Recensioni per
Notti agitate
di Chevalier1

Questa storia ha ottenuto 107 recensioni.
Positive : 107
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/08/23, ore 16:55

Mia cara Chevalier, anche con questa ultima notte che ci hai proposto sono riuscita ad avvertire il sentire sia di Oscar prima, sia del Generale poi.
Ci hai descritto magnificamente le sensazioni provate da Oscar, allorquando si è svegliata sull’argine del fiume, dopo la notte trascorsa con André, la loro prima notte d’amore, sorprendendosi che fosse stato tutto così naturale da ritrovarsi a suo agio nonostante la situazione. Merito del suo bellissimo uomo, che ancora sta dormendo sull’erba, se tutto ciò ha potuto essere vissuto con serenità e tranquillità: averlo a fianco le ha, da sempre, donato una pace interiore e, anche in questa occasione, dove sembrava difficoltoso lasciare cadere le proprie barriere, abbattendo la corazza entro la quale aveva vissuto la sua intera vita fatta di autocontrollo, tutto si è svolto in perfetta armonia, con una assonanza di pensieri, parole e gesti che mai avrebbe creduto possibile e, soprattutto, stupendosi di essere stata capace di metterla in campo, avendo trascorso l’intera esistenza dominata dal rigore insegnatole dal padre, ma fortunatamente aveva sempre avuto André vicino, che le aveva fatto sentire il suo appoggio, nonché nonna Marie che le aveva fatto conoscere la potenza e l’accoglienza di un abbraccio. Ogni scudo era ora caduto e quell’uniforme nella quale si era costretta, una volta che l’avesse indossata nuovamente l’avrebbe sentita come una seconda pelle, sicura del suo essere donna, e donna innamorata di un uomo e di ideali condivisi. Avrebbero fatto il loro dovere senza trincerarsi dietro scudi ormai vetusti: la nuova era stava per iniziare e loro sarebbero stati parte di quell’iniziale cambiamento. Quell’alba li avrebbe visti accanto una volta ancora, con una chiarezza di pensiero e di intenti come mai forse era accaduto, consapevoli entrambi di voler raggiungere l’obiettivo che si erano prefissati, consci del rischio a cui andavano incontro. L’unico neo il dolore dato al Generale, perché avrebbero agito in maniera contraria ai suoi insegnamenti, anche se non andavano contro di lui come persona, ma volevano conquistarsi il loro posto nel mondo.
Notte agitata, anche se diversamente, per il generale, il quale ha ricevuto lo stringato messaggio lasciato da sua figlia proprio mentre ne sta rimirando la figura impressa nel quadro fatto dipingere e nel mentre è immerso in pensieri e riflessioni. Il suo mondo, che stava scricchiolando pericolosamente, si stava per scontrare con quello che lei aveva scelto di difendere, così come aveva scelto l’uomo con il quale accompagnarsi e che lui, per il suo vissuto, per l’educazione ricevuta, per le regole imposte ma sempre seguite, nonché per il rango, che ancora era per lui quasi qualcosa di tangibile, mai avrebbe potuto benedire una loro unione. Sulle prime si è sentito ferito, tanto da fargli pronunciare un anatema contro la figlia, asserendo che mai l’avrebbe perdonata, pentendosi subito dopo perché non era riuscito a salutarla per quello che avrebbe potuto essere il loro ultimo incontro. Molto sentito il momento di raccoglimento nella cappella di famiglia dove trova il coraggio di chiedere perdono sia a Dio e sia a sua figlia, ma prega anche di non doverseli trovare di fronte nello scontro epocale che si sarebbe verificato. Lui è un uomo del suo tempo, non ancora pronto ad accogliere il nuovo che avanza a grandi passi e avendo le sue convinzioni troppo radicate, anche se si rende conto che tutta l’impalcatura che ha cercato di mantenere viva e salda sta miseramente crollando sotto il vento degli ideali di libertà e uguaglianza. Forse l’unica consolazione era saperli insieme, poiché ognuno dei due avrebbe tentato in ogni modo di proteggere l’altro.
Una notte decisamente particolare poiché, prima di rivestire la sua divisa da uomo della Corona, ha trascorso la notte fra le braccia di sua moglie, come non accadeva da anni, amandola con il trasporto delle prime volte, provando a tenerla all’oscuro di quanto stava avvenendo al di fuori delle mura di palazzo e che probabilmente avrebbe travolto tutto e tutti nonché per lasciarle un ricordo prezioso e di leggerezza.
Molto intenso il suo pensiero rivolto al Signore che in caso di battaglia prendesse la sua vita, e rimettendosi per il resto alla Sua volontà. Mi piace sempre più come stai facendo emergere la personalità e il sentire profondo del Generale.
Molto bello questo passaggio, con parole vibranti che sempre ci catapultano nell’animo dei personaggi presi in considerazione.
Ancora complimenti e un caro saluto.

