"Oddio" disse Hermione aggrappandosi al tavolo.
"Miseriaccia" balbettò Ron guardando la figura davanti a loro.
Anche il piccolo Harry- poteva avere al massimo due anni- guardò i due ragazzi sconvolti. Fasciato dalla divisa afflosciata sulla sedia, fece un gran sorriso sdentato prima di tendere le manine verso i due.

Ma le lacrime struggenti di Lavanda non arrivarono, né tantomeno i suoi bisbigli affranti. L’unica cosa che Ron riuscì a sentire fu un debole sospiro, quasi impercettibile.
Un tale silenzio non poteva provenire da Lavanda, questo era poco ma sicuro. Ron si arrischiò a socchiudere gli occhi, quel tanto che bastava per distinguere la sagoma seduta al fianco del suo letto.
Finché non se l’era trovata davanti non si era reso conto di quanto ci avesse sperato. La rivelazione fu quasi dolorosa.

L'aurora è il luogo dove il cuore di Ron incontra quello di Hermione, dove le incertezze sul futuro si sciolgono al sole caldo del nuovo giorno...
Storia prima classificata al contest "We are original Drunks" indetto da TittiGranger sul forum di EFP

[...]
Indossare i collant quando si era con Ron equivaleva a comprarli per buttarli nel cestino, ancora impacchettati e completi di scontrino, e lo straaaaap che udì subito dopo glielo dimostrò. - Quante volte te lo devo dire che le calze si sfilano partendo dall'elastico e non da un punto imprecisato tra la caviglia ed il ginocchio, Ronald?
- Mi sembravano più resistenti questi - pigolò lui, imbronciato.
- Non esistono collant resistenti, Ron. Si rompono tutti, dal primo all'ultimo.
- E perchè continui a comprarli allora?
- Perchè quando non sei tu a devastarli, un Reparo è sufficiente!
Ron si allontanò di scatto, come scottato. - Chi te li devasta, scusa, a parte me?
[...]
Hermione aveva quell'assurda capacità di arrivare dritta a lui, nelle parole, nei gesti, nei movimenti: sapere di averla lì lo eccitava oltre misura - sentirla ansimare sulle sue labbra, sentirla vibrare sul suo corpo, sentirla vivere con lui - e decise di non attendere oltre, di volerla più di ogni altra cosa - perchè se l'aereo cadeva, voleva morire con lei, per lei, in lei.
Storia classificatasi seconda al "We are Original Drunks!" di Tittigranger.
Vincitrice dei Premi Speciali Miglior IC Hermione, Premio Stile, Premio Originalità.
Prima classificata assoluta, prima in classifica della sezione One-shot, Premio Miglior Trama al Contest "Emozioni" indetto da nefene.

- Se restassi qui sdraiato, se solo restassi qui, rimarresti con me e dimenticheresti il resto del mondo? -
Hermione e Ron devono far forza su loro stessi e mettere da parte quello che provano l'uno per l'altro per adempiere al loro destino, ma forse saranno proprio i loro sentimenti a spingerli ad accettare il gravoso compito che li aspetta. Missing moment DH.
Buona lettura!

«Ron, puoi smetterla di farti violentare da Hermione, per favore?»
«Non ci riesco!» strillò lui, isterico.
Harry alzò gli occhi al cielo, sospirando.

MISSING MOMENT- Ron porta Hermione a Villa Conchiglia, dopo la fuga dal Malfoy Manor.-La teneva stretta tra le braccia; non si era mai reso conto di quanto fosse leggera. Era una bambolina… La sua bambolina, che era appena stata torturata fino alla morte, quasi. Ron aumentò il passo; arrancò quasi spasmodicamente sulla sabbia fina, antistante Villa Conchiglia. Solo un’emozione si poteva ricavare dal suo viso irrigidito, dalla sua bocca contratta, dai suoi occhi vuoti. Panico.

