Recensioni per
Inktober 2019 - Faerie
di NPC_Stories

Questa storia ha ottenuto 117 recensioni.
Positive : 117
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/04/20, ore 20:11
Cap. 2:

Ciao, allora, questa è la prima volta che leggo e recensisco un qualcosa di tuo quindi molto felice di conoscerti. Scopro il tuo profilo, e questa raccolta, con molto piacere e curiosità. Come forse avevo accennato su Facebook non conosco i fandom su cui scrivi, e in genere evito di scambiare se qualcuno mi propone cose che non ho mai visto o letto (ma soltanto perché non saprei nemmeno cosa sto leggendo e non avrei molto da dire), ma dato che avevi una raccolta fantasy originale... mi attirava anche come presentazione e credo di aver fatto proprio bene ad accettare quello scambio: mi è piaciuta. E mi ha anche sorpresa, non perché fossi prevenuta nei tuoi confronti, ma il fantasy non è un genere su cui sono solita leggere ed è sempre molto facile annoiarmi, cosa che qui non è affatto successa. In questo caso devo dirti che mi è piaciuta questa prima storia e ora elencherò i punti che mi hanno colpita maggiormente.

Anzitutto complimenti per aver completato il wrioctober, già questa impresa merita un applauso. L'artista con cui hai collaborato, poi, la trovo fantastica. Non la conoscevo, ma la fanart è bellissima e credo andrò a cercarmi altri lavori suoi perché sono sempre alla ricerca di brave fanartist da ammirare e condividere. So che l'inkoctober, e il wrioctober sono impegni molto onerosi da portare a termine quindi complimenti già solo per averlo concluso, a entrambe ovviamente. Per quel che riguarda questa storia nello specifico, beh, la nota parodia inserita a inizio storia non mi aveva sulle prime fatto scattare nulla nel cervello. Cioè non immaginavo dove saresti andata a parare, su quale tema avrebbe girato la storia o quale tono avrebbe avuto, specie considerando che è fantasy e di solito associo questo genere (Ma per un mio limite mentale personalissimo) a cose tristissime o guerranfondaie? Un mio limite enorme tra l'altro. Poi leggendo e andando avanti ho iniziato a capire. Anzitutto ci ho visto un chiaro riferimento alle Cronache di Narnia: il fauno, l'armadio... di fantasy non sarò una massima esperta mondiale, ma il riferimento l'ho colto. Sempre se era voluto (potrebbe anche non essere e io avrei fatto un'enorme figuraccia, in quel caso mi scuso). Il tono parodistico e comico lo si percepisce benissimo. L'impatto comico arriva con il procedere della storia, la scena di Gylas nudo che esce dall'armadio e, per salvare la cugina, se ne esce con "io sono gay". Scena molto divertente che va a creare un leggero imbarazzo tra i protagonisti in un primo momento, ma che scatena una divertente reazione poco dopo. Eppure la scena comica di per sé non sta rinchiusa tutta quanta lì, c'è certo una nota comica molto spiccata, una frase finale molto d'effetto e che lascia sottintendere che Gylas prima non lo sapesse affatto, di essere gay, ma incontrando un certo fauno... molto divertente e mi ha fatta ridere davvero. Eppure già fin dalle prime righe si nota un tono parodistico che però rimane tra le righe, come un qualcosa che si vede e non si vede. L'introduzione che poi conduce alla scena "madre" ovvero la parte clou della storia è scritta in maniera sapientemente narrativa, poi mi soffermerò sulla parte più tecnica, ma l'intento parodistico c'è e lo si percepisce in maniera molto chiara. E che tu fai venire fuori anche grazie una nota di ironia che resta soffusa, ma che pare essere parte integrante della caratterizzazione di Sinyel. Lei è molto ironica, lo si percepisce dalla maniera in cui ragiona. Tutto gioca attorno a questo d'altra parte, al tono comico che dai a una vicenda che potrebbe benissimo essere l'incipit di un grande romanzo d'avventura fantasy. Un paesino sperduto tra le montagne, una fermata doverosa prima di riprendere un cammino, le rigide regole di un convento che non piacciono a Sinyel e un cugino che fa casino... mi è piaciuto il lavoro che hai fatto ed essendo inserita in una raccolta per il wrioctober io credo che la tua bravura valga doppio. Non saprei dire se io ce la farei a farlo, per questo vi ammiro tantissimo a voi che addirittura lo completate!

