[Titanic!AU] [Giomis]
1912. Dopo la caduta in disgrazia della sua famiglia, Giorno si ritrova solo e senza soldi ed è costretto a vivere come ladro nel sobborgo di Southampton. Nonostante questo ha intelletto e agilità tali da permettergli di cavarsela in ogni situazione, in particolare quando riesce rubare un biglietto di terza classe per il Titanic. Giorno vive nella convinzione di poter ottenere sempre tutto ciò che desidera in un modo o nell'altro ed avendo ormai perso qualsiasi legame affettivo è deciso a vivere senza porsi limiti e facendo qualsiasi cosa susciti il suo interesse, e un viaggio sul Titanic è qualcosa che desidera con tutto sé stesso.
A bordo della stessa nave sale una squadra di mercenari legata al crimine organizzato italiano, con lo scopo di eliminare un nemico del loro boss. Uno dei suoi membri, Guido Mista, si imbattere in Giorno mentre cerca di identificare il loro obbiettivo e tra i due nasce un’intesa particolare, nonostante Giorno abbia decretato di non avere bisogno di nessuno nella sua vita e Guido abbia il dovere di portare a termine il suo lavoro senza distrazioni.

Dopo la sconfitta di Gargoyle, i superstiti del Nuovo Nautilus cercano lentamente di far tornare alla normalità le proprie esistenze. Non è semplice, quando si è vissuta un'avventura come la loro.
Electra ha visto morire l'uomo che amava e si trova da sola con un bambino da crescere. Nadia non riesce a smettere di guardare al passato nonostante abbia ormai la vita che desidera.
Presto, troppo presto, l'incubo di Atlantide torna ad addensarsi sul futuro.
E, stavolta, sembra esigere la vita dei suoi Figli.
Basteranno a salvarli l'abnegazione di una madre, il legame di una sorella e di un fratello?
Basterà il comandamento di un padre, "vivi"?
Basterà l'amore?
"Nadia, noi non siamo obbligati a dare o ricevere amore. Noi siamo amore."

Due sono le massime sorgenti del male del mondo: l’egoismo e la stupidità.
E tutte e due albergano nell’anima dei «signori delle cose» e dei loro servi.
Padroni, ma se tutti gli altri si contassero, che cosa fareste voi?
Risponde el loco:
- Nessuno di loro sa contare. Occorre un uomo libero che insegni loro l’addizione.
A tutti quei pochi uomini liberi che ancora resistono.
[Alberto Manzi; Roma, aprile 1986]

Tutti conosciamo l'esito della battaglia finale contro Safulan. Ma se le cose fossero andate diversamente? Ranma avrebbe combattuto, avrebbe salvato Akane contro ogni evidenza, o più semplicemente si sarebbe lasciato soccombere alla pazzia?