[Storia partecipante al contes "La battaglia delle coppie" indetto da _Freya Crescent_ su EFP]
[Tom/Helena]
"A che ti serve la magia, quando puoi osservare gli altri e godere della loro estasi di morte, dopo che tu l'hai sconfitta?"
"Io non sono te, Helena."

La prima volta che Tom sente parlare di Gellert Grindelwald ha quattordici anni e un’anima ancora intatta.
Tom non ha mai provato interesse per nessuno, ma, mentre Silente viene coinvolto suo malgrado in una discussione di politica estera con il professor Lumacorno, manda di proposito in frantumi l’ampolla di Veleno d’Acromantula e si ferma ad ascoltare – la sua mente in bianco e nero si squarcia e per la prima volta nei suoi pensieri colano i colori, ruggine scuro per la terra arsa dal fuoco, bianco ghiaccio per un esercito di Inferi.

In una Notturn Alley fremente di corruzione e traffici illeciti, Tom Riddle pensa di poter manipolare chiunque, perché se la morale rende prevedibili, il vizio rende deboli, ma c'è qualcuno che non riesce a raggirare, un mago che potrebbe rappresentare la chiave di volta della sua vittoria o divenire il suo omicida. Che sia una spia, un sicario o solo un giovane dal nome falso, Tom presto lo scoprirà e tenterà di farne un alleato.
Riddle ha la capacità innata di far sì che chi gli sta attorno desideri la sua approvazione. Lo sa bene Harry, che ha passato mesi a studiarlo in un Pensatoio sino all'ossessione -- è convinto che Tom sia un assassino e nulla glielo farà dimenticare, neppure la sua decisione di conoscerlo.
Ciò che nessuno dei due sa è che sono entrambi vittime di un disegno crudele, e che presto saranno di nuovo chiamati a scontrarsi...
[Tom/Harry | Pseudo-Travel!Fic | special guests: Alphard & Walburga Black]

[Contesto: XIII canto, i suicidi.
Personaggi: Dante, Virgilio, Pier delle Vigne, Federico II.]
-
Quelle piante che non necessitavano di parlare, di esprimersi; si ergevano verso i più alti Cieli, tendevano al regno di Iddio, e nel frattempo si ancoravano alla terra, la stringevano, e Pier sapeva che se fosse stato una pianta,
Federico sarebbe stato il terreno a cui si sarebbe aggrappato.

[Tom/Harry]
***
“Non mi hai detto la verità.”
Tom quando parla è pacato e sembra che le sue parole escano solo perché si è distratto.
“La verità è che una volta avevo qualcosa di tuo.” risponde allo stesso modo lui, senza alzare una mano a sfiorarsi la cicatrice. Vorrebbe farlo ma significherebbe ammettere qualcosa.
“L’hai rubato?”
Agli occhi degli altri i due ragazzi parlano a vuoto, senza nemmeno rivolgersi uno sguardo. C’è leggerezza nelle loro voci; nessuno pensa che sia importante. Forse Tom sta corteggiando il nuovo studente perché entri nel suo circolo di ammiratori; forse lo sta solo studiando perché è nuovo e non dice mai niente di sé.
“No. Sei stato tu a perderlo.”
“E adesso dove è?”
[...]
“L’ho buttato.” risponde Harry, e la cicatrice lo scalda ancora senza bruciare, riempiendolo del sapore della vittoria.

La notte in cui Lord Voldemort venne sconfitto dal piccolo Harry, Albus Silente si recò nella casa devastata dei Potter a Godric's Hollow. Lì, fra le macerie e la morte, s'imbatté nel corpo senza vita di una donna di cui l'intero Mondo Magico non conosceva né nome né storia. Si tratta di Phoebe Hool: la persona - l'unica persona - che rimase al fianco dell'Oscuro Signore praticamente per tutta la sua vita. E sarà proprio attraverso i suoi numerosi ricordi che, sedici anni dopo, lo stesso Silente e il Bambino Sopravvissuto intraprenderanno un viaggio che li condurrà negli angoli più bui e mai esplorati della vita del più grande e temuto Mago Oscuro di tutti i tempi.
[Versione revisionata e migliorata di una pubblicazione precedente.]

Nel loro specchio, lui sorride per farla sorridere.
[Cersei/Jaime]

"Invece tu sì che sei una Black, vero, Bellatrix? [...] E allora avanti, comportati da Black. Uccidimi, se ne hai il coraggio."
"[...] Verrà il momento in cui ti ucciderò, cugino. Ti prometto che lo farò. La mia faccia sarà l'ultima cosa che vedrai prima di finire all'Inferno, parola di Bellatrix Black."
Sei momenti in cui i due cugini Black si trovarono a confronto.
[No incest]

Per il Bene Superiore. Harry se ne rende conto.

Il pugno si schiantò contro il muro.
[Grindeldore]

Il sole cocente picchiava forte quella mattina di metà Agosto. Quirinus Raptor sospirò, sedendosi su una grossa roccia sotto l’ombra di un albero secolare: fortunatamente aveva fatto sì che il suo turbante viola – prezioso dono di un sultano d’Africa per il suo operato contro uno zombie – mantenesse fresca la temperatura della testa, così da non fargli sentire più di tanto gli oltre 30° di quel posto.
Vi siete mai chiesti come tutto ha avuto inizio? Come Voldemort abbia convinto il professor Raptor ad aiutarlo nella sua "resurrezione"?
Beh... io ci ho provato!
PRIMA CLASSIFICATA AL CONTEST "IO IL TITOLO, VOI LA STORIA" DI ONLY_ME E VINCITRICE DEL PREMIO "BEST FIC"

Fra il 9 gennaio 1960 e un indeterminato giorno di quasi estate del 1998, Severus Snape è riuscito a infilare una delle vite più meravigliose che siano mai state raccontate.
Questa è la sua storia.

Remus, menomato dalla natura.
Sirius, menomato dell’affetto.
Peter, menomato della lode.
Lily, menomata dalla discendenza.
Tutti noi, dal primo all’ultima, abbiamo bisogno di Lui.
Le nostre vite sono diverse, le nostre concezioni eterogenee, i nostri mondi separati.
Eppure c’è qualcosa che ci unisce tutti.
Lui.
Commenti personali all'interno.

Stan Picchetto viene rinchiuso ad Azkaban, ma nessuno sembra curarsene troppo. Vero?
“Scrissi delle lettere, ma nessuno rispose mai...”
[Dedicata a mio padre]