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Autore: maryc    19/02/2011    30 recensioni
Cosa sarebbe successo se Bella non fosse una semplice umana? Se fosse una principessa? Svelerà il suo segreto all'uomo che ama? Ed Edward? Svelerà alla donna che ama il suo segreto? Nessuno dei due si confida con l'altro per paura di non essere accettato, ma poi tutto potrebbe andare a rotoli...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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capitolo 58







POV BELLA

20 Anni dopo

Sono passati 20 anni da quel giorno nella radura. Ricordo come fosse ieri il momento in cui i miei occhi si posarono nuovamente sul mio angelo. Ricordo ancora la sua espressione quando gli dissi che nel mio cuore c’era un altro uomo. Terrore puro, io volevo ridere ma poi mi avrebbe scoperta. Ma ancora di più ricordo l’amore e la dolcezza con cui guardò nostro figlio. EJ. La sua esatta fotocopia. Mi ha fatto ridere quando mi ha chiesto una bambina come secondo figlio. Una bambina che fosse identica a me. Non sappiamo come ma ci siamo riusciti. La nostra bambina. La sua piccola principessa. Ogni volta che il suo sguardo si posa sulla nostra piccola Renèesme vi leggo solo amore e venerazione, ed io non faccio che innamorarmi di lui sempre più.

Non potrò mai dimenticare il giorno in cui ci ritrovammo e tornammo a casa Cullen. Il piccolo era molto timido.

FLASHBACK

Stiamo per aprire la porta di casa guardandoci ancora negli occhi. La porta si spalancò all’improvviso e noi due venimmo praticamente scaraventati a terra. Per fortuna il mio amore mi prese al volo. Nessuno ci ha degnati di uno sguardo, tutti avevano occhi solo per il nuovo arrivato e lui non era più timido. Noi eravamo seduti a terra, o meglio Edward era seduto a terra, io ero seduta sulle sue gambe e li guardavamo allucinati.

“Oh ciao Bellina, ben tornata. Ho visto che il libro che ti ho regalato l’avete usato.” Tutto questo senza mai guardarci, troppo presi a spupazzarsi il bambino. Poi un campanello mi fece riprendere. Ripensavo alle parole di Carlisle ed Alice sul mio dolce virus. Loro sapevano. Manipolatori.

“Alice. Carlisle. Voi lo sapevate e mi avete fatto credere che fosse un virus.” Si voltano verso di me e mi guardano colpevoli.

“Voi…voi sapevate che ho un figlio e non mi…”

“Oh Eddy quanto la fai lunga, ora siete insieme, è questo ciò che conta.”

“Mi sono perso la gravidanza e il parto. Mi sono perso tutti i momenti più belli.”

“È vero, hai ragione, per questo non ci sono scusanti. Ma tanto ci sarà un altro bebè, stai tranquillo. A Bella, l’inizio di immortalità ti dona proprio sei ancora più bella.” Non so se tutti si sono voltati per la scoperta del futuro bebè o per il mio inizio di immortalità. Comunque spiegai anche a loro tutta la storia e dire che erano sconvolti era poco. Poi però azzardai la mia proposta a Rose ed Alice.

“Rose, Alice. Vorreste fare da madrine ad EJ?” Mi guardarono con i cuoricini al posto degli occhi, però poi ho dovuto fare i conti con il broncio di Emmett. Me la cavai con una play station nuova. Per fortuna si accontenta di poco.

FINE

Sento dei passi. Anche se silenziosi, la mia natura non mi fa sfuggire nulla. Sento anche il suo dolce profumo e le sue braccia che mi avvolgono in un caldo abbraccio. Il mio ghiaccio bollente.

“A cosa pensi Signora Cullen?” Il fatto che non sempre gli faccio leggere i miei pensieri lo indispettisce molto, ma so anche che gli piace. Così si dovrà inventare di tutto per capire i miei pensieri.

“Mmm…” Lo lascio sulle spine mentre inizia con i suoi dolci trucchetti con l’intento di farmi capitolare, anche se è consapevole che mi farebbe capitolare solo con il suo sorriso. Quel sorriso sghembo che rivolge solo a me.

“Non vuoi proprio dirmi a cosa pensi?” Sussurra mentre lascivo mi bacio il collo.

