[La storia segue lo svolgersi degli eventi dall'epilogo di "Hunger Games" all'epilogo di "Mockingjay"]
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Katniss e Peeta, gli Innamorati Sventurati del Distretto 12, i vincitori della 74esima edizione degli Hunger Games.
La loro storia è sotto gli occhi di tutti ma solo in pochi sanno che, in realtà, si tratta solo di finzione. La mossa strategica che li ha portati via dall'arena è costretta a continuare anche adesso che il sipario inizia a calare sull'ultima edizione dei giochi.
E se ad un certo punto la finzione si trasformasse in realtà?
Cosa succederebbe se gli Innamorati Sventurati fossero realmente innamorati?
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Dal capitolo 6:
"È evidente, chiaro come il sole, che è tutto cambiato. Che il ragazzo che all’inizio di quest'avventura consideravo un semplice amico, un alleato, adesso è diventato qualcos’altro. Per settimane mi sono chiesta se non fosse sbagliato nei suoi confronti recitare la parte della brava fidanzatina conoscendo la reale portata dei suoi sentimenti, sapendo che io non provavo la stessa cosa. Non sarebbe tutto più semplice se ti amassi?, la domanda che ronzava costantemente nella mia testa.
Ora lo so. Non solo è più semplice, più normale. È diventato anche necessario. Necessario come l’aria che respiro."

Dal testo
"Lei trema un attimo, poi prende il pennello e lo poggia sulle strisce di colore che avevo già fatto. Con una mano le cingo il fianco e l’altra la chiudo nella sua mentre guido i suoi movimenti sulla tela. Continuiamo per diversi minuti, e il suo profumo invade le mie narici facendomi sussultare. Dei brividi mi percorrono, quando sento il suo corpo avvicinarsi sempre di più al mio. Ma penso davvero di perdere il controllo quando poggia l’altra su mano sulla mia che le cinge il fianco, mentre continuiamo a dipingere il cielo stellato della notte sulla spiaggia. Ti voglio, Katniss. Ti voglio così tanto che vorrei poterlo fare qui, adesso. Il tuo profumo è come droga per me e il mio corpo non risponde più ai miei comandi. Ti amo, Katniss. Ti voglio baciare, Katniss. Smettila di guardarmi in quel modo, perché le nostre labbra sono troppo vicine, troppo. Invece lei alza il pennello e lo passa sul mio naso, riempiendolo di tempera. E ride. Katniss ride. E inizio a ridere anche io e senza farmi vedere, con le mani prendo del colore e le sporco tutta la guancia sinistra mentre lei continua a ridere"

POST MOCKINJAY / IL CANTO DELLA RIVOLTA
Nonostante la guerra sia finita e Panem sia libera dal dispotismo di Capitol City, gli incubi perseguitano Katniss e Peeta mentre cercano faticosamente di riscostruire una vita insieme.
Ho letto moltissime fanfiction su Hunger Games (si può dire che le ho scoperte proprio grazie a questa saga) e finalmente, dopo tanto tempo mi sono decisa a pubblicare qualcosa di mio.
Si tratta di una song-fic ispirata alla canzone di Florence and The Machine, intitolata appunto Spectrum (la versione lunga, senza il remix di Calvin Harris).

Ispirato a una delle ultime frasi dell’ultima pagina del Canto della Rivolta, “[…] Ma le sue braccia sono lì per darmi conforto. E in seguito le sue labbra.”
Il racconto di come quell' "in seguito" sia divenuto realtà.

Il racconto parte da quando Katniss mormora quel "vero" alla fine del Canto della rivolta. Ho voluto vivere passo passo quello che è accaduto tra di loro dopo questa dichiarazione fino ad arrivare alla prima volta passando per il primo bacio.
ho preferito adattarmi alla scena del film tuttavia. non mi andava giù che prima che Katniss ammettesse di amare Peeta tra di loro ci fossero già stati dei baci. quindi ho completamente oscurato quella parte.
Dal testo:
"Quando mi ha baciato ogni mio desiderio più recondito si era avverato.
È venuta a me per scelta. Per il bisogno che ha di me e non del conforto che posso darle.
Ho toccato il cielo con un dito.
Certo non credevo che saremmo arrivati a questo punto così velocemente.
Con me sopra di lei in preda all'erezione più potente che abbia mai avuto e lei piangente tra le mie braccia."

Questa non è la solita ff. è una ruolata.
Cos'è una ruolata? Vienilo a scoprire leggendo questa strana storia.
Un sunto veloce. Cosa sarebbe successo se Krypton non fosse esploso e se Lena fosse la principessa di Daxam?
Come reagirà Kara? Come si intersecheranno i loro destini?
Angst? Fluff? Erotico? Questo lo potrete vedere solo se continuerete a seguire con noi questa fantastica avventura.