La parte tecnica è una meraviglia. Ottimo il titolo e l'introduzione della storia, grazie per lo specchietto anche (molto utile nelle raccolte). Sono stata particolarmente colpita dallo stile, tanto narrativo ma non pesante o retorico. Grammatica perfetta, e non che io vada in cerca di errori con lanternino, ma un testo perfetto salta all'occhio tanto quanto un testo pieno di errori. Stile scorrevole, molto da "racconto" nel senso più classico del termine, con un lessico vario e complesso, ma non aulico né pomposo. La lettura scorre via che è un piacere. Non c'è retorica o pesantezza, né fretta nel voler arrivare al finale, al contrario come ho già detto c'è una velata ironia molto piacevole che ha stuzzicato la mia curiosità e mi ha fatto venire voglia di continuare a leggere.

Sono davvero contenta di aver letto questa storia, mi è piaciuta davvero e quindi ti rinnovo i miei complimenti.
Koa

Recensore Junior
21/04/20, ore 18:32
Cap. 12:

Ciao, sono qui per lo scambio recensioni! Davvero interessante questa raccolta, ho apprezzato il racconto di Boklop, e se non sbaglio le corti Seelie o Unseelie fanno parte dei miti e delle leggende che ruotano attorno alle fate. Se non erro, una possibile traduzione è quella di "la Corte dei contenti" per Seelie, e "la corte degli scontenti" per Unseelie. Da lettrice è sempre bello scoprire quante informazioni siano state raccolte prima della stesura di una storia. Curioso come alla fine questo folletto rana diventi un Dio. Un modo come un altro per indicare quanto poco basti agli umani per creare idoli e dei. Ottimo lavoro, in conclusione!^^ A presto!

Recensore Veterano
21/04/20, ore 08:47
Cap. 2:

Ciao cara, eccomi per lo scambio! Avevo detto che sarei passata da White Lies, ma spulciando con più calma il profilo, mi sono imbattuta in questa raccolta e, spinta dalla curiosità, ho cominciato a leggere il primo racconto...e devo dire che mi è piaciuto un sacco! Personalmente adoro quando un autore gioca con i cliché di un genere per tirare fuori qualcosa di divertente e originale e tu secondo me ci sei riuscita alla grande! Lo stile è fluido e piacevole e non ho interrotto la lettura nemmeno per un secondo. Inoltre, hai saputo delineare in modo semplice ma efficace il contesto in cui ci troviamo e i nostri due protagonisti. Molto interessante la cornice del rigido monastero dove i nostri eroi si trovano, loro malgrado, a soggiornare. Sinyel in particolare sembra non apprezzare le regole imposte a tutti gli ospiti. Si evince che sia dunque il classico personaggio avventuroso e dallo spirito libero, ma allo stesso tempo riflessivo, tutto il contrario del cugino Gylas, un allegro cantore che ama la compagnia. Questa dicotomia fra i due mi è subito piaciuta! Ma ecco che qualcosa sembra disturbare la quiete del monastero: Gylas è scomparso misteriosamente, per poi ricomparire all'improvviso , nudo, da un armadio. L'immagine mi ha subito strappato un sorriso, come tutta la successiva scenetta, lo scambio di battute tra una sconcertata Sinyel e un confuso ed imbarazzato Gylas, che ha appena scoperto la sua omosessualità grazie ad un inaspettato incontro...proprio nell'armadio. Inutile dire che la mia mente è volata alle Cronache di Narnia, ma quest'interpretazione dell'armadio come portale verso il mondo del caos mi è piaciuta un sacco. Il finale resta aperto e spinge a chiedersi se i nostri due mezzelfi abbiano raggiunto questo luogo così singolare, ma sicuramente mooolto più divertente del tetro monastero. Complimenti, cara! Questo racconto è stato davvero divertente da leggere e penso che proseguirò con le altre storie ^^ a presto!! Zob

Recensore Master
21/04/20, ore 02:21
Cap. 25:

Ed eccomi qui a continuare questa raccolta che davvero da amante delle fate e del fantasy sto amando con tutta me stessa.
Qui troviamo la storia della fatina dei denti, anche se ammetto io ho creduto al topino aha, che a causa delle nuove cure che avanzano è sempre più difficile fare il suo lavoro tanto che rischia di finire per sempre nell'oblio, mamma mia che cosa triste, poverina. Ma... non appena le si presenta una nuova possibilità ecco che lei prende in mano l'ultima e forse più sporca possibilità che le è rimasta: un patto demoniaco, un patto con cui riuscirà a svolgere il suo lavoro che avrà brutte conseguenze, e che sorpresa...la cocaina!.
Questo capitolo mi è piaciuto molto, poi cavolo hai trattato il tema della fatina dei denti, una delle tante leggendine in modo assai originale, complimenti. Lo stile come sempre è fluido e scorrevole e non ho notato errori quindi nulla da rimproverarti.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima, ciaoo.