“Se cerchi di corrompermi in questo modo credo proprio che non ti dirò mai a cosa penso. Tu intanto continua che se sei bravo forse te lo dico.” Subito interrompe la sua dolce tortura ed io mi imbroncio. Ora sarà li a capitolare.

“Non guardarmi così. Sai che potresti chiedermi anche la luna con quello sguardo e la otterresti.” Mi dice a fatica.

“Ma io non voglio la luna, voglio solo te.” E mi butto addosso coinvolgendolo in un bacio che di casto non ha proprio nulla, poi però gli apro la mente e gli mostro i ricordi a cui stavo pensando. Lui di tutta risposta i stringe di più a se e approfondisce le sue carezze.

“Ehm…ehm…” Se potessi sarei rossa dalla punta dei capelli alla punta dei piedi e così Edward. non è possibile essere sorpresi dal proprio figlio, che dimostra la stessa età dei genitori in atteggiamenti intimi.

“Non vorrei disturbare il vostro slancio di affetto, ma vostra figlia mi sta portando sull’orlo dell’esasperazione.” Esclama mentre scansa molto poco gentilmente il padre per prendere posto tra le mie braccia. Diciamo che mio figlio è molto geloso, spesso anche di suo padre.

“Cosa è successo amore?” Gli chiedo mentre gli accarezzo i capelli e mi perdo in quei smeraldi che ha al posto degli occhi.

“Tua figlia – dice rivolto al padre che lo guarda con un sopracciglio inarcato visto il modo in cui l’ha sbattuto fuori dalle mie braccia – vuole che le presti la MIA macchina.”

“Non vedo dove sia il problema.” Dice mio marito.

“Prendesse la tua. L’ultima volta che ha preso una mia macchina questa non ha fatto più ritorno. Cioè è tornato solo il volante.”

“La mia macchina? No, non si prende.” Ecco un altro attaccato alle auto.

“Vabbè basta che ti fa due occhietti dolci e ti sciogli come neve al sole.”

“Praticamente quello che fai tu con tua madre e non mi pare che mia figlia, nonché tua sorella si lamenti.” Mi fanno morire dal ridere.

“Papinooooo.” Gli occhi di Edward si illuminano.

“Si principessa?”

“Mi presti la tua macchina? Quel bruto di EJ non vuole prestarmi la sua.”

“Ma certo amore, non devi neanche chiedere. Stai attenta e non fare tardi mi raccomando.” Io ed EJ cerchiamo di non ridere per la scena che ci troviamo davanti. La mia piccola Nes scossa un bacio a suo padre, poi vola tra le mie braccia e fa lo stesso con me e anche con suo fratello. Litigano sempre ma si amano da morire.

“Vado anche io, non vorrei che facesse qualche danno.” Ed esce anche lui mentre io guardo mio marito e poi scoppio a ridergli in faccia.

“Non è divertente. È come te, riesce a raggirarmi come un calzino quando mi guarda con quegli occhi cioccolatosi.”

“Tu l’hai voluta identica a me. Ora ne sei pentito?” Mi prende in braccio e mi bacia appassionatamente.

“Affatto. Lei è la mia principessa e tu la mia regina. EJ il mio fido braccio destro. Noi siamo i condottieri che proteggono i loro gioielli più cari.” Gli scoppio nuovamente a ridere in faccia.

“Non è carino ridere del proprio marito.”

“Mmm amore, portami in camera da letto e cercherò do farmi perdonare.”

“Mia regina tutto ciò che vuole è un ordine per me.”

“Allora mio re conducimi nel nostro nido d’amore.”

Lì in quella camera da letto ci amammo, e poi ci amammo e continuammo ad amarci per tutta la sera fino a che non ci perdemmo in nuovi ricordi.

“Ripenso ancora al giorno del nostro matrimonio. Mai ho provato un’emozione simile.” Mi dice il mio amore. Apro la mente ed insieme riviviamo i miei, i nostri ricordi di quel giorno.

