‘Ti conserverò nelle mie parole, affinché tu non scompaia mai.
Scriverò di te, per far sì che il tuo ricordo non si affievolisca.
Ti ritroverò sempre, ogni volta che poggerò la penna sulla pergamena.
Dentro le mie storie, tu continuerai a vivere, e io potrò continuare ad amarti.’
Bagginshield

È solo diverse ore più tardi, sdraiato nel buio nella tenda che divide con Lori, con il gomito di Carl che gli punge il fianco, che ripensa a quella sensazione, alla violenza della sua paura. Gli ha lasciato in bocca un sapore amaro, un retrogusto che, se si sforza, riesce a ritrovare persino adesso, che gli ricorda il nodo alla gola che avvertiva mentre varcava la porta di casa, dopo essersi svegliato dal coma, e la trovava deserta. Si sente sciocco a darci così tanto peso; è teso e Sophia è appena scomparsa, è solo normale volere che il suo gruppo sia al sicuro. Soprattutto la sua famiglia. E soprattutto Daryl. [Rick Grimes/Daryl Dixon | parti in canon & parti AU]

Seguito di 'Attenti agli strozzini'; tiene conto degli avvenimenti fino al 5° libro, il resto è invenzione^^
Harry e Draco hanno sempre litigato, si sono contrastati in ogni modo possibile e immaginabile...ma all'inizio della storia Malfoy non aveva per caso cercato di fare amicizia? Nessuno osi pensare che la voglia gli è rimasta! Ma in fondo, l'idea della conquista tanto per vendicarsi di quel misero rifiuto, c'è...ed è stata covata abbastanza a lungo anche...

Niente di pretenzioso, solo una piccola raccolta di flashfic, drabble e one-shot sui miei due capitani preferiti. Eustass e Trafalgar, ovviamente.
La sfida è riuscire a scriverne 100. Una per ogni giorno. E, difatti, una al giorno ne pubblicherò. Sperando di non saltarne neache uno.
Vi avviso infine che il rating potrebbe variare, nel caso di rating rosso (oneshot) ne sarete avvisati a inizio capitolo
Aggiungo qui solo qualche piccola anticipazione:
> Nemici - Entrambi di spalle l’uno a pochi passi dall’altro. Due nemici.Potrebbero sorprendersi a vicenda, mentre si allontanano.
> Post-it - Non aveva risparmiato un solo angolo della cabina ma, nulla. Almeno finchè, l’occhio cadde su un foglietto giallo attaccato alla sua pelliccia poggiata sullo scrittoio.
> Perdere - Che umiliazione morire per mano di quello squallido essere. Che umiliazione morire con il cuore trafitto da quell’uomo, per la seconda volta.
> Lunghe notti 2 - “Manda giù rompipalle! Se ne sputi anche solo una goccia te lo faccio leccare dal pavimento”
> Perdere 2 - In quel mondo, per essere davvero invincibili, un cuore non era affatto richiesto. Non che lui fosse mai stato intenzionato ad usare il suo. Ma, semplicemente, se anche avesse voluto, ormai non gli era più possibile.
> Arresa - Aveva creduto, allora, che allo stesso modo delle sue braccia, anche il suo cuore potesse essere avvolto e protetto da una coltre di pezzi metallici.
> Speciale Halloween - "Piaciuto il dolce, Eustass-ya?" La voce era indubbiamente affannata e sussurrata. Voleva mantenere la sua spavalderia, Law, e lo voleva anche Kidd certo, ma, in quella situazione ormai erano troppo oltre per darsi a giochetti simili.
> Quanto prendi? - “Ti ammazzo, Trafalgar! Non osa-“ Le parole gli morirono in gola anzi, sarebbe più corretto dire che furono bloccate da qualcosa che invece, in gola, vi si introdusse.
AGGIORNAMENTI : Drabble (13) Flashfic (35) Oneshot (21)
AVVISO: aggiornamento occasionale fino a data indeterminata XD

[AU!Hunger Games | Kidd/Law | Angst, Sentimentale]
* * *
– Ehi, Trafalgar. – fece Kidd, fissandolo dritto negli occhi. – Non farti strane idee. La prossima volta che ci vedremo ti ucciderò.
Law non si scompose, e ghignò: – Staremo a vedere.
* * *
Due ragazzi, due Tributi, due nemici in lotta per lo stesso obiettivo: la sopravvivenza. Chi riuscirà a superare le prove dell'Arena? Chi morirà nel tentativo?
* * *
Law frugò nei suoi occhi alla ricerca della minima traccia di debolezza o di incertezza, ma non ne trovò. Sorrise. – Si dà il caso che sia anche il mio obiettivo. Far fuori i Favoriti, intendo. [...] Date le circostanze, che ne diresti di formare un'alleanza?
* * *
Loro sono diversi dagli altri, sono forti. Hanno qualche possibilità di farcela. Ma l'ombra di un passato troppo recente incombe su uno di loro, rischiando di distruggere ogni cosa.
* * *
– Non mi hai mai battuto, Law! Non sei mai stato capace di sfiorarmi nemmeno con un dito!
* * *
Ma tra i due le cose non fanno che evolversi, e ben presto, nascerà qualcos'altro.
* * *
– Baciami.
* * *
Ventiquattro concorrenti. Un solo vincitore.
* * *
– Non ho paura.
* * *
–Romantico.
* * *
Che gli Hunger Games abbiano inizio.