Recensore Master
20/04/20, ore 15:03

Anche questa volta mi sono guardata un poco in giro prima di scegliere questa storia, e anche questa volta non ne sono affatto delusa.

Ho un debole per il popolo delle fate quello vero, quello raccontato nelle leggende Irlandesi, tanto quanto detesto il modo in cui le hanno rese esserini inoffensivi e delicati qui da noi. Il popolo fatato è fiero e malizioso, e può essere cattivo e animalesco anche, proprio a causa del loro stretto legame con la natura stessa.

Trovo molto bello quindi che tu abbia scelto di trattarlo come si deve, nel modo più realistico possibile. Sono una persona razionale e non credo che esistano veramente, ma se esistessero, sarebbero come le racconti tu.


Mi piace molto la contrapposizione che vediamo subito con la sfera delle leggende e dei miti popolari contrapposta con quella religiosa, che tende a sopprimere ognuna di queste con delle altre storie più accreditate. La religione Cristiana (come tutte quelle monoteiste) non accetta l’esistenza di nulla che non sia il dogma, e quindi ridicolizza le credenze del popolo: la derisione è un’arma potente, soprattutto per dei ragazzini, che in generale vogliono solo essere accettati dal gruppo. Quindi prendere in giro Robin è il modo perfetto per emarginarlo e farlo sentire scacciato. Nel suo caso però questo lo fa incaponire e lo porta all’odio. In una zona rurale come quella che descrivi posso immaginare che i ragazzini fossero in generale molto ignoranti, e che sapessero a malapena leggere e scrivere. Il credo generale nel popolo fatato doveva quindi essere comunque diffuso, magari come forma di superstizione. Robin invece dimostra un attaccamento reale a questa realtà, ed è questo che gli permette di incontrare un vero Berretto Rosso.

Da quello che ricordo, i Berretti Rossi sono violenti e maligni, quindi ricevere un dono piuttosto che un tiro crudele è una fortuna... o almeno credo. Non so se è per via della stessa natura di Robin (piuttosto tendente alla cattiveria e all’odio) che è stato scelto da un Berretto Rosso, o è lui che con il suo dono lo influenza verso un lato più... “oscuro”. Ad ogni modo, forse il loro era un incontro dettato dal destino... tant’è che lui stesso si sente più affine al Berretto Rosso che ai suoi compagni di scuola e al suo maestro, che sono appunto, odiati.

L’accettazione del dono del Berretto Rosso sancisce un patto e forse lo influenza a tal punto da farlo diventare già in vita simile al goblin che ha incontrato.

Ho trovato molto interessante come poi si salti direttamente al momento della morte di Robin. La vita probabilmente non è stata particolarmente benevola con lui. O forse ha soltanto dato libero sfogo a quello che era il suo istinto, fino a diventare un omicida e un violento, come i suoi simili del mondo magico. Non so dire se mi riesca a sentire empatica con lui e a dispiacermi della sua morte. Probabilmente è una morte meritata.

E’ vagamente inquietante come abbia ereditato il soprannome di Red Cap e come, perfino nella morte, il berretto gli dia la forza di ridere e ghignare in faccia ai presenti, con la convinzione di poter tornare in vita come essere fatato, e magari vendicarsi.

Mi ha particolarmente affascinato il parallelismo tra le vite di Robin e di uno dei Berretti Rossi: entrambe violente, con le mani sporche di sangue, volte ad odiare piuttosto che a trovare compagnia e conforto nei propri simili. Forse in generale le nostre vite tendono ad accomodare quelle che sono le nostre credenze: Robin ha conosciuto un vero goblin, e credere in lui è sicuramente molto più facile che credere in un dio che non vediamo e non risponde alle nostre preghiere. Questo ha influenzato le sue azioni verso il male, rendendolo uno dei Berretti Rossi ancor prima di dover morire. Che poi sia verità o meno, quello in cui ha creduto è quello che lo ha reso un violento. E quindi, alla fine, che diventi o meno parte del popolo fatato è poco importante, perché ha già fatto, in vita, quello che avrebbe fatto uno dei suoi fratelli fatati.

