-Allora?-domandò preoccupato il biondo.-Sono le 10 di sera.Siamo chiusi nella palestra e non c'è possibilità di uscita- Cosa succederebbe se due dobe rimanessero chiusi dentro alla palestra della propria scuola per tutta la notte?E se l'Uchiha andasse molto daccordo con la zona sud?E se Naruto fosse un fan di canzoni sconcie?Premetto,prima raiting rosso.Commentate in molte e fatemi sapere.Un bacione^^

Sasuke, dopo la morte del fratello Itachi, osserva quel villaggio in cui è cresciuto ma del quale non si sente parte. E’ solo, perché anche i suoi vecchi compagni di squadra hanno deciso quale strada prendere.

la vita non è esattamente, come dire… giusta. La vita non conosce questa parola e non si impegna nemmeno ad inserirla nel suo vocabolario. La vita non si preoccupa di provare pietà; la sua nemica mortale è l’imparzialità. Ecco, dunque, come il dolore è divenuto compagno della vita; ed ecco, dunque, come si arriva a dover prendere delle decisioni vitali e dolorose. Decisioni sbagliate, forse. Ma necessarie.
[SasuNaru]
[13° classificata al Tears Contest indetto da Red Diablo e vincitrice del premio hope]

Tempo di vacanze. Naruto, come negli ultimi anni, va in un villaggio al mare. Qui rincontrerà i suoi amici e Lui. Il moro dagli occhi onice, intercettò entrambi gli sguardi. Poi si soffermò sulla figura del biondino, alto, pelle dorata, fisico scolpito e due occhi di un impossibile blù. Bello, non c'erano dubbi. Beh,anche stasera si sarebbe divertito,pensò ghignando. Quello che però non sapeva, era che il biondino stava pensando le stesse cose. Sasu-Naru, ovviamente!

Le violenze subite dal patrigno, portano Naruto a compiere un gesto estremo. Purtroppo per lui, a fermare quel gesto sconsiderato, ci sarà un ragazzo che è bello quanto bastardo. Irromperà nella sua vita, sconvolgendola e - infondo - migliorandola. [Ok sono una schiappa con le introduzioni, ma spero comunque di avervi incuriosita ^^']

“Per fortuna il sensei ha allagato subito tutto, eh,” commenta Naruto sollevato, sorridendo ampiamente. “Così i danni sono limitati.”
Sasuke sbuffa, sprezzante.
“Solo la tua festa poteva finire in questa maniera, dobe,” sentenzia compito.
Naruto gli lancia un’occhiata aggressiva, prima di sbuffare allegramente scuotendo la testa.
“E’ stato un incidente,” commenta, facendo scivolare amichevolmente il braccio sulla sua spalla, mentre prende a camminare verso il quartiere degli Uchiha. “Poteva capitare a chiunque,” aggiunge svagato.
“Guarda caso è capitato a te,” osserva il genio, superiore.
Come al solito, storia legata a Konoha, mattina.

TRADUZIONE A CURA DI POLLON138. Fumo, sudore, birra. Sasuke odia ognuna di queste cose, e c'è un dannato biondo venuto puzzando come tutte e tre.

Ino, Shikamaru e Kiba portano a termine una missione e si ritrovano su una splendida spiaggia, dove il mare piatto e calmo è in totale contrasto con i loro pensieri maliziosi. Eccovi una Ino sensuale ed accondiscentente, uno Shikamaru sexy e provocante, un Kiba travolgente e selvaggio... [InoxShika/InoxKiba]

ecco qui, questa shottina è il mio regalo per il compleaano della mia adoratissima nee-chan!!:"-Sasuke...perché siamo qui?- mi chiede guardando il fuoco, sospiro. Ho preso la mia decisione ma non credevo sarebbe stata così dura da portare a termine.""-Per porre fine a tutto questo"[...]-"Perché..-sono shockato...-PERCHÉ NON REAGISCI??""-Perché io ho scelto te."

"Improvvisamente Naruto sentì freddo sulla propria pelle: lo straniero si era spostato, lasciandolo in preda ai brividi. E mentre bestemmiava sottovoce un oggetto ghiacciato gli toccò il collo, facendolo sobbalzare: cosa poteva essere? Sembrava quasi.. Acuminato." A tutte le mie fanreader: continuo del capitolo 9 di "Esercizi di stile"!

L’accademia era un vero e proprio lascia-passare per il successo…. Era sicuramente il posto più adatto per un ragazzo “falso” ed ambizioso come lui…non esistevano scorciatoie, doveva per forza passare da lì.

C’è una pietra, al villaggio della Foglia, che riporta i nomi degli eroi di Konoha.I ninja che sono morti in missione.
Freddi nomi su un altrettanto gelido marmo; semplici iscrizioni che nessuno ha mai la pazienza di leggere, perché troppo vecchie, perché troppo tristi, perché “troppo” e basta. Col passare degli anni, i nomi sulla pietra si facevano sempre più fitti, fino a diventare illeggibili.Allora, nessuno si fermava davvero più, perché non ha senso perdere tempo di fronte ad una lapide incomprensibile. La lastra di pietra venne dimenticata e, con lei, i nomi di coloro che avevano dato la vita per difendere il villaggio che si era scordato di loro.