Recensioni per
When the time will come
di _aivy_demi_

Questa storia ha ottenuto 230 recensioni.
Positive : 230
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/06/21, ore 18:13

Ciao cara! Eccomi di nuovo qua! Scusa del leggero ritardo!
Una delle cose che noi tutti lettori temevamo di più si è avverata, ovvero che a rivelare la verità fosse una persona terza e che lo facesse in un momento davvero pessimo. Io onestamente capisco Jimin: come hai detto e rimarcato tu, si tratta di due suoi amici e di una situazione spiacevole che non sembrava avere risoluzione; più che spingere Jin a confessare, ancora e ancora, lui h deciso di agire. Questo lo capisco, ma allo stesso tempo è stata un’invasione “illecita”, perché il territorio tra Jin e Jungkook è stato comunque violato – e la reazione di Jungkook ne è stata una ovvia conseguenza.
Anche qui, comunque, si parte da un ambiente “fisico” che esprime i primi dubbi tra le poche luci della notte e del cellulare di Jin, comunque avvolto nel buio fino all’ultimo minuto, quasi in una ironica metafora; alla fine, pure, diviene espressione del disagio, in quella durezza della panchina dove Jungkook si stende e praticamente sviene, perde i sensi appena dopo aver sentito Jimin chiamare aiuto.
Mi è piaciuto come hai descritto le reazioni di Jungkook. All’inizio la reazione è di gelo, nello sguardo fisso e in un tono della voce quasi asettico. Poi c’è la rabbia esplosiva, quasi violenta, e infine il male psicologico diventa fisico, tanto appunto che sembra perdere i sensi. C’è molto di una giovinezza quasi acerba, tenera, in questi eccessi, o almeno io che sono decisamente più grande di un ’97 lo intendo anche in questo modo, e il mio dispiacere è diventato anche più grande nel leggere le disavventure amorose di Jungkook.
Dall’altra parte abbiamo anche Jimin, che a una certa sembra pentirsi quasi, si rende conto di essere stato forse troppo impulsivo e di aver profanato qualcosa che non doveva. Il fatto che più volte in poche battute pensi molto a quello che deve dire è secondo me segno di questi dubbi interni – mi è piaciuto molto anche come hai descritto le azioni e le reazioni di lui, in questo capitolo.
Le ultime battute danno uno spiraglio di previsione per il futuro con un confronto davvero diretto tra Jin e Jungkook, anche perché se on erro Jin era uscito di casa cominciando a correre verso di loro, sperando di fermarli in tempo. E a questo punto, o scappa definitivamente – ma sarebbe troppo un vigliacco – oppure arriva, salva quello che può salvare della situazione e quindi raccatta letteralmente Jungkook, e finalmente gli parla.
Lo scopriremo nei prossimi capitoli.
Ok, direi che è tutto. Alla prossima!

Recensore Master
18/06/21, ore 16:50

Ciao Aivy,
a quanto pare Jungkook non se la passa meglio della sua controparte. Credeva che lo sforzo fisico lo aiutasse, almeno in qualche modo, a dimenticare i suoi problemi. Peccato che la playlist che ha scelto di usare come sottofondo per l'allenamento non aiuti molto. Ci credo che si ritrovi a sospirare davanti ad alcune immagini! Praticamente si sta facendo del male dal solo, poiché sta martellando il cervello con scene che all'epoca erano felici, ma ora non lo sono più. è un continuo struggersi, perché è un continuo contrapporre il passato con la situazione attuale, cosa che non gli fa assolutamente bene.
Se c'è uno in mezzo a loro che ha capito perfettamente la situazione e che ha deciso di fare qualcosa in proposito è Yoongi. Non ha bisogno di parlare molto o di tergiversare sull'argomento. Gli bastano poche domande, formulate al momento giusto, con le giuste parole, per mettere in crisi il suo amico, che si richiude in sé stesso a riccio.
Gli basta vedere quell'atteggiamento per capire che si deve dare subito da fare, prima che tutto precipiti, fra loro e fra Jin e Jungkook.
Mi chiedo a chi sarà stato inviato quel messaggio, se a Jin oppure a tutto il gruppo e come reagiranno tutti i componenti della band a questo nuovo sviluppo della situazione.
Come sempre il capitolo è scritto in un modo perfetto, divino. Ogni elemento da te descritto si incastra perfettamente nella situazione creata. Tutto è funzionale, nulla è fuori posto. Complimenti!!
Ci vediamo presto.
Mask.

