Recensioni per
Notti agitate
di Chevalier1
Tra le notti agitate questa è forse la più solare, e di notturno resta solo quel sogno, anzi quell'incubo che è un tratto di realismo non indifferente, perché penso che proprio tutti siamo stati perseguitati dall'incubo di un esame che torna a creare turbamenti che assumono talora perfino la connotazione del sovrannaturale, per nostro maggiore tormento, che sia l'esame di maturità o quello di laurea poco conta. Per mesi ho sognato di essere in tremendo ritardo con le materie e ritrovarmene ancora 4 da sostenere alla vigilia della laurea per poi svegliarmi e metterci dieci minuti abbondanti prima di ricordare che il problema non esisteva perché in verità mi ero laureato. |
Sembra che questo generale, così aperto ed intelligente, possa essere un sincero amico per Oscar.. Perché non si è confidata un po' di più con lui..? |
Ciao Chevalier, |
Le corazze cadono, a volte e quando cadono lo fanno con gran fragore… Mi chiedo se sarebbe mai caduta quella corazza se non ci fosse stata la notte dello strappo. E mi rendo conto che è un tema molto controverso, ostico, scivoloso al massimo, una materia oscura, come si direbbe oggi con un linguaggio in voga mutuato dalla fisica, con la quale si rischia di sporcasi le mani, tra accuse di semplificazione eccessiva da un lato e controaccuse di aver voluto troppo complicare la visione di quella notte, sottintendendo una condanna senza appello e basta da un lato, ed una fin troppo facile assoluzione dall’altro, senza ulteriori considerazioni. |
Ho apprezzato il modo profondo e delicato con il quale hai "esplorato" una notte che, senza dubbio, deve essere stata oltremodo difficile per la povera Oscar che, già con punti di riferimento vacillanti, si è trovata a dover fare i conti con lo sgretolarsi anche di quella che era, probabilmente, la certezza più solida della sua vita fino a quel momento. Il male che ci fanno le persone a cui vogliamo bene è sempre quello più doloroso, ahimè! |
Un esame molto sincero e completo delle terribili conseguenze portate dall'imperdonabile gesto di André. |
Ciao Chevalier, un altro nuovo passaggio di un’intensità rara, nella quale ho potuto avvertire tutto il tormento di André che ha cercato inutilmente di annegare nell’alcol. Mi ha sempre stretto il cuore quel suo tentare di trovare un po’ di ristoro, per l’ animo dilaniato da quanto aveva fatto, abbruttendosi con il vino. Nella storia canonica ha trovato il suonatore di fisarmonica che un po’ lo ha fatto pensare, ma quello che gli serviva era un colloquio aperto e franco con qualcuno che non lo avrebbe giudicato, forse solo ascoltato e aiutato a comprendere come atteggiarsi nella vita da quel momento drammatico in poi. La scelta di far trovare sulla strada di André, mentre contempla le scure acque della Senna nelle quali vorrebbe buttarsi per scomparire dalla faccia della terra, un frate, con il suo bagaglio di esperienze, mi sembra molto appropriata nonché verosimile. Solo un uomo di chiesa, avvezzo alla sofferenza umana e alla disponibilità verso gli altri, scevro da qualsiasi costrutto mentale che non fosse il bene dell’anima delle persone a cui andava incontro, avrebbe potuto cercare di entrare nei meandri della sua mente, e poi del suo cuore, per trovare una possibilità di soccorrere quell’animo in subbuglio. |
Gentile Autrice, |
Prima di tutto, ti faccio i miei complimenti per tutta la serie. |
Ciao questo punto e' quello dove le certezze di Oscar, vacillano si spezzano l inizio di ciò che porterà alla conseguenza dello strappo....complimenti |
Bellissima e verosimile! André maturo e consapevole, che si rende conto della reale condizione di Oscar e del proprio errore commesso, soprattutto grazie all'intervento del sant'uomo mandato dalla Divina Provvidenza in una notte disperata. |
Questa volta, cara Chevalier, ci hai regalato oltre alla notte con le sue ombre, anche il chiarore del giorno in cui le ombre si dileguamo. |
Carissimo Chevalier, |
Cara Chevalier, |
L'inizio della fine di Oscar, che peggiorerà con lo strappo e la porterà alla fine.. sarei stata curiosa di vedere Fersen che assisteva alla veglia funebre di Oscar e André dopo la Bastiglia, disperato e consapevole che era stato lui ad aprire quella porta verso il precipizio.. magari un'idea per una futura fic? Scrivi tanto bene che la leggerei con piacere! Per ora, posso solo dire che sia Oscar che Fersen sono vittime di una società sbagliata. |