Recensioni per
Monster
di A_Liebert

Questa storia ha ottenuto 179 recensioni.
Positive : 179
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/11/20, ore 15:26

Ciao,
eccomi qui per lo scambio a continuare questa storia che diventa sempre più appassionante.
Parto dalla fine, dalle note autore per la precisione. Temevi che questo capitolo fosse recepito come confusionale, beh ci tengo a dirti che non è affatto così, anzi riesci a esprimere molto bene i sentimenti di Miriam. Un'introspezione scritta con i fiocchi.
L'inizio con la sbronza colossale di Sara è per certi versi molto triste. La ragazza è molto provata, probabilmente è stata "usata per divertimento" e quella consapevolezza la spinge a ridursi in quello stato. Miriam le è vicina come può, sentendosi impotente in quella situazione. L'unica cosa che riesce e può fare e restarle accanto, dandole conforto con il calore del suo corpo.
La parte successiva, che vede Miriam come protagonista vera e propria cavalcata di emozioni contrastanti. Dr. Jekyll (perdonami per questo soprannome) fa la sua mossa di prima mattina, invitando la ragazza ad una festa. Lidia, che "casualmente" la incontra al bar (tutto mi sembra, fuorché che casuale l'incontro), la invita a fare shopping per quel party. All'inizio anche io avevo creduto che Lidia si stesse dimostrando una ragazza diversa da come era apparsa negli altri capitoli; anche se avevo delle remore, nessuno cambia così velocemente in meglio, per il peggio è tutto possibile. Tutto rose e fiori, finché non vede il messaggio di Marco sul telefono di Miriam. Le parole che pronuncia sono dure, spietate, pesanti e Miriam sembra avvertirne tutta la crudeltà. Ora, le possibilità sono due, o Lidia la sta proteggendo da Marco, ammesso che sia così poteva essere un tantino più delicata, oppure è della stessa risma di Marco, per la serie sono perfetti per stare insieme. Miriam è stata fin troppo gentile nel mollarle un solo ceffone. Il turbamento e senso di umiliazione si percepiscono chiaramente, che si amplificano quando giunge davanti la porta di Marco, poiché scopre la sua vera natura alla Mr. Hyde. Mi chiedo se ciò che le sente alla porta, sia collegato in qualche modo con Sara. Resta il fatto, che le urla e i rumori che giungono da dentro la stanza di Marco terrorizzano la ragazza, spingendola a scappare dall'edificio e a chiedere aiuto. Peccato che questo comportamento dettato dallo stato confusionale che le emozioni vissute le hanno indotto, la spingano nelle mani di uno sconosciuto, che "giustamente" siccome la vede vestita in quel modo, pensa che sia una prostituta e pensa bene di approfittare della situazione, ovvero violentarla. L'intervento del nazista dell'Illinois, aka Paolo, la salva da quella brutta situazione. Anche se, il ragazzo non sembra conoscere il senso della misura, visto come concia il malcapitato. Però, sorge una domanda, se la odia così tanto, o almeno è quello che percepisce la ragazza, perchè precipitarsi a salvarla?
Complimenti per questo bel capitolo.
Ci vediamo presto.
Mask.

Recensore Junior
15/11/20, ore 12:02
Cap. 1:

Ebbene, con mio sommo ritardo, ma eccomi, spero che la recensione possa compensare l'attesa :P

Innanzitutto, devo dire che mi è piaciuta molto la descrizione al racconto - tra l'altro ho notato che quello che hai usato è un format che hai riproposto anche in almeno un'altra delle tue storie - la breve presentazione dei personaggi principali - e che personalmente trovo sempre molto accattivante, soprattutto se riesce a dare informazioni che suscitino curiosità - e obiettivamente come potrebbe non suscitarne se comunque al centro di tutto vi è un "brutale omicidio"? Quello che mi è piaciuto è proprio l'accostamento di caratteristiche nella norma che già permettono di inquadrare i protagonisti come persone che potremmo incontrare tutti i giorni a ciò che andrai a raccontare. Il tutto poi, mi ha fatto inquadrare il titolo sotto luce differente, quasi fosse un riferimento a colui che ha commesso l'omicidio o ai mostri che potrebbero abitare tutti i nostri protagonisti, chissà.

Non sappiamo chi siano i protagonisti del breve prologo: escamotage che, soprattutto se utilizzato in apertura, è sempre piuttosto efficace. Non a caso mi ha portato a pormi alcune domande, non solo sull'identità dei soggetti, ma anche rispetto alla frase conclusiva ("Cadde sul sedile e il buio lo travolse"): è una metafora? Un'immagine evocativa che vada a comparare il "dopo orgasmo" al buio esterno? O più letterale? (Confesso: la prima cosa che ho pensato è che si trattasse dell'omicidio stesso, ma non essendo esplicitato nulla, preferisco evitare di giungere a conclusioni di questo tipo, anche perché obiettivamente potrebbe essere soltanto una scena di sesso - sebbene ritenga che debba esserci un motivo ben preciso per il quale è stata messa proprio lì).

Miriam l'ho percepita subito come una persona piuttosto differente da me: io fatico estremamente a dormire sui mezzi pubblici, ho sempre un po' d'ansia a farlo, quindi tendo a farmi forza e restare sveglia anche quando vorrei solo morire nelle braccia di morfeo.
Necessito poi di fare una premessa: io ADORO le descrizioni - sia dei luoghi che delle introspezioni dei personaggi che di tutto ciò su cui è possibile farle - proprio per questa ragione ho apprezzato tantissimo l'inizio di questa parte. Mi ha riportato la mente a quando andai a trovare la mia ex coinquilina in erasmus: lo stava svolgendo a Brighton e abitava proprio nel campus dell'università. I pensieri di Miriam mi hanno ricordato le sensazioni che provai arrivando lì. Questa credo sia la magia delle descrizioni: quando permettono al lettore di vedere coi propri occhi e percepire ciò che il soggetto nel testo sta vivendo. Mi è accaduto e questo probabilmente è il complimento migliore che posso farti - o quello che per me ha più importanza.
Mi ha fatto sorridere il commento personale di Miriam rispetto a Sara e suo padre, probabilmente lo avrei pensato con la stessa ironia eheh E, sempre probabilmente, avrei cercato di allontanare il mio disagio esplicitandolo pure, ops, sono fatta così.
E poi mi viene ancora di più da ridere perché Sara mi ricorda tantissimo la mia primissima coinquilina, nonché compagna di corso della triennale. Non che fosse figlia di un diplomatico, anzi, ma per il poco degli atteggiamenti di Sara che abbiamo visto sono tanto tanto simili. Che strana casualità! :D