La Sexta Espada tirò un ghigno forzato davanti all'avversario, indice di spavalderia e di una sicurezza che non aveva.
“Non scapperò davanti a te, Starrk” mise in chiaro.
“Lo so. Però vorresti farlo” fece notare il numero uno.
“Cosa te lo fa credere, maledetto?!”
Starrk sospirò e addolcì lo sguardo.
“Stai tremando, Grimmjow”

" Perché Alaude sorrideva solo in due situazioni. Più precisamente: o perché era incazzato nero ( nel qual caso conveniva sempre stargli ad almeno cento metri di distanza ) o perché stava pregustando qualcosa di incredibilmente divertente.
E non sempre le cose che lo divertivano erano divertenti anche per chi gli stava attorno… e io lo sapevo bene, data la natura del nostro rapporto. " ( Dal cap. 1 )
Adesso credo vi sarà chiaro che scrivere di questa coppia è più forte di me. Spero che leggerla sia altrettanto piacevole che scriverla.

Eustass Kidd odia la sua vita. Da quando suo fratello è morto, gli è sembrato che tutto gli crollasse addosso. Non vede il padre da anni e non va d'accordo con il compagno di sua madre. Rassegnato a quella vita che pur lussuosa, non sembra dargli altro che dolori, si rovina con alcool e risse.
Improvvisamente però il figlio del suo patrigno è costretto a trasferirsi nella loro casa, e Kidd si troverà a dover far fronte a un ragazzo dagli occhi disperati.

“Non guarda mai dritto negli occhi. Negli occhi non ha luce. Nella luce si spengono i suoi occhi.” Questo pensò Eustass Kidd quando incontrò il volto sofferente e spento di un diciassettenne senza più nulla da perdere.
“Più dolce sarebbe la morte se il mio ultimo sguardo avesse come orizzonte il tuo volto. E se così fosse, mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire”. Questo pensò Traalgar Law quando, quell’agente dell’FBI, sollevatolo di peso da terra, lo portò via da quel luogo che per troppi anni era stata la sua casa, la sua prigione, la sua gabbia.
[Pairing generale: Kidd X Law
Durante il corso della storia ce ne saranno degli altri]

[Mikoto Suoh x Reishi Munakata - PwP (L)]
La neve ancora cade e per poco non gli spegne la sigaretta con un fiocco bianchissimo e gelato. Mikoto scuote le spalle e si libera di quel peso soffice, schiude appena le palpebre e guarda in alto, verso il cielo grigio. Sembra tutto calmo, in quel momento: nessuno parla e nessuno si muove.
Quando inspira, gli si increspano le labbra in un ghigno tra il divertito e l'irritato, poco abituato com'è a quel sapore diverso dal solito, estraneo a quello che davvero gli piace. D'altra parte lo ha sempre saputo che Munakata Reishi ha gusti strani, da qualunque angolazione lo si guardi.

Traduzione a cura di tori93 e di LeftEye
Nel liceo Karakura, il professor Jaegerjaques si troverà a fare i conti con un amore...imprevisto. E alquanto problematico. Una fanfiction AU, scritta da un'autrice canadese, che reinterpreta il rapporto tra Grimmojow e Ichigo da un insolito punto di vista.
Capitolo Due: “Sono pagato per insegnarvi la mia materia, ed é quel che faccio. Pertanto non é colpa mia se un bimbo é troppo stupido per imparare”

[“ora sono io” ed aveva attirato lo sguardo del rosso su di se “a doverti il culo”.
Basta. Ora ne era certo. Quella era tutt’altro che un’allusione. Era una proposta bella e buona.  Non ci aveva più visto. Il sangue era fluito al cervello, la mano scattata al pungnale
“L’AMMAZZO! ORA!” ma i suoi pensieri erano stati prontamente interrotti
“siamo 2 a 1 Eustass-ya, ma ti concedo comunque una richiesta, non mi piace avere debiti in sospeso”
Il tono sembrava serio, forse Kidd, infondo, si era sbagliato.
“potrei prendermi questo tuo schifoso sottomarino” aveva risposto provocandolo, sapendo benissimo che cedere la proprio nave, per un capitano, sarebbe stato come abbandonare il proprio grado e la proprio vita, “oppure” aveva proseguito “potrei prendermi davvero il tuo culo”.
L’aveva detto così, tanto per rispondere alle provocazioni dell’altro, tanto per stare al suo gioco. L’aveva detto tanto per e se n’era già dimenticato.
“lo vuoi davvero?”
“si, potrebbe essermi utile, così mi evito anche la spesa del rivestimento” aveva scherzato senza dare peso alla cosa
“parlavo del mio culo” lo aveva guardato fisso Law, il gomito poggiato alla balaustra e il mento nella mano.
“ah”.  ]
rigorosamente KiddxLaw U_U

Se gli oggetti di uso quotidiano di certi pirati di nostra conoscenza potessero raccontare tutte le loro avventure, sono certa che sarebbero molto più interessanti delle imprese che hanno reso celebri i loro padroni.
#48 (Un)faithful «[...]è necessario essere un poco pazzi per credere ciecamente in qualcosa e allo stesso tempo una solida fede può portare alla follia»