Nuovo recensore
18/06/21, ore 15:07

Buonasera, eccomi finalmente a recuperare questa long.

Ho dovuto dare una piccola ripassata ai capitoli precedenti ma fondamentalmente ricordavi quasi tutto. Anzi, dopo aver letto l'altro tuo lavoro su questo gruppo di stravaganti ragazzi, ho ora una conoscenza un po' più chiara e immediata dei vari personaggi.

Iniziamo dalla seconda parte: ho un debole per le scene in cui uno dei due personaggi è malato e l'altro lo veglia, e qui abbiamo un Jungkook davvero messo male, tanto che la febbre l'ha reso incosciente. Suda e trema anche sotto strati di coperte.
È lampante che il sentimento che Jin sente per lui è forte e sincero. La preoccupazione per le gravi condizioni di JK, il desiderio di vederlo star meglio, il modo in cui lo sfiora con infinita dolcezza sono quanto di più reale e sanguigno.
L'incoscienza di JK e la preoccupazione spingono Jin ad avvicinarsi, invadere lo spazio vitale dell'altro e permettersi gesti d'affetto in un modo che sarebbe impossibile se JK fosse sveglio. Ciò mi riempie di tristezza per due motivi: JK non saprà mai (o forse sì?) che Jin lo ama così tanto e Jin è ancora deciso a non permettere ai suoi sentimenti di liberarsi, ma vuole reprimerli e nasconderli. Soffocarli dietro la partenza e lo svolgimento dei suoi doveri militari.

Jimin e Tae sono un amore. Amo il loro affiatamento anche nei piccoli litigi e il loro 'intromettersi' in modo forse un po' troppo invadente ma sicuramente pieno di buone intenzioni negli screzi tra i loro due compagni di banda inconsapevolmente innamorati. Perchè ovviamente hanno capito tutti cosa c'è tra Jin e Jk, e tutti guardano con impotenza i due diretti interessati torturarsi nel silenzio di una dichiarazione di sentimenti mancata.

Lieta di riprendere questo lavoro così pieno di dolcezza, terrò gli aggiornamenti sotto controllo.

Buona serata!

Recensore Junior
18/06/21, ore 12:47

Eccoci qua, laddove avevo lasciato e mi aspettavo saremmo andati a finire.
Jimin è arrabbiato con l'amico per aver confessato a Jin il suo intendo. Come già avevo preannunciato nella recensione del precedente capitolo - e voglio sottolineare anche adesso -, non concordo con questa sua decisione. Non concordo perché piuttosto avrei preferito che Jimin muovesse il suo culo verso Jin per convincerlo a informare lui stesso Jungkook, anziché prendersi lui una responsabilità che non gli apparteneva e che, nella mia testa, non doveva in alcun modo appartenergli.

Questo, ovviamente, non cambia il fatto che invece Jungkook, per tutto il vissuto già avuto con Jin e per il potenziale di quello potrebbero avere in futuro, aveva il totale diritto di avere questa informazione. Solo non così, non dall'amico. E in questo, in parte, colpevolizzo anche Jin perchè in fondo... Che diavolo stava aspettando? Posso capire la paura, la consapevolezza del dolore che gli avrebbe arrecato, ma pensava che non dirglielo sarebbe stata la soluzione? Che non vederlo, così, da un giorno a un altro, sarebbe stato migliore?

