Recensioni per
When the time will come
di _aivy_demi_

Questa storia ha ottenuto 230 recensioni.
Positive : 230
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/04/20, ore 17:07
Cap. 1:

Eccomi tesoro! Ogni tanto anche io bazzico nel tuo profilo scegliendo storie nuove, ma prometto che proseguirò anche con le altre long!
È interessante come presenti questa cosa, io non sapevo per esempio di questo obbligo militare dei Sud Coreani, ancor più perché se uno è famoso dovrebbe esserne esentato, ma capisco sia la legge.
Però due anni sono tanti e si percepisce quanto sarà dura per Jin lasciare il suo gruppo, i suoi amici, la sua famiglia un po’ strampalata e, ovviamente intuisco che vuol tenere quella notizia della partenza per sé, per risparmiare e proteggere Jungkook, al quale mi sembra Jin sua molto legato... come prologo mi è piaciuto soprattutto la freschezza del testo e l’impaginazione, corro subito a vedere il capitolo successivo cara, sono troppo curiosa.
Un abbraccio e a presto
Ladyhawke83

Recensore Master
25/04/20, ore 15:18

Ciao cara e scusa il ritardo. Ormai mi conosci… prendo tempo. Anche per gustarmi le cose. Leggere con calma, ti dirò, ha tutto un altro sapore.
Tutto il capitolo è immerso in una sorta di tensione palpabile. Qualcosa che passa da un personaggio all’altro. Filtra attraverso i ricordi, straborda nel presente ed abbraccia la scena per restituirci la trama principale. Andando con ordine, fa quasi sorridere la fatica fisica di queste flessioni in palestra che non appartengono alla solita routine ma hanno comunque una utilità necessaria, interessante. Davvero, sembra di vedere all’opera un atleta bloccato in casa ai tempi del coronavirus. Hai dato un’attrualità pazzesca ad un semplice esercizio fisico. Non c’è solo il ricordo per una musica che c’è e non c’è. Per una melodia intonata che ha il sapore di un viaggio recente, di un amore che non è stato vissuto del tutto e di cui si ha una tremenda nostalgia. Come se il tempo trascorso insieme sia stato troppo poco, o troppo bello, e si cerchi assolutamente di ricrearlo nei propri ricordi, nella propria mente. Ovvio che, trattandosi di musicisti, una volontà del genere passi attraverso la melodia. Una melodia totalizzante, che estranea ed allontana dalla realtà. Allontana in maniera così totalizzante ed efficace da rendere del tutto invisibile l’entrata in scena del secondo personaggio, anche lui con i suoi fantasmi e turbamenti interiori.
Anche qui abbiamo un’altra storia, simile eppure molto diversa, di un amore palpabile, vissuto però si e no a metà, palese per tutti meno che per i diretti interessati. Come è che si dice? I segreti di Pulcinella? Ecco, da un po’ questa impressione. Anche qui il tempo, il tempo che stringe, che passa troppo veloce e si rischia di sciuparlo, anche se lo si passa insieme. Soprattutto se non si è sinceri, con se stessi e con l’altro. Per vivere a pieno, in certe questioni occorre essere cristallini. E qui, beh, qualcuno non lo è di certo, pure se dovrebbe. Affrontare i proprio fantasmi, quando questi riguardano la persona amata, fa sempre paura. E’ bello però come affronti poi il disagio dello scrittore, quando neppure nel suo silenzio trova pace e concentrazione. Quando scrivere testi diventa un problema, le parole vanno dove vogliono loro e resta impossibile stargli appresso, dargli un senso, un ritmo, un’anima. Figurati quanto è potente l’amore. Che può dare un senso a tutto o, come in questo caso, toglierlo completamente. E uno scrittore (o paroliere, o come si dice. Sono ignorante e non lo so). Non è più uno scrittore ma solo uno arrabbiato con le parole che non si lasciano mettere in fila.
Il nodo centrale, comunque, rimane: sarà affrontata la questione cruciale, di questo benedetto servizio militare? Fortuna gli amici quando ci vogliono bene e non hanno paura di prenderci a calci nel sedere, quando è necessario. Personalmente confido che sì, questo confronto ci sarà presto, sarà anche uno scontro, sicuramente, ma anche chiarificazione, avvicinamento. Almeno, fino a che la separazione arriverà e sarà ineluttabile.
Buon capitolo, accattivante e coinvolgente. Alla prossima :)

