Sunshine, una particolare ragazza inglese con un passato tempestoso alle spalle.
Harry, ragazzo chiuso e problematico, costantemente giudicato pericoloso da chiunque.
Due destini che si incroceranno in un collegio per adolescenti disturbati.

E se l'obbiettivo di Harry Styles diventasse il suo governante,Louis Tomlinson?? o meglio Louis Williams?
(IT'S LARRY)

Un re fa un accordo con una potente creatura ma poi, disgustato dalla magia nera, esilia il mago, che giura di prendersi tutto quello cui il sovrano tiene. Molti anni più tardi, la principessa ed erede del regno non sa cosa l'attende sulla strada dentro la foresta per tornare a casa dopo la sua festa di fidanzamento e non sa che non tutto è quello che sembra. E che sarà lei a farne le spese.

“No…Non lavorerai mica nel mio dipartimento, giusto Harry?” dissi, la paura che dilagò gelida in ogni singola arteria del mio corpo.
Rise, un suono di cristalli che si spezzavano sotto mani abili, e la sua risata propagò, profonda ma cristallina, in una contrazione fra le mie gambe: la cravatta, la camicia inamidata ed immacolata, la giacca nera che sottolineava l’ampiezza di quelle spalle tornite e definite, il petto che impaziente voleva essere morso sotto quell’inutile indumento dai bottoni troppo vicini e bastardi.
“Piccola, eccome se lavorerò nel tuo dipartimento: anche tutta la notte se vorrai.”

Non c'è niente che il sesso non possa guarire.

“Continua a chiamarmi così, non sai quanto mi fa eccitare..” continuò a sussurrare nel mio orecchio.
Le mie resistenze stavano per cedere quando suonò la campanella che segnava la fine dell’intervallo. Uno sbuffo uscì dalle labbra di Harry e si allontanò di poco.
“Riuscirò ad averti, fosse l’ultima cosa che faccio” mi disse all’orecchio prima di andarsene nei bagni probabilmente per provvedere alla sua erezione.
Rimasi stordita per qualche minuto, presi le mie cose e ritornai nella mia aula ripensando a tutto quello che era successo, le attenzioni di Harry, la sua promessa o minaccia che non so come interpretare. Quel ragazzo mi intrigava e mi duole ammetterlo ma mi attraeva. Non posso, sono la sua professoressa.

N.B: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone né offenderle in alcun modo.
Dal testo:
«Sono sicuro che se fossi lì staresti tremando dal piacere» la sua voce era sempre più rauca.
«Non ho smesso di toccarmi»
«Brava bambina, adesso porta la mano sinistra sopra il tuo seno e massaggialo mentre continui a recarti piacere proprio lì» ansimò.
Attenzione: è abbastanza spinta.

Io:”Haz, tu sei la mia vita, senza di te io non ci sarei. Non potrei esistere. Sei il mio mondo. Il mio tutto. Ti amo amore.”
Harry:”Ti amo anche io. E le stesse cose valgono per me. Sei parte di me e non ti lascerò mai. Promesso.”
Così scivolai in un sonno profondo tra le braccia di Harry, sentendomi completata e sazia.

Lo facevo un po’ troppo spesso, ormai. Senza nemmeno pensarci andavo su Youtube e digitavo “Harry Styles” in meno di un millesimo di secondo.
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" Katie, mi vuoi spiegare cosa stai facendo? " Rischiai di cadere giù dal letto, e chiusi il pc di scatto. Poi mi voltai.
"Potrei denunciarti per violazione di domicilio. "
" E io potrei denunciarti per molestie sessuali. " Mol… Cosa? Oh, no. Aveva visto. Tutto. Aveva di sicuro visto tutto.
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" Sai che io posso scoparti meglio, vero? Posso scoparti meglio di quel tipo nel video. Io sono in carne ed ossa. "
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SCENE DI SESSO ESPLICITO. SE NON VI PIACE IL GENERE NON ENTRATE.

*Dal capitolo 10*
-Che stai facendo?-
-Hai freddo … ti riscaldo- disse lui innocentemente
- Harry,per favore,lasciami. È troppo strano- mi ribellai
-Strano?!-
-Sì,insomma … è una cosa da … da … fidanzati- feci una smorfia disgustata con la bocca
-può anche essere una cosa da amici- mi sorrise
-tu sei strano,lo sai?- lo guardai con convinzione mentre intanto mi accoccolavo sempre di più sotto la sua stretta potente
-credo che tu me lo abbia già fatto notare- mi sfiorò il naso con un dito
Sorrisi con gli occhi.
- Harry … credo di avere un problema- dissi d’un tratto
Lui distolse lo sguardo dallo schermo e lo posò su di me,preoccupato.
- cos’hai? Non ti senti bene?- mi toccò la fronte per sentire se fossi calda
-no,no … sto bene … solo che …. – cominciai a farfugliare
-solo che?-
-credo che mi sto affezionando … -
Lui mi guardò confuso –a cosa?-
-a te-

DAL CAPITOLO 13.
“Hai paura di me Christine?” mi chiese addolcendo la voce e reclinando la testa lateralmente.
“Non mi fai paura” mentii “Lasciami il polso, mi stai facendo male” cercai di mantenere un tono duro per nascondere il reale dolore che provavo al polso. Non gli avrei dato quella soddisfazione.
Qualche secondo dopo mollò la presa e prima che potessi allontanarmi da lui, posò una mano sulla base della mia schiena e a pochi centimetri dal mio viso mi disse:
“Non finisce qui, avrò ciò che voglio…e voglio te”
Inghiottii rumorosamente e lui sorrise beffardo prima di allontanarsi da me. Mi diede le spalle e girò il capo ancora una volta in mia direzione salutandomi aprendo e chiudendo la mano come un bambino, che di innocente aveva ben poco. Non riuscii a muovere un muscolo, restando lì sul marciapiede a guardarlo mentre entrava in macchina e sfrecciava via. Quel ragazzo mi terrorizzava, soprattutto perché non potevo prevedere la sua prossima mossa. Era pericoloso e se volevo continuare a vivere in pace dovevo stargli lontana.

“Cerchi di fare tanto l’innocente ma sei così sporca.
Io so che quando mi guardi fai  pensieri molto poco casti su di me , tu non puoi resistermi Alison! “

“Odio questo gioco, mimì.” le soffiò nell’orecchio, con la sua voce bassa, dolce, rauca e quel nomignolo a Marianne si incastrò nel cuore e nelle orecchie, come ogni volta. 

[...]
“Scommetto cinquecento dollari che non ti porteresti mai a letto la tua amata sorellina, così magari la fai anche felice, visto che non la dà a nessuno perché innamorata di te!” gridò il ragazzo, scattando in piedi. 


E se Belle e Rumpelstiltskin si fossero incontrati nella vita reale?
Mr. Gold, attraverso i suoi patti, tiene in pugno l'intera Storybrooke. E' considerato un uomo malvagio e incapace di amare, ma quando Belle French, per saldare i debiti del padre, accetta di lavorare per lui, le cose si rivelano diverse da come appaiono. Ben presto, Belle e Mr. Gold si ritroveranno inaspettatamente a provare dei sentimenti l'uno per l'altra, ma qualcuno intanto sta tramando nell'ombra...

“Cosa c’è che non va?” chiede accarezzandole con il dorso della mano il collo.
“Nulla” risponde chiudendo gli occhi.
“Bugiarda” le soffia sull’orecchio.