L'incontro tra i due ragazzi mi ha spezzato il cuore. Così tanta titubanza e preoccupazione in Jimin, così tanta spaesatezza in Jungkook. Me li immagino, di fronte a me, e mi sento parte dell'agitazione che certamente li abita di fronte alla consapevolezza di dover affrontare un argomento pungente e ostico, ma tutto ciò in cui riescono è tergiversare e schivarlo ancora per un altro attimo.
E quella tensione, quell'ansia in attesa del fatidico del momento, ce la descrivi tutta e si cala su di me, pesante come un peso che vorrei non potermi addosso. Tremo, anche io, mi agito anche io, perché - non mi stanco di dirlo - le introspezioni con cui sei solita descrivere queste situazioni mi fanno costantemente empatizzare con i tuoi personaggi, a prescindere da quali essi siano.
Jimin inizia ad avere dei sensi di colpa che mettono in dubbio la ragione che lo ha spinto a ritrovarsi in quel parco in piena notte: "sarebbe stato per il loro bene, giusto?"
Certo, non mi sognerei mai di dubitare della bontà dell'intenzione di Jimin, ma per me la risposta è certamente no. Poi, mi sembra onesto farti presente che le domande e le risposte che Jimin si pone e si dà siano certamente realistiche: non mi aspetterei dei ragionamenti differenti da una persona che si trova nella sua situazione (all'interno della quale è stato lui a volercisi mettere). L'atteggiamento tipico di chi, quando non è troppo sicuro delle proprie scelte, tende a "raccontarsela" per alleggerirne un po' il peso e l'eventuale senso di colpa.

E poi boom, di botto. Per Jungkook certamente inaspettato. Adesso il senso di confusione che già doveva aver percepito nel veder apparire Jimin deve essere totalmente esploso. Assieme a un senso di vuoto e forse un po' di rabbia.
Anche qua, la reazione di Jungkook è sicuramente prevedibile e coerente con ciò che mi aspettavo e con ciò che mi aspetterei dalla maggior parte delle persone qualora si trovassero al suo posto.
Così la rabbia esplode e travolge entrambi perché Jimin non era stato mandato da Jin e Jin, ai suoi occhi, non aveva neanche avuto la decenza di valutare se e come dirglielo, semplicemente non lo aveva fatto. Di fronte a questo, mi immagino lo stomaco di Jungkook chiudersi e arrovellarsi, il corpo che inizia ad abbandonarlo e lo priva delle energie.
Jungkook sviene e, per quanto magari sarebbe accaduto lo stesso, studio psicologia e non posso fare a meno di pensare che quella notizia abbia avuto un peso più che notevole su quel risultato.

Daje, due capitoli e sono in pari. Mi sento fortissima :D
A presto,
Bongi!

Recensore Master
17/06/21, ore 15:14
Cap. 7:

Ciao cara eccomi qui per il nostro scambio.
Jungkook è la tenerezza *_*
Il suo risveglio è leggermente ancora confusionale e mi risulta che stia ancora un po' male.
Si ricorda di ciò che è avvenuto con Jin che si prende cura di lui. Io penso che un po' di imbarazzo ci possa stare. Jin è davvero molto carino perché cerca di rassicurarlo e Jungkook non vuole che lui si allontana da lui, e la trovo una scena davvero molto bella e emozionanete.
Lo sai che sei bravissima in queste cose.
Complimenti e alla prossima <3

Recensore Master
17/06/21, ore 12:22
Cap. 7:

Ciao cara **
Ma alloraaa, la tenerezza di questo capitolo? Sto adorando, qualcuno abbracci Jungkook. Forse l'avrò scritto mille volte, MA ADORO L'hurt/confort, anche perché può dar vita a delle situazioni interessanti, come in questo caso...
Jungkook si risveglia confuso e ancora malaticcio, ricordandosi di Jin che lo spoglia, e beh, si prende cura di lui. Ciò gli crea imbarazzo ma Jin cerca comunque di rasserenarlo. Insomma, la tensione fra i due è palpabile sin dall'inizio, c'è proprio quel mix di erotismo e tenerezza, dato dal fatto che Jungkook sta poco bene e ha bisogno di affetto. Trova l'affetto e il calore che cerca proprio tra le braccia di Jin... e mi butti l'angst sul finale con Jungkook che lo prega di non andare e lui che sa che dovrà farlo comunque... insomma, non è mancato proprio niente, eh?
Bellissimo capitolo, a presto :*

