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Autore: sayuri_88    02/07/2011    3 recensioni
- Oddio!oddio! Edward ho paura - mormorai avvinghiandomi al braccio del mio ragazzo.
Mi aveva convinto a entrare in quell’edificio che sembrava aver scritto a caratteri cubitali “abbandonate ogni speranza voi che entrate” ma che il mio adorato ragazzo, a quanto pare, non aveva visto. Dovrò suggerirgli una visita dall’oculista mi appuntai mentalmente una volta che saremmo usciti da quell’inferno.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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ok non so da dove salta fuori questa storia....o meglio si. quando ti giri e rigiri nel letto senza riuscire a dormire e non sai cosa fare perchè alle due di notte non c'è molto la mente viaggia a briglia sciolte creando queste cavolate, si perchè questa è una cavolata ma spero che la apprezziate e che magari lasciate qualche commento^^ Buona lettura!
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Faceva tanto caldo ed era buio, solo piccole luci illuminavano il mio cammino, il mio cuore batte a mille. Non avrei mai immaginato di provare tutta questa paura.
- Oddio!oddio! Edward ho paura - mormorai avvinghiandomi al braccio del mio ragazzo.
Mi aveva convinto a entrare in quell’edificio che sembrava aver scritto a caratteri cubitali “abbandonate ogni speranza voi che entrate” ma che il mio adorato ragazzo, a quanto pare, non aveva visto. "Dovrò suggerirgli una visita dall’oculista" mi appuntai mentalmente "una volta che saremmo usciti da quell’inferno".
- Bella calmati ok? Vedrai che usciremo senza che succeda nulla - disse cercando di tranquillizzarmi.
Ma io mi chiedevo….come faceva ad essere così calmo. Attorno a noi era tutto buio, suoni sinistri mi facevano accapponare la pelle mentre un forte odore d’incenso mi faceva arricciare il naso nauseata.
Perché avevo seguito Edward in questa sua pazzia? Non potevamo camminare tranquillamente per le vie della città, andare a vedere qualche Museo o salire su uno di quei fantastici bus a due piani che ti mostravano i punti più belli della capitale! No Edward voleva provare il brivido di questa esperienza, tutti quelli che ci sono stati gli avevano detto che era stata un’esperienza elettrizzante. Da fare assolutamente se gli capitava di andare in città. “Pazzi”
Camminavamo fianco a fianco, sulle pareti un susseguirsi di specchi che riflettevano le nostre immagini. Due lampi rossi alle nostre spalle. Spalancai gli occhi impaurita ma non avevo il coraggio di girarmi. Edward non sembrava essersi accorto di nulla, camminava tranquillamente guardandosi attorno. Quando trovai il coraggio di girarmi i due lampi rossi non c’erano più…forse mi stavo facendo suggestionare da tutte le dicerie sul posto. “Si Bella è tutto frutto della tua immaginazione” continuavo a ripeterlo incessantemente, magari diventava realtà.
- tutto bene Bella? - premuroso il mio ragazzo mi cinse le spalle con un braccio. Un sorriso strafottente a piegargli le labbra. In quel momento lo odiavo, si stava facendo beffe delle mie paure.
Continuammo a camminare in religioso silenzio, io che scattavo a ogni movimento o rumore sospetto ed Edward che sghignazzava ad ogni mia reazione, secondo lui esagerata.
- sei proprio una fifona Bella - devo dire che si divertiva a prendermi in giro.
- beh… sono facilmente suscettibile - sbotto irritata - non è colpa mia -
- ti amo mia piccola fifona - mi disse prima di lasciarmi un leggero bacio sulle labbra che ebbe l’effetto di rilassarmi e farmi dimenticare dove mi trovano. Ma solo per un momento perché un tocco lungo schiena mi fece urlare di puro terrore. Mi divincolai dalla presa del mio ragazzo e mi girai di scatto.
- Bella! Che succede? - Edward questa volta era veramente preoccupato anche lui si guardava attorno per capire cosa fosse successo.
- Qu…qual…qualcuno mi ha toccato la schiena - sussurrai tremante. Ma non ebbi il tempo di finire la frase che un soffio sul collo seguito da una risata maligna mi ghiacciò il sangue nelle vene. Edward non fiatava, guardava un punto preciso dietro le mie spalle con gli occhi spalancati.