Recensore Veterano
03/08/23, ore 09:19

E nella battaglia almeno qui in notti agitate , il Signore non prenderà nessuno nemmeno il generale , fammi sperare perché sta diventando ben troppo veritiera vicino all anime questa storia e non va assolutamente bene per i miei gusti . Capitolo pieno di dolcezza e amore sia da parte dei nostri checsi scoprono che da parte del generale . Alla prossima

Recensore Master
03/08/23, ore 06:50

Molto realistico questo ritratto del generale preso nella nuova e dolorosa consapevolezza degli avvenimenti.

Recensore Master
26/07/23, ore 10:59
Cap. 18:

Cara Chevalier, ci hai offerto una nuova notte agitata che ha gettato, sull’animo di più di una persona, un’ombra cupa sul destino che verrà.
Sono due le persone a soffrire diversamente, eppure alla stessa maniera, per il verdetto che è stato consegnato nelle mani di Oscar da parte del Dottor Lassone. I due si conoscono da quando Oscar è nata: con il tempo hanno stabilito un rapporto profondo fatto di stima e fiducia reciproche, per cui il verdetto che il medico della famiglia Jarjayes ha appena enunciato, in una serata ormai tarda, investe in profondità l’animo di entrambi. E’ così dispiaciuto di averle dovuto dire una verità che lei, intelligente e acuta come è sempre stata, aveva già compreso. Poco il tempo che la malattia le avrebbe lasciato, e purtroppo non vi era nulla che potesse essere tentato per sfuggirle, a differenza delle tante volte in cui aveva curato il suo corpo martoriato da ferite che però, presto o tardi, si sarebbero sanate, riconsegnandola alla sua vita, a quella vita che il padre aveva disegnato per lei, facendone un militare, e che lei ottemperava con la forza del suo indomito carattere. Ora, sapere di averle svelato quella drammatica verità, lo fa stare male, poiché pensa di averla consegnata alla più totale solitudine, in quanto lei, per carattere, si sarebbe tenuta tutto dentro, mentre mai come in questo momento avrebbe necessità dell’appoggio di qualcuno per poterle stare accanto e, se necessario, ascoltarla. E’ proprio una azione da lui quella di scriverle una missiva privata, nella quale si rende disponibile, poiché è molto affezionato a quella giovane e bellissima intelligente donna, quasi fosse la figlia che non ha potuto avere, e vuole che lei sappia che ci sarà sempre e comunque. Bello e franco il colloquio che ha intrattenuto con la moglie, la quale ha compreso quanto fosse greve il peso che il marito, dopo quella visita a tarda ora, stava portando sul suo cuore.
Una notte agitata per la nostra Oscar, che pensa a quanto dolore abbia già sopportato durante il corso della sua esistenza: dolori che però avevano durate variabili e conseguenze altrettanto variabili, ma che passavano e poi mettevano la parola fine al tormento vissuto. Ora, invece, si trova ad affrontare qualcosa che ha colpito alle spalle e per il quale nulla è possibile approntare per affrontarlo ad armi pari. Il medico è stato corretto e franco e le ha detto la verità, che lei ha accolto senza battere ciglio di fronte a lui, solamente un leggero tremito alle mani, per una verità che per lei era già palese da tempo. Ma se desse retta ai consigli del medico, di salvaguardare il poco tempo che le rimane, allora davvero avrebbe cominciato a contare i giorni e, mai come in questo momento della sua vita, vuole vivere, vuole amare, vuole agire. Ora sa di non essere più da sola e vuole condividere il poco tempo che resta con André, avvolta dal suo amore, sperando di poterlo ricambiare in egual misura. Se fosse abbastanza emotivamente forte, in questo frangente della sua esistenza, cercherebbe di preservare la vita di colui che ama profondamente allontanandolo dalla caserma con un ordine di congedo, ma saprebbe di fare del male ad entrambi. E’ preoccupata per la vista di lui che peggiora di giorno in giorno, ma al contempo è consapevole che solo restando vicini potranno affrontare ciò che il Destino assegnerà loro. Lo lascerà libero di decidere, ma senza rivelargli questa ultima verità che si rifletterebbe nel suo sguardo, velato di dolore, ogni volta che la osserverebbe, e lei non vuole questo per nessuno dei due: purtroppo non c’è rimedio e soprattutto non c’è più tempo, ma quel poco che avranno lo vivranno pienamente tagliandosi i ponti alle spalle ed essendo solo loro.
Veramente un passaggio intenso e intriso di dolore che, purtroppo, non fa sperare in un finale differente da quello che conosciamo e che tanto ci ha toccato il cuore, tanto che a distanza di molti anni, siamo ancora qui a riviverlo come quando lo abbiamo visto la prima volta, soffrendo insieme ai personaggi per il destino tragico che era stato assegnato loro.
Ci stiamo avviando a piccoli grandi passi verso il termine di queste tue notti agitate che hanno riempito di contenuti i tanti momenti sospesi o perduti dell’anime, affrontati con delicatezza, sensibilità e profondità.
Sempre e ancora complimenti vivissimi. Un caro saluto e buon proseguimento di settimana