Recensore Master
24/04/20, ore 20:52
Cap. 1:

Ciao cara! Il ritardo è immenso, scusami davvero tantissimo, ma finalmente sono qui. Ho cercato tra i tuoi ultimi aggiornamenti, nuovamente una storia slegata dai fandom e quindi sono approdata su questo tuo progetto nuovo e recente che già promette tanto tanto bene. Mi piace che hai scelto come genere l'introspettivo, ti stai sempre più specializzando in questo genere che io personalmente adoro. Se potessi leggerei sempre e soltanto questo tipo di storie, sono davvero il mio pane quotidiano. Devo dire che su Efp raramente ho incrociato storie ambientate nella geografia che tu hai scelto, ma se ho intuito bene dal tuo profilo è una cultura che ultimamente ti affascina davvero tanto. Ho letto un libro su una storia d'amore ambientata in questa cultura, ma ripeto, è una novità quasi assoluta. Noto già dei toni angst: confessare l'amore o no? Come sai scrivo anche io di personaggi che sono sempre impelagati in questo quesito. È affascinante questa volta essere una lettrice che non sa in che modo il flusso dei pensieri del personaggio arriverà alla conclusione, giusta o sbagliata che sarà. È un prologo davvero interessante e che fa il suo dovere: stuzzica e spinge a continuare la lettura, si vuole scoprire altro.
Bravissima e complimenti :)
A presto! 

Recensore Master
23/04/20, ore 19:06

Buonasera tesoro <3
Mi fa piacere notare che ci sono più aggiornamenti sul profilo, significa che sei più produttiva di recente e io adoro troppo perché questo vuol dire che io ho più roba da leggere - e soprattutto che prosegui le storie che seguo e che aspetto sempre con trepidazione **
Dunque dunque, questa storia mi aveva già catturata dal primo capitolo e qui non si smentisce, è molto interessante e ha quel tocco angst che per quanto mi faccia soffrire, mi rapisce anche, è inevitabile. A noi lettori piace soffrire xD
Come al solito fai delle splendide introspezioni dei tuoi personaggi, mi piacciono sempre moltissimo, e adoro anche i dialoghi, mai infarciti di termini inutili e descrivi sempre le azioni senza ripetere termini come "disse" ecc. che non mi piacciono granché, e visto che da un po' sto cercando di evitarli so quanto sia complicato. 
Mi è dispiaciuto così tanto leggere di Jungkook e di come sta prendendo tutta la situazione, provando quell'ansia viscerale, quella paura di perdere l'altro a causa del servizio militare che deve prestare obbligatoriamente. E poi c'è Yoongi, che cerca di dargli conforto con un minimo di contatto fisico, che sembra poco ma non lo è davvero se consideriamo il personaggio che stai mostrando, poco abituato alle dimostrazioni fisiche d'affetto - eh, quanto lo capisco, io non sono per niente affettuosa xD
Nella seconda parte del capitolo continuiamo a vedere Yoongi ed entriamo un po' di più nella sua vita, scopriamo per esempio del suo rapporto con Hoseok, l'unico che non fa domande e non stressa, e sicuramente Yoongi non ha bisogno di questo in un momento simile, perciò è una fortuna che ci sia lui e che abbiano questo rapporto. 
Quindi, Jungkook ancora non sa di Jimin, Jimin non fiata sull'argomento e mantiene il segreto e la situazione pare stia per precipitare drasticamente. Aiuto. 
Curiosissima di proseguire con la lettura e capire come andrà avanti **
Ho amato questo capitolo, è scritto benissimo - ma come sempre, non mi deludi mai <3 
A presto <3
fumoemiele

