"Non importava, in quel momento, che il quadretto a cui aveva appena assistito fosse stato quello da cui lui era sempre fuggito. Non aveva mai voluto legami. Niente impegni, niente ostacoli tra sé e il suo obiettivo. Ma qual era stato il suo obiettivo per tutti quegli anni? Vivere, sopravvivere, combattere, riempire la pancia, scopare. Cosa aveva guadagnato alla fine?”
Dieci anni dopo la loro separazione, Mugen fa i conti con quel che è accaduto nella vita di Fuu e nella propria.

Sayuri entra a far parte della famiglia Sakamaki, diventando la nuova sposa sacrificale. In particolare Reiji sembra molto interessato a lei e al suo passato. Chi è davvero Sayuri, e perché è finita lì? Chi si nadconde dietro a tutto questo?

[Buon Compleanno alla mia carissima Queen! ♚ Layla__98]
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Sebastian Michaelis è figlio di un importante famiglia. Tutto gli è dovuto, nulla va guadagnato e secondo questa corrente di pensiero non ne vuole proprio sapere di rigare dritto; e dopo aver architettato l’ennesimo scherzo di cattivo gusto verso un compagno di scuola, viene beccato in flagrante con i suoi compagni dagli insegnanti e punito.
Ciel Phantomhive frequenta il primo anno dello stesso liceo, e nonostante gli ottimi voti e la voglia di rendere fieri i genitori, non riesce proprio ad avere la tanto agognata sufficienza in matematica.
Una serie di eventi porteranno i due giovani dal carattere completamente opposto ad incontrarsi, scontrarsi e… forse qualcosa di più.
[ATTENZIONE: presenza di linguaggio scurrile e scene di bullismo]

Se ne stanno sul divano a vedere la TV ormai da un quarto d'ora, ed entrambi non sembrano per niente interessati alla serie televisiva che stanno trasmettendo a quell'ora. Fa strano, perché è la loro preferita da quando hanno cominciato a passare i giovedì pomeriggio a casa di Kevin, mentre gli amici di Edd andavano in un parcheggio dietro la scuola a tenere su una bancarella per vendere qualche oggetto strano di loro invenzione.
KEVEDD - QUESTA FAN FICTION POTREBBE DIVENTARE ROSSA PIÙ AVANTI.

"Indugiò per un istante, poi annullò la distanza tra i loro volti, posandole un dolce bacio sulle labbra, si fermarono per tornare a guardarsi negli occhi e di nuovo baciarsi senza timore."

-Non accetto rapporti senza preservativo, non faccio pompini e se cerchi di legarmi ti taglierò i coglioni e te li farò ingoiare.-
Trafalgar Law, membro della Famiglia Donquixote, si prostituisce al contempo in cui frequenta l’università. I suoi piani sono semplici: lavorare sino al termine degli studi per poi diventare il medico della famiglia, tutto questo essendo contemporaneamente l’amante di Doflamingo. Questi piani si complicano leggermente dopo l’arrivo di un nuovo cliente: un infame assassino chiamato Eustass Kidd. [AU; Kidd/Law & Doflamingo/Law]

La sua morte lo aveva scosso considerevolmente, e non era più lo stesso. Giorno e notte divennero intercambiabili; al mattino come a mezzanotte sentiva lo stesso dolore sordo e lancinante. Non poteva andare avanti così, lo sapeva. Lo Scotch aveva lo stesso orribile sapore dei risultati dei modesti tentativi di suicidio intrapresi, ma ebbe il merito di confermargli che non stava vivendo un incubo, quella era la realtà: nemmeno il peggiore degli incubi avrebbe potuto avere un sapore così disgustoso.

