[What... if? de "Gli Amori Mancati"]
Appoggiato al davanzale della finestra della sua aula, lo sguardo era perso all’esterno, ma non fissava un punto in particolare. Sul viso, un’espressione imbronciata di evidente fastidio, ma era un fastidio di cui non riusciva a liberarsi per quanto si sforzasse o cercasse di tenersi impegnato, distratto. Finiva sempre per ripensare a quanto accaduto.
E ripensare a lui.

Molti si chiedono come faccio a sopportarlo, coi suoi sbalzi d’umore, le sue crisi, il suo caratteraccio e la risposta è semplice: mi fa sentire vivo. Ken è bello, selvaggio e capriccioso come la natura, quella con cui ho sempre dovuto combattere, quella di cui ho imparato ad avere ragione. Dedicatissima a releuse83, con tanti auguri di buon compleanno.

Mamoru è arrivato ed è venuto a sapere di Genzo e Yuzo... Cosa farà? Col consenso dell'autrice Melantò, il mio perverso seguito della sua splendida "Microcosmos".

Sguardi che ti seguono, studiano, scrutano nel profondo a voler carpire ogni tuo pensiero; a volerti possedere come una cosa preziosa da non condividere con nessun'altro. Ma quando guardare non basta più a soddisfare quell'insano bisogno allora...

… sfuggente… come un sogno, come una breve vacanza. Come Ken…

La domanda è sempre quella... perchè una squadra di calcio ha tre portieri? Genzo, Ken e Yuzo hanno due giorni tutti per loro, per svelare il segreto...

La mia versione di una storia d'amore tra Teppei e Hajime raccontata attraverso ventisei drabble, tante quante sono le lettere dell'alfabeto. [Questa fic partecipa alla Alphabet!Challenge lanciata da PucchykoGirl]

(da Wikipedia): Un anaglifo è un'immagine cui, mediante opportuni filtri, viene data la valenza tridimensionale della scena originariamente ripresa. Un anaglifo contiene due immagini sovrapposte, che idealmente rappresentano il punto di vista dei due occhi dell'osservatore. - Un'unica storia, quindi, raccontata attraverso due punti di vista differenti, quello di Yuzo e quello di Mamoru, che si sovrappongono e completano come le immagini di un anaglifo. [Questa fic partecipa alla Alphabet!Challenge lanciata da PucchykoGirl]

..."Essere genitori era difficile, ma essere in quattro, rintanati in una caffetteria a bere camomilla corretta… era decisamente pericoloso. Per i figli."...

Risvegliarsi con il rumore delle onde nelle orecchie. // Risvegliarsi disteso, tra morbide, bianche lenzuola.
Rhadamantis/Kanon // Aioros/Saga

Quella notte di una settimana prima... Un nome sussurrato nel buio. Non aveva mai chiesto nulla per sé. Né comprensione. Né amore...

Un equivoco. Un semplice, banale malinteso ed il quieto scorrere della sua vita venne stravolto in un attimo. Ma se... se tutto quello non fosse avvenuto per puro caso?
Ecco cosa accadde nella rossa notte di Shinjuku.

Kaede Rukawa ritorna a Kanegawa dopo tre anni e, all'improvviso si ritrova a dover fare i conti con qualcosa di inaspettato. Cos'era accaduto tre anni prima? E può un'attrazione tenuta imprigionata risvegliarsi all'improvviso? I sentimenti non sono razionali e guidarli o ignorarli non sempre è possibile.

3 Settembre, ore 15:30 - “…Il tempo per oggi prevede rapidi addensamenti nuvolosi, soprattutto nelle prime ore pomeridiane, che porteranno svariati rovesci, alcuni a carattere temporalesco…”

Shock.
Sono quasi morto se penso che sono ancora disteso a pancia ingiù come un pezzo di carne sul banco del macellaio, immobile e sconvolto a fissare con gli occhi spalancati le tende oltremare della stanza di Alan Pascal, mentre lui è fuori chissà dove, chissà con chi, chissà a fare cosa.
Tra l’altro sono anche mezzo nudo: la maglietta sollevata ed i pantaloni abbassati alle caviglie, penzolanti ad una sola di esse. Giusto il tempo di afferrarmi per i capelli, liberarmi dell’impiccio dei vestiti, prendermi senza tanti complimenti e mollarmi lì come una bamboletta di carne.
Fa male.
E mi sento ridicolo.