Recensore Junior
20/04/20, ore 13:27
Cap. 1:

Alla fine ho ascoltato il tuo consiglio ed ho scelto proprio l'ultimo aggiornamento, anche perché avendone tu pubblicato soltanto due capitoli, non sarei neanche troppo indietro.
Ma entriamo nel merito!
Mi piace molto che la storia tratti della Sud Corea la cui cultura la conosco solo marginalmente, ma per il poco che so mi affascina molto - un po' come gran parte delle culture orientali.
La descrizione che ci concedi è perfettamente efficace, difatti, già si evince il dilemma - la difficoltà insita al protagonista - nel quale Jin è costretto a trovarsi. Non so, ma per quello che ho letto lì, ho trovato il titolo totalmente adatto: è come se Jin si mettesse di fronte a questa svolta irrimediabile che la sua vita è obbligata a prendere e a domandarsi "e quando il tempo giungerà, tu che farai?". Un'immagine che trovo sempre molto introspettiva e perfettamente adattabile ad una qualsivoglia situazione - visto che ognuno di noi si ritroverà sempre di fronte a delle scelte (che molto spesso possono rivelarsi quasi degli aut-aut dove avere un certo comportamento piuttosto che un altro fa prendere una piega completamente differente alle nostre vite) che, volenti o nolenti, influenzeranno le nostre vite in modo spesso irreversibile. (ovviamente sto estremizzando, non è sempre così drastica la situa, dai)

Ed il prologo è proprio lì che inizia: una discussione con tra Jin e Tae in cui si evince la sua ansia, la sua preoccupazione, il suo timore a dare notizia dell'imminente partenza ("il solo pensiero di dover rivelare a Jungkook la data della partenza gli dava un senso di nausea misto a spaesamento" questo semplice pensiero è puntuale e preciso, spiega senza troppi giri di parole la sua condizione).
La tematica è delicata: è sempre così difficile confessare il proprio amore e affetto nei confronti di qualcuno, a maggior ragione se i presupposti e le condizioni sono quelle in cui si trova Jin.
Razionalmente, sarebbe (immagino che poi accadrà anche) assolutamente giusto che confessasse i suoi sentimenti sia per liberarsi della pressione da te nominata che prova, sia perché è giusto nei confronti sia dell'altro che di se stesso - oltreché per evitare di vivere cl rimorso di non averlo fatto, di fronte alla snervante domanda del "che sarebbe accaduto se lo avessi fatto?".
D'altra parte, però, come possiamo biasimarlo? Sa di dover partire, sa che non avranno tempo o futuro, ma solo il dolore reciproco della distanza a cui saranno costretti - e la difficoltà di dover prendere coraggio e rendersi vulnerabile facendo le sue dichiarazioni.

Ovviamente il termine di questo prologo lascia un feedback speranzoso rispetto all'evoluzione della situazione. Vedremo che accadrà.

Entrando nel merito del tuo stile, essendo la prima volta che mi ci interfacciavo, ritengo di dover spendere giusto qualche parole. Da un punto di vista sintattico-grammaticale ho trovato tutto molto corretto e per quanto concerne il gusto personale, devo ammettere che mi è piaciuto molto: mi è parso tutto preciso, puntuale, con la giusta focalizzazione sullo stato d'animo del protagonista, senza mai perdere quella volontà di dare sia degli spunti di riflessione sia qualche tassello che vada a incuriosire il lettore.
Andrei avanti molto volentieri, insomma ;)

Bongi!