Ho sentito dolore, poi, nel leggere come "il disprezzo nella sua voce la ferì più di un pugno": sono tematiche mi stanno tanto a cuore queste e per le quali cerco di lottare ogni giorno. Mi ha proprio toccato quell'affermazione. E trovo davvero davvero ammirevole il fatto che tu abbia deciso di trattarle o anche solo nominarle - sebbene credo sia necessariamente qualcosa di più che un semplice "le nomino" perché già dal poco che sto vedendo qui hai reso molto bene quanto siano cose con cui la protagonista fa i conti ogni giorno della sua vita.
Non credo sia un caso, quindi, che il professore sia di diritto costituzionale e che la prima cosa davvero rilevante che afferma sia che in quel giorno inizia il loro viaggio nella difesa dei diritti. Bello, bello, bello. Sebbene, sappiamo tutti di quanto ambigua la giurisprudenza sia e quanto le leggi possano essere differentemente interpretate. Sarà il re-watch da breve terminato, ma mi ha fatto venire in mente How to get away with murder ;P
Miriam mi piace: la trovo così fuori posto in senso positivo - fuori posto non nell'università, anzi, per quello prevedo che sia piuttosto ligia allo studio, bensì fuori posto nel contesto sociale -, così poco abituata a vivere a stretto contatto con le persone. I suoi pensieri nei confronti di Marco e gli ha atteggiamenti che egli ha avuto nei suoi confronti ne sono un chiaro esempio. E io, nel mio piccolo, vorrei un po' prenderla per mano e mostrarle quanto fica può essere la vita universitaria - senza che essa metta in disparte lo studio, ovviamente.
Però ecco che dopo esser stata presa da un'ansia irrazionale e aver fatto almeno una gaffe, tira fuori grinta e sicurezza: la sua risposta alla tipa è stata più che azzeccata, mi sono sentita fiera di lei.
Paolo, paolo io mi auguro, spero e voglio credere che non sia una persona razzista. Che le motivazioni per le quali è così maleducato e di cattivo gusto nei confronti di Miriam siano dovute a altro - piuttosto al fatto che lei gli ricordi, non so, una persona con la quale ha un pessimo rapporto (non che questo possa eventualmente essere una giustificazione eh, però non voglio credere che persone mie coetanee che nella vita hanno scelto di acculturarsi all'università possano essere razziste a questo punto). Confesso di avere un palese bias cognitivo a riguardo: l'ambiente dove ho maggiormente vissuto nel corso dell'università era estremamente aperto, variegato e sicuramente attivo politicamente, non riesco proprio a spiegarmi come possano esservi persone razziste o di estrema destra quando vivi in un ambiente volto alla cultura, ai temi sociali e via discorrendo. Ma ci sono, purtroppo. Non lo capisco, ma resta pur sempre innegabile una presa d'atto a riguardo.
Perdonami, tendo a sproloquiare nelle recensioni, ma il fatto che sia il tuo testo a portarmi a farlo, personalmente, lo trovo molto positivo.
Marco è sfrontato e non si rende conto di avere di fronte una persona che si sente in imbarazzo di fronte alle sue affermazioni. Ciò nonostante, Miriam è troppo poco elastica. Se da una parte potrei comprendere la volontà di fargli capire che gli apprezzamenti che le fa non sono ben accetti, dall'altra però non comprendo il rifiutarne anche la semplice amicizia. Sì, poi lui palesemente ci prova/vorrebbe farlo, e di nuovo: se da una parte capirei il rifiuto e la chiusura di lei in virtù del fatto che non è interessata, dall'altra mi chiedo se il motivo per cui ha cotanto timore sia qualcosa che vada oltre al "non essere abituata".

Solo il tempo darà queste risposte.
E' stato un primo capitolo che mi è piaciuto davvero tanto e mi ha incuriosito altrettanto.
Spero di andare avanti presto, anche se sono sempre lentissima nella vita ahahah

Bongi!