Recensore Master
26/07/23, ore 07:55
Cap. 18:

Mia cara, qui la "notte agitata" è sia di Oscar, ma anche del Dottor Lassonne. Ti sei saputa focalizzare davvero in modo azzeccato sullo sguardo del medico, attento per deformazione professionale a ogni dettaglio, che fissa le mani di Oscar mentre si rimette i guanti bianchi, senza lasciarso sfuggire un tremito, nonostante la ferale notizia ricevuta
E dove la medicina nulla può per guarire, bello pensare che ci siano medici, penso pochi in ogni tempo, che intendano il loro dovere di curare anche nel senso di vicinanza spirituale e morale. Quanto al sentirsi traditi dal proprio corpo, per tanto tempo sentito come affidabile compagno e ubbidiente esecutore degli ordini, è una sensazione che mi ricorda, letterariamente, l'incipit delle "Memorie di Adriano", anche se in quelle pagine l'imperatore è un uomo avanti negli anni. Quando accade invece in giovane età, è davvero destabilizzante, sconvolgente... un saluto caro e grazie per questo capitplo così intriso di dolore e insieme sensibilità e misura. D.

Recensore Master
25/07/23, ore 22:35
Cap. 18:

La notizia dell'avvicinarsi della fine ha tolto la benda dagli occhi di Oscar, era ora! Ha ammesso con sé stessa di amare André, e la loro sarà un'unione salda.

Recensore Veterano
25/07/23, ore 20:32
Cap. 18:

Non dirmi che oscar morirà , non posso crederlo almeno n3lle fanfiction fatela e fateli vivere. In questo capitolo c è tutta la disperazione di una donna malata che sa di non poter avere un futuro , ma anche determinata e forte , e di questa forza che ho speranza . Se puoi non farli morire a presto

Recensore Master
24/07/23, ore 10:50
Cap. 17:

Che dire?
Questa tua declinazione della personalità del Generale, leggermente diverso da quello che conosciamo, ne serba però tutta intatta la stessa coerenza e lo stesso piglio da uomo d'ordine, nel senso più profondo e vero del termine: inutile dire che mi piace veramente molto!
Un saluto caro e alla prossima, agitatissima, notte,
d

Recensore Master
22/07/23, ore 17:56
Cap. 17:

Cara Chevalier, splendida la tua trattazione di questo momento davvero complicato che ha investito non solo Oscar, con l’accusa di tradimento ai danni della Corona, da sempre servita dalla famiglia Jarjayes, ma di tutti coloro che erano implicati in quella situazione, quindi André, il quale aveva seguito come sempre Oscar e il generale, che avrebbe voluto lavare via l’onta che macchiava il suo casato. La scena che si è svolta è stata altamente drammatica e concitata, ma ha lasciato anche lo spazio alle riflessioni, non appena il messo reale, recapitando il messaggio, ha liberato l’atmosfera dalla cupa aura che si era posata sull’intero palazzo. Il generale ha però riconosciuto pienamente gli insegnamenti dati negli anni a sua figlia, all’onore che mai per lei sarebbe venuto meno, alla sua presa di coscienza di una situazione che, comprendeva, avrebbe portato il mondo che conoscevano e l’ambito in cui si muovevano a perire entro breve tempo. Questa volta era andata bene, i reali erano stati clementi con quell’atto di evidente insubordinazione e che andava contro l’ordine costituito, ma il generale teme nel suo cuore che, presto o tardi, sua figlia si sarebbe ritrovata ad operare delle scelte che l’avrebbero condotta a schierarsi contro tutto ciò per cui loro, tutti, avevano lavorato credendoci.
Per lui lo smacco, nonché il suo orgoglio di ufficiale della Corona, non gli permettono di affrontare lo scenario che secondo lui sta per approssimarsi all’orizzonte. Ancora nella sua mente chiare sono le parole di Oscar, pronta a sacrificarsi per i suoi 12 soldati ingiustamente rinchiusi solo per aver obbedito ad un suo ordine, e poi quelle di André, il quale si è parato davanti a lui in difesa della donna che ama e che ha proclamato, proprio in quel momento, di fronte a lui, incurante di quanto avrebbe potuto accadergli, il suo sentimento. Quei due giovani gli avevano dato una dimostrazione di forza di carattere, di credere nelle idee e soprattutto che traevano forza l’una dall’altro. Ma lui non si sente in grado di sovvertire quello che è sempre stato il naturale ordine delle cose.
Nel suo studio medita, per poi uscire di botto sotto il diluvio che ancora imperversa, per sistemare, secondo la sua logica e il suo criterio, le cose per tutti coloro che gli stanno a cuore.
Un notaio di fiducia, che gli deve molto per fatti avvenuti tanti anni prima, si mette a sua completa disposizione, senza fare troppe domande in quella notte turbolenta in tutti i sensi, e raccoglie le sue volontà, che prevedono il lascito di palazzo Jarjayes e la villa in Normandia ad André, in maniera che possa ricavarne una rendita e vivere dignitosamente, non dimenticandosi della fidata Nanny, affinché anche lei possa continuare a vivere in serenità, indipendentemente dalle eventuali decisioni e comportamenti di suo nipote e, comunque, fino alla sua dipartita. In un certo senso sta mettendo in salvo anche la vita della figlia che è legata ad André in maniera quasi indissolubile, la prova provata è stata la serata appena trascorsa: lui non essendo un nobile potrà avere l’opportunità di salvare parte del patrimonio di famiglia, poiché il generale, secondo le sue intenzioni, non sarebbe stato della partita. Infatti, tornato a casa, dopo aver fatto una breve pausa in una chiesetta fortunatamente trovata aperta, e dove ha potuto raccogliersi per qualche attimo, apre il cassetto del suo scrittoio, punta alla tempia la pistola ivi contenuta e fa fuoco, sorprendendosi della calma con cui sta affrontando quel momento. Ma Oscar, temendo il peggio, era riuscita, tramite l’aiuto di Nanny per trovare le chiavi della scrivania, a togliere il proiettile dalla pistola, sempre carica, scongiurando la tragedia. Il generale capisce chi possa essere stata, solo lei, sua figlia, ed è inevitabile quel pianto che lo squassa fin nel profondo, poiché, mentre lui ha tentato di ucciderla per salvare l’onore, lei lo ha restituito alla vita.
Nanny, che si era sentita male per tutto il trambusto scoppiato in quella tragica serata e avendone compreso la rilevanza, sta riprendendosi e riposando nelle sue stanze, assistita da suo nipote e dal dotto Lassonne, che Oscar si era precipitata a chiamare, poiché Nanny è da sempre parte del cuore di Oscar, come se fosse per lei una seconda mamma.
Oscar e André ora possono parlarsi e lasciar andare la tensione e spiegare le reciproche azioni. André spera tanto che lei non abbia creduto che avrebbe sparato davvero al generale, l’uomo che lo ha accolto in casa sua, mettendolo a fianco di sua figlia e che lui considera come il padre che non ha mai avuto, anche se ha tentato di ucciderlo. Ma lo stesso André sa di quale tempra sia fatto il generale e anche lui ha temuto in un gesto scellerato, ma Oscar lo rassicura di aver provveduto affinché per quella notte in casa Jarjayes nessuna vita andasse persa.
Un abbraccio e un pianto liberatorio per entrambi: magari si vorrebbero fare e dire altre cose, ma il momento non è quello giusto, soprattutto per André che avrebbe voluto baciare la sua Oscar nella speranza che anche lei volesse e potesse contraccambiare, ma è anche consapevole che qualsiasi cosa si sarebbe verificata tra di loro sarebbe stata solo per espressa presa di coscienza di quello a cui si sarebbe andati incontro. Mai avrebbe voluto che un attimo di fragilità diventasse la base di quello che avrebbe dovuto essere un rapporto forte e solidale, in particolare visto come si stavano muovendo a grandi passi gli eventi che avrebbero fatto la Storia.
Quella notte sarebbe rimasta agitata per tutti coloro che l’avevano vissuta e, certamente ,le consapevolezze acquisite in questo frangente non avrebbero fatto marcia indietro, anzi!
Bellissimo capitolo: quanto avrei voluto che il generale prendesse in considerazione la forza di questi due giovani ai quali ha impresso, anche per sua mano, la coerenza dei loro pensieri e il coraggio di portarli avanti, proprio come farebbe un militare, anche se mai avrebbe potuto condividere le loro scelte, troppo distanti dalla sua educazione e dal suo vissuto.
Sempre e ancora complimenti e scusami se mi sono lasciata oltremodo andare con le parole...
Buon fine settimana e alla prossima notte agitata!

