare. L'unico volto amico è quello di Toshizo , sempre gentile e paziente, anche se il suo atteggiamento turba profondamente la fanciulla... ma lui avrà capito l'effetto che fa su di lei?
La seconda scena, di taglio più storico, è un po' forte, ma è inutile edulcorare la realtà. Mi sono ritrovata a pensare che, se la decapitazione non è certo una bella morte, non è che la fucilazione o l'impiccagione siano tanto meglio, con buona pace dell'americano. Non è certo questo che ci ha reso superiori ad altri popoli.
L'episodio conclusivo è piuttosto inquietante... temo di aver capito chi sia la "strega". Ma a chi è destinato quel veleno? Direttamente alla principessa o a Takeko, per eliminare prima chi la deve proteggere?
Sempre più coinvolta da questa storia, rimango in attesa dei prossimi sviluppi!
Brava, davvero!

Recensore Veterano
20/04/17, ore 23:06

Eccomi qua!^^
Anche questo si è rivelato un capitolo piacevolissimo e parecchio interessante. Le parole che Toshizo rivolge a Takeko sono davvero splendide: la giovane ha tutto il diritto di lamentarsi delle lezioni troppo stancanti e fiaccanti, ma tutto ciò serve a farla crescere e a insegnarle più cose, un lusso e una fortuna che a quei tempi solo i più agiati potevano permettersi.
Povera Takeko: si sente sola alla corte e questo non fa altro che farla sentire sempre più stanca e demoralizzata. Gli unici momenti che riescono a farla sentire meglio e a riscaldare la giornata sono le lezioni con Toshizo, sia per la cotta che ha per lui, sia perché è l'unico momento in cui può dedicarsi a ciò che davvero ama fare e per cui è stata istruita per anni, cioè il combattimento e il maneggio delle armi.
La parte centrale, invece, a sfondo più politico e diplomatico, è emblematica per vedere le differenze e i dissidi esistenti tra americani e giapponesi, con i loro profondamente diversi costumi e culture. Ogni volta provo grande indignazione e ribrezzo nel rendermi conto degli orribili eventi e le morti ingiuste a cui hanno saputo portare queste diversità, insieme ad altri tristi fattori, durante la seconda guerra mondiale.
Chi sarà la donna mostrata alla fine del capitolo, così crudele da avere il coraggio di uccidere a sangue freddo il suo fornitore? Potrebbe essere la ninja presentata in quello precedente, ma a cosa le servirà il veleno?
Attendo con trepidazione di sapere di più su questo misterioso personaggio.^^ A presto!

Recensore Master
19/04/17, ore 17:27

Ciao :)
Per caso ho letto un post su facebook della pagina di Morgengabe, dove consigliavano questa storia, e per curiosità sono passato.
Premetto che la pratica che nel futuro lei e la sorella stanno per compiere l'ho riconosciuta grazie al film 47 Ronin, per cui la mia conoscenza del giappone fudale e le tradizioni è pari a zero, ma sono rimasto incuriosito dal fatto che stiano per togliersi la vita. So che la società giapponese ha un concetto dell'onore molto rigido, oserei dire fondamentale, e qualunque cosa abbia mai fatto in futuro devono aver disonorato degli ordini precisi; magari mi leggerò qualcosa sulla protagonista, per capire cosa devo aspettarmi.
Vediamo poi Eiji, che descrive appieno questo mondo feudale, e in poche righe: l'impressione che da non è certo quella di un uomo propriamente retto, ma nonostante questo, e un cadavere decapitato lungo la strada, il suo pensiero va al disonore che comporterebbe arrivare in ritardo, facendogli ingnorare il cadavere lungo la strada.
Infine Takeko da giovane: una ragazza bella quanto letale, o almeno quando sarà una combattente più esaperta; le è stata data un'opportunità importante, non solo per sè stessa ma anche per le future generazioni che dovrà istruire: la perfezione è d'obbligo e finchè non avrebbe soddisfatto e reso orgoglioso il padre i suoi meriti saranno sempre offuscati. Sono certo che non si darà per vinta, non che suo padre adottivo sarà orgoglioso di lei; la sua fine può dipendere da qualsiasi motivo, e finchè non do uno sguardo alla sua storia brancolo nel buio.
Complimenti per la scrittura, leggera e scorrevole, che concentra in poche righe numerose nozioni sul mondo giapponese.
A presto
Spettro94 ^^