La Sexta Espada tirò un ghigno forzato davanti all'avversario, indice di spavalderia e di una sicurezza che non aveva.
“Non scapperò davanti a te, Starrk” mise in chiaro.
“Lo so. Però vorresti farlo” fece notare il numero uno.
“Cosa te lo fa credere, maledetto?!”
Starrk sospirò e addolcì lo sguardo.
“Stai tremando, Grimmjow”

Non è pulita, scorrevole, allegra.
Non è alternativa, felice, leggera.
È triste, malinconica, drammatica, oscura.
È la vita di Grimmjow Jaegerjaques, diciannovenne rabbioso, imprigionato, perseguitato dal proprio passato... e dalla morte.
"Stava tornando a casa dopo un'estenuante giornata scolastica, lo zaino gravava sulle sue spalle ma lui sembrava non farci caso.
Il peso delle tonnellate di libri che si portava dietro non erano niente in confronto a tutto quello che aveva dentro.
La pioggia fine lo stava inzuppando completamente, non gli importava. Le gocce scorrevano lungo il suo viso affilato bagnando le poche ciocche di capelli che fuoriuscivano dal cappuccio della felpa.
Le scarpe da tennis consunte e scucite affondavano nelle pozzanghere inondandosi d'acqua.
Molte persone gli lanciavano strane occhiate, sia gli impiegati in giacca e cravatta che le coppiette appollaiate sotto un ombrello.
Ormai ci era abituato: i capelli, la cicatrice, il tatuaggio. Era stato marchiato."
Ci sono vari personaggi, molti inventati da me, molti presi dall'imaginazione di Kubo. Il protagonista rimane sempre lui, la Sexta Espada.
[Possibile presenza di OOC in qualche capitolo]

Si aggrappò alla camicia rossa del ragazzo, abbassandolo alla sua altezza: “Ubriaca e fatta, sì, ma sono me stessa”.
Lo sguardo lucido di Maka stonò magnificamente in quello scrosciare di droga, e Soul le strinse la vita, portandola contro il suo petto.
“Non qui”, le sussurrò allora, e lasciò che fosse lei a trascinarlo.
Inciampò nei suoi stessi piedi, tanto che Maka fu costretta a togliersi le scarpe, ed aprì la porta di uno sgabuzzino buio in mezzo ad un corridoio silenzioso.
Cancellate il mondo creato da Ohkubo per immergervi nell'oscurità di una Death City sconosciuta, dove vigono le regole della violenza, della droga e del sesso.
[Fic scritta a quattro mani, di Mimi18 & Aki_Penn]

Liz è intenzionata a lasciare per sempre Death City. Nonostante nella città della morte ci siano sua sorella, le sue amiche e il suo grande amore. Ormai sembra essere decisa a rinunciare ai suoi sentimenti. Cosa farà la nostra Liz, resterà a Death City e confesserà il suo amore a Kid? Lui la ricambierà? Oppure andrà via e rinuncerà al suo amore alle sue amiche? Scopritela in questa one shot a opera mia, di DeathTheKid93 Black Nana e _Giuly_Michaelis_.

Sarebbero tornati alla festa dicendo che Black*Star era caduto nella fontana degli otto pesci rossi di Kid. Non sarebbe successo nulla e tutti sarebbero stati contenti.
[PWP][Per Trisha_Elric^.^]

Hinata era una ragazza alta. Aveva capelli lunghi e neri. Il suo corpo era sempre stato generoso, fin troppo rotondo e morbido e per questo Hinata si era sempre sentita a disagio, se messa a confronto con le sue amiche snelle e ben vestite. In quel momento, con quel ragazzo sconosciuto e le promesse della sua bocca sensuale a giocare pericolosamente coi suoi limiti, per la prima volta nella sua vita si sentiva bellissima. Era stata con altri ragazzi prima, ma non si era mai sentita così; era stata con altri ragazzi prima, ma non aveva mai desiderato così tanto essere presa in modo tanto selvaggio, tanto animalesco.

"Hinata si sentiva invasa da un vuoto desolante, da un terribile squallore. C’era un solo modo per sfuggire a tutto questo, uno soltanto. E anche questa notte, lei avrebbe fatto in modo di essere felice, anche solo per un’ora… Neji non c’era. Era inutile preoccuparsi..."[KibaHinata]