Nao

Recensore Master
17/06/21, ore 10:32
Cap. 4:

Buongiorno tesoro, nell'attesa di Singing is the answer proseguo volentieri con quest'altra long **. Riusciranno questi due a chiarirsi ahahaha? Da guardare sono uno spasso, ma credo che loro invece non si stiano divertendo più di tanto xD (noi invece ridiamo a loro spese.)
Ora, capisco perfettamente la rabbia di Jin: se fossi nella sua stessa posizione e avessi un amico come Jimin lo strangolerei! Altroché! Ma chi cavolo ti da' il diritto di immischiarti in questo modo e decidere di agire al posto mio? Che poi, se io mi confido è perché mi fido, non per farmi "pugnalare" alle spalle in questo modo -.- ma che cavolo. Sono sicurissima che Jimin abbia agito con le migliori intenzioni, ma in casi delicati come questi bisognerebbe lasciare che siano le due controparti a sbrogliarsela, secondo me. Ho quasi paura di cosa potrebbe succedere se Jin riuscisse a raggiungerlo... della serie che parte una bella scazzottata \O/. Allo stesso modo probabilmente ho ancora più paura di quello che potrebbe succedere se invece Jimin riuscisse a raggiungere Jungkook... ormai comunque il dado è tratto e se anche Jin dovesse intercettare Jungkook, quest'ultimo scommetto troverà comunque il modo di parlarci e farsi dire che cosa volesse.
Resta solo da incrociare le dita che la situazione si evolva in maniera costruttiva ahahah.
Alla prossima, dear, un bacione!

Benni

Recensore Master
16/06/21, ore 22:34

Stavo per recensire e vedo che aggiorni? Doppio piacere allora... <3
Un Capitolo questo estremamente introspettivo; da un lato Jin e dall'altro Jung; dopo i due capitoli precedenti credo fossero devorose certe riflessioni da parte di entrambi, anche per insomma... tirare le somme sulla questione. Però mi piace che nonostante tutto, l'indecisione, i dilemmi i fardelli continuino a premere sul Cuore dei due ragazzi, in effetti sarebbe stato troppo facile una risoluzione del genere e del resto ormai ti conosco; vuoi un bene dell'anima a questi due scemi, ma farli soffrire è inevitabile. Qui ho visto due differenti livelli di sofferenza, o meglio modo di soffrire; se Jung ha un approccio più innocente, più naturale nel scaricare i propri tormenti; Jin è più diretto, estremamente più diretto... e gli è bastato immaginare il volto e il corpo di Jung.
Altra cosa che ho apprezzato e l'inserimento di piccoli elementi in grado di far percepire il come i due affrontano la vita, il come si è sviluppato il loro rapporto in maniera estremamente genuina, ma che ora si è arenato in un punto morto e senza via d'uscita. Che la via di fuga sia... quella stessa passione che a fatica riescono a contenere?
Un abbraccio forte cara e alla prossima
Elgas

Recensore Master
12/06/21, ore 15:17
Cap. 1:

Eccomi qui, finalmente! Questa settimana è stata lunghissima.. ç_ç 
Vediamo un po', inizio questo tuo progetto sempre in attesa di Singing (che ormai quei due mi hanno rubato il cuore!). Sai che la mia tesi verteva proprio sull'antimilitarismo e su tutta la questione dell'abolizione del servizio militare obbligatorio? So tutto al riguardo, soprattutto tutte le motivazioni dei ragazzi, che di partire proprio non ne hanno voglia. Che poi in Corea due anni, sono tanti! Posso capire quanto Jin non abbia voglia di fermare tutta la sua vita per servire, seppur con orgoglio, il proprio paese. Che poi non ci dimentichiamo della situazione geopolitica delicata in cui si trova, immagino non sia per niente secondaria la questione. Ma essendo un personaggio famoso forse non sarà troppo duro come leva. In fondo anche Elvis e Morandi e anche Jovanotti (ebbene si) sono partiti militari! Certo due anni però, sono proprio tanti...E poi a quanto pare Jon non solo deve lasciare carriera, lavoro e la sua seconda famiglia, quegli amici e colleghi che ormai gli sono entrati nel cuore, ma anche Jungkook più che amico, più che collega a quanto pare. Così è ancora più difficile, lasciare per così tanto tempo la persona che si ama, che strazio povero Jin ç_ç 
Come al solito la tua introspezione dei personaggi è splendida! 

