È passato un anno esatto dalla sconfitta del branco di Alpha e dalla partenza silenziosa da parte di Derek.
Stiles non si sarebbe mai aspettata un cambiamento così radicale della sua vita, cambiamento fatto di addii amari e amicizie ricucite nel dolore. Ma una visita inaspettata da parte di una vecchia conoscenza travolgerà nuovamente la sua vita e di quella dei suoi amici.
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Tratto dal ventiquattresimo capitolo:
[...] «Possiamo vederla?», domandò John in lacrime. Finalmente, ora che aveva il quadro completo della situazione, poteva fare quella fatidica domanda. Sapeva che se lei lo avesse portato a vederla subito non avrebbe ascoltato una minima parola uscire dalla sua bocca, sarebbe stato troppo occupato a guardare sua figlia, ad abbracciarla e baciarle la fronte. [...] Esme prese la maniglia della porta e guardò John negli occhi. «È pronto?», domandò dolcemente. «Si.», rispose, non stando più nella pelle nel rivedere finalmente, dopo tanto tempo, la sua amata figlia. [...]
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Fanfiction di come Derek si ritrova improvvisamente a dover affrontare qualcosa da cui aveva sempre cercato di scappare: Il suo passato.
Dal testo:
" -Oggi ho svolto tutte le commissioni che mi hai assegnato. Stavo quasi per esultare perché finalmente avrei potuto tornarmene a casa e dimenticarmi una volta per tutte di quest’incubo del tuo matrimonio, e invece indovina?? A quanto pare non puoi sposarti perché…SEI GIA’ SPOSATO!-"

|Umani|Sterek!Office|New York|
"Quando mi voltai a guardare l’interlocutore, fu più disgustoso di mangiare un intero barattolo di Nutella da un Kg.
Stava sorridendo da un orecchio all’altro.
Derek Hale, stava realmente sorridendo.
Derek Hale, sapeva sorridere."

Non riuscirò mai a fare un'introduzione degna.
Vi lascio un piccolo pezzo della storia.
- Chi suona il piano? – il ragazzo si era girato a guardare nella direzione da dove proveniva la musica.
- Il giovane Hale. – rispose sorridente la nonna.
- Giovane Hale? – la curiosità di Stiles era apparsa.
- Derek Hale, vive nella villa accanto. Da piccolo avevi paura di quella casa, la chiamavi la “villa misteriosa”. – la nonna rise al ricordo del piccolo Stiles che girava alla larga da quella villa e la guardava in cagnesco.

Dal primo capitolo:
La vita di tutti ripartì come un’auto lasciata per troppo tempo al freddo, con qualche singhiozzo e strattonando un poco, ma nel giro di qualche giorno le più grandi preoccupazioni tornarono ad essere l’ultima partita di campionato e l’imminente inizio delle vacanze estive.
Ma qualcosa di insolito continuava ad aleggiare ancora nell’aria e il primo ad accorgersene fu Scott che una sera, mentre tentavano di affrontare gli appunti di economia ammucchiatisi negli ultimi mesi e mai riletti, dal nulla asserì “Lo sai che da qualche tempo hai uno strano odore?”

(Sterek omegaverse.)
... Il medico si sedette alla scrivania e guardando i due: "Sceriffo il suo ragazzo sta bene, deve solo riposare e prepararsi."
"Prepararmi a cosa?", chiese Stiles piuttosto confuso.
Aveva risposto ad un po' di domande durante la visita, anche se il medico sembrava aver avuto la diagnosi non appena controllato i dati di nascita del paziente sulla cartella clinica in suo possesso.
"Stiles, al calore. Sei un omega ed è arrivato il momento di andare in calore per la prima volta. Accade sempre in primavera, non per niente è considerata la stagione degli amori."...
...Scott scoppiò a ridere: "Aspetta qualche giorno e vedrai tanti di quei alpha alla porta di casa tua che tuo padre dovrà distribuire i numerini per conoscerti."
"Non essere ridicolo..."
"Stiles, meglio se te lo dico io. Odori di buono." ...
... "Vedi di stare attento. E soprattutto stammi lontano, puzzi!", ringhiò.
Lo lasciò, mentre riprendeva a camminare.
"Cosa? Io non puzzo! Mi è stato detto che odoro di buono."
"La tua giacca puzza."...