Recensore Master
14/11/20, ore 22:34

Ciao, eccomi qui per L'ABC ^^
Prima di iniziare con la recensione vera e propria, ti racconto un attimo del mini infarto che mi è venuto quando sono andata nella lista delle storie seguite e non ho più trovato la tua nella sezione Thriller. Ed ero tipo: NO OH COSA STA SUCCEDENDO NELLA MIA VITA, AIUTO. Ero quasi andata nel panico, giuro. Poi niente, ho visto che l'hai spostata nella sezione Romantico e ho tirato un sospiro di sollievo che mi avranno sentita fino in Svezia, lol.
Deliri a parte, passiamo alla recensione vera e propria.
Dunque, parto subito con una congettura, prima che rischi di non formularla in maniera comprensibile in un secondo momento: per quanto possa voler bene a Giovanni (e per quanto la mia ship con Daniele in questo capitolo si sia intensificata), ho una strana sensazione. Magari sto cannando di brutto (e sinceramente lo spero!), ma il fatto che si trovasse in lavanderia e che avesse diverse cose da lavare mi lascia inquieta. Che poi, per carità, magari è solo una “coincidenza”, anche perché quando lui e Daniele si sono incontrati erano già trascorse diverse ore dall'omicidio, quindi mi auguro davvero di essere completamente fuori strada, perché ci rimarrei troppo male se fosse lui l'assassino o comunque un complice – perché magari quei panni non sono suoi e sta aiutando l'assassino. Per il momento mi limito a fare ipotesi su qualsiasi cosa mi faccia scattare qualcosa durante la lettura, quindi magari più avanti me ne uscirò con cose ancora più assurde (e conoscendomi è molto probabile).
Detto ciò, il punto di vista di Daniele, in questo capitolo, è stato un pugno allo stomaco ben assestato. Hai delineato benissimo il suo sgomento, la costante sensazione di vivere in un sogno, un mondo irreale, il suo senso di vuoto e dolore. E mi è piaciuto il fatto che una parte di lui sia comunque riuscita a mantenere la calma e mettere le cose in chiaro fin da subito: negli sprazzi di lucidità che ha avuto, Daniele ha pensato sostanzialmente a tre cose molto importanti.
La prima è che ha ricordato Marco per ciò che era realmente, ovvero non una brava persona nella maggior parte dei casi. Certo, era pur sempre il suo migliore amico e, certo ancora, sicuramente Marco non meritava di morire, assolutamente. Ma resta comunque il fatto che quando era vivo non si è comportato bene con tantissime persone, Daniele compreso. Quindi ricordarlo con questa lucidità (perché guarda caso siamo tutti delle brave persone quando ormai ci troviamo tre metri sottoterra) è una cosa positiva.
Poi ancora, la consapevolezza di doversi costruire un alibi inespugnabile per non rientrare nella lista degli indiziati. Penso sia normale che ci pensi e questo, secondo me, non rende Daniele una persona insensibile, anche perché è molto meglio parlare con la polizia come un possibile testimone attendibile piuttosto che come un indiziato.
Ultimo punto: la protezione di Miriam. So che sarebbe stato un po' difficile di default arrivare a pensare che potesse essere stata lei, nel senso che magari Daniele, avendola vista in stato di shock scappare proprio dalla palazzina dove risiedeva Marco, magari poteva avere il sospetto che potesse aver commesso lei l'omicidio, anche se era impossibile proprio a prescindere. Dato che questo sospetto non lo ha sfiorato, bensì ha ragionato subito sul come proteggerla perché anche lei è una possibile testimone, mette nuovamente in luce quella parte di sé che ragiona con lucidità e che lo fa ancora restare coi piedi per terra.
Ricapitolando: Daniele è stato il primo a vedere il corpo di Marco, ha indicato Luca come un possibile sospettato e la polizia lo ha già trovato. Giovanni era in lavanderia a lavare un carico (da quel che ho capito) abbastanza pesante di vestiti e Daniele scopre che lui e Luca sono coinquilini. Paolo si trova in ospedale, molto probabilmente insieme a Miriam dopo quanto accaduto la sera prima e viene informato della morte di Marco mentre si trova lì. Carlo è sconvolto e in tutto questo rimane il mistero della porta chiusa a chiave e delle tracce di sangue lasciate dall'assassino. Credo che Marco lo abbia accolto in casa proprio perché lo conosceva e non aveva motivo di dubitare di lui o lei. Anche perché dalla conversazione che ha origliato Miriam, pareva esserci una cera confidenza. Quindi per il momento escludo l'idea che qualcuno si sia travestito da un'altra persona per ingannarlo e per entrare in casa sua. E insomma, IO VOGLIO SAPERE.
Mi sto appassionando sempre più a questa storia e ancora una volta ti rinnovo i miei complimenti ^^
Alla prossima!

»Amethyst«

Recensore Master
13/11/20, ore 01:00

Ciao, eccomi qui ^^
Questo capitolo è stato un altro pugno nello stomaco, al pari del precedente. Ovviamente in senso positivo, perché la storia mi sta prendendo sempre più, si fa sempre più interessante e quanto accaduto in questo capitolo si è rivelato un colpo di scena dietro l'altro.
Dunque, parto subito con la prima ipotesi che ho in mente: la prima parte del capitolo, dedicata a Sara che torna all'appartamento in condizioni disastrose, penso che possa ricollegarsi alle frasi di Marco, quelle che Miriam riesce a cogliere prima che si consumi la tragedia. Sara ripete costantemente “Non gli importa” e noi sappiamo due cose: che lei è interessata a Marco e che Marco non è il bravo ragazzo che appare agli occhi di chi non lo conosce bene. Di conseguenza, dato che ha parlato senza mezzi termini di essersi portato a letto una ragazza, considerandola una vittoria, può darsi che si riferisca proprio a Sara.
Cosa importante: “gelos-”. QUEL DANNATO TRATTINO, PER LA MISERIA!
Sei stata bravissima a inserirlo proprio lì, perché ora come ora non sappiamo con chi stesse interagendo Marco prima di essere attaccato e, diciamocelo, non è poi così scontato che si tratti proprio di un altro ragazzo. E quindi niente, io per il momento proprio non saprei chi possa essere e non vedo l'ora di scoprirlo, anche se dirlo ora dubito che abbia senso perché ci vorrà ancora un bel po' – e la cosa a me non dispiace affatto, so…
Detto ciò, ho adorato il modo in cui Miriam si è presa cura di Sara durante la notte, è stata dolcissima. Mi dispiace che il giorno successivo Sara abbia innalzato come una specie di barriera tra loro, ma credo sia ancora molto scossa per ciò che le è accaduto e posso comprendere che non voglia interagire con qualcuno, almeno per quella giornata.
Poi ancora, Lidia. Mamma mia, ti giuro, sono stata sull'attenti per tutta la parte dedicata a lei e Miriam perché, lo ammetto, mentre leggevo avevo un unico chiodo fisso in testa: “Dove sta la fregatura?”
E ammetto anche che sono rimasta molto diffidente per tutto il tempo, era diventato più un “quando arriverà la fregatura” piuttosto che un “spero non ci sia sotto alcuna fregatura” e ammetto che un po' mi dispiace, perché alla fine se mi fossi sbagliata sarei stata molto più contenta, perché leggere le introspezioni di Miriam e il modo in cui si è sentita ferita una volta appresa la verità è stato davvero devastante. I casi sono: o Lidia aveva organizzato con Marco tutto quanto e il messaggio che quest'ultimo ha inviato a Miriam si è rivelato un cambiamento del piano iniziale che l'ha incollerita non poco, oppure perfino Lidia è rimasta sconvolta da quel messaggio ma per altri motivi che ancora non sappiamo. Oppure dell'altro ancora.
In ogni caso, il modo in cui si è comportata con Miriam è stato a dir poco meschino. E proprio come Luca nel capitolo precedente, mi è dispiaciuto tantissimo leggere dello stato d'animo di Miriam, proprio ora che aveva iniziato a ricredersi un poco su Lidia e soprattutto su se stessa, dato che aveva iniziato a dare una possibilità al prossimo anziché allontanarlo. E che diamine, oh, my heart is crushable!
Poi ancora, il modo in cui hai delineato lo stato confusionale di Miriam dopo quanto accaduto a Marco è stato a dir poco impeccabile. Sul serio, il vortice di emozioni e sensazioni che ha provato mi ha travolta dalla prima all'ultima parola, per poi arrivare alla paura totale quando quell'uomo orrendo tenta di abusare di lei. Sembrava davvero una catastrofe. Non so come spiegarmi, è stato un momento davvero inconcepibile, soprattutto perché pochi minuti prima neanche Marco è stato aggredito e quindi ho pensato: “No eh, anche questo no”. E hai gestito tutto davvero bene fino alla fine, quando Miriam viene salvata da quello che credo essere… Paolo. Sì, secondo me è stato Paolo a salvarla.
Già non vedo l'ora di proseguire!
Tantissimi complimenti e alla prossima ^^