 

Recensore Junior
11/06/21, ore 10:32
Cap. 4:

Ho scelto di tornare qua. Forse perché era il primo racconto tuo che avevo iniziato, forse perché Jungkook e Seokjin mi avevano profondamente catturato il cuore grazie alla loro incapacità di far fronte ai propri sentimenti - quanto li capisco!

Jungkook: ancora una volta si getta nello sport, una evidente valvola di sfogo per lui. Leggendo, raffiorano nella mia mente i ricordi riguardanti la tua scrittura: la cura e l'attenzione che metti nel descrivere i movimenti compiuti dai tuoi protagonisti li inseriscono in un contesto che per forza di cose viene percepito dal lettore come reale.
Fin dalle prime righe del capitolo, per esempio, troviamo elementi come "Inspirava ed espirava controllando l’afflusso d’aria, tenendosi il fianco con una mano e maledicendosi dell’idea stupida" e io me lo vedo di fronte Jungkook che sta ponzando dalla fatica, un po' ricurvo sulla schiena col braccio piegato a tenersi il fianco. Me lo immagino in modo concreto e per forza di cose ne sono lieta perché non è mai scontato rendere reali delle scene, soprattutto attraverso brevità, semplicità e immediatezza.
Jungkook ci viene nuovamente presentato come una persona che prende la vita di petto, che ci si butta e la affronta senza troppi rigirii: quasi l'opposto di quello che abbiamo potuto vedere finora. Questo, confesso, mi provoca una certa dissonanza cognitiva in testa, ma al contempo mi costringo tenere sempre ben presente il fatto che con totale probabilità questo cambiamento così netto sia dovuto a tutto quel vortice di sentimenti e emozioni che ruota attorno ai due protagonisti.
In più, sole poche righe più sotto entriamo a spada tratta nel punto di vista di Jung riguardo alla questione: si sentiva stupido. E a me fa tenerezza per questo, sebbene dall'altra parte mi venga spontaneo desiderare di averlo concretamente davanti a me e strigliarlo un po'.
E poi il telefono. Non promette nulla di buono, questo possiamo dedurlo dalla parlata concisa di Jimin - oltre, ovviamente, alle anticipazioni sparpagliate qua e là nei capitoli precedenti.

Jin, carissimo Jin. Quanti errori anche tu, quanta difficoltà inserite tra voi. Tae e Jimin hanno intenzioni buone, il loro unico desiderio è quello di veder i due amici quanto più sereni possibili. D'altronde, però, è difficile riuscire nell'impresa se neanche son capaci di lavorare in sinergia eheh
Detto ciò, come opinione personale, apprezzo molto di più Tae che non Jimin: non era compito suo informare Jung della dipartita di Jin. Se non voleva vederlo soffrire, allora, la persona su cui mettere pressione al fine di prevenire la situazione che andrà a crearsi è Jin e solo Jin. Sono molto ferma su questo: provo un profondo fastidio nei confronti delle persone che si assorgano il diritto di intromettersi in questioni che non le riguardano direttamente e informare/comunicare ignorando il fatto che loro sono persone terze e che non sarà mai positivo il risultato né per una parte né per l'altra.
Perciò biasimo Jin perché non ha avuto il coraggio di affrontare la situazione in prima persona, perché l'ha rimandata così a lungo da spingere l'amico a sentirsi in dovere di accollarsi quella comunicazione. E lo biasimo perché dc, adesso il rapporto con Jung di incrinerà ancor più, perché non è il tipo di cosa che vuoi sentirti dire da qualcun altro. Spettava a Jin e dubito fortemente che arriverà in tempo utile a anticipare Jimin.

