"Sicuro di non voler venire qui sul divano a riposare un pochino?"
"Dormirò quando sarò morto," sbotta Aizawa, stizzito e con il naso chiuso, e chiaramente in pieno delirio.
[sick!fic Erasermight]

Quindi sì, Bakugou è pronto. Prontissimo. Ha continuato a ripetersi in testa, per il breve tragitto, le tre regole di base:
1. Salutare appena entrato (no, non grugnire)
2. Non insultare (né lui, né i clienti, né qualsiasi altra persona lì presente)
3. Salutare prima di andarsene (sorridere, possibilmente)
Bakugou aveva aggiunto, al terzo punto, “portare via con me il commesso arrapante”, ma la frase era stata cancellata con rabbia da Uraraka, tratti di penna calcata mentre continuava a ripetergli “non buttarti con i piedi di piombo come tuo solito, spaventi le persone così!”
***
Bakugou ha perso la testa per il nuovo commesso e non sa come fare.
[KiriBaku][Writober2018]

[ Attenzione, SPOILER! Questa storia ha tra i protagonisti un hero che appare nel capitolo 184. Non aprite se non l’avete ancora letto.]
“Avrebbe dovuto essere più eroico e altruista, invece che pensare unicamente a sé stesso.
Ma quando Enji lo avvolgeva tra quelle braccia possenti e reclamava il suo dominio su quel giovane corpo, sapeva già che avrebbe fatto la fine di Icaro: le sue ali non erano di cera ma il suo spirito, oh, quello diveniva paraffina liquida quando erano soli. Sarebbe volentieri morto pur di averne solo un po’, un pezzettino di quel sole che bruciava e scioglieva le ombre.”

La prima cosa a colpirlo non fu tanto il suo aspetto, ma l'intenso profumo di Rose che sembrava permeare ogni indumento, ogni lembo di pelle, di lui e che lo travolse come un'ondata d'aria fresca, insinuandosi nelle sue narici ed imprimendosi in ogni parte del suo corpo. La seconda furono gli enormi occhi verdi che, un po' dispiaciuti ed un po' intimoriti, si andarono a posare dentro i suoi.
•Bakudekupositivityweek 2k18 ❀ Day 2 ❀ Prompt: Flowers ❀ NoQuirk!AU ❀ Flowershop!AU ❀ Florist!Midoriya ❀ Writer!Bakugou

Ognuno di loro ha una ragione per vivere. Ma il modo in cui essa esiste e cresce è diverso.
Fuyumi: primavera
Nei suoi occhi vide il cambiamento, osò pregare e sperare – osò credere in un futuro in cui tutti loro sarebbero stati assieme, uniti... felici, addirittura.
Shouto: estate
Natsuo: autunno
Touya: inverno
[spoiler! capitolo 192]

[slightly KiriBaku] [Katsuki e Mina as Enzo e Carla] [Eijirou as "Ma come ti vesti?!"] [I'm not even sorry]
«Sei arrabbiato perché ti ho fatto aspettare?»
«Sono arrabbiato perché adesso arriveranno quelle due cagacazzi a… tu adesso torni dentro e ti metti un paio di scarpe umanamente accettabili, vero?»

[30 Days OTP Challenge][DenNor][Possibile presenza di altri personaggi][Raccolta disomogenea][Rating e generi vari]
Trenta momenti di due Nazioni.
Trenta momenti per descrivere il loro rapporto.
Trenta momenti di una storia che dura da secoli e durerà per sempre.
{I - "Tenendosi per mano": Si gira un’ultima volta a guardare il bosco e saluta quel troll fermo al limite, poi guarda la mano di Danmǫrk che stringe la sua.
Non tornerà indietro.
XV - "Indossando vestiti in modo diverso": E ha appena decretato che sostituirà tutte le camicie di Norge con delle maglie con scollo a V – perché gli stanno così tanto a meraviglia che dovrebbe essere illegale!}

[ 25 aprile 1945 ]
Ormai sicura è già la dura sorte
del fascista, vile e traditor.
Aveva ucciso e aveva salvato, con la rabbia di un uomo in catene. Sparò quell’altro colpo, tenne gli occhi ben aperti per vederne il risultato.
E con l’animo ormai impuro e lacerato, immaginò il giorno in cui una delle sue pallottole avrebbe raggiunto il petto più bastardo di tutti.

Cancellare. Il tredicenne Yuri Plisetsky l’ha sempre fatto.
I propri limiti, le proprie debolezze, il proprio dolore. Ha imparato ad essere un soldato, e guardare dentro di sé non è mai stato prioritario al guardare davanti a sé. Perché saper graffiare è sempre bastato.
Viktor Nikiforov, però, sa perfettamente cosa significa superare la sofferenza senza attraversarla davvero.
In una San Pietroburgo che si sta tiepidamente risvegliando alla primavera, l’avvicinamento tra la Leggenda e la Tigre di Ghiaccio avverrà per gradi, e con la condivisione di un difficile segreto. Ovviamente non mancheranno momenti tremendamente imbarazzanti, comici e fluff, il resto del meraviglioso team russo, un burbero coach dalle adorabili guance da bulldog nonché un sensuale, biondissimo ospite (non propriamente) inatteso…
“Anche se siamo attratti, temo,
da ciò che ci abbandona, o promette di abbandonarci,
alla fine credo che sia quel che ci accoglie a segnarci.”
Tutto inizia al di là del fiume.
Basterà attraversarlo. Ancora una volta.