Recensore Master
18/04/17, ore 20:31

Un capitolo che è un po' come una sinfonia in cui si armonizzano varie musiche.
Si comincia con Takeko che si allena con Hijijkata . La katana la mette in difficoltà, ma credo che il bel capitano faccia altrettanto, agitando ancora di più, sebbene lui, non ne sia consapevole, o faccia finta di non esserlo.
Capisco l'esigenza di educarla  perché si possa ben mescolare con la gente di corte, per non far scoprire che a guardia della principessa, oltre naturalmente al rigido protocollo, ma se continuano a sfiancarla così, quando poi dovrà fare il suo dovere, temo che non ne avrà la forza fisica, povera Takeko! Ma forse la ragazza è molto meno debole di quello che appare.
Molto bello e delicato il gesto di Hijijkata,  quando le dona il ramo di pesco ed estremante poetica è la similitudine che egli fa tra la vita del samurai ed il bellissimo ma fragile bocciolo, la cui durata per entrambi è davvero corta. Chissà se il bel capitano nutre qualche sentimento per la giovane guerriera, ci appare così imperscrutabile e senza dubbio assai affascinate, ma sono certa che prima o poi ci svelerai questo arcano.
Proseguendo ho trovato molto interessanti i cenni storici, che con consumata sapienza, sai, come sempre  integrare in modo assolutamente perfetto con l'intrigante trama della tua fic. Ammetto, che sebbene appaia un po' untuoso, non posso che concordare con lo Yankee sulla barbarie dei giapponesi e dei loro metodi, che sicuramente avevano un loro perché, supportato da un loro codice morale, ma che io stento a capire e a giustificare. Tu sai che io non sono una grande estimatrice (come invece è molto in voga oggi) del mondo nipponico, sebbene preferisca comunque il Giappone antico a quello odierno. Ma non divaghiamo. L'ultimo segmento è a dir poco inquietante. Una sorta di strega che pratica magia nera si incontra con un mezzo sangue che le consegna qualcosa di molto pericoloso, che va maneggiato con estrema cura, ma non si capisce bene di cosa si tratti, di sicuro corrode, o qualcosa del genere, e deve servire per qualcosa di molto brutto e pericoloso, forse un attentato alla principessa? Vogliono sfregiarle il volto? Chissà... E chi? E perché?
Di una cosa siamo certi: il mezzo sangue non lo saprà mai, perché a quel fatale incontro ha trovato la morte e noi rimaniamo sospesi e curiosi!
Bene gran bel capitolo come sempre. Molto frammentato. Come se fossero tre introduzioni per ampliare la visione d'insieme, su vari front che sono certa approfondirai in futuro.
Interessantissime e assai utili le tue ormai indispensabili Spigolature, che fanno luce nelle menti abbuiate come la mia, la cui conoscenza del Giappone antico è assai lacunosa e fumosa.
Bene, in attesa del nuovo capitolo, di cui bramo sapere che cosa accadrà, ti rinnovo ancora una volta i mei complimenti per la gran storia che stai buttando giù, simile ad un bel diamante che da grezzo diventa sempre più brillante, ogni capitolo è una sfaccettatura che ci con la sua splendida luce ci abbaglia!
Un abbraccione e a presto!

Recensore Master
18/04/17, ore 17:32

Ciao carissima! Povera Takeko, mi ha fatto una tenerezza assistere ai suoi sforzi per migliorare nella katana, dove lei invece si sente un completo fallimento. E come se non bastasse deve anche improvvisarsi dama di corte, ed entrare quindi nel mondo completamente opposto a quello a cui è abituata. Questo richiede davvero tantissime energie e non so come potrà fare. Il capitolo è bellissimo dall'inizio alla fine, e soprattutto la fine mi ha colpita, in cui ritroviamo la bellissima e letale ninja, che dopo aver ottenuto ciò che vuole, non si fa scrupoli a far fuori chi si trova di fronte. Mi piace molto anche come inserisci sempre curiosità storiche, come quella sulla medicina cinese e sugli Ainoko, ma anche la parte sui ronin, il seppuko ecc. Sto imparando un sacco sul Giappone feudale, e tutte le nozioni che ci dai sono sempre ben inserite nella trama. Si vede la tua abilità nel servirtene per rendere la storia più ricca e avvincente.
Complimenti tesoro e alla prossima!
Eilan