- buona sera - disse una voce alle mie spalle
- AHHHHHHHHHHHHHH - urlai a pieni polmoni con un balzo mi girai e mi trovai di fronte ad un uomo con la faccia incrostata di sangue, gli occhi spalancati gli conferivano un aspetto spiritato, la bocca aperta in un ghigno senza denti. Indossava abiti vecchi e logori che lo rendevano ancora più raccapricciante.
Agì d’istinto.
Assestati un pugno sul naso dell’uomo, usando l’interno della mano, sembravo tanto Sandra Bullock nel film “Miss Detective”. Mettere fuori gioco col massimo danno e minimo sforzo.
L’uomo si piegò in due dal dolore tenendosi il naso e imprecando come uno scaricatore di porto.
Cogliendo al volo l’occasione iniziai a correre a perdifiato. Dietro di me sentivo dei passi e la voce di Edward che mi chiamava, ma non volevo fermarmi, volevo andare il più lontano possibile da li.
Corsi a rotta di collo per tutto il resto del tragitto, senza mai guardarmi indietro.
Solo quando rividi la luce del Sole, mi concessi il lusso di rallentare, ringraziando il mio precario equilibrio che non mi aveva giocato brutti scherzi.
L’aria fresca di Londra mi accarezzava il viso, il suono delle macchine e di quei bellissimi bus a due piani, le voci dei passanti e la musica che usciva dai negozi ebbero l’effetto di tranquillizzarmi.
- BELLA! Dannazione… ti sei fermata finalmente - Edward mi raggiunse, aveva il fiatone e le mani poggiate sulle ginocchia leggermente divaricate.
Era strano vederlo in quello stato, era sempre stato più veloce di me e non l’avevo mai visto così stanco. Incredibile quanto uno riusciva a correre quando aveva paura…
Mi guardò intensamente, sembrava arrabbiato. Beh l’avevo fatto correre come un matto e non gli avevo fatto vedere nulla nonostante abbia pagato venti sterline per entrare.
- Ed… - ma non feci in tempo a iniziare a scusarmi che lui scoppiò a ridere come un matto. Ma cosa…
- oddio Bella ma sai che l’hai ridotto male quel signore? Quando l’ho lasciato nel corridoio, si stava ancora contorcendo dal dolore -
Gonfiai le guance come una bambina indispettita - ha cercato di aggredirmi! - gli dico cercando di giustificare il mio gesto ma la mia affermazione però ebbe l’effetto di aumentare le sue risate.
- Bella…non voleva aggredirti, faceva il suo lavoro è un attore pagato per spaventare -
- attore - mormorai incredula mentre il mio ragazzo annuiva con la testa - ma perché non mi hai avvisato!? - urlai incavolata sbattendo un piede per terra. In quel momento sembravo tanto Alice quando qualcuno non la porta  a fare shopping.
- primo non saresti mai entrata e poi volevo godermi la tua reazione - disse cercando di recuperare il suo contegno. Come risposta gli diedi un pugno sulla spalla con l’effetto che fui io a farmi male e non certo lui e ancora più arrabbiata m’incamminai verso l’uscita.
- dai Bella perdonami - disse abbracciandomi da dietro e nascondendo il suo viso nell’incavo del mio collo tempestandolo di dolci baci. “Questa si chiama corruzione”
- allora sono perdonato - mi chiese dopo avermi girato e iniziando a strofinare il suo naso col mio. Era inutile non potevo rimanere arrabbiata con lui per più di due minuti. Sbuffai sconfitta.
Intuendo di essere stato perdonato mi diede un veloce bacio sulle labbra e mano nella mano ci incamminammo verso il Tower Bridge dove avevamo appuntamento con gli altri.
- non osare portarmici mai più chiaro? - dissi con tono minaccioso
- promesso, mia piccola fifona 
 - 


 

“ grazie di aver visitato il London Dungeon ”

 

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E' orribile vero? ringrazio chi è riuscito ad arrivare fino a qui. 
per chi non lo sapesse il London Dungeon è una attrazzione turistica di Londra, al suo interno sono ricreati, utilizzando attori, effetti speciali e opportune scenografie, alcuni eventi della storia di Londra, con particolare predilezione per quelli macabri e sanguinosi,Sweeney Todd, Jacke lo squartatore, l'incendio di Londra, le torture, ecc....

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