Ogni passeggero aveva il suo buon motivo per essere su quell'aereo. Chi era desideroso di un'emozionante avventura, chi si apprestava a una noiosa vacanza di lavoro e chi voleva solo abbracciare un parente o un amico lontano. Ognuno si portava dietro un bagaglio e la sua storia. Ma poi tutto, su quell'aereo, era precipitato. Non importava chi fossi, o da dove venissi, se fossi buono o la carogna più grande del mondo: tutto era caduto giù, senza pietà. Eppure il destino ha deciso di dare una seconda possibilità ad alcuni di loro. Sono dieci i superstiti. Per loro, non c'è modo di sfuggire alla morte, ma ce n'è uno per inseguire la vita.
L'isola è la loro unica salvezza, ma chi sarà veramente in grado di cavarsela e di stare alle leggi della giungla?
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=Lnn21N2727s

"Vuoi sapere qual'è il mio problema?" mi chiese Harry.
"Tu vuoi conoscermi. Nessuno ha mai voluto conoscermi."
-
"Credevo che.. fossimo amici."
"Amici." disse solamente.
"Sei seria?" mi chiese poi.
"Faith, non voglio una cazzo di amica del cuore, capiscilo."
"Sei troppo ottuso per accettare il fatto che qualcuno ti voglia bene."
-
"Dobbiamo parlare."
"Tu mi piaci, io ti piaccio. Ci piacciamo." disse Louis divertito.
-
"Credo di essermi innamorato di te."
-
Una storia tormentata, romantica e perchè no, anche comica.
La storia di Faith.

TRATTA DA UNA VERA STORIA, MA CON SOLO IL CAMBIO DI PERSONAGGI
-
Esmea era una ragazza che non parlava con nessuno. Amava il silenzio.
Erano ormai quattro anni che non diceva una parola, nessuna, neanche un verso. Nulla.
Stava seduta sul letto a pensare a cosa sarebbe successo quando, per la diciasettesima volta in due anni, sarebbe andata in un istituto nuovo.
La madre la credeva ormai muta, come il resto ella famiglia, amici e conoscenti.

Niall e Carola, ecco come si sono conosciuti... niente di particolare ma lui sarà subito costretto a difenderla.
Tratto dalla storia:
Mark: “Ti vedo vestita bene, dove hai intenzione di andare?!” mi dice afferrandomi il polso.
Io: “Lasciami cretino! Non sono affari tuoi!” gli urlo opponendomi.
Lui rafforza la presa e mi incastra al muro accanto alla porta di casa, premendo il suo corpo contro il mio.
Mark: “Sta’ zitta puttana, tu non hai ancora capito che sei solo mia!” mi dice mordendomi il lobo dell’orecchio. [...]
X: “Cosa le stai facendo!? Allontanati subito da lei!"
Buona lettura! Ditemi con una recensione cosa ne pensate ;)

*Tratto dal terzo capitolo*
“Zayn, la vita non è solo concerti e tour… la vita è fatta di prove, lacrime, sofferenze…”
Lui mi interruppe: “… risate, scherzi, sorrisi. Non devi vedere tutto nero. La vita non sarà mai un I Pod in cui puoi scegliere che musica mettere, la vita è una radio e devi godere di quello che ti viene offerto. E tu ci stai riuscendo alla grande”
“No, Zayn. Voi ci state riuscendo alla grande. Io non sto facendo niente della mia vita”
“Sì, stai lottando per avere quello che meriti”
“Zayn, io non merito niente. La vita non mi ha dato che sofferenze e continuerà a darmi sofferenze. Se nasci bruco, non puoi morire farfalla”
***
Maggie è una ragazza adolescente orfana con un passato che non vuole ricordare. La più famosa boy band l'ha accolta come una sorella, e da due anni vive con loro e li segue ovunque, fidanzata di Harry Styles ha capito che la loro relazione non ha più senso di esistere e decide di lasciarlo.
Maggie lotta per trovare il suo posto nel mondo e cerca di capire chi la fa sentire veramente unica, ma secondo lei la vita non è altro che sofferenza.

"Mi sono sempre sentita come una virgola. A volte sono nel posto sbagliato, a volte sono in più e a volte si dimenticano di me. Insomma, sono praticamente inutile.
Odio essere quella in più, che non centra niente in qualcosa, o magari essere dimenticata così facilmente, lo odio davvero.
A quanto pare però è la mia condanna."

INCOMPIUTA
Quando sentii due colpi alla porta, per poco non cacciai un urlo.
«Chi è?» esclamai.
Non ottenni nessuna risposta.
«Chi è?» chiesi di nuovo; la voce mi tremò un paio di volte.
Non avevo il coraggio di guardare dallo spioncino.
Non rispose nessuno. Mi accasciai a terra, tenendomi la testa tra le mani.
Sentivo il cuore sbattere violentemente contro il petto, il battito mi assordava, mentre le mie gambe iniziarono a tremare.
[...]
«Ti apro» dissi cercando di controllare il tremolio della voce.
Quando spalancai la porta – dopo aver tolto catena, chiavistello e aver dato tutte le mandate possibili – mi ritrovai davanti un Louis stranito.
«Va… va tutto bene?» chiese insicuro.
Seguii il suo sguardo e vidi che stava osservando il coltello che avevo in mano. E il mascara colato sulle guance.
Scossi il capo in modo confuso, per poi annuire decisa e stamparmi un sorriso falso in faccia.
«Benissimo» dissi, sperando non avesse notato la mia voce incrinata.
«Lyn… sei sicura? Insomma… hai un coltello in mano» disse con fare ovvio.
«Oh» mormorai. Dovevo sembrargli una fuori di testa. In fondo lo ero. «Io… stavo cucinando».
«Piangendo?»
Inarcò un sopracciglio.
«Cipolle» dissi in fretta.