Se n’era andata in una tipica giornata di pioggia inglese, tra le sue valigie e vestita del suo cappotto preferito aveva mostrato un sorriso che avrebbe dovuto essere rassicurante per chi restava ma che faceva trasparire tutti i timori che si teneva dentro. Con un cenno forse un po’ troppo frettoloso era salita sull’aereo. Ciao. Arrivederci. Addio. Nessuno seppe mai cosa significava veramente quel gesto veloce, quel mezzo sorriso, quella stessa partenza. Si era solo chiuso un capitolo per aprirne un altro. … Però dite la verità, chi di voi non è mai tornato almeno su un capitolo una seconda volta?

Un pomeriggio noioso ed innevato,un sfida fin troppo maliziosa ed una partita a scacchi che si rivelerà più utile di quel che si sperava... -Giochiamo a scacchi!-disse Ron orgoglioso di aver trovato qualcosa fa fare. -Ma lo sai benissimo che non so giocarci!-gli disse lei,sedendosi più comodamente sulla poltrona. -Non è vero-disse lui inaspettatamente-So che ti ha insegnato Harry a giocare- Hermione serrò la mascella.Stupido Harry!!Pensò mentre rosicava dentro. -Sono comunque una frana.-cercò di giustificarsi. -Oh,andiamo!Non puoi essere peggio di Harry o Ginny-le disse cercando di convincerla-Sei molto più intelligente di loro(perche di te no?)- -Giochiamo-disse cominciando a sistemare i pezzi sulla scacchiera-una sola partita-disse specificando. Ron le sorrise malizioso.-Che ne dici di mettere una posta in palio?- Hermione dusglutì a fatica prima di chiedere in un sussurro,con una voce che non riconobbe neanche la sua-Una...posta in palio?- Ron annuì senza lasciarle la mano e cominciando ad accarezzarle il dorso con il pollice senza rendersene conto. Con le orecchie più rosso che mai si armò di forza e coraggio e parlò con voce roca. -Ad ogni pezzo che viene mangiato ci cominciamo a spogliare.Se io ti mangio un pedone tu ti cominci a spogliare e la stessa cosa vale per me- -Accetto-

Dove abbiamo lasciato i nostri eroi? Il momento che stavano vivendo sembrava tranquillo e felice... Era tutto un'illusione. La lotta tra male e bene non si è mai conclusa, la partita non è ancora finita. I nostri eroi sono qui per riprendere da dove avevano lasciato. Chissà cosa li aspetterà? Io tremo per loro, voi?

La prima notte dopo la sconfitta di Voldemort. Il dolore per le perdite e il coraggio di non arrendersi. Naturalmente la mia coppia preferita... Buona lettura!
Prima Classificata al contest "After the war" indetto da DetectiveMary sul forum di EFP

«Non lasciarmi mai più» esalò lei tra le lacrime. «Non farlo mai più»
Un ordine, una preghiera.
«Non ti lascio. Sono qui. Rimango qui.»

«Per i calzettoni di lana di Merlino, Granger» borbottò contro il suo riflesso cercando di darsi un contegno, «…dovresti vergognarti! Sei…sei…» sembrò talmente inorridita e sconvolta e infuriata che dovette sforzarsi per trovare un termine che si adattasse al suo stato d’animo. «- Sei…una Donna Scarlatta, ecco cosa!» si lanciò un’occhiataccia, sdegnata.

«Sono qui» ripeté Hermione con voce sicura. «Sempre»

Un articolo su un evento di beneficenza a Diagon Alley… uno su un torneo giovanile di Quiddich… una pubblicità su un nuovo negozio di scope… Erano questi gli articoli nelle prime pagine. Di sicuro quindi, nelle altre non ci sarebbe stato niente di interessante. Fu un articolo in quarta pagina che attirò la sua attenzione. Lo iniziò a leggere e per poco non le andò di traverso il succo di zucca che stava bevendo.