Voglio infine spendere un paio di parole per Tae. In virtù di quanto sopradetto, ovviamente, ho saputo - almeno in questo capitolo - apprezzarlo maggiormente di Jimin. Ma oltre questo, mi è piaciuto come abbia compreso l'importanza di Jin come parte attiva in quella circostanza, quanto fosse fondamentale che lui si muovesse e arrivasse in tempo. Tant'è che non riesce - probabilmente con totale consapevolezza - a nascondere l'affetto che prova per i due amici, il desiderio di vederli felici, felici assieme e il dispiacere per la loro sofferenza.

Così giungo al termine e la conclusione del capitolo conferma le mie aspettative - e credo soprattutto che lo farà il prossimo capitolo. Spero di leggerlo quanto prima, che così sarò solo a un "-1" dall'essere in pari :P

A presto,
Bongi!

Recensore Master
08/06/21, ore 21:01
Cap. 4:

Ciao cara! Eccomi di nuovo qui per lo scambio del Giardino!
Questo capitolo offre quello che potrebbe essere l’inizio del punto di svolta.
Jungkook alla fine si ferma dalla propria corsa, quindi il mondo attorno a lui torna ad avere contorni un poco più definiti. La città prende forma così come i suoi pensieri, e allora ci ritroviamo a vedere la strada, a vedere i distributori automatici, poi anche l’altalena – sentire anche precisi rumori, come il cigolio del metallo, al di sopra del respiro accelerato.
Anche i suoi sentimenti sono ancora affannosi, come il suo respiro, ma viene comunque portato alla lucidità dalla realizzazione che già aveva raggiunto nello scorso capitolo: lui ama Jin. Qui poi ho visto anche l’accenno ulteriore a qualcosa che forse prima non era stato così definito, quando dici che il silenzio era stato “Imposto” a loro due io capisco che i tuoi due protagonisti non solo hanno avuto ritrosie “”naturali”” ad approcciarsi ai propri sentimenti e tutto il resto, ma che è stato anche la situazione, il contesto in cui li hanno vissuti che non ha permesso loro di potersi esprimere liberamente. Qui si incastra un ulteriore tassello che spiega come mai c’è questa enorme difficoltà.
Ancora una volta però Jongkook sarebbe disposto a tacere, quando ecco che arriva una chiamata improvvisa da Jin, che gli vuole assolutamente parlare. Questo è il punto di svolta necessario, che porterà avanti la trama.
Dall’altra parte, abbiamo invece Taehyung che come una sorta di fantasma quasi – improvvisa apparizione notturna, proprio un fantasma – annuncia sventure a Jin, quasi davvero come un alito di vento. E a questo punto allor è Jin a correre, come aveva fatto Jungkook fino a quel momento, senza una meta precisa ma con uno scopo preciso, ovvero fermare quella che lui ritiene essere una vera e propria catastrofe. Iconico come “Run” venga riferito proprio a Jin, quando per un capitolo e mezzo sia Jungkook a correre, a conti fatti.
Parere personale, ho l’impressione che tutto questo andrà nel peggiore dei modi, perché ricevere certe verità da un intermediario non è mai molto bello, e i due saranno forzatamente obbligati al confronto, cosa che porterà anche molto rancore e molta altra confusione e molta altra rabbia con sé. Prego ovviamente si risolva al meglio, ma si vedrà nel prossimo capitolo!