FALSHBACK

Sono passati quattro mesi dalla proposta di Edward, ed oggi finalmente è il grande giorno. Non ho potuto vederlo neanche per cinque minuti ieri. Quelle due streghe delle mie sorelle/cognate. Però hanno fatto un ottimo lavoro. Le mie damigelle sono Alice, Rose, Leah e Ash. Il mio piccolo bambino porterà le fedi. Jake ed Emmett saranno ovviamente i miei testimoni, mentre per Edward ci saranno Jasper e Seth. Invece Carlisle ci sposerà. Ovviamente mio padre mi accompagnerà all’altare e finalmente si è dichiarato a Claire. Verrà trasformato dopo il mio matrimonio. Mia madre non potrebbe essere più felice, così come Esme. Se potesse sarebbe una valle di lacrime. Anche nonno Aro è felicissimo. Infatti Edward stentava a credere che davanti ai suoi occhi ci fosse il vampiro più temuto di tutti. Ci saranno anche Ian e Nina. Edward era molto rigido quando l’ha conosciuto, non si è staccato una volta da me, ma poi leggendo i suoi pensieri ha capito che sono una sorella per lui, si è rilassato un po’ ma non molto, comunque è diventato parte integrante del mio corpo, non che a me dispiacesse, ma i suoi fratelli lo prendevano in giro.

“Bella è arrivato il momento.” Mio padre viene verso di me. Ho ancora la possibilità di piangere ed infatti i miei occhi sono lucidi, ma sono lacrime di felicità. Mi alzo, sono pronta a legarmi per l’eternità al mio unico amore. Afferro con convinzione il braccio di mio padre e scendiamo le scale di villa Cullen. Appena sono nel giardino, non mi preoccupo di nessuno. I miei occhi cercano i suoi. Li trovo felici, emozionati, innamorati, eco dei miei. La distanza tra noi sembra infinita, ma appena sono tra le sue braccia mi sento a casa.

“Sei bellissima amore mio.” Il mio vestito è semplicemente favoloso. Devo riconoscere che questa volta ho superato me stessa. Ebbene si l’ho scelto da sola, senza l’aiuto di nessuno.

Mi perdo nei suoi occhi e lui nei miei.

“Edward lo vuoi?” Ci ridestiamo dal nostro sogno mentre tutti ridacchiano.

“Si lo voglio.”

“Anche io lo voglio.”

“Aspetta Bella ancora non lo chiedo a te.” Arrossisco mentre le risate aumentano. Incuranti di tutti ci avviciniamo e ci baciamo dolcemente.

“Ho capito lo volete tutti e due e vi dichiaro marito e moglie. È inutile dire che puoi baciare la sposa, lo state già facendo.”

“Papy, mamy, anche io.” Ci stacchiamo solo al suono della voce di nostro figlio che salta in braccio a suo padre e ci stringiamo in un tenero abbraccio. Poi sussurro all’orecchio dei miei uomini.

“Credo che dovreste dare un bacino anche alla mia pancia, sapete la sorellina potrebbe offendersi.” A quelle parole gli occhi dei miei uomini si illuminarono. Edward mi prese in braccio e mi fece volteggiare in aria mentre urlava in continuazione la sua felicità.

“Sei incinta. Sei incinta. Sei incinta.”

“Avrò una sorellina, che bello.”

“Ti amo Signora Cullen.”

“Ti amo Signor Cullen.”

FINE

 

POV EDWARD

Stringo tra le mie braccia la mia ragione di vita, il mio angelo, la mia dea. Mia moglie. In venti anni è la prima volta che mi mostra i suoi pensieri sul nostro matrimonio e non posso essere più felice e più innamorato. Questa donna, la mia donna, la madre dei miei figli, la mia anima, la donna che amo più di ogni altra cosa al mondo. La mia dolce e piccola Bella. La stringo di più a me.

“Durante il periodo della gravidanza splendevi di una luce particolare. E poi vedere la tua pancia che cresceva giorno dopo giorno, sentire i movimenti della nostra bambina, accarezzare il tuo pancione, vedere con EJ coccolasse e parlasse con la sua sorellina. È stato semplicemente magnifico. Certo stavo per morire il giorno in cui ti si sono rotte le acque.”

“Oddio non ricordarmelo, altrimenti ti scoppio a ridere di nuovo in faccia. Tu vampiro di 110 anni, con due lauree in medicina, non sapevi cosa fare per far nascere tua figlia. Per fortuna hai ritrovato subito la calma.” Sghignazza delle mie disgrazie.

“Certo, diciamo che le tue minacce sono servite.”

