Siamo angeli che cercano di tornare a casa.
Qualcuno un po' più sperduto di altri.

Zarkon è un ballerino.
Questa è una di quelle storie che succedono e basta, meglio non farsi domande.
(Nel caso vogliate farvele, la risposta è Voltron Harmony Night e non aggiungo altro)

Penso che per uno scrittore, la prima frase sia sempre la più difficile, perché è quella da cui poi dipende tutto il resto della storia.
Però non succede solo allo scrittore: tutte le scelte sono difficili. Ma bisogna farle.
Perché se non appare la prima frase, se non viene presa la scelta, se non viene dichiarato l’amore e se non si fa il primo passo, tutto è destinato a finire, poiché mai iniziato.

Perché l'unica certezza che abbiamo è che la vita non è abbastanza lunga per tutto.

Per un attimo ho perso una delle cose essenziali della mia vita: la mia storia, quella che scrivo in ogni piccolo racconto.
Per un attimo mi sono sentita morta.
Poi mi sono ricordata di quelle persone che potevano aiutarmi.
Poi mi sono ricordata dei piccoli frammenti che avevo lasciato in giro, con cui potevo ricominciare.
E ho pensato a come riprendermi, accorgendomi subito dopo di poter recuperare tutto.
E sono tornata subito a vivere, determinata a continuare a fare ciò che mi fa battere il cuore: scrivere.

Un freddo pomeriggio invernale, un'innocente bevanda calda e un moccioso impertinente possono essere una combinata letale.
Dal testo:
«Eren davvero, non è assolutamente possibile che possa piacermi»
Ecco la frase che Eren sembrava aspettare impaziente, era di spalle e quindi non poté vedere il lampo di malizia che illuminò i brillanti occhi verdi.
«Te la farò piacere. Scommettiamo?»

"Tutti hanno momenti di debolezza, io fin troppo. Ma quando li ha lui, allora è veramente apprezzabile, veramente bello ed immensamente dolce."

Storia di un amore passionale e difficile, un amore forte e nascosto. Lui ha preso una decisione che li ha costretti a dividersi ma, nonostante tutto, non riescono fare a meno di concedersi alla passione che brucia dentro di loro.
Tratto dal testo:
Ti odio perché per avere più potere hai scelto lei.
Ti odio perché per realizzare i tuoi sogni di una carriera brillante hai distrutto tutti i nostri sogni di felicità.
Ti odio perché continuo ad amarti nonostante sappia che anche io dovrei rifarmi una vita.
Ti odio perché so che domani o dopodomani, quando tornerai di nuovo da me, io sarò ancora lì ad aspettarti e cederò, cederò sempre a te.

Una poesia, di riflessione e di sfogo, per quegli "eroi" della notte che, per i loro vizi, hanno deciso la vita o la morte di un individuo.

Una bambina dalle lunghe treccine brune e le lentiggini sul viso piange disperata nel bosco. Non trova più la strada di casa e sente di aver perso tutto, di non poter fare ritorno a ciò che ama. E' triste, singhiozza seduta sull'erba con la testa tra le braccia.
Una cerva bianca passa per caso e sentendo le lacrime si dirige verso la bambina.
-Cosa succede, piccolina?- le chiede gentile.

"Un tavolino di un bar nella sala fumatori, le sue sigarette preferite e un succo d’arancia a tenerle compagnia. Quante volte aveva provato ad adattarsi agli altri, alle situazioni, facendo cose contro la sua natura mite e dolce. Quante cose che aveva fatto per non rimanere sola, eppure, rimaneva sola ogni volta."

«Ehi, senti un po’…»
Aveva esordito lui, e il suo tono l’aveva costretta ad alzare lo sguardo e puntarlo dritto dentro al suo.
«Ti amo.»
Erano state solo due parole, leggere e fresche come il vento primaverile, che l’avevano fatta arrossire violentemente.
Di nuovo Taiga abbassò lo sguardo, fissando un punto impreciso sul pavimento.
«Taiga!»
La chiamò lui preoccupato di non averle suscitato nessuna emozione. La ragazza per tutta risposta si alzò sulle punte di qualche centimetro, colpendolo sul mento con una testata ben assestata.
«Come ti permetti di dire cose tanto imbarazzanti in pieno giorno? Sarebbe necessaria la giusta atmosfera, la giusta situazione!»

Premessa della sottoscritta: ho scritto queste poche righe presa da un piccolo attacco d’ispirazione qualche giorno fa e più precisamente il 09/09/2017 e l’ispirazione l’ho avuta mentre guardavo fuori dalla finestra. Buona lettura ed aspetto i vostri commenti, qualunque essi siano! ;)
Susy ^^

Natale da sola, ti hanno lasciata anche i tuoi migliori amici con cui ti eri organizzata apposta per questa serata, perché casualmente, tutti i loro cani hanno avuto contemporaneamente delle cucciolate.
Perciò, pur essendo di malumore per via del bidone che ti hanno rifilato, ti armi di santa pazienza e ti cimenti a preparare i Cappelletti in brodo, tipici della tua amata Emilia Romagna… ci riuscirai, o dovrai chiamare i pompieri per spegnere l’incendio a causa della tua scarsa attitudine culinaria?