Recensore Master
19/04/20, ore 19:16
Cap. 1:

Ciao cara ^^
Sono rimasta sorpresa quando ho visto che questa storia mi era sfuggita. E pensare che la trama è così interessante, ma eccomi qui. Eh, purtroppo la realtà coreana sa essere molto dura da tanti punti di vista, sicuramente c'è anche il fatto della leva obbligatoria. Io poi non so lì come funzioni, ma per quello che leggo in giro mi pare proprio dura come cosa (è vero che qui in Italia c'era pure la leva, ma non credo funzionasse allo stesso modo).
Ad ogni modo, Jin ha ventotto anni. Quindi praticamente a breve non rientra nemmeno più nell'obbligo, quindi deve andare. E non deve essere facile, perché ci sono i parenti, ci sono i suoi amici, la sua seconda famiglia, che sì, saranno impiccioni e immaturi quanto si vuole, però si preoccupano gli vogliono bene e paradossalmente è questo a rendere a Jin le cose più difficili. Sicuramente hai scelto di trattare delle tematiche toste e delicate, oltre che molto interessanti.
Complimenti come sempre <3

Nao

Recensore Master
19/04/20, ore 19:05

Ciao!
Mi ha fatto piacere continuare la lettura a poche ore dal primo capitolo perché mi ricordo tutto per filo e per segno e posso collegare facilmente la scena precedente a questa.
Per prima cosa ti dico che hai descritto secondo me alla perfezione l'allenamento iniziale del giovane. Hai unito sia a livello fisico il dolore di quelle che forse sono state un centinaio di flessioni, a quella che è invece la pace interiore e mentale perché è evidentemente soddisfatto sia dello sforzo fisico appena effettuato che di ciò che verrà dopo, ovvero tanto relax e coccole personali.

Ti devo dire che Yoongi lo sento molto vicino a me come personaggio. Il suo carattere e la sua introspezione è fatta molto bene secondo me, specie per il fatto che è così tanto empatico con gli amici e le persone a cui tiene, sia perché è evidentemente buono di cuore e cerca in ogni modo di tirare su il morale della gente ma è limitato e si sforza nei gesti, perché anche io mi strapparsi il cuore dal petto E lo darei a qualcuno che ne ha bisogno, ma abbracciare.. Io odio il contatto fisico 😂 è più forte di me. Lui si sforza, segno che sa perfettamente che deve dare manovra di sfogo all'amico, che era lì per soffocare il dolore e la frustrazione della partenza di Jin. È bello come Yoongi si è accorto che tra i due c'è tenero per così dire, E cerca di esternarlo dalla bocca del diretto interessato, ed è anche palese che a lui non da alcuna forma di fastidio.
Ha semplicemente capito il tarlo che sta mangiando vivo Jungkook, e come farei io, perché secondo me la presa della realtà aiuta a fare le mosse successive e rendersi conto delle situazioni, lo spinge a renderlo reale con le parole.
È una storia molto interessante che si fa leggere senza dubbio ed è anche scritta molto bene.

A presto!

Recensore Master
19/04/20, ore 15:58

Ciao, cara!
Tu riesci sempre a stupirmi. Le descrizioni di questo capitolo sono spettacolari, specialmente quando Jungkook fa esercizio fisico, sembra di vedere ogni suo movimento qui davanti a me.
Mi è piaciuto l'arrivo di Yoongi, che in qualche modo consiglia il suo amico di parlare con la persona che ama prima che sia tardi per il loro bene.
Non ha tutti i torti visto che le parole mai dette resteranno sempre li, invece e sempre meglio affrontare le cose.
Tra Jungkook e Jim la situazione deve essere in qualche modo tesa e deve essere chiarita, visto che anche altre persone si sono accorte di questa tensione.
TI faccio tantissimi complimenti e alla prossima <3

Recensore Master
19/04/20, ore 00:37
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi qui finalmente sono riuscita a passare, e posso commentare questa bellissima storia. Mi hanno colpito in realtà tutte le cose che hai scritto e che ho letto, perché trovo che tu abbia oltre ad uno stile di scrittura non indifferente, ed è ciò che io prediligo, sia per la forma che per la persona, ma questa storia mi ha attratta anche perché ti sei cimentata nello stile introspettivo, che da come avrai capito, è quello che mi piace di più.
Ed in più non è legato in nessun fandom.
Quindi è solo frutto della tua fantasia, e sopratutto della tua anima, perché quando i personaggi, i luoghi e le situazioni sono i tuoi, ci sei inevitabilmente più affezionata, come ogni autore con il suo romanzo, su questo ti posso capire, perciò io ti faccio i miei complimenti anche solo per questo. A parte il coraggio di una storia in cui nessuno ti ha messo le basi, ma che è tutto fatto da te, ti dico già in maniera generale che non mi hai delusa affatto perché hai scelto un tema molto forte, molto tosto, ma lo stai affrontando per quel che ho avuto modo di vedere dal prologo in maniera egregia, in più non ho adocchiato nessun errore, molto brava!

