Recensioni per
Notti agitate
di Chevalier1
La notte di Saint Antoine è stata per Oscar una delle più pesanti ed angosciose in assoluto, ma anche la più importante della sua vita, quella in cui ha fatto finalmente i conti con sé stessa arrivando ad intendere quello che per André era invece chiarissimo in partenza. |
Altri che "notti agitate": qui abbiamo un "dopo duello agitatissimo"! E così, riempiendo i vuoti dell'anime, tu ci mostri che cosa sia accaduto dopo il mitico scontro con Alain sotto la pioggia. E certo delle varie versioni di Andrè, quella nei panni di infermiere è la più inedita, e, a quanto pare dalla reazione di Alain, anche la meno efficiente; e tuttavia, beh, io una chance per farmi medicare da lui gliela concederei! Grazie per questo capitolo, che arricchisce con plausibilità e delicatezza la storia originale! A presto, D. |
Davvero bella e ben costruita questa notte agitata. Ci fai vedere Oscar in tutta la sua correttezza, intelligenza e, soprattutto, carattere... Non tentenna, non gira intorno alle cose, non si fa supplice, ma tira fuori testa, cuore e "attributi". Bellissima la scena di André che medica Alain |
Mi è piaciuta veramente molto questa notte agitata con una Oscar che, di concerto con il colonnello D’Agoult, pianifica una scappatoia ben differente per il povero Lasalle, facendo in modo che essa sia ben più che una mera concessione dal potere costituito con il quale pare che Oscar voglia giocare quasi alla pari. Quanto a D’Agoult, siamo felici dello spazio che gli concedi, essendo un personaggio che purtroppo resta molto sullo sfondo nell’anime, il che è stato veramente un peccato – se solo la produzione avesse concesso dello spazio in più… |
La nostra oscar coraggiosa e leale . Ha affrontato bulle con scaltrezza e coraggio , dicendogli chiaro quello che lei pensava sia di suo figlio che di lui . Ha salvato lasalle con una furbizia che non tutti si possono vantare e adesso anche il rancio uguale ai suoi soldati . Bellissimo capitolo a presto |
Oscar ha mostrato acume ed intelligenza nel risolvere la questione di Lassalle, anche grazie all'aiuto di preziosi collaboratori. Bouillet invece è sempre il solito.. |
Veramente molto, ma molto bella, cara Chevalier, la trattazione dell’episodio della scomparsa del fucile di uno degli uomini di Oscar. Con la tua narrazione così pulita e puntuale abbiamo potuto apprezzare davvero, in tutta la sua completezza, le varie azioni che si sono svolte e che hanno portato all’epilogo che conosciamo, cioè il salvataggio del soldato Lassalle. Hai costruito un intreccio che ci ha fatto assaporare ogni istante della vicenda, nonché tutta la tensione sottile che era venuta a crearsi in quel frangente, che avrebbe potuto concludersi in maniera drammatica. Hai dato corpo ad una vicenda che nell’anime è forse passata troppo in fretta per cogliere tutte le sfumature e i colori che tu invece sei stata in grado di donarle. |
Mia cara Chevalier1, |
Cara Chevalier, le tue notti agitate sono sempre più coinvolgenti e rivelatrici dei sentimenti dei nostri amati personaggi. Mi è piaciuto moltissimo questo passaggio, dove vine mostrata tutta la preoccupazione di Oscar per cercare di tenere indenne dai suoi furiosi compagni André, l’uomo che ha smosso, e continua a smuovere, qualcosa in lei, a piccoli passi. Il compito che ha affidato al colonnello D’Agoult parla proprio in questi termini: senza dare nell’occhio, e con apparente noncuranza, vuole invece prendersi cura di André affinché coloro che lo hanno picchiato non possano prendersi una ulteriore rivalsa. La sofferenza sia fisica che morale ed emotiva sono state abbastanza profonde e lei non desidera che tale sofferenza si riaffacci nella vita di André. D’Agoult, che è un uomo integro, tutto d’un pezzo, ma anche con una sensibilità tutta particolare, ha cercato di comprendere il comportamento del suo comandante in relazione alla spiacevole e dolorosa vicenda del pestaggio in armeria, proprio a scapito di quel giovane che a lui piace molto, in quanto si nota che la vita che si è scelto abbia uno scopo da perseguire anche in quel luogo, che non è propriamente facile da vivere per svariati motivi, ma lui sembra essere granitico nel suo perseverare. Ha anche osservato l’atteggiamento apparentemente scostante del comandante nei suoi confronti fino ad avere l’illuminazione: sta tentando di tenerlo al sicuro, lontano dai pericoli di compagni che lo hanno preso di mira. |
Andrò a leggere la svolta , ma il capitolo questo è molto bello anche se non sembra pieno d amore e di speranza . Oscar si preoccupa di non far mischiare André con i commilitoni quando lei non c è, però una curiosità il bacio immaginato da André è veramente immaginato? |
André è in una botte di ferro anche se non se ne accorge, Oscar lo protegge in modo discreto ma totale! Certo, il dubbio angoscioso per quello che possa essere accaduto al ballo non glielo può levare nessuno! |
Mi piacciono veramente tanto queste notti agitate in cui la presenza di Oscar è sempre viva, anche quando fisicamente non c'è. Avendole concepite come storie autoconclusive, all'interno di una raccolta, non manchi mai di tratteggiare con efficacia il carattere dei comprimari e delle altre figure, come se apparissrro per la prima volta (ciò vale anche per i protagonisti) ed anche in questo caso il colonnello D'Agoult è caratterizzato benissimo. Figura apparentemente distante, ma acutissimo osservatore non ha mancato di rilevare, tanto nel tono della voce tanto nello sguardo di Oscar (pare quasi do vederlo), la sua apprensione per André. D'Agoult deve essere uno di quei silenti conoscitori dell'animo umano che osservano, rilevano, colgono segnali come altri respirano, ma mai giudicano proprio perché sanno, già fin troppo bene, come la natura umana sia intessuta di luci e di ombre, forse per tutti in pari misura, a dispetto di quello che ciascuno di noi per indole o per calcolo, tenta di fare emergere. L'apprensione di Oscar ci intenerisce tanto quel desiderio di pianto di André al pensiero della perdita immane che potrebbe dover affrontare a breve e che egli immagina collocata non in un posto qualsiasi, non davanti al camino o alla luce delle stelle nel corso della notte, ma sul letto di Oscar, respirandone l'odore, o forse addirittura un residuo del suo stesso fiato, condividendo il posto |
Carissima Chevalier, |
Ed ecco un’altra delle tue intense “notti agitate”, che ha permesso il confronto di più personalità e di più pensieri, favoriti da quanto accaduto al generale con il suo ferimento a causa di ignoti. |
Quale meravigliosa notte agitata ci hai regalato. Vale praticamente per tre. Hai dovuto chiaramente dipingere una Marie Grandier molto più consapevole di quella che veramente è stata, perché sappiamo bene quanto ella è stata donna di ancienne Régime, fermissima nelle sue idee, sia pure nella posizione subalterna di servitrice. Noi siamo abituata a sentirla, con voce garrula, esprimere felicità per la proposta matrimoniale del "giovane Girodelle" qui la ritroviamo in veste di pedagogista moderna con un meraviglioso discorso sulla differenza tra autoritarismo ed autorevolezza che, purtroppo, tanti nostri connazionali non hanno ancora capito dopo 160 anni di storia. E già questo episodio sull'infanzia del giovane generale, chiuderebbe degnamente una partita, ma la situazione è tutt'altro che conclusa. |