Recensore Master
18/04/17, ore 00:11

Un capitolo decisamente particolare, fatto di tre scene completamente diverse. Una dolce e tenera, un'altra terribile, un'altra misteriosa.
Takeko sembra quasi una bambina ed invece è costretta ad impugnare una katana. Un'arma estremamente pesante e difficile da padroneggiare. Rimango sempre stupita nei videogiochi nel vedere come questa arma sia completamente diversa da qualsiasi altra spada. Occorre moltissima forza, occorrono movimenti secchi e difficilissimi, non mi stupisce che sia tanto provata. Inoltre ha le mani rovinate dalle corde di quello strumento musicale? Bella roba, ragazzi.
A me questa cosa lascia allibita, è come se questi non si rendessero conto che da lei dipende la vita della principessa e le rovinano le mani per suonare... bah!
Capisco un po' il tutto perché so che tendono a voler essere perfetti e a voler saper far tutto, ma un corpo umano ha dei limiti, eh. E la principessa che la prende in giro è la goccia che fa traboccare il vaso. E vabbè che sarà annoiata, ma non ha nemmeno occhi per vedere che questa poverina sta scoppiando?
Mancanza di empatia, proprio.
Per fortuna che almeno con il suo maestro di katana le cose vanno bene. Un momento tranquillo e delicato che la nostra amica potrà ricordare...

E poi purtroppo si ripiomba nell'incubo delle esecuzioni. Uccidere poi dei pesci piccoli per dare l'esempio... io non ho parole per simili barbarie. Uccidere per dare l'esempio... e dimostrare di avere più mezzi barbari dei ronin?
Ad ogni modo gli astanti non sembrano neppure soddisfatti delle loro malefatte e continuano a litigare per denaro.
Forse lo shogun ha pensato che tagliare teste fosse il mezzo più veloce di pagare, ma a quanto pare togliere la vita ad altri non è servito manco a nulla.
Bel posticino...

E poi c'è qualcuno di molto simpatico che intende preparare i dolcetti con la soda caustica. E che sarà la sostanza di cui parlavano? Non si può nemmeno toccare?
Altro che ' le donne non sanno stare al posto loro ', questa ti fa fuori proprio.
Immagino che per non pagare sia meglio fare così.

La morte vince sulla vita e il ramo di fiori strappato mi ha dato proprio questa impressione. Takeko come quei fiori è l'unica cosa bella in un mondo fatto di marciume.
E un fiore reciso muore...

Auguri di Buona Pasqua, carissima!

Recensore Junior
16/04/17, ore 22:43

Ma se Takeko deve perdere un sacco di tempo in allenamenti e lezioni varie, ce la farà a proteggere la principessa? non era meglio che si imponesse un po', invece di obbedire sempre come una scolaretta? andrà a finire che qualcuno farà del male alla principessa e lei sarà punita!
Molto bella la scena di Toshizo che le regala dei fiori: mi immagino l'emozione di Takeko, almeno lui è sempre gentile con lei. Sono curiosa di conoscere meglio il personaggio della maestra di musica, anche se credo di aver capito di chi si tratta :)
La tua storia è emozionante e complessa, va letta con attenzione, perché tra le righe dici molte cose.
Buona Pasqua e a presto.
Cate

Recensore Veterano
16/04/17, ore 11:54

Eccheccavolo, adesso il filarino non può nemmeno essere goduto in santa pace, con Takeko bella stracca per le giornate troppo incasinate.
Meno male che il capitano sa come risollevarle l'umore con un omaggio floreale, è un vero gentleman... e poi si sa che i Giapponesi sono fissati con i fiori di ciliegio XD
L'Americano rompe gli zebedei allo shogun, io lo farei a fette 'sto menagramo. Poi ci sono le donnine carine dal faccino da geisha che ti tagliano la gola, eh: ho capito che in questa storia le cose non sono mai come sembrano.
Buona Pasqua.
ciauzz
K.-L.