Recensore Master
27/05/21, ore 14:30

Salve cara! Sono di nuovo qua per lo scambio del Giardino!
Allora, questa volta abbiamo un capitolo “misto”, che narra la vicenda dai punti di vista di entrambi i tuoi protagonisti.
Il primo è Jungkook, che riprende il capitolo precedente da dove era stato lasciato. Mi piace come questo personaggio si esprima molto nella gestualità, ancora una volta. Non rimane passivo all’ansia e al turbamento ma cerca di darsi uno sfogo – in modo inutile, ma già il suo tentativo di farlo dice molto su di lui. Quindi eccolo che prende e va a camminare, “fugge” metaforicamente dal proprio male solo per poter trovare il filo, l’inizio di quella matassa sconclusionata che sono diventati i suoi pensieri. Quindi abbiamo stralci di sensazioni esterne, nessuna immagine davvero definita perché LUI non ne vede, talmente è agitato.
E alla fine arriva a capirci qualcosa, finalmente, da un nome a quello che prova. Dice di amarlo e di aver sacrificato quel suo amore per una sorta di bene superiore, qualcosa che nel mondo degli Idol ha molto valore, ovvero l’immagine e l’equilibrio della loro band. Penso sia un motivo più che valido, considerando chi è Jungkook, in una posizione come la sua sarebbe difficile davvero per chiunque.
Ma anche se è comprensibile, è anche comprensibile come, questo amore, proprio in quanto tale sia difficile da manovrare: un tale sentimento si ribella al controllo, e infatti tutti gli altri componenti della band sanno benissimo cosa prova lui e cosa prova l’altro. E poi, un tale sentimento fa pagare sempre il conto, come lui stesso se ne accorge proprio qui.
Parentesi, mi è piaciuto proprio TANTO questo pezzo, l’ho trovato anche “musicalmente” molto d’effetto: >
“Vederlo partire forse avrebbe riportato un po’ di insana quiete data dal niente che sarebbe rimasto dei suoi sentimenti. Parlarne avrebbe fatto male, non farlo invece avrebbe fatto cadere tutto quanto in un angolo della testa, seppellito tra le delusioni, i rimpianti, ed il falso coraggio”
Mi si è proprio inciso nel cervello.
Ecco poi che passiamo all’altro protagonista della vicenda, ovvero Jin.
Jin che prova lo stesso tipo di turbamento e lo stesso tipo di angoscia, ma che sfoga questi sentimenti in modo diverso, ovvero con l’insonnia. E io ho pensato che già dormono tre ore a notte di solito, sti poveretti, se sono pure insonni mi si stringe il cuore per loro.
Ma a parte queste considerazioni inutili.
Mi piace come hai proprio narrato i gesti tipici dell’insonnia, quindi il cercare di Jin di mettersi in una posa diversa, il suo lottare contro il letto, e poi arrendersi al proprio destino e quindi iniziare a fare l’altro. Come nel caso di Jungkook, anche lui vede ma non vede, percepisce ma non percepisce, perché la sua mente è troppo occupata a vivere la propria ansia e quindi non riesce a fare altro – tranne cogliere quell’UNICO segnale che le serve per trovare la strada per il suo oggetto preferito, ovvero Jungkook. È una cosa così naturale e reale, l’ho trovata molto ben costruita.
E così noi lettori veniamo a sapere anche questi dettagli più “carnali”, diciamo così. Perché alla fine è una cosa naturale che fa parte del sentimento dell’amore, il sentirsi attratti anche sessualmente. Ma Jin, come Jungkook, ha tentato inutilmente di soffocare questa sua natura – e come l’amato, c’è riuscito solo in parte, perché il suo corpo lo richiama, anche con sogni poco casti.
Tenta di illudersi che potrà superare la distanza, com’è ovvio che sia, e che il tempo mitigherà le sue pene. Questo ovviamente gli dà una pace illusoria e momentanea, come ha avuto fino ad adesso.
Permettimi di dire questo: povero illuso. I suoi errori si ripetono sempre uguali, ma arriverà il momento della vera resa dei conti.
Ok, direi che con questa considerazione ho finito! Alla prossima, cara (L)

Recensore Junior
27/05/21, ore 08:54

Buongiorno, eccoci ancora qui come ormai da più di due piacevoli mesi a questa parte.