»Amethyst«

Recensore Master
11/11/20, ore 23:59
Cap. 3:

Ciao, eccomi qui per L'ABC ^^
Parto subito dicendoti che questo capitolo non è assolutamente una schifezza, anzi. Ancora una volta hai tratto un tema molto attuale con estremo realismo, mettendo in luce tutta la crudezza dell'atto ma, al contempo, permettendo al lettore di entrare in empatia con la vittima. Penso che tu abbia svolto, ancora una volta, un ottimo lavoro.
Una tra le cose che più mi hanno straziata di questo capitolo è stata il fatto che Luca pensa di essere un ragazzo poco interessante, perennemente chiuso nel suo mondo dal quale esce con estrema difficoltà, e quella volta in cui incontra qualcuno che pare essere interessato a lui (e proprio quella volta in cui lui stesso crede di risultare interessante nei confronti del prossimo) si consuma una tragedia. Davvero, è stato devastante.
Mi ero un po' insospettita sulla questione della fiaschetta. Più che altro perché, se non erro, Nicola non ne ha bevuto neanche un sorso – e considerando cosa contenesse, ci credo. Il gin tonic era miscelato alla droga dello stupro, perché Luca ne ha riportato tutte le conseguenze, sia fisiche che emotive.
Ho trovato molto interessante l'idea di rendere il Prologo presente nel primo capitolo una parte integrante di questo terzo capitolo. È uno spezzone in cui non viene detto nulla sui personaggi (ovvero nessuna indicazione che ci possa ricondurre a una identità ben precisa), quindi quando lessi il Prologo la prima volta per me poteva (ancora) essere chiunque – infatti nella recensione precedente avevo addirittura ipotizzato a Daniele, dopo aver letto il suo punto di vista.
Ora che invece le identità dei personaggi sono emerse, è un po' come se Luca fosse sempre stato con noi fin dall'inizio, mantenendo però l'anonimato – un po' come ha sempre fatto nella sua vita.
Personalmente l'ho trovato un escamotage geniale.
Ho ancora i brividi mentre scrivo la recensione, perché quello che gli è successo rimane impresso, non se ne va, e insieme a lui ripercorriamo quanto accaduto quella notte inoltrata per gradi, con grandi sforzi e tanta fatica. E a questo si aggiungono poi tante emozioni molto forti, dal dolore al fortissimo senso di disgusto e inadeguatezza. Senza contare che il senso di disgusto proviene anche dal non capire perché mai il suo corpo abbia risposto senza opporre resistenza a ciò che Nicola gli stava facendo. All'aver provato piacere, all'essersi eccitato e all'aver avuto un orgasmo nonostante fosse sesso non consenziente.
La sua reazione non è da biasimare, perché quando colpisce Nicola (che a quanto pare Nicola non è), nelle sue azioni ci sono tutte le urla che in un primo momento non riesce a esprimere a parole. Agisce allo stesso modo in cui quella bestia ha agito su di lui la notte precedente: con il corpo e con le mani.
Il fatto è che poi ho letto un nome che ha stravolto tutto. Perché a quanto pare Luca non ha colpito Nicola, bensì Marco. E qui mi chiedo: cosa sta succedendo?
Già ho trovato ben studiato il collegamento con Giovanni, il ragazzo che Daniele ha conosciuto nel capitolo precedente. E poi, penso che ci fosse anche Paolo durante lo sfogo di Luca, perché è stato menzionato un ragazzo con i piercing. Quindi abbiamo Marco, abbiamo Paolo (credo) e anche Daniele e Carlo – sperando di non sbagliarmi.
Quindi, ricapitolando: Luca ha confuso Marco per Nicola (il dettaglio della frangia un po' più lunga non è da ignorare); se si assomigliano tanto, immagino ci sia una parentela tra di loro o forse solo una grandissima coincidenza. Al contempo, però, il loro modo di fare è tremendo in entrambi i casi perché sappiamo come sia fatto realmente Marco (considerando le sue vere intenzioni con Miriam) e Nicola ha compiuto uno tra i gesti più atroci al mondo nei confronti di Luca, quindi si somigliano anche per cattiveria, se così possiamo dire.
Quindi… cielo, e se la vittima si rivelerà Marco a causa di tutto ciò? Questo spiegherebbe la presenza di Daniele sul luogo del delitto e Luca come primo sospettato – mi baso sulla trama generale della storia.
ODDIO, IO VOGLIO SAPERE OKAY.
Insomma, penso si sia capito che questo capitolo è stato un pugno allo stomaco dal punto di vista emotivo e che mi ha davvero coinvolta. Inoltre la storia si fa sempre più interessante e non vedo l'ora di proseguire.
Tantissimi complimenti e alla prossima!