Dal testo: Questo arduo compito è finalmente terminato, perciò raccolgo la coperta da terra e gliela metto di nuovo sulle spalle. La copro bene e le accarezzo i capelli per guardarla negli occhi un ultima volta.
Non sono più persi come prima, ma mi guardano attentamente.
Non resisto alla tentazione e mi abbasso per darle un bacio a fior di labbra.
- Ben tornata – mormoro ad un centimetro dalla sua bocca.
Scritta in una sola notte dopo essere stata ispirata dalla fic "se non fosse per il bambino" , morivo dalla voglia di pubblicarla e quindi vi troverete parecchi errori all'interno, mi dispiace. Spero comunque vi piaccia!

[In revisione]
{Everlark}
Cronache è la storia di Katniss e di Peeta. Inizia con il ritorno di lei al distretto dodici e termina con una prospettiva di vita migliore.
Cronache è crescita, è dolcezza, è amore, è dolore, è passione, è tormento, è condanna.
Cronache è un mondo tutto da scoprire.
Dal XIII capitolo: "Quanto avrebbe voluto avere la forza di prenderla per le spalle, staccarsi da lei, guardarla negli occhi e dirle che non doveva andare così, che l’oblio della passione non scacciava via il dolore con uno schiocco delle dita… ma non ci riuscì. Gli sembrava tutto dannatamente giusto in quel momento, che nel giro di pochi minuti dimostrò di avere la stessa e identica foga disperata di Katniss. Si ritrovarono nudi e avvinghiati sul tappeto del salotto senza nemmeno rendersi conto del come fossero riusciti a spogliarsi senza staccarsi dalle labbra dell’altro. Non c'era la lenta esplorazione dell’altro a fare da padrone, così com'era accaduto nelle notti precedenti, soltanto una necessità primordiale.
L'unione di due anime, prima dei rispettivi corpi."

Dal testo:
Guardo Katniss dormire, così piccola e indifesa fra le mie braccia da panettiere. Ed un solo pensiero vola libero nella mia mente. Una consapevolezza che fino a questo momento ho cercato di nascondere a me stesso: Katniss Everdeen è bella. E' bella nonostante le cicatrici, le ossa sporgenti, i capelli intricati, senza una forma precisa, e le occhiaie violacee, prova tangibile di ciò che le hanno fatto. Ma nonostante questo, nonostante il suo aspetto quasi scheletrico, io la trovo bellissima. E vorrei baciarla. Vorrei toccarla e baciare ogni suo centimetro di pelle libera. Ma cosa mi fai Katniss? Cosa mi fai?
Non riesco a resistere Katniss. Non ci riesco. Perdonami.
La bacio. Un bacio dolce, leggero, quasi impercettibile. Ma mi stacco immediatamente, rendendomi conto di ciò che ho fatto. L'ho baciata. Ho baciato Katniss. E nonostante sappia di dovermi staccare, non ci riesco.
E' così bella. Così bella e fragile. Potrebbe scivolare via in qualunque momento. E non voglio. Non voglio più perdere Katniss Everdeen.
-Resteresti con me?- le sussurro quasi con disperazione, ma con tono basso, per non svegliarla. Sono pazzo. Sta dormendo, non può sentirmi
-Sempre- mi risponde invece lei, un dolce sorriso sulle labbra.
Sempre.

"Forse lo sto fissando da un po', perché lui mi guarda per qualche secondo con aria interrogativa, finché io non scuoto lievemente la testa, le guance imporporate. Lui mi sorride dolcemente, e questo sorriso mi riporta a quello che sembra un secolo fa, dopo la parata dei nostri primi giochi. E come quella volta, mi alzo leggermente sulle punte dei piedi e gli do un piccolo bacio sulla guancia, sussurrando -Grazie per i fiori, Peeta.-, con gli occhi lucidi."

Il continuo di Hunger Games da dopo la vittoria dei Ribelli, due protagonisti ancora a pezzi che provano a ricostruirsi a vicenda.

Bella è una madre single con troppe preoccupazioni e poco tempo per sè. Si sente sola ma pensa che non incontrerà più l'uomo per lei, così presa dai suoi problemi. Sarà davvero così?

Isabella Swan, assistente e migliore amica dell'affermata stilista Alice Brandon, lavora per la Fashion&Luxury. Durante uno dei tanti giorni di lavoro incontrerà una persona che le sconvolgerà la vita facendole conoscere la passione, l'erotismo, l'amore, ma anche la sofferenza, la delusione.
Tratto dalla storia: Vorrei non pensare a lui in questo modo, vorrei non provare questo desiderio di averlo tutto per me, vorrei che non mi avesse mai scritto quel biglietto, che non ci fossimo mai scambiati quei baci. Vorrei, vorrei, vorrei. Vorrei riavvolgere il mio cuore e tornare all’attimo esatto in cui si è innamorato per evitare che accada, vorrei…ma non posso. Rewind the heart.