Harry Styles figlio di un ricco imprenditore, vive in una villa, con la madre a cui vuole molto bene anche se lei spesso si ubriaca, il fratello adottivo Niall e il padre con il quale ha un brutto rapporto. La sua vita cambia quando per caso incontra Lola. Appartengono a due mondi diversi, si ameranno ma non tutti sono d'accordo a quest'unione. Il loro amore è abbastanza forte? Se volete scoprirlo entrate e leggete.

Camminavo, o meglio correvo. In quel momento non ci facevo caso, seguivo solo le mie gambe. Gli occhi mi bruciavano dal piangere, mi girava la testa. Come aveva potuto? Non ci potevo credere. Poche ore prima mi sentivo quello che non ero mai stata, felice. Pochi secondi dopo mi ritrovai davanti alla sua porta, ero sicura che mi avrebbe aiutato. Bussai. Mi venne ad aprire lui, con il suo solito sorriso che sparì, appena mi vide in quelle condizioni. Non chiese niente, mi abbracciò. Volevo fare lo stesso ma non avevo le forze per farlo.
Quello che pochi minuti prima i miei occhi avevano visto continuava a ripetersi in testa, come un film senza fine.
Avevo perso la cosa più bella che la vita mi aveva donato.

«Un bacio sulla guancia» era disgustato. «Di nuovo».
«Sta’ zitto Hazza. Sto cercando di seguire».
Il riccio non si arrese, e prese il gomito dell’amico, facendolo distrarre nuovamente.
«Voglio seguire questa fottuta lezione, Harry. Lasciami in pace» lo avvertì, minaccioso.
«No Zayn, ora mi ascolti. Perché le hai dato un bacio sulla guancia?»
Il moro sbuffò e si arrese, posando la penna.
«Cos’avrei dovuto fare? Infilarle la lingua in gola?»
«Per esempio».
«Sei disgustoso».
«Solo un anno e mezzo fa l’avresti fatto».
«Già, ma le cose sono cambiate, e lo sai».
«Giusto, mi sono dimenticato che sei una specie di Edward Cullen “io rispetto le donne” e blablabla…»
«Cosa c’è di male?»
«Edward Cullen è palesemente froc-»
«Non intendo quello».
[...]
«Invitala a casa di Liam, oggi pomeriggio. I signori Payne tornano tra sei giorni, e Liam vuole darsi alla pazza gioia più che può prima del loro ritorno. Mi ha scritto un messaggio, oggi pensava alla piscina. Ci saranno anche Louis e Niall. Hollie non è sicura di riuscire a venire».
Zayn ci pensò su. «Secondo te accetterà?»
«Quale ragazza sana di mente si perderebbe Zayn Malik in costume da bagno?»

Ora come ora,Alison non poteva immaginare una vita senza di lui,non riusciva ad immaginare lei che stringeva altre mani,che baciava altre labbra,che accarezzava capelli che non fossero quelli di lui.
Alison non riusciva a vedersi in un mondo che non 'sapeva' di lui.
Alison non riusciva ad immaginarsi senza il suo odore,senza i suoi pensieri,senza le sue parole,senza le sue mani ruvide.
Per la prima volta nella sua vita,la ragazza,si sentiva dentro qualcosa di stabile,di incredibilmente vero.
Quando lui non era con lei,lei riusciva ugualmente a vedere gli occhi del ragazzo mentre la amavano,riusciva a vedere tutte le carezze,le notti passate nello stesso letto.
Alison riusciva a sentire le urla delle loro litigate,le loro risate.
Alison riusciva a sentirlo anche quando lui non aveva parole da dire,sentiva che con lui aveva un posto nel mondo.

“Lasciami in pace!” urlò lei.
La lasciò andare accorgendosi che le sue mani si erano sporcate di sangue.
Lo sguardo vacuo continuava ad essere fisso sulla sua mano, non poteva pensare di essere stato lui a farle uscire quel sangue dal polso. Alzò la testa notando la ragazza rannicchiata a terra, lo sguardo perso davanti a se. Se non fosse stato per il lieve movimento della cassa toracica avrebbe pensato che fosse morta.

"E se non avessi i giorni contati e non ci fosse speranza di vivere? E se l'unica cosa che potesse far tornare il sole sarebbe l'amore? E se trovassimo nel buio la luce giusto per arrivare in pace alla fine?"

- Riuscii a liberarmi della stretta e mi girai a guardare Harry. Incrociare i suoi occhi mi provocò il voltastomaco.
«Non… Meg, non è come…».
Lo interruppi con una risata isterica.
«Non è come sembra?! Nei film suona decisamente meglio! Beh, però lei ti ha costretto ad incontrarla, magari».
«Sì, beh…».
«Ti ha puntato contro una pistola e sei stato obbligato a ficcarle la lingua in gola, non è vero? E tu non avresti mai voluto, ma hai dovuto, non è vero, povero Harry? E io sono una cogliona, non è vero?» sbottai, battendo un piede a terra e sopprimendo la voglia di prenderlo a pugni.