Incontriamo subito uno dei due protagonisti.
Una persona molto forte e determinata ma che serba anche molte cose oscure nel suo cuore, una di queste da quel che mi è arrivato è la nostalgia e l'abbandono, che lo porta forse a non voler confessare di dover servire il paese in esercito alla persona a lui cara, perché ha ancora questa specie di trauma in sé che, malgrado sia lui stavolta s doversene andare, non cambia il fatto che si senta intimorito proprio dalla questione e da situazione in sé.
E forse anche per questo ha aspettato che scadesse il termine per fare ciò che è dovuto, come ci suggerisce sia il titolo che la frase finale, credeva di avere tempo per tutto il passare degli anni, ma la sabbia nella clessidra si esaurisce prima o poi.
È qualcosa di molto profondo se lo si analizza.
È una caratterizzazione molto particolare, purtroppo sono cose che si verificano sul serio, e quindi io sono molto curiosa di conoscere il seguito.
Veramente brava.
A presto!

Recensore Veterano
18/04/20, ore 14:46

Rieccomi qui!
Prima di tutto ti chiedo scusa per il ritardo; in realtà speravo di riuscire a passare molto prima, ma non ci sono riuscita.
Comunque non mi è andata male, perché proprio mentre stavo spulciando il tuo profilo per scovare qualcosa da leggere ho visto che avevi aggiornato questa storia, e allora mi ci sono buttata a capofitto.
Mi è piaciuto l'inizio di questo capitolo, con una descrizione così puntuale dell'esercizio fisico e della fatica di Jungkook da essere quasi percepibile.
Nell'aria c'è una sottile tensione fatta di parole non dette, un'atmosfera di attesa e di nostalgia del tempo passato insieme dai ragazzi, e soprattutto da lui e Jin. Questo sentimento sembra affliggere un po' tutti, e si capisce che la scomparsa di un membro del loro gruppo ha un certo peso su di loro. Di sicuro rovinerà l'equilibrio delle relazioni che si erano venute a creare, e ho il sospetto che rovinerà anche qualcos'altro.
Non so se la relazione tra Jin e Jungkook è qualcosa di avvallato tra i due ragazzi, se si tratta di un sentimento ancora inespresso o di altro ancora, ma dalle parole tra Yoongi e quest'ultimo mi viene il sospetto che possa trattarsi della seconda ipotesi. Se così fosse, questo renderebbe la separazione ancora più dolorosa.
Di questo capitolo ho apprezzato moltissimo la descrizione delle emozioni dei ragazzi, di questa malinconia che traspare da ogni parola del testo e che ha avviluppato un po' anche me. Mi sono piaciuti i toni delicati che hai usato per parlare di questa separazione, imminente ma ancora dai contorni indefiniti.
Questa si prospetta essere una gran bella storia, dolce e malinconica al punto giusto. Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli per scoprire cosa accadrà e, soprattutto, come i protagonisti affronteranno l'intera situazione.
Alla prossima! ^^

Recensore Master
16/04/20, ore 22:32
Cap. 1:

Il prologo per quanto corto, pone delle basi interessanti per la storia – primo tra tutti un’ambientazione su cui non sono abituata a leggere, ovvero la Corea (del Sud). Credo di aver visto qualche volta qualche k-drama e sicuro ho letto qualche manhwa, ma ogni volta che leggo o sento i loro nomi per me diventa impossibile impararli – e già normalmente faccio schifo coi nomi – quindi metto le mani avanti e chiedo già scusa se dovessi confondermi o scriverne male qualcuno in questa recensione. (che poi in questo capitolo i protagonisti sono tre… ma vabbeh xD)