»Amethyst«

Recensore Master
11/11/20, ore 22:21
Cap. 3:

Ciao Anna,
Eccomi qui a continuare questa storia molto interessante grazie allo scambio a catena.
In questo capitolo introduci un nuovo personaggio, Luca. Un ragazzo che studia ingegneria, che preferisce i rapporti virtuali a quelli umani, Federica ad una ragazza e la play o il Pc ad una uscita/bevuta con gli amici. Peccato che la sera del compleanno di Roberto, il suo “ottimo” stile di vita si va a fare benedire, per sua sfortuna. Infatti, sulla sua strada, di casa per la precisione, incontra Nicola: un ragazzo affascinante, misterioso, colto, magnetico. Peccato che all’inizio lui non ricordi quasi nulla; solo i segni sul suo corpo e il ripercorrere a ritroso la sue notte brava, lo portano a ricostruire la sua notte. Mi è piaciuto molto come hai ricostruito le ore di vuoto di Luca. Da ragazzo abituato ad usare il cervello, è molto metodico nel ricostruire i suoi passi, in modo tale da poter ricordare. Piccolo indizi, piccole sensazioni, che scatenano una serie di ricordi molto interessanti. Infatti, le sensazioni che prova, almeno all’inizio, sono molto positive. L’essere affascinato da questo ragazzo misterioso, il trovasi al proprio agio, provare sensazioni non usuale con persone dello stesso sesso. Però, più scava e più la questione assume tinte sempre meno rosee. Fino ad arrivare alla parte finale, dove la verità esplode con tutta la sua drammaticità e le sue conseguenza. Capisce di essere stato stuprato, violato; però, la cosa che più lo angoscia è che gli sia piaciuto. Un punto che mi preme capire è se ciò dipende dalla droga che ha assunto, oppure è parte del suo orientamento sessuale che, “grazie alla droga”, è uscito a galla. Secondo punto che mi preme capire, perché se lui è convinto di aver a che fare con Nicola, colpisce Marco? Quel Marco, poi, lo stallone imperiale, lo sciupa femmine incallito, il tombeur de femmes. Che il nostro Marco abbia una doppia personalità alla Dr. Jekyll e Mr. Hyde? Resta il fatto che la questione mi ha incuriosito e non poco!
Le righe finali fanno viaggiare molto con la mente.
Luca medita vendetta, riuscirà nel suo proposito o sarà vittima di un gioco più grande di lui?
Complimenti per come stai conducendo il tutto e per come riesci a renderlo.
A presto.
Mask.

Recensore Master
10/11/20, ore 19:11

Ciao, cara! 
Eccomi qui, questo capitolo mi ha messo ancora più dubbi. Allora, parto da Daniele, anche lui è un personaggio che mi piace, trovo interessante il suo punto di vista e il fatto che sia stato proprio lui a trovare per primo il cadavere di Marco mi ha inquietata, e allo stesso tempo mi sono fatta un sacco di domande. Tutto ciò che succede dopo è inevitabile, da Daniele interrogato per tutto ciò che è successo alle domande che si pone. Il fatto che dica alla poliziotta che Marco ha un sacco di nemici mi ha fatto pensare, inoltre mi domando se ciò che è successo a Marco sia legato a Sara, dato che nel capitolo precedente lei stava male e Miriam quando va a trovare lui lo sente dire che ha fatto una "scopata epocale", solo che le sue parole mi sono suonate molto strane, sul momento. 
Inoltre non so ancora che cosa pensare di Paolo, i suoi atteggiamenti nel primo capitolo mi hanno inquietata un sacco, e secondo me ha sicuramente molto altro da dire. Potrebbe essere. 
Daniele ha assistito a una scena raccapricciante, ovviamente ne è rimasto scioccato ma nonostante ciò ha avuto la mente abbastanza lucida non solo per chiedere subito l'avvocato, ma anche per avvertire poi Paolo che lo stanno cercando. 
Inoltre la morte di Marco è avvenuta in un modo abbastanza strano. La porta era chiusa a chiave, e Marco probabilmente conosceva l'assassino dato che l'ha fatto entrare. 
Anche l'atteggiamento di Lidia nel capitolo precedente con Miriam è stato molto strano, ho delle teorie in merito, ma al momento preferisco non rivelarle perché non sono così sicura, anzi. Ci sono un sacco di punti non chiari e non vedo l'ora di avere più indizi su questo caso piuttosto strano. Ottimo lavoro anche qui, alla prossima!