“Dai amore, avevo solo detto che ti avrei sbattuto fuori la camera da letto per un anno se non ti fossi ripreso. In fondo hai aspettato più di 90 anni un altro anno non ti sarebbe pesato.” Perfida, maligna, adorabile, tenero amore mio. Per fortuna non ha mai usato questi giochetti con me, altrimenti avrei dovuta supplicarla in ginocchio come fa Emm con Rose quando lo sbatte fuori dalla loro camera.

“Però poi quando l’hai presa in braccio, mi sono messa a piangere. Quelle sono state le ultime lacrime che ho versato. Sono felice di aver versato le mie ultime lacrime per una scena dolce come quella. Tu che avevi in braccio la nostra principessa, tu che la guardavi, che la veneravi con lo sguardo. Tu che poi hai guardato, hai venerato me con lo sguardo. Questi sono i migliori ricordi che ho. Ed oggi non ho fatto altro che pensare ai nostri momenti più felici. A tutto ciò che di bello abbiamo fatto e avuto.”

“È vero questi sono i nostri ricordi più belli. Anche quando poi davanti ai miei occhi vedevo te che avevi gli occhi sempre più chiari, il tuo cuore che velocemente smetteva di battere, la tua pelle che diventava ancora più bianca. Tu che diventavi ancora più perfetta di quella che già non eri. È stato favoloso vedere la tua trasformazione con i miei occhi. Sono felice amore mio. Ma dimmi, come mai oggi ti sei persa in tutti questi ricordi?” Le chiedo malizioso e consapevole. Lei invece fa l’evasiva.

“Mmm così, non c’è nessun motivo in particolare.”

“Buon anniversario amore mio. Venti anni fa mi hai giurato amore eterno ed io non posso che esserne più felice ogni giorno.” Mi sorride emozionata.

“Buon anniversario anche a te amore. Aspetta ho un regalo per te.” La guardo imbronciato.

“Mi hai vietato di farti regali e tu te ne esci con un regalo?” Ridacchia, ma per fortuna non le ho dato ascolto. Si alza, prende una scatolina e me la porge. La apro emozionato e dentro ci trovo un bracciale in cuoio con una piccola pietra azzurra al centro.

“È un bracciale con pietra di luna. Aiuta le persona a trovare l’amore. Sai 20 anni fa il ragazzo di cui mi ero innamorata me ne ha regalato uno simile. Ora ricambio il gesto, ma non perché io e lui non abbiamo trovato l’amore, ma solo per ringraziare questa pietra che quella sera mi ha fatto trovare il mio principe verde. Si verde, il colore dei suoi occhi da umano, oppure principe dorato, il colore dei suoi occhi. Fatto sta che ho trovato la mia anima gemella.” Le sorrido emozionato e da sotto il cuscino sfilo il mio regalo mentre lei mi guarda di sbieco.

“Veramente credevi che non ti avrei fatto nessuno regalo?” MI sorride dolcemente.

“No, ma ci speravo.” Apre emozionata e curiosa la busta che le porgo. Legge attentamente e poi mi si butta addosso.

“Grazie amore mio, sai sempre come stupirmi. Mi hai regalato una stella.”

“Si ti ho regalato una stella, ma quella più bella è al mio fianco.”

“Ti amo Signor Cullen.”

“Ti amo Signora Cullen.”

Dopo il tuffo nei ricordi, e lo scambio dei regali, torniamo a dimostrarci l’amore che proviamo l’uno per l’altro, sperando di non essere nuovamente beccati dai nostri figli.

 

Fine

Ehi mie care allora? La storia è finita, che tristezza. Prima di concludere vorrei ringraziare tutte voi. Ringrazio in particolar modo tutte coloro che ogni giorno hanno recensito la mia storia, grazie ragazze, grazie di vero cuore. Mi avete supportata e spronata sin dal primo capitolo. Inoltre non posso non ringraziare tutti coloro che mi hanno seguita in silenzio, coloro che mi hanno inserito tra i preferiti e tra le storie da ricordare. Grazie a tutti.

Ora aspetto i vostri commenti su questo ultimo capitolo, a presto un bacio Mary.



Mie storie in corso:
Forse non mi hai mai amata

Mie storie concluse:
Non voltarti indietro...o forse si
Finalmente felici
Mi sono innamorato di te 
Invito
Uno scontro che ti cambia la vita
Eternità
L'amore va oltre il tempo
Ritrovare lei, ritrovare loro
La mia pericolosa cantante

Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer.

 

   
 
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