Recensioni per
The Sign of the Southern Cross
di Marti Lestrange
Ciao Marti! ❤ |
Ciao Marti, |
Ciao Marti ❤️ |
Eccomi qua e finalmente sono in pari! |
Aaaaawww ma quanta dolcezza che c'è in questo capitolo! E che bella la loro storia, la semplicità con cui è stata raccontata enfatizza la bellezza dell'amore che, dopo tutto, è una cosa piuttosto semplice. Sembra quasi di essere lì, in quel ristorante, e poi nel giardino abbagliati dai fiori di glicine e poi nell'appartamento ombroso di Paddington in cui Alphard abita e adesso non è più solo, ha un glicine bonsai di cui prendersi cura e Lin che lo bacia ed è naturale e bello, loro due sono bellissimi! |
Eccomi qua con la recensione di questo capitolo che più che angst è malinconico e triste, di una tristezza che sa di amori finiti e di rimpianto per quello che avrebbe potuto essere. E se Frederik tornava all'aurora da Alphard, ci domandiamo cosa facesse la notte in giro e il pensiero va ai Mangiamorte, magari i primi Mangiamorte e poi a un matrimonio combinato, a una relazione imposta ad altre braccia a cui tornare per dovere, o magari sono amori che sono finiti così, perché le strade sono diventate troppo distanti e loro due si sono semplicemente persi. Il punto è che l'interruzione repentina senza una spiegazione fa pensare alla prima ipotesi a un dovere all'impossibilità di tornare tra le braccia di Alphard. Questa consapevolezza, però, non rende il dolore meno intenso e l'aurora non ha lo stesso sapore finché il tempo passa e si prendono le distanze perché le ferite si sono rimarginate e il dolore si è estinto. |
Eccomi qua a recensire quello che è l'ultimo capitolo che avevo letto. Mi fa morire il pensiero di zia Cassiopeia che profetizza sventure e nessuno le crede e quando Alphard viene cacciato dall'arazzo ne approfitta per dire "ve l'avevo detto", mi ricorda un po' Alex che con la divinazione non veniva mai presa sul serio (Rodolphus a parte). Eppure, Alphard collega all'undici solo cose belle e nell'undicesimo mese dell'anno è nato anche suo nipote Sirius a cui lascerà il suo oro. |
Ciao Marti, io ero convinta di aver già recensito questa sfilza di dialoghi e invece no. Come esperimento stilistico lo trovo super interessante perché hai rispettato il prompt e narrato una storia soltanto con i dialoghi, senza nemmeno le frasi di accompagnamento, la descrizione di un luogo o il setting. Eppure, le voci dei personaggi sono riconoscibili e persino il contesto emerge chiaramente, quindi complimenti per questo esperimento che per me è riuscito! |
Ciao Marti ❤ |
Ciao Marti! |
Ciao Marti! |
Ciao Marti ❤ |
Ciao Marti! |
Ciao Marti! |
Ciao Marti, eccomi qua, lasciata Walburga eccomi dal tuo Alphard. Dolce, sognatore e disilluso dalla vita che lo ha separato dai fratelli, anzi, dalla sorella. Walburga, descritta come una fiamma che arde, e le fette di torta mangiate pochi giorni fa ci confermano quanto lei sia stata una fiamma e come si sia spenta lentamente, consumata come una candela lasciata da sola in una casa piena di spifferi. |