L'impostazione del capitolo è molto semplice, ma proprio per questo rende le cose più interessanti: da un lato i due amici che iniziano a ''dubitare'' del proprio operato pur riconoscendone la necessità per ristabilire anche un equilibrio nelle dinamiche del gruppo, dall'altra parte invece abbiamo (finalmente) un accenno di primo confronto tra Jin e Jungkook (e il titolo azzeccatissimo calza perfettamente con il loro momento): Jin finalmente si lascia andare mostrandosi premuroso sia per il malanno del secondo, sia emotivamente.

Alle caratteristiche che adoro del tuo modo di scrivere ne aggiungo una nuova: tra l'uso che fai dei climax e il modo in cui stai spezzando questo confronto riesci a evocare diverse sensazioni (spesso allo stomaco, come qualcuno che sta per avere un attacco d'ansia) e a far si che il lettore viva gli stati d'animo dei protagonisti... Se riesci a fare una cosa del genere, vuol dire che sei un fenomeno!
Mi dici sempre che colpisco basso il lettore con quello che racconto, ma la realtà dei fatti è che sai piazzarli molto meglio di quanto faccia io! Imparerò molto leggendo quello che hai

Alla prossima

Recensore Master
26/05/21, ore 16:43

ciao carissima, ho fatto prima del previsto, quindi eccomi per lo scambio.
questo breve capitolo lo definirei di transizione.
mi piace come inizia con T (scusami, ha un nome troppo difficile da ricordare, arrivo fino agli altri tre) che si prende tutte i rimproveri da Jimin per essersi impicciato (mi sono piaciuti in particolar modo i gesti che gli fai compiere, così tipici dell’ansia e del nervosismo) ma di come poi Jimin lo informi che paradossalmente il casino che ha combinato lui ha reso più facile le cose fra quei due innamorati zucconi, con Jin che è di là nella sua stanza , con un Jungkook febbricitante a letto sotto le coperte.
la domanda ora è .. posso shippare anche Jimin e T fra loro? sono così cariiiniiii

ma torniamo ai due protagonisti.
è strappalacrime i tormento che attanaglia Jin, che anziché decidersi a confessargli i suoi sentimenti promette a se stesso che li seppellirà più a fondo che riesce, ma non quella notte, quella notte si concede di abbracciare il suo jk (aww che soprannome adorabilee <3 <3 ) e di piangere, soprattutto di pianger, cosa che poi si collega al titolo che hai scelto per il capitolo.

Ora che sono in pari ti toccherà scrivere, cara mia ^^
attenderò con trepidazione, alla prossima, un abbraccio.

Recensore Master
24/05/21, ore 19:54

Ciao, cara! ♥ 
Eccomi qui per lo scambio libero del Giardino, finalmente, vado avanti volentieri con questa long (in attesa di un aggiornamento di Singing is the answer). 
Adoro il titolo di questo capitolo che promette una valanga di angst, e devo dire che mi è piaciuto il modo in cui stai portando avanti la trama, trovo credibili e ben strutturati i personaggi, ognuno di loro ha uno spessore. 
La prima parte incentrata sul dialogo tra Jimin e Tae affronta il discorso dello spiattellamento della situazione al povero Jin, e Jimin si sente in colpa per essersi intromesso in questo modo, anche se lo ha fatto a fin di bene. 
La seconda parte invece è un colpo al cuore, Jin mi ha fatto un sacco tenerezza, soprattutto mentre parla e "insulta" JK in maniera dolce, e i suoi sentimenti sono troppo palesi. Quando però si rende conto che Jungkook sta male diventa tipo un cucciolo di panda preoccupato, non sa come poterlo aiutare e si sfoga con un pianto liberatorio, e quando dice "che cosa farei senza di te?" mi sono troppo sciolta, credo che Jin abbia avuto un sacco di emozioni tutte messe insieme e vedere come Jungkook sta male lo ha fatto esplodere completamente. 
Le tue storie sono incentrate sui personaggi, mi piace molto il modo in cui sai trasmettere le loro emozioni e sei in grado di scavare a fondo nei loro pensieri facendoci empatizzare facilmente, quindi complimenti come sempre. Alla prossima e buona ispirazione!

Shakana