Prendendo spunto da "Come farsi lasciare in 10 giorni" o meglio, nel caso specifico più corretto sarebbe dire: "Come farsi uccidere per 10 motivi", ho elaborato questa storiella senza pretese che raccoglie 10 FlashFic separate, unite però da un solo filo conduttore che andrà a formare un'unica storia.
Lo scopo della guida è riuscire a conquistare Iwaizume Hajime.
Riuscirà, Tooru, nell'impresa?
Lo scopriamo insieme? ;)
1. Introduzione: come rendere uno schema semplice stimolante
2. Come sbarazzarsi di una lettera d’amore con classe
3. Come sgattaiolare nel letto di qualcuno fingendosi innocente
4. Come dichiararsi con stile
5. Come fingere un infortunio con successo
6. Come sfruttare al meglio WhatsApp
7. Come sedurre (Fallire. Ed essere sedotti)
8. Come approfittare di ogni situazione possibile
9. Come condividere la doccia rifilando scuse poco probabili
10. Come rubare un bacio (senza evitare di farsi uccidere in seguito)
11. Come vincere la partita

Arrivati al diploma, Touru e Iwaizumi vengono selezionati dalla stessa università prestigiosa. E’ il sogno di una vita che si avvera, se non fosse che Iwa-chan si è fatto la ragazza e che abbia deciso di dividere con quest’ultima il suo appartamento al campus (piuttosto che con lui). Touru, già indispettito da una nuova presenza affettuosa al fianco di Iwaizumi, non smetterà di creare confusione finché non verrà a conoscenza “di un certo segreto”. Accettata la presenza di Nanako nella vita del suo Iwa-chan (e non senza riserve) Oikawa si trasferirà nell'appartamento universitario davanti a quello dell’amico, sottovalutando le conseguenze delle proprie scelte. Nanako, indispettita dall'ingombrante presenza di Oikawa nella vita del suo Hajime, comincerà a ridersela sotto i baffi, quando il povero Touru si troverà a tu per tu con il suo nuovo “coinquilino” dalla ridotta statura e dalla passione per l'occulto.

"Sbattè un paio di volte le palpebre, continuando a guardarlo mentre Hajime continuava imperterrito a giocare ai videogiochi, senza porgli domande o mostrare imbarazzo.
Lo fissò talmente a lungo che dopo un po' sentì il bisogno di sdraiarsi a pancia in giù e sorreggersi il mento con entrambe le mani chiuse a pugno.
Era inutile.. anche se glielo avessero chiesto, anche se ne avesse avuto il potere,non avrebbe cambiato nemmeno il più minuscolo aspetto di Iwaizumi Hajime. Mai."

{Raccolta per l'iniziativa Sette giorni e tanti Prompt! indetta dalla community Torre di Carta | OiKage, senza via di scampo}
{Questa storia è stata pensata come una storia organica, come una long-fiction, ma con drabble/flash al posto di lunghi capitoli}
I re non volano – gli sembra logico – ma sono anche gli unici che possono insegnare a farlo. Non si rende conto che il suo pensiero può essere pericoloso, ma si sente determinato al punto che ciò che è davvero importante rimane in ombra: sono i re che si consegnano alla ghigliottina, non è il popolo a volerli decapitati.

L’anta dell’armadietto cigola brutalmente, quando ci spinge tutto il peso di Oikawa contro.
[Ushijima - Oikawa] [Per il pornfest]

Non c'è più niente oltre loro, non un soffio di vento né il placido ruggito del tuono; è come essere intrappolati in una bolla e scorgere, oltre le sue morbide pareti opalescenti, l'abbozzo di un sogno inconsapevole.
[ UshiOi scritta per il prompt Sotto la pioggia proposto al Porn Fest #9 ]
[ Felice UshiOi day ]

Un direttore d'orchestra e un trombettista ordinario; un violinista e la sua improbabile partner; un pianista e una fidanzata alquanto eccentrica, dalla voce unica. Il mondo della musica è vario e nasconde storie d'amore che scivolano dai leggii, come spartiti confusi dal vento.
| Partecipa al contest Spokon in AU, indetto da Nacchan e Shichan sul forum di EFP. |
[IwaOi; KageHina; fem!Hinata; Ushi/OC]

La faccia di Iwaizumi trasmetteva rabbia, ma su altre frequenze il senso di abbandono e il pentimento lo facevano rosicare come non mai, e dire che di opportunità per dirgli ciò che provava per Culokawa ne ha avute.

La stanza è parzialmente in penombra, e forse è un bene, perché Oikawa non è sicuro che altrimenti potrebbe sopportare l’idea di avere le luci fredde e neutre del loro appartamento su di sè, non stasera.
Di alcool e serate di sballo finite male e di pseudo fidanzati che vengono a recuperarti.
Ma soprattutto, di sesso sul tavolino del soggiorno.
[UshiOi]

Hai gli occhi stanchi e la mente appesantita.
Le cuciture che corrono lungo la sciarpa sono scucite e tu sai di chi è la colpa.
Il tempo.
E più le guardi, più osservi quelle scuciture, più capisci...
[IWAOI] [Prequel di Caduta libera]

[IwaOi] Iwaizumi ci prova, a non dar retta alle sue pulsioni, ma è inutile. Le labbra di Tooru scottano sulla sua erezione, e il suo cervello ha smesso di funzionare nell'esatto istante in cui quel cretino del suo presunto migliore amico si è inginocchiato tra le sue gambe, iniziando a fare cose indicibili con la bocca e con la lingua.

Eppure, sempre dopo nove anni, erano ancora insieme.
Poteva dire mille volte che Kise lo irritava, che era troppo appariscente, o piagnucolone, o appiccicoso, o ipersensibile (lo giurava, niente più classici Disney o la casa avrebbe rischiato di allagarsi), o un'altra qualsiasi scusa, ma poi bastava che quell'idiota biondo sorridesse e Yukio mandava a quel paese le sue scuse e alla millesima volta sussurrava a denti stretti un "ti amo" che agli orecchi attenti del pilota non sfuggiva.
{KasaKise | What if? post canon | pseudo fluff, suppongo | baci portafortuna | e ancora KasaKise, perché non se ne ha mai abbastanza}

Il giorno dopo Ryota si presentò con cinque minuti abbondanti di anticipo. Le labbra si incurvarono nel sorriso più ampio che gli riuscì quando vide Daiki.
“Lo sapevo che saresti venuto!” esclamò, cogliendo l’altro alla sprovvista.
“Non dire fesserie, non sono venuto apposta per te. Sono qui già da un bel po’.”
“Però sei rimasto fino a quest’ora. Se davvero non volevi giocare con me, te ne saresti potuto andare.”
Daiki rifletté parecchio su quelle parole. Non voleva certo lasciare intendere a Ryota che avere un compagno di giochi non gli dispiaceva, ma le circostanze sembravano volgere a suo sfavore. Poi, ebbe l’illuminazione su cosa rispondere. “Non sto certo a guardare l’ora quando gioco. Non mi ero accorto che fossero arrivate le cinque. A saperlo me ne sarei andato prima.” Si voltò, sogghignando per la spiegazione salace appena partorita, ma l’altro sembrò non curarsene minimamente.
Gli si parò davanti con la solita espressione gioconda. “Allora, cosa mi insegni come prima lezione?”

Hajime stringe le labbra tra di loro talmente tanto da ridurle a una fessura sottile e bianca.
Ma Tooru non si lascia ingannare.
[Oikawa -Iwaizumi]