Torno a ripeterti i miei complimenti. Davvero una bella storia! Vale davvero la pena di leggerla, e mi dispiace un po' abbia così pochi commenti.

A presto

Gladia

Recensore Master
18/04/20, ore 01:19

Ed eccomi qui per lo scambio a catena.
Amo le leggende e amo la Scozia ( che spero di potere un giorno visitare ) quindi cosa volere di più?.
Che dire, questo è proprio il caso di: nulla è come sembra, un kelpie, un cattivissimo cavallo acquatico, innamorandosi di una fanciulla decide di volerla prendere in moglie e andare sulla terra in forma umana, ma ehi lei proprio stupida non è e non solo lo fa tornare alla sua forma ma lo costringe ai lavori, per poi farlo si tornare umano e chiederlo solo dopo in sposo. E...proprio quando sembra che i due stiano coronando il loro sogno d'amore ecco che lui con la scusa di un regalo rivela le sue intenzioni vere e porta lei via con sé, negli abissi. Povero il padre ritrovare ppi le ossa della figlia e che sorpresa...non era un kelpie ma qualcosa di peggiore ancora! Ammetto che non conosco questa creatura ma farò ricerca ^^. Allora certo lui e' stato cattivo e maschino ma anche lei non è stata proprio una santa con lui quindi a chi dare tutta la colpa? Bel mistero ma si sa nessuno è innocente in sto caso. Questo capitolo mi è piaciuto veramente tanto, complimenti amo le leggende e anche le varie interpretazioni. Il tuo stile scorrevole era adattissimo alla storia, proprio stile leggenda metropolitana ricordava quindi davvero brava.
Ti faccio ancora una volta i miei più sinceri complimenti, continua così è a la prossima ciaoo.

Recensore Master
12/04/20, ore 22:17

Ed eccomi qui per lo scambio.
Ammetto che questo capitolo per me è stato un po' più pesante da leggere rispetto agli altri ma lo avevo iniziato e l'ho finito. Qui vediamo Gobeith, colei che è definita la paladina della giustizia, chiamata per aiutare quelli di un paese abbandonato a sé stesso nelle grinfie di un essere malvagio combattere contro di esso e di vincere si...ma morire con esso, si una morte da eroine non c'è alcun dubbio ma comunque triste, la cosa più triste sono senza alcun dubbio i suoi pensieri: il suo bambino, la sua vita, tutto...cose che non rivedrà mai più, quel pezzo è davvero toccante, ho sperato fino all'ultima parola che lei si salvasse ma purtroppo così non è stato. sigh. Questo racconto te l'ho detto l'ho trovato un po' più pesante da leggere ma il tuo stile rimane comunque fluido e non ho notato errori, ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così ti auguro buona pasqua e alla prossima, ciaoo.

Recensore Master
10/04/20, ore 11:47
Cap. 3:

Ciao cara! Eccomi qui finalmente per lo scambio libero del Giardino!
Ho deciso di continuare questa raccolta perché la prima storia mi aveva colpito molto positivamente e letta questa seconda, posso dire di non essermi affatto pentita della scelta: mi sta piacendo sempre di più!
Questo secondo racconto, in particolare, mi ha davvero entusiasmata!
Mi ha lasciato addosso un alone di mistero, di magia e soprattutto di angoscia che ancora desso, mentre scrivo questa recensione, posso avvertire sulla pelle!
E se penso anche al fatto che stiamo parlando di un racconto breve alla fine, non posso che farti i miei complimenti, sul serio! *^*

Già dal principio, l'ansia e la paura del ragazzino sono ben delineati attraverso descrizioni accurate delle sue sensazioni e di questa montagna insidiosa, nonché attraverso un ritmo incalzante che sembra correre di pari passo con lui. All'improvviso, quando la vista del torrente e del precipizio lo getta definitivamente nel panico, ecco spuntare questa figura arcana, dai tratti nebulosi che decide di ricondurlo sulla via di casa.
Ho apprezzato tantissimo non soltanto la bellissima descrizione dell'Eremita ma anche la scelta di fornirgli un linguaggio diverso, che sottolinei la sua natura antichissima. L'ho trovato un dettaglio straordinario che fornisce quella chicca in più alla narrazione degli eventi!
Il finale poi mi ha spiazzata: l'Eremita si nutre della vita e nella sua lanterna compare una nuova sfera di luce. Dunque tutta questa "gentilezza" e quasi bonarietà che dimostra nel dialogo con il ragazzino nascondevano un'altra faccia della medaglia più oscura! Adoro!