Shakana

Recensore Master
10/11/20, ore 15:45

Ciao, cara! 
Eccomi qui per l'ABC del Giardino, mi ha fatto un sacco piacere ritrovarti perché come già sai la tua storia è una di quelle che noterei a prescindere dagli scambi, quindi ero molto curiosa di proseguire. 
E questo è stato un capitolo che mi ha stupita tanto, ci sono stati parecchi avvenimenti, alcuni inaspettati e molto forti, emotivamente parlando. 
Parto con Miriam, è un personaggio che mi piace e che ti sta riuscendo bene, anche perché attraverso lei affronti la tematica del razzismo e dei pregiudizi legati alla vita di una ragazza di colore, molte cose che le succedono quotidianamente sono successe pure a me e mi sono sentita toccata dato quanto sono state realistiche alcune scene. Posso dire che la capisco, la capisco tanto e purtroppo sono quei pregiudizi ben incastrati nella cultura occidentale, soprattutto in Italia, e le insicurezze di Miriam derivano proprio dal modo in cui la fanno sentire diversa gli altri. 
La caratterizzazione di Miriam è interessante e immagino che avrà uno sviluppo con il passare dei capitoli, perché adesso è molto ingenua, per esempio con Marco e Lidia, questi due non mi sembravano molto affidabili, e infatti alla fine si sono dimostrati essere ciò che sono, ovvero pessimi. 
Soprattutto Lidia in questo capitolo, prima la invita a fare shopping regalandole un vestito costoso (al posto di Miriam comunque non avrei accettato, ma mi rendo conto che lei è impostata così, con una caratterizzazione molto ingenua e predisposta verso il prossimo), poi la prende per i fondelli con parole molto pesanti e anche razziste, io al posto di Miriam avrei fatto un macello. 
Anche io sarei andata da Marco per chiarire la situazione, ma da questo momento in poi il tutto diventa una discesa nella confusione, ed è un'atmosfera che hai saputo descrivere bene. 
Ho molti punti interrogativi adesso perché non ho ben compreso che cosa sia davvero successo a Marco, inoltre non mi aspettavo una scena così violenta alla fine, con Miriam in pericolo per un uomo di mezz'età che l'ha scambiata per una prostituta e che cerca addirittura di violentarla, è stato un momento assurdo, ci sono rimasta. E poi il ruolo di Paolo in tutto ciò ancora non l'ho ben chiaro, è un personaggio interessante e che sono curiosa di scoprire. Sicuramente la mia recensione è positiva, la grammatica è impeccabile e anche lo stile, mi piace molto. Complimenti e ci vediamo al prossimo capitolo!

Shakana

Recensore Veterano
08/11/20, ore 21:59

È stato Paolo a salvare Mariam ho capito bene?! Lo sapevo! Lo sapevo che c'era qualcosa di più in  lui, questo salvataggio è stato eroico, bello, non vedo l'ora di sapere qualcosa in più su di lui!!! Però ora tocca calmarsi e fare un passo indietro...
Finalmente scopriamo il vero nome di Mariama, mi piace che sia affezionata alla sua famiglia e ora anche a sara, è una persona vera, genuina, mi sa che l'ho già detto, però con un buon intuito perché avverte il marcio che c'è in marco.
Mi chiedo cosa sia successo a Sara, perché chiaramente qualcosa è successo poverella è presa malissimo e solo ora che lo scrivo penso...cavolo è una potenziale assassina! Magari è successo qualcosa proprio con marco e lei si è vendicata, così delicata e solare sarebbe insospettabile come killer.
E non ero una grande fan di Lidia, ma in questo capitolo l'ho rivalutata. Quando è entrata in scena e ha parlato, ma non avevi ancora precisato fosse lei, mi è sembrato di sentire la sua voce! L'hai caratterizzata così tanto e così bene che è bastata una frase, la scelta di quelle parole e io sapevo già chi era, brava! Non metto in dubbio che dicesse la verità sul motivo per cui voleva prendere sotto la sua ala mariam, semplicemente per appagare il capriccio di essere la fata madrina di cenerentola, mi è sembrato plausibilissimo per una ricca ragazza annoiata, e mi è dispiaciuto quando è rimasta delusa, anche se non l'hai precisato, credo fosse sinceramente delusa che mariam volesse piantarla in asso solo per andare (nella visione di Lidia) a farsi marco.
Veniamo alla scena clou del capitolo, la fuga di mariam sotto la poggia. Trovo tu abbia reso benissimo il suo stato di confusione, mi è arrivata tutta la sua angoscia, il fatto che avesse la mente annebbiata per tutta questa serie di eventi, tutto degenera quando si trova davanti proprio una delle persone che teme di più, paolo e poi la sfortuna di attirare proprio un malintenzionato con il suo abbigliamento! Mi sono sentita seguirla sotto la pioggia stordita quasi quanto lei, una scena potente mi è piaciuto tutto tutto, ho letto col fiato sospeso! Voglio tornare presto a vedere come si evolve la vicenda. Alla prossima ;)

Recensore Master
08/11/20, ore 17:32
Cap. 3:

Ciao, eccomi ancora per il nostro scambio!
Questo capitolo mi ha dato molto l'impressione di un vero e proprio caso poliziesco, che man mano viene ricostruito da Luca unendo i frammenti della memoria che torna progressivamente. Ed è proprio questa la cosa che più mi è piaciuta, partendo da poche informazioni a disposizione il ragazzo inizia a chiedersi cosa sia successo perché non ricorda assolutamente nulla. Grazie anche a ciò che gli raccontano gli amici si rende conto che qualcosa non quadra e non è lui ad essere folle o a soffrire di qualche malattia, inizia così la risoluzione del "caso".
Ho apprezzato molto il modo in cui hai alternato tra le azioni del presente e i ricordi della sera precedente che ritornano poco alla volta, interrompendo nei punti giusti, non solo per lasciare col fiato sospeso il lettore, ma anche per concedere al protagonista il tempo di riflettere su ciò che ha appena ricordato. Nel momento in cui il personaggio di Nicola ha fatto la sua comparsa mi ha destato molto sospetto, motivo per cui ho capito subito dove sarebbe andata a parare questa vicenda.
Hai trattato bene una questione molto delicata, soprattutto nell'esprimere i pensieri della vittima e la sua reazione è più che comprensibile.
Alla prossima

Recensore Master
08/11/20, ore 17:31
Cap. 2:

Ciao,
eccomi qui per lo scambio del Giardino. Non potevo non cogliere questa occasione al volo.
Capitolo sulla falsariga del primo, ma non per questo si è dimostrato meno interessante, tutt'altro, ha messo in chiaro alcune dinamiche che nel primo, giustamente, non potevano essere esplorate.
Il protagonista di questo capitolo è Daniele. Devo ammettere, che il suo personaggio mi piace molto, per alcuni versi lo sento molto affine ad alcuni tratti del mio carattere. Una frase mi ha molto colpito: "Sopportare certe cose, tuttavia, era qualcosa che gli era richiesto e un compito che doveva assolvere.", e nella parte finale, nella conversazione con i genitori mi è ritornata in mente. Diciamo che alcuni pezzi del puzzle, della sua personalità, hanno cominciato a prendere forma. Marco ha confermato la pessima impressione che mi aveva fatto nel primo capitolo; altro che innamorato, ha solo voglia di provare qualcosa di "esotico". Piccolo appunto su Marco, è impossibile durare tre ore, capisco che è nelle prerogative degli uomini pavoneggiarsi, ma durare tre ore è impossibile; a meno che tu non ti chiami Rocco S. o Johnny S. Per caso il suo cognome inizia per S.? XD. Scherzi a parte, mi ha dato l'impressione di un pallone gonfiato, egocentrico, dedito solo a godersi la vita grazie ai genitori benestanti.
Tornando a Daniele, il modo in cui hai caratterizzato il suo personaggio in questo capitolo, mi ha colpito molto. Ho molto apprezzato il tuo modo di mettere in evidenza che non fosse molto "attirato" dalle donne, ma che il suo orientamento sessuale andasse verso altro. Il modo in cui pensa allo scopamico della sua quasi ex-ragazza è illuminante, mette la "pulce nell'orecchio" al lettore. La frase finale di Lidia, conferma quello che in tutto il capitolo si sospetta.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti per il tuo modo di scrivere e per come stai strutturando la storia.
A presto.
Mask.

Recensore Master
07/11/20, ore 15:52
Cap. 1:

Ciao,
eccomi qui per lo scambio del giardino.
Ho scelto questa storia perchè l'introduzione mi ha intrigato e, infatti, il mio intuito non sbagliava, poiché questo primo capitolo si è rivelato molto interessante. L'idea di un brutale omicidio, ambientato nell'ambiente universitario, mi ha subito conquistato. Le dinamiche che hai descritto le ho trovate molto verosimiglianti; ho potuto subito comprendere la difficoltà della protagonista nell'inserirsi in un nuovo contesto. Difficoltà accentuata dal colore della sua pelle. Infatti, lo stupore della sua coinquilina era molto evidente e il suo malcelato tentativo di nascondere la cosa lascia intendere qualcosa e, nel giro di qualche riga, si capirà il motivo. Nonostante l'inizio non proprio promettente, le due ragazze sembrano stingere subito amicizia; anche se, bisogna ammetterlo, sembrano due persona completamente agli antipodi. Miriam, una ragazza che sembra essere schiava a causa del colore della sua pelle, con la testa sulle spalle, che ha già capito il valore della parola sacrificio e con un obiettivo ben preciso. Sara, una ragazza abituata ad avere tutto, a primo acchito superficiale, interessata molto più alla vita mondana e ai ragazzi che allo studio, tanto poi ci pensa paparino. A complicare il tutto ci pensa il gruppo dei ragazzi, tra cui spiccano Marco e Paolo. Il primo, in dal primo momento mette i suoi occhi su Miriam, il secondo, invece, vorrebbe mettere le sua mani; la scena nell'aula universitaria la dice lunga su quanto sia felice di avere lei come compagna di corso. Inoltre, si scopre che Marco è fidanzato Lidia, la quale sembra intendere la relazione che ha con il ragazzo in modo molto "aperto"; d'altronde neanche il ragazzo sembra essere uno stinco di santo poiché ronza sempre attorno alla protagonista del capitolo. La scena finale è molto eloquente sull'interesse che Marco prova verso la nuova arrivata. Però, sorge spontanea una domanda, sarà un sentimento sincero? Vedremo...
Mi è piaciuto molto come hai introdotto i vari protagonisti e le varie caratterizzazioni che hai dato. Il lavoro sull'introspezione di Miriam è lodevole; si intuisce chiaramente che c'è un grande o ottimo lavoro dietro. Il tutto, poi, è condito da un modo di scrivere a dir poco perfetto.
Concludendo, sono molto felice di questo scambio.
Ci rivedremo molto presto.
Mask.

Recensore Master
05/11/20, ore 18:24
Cap. 2:

Cara, finalmente passo da te anch'io.
Questo secondo capitolo mi è piaciuto ancor più del primo, forse perché c'è la dinamica di un gruppo già unito.
La varietà poi tra Miriam e Daniele è molto bella, sia nella loro fisicità che nel modo di pensare. Anche la loro diversità, che cambia a seconda della persona, è un punto a tuo favore: questo mi fa pensare che tu abbia una gran fantasia, che i personaggi nella tua mente siano reali e palpabili.
Mi piace anche il fatto che tu abbia usato Marco come ponte di collegamento tra Miriam e Daniele. Questo mi fa pensare che i due si conosceranno, anche se non è detto.
Il riuscire a costruire personaggi così variegati tra loro non è cosa da tutti, poiché è facile finire nel ripetitivo, essendo che ognuno di loro parte da una sola testa.
Mi piacerà andare a fondo nella storia, osservare la loro caratterizzazione e capire come andrà a finire.
Mi rendo conto che questi primi capitoli fanno da tappeto rosso a ciò che verrà, all'avvenimento vero e proprio, ma trovo quest'attesa molto divertente in quanto la mia testa è già partita nel domandarsi chi perirà, chi sarà a farlo, per quale motivo, eccetera.
Sono curiosa di capire cosa farà Lidia. Dire a tutti della diversità di Daniele non solo distruggerebbe il mondo di quest'ultimo, ma potrebbe anche rischiare di rovinare il suo di lei.
O forse le gioverebbe e basta. Chi lo sa?
D'altro canto Daniele è figlio di un politico. Immagino che le ripercussioni possano essere molto pesanti.
Finora hai gettato molta carne al fuoco.
Bello davvero, mi piace molto come caratterizzi i personaggi, complimenti!
Sarà una storia davvero piacevole da leggere. Me lo sento perché la tua scrittura non solo se ne va tranquillamente, ma anche nei discorsi diretti non mi sembra per nulla scontata, pur mantenendo una leggerezza che è il tocco finale per renderla pacevole.
Complimenti.
A presto.

