Louis ha ventitré anni, ha una passione per i tatuaggi e i piercing, e lavora come commesso. Harry ha sedici anni, ama gli orsacchiotti gommosi e i cappellini dalle forme bizzarre, ed è uno studente disperato.
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“Orsacchiotti gommosi?” chiese il ragazzo con voce squillante, prendendo in mano la confezione e alzando lo sguardo verso me e Niall. Incontrai due iridi di un blu che pareva elettrico talmente brillava di luce propria. Ma io, Harry Styles, classe 1994 non mi lasciavo intimidire da nessuno, figurarsi da un coglione con il ghigno stampato sulle labbra incorniciate da due piercing bellissimi e appuntiti. Anzi, un po' mi metteva in soggezione, ma non lo avrei mai dato a vedere.
[Harry/Louis] [13.1k] [Fede]

"C'è qualcosa che non va Harry?"
Tutto non andava, io non andavo.
Avevo fatto preoccupare mia madre, per questo aveva deciso di mandarmi in un'altra scuola, per darmi la possibilità di ricominciare da capo, di farmi nuovi amici, di uscire di essere qualcuno, di essere come tutti.
Ma non sarebbe servito a nulla, quello che ero nessuno avrebbe mai potuto cambiarlo, non mi sarebbe bastato cambiare universo, galassia, per diventare qualcun altro. Forse l’unica cosa che sarebbe servita sarebbe stata rinascere. Ma ovviamente non era possibile.
Harry Styles sarebbe rimasto lo stesso, fino a che non si fosse accorto di vivere ancora.

Informazioni: Harry/Marcel! Louis/punk!
Louis si girò di scatto.
I suoi occhi blu perlustrarono la stanza fino a trovare quelli verdi di Marcel,che sussultò quando vide la paura negli occhi dell'altro.
Fanfic sui Larry (in questo caso Harry interpreta il nerd Marcel).

Louis gli accarezzò la guancia e disse ‘‘Mettiamo in chiaro una cosa: solo io posso baciarti così - e iniziò a baciarlo lentamente – o così – e iniziò a baciarlo con foga facendo incontrare le loro lingue. – soltanto io posso metterti le mani fra i capelli, stringerteli forte mentre ci baciamo, soltanto io posso toccarti…’’ stava per continuare quando Harry finì la frase.
‘‘Io sono tuo, Louis Tomlinson.’’
Era davvero strano per Harry pronunciare quella parola, ‘tuo’, era come un’eterna promessa, una promessa piacevole.
‘‘Soltanto io posso far sfiorare i nostri nasi, toglierti la maglietta, percorrere con le mie mani la tua schiena, soltanto io posso farti accelerare il tuo battito cardiaco, come adesso, e soltanto io potrò fare l’amore con te. – disse avvicinandosi ancora di più al minore – per questi motivi ti chiamo piccolo, perché tu sei il mio piccolo.’’
Non importava perché poteva esserci una tempesta e bagnarli tutti, poteva esserci un uragano e risucchiarli nel suo vortice, ma in realtà l’unico vortice in cui sarebbero stati risucchiati sarebbe stato quello dell’amore.
L’amore sbagliato, l’amore strafottente, l’amore che brucia senza preoccuparsi dei danni, l’amore che ti coinvolge e che ti rende pazzo.

Grace's Hospital.
Harry è solo. Si sente solo. Ha tentato il suicidio e ora si ritrova ricoverato in questa clinica, che odia. Ma, un giorno fa un incontro strano. Louis, un ragazzo curioso, con il sarcasmo come unica difesa e via di fuga.
Poi ci sono Liam, Zayn, Ed e Niall, ad incorniciare il tutto e rendere la storia più movimentata, risolvendo casini e creandone il doppio.
Dal primo capitolo:
Sento una risata dietro di me. Mi volto di scatto. Un ragazzo con i capelli castano chiaro e gli occhi cristallini mi guarda divertito. La barba di un giornio segue le rughette che si formano intorno alla sue labbra. La cosa più impressionante è la magrezza di questo ragazzo.
***
-Sai, sono qui da due mesi e mezzo e ancora mi stupisco delle stupide posate che ci propongono in mensa: forchette di metallo e coltelli di plastica smussata. Capisco il motivo, ma se non riusciamo a tagliare un pezzo di carne, come possono pensare di riuscire a farci mangiare?-.
Aggiornamento: Martedì
Spudoratamente Larry.

''Terra chiama Harry!''
Qualcuno mi urlava all'orecchio. Aprii gli occhi e alzai la testa per poi sbattere contro Niall.
''Horan, cazzo!'' esclamai dolorante. Il biondo arrossì e si accucciò sul divano.
''Perché sono nel pavimento?'' chiesi.
Mi guardai attorno e vidi tutta la band al completo.
''Sei svenuto dopo che... Insomma dopo quella roba'' spiegò Louis con un po'di rossore sulle gote.

“Mio Dio, ragazzo, ma quanti anni hai? I tuoi quadri sono meravigliosi!”
Louis, curioso, alzò gli occhi e vide un ragazzo dai capelli ricci e disordinati seduto a terra mentre teneva in mano un’enorme tela da dipingere.
“Diciannove”, rispose quello con voce roca, facendo un timido sorriso e tornando a colorare la sua tela.
“Vorrei comprarne uno, sono davvero belli!”, continuò a dire la donna, catturando l’attenzione del riccio al lato della strada.
Louis si accostò accanto alla donna e al suo compagno, sembravano una coppia davvero raffinata e se delle persone come loro stavano complimentando un barbone al lato della strada, doveva proprio essere bravo!

Un'azienda giornalistica diretta da un Niall Horan piuttosto anziano, alla segreteria una Veronica un poco familiare, un Liam Payn piuttosto omosessuale come addetto alla grafica e uno statista nerd di nome Harry Styles. E chi potrebbe essere quel ragazzo punk e strafottente che sta parlando ora con il direttore per un colloquio di lavoro, se non Louis Tomlinson?