In ultimo, non posso che fare i complimenti alla tua socia per il disegno ancora più bello che ha realizzato per la storia! La mano dell Eremita è meravigliosa, quanto vorrei anche io saper disegnare così! <3
Vi rinnovo i complimenti e spero di aver modo di continuare questa raccolta!
Un abbraccio virtuale, Violet :D

Recensore Veterano
09/04/20, ore 21:09
Cap. 2:

Ciao! Sono qui per lo scambio a catena.
Sto letteralmente divorando le oneshot di questa raccolta, sono davvero interessanti, ben scritte e accattivanti! Se masteri come scrivi, le tue campagne devono essere bellissime.
Parlando di questa oneshot specifica, ho apprezzato molto come in poche righe tu sia riuscita a dare un'idea precisa dell'ambientazione senza cadere in lunghi e fastidiosi sproloqui che rallentano e appesantiscono inutilmente la narrazione.
L'umorismo non è forzato, quel tipo ti riempie di battute e che ti "costringe" a delle grasse risate (e che non mi piace particolarmente) ma molto ben contestualizzato. Devo dire che, dati i personaggi (insomma, Gylas è un bardo), non me l'aspettavo!
La storia è davvero carina, scorrevole e divertente al punto giusto. Molto bella anche la citazione a Narnia (perchè era una citazione a Narnia, vero?)
In ogni caso, bravissima!
Alla prossima,
KoM

PS fai i complimenti alla tua amica per i disegni, sono super!

Recensore Master
09/04/20, ore 15:27
Cap. 5:

Ed eccomi qui per lo scambio a catena del giardino.
Qui ritroviamo il seguito di Faun, dove ritroviamo i due cugini, con Gylas tutto convinto del suo amore per il fauno che ha conosciuto che porta la cugina per conoscerlo e per portarla anche all'incontro della madre del suo amooore. MA ... ecco che qui avviene una cosa strana: il fauno arriva si con la madre che si rivela essere...una capra! ed anche molto severa ed esigente, che non solo fa domande ma dato non le va bene gli dà anche una bella incornata che fa andare via i due cugini e... qui si scopre la verità: era tutta una frottola del fauno per togliersi Gysel che si era appiccicato troppo e che quindi quella capra non era sua madre ma un amica, li ho davvero riso un sacco come ho riso quando Gènevieve parlava, è stato davvero esilarante XD. Mi dispiace un po' per Gysel, ma a sentire il fauno si era allargato troppo per essere le prime volte, che gli sia da lezione uwu.
Bellissimo e divertentissimo capitolo sisi. Lo stile come al solito è scorrevole quindi nulla da rimproverarti sulla scrittura, ti faccio i miei complimenti, continua così e alla prossima ciaoo.

Recensore Master
05/04/20, ore 12:07
Cap. 3:

Ciao! Ricordavo benissimo che avevo letto il primo capitolo della tua racclta e mi scompisciata dalle risate, quindi ho voluto continuare!
E devo dire che il linguaggio dell'eremita mi faceva ridere ad ogni frase che pronunciava! Era perfetto!
La leggenda dell'eremita era molto interessante proprio perchè non approfondiva, era tutto un sussurro a cui si potrebbe anche non credere, invece il povero ragazzino se lo ritrova davanti.
"Puote lo favellar mio parerti un poco arcaico?"
Cioè, io non lo so, davvero, ogni volta che l'Eremita apriva bocca io... questa frase mi ha distrutta! Ero stesa! Geniale, divertentissimo.
Ma la cosa ancora più divertente riguarda le battute finali, perchè il ragazzino credeva di trovarsi di fronte al confine del regno delle fate (e lì ho pensato, wow, che posto magico, quasi quasi il ragazzino è stato fortunato). E invece l'Eremita, ancora una volta ha parlato e boom, sorpresa! Il regno dei defunti! Alla faccia della fortuna!
E poi il finale con quella lanterna... mamma mia! Lì mi sono ricordata che il sottogenere fosse diverso perchè qua c'era in effetti l'elemento più dark.
Comunque sia la tua raccolta mi trasporta in un altro mondo, mi fa vivere degli scenari magici e mi strappa sempre due risate (in un modo o nell'altro), è questo il bello. E la cosa più bella è che mi sorprende! C'è sempre qualcosa che non mi aspetto e mi lascia stupita!
Ti faccio tantissimi complimenti e li faccio anche alla tua amica, quel disegno è bellissimo!
Si capiva che stavolta il genere era dark e non più comico e leggero come il capitolo precedente, però... boh, io non facevo altro che immergermi nella storia e ridere con l'Eremita, sarò strana io, anche se il finale poi mi ha frenata perchè è stato più sottilmente dark. Ma il tuo eremita l'ho adorato, il succo è questo, punto!
Bellissime idee e bellissima raccolta!