Cosa legava e - forse - tutt’ora lega Christophe Giacometti a Viktor Nikiforov?
Che ombre nascondeva il giovane coach russo, prima di incontrare Yuuri?
E cosa non ci è stato raccontato di quanto accaduto tra Viktor, Yuuri, Otabek, Yurio, Chris e tutti gli altri nei giorni della finale del Gran Prix, a Barcellona?
Questa storia parla di amori che mutano, di amori che crescono e amori che nascono.
Dell'essere visti davvero e dell'essere raggiunti.
Perché tutto ciò che è sul ghiaccio, noi lo chiamiamo Amore.
[Viktuuri] [Otayuri] [Vichris] [Chris/MysteryMan]

[Todoroki/Momo] [Katsuki/Izuku] [Future!Fic] [Parent!Todomomo]
“Oggi Ichiro doveva scrivere una storia della sua famiglia per il compito di giapponese e così gli ho raccontato del nostro primo appuntamento.”
“Gli hai raccontato di quando mi hai portata a passeggiare sul lungomare?”
Todoroki fa una smorfia e le punzecchia il fianco. “No, del festival di Ennichi. Non ci credo che te ne sei dimenticata!”
Momo fa una piccola risata spensierata e alza il capo per poterlo baciare a stampo sulle labbra. “Ti prendevo in giro, ovvio che me lo ricordo,” dice, tornando a stringersi a lui. “E sentiamo... cosa gli avresti raccontato?”
“Che abbiamo visto i fuochi d’artificio insieme e che eri bellissima.”
La donna gli accarezza il braccio e Todoroki è certo che stia arrossendo, anche se ha il volto abbassato.
“Potremmo portarci i bambini quest’anno, che ne dici?”
Momo alza nuovamente il capo e Todoroki capisce qual è la sua risposta da come le brillano gli occhi. “Ma è un’idea meravigliosa, certo che sì! Domani andiamo a comprare gli yukata per tutti, conosco il posto perfetto! E possiamo chiedere anche agli altri se vogliono unirsi a noi. Che ne pensi?”
“Penso che sia un’idea meravigliosa.”

E imparerai che per nascondere il dolore basta un po' di correttore.
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Fanfiction su Christophe Giacometti ispirata alla famosa canzone di Immanuel Casto. Accenni Victor/Chris.

[APH Rare Pair Week 2017] [Day Two: Music] [Germania/Austria]
Entrando, notò anche il piccolo lettore MP3 del compagno appoggiato lì accanto, ancora acceso e con le cuffiette inserite.
Incuriosito, lo prese in mano e si infilò solo un auricolare, scorrendo i vari titoli.

Il ghiaccio è la sua casa, lo è sempre stato.
Quando pattina Yuuri si sente sé stesso, si sente sicuro, tutta la timidezza che lo caratterizza sparisce.
Chris lo vede per la prima volta sul ghiaccio, non che prima non si fossero mai visti, ma è la prima volta che lo vede davvero. Ne rimane incantato, si ritrova a provare le stesse emozioni che aveva provato anni prima di fronte a Viktor: la sensazione di essere davanti a qualcosa di irreale, qualcosa che non desidera altro che essere consumata.
“Vik, sono interessato al tuo pupillo.”
Quando Chris dice questa frase, il russo per poco non si strozza. Non se lo aspetta, non da Chris.
[...]
La camera d'albergo di Chris è molto semplice e in un albergo isolato, lontano da sguardi indiscreti. L'ha scelto apposta quando è arrivato: “squallido come sempre” è il suo motto.
Chris trema d'impazienza e paura.

È iniziato tutto come un gioco. Per scherzo, quasi.
[...]
Avvicinarsi a Christophe alla prima occasione – una gara, ovviamente, non avrebbe il tempo di andare in Svizzera senza sentirsi dare del lavativo scansafatiche da Yakov – è allo stesso tempo più facile e più difficile di quanto gli sia sembrato quando ci aveva pensato la sera prima: il ragazzino è chiaramente agitato già dagli allenamenti e sembra anche spaventato da qualcosa che Viktor non capisce. Vuole solo rassicurarlo, quando gli posa una mano sul braccio, eppure Christophe arrossisce all’improvviso e si paralizza come folgorato. Forse Yakov ha ragione quando dice che Viktor non ha idea di cosa sia l’empatia…
[VikChris | Viktuuri][Pre-canon & Canon complaint][Accenni a tematiche delicate]