Cara, cara angelwithashotgun! ^^
Bellissimo capitolo, questo. Senza troppi preamboli, giungiamo immediatamente a quella che è il centro dell’azione, l’inizio della storia vera e propria. Gestisci bene lo spazio “cartaceo” per quanto concerne le scene e il finale, molto d’effetto, cosa che fa venire immediatamente voglia di proseguire senza indugi nella lettura. Dunque, Yuri è l’enfant prodige della mafia russa. È sprezzante, tronfio e fa il galletto col nuovo arrivato. Compare un infastidito Victor che cattura immediatamente la scena, ma ciò che più conta è la battuta finale che ci mostra come Yuri non sia poi solo un galletto. Eh no, perché la Tigre ha occhio e la sua fama di bandito ricercatissimo è strameritata. Credo sia stata l’impugnatura molto classica a far sembrare a Yuri il modo di sparare di Otabek sospetto. Altra cosa che mi è molto piaciuta è stata la scelta della macchina: una Dodge Viper, signori e signore! Me l’immagino bellissima a sfrecciare per le strade di San Pietroburgo, ma mi chiedo se c’è una ragione particolare per cui tu abbia messo da 20 a 200 km/h. Da grande fan di Top Gear mi pareva che si dicesse da 0 a 100, ma è anche vero che della Russia conosco, ahimè, ben poco, escluso Raskol’nikov ♥ . Dettagli insignificanti a parte, vorrei aprire un’enorme parentesi per la parte che più ho apprezzato del capitolo. Il rapporto competitivo che c’è tra l’infiltrato e la Tigre, perfettamente aderente a quelle che sono le dinamiche maschili. La difficoltà di scrivere storie con personaggi di genere differente sta proprio nel far propri taluni atteggiamenti dell’altro sesso, ragionando con la loro testa e non con la propria. È qualcosa che nei siti di scrittura creativa come Efp si incontra non tanto spesso, ma ecco, volevo complimentarmi perché tu ce l’hai ♥. Mi pareva di assistere a una partita ai videogiochi fatta tra ragazzi, mi ha ricordato qualcosa di vero. L’amicizia maschile è un topos letterario antico e molto sviscerato che ha delle basi differenti da quelle femminili. Sfida, competizione, riconoscimento dell’altrui valore sono gli elementi cardine per sviluppare l’inizio di una storia amicale che, com’è ovvio, quindi prenderà anche delle connotazioni slash, ma sempre dallo stesso sostrato. Il bello è che tu non ti sei messa lì a descrivere perché questi due si studino e valutino positivamente l’uno le indubbie capacità dell’altro, ma lo hai mostrato al lettore nella scena della guida spericolata e dello scontro con i bastoni. Ovviamente questa è un’amicizia alla “The Departed,” dove la sincerità non è proprio all’ordine del giorno, e questo ovviamente mi è non solo ben chiaro in testa, ma è anche stato spiegato con dovizia di particolari. Yuri potrà anche stimare le capacità di Otabek sotto gli insulti, ma Otabek ha (per il momento) lo scopo di guadagnarsi la sua fiducia.
Recensione forse sconclusionata, ma come ti dicevo hai destato il mio interesse con un AU coerente, dove il lettore si fa le domande e l’autore risponde per bocca dei suoi personaggi (mi riferisco, in particolare, alla scena della macchina e della non patente di Yuri). Davvero, davvero bravissima. Spero di ripassare per il prossimo capitolo prima di venerdì.
A rileggerci presto, un caro saluto,
Shilyss |