Recensore Master
02/04/20, ore 01:29
Cap. 26:

Ed eccomi per lo scambio a catena del giardino.
In questo capitolo piuttosto crudo troviamo una povera schiava terrorizzata vittima del suo padrone crudele e violento che le fa passare l'inferno e dopo averla terrorizzata per bene la porta a letto per compiere come si suol dire atti non puri ma...ecco che qui arriva il colpo di scena, infatti la schiava è una fata che ha solo finto tutto ciò ed ecco che lo uccide, che dire, un bel colpo di scena e quello stronzo se lo è meritato tutto.
Il tuo stile di scrivere mi piace sempre, non ho notato errori quindi direi complimenti, Ti faccio i miei più sinceri complimenti come sempre, continua così e alla prossima, ciaoo.

Recensore Master
01/04/20, ore 15:23
Cap. 2:

Ciao! Eccomi qui per lo scambio a catena del Giardino! :)
Premetto dicendo che mi fa sempre molto piacere imbattermi in una storia fantasy: è un genere che mi piace molto leggere, ma su cui sono negata a scrivere! xD Inventare interi mondi e personaggi così complessi e accattivanti di sana pianta, non è proprio una banalità ecco, per cui chiunque provi anche solo a cimentarsi in una tale impresa, secondo me, merita un applauso! :P
Per quanto riguarda questa OS è stata veramente adorabile! Pur essendo breve, è riuscita regalarmi la magia dei suoi personaggi, due cugini mezzelfi, creature vagabonde e avventurose, nonché delle sue ambientazioni, con questi monasteri silenziosi e un po' noiosi, dai nomi altisonanti, dove gli armadi nascondono fauni e interi mondi sconosciuti!
La scena finale è stata veramente comica, mi ha fatto morire dal ridere! Il tono scanzonato di Gylas lo ha reso subito il mio personaggio preferito, per non parlare della sua battuta/ammissione finale, proprio davanti al rigido Monaco Maestro: "Io sono gay!"
Essendo una OS immagino che la storia sia autoconclusiva, è un peccato perché vorrei leggere ancora di questi simpatici cugini! Oltretutto il tuo stile pulito e scorrevole, descrittivo ma leggero ha reso la lettura ancora più piacevole, insieme ovviamente alla freschezza dei personaggi e delle situazioni. La trovo una ventata di novità... nel fantasy, di solito mi capita di leggere di guerre e amori! Mi piace questo modo scanzonato di raccontare! :)
Complimenti anche alla tua amica, che ha realizzato il disegno! Mi è piaciuto tanto, ha regalato una chicca in più alla storia!
Non vedo l'ora di continuare la lettura, magari ci si becca in qualche altro scambio!
A presto, Violet :)

Recensore Master
30/03/20, ore 15:56
Cap. 12:

Ed eccomi qui per lo scambio del giardino.
Come potevo non scegliere sempre una di queste favolose raccolte? infatti eccomi qui.
Una storia davvero particolare e oserei anche dire strana, dove vediamo un uomo che decide di sfidare tutti e di avventurarsi nella foresta dei corvi che si dice essere maledetta e di cui difficilmente qualcuno faccia ritorno ma...ecco il colpo di scena: la regina dei corvi che ogni trent'anni aspetta un uomo sacrificato per figliare, proprio dal capovillaggio, chi se lo sarebbe mai aspettato, io non di certo. L'uomo l'avrà raggiunta? chi lo sa, il mistero c'è e a me non dispiace affatto.
Come al solito ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima, ciaoo.

Nuovo recensore
30/03/20, ore 13:20
Cap. 14:

Ciao,
Ho apprezzato molto la storia. I toni cupi presenti nelle prime righe vengono ridotti dal protagonista a semplici superstizioni popolari a cui lui, ritenendosi superiore, non crede. Sono stata abbagliata dal crescente climax che troviamo nelle frasi successive, in cui il giovane protagonista comincia ad avvicinarsi all' inimmaginabile verità. Mi è piaciuto molto il finale in cui, cambiato il punto di vista, noi lettori scopriamo l'atroce segreto del feudo e già soffriamo per il destino che attende il povero protagonista, anche se questo non è narrato. 

PS: l'immagine è bellissima

iulia2001