Come detto il prologo è corto e forse anche a causa di questa cortezza lascia addosso un sacco di domande (e solleva sicuramente tanta curiosità, quindi giustamente invoglia a proseguire, che è anche ciò che un prologo dovrebbe fare), ma anche tanti dubbi. All’inizio confesso che parlando di leva obbligatoria e del fatto che Jin avesse rivelato agli altri due la data dell’inizio del suo servizio di leva, pensavo sarebbe stata una storia legata alla guerra (poi in effetti è segnato come fluff e romantica, quindi probabilmente prenderà un taglio diverso). Quello che mi ha confusa a dire il vero è stato l’accenno ai “tour” e accorgermi che è anche segnalato come “missing moment”. Ma quindi non è un original? O è uno spin off di un’altra tua fic?

Lo stile chiaro è comunque sempre piacevole da leggere, non hai ancora avuto modo di delineare bene i personaggi, ma già dai pochi dialoghi qualcosa di loro si inizia ad intuire e ci si rende conto che si tratta di tre persone ben distinte, tra cui spicca questo Jin e questo suo rapporto “particolare” con *copincolla* Jungkook.
Complimenti

Recensore Veterano
06/04/20, ore 11:43
Cap. 1:

Alla fine non ho potuto evitare di leggere questa storia. Ogni volta che scorrevo l'elenco di long e one-shot sul tuo profilo, lo sguardo continuava a cadermi su questo titolo, e così mi sono decisa a tuffarmi in questo racconto. 
Se ho ben capito, i protagonisti sono ispirati a una band K-pop, è esatto? Te lo chiedo perché, pur non seguendo quel genere, i nomi dei ragazzi mi suonano famigliari. Se così fosse sarei molto interessata ad ascoltarmi qualcosa al riguardo: trovo sempre affascinante quando una storia prende ispirazione dal mondo musicale.
Comunque, passando al testo, mi è piaciuto molto come hai gestito le emozioni dei protagonisti. La loro tensione per l'imminente partenza è palpabile, e la trovo perfettamente comprensibile; è vero, era qualcosa di atteso e inevitabile, ma un conto è pensarci quando mancano ancora anni, un altro è ritrovarsi ad affrontare la realtà nel breve periodo.
Ho trovato molto bello il fatto che il gruppo venga considerato come una seconda famiglia. Stare a lungo con qualcuno, quando non sopraggiunge prima una frattura, porta inevitabilmente  a creare dei legami, i quali rendono difficile la separazione qualora fosse necessaria.
Come prologo l'ho trovato efficacissimo. Cattura l'attenzione, coinvolge sin dal primo istante e fa venir voglia di saperne di più. Ora sono davvero curiosa di seguirne gli sviluppi.
Alla prossima! ^^

Recensore Junior
15/03/20, ore 17:20
Cap. 1:

Ciao cara, eccomi per lo scambio dal Giardino :)
Finalmente leggo qualcosa di Originale con la O maiuscola. Erano anni che non bazzicavo per EFP e tornarci trovando trame così accattivanti è un grande piacere.
Mi è piaciuto come hai iniziato a esporci la storia, entrando diretta nell'intima sensibilità del personaggio. E' proprio lo stile che fa per me! Ho apprezzato molto. Sicuramente i personaggi presentati in questo prologo sono ben delineati e promettono bene. Il contesto culturare è nuovo per me, quindi sarà tutta una scoperta. Sei stata capace di incuriosirmi per davvero!
Lo stile è pulito e scorrevole, non sono incappata in nessun errore di punteggiatura e per questo ti faccio i complimenti! Hai un bel modo di scrivere e sono certa ne verrà fuori un capolavoro.
A presto :) Ti ringrazio per la piacevole lettura!