“Smettila di ripetere quella dannata parola, Bilinski!”, latrò Derek, minaccioso, sporgendo il mento esageratamente in avanti, come se avesse un pugno cacciato nella bocca, mentre raddoppiava lì dove non ce n’era assolutamente bisogno il suono ski.
Stiles lo fissò intensamente, perso nel movimento della sua mascella squadrata, larga e spessa di barba fosca. Con le dita si sprimacciò le palpebre: “Quale parola? Pene?”, borbottò, grattandosi poi la punta del naso lentigginoso, mentre alzava allusivamente le sopracciglia castane e tanto sottili da sembrare depilate.
“Ma cos’hai: un’ossessione per il pene?! Intendevo scientificamente”, sbottò Derek, esasperato mentre alzava gli occhi verdissimi al soffitto.
“Mi piace il pene”, gli rispose Stiles, guardandolo quasi di soppiatto, con un’inflessione più che maliziosa nella voce e non del tutto involontaria.
“Lo so che ti piace il pene”, disse Derek, con una leggera pausa, facendo una di quelle sue smorfie dinamiche, non completamente irritate od indignate, benché vicinissime ad esserlo, ma anche semplicemente dinamiche, di quando voleva caricare le parole di un significato violento. “Non c’è uomo o mostro o divinità in questa microscopica città che non ne sia al corrente, non che tu sappia tenere una cosa per te stesso”.

Derek Hale era un ragazzo arrogante, misantropo e perennemente infuriato con il mondo. Ma allora cosa ci faceva fuori da un negozio di abiti da sposa?
[STEREK] [AU: tutti umani]

Young!Sterek
"Il più piccolo, che era ancora perso a contemplare il nuovo arrivato, allungò frettolosamente la mano, dimenticandosi di reggere il pasticcino che cadde velocemente verso il basso, il cioccolato che macchiava il pavimento e le guance di Stiles che si scaldavano ulteriormente. Derek fece una leggerà risata, appena accennata, ma a Stiles fece un effetto poco gradito in quella situazione. Gli strinse velocemente la mano, cercando di ignorare quel calore che sentiva nel basso ventre."

«Che c’è?».
«Stiamo litigando».
«Lo so».
«E ci stiamo abbracciando».
«So anche questo».
«E quindi che si fa?».
«Si fa che se provi a lasciarmi ti strappo la gola. Con i miei denti».
«Ehi! Quella è una mia frase».
«Nostra, Derek. Siamo una coppia e ciò che è tuo è anche mio».
[Parent!Sterek] [AU| tutti umani] [3/3]

Stiles e Scott, per vivere al meglio l'esperienza del college, decidono di dividere un appartamento a Brooklyn.
L'affittuario, però, tale Mr. D. Hale non sembra un pezzo di pane e, quando i due ragazzi avranno problemi a pagare l'affitto, sarà una vera e propria spina nel fianco.
Però New York offre anche tante possibilità tra cui l'amore. Stiles incontrerà Derek e sarà amore a prima vista. Ma cosa succederà quando Stiles scoprirà che Derek non è altro che Mr. Hale?

Dal primo capitolo
“Stiles” iniziò con tono preoccupato e curioso Scott “è da un paio di giorni che hai uno strano odore”
“Strano odore?” disse di rimando il compagno di scuola tentando di annusarsi braccia e maglietta per tentare di capire di che cosa l’altro stesse parlando “Non mi pare”
“Eppure è così e sappi che non è neppure molto piacevole”
“Mi stai dicendo che puzzo?” chiese Stiles avvicinandosi al parcheggio e lasciandosi la scuola alle spalle.
“Non è proprio una puzza, ma, diciamo che, se non fossimo amici, non mi verrebbe voglia di starti vicino”
“Ok, puzzo”
Contesto: post quarta stagione

“Che bocca grande che hai, nonnina!” gli urlò dietro Scott, benché si trovassero in una biblioteca. Già, davvero non aveva tempo di dedicarsi ad altro. Doveva occuparsi di un ciclone di sei anni.
Seppe per certo di essere nei guai quando Stiles si voltò con un sorriso, un occhiolino e gli rispose: “È per raccontare meglio!”
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Stiles è un bibliotecario che si occupa dell'ora della favola nella sezione per bambini; Derek è il papà adottivo di Scott. A Stiles piace raccontare una versione propria delle favole più note, a Scott piacciono i lupi e Derek tenta di ignorare quanto gli piaccia il viso di Stiles con quegli occhiali addosso.
O qualcosa di simile.
[AU Sterek tradotta da LaGrenouille]

ATTENZIONE! Questa storia presenta un'altissima percentuale di angst. Non si tratta di attirare la vostra attenzione, davvero: NON leggete se non ve la sentite di sopportarlo. È una STEREK.
Dalla prefazione:
"Il giovane emise un altro rantolo, il petto scosso da deboli e rapidi singhiozzi. «T… ti… ti prego…», sussurrò talmente flebile che persino le orecchie sovrannaturali dell’aguzzino faticarono a sentire.
«Mi preghi? Di fare cosa?».
«U… uccidimi… ti… prego…»".

[Sterek] [Post stagione 3]
Come sempre sono negata nel spiegare la trama.
La storia ha inizio con Stiles che cerca una via di fuga dalla sua vita.
Vuole tornare ad essere il diciassettenne studente di liceo, poco disciplinato, spesso ritardatario.
troverà un modo?