Recensore Master
16/04/17, ore 11:18

Buongiorno :)
Grazie per i dettagli e per il testo che hai consigliato! Se mi capita tra le mani, lo acquisterò di certo.
Ok, bene; mi è piaciuta molto la parte centrale del capitolo, ovvero quando si sono fronteggiati lo shogun e l'emissario dell'ambasciatore americano. Seppur solo a parole, si nota che, comunque, tra questi due mondi assolutamente distinti e diversissimi tra loro, non c'era molta stima reciproca.
Il Giappone ancora vive una situazione di chiusura, immerso in una sorta di bolla che può essere ritenuta medioevale e barbara per un qualsiasi straniero occidentale.
Bello e significativo il codice di comportamento dei samurai.
Mentre nella realtà in cui vive c'è molto fermento, dovuto a tanti piccoli e grandi eventi che stanno accadendo, per la nostra Takeko non sta andando tanto bene. Insomma, era davvero una vita ardua per una ragazza ancora giovane come lei... gliene stanno facendo passare di ogni, poverina! Però lei è forte, e in fondo le manca solo il riuscire a familiarizzare e ad ambientarsi con l'ambiente e le fredde persone che la circondano. Sono certo che pian piano, a suo tempo, imparerà tutto quello che stanno cercando di insegnarle. Dopotutto, è sveglia ed intelligente, e in questo momento le manca solo un pizzico in più di fiducia in sé stessa e nelle sue capacità.
Benissimo, ottimo lavoro! Che brava, si vede che sei preparatissima sull'argomento, e stai creando un intreccio stupendo!
Tanti, anzi, tantissimi complimenti, e grazie per gli auguri, ne approfitto per ricambiarli con tanto calore! Buonissima e serena Pasqua anche a te e ai tuoi cari :)
Buona giornata e a presto :)

Recensore Junior
16/04/17, ore 11:12

Ciao, aspettavo il nuovo aggiornamento della tua storia e l'attesa non è stata delusa. Mi piace come dipani la trama senza esagerare con continui colpi di scena, che fanno tanto romanzo d'appendice, anche perché questa è una originale nello storico, e gli eventi accadono sì ma in modo equilibrato.
Takeko sta passando dei momenti molto pesanti, perché deve allenarsi in continuazione e pretendono da lei pure che faccia la damina. Così non può neanche godersi il tempo trascorso in compagnia dell'uomo che le piace, perché è stanca morta, detto in modo papale papale.
Pure lo shogun non se la sta passando molto bene, con gli americani che gli stanno addosso e che hanno da ridire su come sta svolgendo le indagini: ma li conosciamo, no, che si impongono sempre e comunque negli altri paesi e non dico altro, che è meglio.
L'ultima scena mi ha lasciato a bocca aperta e mi chiedo che razza di sapone abbia comprato la donna misteriosa per ammazzare il farmacista: non sarà mica un veleno, neh?
Buona Pasqua e a presto.
diletta

Recensore Master
15/04/17, ore 22:35

Ciao carissima,
è come sempre un grande piacere leggere questa tua storia.
Riesci a comunicare perfettamente tutti i principi e i parametri della rigida società giapponese e del codice del bushido, così come riesci a mostrare perfettamente la differenza di mentalità e la reciproca diffidenza tra l'americano e lo Shogun.
Takeko è sempre stupenda. Adoro questa ragazza modesta e forte, che sopporta qualsiasi cosa senza piegarsi. Stupendo il gesto dell'istruttore, che le regala il ramo di ciliegio, e le parole con cui accompagna il gesto.
Riesci veramente a trasportare il lettore in un'altra epoca e in un altro mondo, complimenti!

Recensore Master
15/04/17, ore 22:29

La storia entra nel vivo e lo fa in maniera molto naturale, con la tua consueta musicalità e ritmo. Takeko deve subire allenamenti terribili ed è vicina al crollo nervoso, perché questo è il nome che verrebbe dato oggi al suo stato di costante stress e ai troppi impegni gravosi che si è trovata affibbiata di colpo da quando ha ricevuto questo nuovo incarico. Malgrado tutto sono sicuro che riuscirà a reggere e non si spezzerà facilmente.

Dall'altra parte lo Shogun ha scoperto che non è facile avere a che fare con gli americani, che negli affari sono sicuramente più scaltri e meno onorevoli di lui e con un bel sorriso si stanno preparando a portare lui e la sua generazione di governanti in pensione per sempre.

E alla fine: un omicidio.
Spietato, violento, da shinobi.

Tutte le pedine sono pronte.
Bellissimo.

A presto
Morgengabe