Quando ti svegli in un luogo assurdo e non ti ricordi più niente la paura ti attanaglia lo stomaco e le viscere. Però un piccolo ricordo affiora lentamente, un viso, quello di un ragazzo. E se poi scoprissi che sei morto e che l’unica soluzione per tornare in vita è superare una missione? E se la missione fosse quella di aiutare delle persone confuse a ritrovare il loro cammino? Accetteresti?
E se poi ti innamorassi? Cosa faresti?
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(dal testo)
«Non sarei riuscito a descrivere a parole lo spettacolo delle stelle in una notte d’inizio agosto come quella. Forse perché non ce ne sono. Se non l’hai visto non potrai mai capire come è realmente. Sarebbe come spiegarlo ad un cieco. [...]
Da dove stavo, le stelle mi sembravano solo minuscoli puntini brillanti che luccicavano accanto alla luna; ma il realtà sono enormi masse di gas e nemmeno concentrandomi riuscivo ad immaginare la loro grandezza. Ci sono concetti, come l’infinito, che l’uomo non potrà mai capire per quanto si possa sforzare. [...]
Non siamo concepiti per comprendere queste cose. L’uomo è piccolo e non è altro che un acaro di polvere paragonato all'universo.»
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[FANFICTION REVISIONATA IL 19/08/15]

Nelle due ore successive Daehyun impara che Youngjae ha sedici anni -quindi è solo un anno più piccolo di lui- e non può parlare né sentire da quando ne aveva cinque. Il suo colore preferito è il bianco, mentre il cibo che ama di più sono le palline di cioccolata ripiene di wafer; per quanto il biondo scuota la testa per fargli capire che non ne vuole, non c'è verso di convincere Youngjae a non offrirgliene un'altra.
[...]
A parte l'aspetto effeminato, non sembrava esserci nulla di strano nel ragazzo, o almeno questo è quello che Yongguk pensava prima che un sonoro “vaffanculo” lo interrompesse proprio mentre spiegava i compiti che Himchan avrebbe dovuto svolgere durante la giornata.
Si volta scandalizzato nella sua direzione e vede il giovane mordere brutalmente le proprie dita con il viso ormai ridotto ad un enorme palla di fuoco incandescente.
Era evidente che Kim Himchan volesse sparire per sempre dalla faccia della Terra.
- Come? - si azzarda a chiedere con il tono più amichevole che conosca, ma questo non sembra tranquillizzare il ragazzo, che anzi solleva ancora di più le spalle per nascondere il volto.
- Mi dispiace, non lo faccio di proposito-

Castiel ha rubato la grazia di Theo, uccidendolo, tuttavia si accorge che c’è qualcosa che non va. Se ne accorge dopo aver interrotto il rituale per togliere la grazia di Gardieel dal corpo di Sam, si rende conto di essere più umano di quanto non sarebbe stato in condizioni normali. Cosa sarebbe successo se la Grazia “di riserva” di Castiel si fosse esaurita del tutto?
La fan fiction è ambientata nella nona stagione, dopo la puntata “First Born”.
Dal testo:
Castiel teneva le mani sul suo palmo, e in un primo momento non successe niente. Il sangue aveva ricominciato a sgorgare, sporcando anche le proprie mani. Ci riprovò, usò tutte le forze che possedeva, chiuse gli occhi. La ferita sulla mano di Dean si rimarginò come se niente fosse successo, ma lui cadde svenuto. Il cacciatore riuscì a tenerlo fra le braccia appena prima che sbattesse la testa.
Attenzione: Destiel e Spoiler della nona stagione!

SPOILER 9 STAGIONE E DECIMA
"Io non lo voglio il tuo amore fraterno!" gridò Dean.
Sam vuole a tutti i costi riavere suo fratello con sè, dopo che è diventato un demone, ma Dean è di tutt'altra idea.... cosa succederà?

[Questa fanfiction è un gigantesto spoiler della seconda stagione!] Hannigram.
«Non sono più un tuo paziente, Dr. Lecter» replica Will «Non ho più motivo di essere accondiscendente».
«Non sei mai stato particolarmente accondiscendente» lo contraddice Hannibal «Se lo fossi stato, non avrebbe avuto alcun senso circuirti».

Le conversazioni profonde e significative non sono mai state il punto forte dei fratelli Winchester. Ma quando vengono catturati dai demoni, con l'anno di tempo del patto di Dean che si avvicina alla fine, imprigionati e divisi soltanto da un muro, le rispettive voci sembrano essere l'unico possibile rifugio da mostri, interrogatori e torture.
Da un lato all'altro del muro, Sam e Dean ricordano, fantasticano, rivelano segreti mai confessati e paure sempre taciute.
Intanto l'orologio continua a ticchettare...

A volte non è solo l'anima di un demone ad essere curata dal perdono e dall'amore. E quello che c'è tra Sam e Dean ne sarà la prova.

{versione: immaginario finale di Supernatural}
Castiel ha sperimentato quasi tutto da umano.
Tranne un gesto.
Il gesto più umano di tutti.
Il primo gesto che un umano fa quando viene al mondo: piangere.
[Destiel]

due mondi, un malinteso e tanta voglia di tornare a casa... o no?

||Se non posso averti, almeno vivrò per te.
Se è per te, sono pronto a ferirmi il più che posso.||
—"Ravi non gli aveva mai particolarmente parlato del suo passato e lo stesso N non gli aveva chiesto nulla, quasi non ce ne fosse bisogno.
Perchè la loro storia d'amore partiva dal presente, quindi non aveva bisogno di un "c'era una volta".—
[NAvi ♥｡] ～

"L'ultima volta che ti ho visto, sei stato letteralmente trascinato qui sotto dalle tue paure". Mostrò un sorriso trionfante, sicuro di aver fatto pressione su una ferita ancora aperta, e avrebbe fatto male, ne era certo.
L'uomo di fronte a lui rimase a lungo in silenzio, come a non voler cogliere la pietra che gli era stata lanciata. Rispose un momento dopo e quelle parole furono abbastanza per far smettere Jack di sorridere.
"L'ultima volta che ti ho visto, Jaime era ancora vivo"

è l'ultimo giorno dell'anno ed N pensa che sarà costretto a trascorrerlo da solo, ma qualcuno potrebbe tornare e stravolgere i suoi programmi...

Hongbin sospirò mentre seguiva lo stretto sentiero attraverso il parco. C’erano alberi su entrambi i lati e ogni dieci passi più o meno ve ne era quasi sempre uno con una piccola lanterna blu di carta appesa tra i rami. Hongbin aggrottò le sopracciglia alla vista delle prime, per poi rinunciare a chiedersi spiegazioni. Era Sanghyuk. Il ragazzo ideava sempre questi strani piani che di solito includevano intrufolarsi in svariati luoghi nel bel mezzo della notte. E in qualche modo, riusciva sempre a trascinarci Hongbin. Non che Hongbin avesse poi niente da ridire. Le idee pazze del maknae di solito finivano per essere divertenti.

[...]Bobby indicò con gli occhi ai suoi cani di stare buoni ed attendere, per il momento: erano stati addestrati a scivolare nelle vicinanze in presenza di visitatori. "Se aspetta qui andrò a controllare i miei contatti."
L'uomo non sembrò molto contento, "Posso entrare? I miei ragazzi hanno freddo e siamo stati in viaggio per tutto il giorno."[...]

"Sam ha due anni.
E i suoi primi passi li ha fatti per raggiungere Dean."