Recensore Master
08/02/20, ore 19:03
Cap. 1:

Ciao, intanto scusa il ritardo. Poi, visto che con Singing is the asnwer sono in pari, ho pensato di passare da qua.
Innanzitutto mi ha attirato il fatto che parli di una nazione che, apertamente, non conosco. Il mio è un vago e curioso interesse verso la cultura orientale e di coreana in particolare so non poco ma pochissimo. Hai stuzzicato insomma la mia curiosità. Che è tanta, troppa, su certe culture. Ammetto che li per li mi sono persa anche con i nomi ed il sesso dei personaggi. Probabilmente, se avesse dovuto leggerli ad alta voce li avrei anche sicuramente storpiati. Davvero, mi manca addirittura la sonorità di quel popolo. Comunque, credo che i protagonisti siano tutti maschi, sbaglio?
Poi, vabè, mi hai toccato il tema della famiglia, non naturale ma acquisita (e di fatto, neppure nelle dinamiche, non c’è poi tutta questa differenza. Ci si somiglierà meno ma l’amore, i sorrisi, la complicità, odi ed arrabbiature sono perfettamente identiche). C’è insomma un cameratismo potente tra il protagonista ed i ragazzi a cui, per primi, ha rivelato della sua quasi partenza per il servizio militare (accidenti quanto è lunga la naia, tra l’altro!). Ovvio che lasci il lettore con la curiosità su chi sia il terzo ragazzo, a cui il protagonista non ha ancora voglia di rivelare l’amara novità. C’è un legame amoroso tra loro? Un interesse unilaterale? Qualcosa che ancora deve svilupparsi? Insomma te col romanticismo ci sai fare per cui è aperta ogni possibilità.
La cosa che forse non ho ben inquadrato io è sul fatto che la partenza per il servizio militare è vissuto come una possibilità fortemente negativa. Nel senso, sbaglio o rischia di essere anche una pesante battuta d’arresto alla carriera lavorativa del protagonista? Spero di no, povero, altrimenti oltre al danno pure la beffa. Anche se, in fin dei conti, è una tragedia annunciata, se tocca a tutti presto o tardi sarebbe comunque dovuto arrivare il suo turno. Vedremo però se questa magagna servirà per sbloccare la situazione tra il protagonista ed il suo amore? Sempre se non ho frainteso le dinamiche. Ottimo capitolo. Alla prossima :)

Recensore Master
08/02/20, ore 10:07
Cap. 1:

Buongiorno mia cara <3
E... questa me l'ero persa! Per fortuna me ne sono accorta così recupero anche questo prologo, ormai sono al passo con tutte le tue pubblicazioni credo, a eccezione del writober con cui procedo un po' a rilento ma perché sono 31 capitoli e non è facilissimo mettersi in pari, soprattutto se continuo a saltellare da un tuo progetto all'altro perché mi attirano tutti xD
Dunque, questa storia si preannuncia anche più angst del solito, visto che ci mostra da subito Jimin che, raggiunta l'età di ventotto anni, deve allontanarsi dai membri della band per prestare servizio militare alla Corea. A rendere il tutto da subito più angst è il fatto che Jimin non sappia come dirlo a Jungkook, e questo già ci fa intuire che i due hanno un rapporto particolare, unito, anche se non ne hanno effettivamente parlato e non hanno dato un nome a queste emozioni. Per fortuna Jimin non si tiene tutto dentro e parla di ciò con alcuni dei membri della band, anche se poi se ne pente, che lo spronano a parlarne con Jungkook perché tanto, presto o tardi, dovrà farlo comunque, non può certo partire senza dirgli niente, anche se forse l'idea è più allettante di aprire il proprio cuore e rivelare i suoi sentimenti all'altro. 
La premessa dietro a questa storia è tristissima, sento già che soffrirò tantissimo, ma spero che Jimin riesca a parlare di ciò che sta succedendo con Jungkook prima di andarsene, penso che se non lo facesse finirebbe per rimpiangerlo per sempre. 
Un'altra storia che mi appare già un sacco interessante, non vedo l'ora di leggere come prosegue, sono curiosissima! ^^
Aggiungo che le tue introspezioni sono sempre il massimo, con pochissime righe riesci sempre a farmi provare una marea di emozioni <3 
A presto <3
fumoemiele