- A.

Recensore Master
04/11/20, ore 23:05
Cap. 2:

Ciao, eccomi qui ^^
Questo capitolo mi ha sconvolta – non in senso negativo, sia chiaro!
Mi ha sconvolta perché ho realizzato quanto le cose (e le persone) cambino in base ai punti di vista. E il fatto che questo secondo capitolo sia incentrato dal punto di vista di Daniele, mi ha fatto realizzare tante cose che prima ignoravo.
Considerando che il capitolo precedente era incentrato su Miriam, e che di conseguenza ho osservato e letto tutto attraverso i suoi occhi, le sue percezioni e le sue sensazioni, Marco mi aveva sì lasciato un po' confusa per i suoi comportamenti, ma non ci avevo visto nulla di male nel suo modo di fare. Anzi, mi era parso un ragazzo sì di famiglia benestante, ma come se questo fosse solo un dettaglio, perché anche se lo dovevo inquadrare bene, il suo modo di approcciarsi è stato positivo – spavaldo, certo, ma pur sempre positivo.
Così come, sempre attraverso Miriam, Paolo era invece apparso in maniera negativa, pur tenendo conto del fatto che se si comporta in quel modo, per quanto sbagliato possa essere, sotto ci sia una ragione ben precisa.
Ecco, qui le cose si solo letteralmente capovolte: ci sono rimasta malissimo per il modo di fare di Marco (in particolare del perché abbia deciso di avvicinarsi a Miriam) mentre Paolo mi ha sorpresa più in positivo, perché nella quiete sono riuscita a vederlo sotto un'altra luce e per un attimo ho addirittura rimosso i brutti comportamenti che ha assunto nei confronti di Miriam nel capitolo precedente. E tutto questo è dovuto al fatto che Daniele li conosce entrambi, sono anni che li frequenta e sa come sono fatti, mentre per Miriam sono persone che ha conosciuto da pochi giorni – e che in realtà quasi non conosce affatto, per il momento.
Il modo in cui hai gestito tutto è stato a dir poco magistrale: dare una caratterizzazione così ben marcata a ogni personaggio, soprattutto quando è visto attraverso gli occhi di personaggi diversi, non è cosa facile. Ed è vero che (again) sono a inizio storia, ma per il momento lasciati dire che stai svolgendo un ottimo lavoro.
Anche l'intreccio tra Daniele, Giovanni e Lidia mi è piaciuto, soprattutto per il modo in cui lo hai gestito. È una situazione alquanto complicata – e delicata: Lidia ha tradito Daniele con Giovanni; lei e Daniele stavano insieme da quattro anni e la loro relazione è finita a causa di ciò; al contempo, però, emerge il fatto che Daniele non è mai stato veramente innamorato di Lidia e pare essere gay; senza contare che pare, forse un po' alla lontana, provare una lievissima attrazione per Giovanni (o magari è solo a causa di quanto accaduto e per la sorpresa di aver scoperto che consegna le pizze e quindi se lo è ritrovato davanti alla porta di casa a causa di ciò, semplicemente per aver ordinato due pizze).
E in tutto ciò, dopo la discussione con Lidia, Daniele inizia a ripetere forse un po' troppe volte di non essere gay, magari per autoconvincersi di questa cosa quando in realtà è l'esatto opposto. Insomma, è un bel ginepraio! E a proposito di ciò, mi torna alla mente il Prologo: che una delle due persone descritte durante l'atto sia proprio Daniele? Non vedo l'ora di scoprirlo.
Ti rinnovo i miei complimenti, già non vedo l'ora di proseguire ^^
Alla prossima!

»Amethyst«

Recensore Veterano
04/11/20, ore 13:38
Cap. 3:

Ma che figo questo capitolo! Non l'ho trovato eccessivo, anzi, trovo che tu abbia toccato con molta sensibilità quello che è successo a luca.
Prima di tutto mi è piaciuto tantissimo come hai costruito il capitolo stesso, luca che man mano recupera i ricordi di ciò che è accaduto tramite degli imput visivi o uditivi, alla fine è proprio così che funziona la memoria no? Mi sembra che così il testo funzioni alla grande, anche se già si sospetta cosa sia accaduto, ho comunque letto col fiato sospeso finché non ne ho avuto la conferma.
Capiamo subito che tipo è Luca, il classico studente di ingegneria un po' nerd che non ha tanta voglia di stare sul nostro pianeta, figurati di uscire a bere, mi sono sentita in sintonia con lui, quante volte è successo anche a me. Certo che abbiamo parlato di ingenuità ma anche lui non scherza! Come gli viene in mente di accettare di bere dalla fiaschetta di uno sconosciuto, soprattutto se vede che lui non beve!?!
E lo sconosciuto ho pensato subito fosse Marco, solo che poi ha detto di chiamarsi diversamente e ho pensato boh...eppure pareva proprio lui.
È stato intrigante come lo hai descritto, carismatico al punto che luca lo assecondasse senza sapere realmente perché, equivoco nei discorsi, bello e crudele mentre poi si approfittava di lui.
Ugualmente ben descritta la confusione del protagonista alla fine, quando si chiede come ha potuto provare piacere. Però ci sta perché sotto l'effetto della droga si è lasciato andare agli impulsi, ma il fatto che gli sia piaciuto non rende meno orribile quello che gli ha fatto il suo aggressore, insomma cerco di dire che hai equilibrato bene questa cosa. Però una cosa mi chiedevo, oltre l'indolenzimento generale non avrebbe dovuto avere qualche altro fastidio magari al fondoschiena? Sono curiosa di sapere cosa farà ora, spero vorrà denunciare l'accaduto, ma se marco è davvero il ricchissimo figlio di papà che sembra non sarà facile averla vinta contro di lui!
Un bel capitolo, sono sicura di non essere la prima a dirlo, non avrebbe dovuto causarti ansia, nonostante parli di uno stupro non mi è sembrato indelicato.