Nuovo recensore
21/07/23, ore 23:31
Cap. 17:

Magistrale il tuo modo di raccontare e il modo in cui stai sviluppando questa storia... Di notte in notte, sempre più coinvolgente. Complimenti

Recensore Veterano
21/07/23, ore 21:29
Cap. 17:

S4mpre più bella , non vedo l ora di leggere il seguito . Doveva essere cosi si dovevano amare per tutta la vita e il generale se ne sarebbe fatto una ragione

Recensore Master
21/07/23, ore 17:35
Cap. 17:

Una notte terribile, è vero, ma quanto meno il generale si è dato una redarguita, anche grazie a Oscar.

Recensore Master
17/07/23, ore 13:19
Cap. 16:

Mia cara, con colpevole ritardo, arrivo a recensire questo capitolo nel quale, più che una "notte agitata" ci mostri un "dopo pestaggio agitato". C'è irrequietezza, in queste tue righe, certo, ma anche una discreta dose di ironia, coerentemente col fatto che Oscar qualche risata la fa anche nella seconda parte dell'anime, come negli episodi 28 e 33. E a proposito della battuta del tuo Generale, che riferisce a Oscar l'epiteto di "implacabile rompic.....", ricordo che, secondo una scrittrice, pardon, scrittore, quando un uomo ha un brutto carattere si dice tout court che "ha carattere"; ma se una donna ha carattere, allora si dice che ha "un brutto carattere". In attesa del prossimo aggiornamenro, i miei complimenti e un saluto caro, F.

Recensore Master
17/07/23, ore 11:34
Cap. 16:

Nuovamente molto bello questo passaggio fra le notti agitate di questo racconto, che prende in esame l’autocritica fatta ex post di Oscar in seguito agli eventi di Saint’ Antoine, che hanno segnato un ulteriore passo in avanti nella sua comprensione di persona e di donna, la quale, all’improvviso e nel peggiore dei modi, si è scoperta innamorata, di un amore forte e totalizzante come mai avrebbe pensato di provare.
In quel vicolo lercio, dopo aver accusato i colpi della popolazione, che si era accanita su quei due giovani, Oscar ha avuto una illuminazione, come Paolo sulla via di Damasco: il terrore di perdere André in quel frangente era qualcosa di insopportabile e, sicuramente, il suo cuore non avrebbe retto ad un tale dolore. Il colmo era stato confessare di fronte al Conte di Fersen quei suoi sentimenti che erano fuggiti dalle sue labbra per manifestarsi con tutta la potenza che racchiudevano in loro.
Fersen si è dimostrato un vero cavaliere e ha portato in salvo entrambi: in quella carrozza Oscar ha tentato di lasciare tutto lo spazio necessario affinchè André, ferito più di lei, potesse stare più comodo e sentirsi al sicuro. Se non fosse stato per la sua paura di cagionargli altro dolore lo avrebbe stretto fra le braccia per fargli sapere che lei si sarebbe presa cura di lui come lui aveva fatto per l’intero corso della loro vita vissuta l’una accanto all’altro, pur se sempre a mezzo passo di distanza, in avanti o indietro a seconda della prospettiva.
Abbiamo pertanto rivissuto l’arrivo a casa con tutti che si sono prodigati per André, Generale Jarjayes compreso, avendo capito chi dei due fosse il più malridotto. Nanny è preoccupatissima per i suoi due “bambini”, che mai avrebbero dovuti essere sottoposti a quel genere di trauma. Nanny, dalle poche parole rivoltele da Oscar, ha compreso che il suo timore che i due giovani potessero, alla fin fine, innamorarsi l’uno dell’altra, è diventato una scottante realtà, poiché anche per lei sarebbe stato difficoltoso accettare una simile situazione, avendo vissuto una intera vita mantenendo le distanze, e stando sempre al proprio posto. Il mondo al di fuori di Palazzo Jarjayes e di alcuni suoi abitanti, non era pronto per accettare una eventuale loro unione alla luce del sole. Ma se André era sempre riuscito a trattenere i suoi sentimenti, anche soffrendo, nascondendoli a tutti tranne che a lei, la quale conosceva entrambi troppo bene, ora teme che sia Oscar quella che non si sarebbe fermata di fronte alle difficoltà che quella situazione proponeva.
Mentre André viene medicato dal dottor Lassonne, Oscar non ha fatto che attendere di avere notizie fresche e confortanti per tirare un sospiro di sollievo e, finalmente, liberare il groppo in gola che aveva dal momento del ritrovamento del suo corpo martoriato, dandosi mille colpe per l’avventatezza delle sue azioni. André è colui che sta pagando il prezzo più salato, mentre lei ha rimediato una botta in testa, da tenere sotto osservazione, e qualche escoriazione. Nanny, che la conosce e la comprende nel profondo, la conforta affinché anche lei ritrovi la calma interiore per affrontare il generale che, sicuramente, sarebbe andato ad informarsi presso di lei su come stava e cosa era effettivamente accaduto.
Mi è piaciuto il confronto padre figlia, con un generale un po’ più morbido nei confronti di Oscar, la quale si sorprende ella stessa di un tale atteggiamento. Ora l’unica cosa da fare è attendere e cercare di recuperare le forze riposando. Si prospetta per lei una ulteriore notte agitata, ma questa volta di domande che vertono essenzialmente sul nuovo e sconvolgente sentimento che ha scoperto dentro se stessa, con il terrore di non essere in grado di ricambiarlo in egual misura, poiché non è stata educata per questo genere di cose, e soprattutto arrovellandosi se saprà essere all’altezza della donna che si meriterebbe di avere al fianco un uomo come André. Sarà ancora in grado di accettarla, dopo tutto il dolore che negli anni gli ha procurato considerandolo quasi un fratello, di certo un amico, ma mai nell’accezione dell’uomo da amare? Tante domande velate di timore, ma per le quali è ben decisa a trovare le risposte per poter guardare negli occhi André senza abbassare lo sguardo, proprio come era riuscita a non abbassare lo sguardo quando si era imposta come Comandante dei soldati della guardia metropolitana ottenendo il loro rispetto, poiché lei per prima rispettava quegli uomini.
Davvero un capitolo coinvolgente che ci ha portato direttamente fra i pensieri e i sentimenti di Oscar esplosi con la potenza di una deflagrazione.
Complimenti ancora una volta per la tua narrazione così empatica che ci fa pervenire tutto il sentire di ogni singolo personaggio, a seconda delle situazioni che via via gli fai affrontare, permettendo così al lettore di cogliere ogni più piccolo anelito che non fa altro che dare maggior completezza e rotondità alla storia originale della quale tu vai riempiendo con saggezza e sensibilità i vuoti narrativi.
Un caro saluto e l’augurio di un buon inizio di settimana, magari al riparo dal caldo africano che sta investendo il nostro paese! A presto.

Recensore Master
14/07/23, ore 20:11
Cap. 16:

Oscar si è dovuta mettere a nudo quella sera dopo l'aggressione, tutte le maschere sono cadute e il suo amore per André risplendeva chiaro come un diamante.